Flusso informativo delle prestazioni residenziali e semiresidenziali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Flusso informativo delle prestazioni residenziali e semiresidenziali"

Transcript

1 DOCUMENTO DI TRANSCODIFICA DEI SISTEMI DI VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE VERSO FAR Flusso informativo delle prestazioni residenziali e semiresidenziali Novembre 2012 Versione 2.0 Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 1 di 49 Versione 1.0

2 Indice La validazione e gli strumenti di valutazione...4 Il gruppo di lavoro per la transcodifica dei sistemi di valutazione regionali...5 I sistemi di transcodifica validati dal Mattone AGED Tabelle di transcodifica Area Mobilità Tabelle di transcodifica Area Funzionale Tabelle di transcodifica Area Cognitiva Tabelle di transcodifica Area Comportamentale Tabelle di transcodifica Area Sociale Tabelle di transcodifica Area Finanziaria RUG Tabelle di transcodifica Area Mobilità Tabelle di transcodifica Area Funzionale Tabelle di transcodifica Area Cognitiva Tabelle di transcodifica Area Comportamentale Tabella di transcodifica Area Sociale Tabella di transcodifica Area Finanziaria SVAMA Tabelle di transcodifica Area Mobilità Tabelle di transcodifica Area Funzionale Tabelle di transcodifica Area Cognitiva Tabelle di transcodifica Area Comportamentale Tabella di transcodifica Area Sociale Tabella di transcodifica Area Finanziaria I sistemi di transcodifica validati dal Gruppo di Lavoro Emilia Romagna Tabelle di transcodifica Tabella di transcodifica Area Finanziaria Lombardia SOSIA Tabelle di transcodifica Area Mobilità Tabella di transcodifica Area Funzionale Tabella di transcodifica Area cognitiva Tabella di transcodifica Area Comportamentale Tabella di transcodifica Area Sociale Tabella di transcodifica Area Finanziaria Piemonte Tabella di transcodifica Area Mobilità Tabella di transcodifica Area Funzionale Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 2 di 49 Versione 1.0

3 1.6.3 Tabella di transcodifica Area Cognitiva Tabella di transcodifica Area Comportamentale Tabella di transcodifica Area Sociale Tabella di transcodifica Area Finanziaria Toscana Tabelle di transcodifica Area Mobilità Tabella di transcodifica Area Funzionale Tabella di transcodifica Area Cognitiva Tabella di transcodifica Area Comportamentale Tabella di transcodifica Area Sociale Tabella di transcodifica Area Finanziaria Bibliografia...45 Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 3 di 49 Versione 1.0

4 La validazione e gli strumenti di valutazione Nell ambito del Nuovo Sistema Informativo (NSIS), è stata istituita, con il decreto del 17 dicembre 2008, la banca dati per il monitoraggio delle prestazioni residenziali e semiresidenziali per anziani o persone non autosufficienti in condizioni di cronicità e/o relativa stabilizzazione delle condizioni cliniche. Coerentemente con quanto previsto nella scheda FAR (Flusso informativo Assistenza Residenziale e Semiresidenziale) elaborata dal Mattone 12 (Prestazioni Residenziali e ) il flusso informativo fa riferimento alle seguenti informazioni: Identificazione della struttura erogatrice Identificazione dell assistito Dati amministrativi relativi all accesso Dati amministrativi relativi alla dimissione Dati relativi alla tariffa giornaliera applicata Valutazione socio sanitaria dell assistito Con particolare riferimento alla Valutazione socio sanitaria dell assistito si è preso atto della notevole eterogeneità degli strumenti utilizzati a livello regionale. Pertanto, si è resa necessaria una transcodifica degli strumenti di valutazione, utilizzati a livello regionale, verso il sistema nazionale FAR; il Mattone, aveva già previsto una transcodifica degli strumenti di valutazione SVAMA, RUG e AGED verso la scheda FAR. Invece, le regioni che utilizzano sistemi di valutazione diversi da quelli indicati, coerentemente con quanto previsto dal DM 17 dicembre 2008, hanno dovuto sottoporre all attenzione del Ministero della Salute, le regole di transcodifica individuate per i propri sistemi. Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 4 di 49 Versione 1.0

