INPS Rapporto previdenziale e contribuzione
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- Fabio Vanni
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1 1 INPS Rapporto previdenziale e contribuzione Strumenti per contrastare la crisi Beniamino Gallo
2 2 INPS: Rapporto di previdenza sociale Con la soppressione dell ENPALS e dell INPDAP, l INPS è diventato l ente previdenziale al quale è iscritto la generalità dei lavoratori sia pubblici che privati. Rapporto di previdenza sociale Fondi gestiti dall Inps Finanziamento dei Fondi E un rapporto tra Inps, datore di lavoro e lavoratore dove Inps è l Ente assicuratore, il datore di lavoro è l obbligato e il lavoratore il beneficiario de rapporto assicurativo. Lo scopo è tutelare il lavoratore dalla perdita della capacità lavorativa sia derivante da eventi naturali (pensione) sia da eventi connessi al lavoro prestato. L Inps gestisce numerosi Fondi di natura previdenziale e assistenziale costituiti per la tutela dei lavoratori sia durante il rapporto di lavoro (CIG, Malattia, Maternità) sia alla cessazione del rapporto (ASPI, Mobilità, Pensione). I Fondi sono finanziati con contributi a carico del datore d lavoro e del lavoratore calcolati in percentuale sulla retribuzione.
3 3 Sistema di gestione delle assicurazioni sociali Sistema a capitalizzazione Sistema a ripartizione In un sistema a capitalizzazione i contributi vengono accantonati e capitalizzati, unitamente ai rendimenti che si ottengono con il loro investimento. Con il sistema a ripartizione, invece, i contributi prelevati alle persone in attività vengono immediatamente ripartiti fra i pensionati. Sono possibili due metodi di calcolo della pensione: sistema retributivo e sistema contributivo Calcolo della pensione con il sistema retributivo: Il calcolo della pensione viene effettuato sulla base dell anzianità contributiva e delle retribuzioni percepite negli ultimi anni di lavoro. Calcolo della pensione con il sistema contributivo: Il calcolo della pensione viene effettuato sulla base dell anzianità contributiva e degli effettivi versamenti dei contributi durante tutto l arco della vita lavorativa.
4 4 Contribuzione previdenziale Il rapporto con l Inps è prevalentemente di tipo assicurativo. C è una relazione stretta tra le prestazioni spettanti ai lavoratori e la contribuzione da versare Le forme assicurative e la contribuzione da versare per i datori di lavoro sono stabilite per legge. Il datore di lavoro non può decidere di estendere forme assicurative ai propri dipendenti (es. la CIG) se non previste per legge. Il datore di lavoro è l unico responsabile dell obbligo contributivo derivante dal rapporto previdenziale, anche per la quota di contributi a carico del lavoratore. Principio dell automaticità delle prestazioni previdenziali. Sulla base di tale principio, al dipendente è comunque assicurata la liquidazione delle prestazioni dovute dall'inps, anche nel caso in cui si verifichi un mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro.
5 5 Modalità di versamento dei contributi Il sistema di versamento dei contributi prevede la compilazione di due distinti modelli: F24 per il flusso finanziario e Uniemens per il flusso informativo Modello F24: finalizzato al versamento effettivo dei contributi I contributi devono essere pagati entro il giorno 16 del mese successivo al periodo di paga cui si riferisce il versamento. (prorogato al primo giorno lavorativo successivo in caso di scadenza in giorno festivo o di sabato). Il ritardo del versamento comporta il pagamento di sanzioni civili. Flusso Uniemens: finalizzato all esposizione deli dati retributivi e contributivi dei lavoratori. I dati dell Uniemens sono utilizzati per alimentare il conto assicurativo dei lavoratori (dati a valenza retributiva) e la misura dei contributi da versare (dati a valenza contributiva). Deve essere presentato entro la fine del mese successivo al quale si riferiscono i dati, il ritardo non è sanzionato.