5 Il gruppo di lavoro per la transcodifica dei sistemi di valutazione regionali Come previsto da decreto, a partire dal 1 gennaio 2010 è stato istituito presso la Direzione Generale del Sistema Informativo del Ministero della Salute il tavolo tecnico Validazione dei Sistemi di Transcodifica per la Valutazione multidimensionale FAR, finalizzato a validare le regole di transcodifica proposte dalle Regioni e Provincie Autonome, mediante opportuni approfondimenti atti a valutare i criteri metodologici definiti per l identificazione di un idoneo sistema di transcodifica dei dati, laddove il sistema adottato di valutazione sanitaria dell assistito non rientri tra i sistemi validati a livello nazionale. Il tavolo tecnico è così costituito: Dott.ssa Lidia Di Minco con funzioni di Coordinatrice Dott.ssa Maria Pia Randazzo con funzioni di segretario Direzione generale del sistema informativo Direzione generale del sistema informativo Dott.ssa Silvia Arcà Direzione generale della programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema Dott.ssa Carola Magni Dott. Enrico Brizioli Dott.ssa Elena Ricci Dott. Paolo Fortuna Dott. Vincenzo Pomo Direzione generale della programmazione sanitar livelli di assistenza e dei principi etici di sistema Regione Marche Regione Liguria Regione Veneto Regione Puglia Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 5 di 49 Versione 1.0

6 I sistemi di transcodifica validati dal Mattone Il Mattone 12 (Prestazioni Residenziali e ) ha reso disponibile la transcodifica dei sistemi di valutazione Aged, RUG e SVAMA. Di seguito vengono riportati i dettagli di ciascuno dei tre sistemi relativamente alle informazioni oggetto di transcodifica. Le ulteriori informazioni ricomprese nel tracciato FAR, essendo specificatamente descrittive con significato universale, vengono prese in considerazione da tutti i sistemi informativi regionali. 1.1 AGED In Francia negli anni 80 è stato sviluppato un sistema con caratteristiche simili, denominato Grille AGIRR (Autonomie gérontologique groupes iso ressources) che definisce 6 gruppi isorisorse assistenziali. La griglia AGIRR è uno strumento molto semplice che stato adottato dal governo francese con un decreto che regola tutti i flussi informativi e la remunerazione delle strutture residenziali (Journal Officiel du 29 mars 2000). In Liguria si è invece proceduto ad una revisione ed adattamento del sistema francese AGIRR, trasformata nelle sua versione italiana con il nome di AGED Tabelle di transcodifica Area Mobilità mobi_letto mob_intern aiuto_deamb valore asse Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 6 di 49 Versione 1.0

7 mobi_letto mob_intern aiuto_deamb valore asse Tabelle di transcodifica Area Funzionale aiuto_alim igiene inf igiene sup abb_sup abb_cent abb_inf cont_anal cont_urin INTU (supporto cont urin) numero casi valore asse Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 7 di 49 Versione 1.0

8 aiuto_alim igiene inf igiene sup abb_sup abb_cent abb_inf cont_anal cont_urin INTU (supporto cont urin) numero casi valore asse Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 8 di 49 Versione 1.0

9 aiuto_alim igiene inf igiene sup abb_sup abb_cent abb_inf cont_anal cont_urin INTU (supporto cont urin) numero casi valore asse Tabelle di transcodifica Area Cognitiva coerenza orientamento asse Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 9 di 49 Versione 1.0

10 coerenza orientamento asse Tabelle di transcodifica Area Comportamentale La scheda AGED stratificano i problemi comportamentali in ranghi con il solo criterio onoff. 0 = assenza di problemi 1 = presenza di problemi gravi o lievi ma imprevedibili Tabelle di transcodifica Area Sociale L ultima versione della scheda AGED (AGED Plus F dicembre allegata) comprende una sezione specifica sul supporto per l assistenza diretta sulla persona da parte dei familiari, privato o vicinato (sez. H.2.5), riconducibile agli items della scheda SVAMA inerenti il supporto della rete sociale. Per la transcodifica ai relativi tre valori della scheda FAR sul supporto sociale, viene utilizzato l algoritmo previsto nello strumento S.Va.M.A. a cui rimanda Tabelle di transcodifica Area Finanziaria Per quanto riguarda la situazione economica rispetto al progetto assistenziale previsto dall UVM, l assistente sociale, in base a una ricognizione complessiva della situazione familiare, registra nella scheda AGED un giudizio sintetico su tre valori: H1.99 GIUDIZIO SINTETICO della situazione economica rispetto al progetto assistenziale Totalmente indipendente Dipendente da parenti o da altre persone Dipendente dall Ente pubblico 1.2 RUG In campo internazionale gli Stati che per primi hanno registrato lo sviluppo dei sistemi residenziali si sono posti da tempo il problema della classificazione delle prestazioni. Negli Stati Uniti esperienze di questo tipo hanno cominciato a maturare già negli anni 70 con alcuni tentativi di sistematizzazione dei flussi informativi. Negli anni 80, su mandato del Medicare, un gruppo di studiosi ha iniziato lo sviluppo del sistema RUG (Resource Utilization Groups), che attraverso diverse evoluzioni (RUG II, RUG T-18, RUG III) è giunto Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 10 di 49 Versione 1.0

11 alla attuale formulazione che individua 7 classi di assistenza, declinabili in 44 gruppi isorisorse (Fries 1985, 1989, 1994, Schneider 1989). Il RUG è parte essenziale del MDS, sistema di valutazione multidimensionale che consente la programmazione dell assistenza e costituisce una piattaforma informativa comune ai sistemi residenziali, di post-acuzie (MDS-PAC), domiciliari (MDS-HC), psichiatrici (MDS-MH e CMH), cure palliative (MDS-PC) (Morris 1990, Hawes 1997). Il sistema RUG è stato validato in Italia su un campione di RSA di 6 Regioni (Brizioli 2000, 2003), ed anche grazie alla sua struttura più leggera ha trovato subito applicazione in diverse realtà regionali Tabelle di transcodifica Area Mobilità Da sezione G Asse Mob. Letto A Mob. Letto B Trasferim. A Trasferim B Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 11 di 49 Versione 1.0

12 Asse Mob. Letto A Mob. Letto B Trasferim. A Trasferim B Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 12 di 49 Versione 1.0

13 Asse Mob. Letto A Mob. Letto B Trasferim. A Trasferim B Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 13 di 49 Versione 1.0

14 Asse Mob. Letto A Mob. Letto B Trasferim. A Trasferim B Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 14 di 49 Versione 1.0

15 Asse Mob. Letto A Mob. Letto B Trasferim. A Trasferim B Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 15 di 49 Versione 1.0

16 Asse Mob. Letto A Mob. Letto B Trasferim. A Trasferim B Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 16 di 49 Versione 1.0

17 Asse Mob. Letto A Mob. Letto B Trasferim. A Trasferim B nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 17 di 49 Versione 1.0

18 Asse Mob. Letto A Mob. Letto B Trasferim. A Trasferim B nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 18 di 49 Versione 1.0

19 Asse Mob. Letto A Mob. Letto B Trasferim. A Trasferim B nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 19 di 49 Versione 1.0

20 Asse Mob. Letto A Mob. Letto B Trasferim. A Trasferim B nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv nv Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 20 di 49 Versione 1.0

21 Asse Mob. Letto A Mob. Letto B Trasferim. A Trasferim B Nv = non verosimile Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 21 di 49 Versione 1.0

22 1.2.2 Tabelle di transcodifica Area Funzionale Da sezione G mangiare WC WC G1ha G1ia G1ib Asse comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 22 di 49 Versione 1.0

23 mangiare WC WC G1ha G1ia G1ib Asse comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 23 di 49 Versione 1.0

24 mangiare WC WC G1ha G1ia G1ib Asse comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 24 di 49 Versione 1.0

25 mangiare WC WC G1ha G1ia G1ib Asse comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica comb.teorica Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 25 di 49 Versione 1.0