6 6 Strumenti per contrastare la crisi Il rapporto di lavoro può entrare in crisi sia per situazioni temporanee e contingenti sia per cause strutturali che non ne consentono più la continuazione La legislazione sociale mette a disposizione dei datori di lavoro e dei lavoratori strumenti di sostegno del reddito, finanziati anche con risorse statali. Strumenti in costanza di rapporto di lavoro Cassa integrazione Ordinaria Cassa integrazione Straordinaria Cassa integrazione in deroga Strumenti in caso di cessazione del rapporto di lavoro Indennità di ASPI e MiniASPI Indennità di mobilità Altri strumenti sono finanziati solo con risorse private Fondi di solidarietà bilaterali Fondo di solidarietà residuale presso l Inps
7 7 Cassa integrazione ordinaria Le finalità della Cassa integrazione guadagni sono individuabili in Garanzia del salario in favore di maestranze soggette a periodi di disoccupazione totale o parziale, pur conservando ininterrotto il rapporto di lavoro Conservazione delle compagini operative aziendali per evitare che le maestranze si disperdano in altre occupazioni, determinando gravi ostacoli alle possibilità di ripresa dell azienda E ammessa in presenza di riduzioni di orario o sospensioni Determinate da situazioni temporanee di mercato Non imputabili all imprenditore o ai lavoratori Non è ammessa in caso di strutturale eccedenza di personale mantenuto in sovrannumero rispetto alle necessità produttive
8 8 Cause di intervento e destinatari Cause ammesse Datori di lavoro Mancanza di lavoro e di commesse Mancanza di materie prime Eventi improvvisi e imprevisti (interruzione energia elettrica, incendio, calamità naturali, condizioni meteorologiche incerte) Revisione di impianti (non la normale manutenzione) Sciopero di maestranze di altra azienda che influiscano sull attività della ditta richiedente Ecc.. Aziende ammesse al trattamento ordinario Imprese industriali non edili (manifatturiere, trasporti, installazione impianti, produzione e distribuzione acqua e gas) Cooperative di produzione e lavoro Aziende escluse Artigianato; Commercio, Credito e Assicurazioni; Ecc. Settore edilizia Aziende industriali e artigiane tenute ad applicare il CCNL del settore edile
9 9 Beneficiari e durata del trattamento Lavoratori beneficiari Operai; Intermedi; Impiegati; Quadri; Viaggiatori e piazzisti; Soci e non soci di cooperative di produzione e lavoro Ad esclusione di: Apprendisti, Dirigenti,Lavoratori a domicilio, Soci lavoratori delle cooperative DPR 602/70 (facchinaggio, pulizie, trasporti e cc.) Durata del trattamento 13 settimane continuative (intese come periodo da lunedì a sabato), prorogabili fino a un massimo di 52 settimane. Per periodi non consecutivi, l intervento della CIG può durare fino ad un massimo di 52 settimane nel biennio mobile. Sul presupposto che vi sia una previsione di ripresa di attività.
10 1 0 Commissioni provinciali CIG L autorizzazione alla CIG è concessa da una commissione provinciale insediata presso l INPS. Ci sono due diverse commissioni, una per l industria l altra per l edilizia. La commissione industria è composta dal direttore della DTL con funzioni di presidente, dai rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro. L Inps partecipa con voto solo consultivo. La commissione edilizia è composta dal direttore provinciale dell INPS con funzioni di presidente, dal direttore della DTL e dai rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro. Contro le decisioni della Commissione si può presentare ricorso Entro 30 giorni ordinatori dalla notifica in caso di ricorso al Comitato Amministratore prestazioni temporanee Entro 60 giorni perentori dalla notifica in caso di ricorso al TAR.
11 11 Cassa integrazione straordinaria AZIENDE DESTINATARIE Industria (compresa edilizia e lapidei) con più di 15 dipendenti nel semestre precedente Imprese editrici, senza limiti dimensionali Vettori aerei e società derivate, senza limiti dimensionali Imprese del settore aeroportuale, senza limiti dimensionali Partiti e Associazioni politiche, senza limiti dimensionali, dal 1.1. Commercio da con più di 50 dipendenti nel semestre precedente Imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti nel semestre precedente Agenzie di viaggio/turismo (anche operatori turistici) con più di 50 dipendenti nel semestre precedente Logistica con più di 50 dipendenti nel semestre precedente Connessa a crisi dell appaltante CIGS anche: Artigianato dell indotto con più di 15 dipendenti nel semestre precedente Imprese non industriali di pulizia con più di 15 dipendenti nel semestre precedente Imprese appaltatrici del servizio mensa con più di 15 dipendenti nel semestre precedente