26 1.2.3 Tabelle di transcodifica Area Cognitiva Si considerano i seguenti criteri: B1 coma se =1 allora asse 3 B2 memoria se = 0 allora asse 1 B4 capacità di prendere decisioni se collegato a B2 = 1 determina la collocazione negli assi 2 e 3 Inoltre: B2a B4 asse Tabelle di transcodifica Area Comportamentale La scheda S.Va.M.A. e la scheda AGED stratificano i problemi comportamentali in ranghi con il solo criterio on-off. In tal senso non si è potuto procedere con un analisi di convergenza fra le schede pur essendo il Rug stratificante sul problema comportamentale. SI ritiene pertanto, con la presente sperimentazione, di dover adottare il criterio: Sezione E4 diverso da 0, FAR=1 (Sezione E: umore e comportamento) Tabella di transcodifica Area Sociale Per quanto attiene le aree sociale e finanziaria la Regione Marche ha disposto una scheda che replica direttamente i campi FAR. In seguito si vorrebbe utilizzare la scheda SINA, già impiegata dai servizi sociali dei comuni coordinati dalla Regione, per rilevare gli anziani non autosufficienti che utilizzano i servizi. Tuttavia dovrà essere adattata Tabella di transcodifica Area Finanziaria Per quanto attiene le aree sociale e finanziaria la Regione Marche ha disposto una scheda che replica direttamente i campi FAR. In seguito si vorrebbe utilizzare la scheda SINA, già impiegata dai servizi sociali dei comuni coordinati dalla Regione, per rilevare gli anziani non autosufficienti che utilizzano i servizi. Tuttavia dovrà essere adattata. 1.3 SVAMA Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 26 di 49 Versione 1.0

27 Lo Svama (Scheda di Valutazione Multidimensionale dell Anziano) è un sistema costruito sulla base di singole scale di valutazione, che consente l attribuzione della persona a 17 profili di autonomia. La SVAMA è stata adottata con deliberazione della Giunta Regionale Veneto n del ed è entrata in uso, dopo un periodo di sperimentazione, quale unico e completo strumento di lavoro per l accesso alla rete dei servizi nell obiettivo di consentire la definizione di profili di autonomia dell anziano con correlato carico assistenziale differenziato e offrire uno strumento funzionale ai fini programmatori ed operativi. Tale scheda ha ottenuto la validazione scientifica Tabelle di transcodifica Area Mobilità Mobilità asse Tabelle di transcodifica Area Funzionale Barthel asse Funzionale Tabelle di transcodifica Area Cognitiva Cognitivo asse Tabelle di transcodifica Area Comportamentale La scheda S.Va.M.A. e la scheda AGED stratificano i problemi comportamentali in ranghi con il solo criterio on-off. In tal senso non si è potuto procedere con un analisi di convergenza fra le schede pur essendo il Rug stratificante sul problema comportamentale. Si ritiene pertanto, con la presente sperimentazione, di dover adottare il criterio: 0 = assenza di problemi 1 = presenza di problemi gravi o lievi ma imprevedibili (flag specifico) Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 27 di 49 Versione 1.0

28 1.3.5 Tabella di transcodifica Area Sociale Punteggio Definizione asse S.Va.M.A. 1 ben assistito parzialmente assistito non sufficientemente assistito Tabella di transcodifica Area Finanziaria (solo per FAR residenzialità) Definizione in S.Va.M.A. (quadro sinottico residenzialità) Autonomo e in equilibrio finanziario Riceve aiuto da parenti e/o da altre persone (anche non conviventi In condizione di bisogno economico e senza aiuti da parenti o altre persone asse Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 28 di 49 Versione 1.0

29 I sistemi di transcodifica validati dal Gruppo di Lavoro 1.4 Emilia Romagna La scelta della Regione Emilia-Romagna sullo strumento di valutazione multidimensionale (VMD) da utilizzare a livello regionale e nel flusso FAR è ricaduta sulla scheda B.I.N.A. (Breve indice di non autosufficienza). Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 29 di 49 Versione 1.0

30 1.4.1 Tabelle di transcodifica AREE sistema FAR scheda BINA indicatore di fragilità correlato trascodifica al sistema FAR ATTIVITA DI VITA QUOTIDIANA 7. mobilità AREA DELLA MOBILITA 8. attività della vita quotidiana (igiene personale, abbigliamento, alimentazione) 8.1 1= autonomo 8.2 1= autonomo 2= parzialmente 8.3 dipendente 8.4 3= totalmente dipendente 8. attività della vita quotidiana (igiene personale, abbigliamento, alimentazione) trascodifica al sistema FAR 7.1 1= si sposta da solo 7.2 1= si sposta da solo = si sposta assistito = non si sposta 7.4 3= non si sposta 4. disturbi comportamentali 5.funzioni del linguaggio e della AREA COGNITIVA comunicazione trascodifica al sistema FAR =lievi 4.2 1= lievi 4.3 5,1 1= lievi = lievi =lievi = moderati = moderati = gravi = gravi = gravi area dei trattamenti 2. necessita' di prestazioni mediche specialistici trascodifica al sistema FAR 1= alimentazione parenterale o mediante CVC; 1= alimentazione parenterale 2= SNG/PEG; 2= SNG/PEG; 3= tracheostomia; 3= tracheostomia; 4= 4= respiratorie/ventilazione assistita; respiratorie/ventilazione assistita; 5= ossigenoterapia; 5= ossigenoterapia; 6= dialisi 6= dialisi 1. medicazioni di tipo chirurgico 1.1 non necessarie 1.2 per ulcerazioni e distrofie cutanee 1.3 per catetere e permanenza 1.4 per piaghe da decubito 7= ulcere da decubito AREA DISTURBI COMPORTAMENTA LI 4. disturbi comportamentali trascodifica al sistema FAR 4.1 1= assenti 4.2 1= assenti 4.3 1= assenti 4.4 2= presenti AREA SOCIALE 10. stato della rete sociale trascodifica al sistema FAR = presenza = parziale / temporanea = parziale / temporanea = assenza AREA SOCIALE 10. stato della rete sociale CONVERGENZA CON SVAMA (SUPPORTO DELLA RETE SOCIALE) trascodifica al sistema FAR ) ben assistito 1= presenza ) parzialmente assistito 2= parziale / temporanea ) parzialmente assistito 2= parziale / temporanea ) non sufficientemente assistito 3= assenza Si rimanda al sistema Bina e alle istruzioni di accompagnamento per l interpretazione delle singole codifiche. Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 30 di 49 Versione 1.0

31 1.4.2 Tabella di transcodifica Area Finanziaria L area finanziaria del FAR viene rilevata nel flusso regionale FAR attraverso altre informazioni: campi quota utente e quota comune. Non risulta infatti inerente alla valutazione socio-sanitaria della persona non autosufficiente e non rientra tra gli item della scheda BINA, né tra gli item della scheda RUG. Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 31 di 49 Versione 1.0

32 1.5 Lombardia SOSIA Questo strumento rientra tra quelli testati dal gruppo di lavoro del Mattone 12 e validati per l automatica alimentazione della FAR. A differenza di quanto avvenuto per MDS /RUG, SVAMA ed AGED, il percorso di validazione dell alimentazione automatica di SOSIA sul FAR non è stato completato; quindi la Regione Lombardia ha deciso di completare la transcodifica e la validazione dello strumento SOSIA rispetto al MDS/RUG, per poter assumere questo strumento di valutazione multidimensionale. L obiettivo della transcodifica è stato quello di stilare dei profili di paziente facendo convergere i rispettivi valori assunti nei vari items di SOSIA in tre livelli di intensità (1,2,3) che vengono a costituire l asse portante delle rispettive aree del FAR, definendo per ogni scheda la specifica transcodifica. Tutte le possibili combinazioni dovranno quindi essere ricondotte ad una stratificazione a tre livelli Tabelle di transcodifica Area Mobilità SOSIA 47 asse , 3, Tabella di transcodifica Area Funzionale asse Igiene SOSIA Alimentaz ione SOSIA , 3, 4 1 2, 3, , 3, 4 2, 3, ,3, ,3, Tabella di transcodifica Area cognitiva SOSIA 47 asse Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 32 di 49 Versione 1.0