12 1 2 Cassa integrazione straordinaria CAUSE DI INTERVENTO CIGS Situazioni strutturali e durevoli Crisi aziendale Ristrutturazione / riconversione / riorganizzazione aziendale Contratti di solidarietà Cessazione dell attività Procedure concorsuali (dal fuoriescono dalla CIGS) Fallimento Concordato preventivo Accordo di ristrutturazione dei debiti (assimilato al concordato preventivo) Liquidazione coatta amministrativa Amministrazione straordinaria Operai Intermedi Impiegati Quadri LAVORATORI BENEFICIARI Anzianità aziendale di almeno 90 giorni Viaggiatori e piazzisti Soci e non soci di cooperative di produzione e lavoro
13 1 3 CIGS: durata del trattamento Ristrutturazione, riorganizzazione e riconversione industriale Crisi aziendale Cessazione attività Contratto di solidarietà Massimo 24 mesi, prorogabili per altri 24 mesi (due proroghe di 12 mesi) in caso di programmi particolarmente complessi Massimo 12 mesi, prorogabili per un periodo massimo di 6 mesi nel caso di grave crisi aziendale Massimo 12 mesi, prorogabili per ulteriori 12 mesi in presenza di piani di formazione finalizzati alla ricollocazione dei lavoratori (proroghe annuali) Massimo 24 mesi, prorogabili di ulteriori 24 Massimo 36 mesi nel quinquennio per ciascuna unità produttiva. Il limite può essere superato per salvaguardare i livelli occupazionali. Il quinquennio è fisso, quello attuale è iniziato il 11 agosto 2010 e termina il Il periodo tiene conto anche dei trattamenti di CIG ordinaria concessa con contrazione o sospensione dell orario di lavoro per situazioni temporanee di mercato
14 1 4 CIG in deroga La riforma del mercato del lavoro (legge 92/2012) prevede una progressiva riduzione dell intervento pubblico attraverso la CIG in deroga e il contestuale aumento dell intervento privato a carico dei Fondi di solidarietà bilaterali NUOVI CRITERI DAL 2015 I lavoratori devono essere in possesso di 12 mesi di anzianità (8 mesi per il ) Revisione delle causali di concessione, con esclusione della cessazione di attività. Cig in deroga concessa solo alle imprese, sono esclusi i datori di lavoro non imprenditori Utilizzo preventivo degli ordinari strumenti di flessibilità contrattuali e legali, inclusa la fruizione delle ferie arretrate. Durata limitata a 5 mesi (11 mesi per il ). Le imprese rientranti nella normativa CIG o dei Fondi di solidarietà devono prima esaurire tutti i periodi spettanti prima di chiedere la CIG in deroga. Per consentire un passaggio graduale dal vecchio al nuovo regime, per il solo anno, le Regioni possono derogare dai nuovi criteri entro un tetto di spesa definito.
15 1 5 CIG in deroga ACCORDI QUADRO Viene confermata la prassi in vigore che prevede che le Regioni stipulino con le parti sociali accordi quadro per disciplinare le modalità di accesso. REQUISITI PER I LAVORATORI I lavoratori beneficiari (Operai, Impiegati e Quadri, Apprendisti e Lavoratori somministrati) devono essere in possesso di almeno 12 mesi di anzianità lavorativa. Per l anno sono sufficienti 8 mesi, salvo deroga delle Regioni. Per l anzianità lavorativa: si tiene conto dei periodi di lavoro svolti nelle aziende di provenienza in caso di operazioni societarie e di passaggi tra aziende appartenenti a un gruppo. si sommano i periodi di lavoro in caso di successione di appalti con il medesimo committente. Sono esclusi dalla CIG in deroga i datori di lavoro non aventi forma di impresa
16 1 6 CIG in deroga Il trattamento può essere concesso solo se è potenzialmente utile a mantenere la continuità aziendale e per salvaguardare i livelli occupazionali CAUSE DI INTERVENTO Eventi transitori non imputabili all imprenditore e ai lavoratori Situazioni temporanee di mercato Crisi aziendale Ristrutturazione / riconversione / riorganizzazione aziendale Per la pesca, le causali saranno definite da accordi ministeriali Il trattamento è escluso nei casi di cessazione dell attività o di parte di essa DURATA DEL TRATTAMENTO 11 mesi nell arco di un anno per il ; 5 mesi nell arco di un anno per il Solo per il le regioni possono derogare dal limite di durata entro un tetto economico stabilito.
17 1 7 Misura dell integrazione salariale CIG = 80% Della retribuzione globale lorda che il lavoratore avrebbe percepito per le ore non lavorate, nel limite dell orario contrattuale sino a massimo 40 ore settimanali Il trattamento di CIG non può superare un massimale mensile MASSIMALE Retribuzione mensile fino a 2.098,04 Lordo: 969,77 - Netto: 913,14 Lordo: 1.163,72 Netto: 1.095,76 per eventi meteo edilizia Retribuzione mensile superiore a 2.098,04 Lordo: 1.165,58 - Netto: 1.097,51 Lordo: 1.398,70 Netto: 1.317,02 per eventi meteo edilizia Il massimale deve essere diviso per le ore lavorabili e moltiplicato per le ore perse In generale, per i contratti di solidarietà l misura è pari al 60% senza applicazione del massimale. Fino al , la misura è innalzata al 70% della retribuzione senza limiti di massimale mensile. Sull importo lordo di CIG, anche se erogato nel limite del massimale, va applicata la ritenuta pari all aliquota a percentuale a carico dell apprendista (5,84%)
18 1 8 Procedura per la messa in mobilità Si tratta di una procedura di licenziamento collettivo che deve essere attuata in due fattispecie Crisi aziendale con intervento della CIGS Licenziamento collettivo Riguarda le imprese che una volta ammesse a fruire di tale intervento, prevedano di non poter reimpiegare tutti o parte dei lavoratori sospesi (art. 4, comma 1, Legge 223/1991). Riguarda tutti i datori di lavoro con più di quindici dipendenti, sia imprese che non imprese, che intendano effettuare almeno cinque licenziamenti, nell'arco di centoventi giorni, in ciascuna unità produttiva o in più unità produttive nell'ambito del territorio di una stessa provincia (art. 24, Legge 223/1991)
19 1 9 Procedura per la messa in mobilità Le imprese che rientrano nel campo di intervento della Mobilità, prima dell avvio della procedura di mobilità devono versare la «tassa di ingresso» pari a una mensilità di massimale CIG per ciascun lavoratore interessato dalla procedura (ad esclusione delle imprese in procedura concorsuale e di quelle edili). Sindacati (RSA e OO.SS. Provinciali) Il datore di lavoro deve inviare comunicazione preventiva All Ufficio individuato dalla Regione in caso di stabilimenti ubicati in unica Regione: Ministero del lavoro se in più Regioni; In ogni caso inviare comunicazione anche alla Regione Associazioni di categoria Deve contenere I motivi della situazione di eccedenza Spiegazione sulla impossibilità di misure alternative Tempi di attuazione Numero, collocazione e profili dei lavoratori
20 2 0 Procedura per la messa in mobilità Esaurita la procedura, il datore di lavoro rientrante nella normativa della mobilità (art. 16 legge 223/1991), deve versare Per ciascun lavoratore collocato in mobilità 9 volte Il trattamento iniziale di mobilità netto in caso di licenziamento collettivo o cessazione di attività (art. 24 legge 223/1991) 6 volte Il trattamento iniziale di mobilità netto in caso di licenziamento al termine di un periodo di CIGS (art. 4 legge 223/1991) In entrambi i casi, gli importi sono ridotti a 3 volte in caso di accordo sindacale Dall importo cosi calcolato deve essere detratta l anticipazione versata all avvio della procedura. Il contributo è da versare in unica soluzione o in 30 rate mensili Dal contributo sono escluse le imprese in procedura concorsuale e quelle non soggette al versamento del contributo di mobilità
21 2 1 Procedura per la messa in mobilità Lista di mobilità I lavoratori collocati in mobilità sono iscritti nell apposita lista che consente benefici per le aziende che assumono e di percepire l indennità per i lavoratori che ne hanno diritto Indennità di mobilità Hanno diritto: i lavoratori a tempo indeterminato con qualifica di Operaio, Impiegato e Quadro Non hanno diritto: Dirigenti, Apprendisti; Contratti a termine; lavoratori di qualunque qualifica dipendenti da aziende non tenute al versamento del contributo di mobilità Durata Centro nord Mezzogiorno ETA LAVORATORE Fino a 39 anni Da 40 a 49 anni Oltre 50 anni
22 2 2 ASPI: Assicurazione sociale per l impiego Beneficiari Tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli Apprendisti Soci lavoratori di cooperativa con rapporto di lavoro in forma subordinata Artisti dipendenti Soggetti esclusi Dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni Operai agricoli a tempo indeterminato (mantengono la disoccupazione agricola) REQUISITI Abbiano perduto involontariamente la propria occupazione Siano in stato di disoccupazione (ai sensi del Dlgs n. 181/2000) Possano far valere almeno due anni di assicurazione Possano far valere almeno un anno di contribuzione nel biennio precedente l inizio del periodo di disoccupazione (data del licenziamento)
23 2 3 Mini ASPI: Requisiti e durata Per i soggetti che non possono far valere i requisiti contributivi previsti dall ASPI, il legislatore ha previsto dei requisiti ridotti (MiniASPI) La MINI-ASPI è riconosciuta, dal , ai lavoratori che si trovino nelle seguenti condizioni Siano in stato di disoccupazione (ai sensi del D.lgs. n. 181/2000) Abbiano perduto involontariamente la propria occupazione Possano far valere almeno 13 settimane di contribuzione di attività lavorativa negli ultimi 12 mesi, per la quale siano stati versati o siano dovuti i contributi per l assicurazione obbligatoria L indennità è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione nell ultimo anno, detratti i periodi di indennità eventualmente fruiti nel periodo Può quindi durare al massimo 6 mesi (la metà delle settimane di contribuzioni negli ultimi 12 mesi)
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