33 Tabella di transcodifica Area Comportamentale Il sistema SOSIA prevede la codifica di condizioni inerenti il comportamento dei pazienti agli items SOSIA48 (Indicatore cognitività e comportamento, comportamento: irrequietezza) e SOSIA49 (Indicatore cognitività e comportamento, comportamento: irrequietezza). Per la transcodifica è stata scelta la seguente soluzione: il punteggio pari a 4 almeno in uno dei due items, individuerà un soggetto con problemi comportamentali Tabella di transcodifica Area Sociale In Regione Lombardia la dimensione sociale non è rilevabile in quanto non standardizzata a livello territoriale. Nell ambito degli obiettivi regionali è prevista l identificazione dello strumento di valutazione dell area sociale e la sua adozione in modo omogeneo su tutto il territorio regionale. Pertanto la compilazione del campo relativo alla fragilità sociale presente nel FAR2 avverrà in modalità automatica, attribuendo valore 3, per i flussi informativi relativi al passato e per quelli che si genereranno fino all attivazione del nuovo strumento di valutazione della dimensione sociale. Non appena sarà attuato il citato obiettivo regionale, si procederà all invio del flusso FAR comprensivo del dato della valutazione sociale così come richiesto Tabella di transcodifica Area Finanziaria Relativamente all area finanziaria già dal 2008 la Regione ha provveduto ad integrare il flusso SOSIA con un nuovo set di informazioni che riguardano la retta e il soggetto pagatore ; in particolare per adempiere al debito ministeriale circa l area economico-finanziaria è stata prevista la seguente transcodifica: se i campi 8 e 10 del tracciato Sosia5 sono vuoti e campo 9 del tracciato Sosia5 non è vuoto 1 (autonomo finanziatore) se il campo 8 del tracciato Sosia5 non è vuoto 3 (a carico totale o parziale del comune). 1.6 Piemonte Ai sensi della D.G.R del 10 marzo 2008 Cartella Geriatrica, per la valutazione dell autonomia viene adottato l ADL di Katz, costituito da 6 items differenti di cui 5 esplorano l autonomia funzionale e 1 solo l autonomia nella mobilità. L obiettivo della transcodifica è stato quello di stilare dei profili di paziente facendo convergere i rispettivi valori assunti nei vari items in tre livelli di intensità (1,2,3) che vengono a costituire l asse portante delle rispettive aree del FAR, definendo per ogni scheda la specifica transcodifica. Documento di Transcodifica_v.1.0.doc Pag. 33 di 49 Versione 1.0

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI

CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI INFORMAZIONI PERSONALI Nome Ricci Elena Data di nascita 03/08/1951 Qualifica Dirigente di Settore Amministrazione Incarico attuale Responsabile- Settore Valutazione, controlo di qualità e Sistema Informativo

Dettagli

L UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI

L UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI L UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI (servizi accreditati e convenzionati) Prima parte per UVG ed incontri preparatori

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

Punto Unico di Accesso. Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna

Punto Unico di Accesso. Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna Punto Unico di Accesso Socio-SanitaroSanitaro nella provincia di Modena Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna Il Punto Unico d'accesso Socio Sanitario (PUASS) è una modalità organizzativa

Dettagli

InterRAI nella Regione Lazio

InterRAI nella Regione Lazio InterRAI nella Regione Lazio La suite di strumenti interrai nell ambito del progetto SIAT Gianni Vicario Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, Regione Lazio Roma, 23 settembre 2015

Dettagli

FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' 2001 FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione

Dettagli

I servizi per anziani non autosufficienti

I servizi per anziani non autosufficienti I servizi per anziani non autosufficienti Giuliano Marangoni Il trend demografico dell invecchiamento della popolazione ha come diretta conseguenza un aumento delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie

Dettagli

17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI 17 MARZO 2014/ 15 APRILE 2014 CRITERI PER L EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI A FAVORE DI PERSONE CON DISABILITA GRAVE E PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ART. 1 OGGETTO e FINALITA Il presente documento disciplina

Dettagli

Il Paziente e la famiglia nella dimissione protetta Bologna 2010. A. Zagari 1

Il Paziente e la famiglia nella dimissione protetta Bologna 2010. A. Zagari 1 Il Paziente e la famiglia nella dimissione protetta Bologna 2010 A. Zagari 1 Dimissione protetta Definizione È la dimissione di un utente che necessita di prestazioni sanitarie o socio-sanitarie erogabili

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari

Dettagli

REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE - SUPPLEMENTO N. 1 DEL 12/08/10 AL N. 32 DEL 12/08/10

REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE - SUPPLEMENTO N. 1 DEL 12/08/10 AL N. 32 DEL 12/08/10 REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE - SUPPLEMENTO N. 1 DEL 12/08/10 AL N. 32 DEL 12/08/10 Deliberazione della Giunta Regionale 2 agosto 2010, n. 69-481 Modifiche ed integrazioni della D.G.R. 42-8390

Dettagli

interrai Home Care nella Regione Lombardia

interrai Home Care nella Regione Lombardia interrai Home Care nella Regione Lombardia Giovanni Daverio Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale, Volontariato e Pari Opportunità - Regione Lombardia Roma, 23 settembre 2015 Modello di Welfare

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali IL MINISTRO VISTO l articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, e successive modifiche e integrazioni, il quale prevede la costituzione

Dettagli

Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi

Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16, Regione del Veneto DECRETO LEGISLATIVO 6

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

PQ 31G/ PROCEDURA REGOLAMENTO DI ACCOGLIENZA ED ACCESSO ALLA RSA DON GIUSEPPE CUNI DI MAGENTA

PQ 31G/ PROCEDURA REGOLAMENTO DI ACCOGLIENZA ED ACCESSO ALLA RSA DON GIUSEPPE CUNI DI MAGENTA Pag. 1 di 5 REGOLAMENTO DI ACCOGLIENZA ED ACCESSO ALLA RSA DON GIUSEPPE CUNI DI MAGENTA Oggetto Art. 1 Il Servizio Art. 2 L Utenza Art. 3 La domanda di Accoglienza Art. 4 Il Processo di Accoglienza Art.

Dettagli

MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA

MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 dicembre 2013, n. 159 Nuove modalità di calcolo dell

Dettagli

) 21 38060 - NOMI (TN)

) 21 38060 - NOMI (TN) O P E R A R O M A N I (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ) Via Roma, 21 38060 - NOMI (TN) Costituita ai sensi della L.R. 21 settembre 2005, n.7 REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI Gennaio

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Settore Politiche Sociali DIRETTORE GROSSI dott.ssa EUGENIA Numero di registro Data dell'atto 114 05/02/2015 Oggetto : Approvazione della prima tranche di spesa,

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi

Dettagli

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali Regione ER Seminari territoriali Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Cesena Cosa prevede

Dettagli

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013

FAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto

Dettagli

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari

Dettagli

LE CURE DOMICILIARI ASL 9 COeSO

LE CURE DOMICILIARI ASL 9 COeSO LE CURE DOMICILIARI ASL 9 COeSO La sperimentazione delle cure domiciliari promossa dai Comuni dell area grossetana d intesa con la ASL 9, trova l avvio in un analisi approfondita dei bisogni del territorio,

Dettagli

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari

Dettagli

L innovazione dei servizi per la cura delle malattie croniche

L innovazione dei servizi per la cura delle malattie croniche Cooperativa Sociale Nòmos onlus Bagno a Ripoli, 2011 Convegno L evoluzione dei bisogni degli anziani: Le risposte dei servizi alle esigenze emergenti L innovazione dei servizi per la cura delle malattie

Dettagli

Gli standard del personale nel servizio residenziale per l anziano l non autosufficiente

Gli standard del personale nel servizio residenziale per l anziano l non autosufficiente ARAT (Associazione Residenze Anziani Toscana) Gli standard del personale nel servizio residenziale per l anziano l non autosufficiente Firenze 24 Febbraio 2014 A cura di Giancarlo Girolami Chiara Bartolini

Dettagli

REGOLAMENTO REGIONALE ASSISTENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA DOMICILIARE E TERRITORIALE ASSICURATA DAL PRIVATO ISTITUZIONALMENTE ACCREDITATO

REGOLAMENTO REGIONALE ASSISTENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA DOMICILIARE E TERRITORIALE ASSICURATA DAL PRIVATO ISTITUZIONALMENTE ACCREDITATO REGOLAMENTO REGIONALE ASSISTENZA RIABILITATIVA PSICHIATRICA DOMICILIARE E TERRITORIALE ASSICURATA DAL PRIVATO ISTITUZIONALMENTE ACCREDITATO Il presente regolamento si compone di n. 6 pagine, compresa la

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per

Dettagli

BANDO DAL 15.03.2014 AL 30.06.2014

BANDO DAL 15.03.2014 AL 30.06.2014 INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013

Dettagli

Allegato 3. La Dote Unica Lavoro. Il sistema delle fasce ad intensità di aiuto. Aggiornamento del modello di profilazione per accedere alla DUL

Allegato 3. La Dote Unica Lavoro. Il sistema delle fasce ad intensità di aiuto. Aggiornamento del modello di profilazione per accedere alla DUL Allegato 3 La Dote Unica Lavoro Il sistema delle fasce ad intensità di aiuto Aggiornamento del modello di profilazione per accedere alla DUL Documento elaborato da ARIFL 3 dicembre 2015 Sommario 1. Premessa...

Dettagli

Continuità Ospedale-territorio in Pronto Soccorso: una esperienza nella Azienda USL 3 Pistoia. Dott.ssa Turco Lucia Direttore Sanitario Azienda USL 3

Continuità Ospedale-territorio in Pronto Soccorso: una esperienza nella Azienda USL 3 Pistoia. Dott.ssa Turco Lucia Direttore Sanitario Azienda USL 3 Continuità Ospedale-territorio in Pronto Soccorso: una esperienza nella Azienda USL 3 Pistoia Dott.ssa Turco Lucia Direttore Sanitario Azienda USL 3 Continuità Ospedale -Territorio in Pronto Soccorso Obiettivo

Dettagli

I punti caratterizzanti del programma RAC sono costituiti da: integrazione sociosanitaria; personalizzazione dell intervento;

I punti caratterizzanti del programma RAC sono costituiti da: integrazione sociosanitaria; personalizzazione dell intervento; Allegato alla Delib.G.R. n. 43/ 43 del 6.12.2010 Progetto Potenziamento del programma Ritornare a casa Il presente Progetto viene proposto sulla base di quanto previsto dalle direttive di attuazione al

Dettagli

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile

Dettagli

Comune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: 06-09-2013 SETTORE : POLITICHE SOCIALI E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA

Comune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: 06-09-2013 SETTORE : POLITICHE SOCIALI E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA Comune di Lecco Piazza Diaz, 1-23900 Lecco (LC) - Tel. 0341/ 481111 - Fax 286874 - C.F. 00623530136 N. 571-2013 Reg. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: 06-09-2013 SETTORE : POLITICHE SOCIALI

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI SETTEMBRE 2008 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento di cui si sono dotati i Comuni del Distretto 5, secondo quanto previsto dalla

Dettagli

ARSAGO SEPRIO - BESNATE - CARDANO AL CAMPO CASORATE SEMPIONE - FERNO GOLASECCA LONATE POZZOLO - SOMMA LOMBARDO - VIZZOLA TICINO

ARSAGO SEPRIO - BESNATE - CARDANO AL CAMPO CASORATE SEMPIONE - FERNO GOLASECCA LONATE POZZOLO - SOMMA LOMBARDO - VIZZOLA TICINO INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.

Dettagli

IL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica

IL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica IL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica Cagliari, 10 dicembre 2008 Paola Mele Il PUNTO UNICO D ACCESSO D per la presa in carico Segnalazione Ospedale Front Front Office Office 1 Livello

Dettagli

1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI

1.OGGETTO 2.FINALITA 3. DESTINATARI PROTOCOLLO OPERATIVO TRA I SERVIZI ASSISTENZA DOMICILIARE DEI COMUNI DELL AMBITO DISTRETTUALE DI SEREGNO E IL SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA DELL ASLMI3 DISTRETTO DI SEREGNO PER L EROGAZIONE

Dettagli

Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer

Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer Giornate Mediche Fiorentine Firenze, 2 3 dicembre 2011 Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer Manlio Matera Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Atti di indirizzo della Regione

Dettagli

SET MINIMO DI DATI PER CLASSIFICARE LA NON AUTOSUFFICIENZA

SET MINIMO DI DATI PER CLASSIFICARE LA NON AUTOSUFFICIENZA SET MINIMO DI DATI PER CLASSIFICARE LA NON AUTOSUFFICIENZA Considerazioni preliminari La raccolta di dati si riferisce alle persone non autosufficienti, cioè a coloro che subiscono una perdita permanente,

Dettagli

COMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE

COMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE COMUNE DI REVERE PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Approvato con delibera della Giunta Comunale n. 51 del 25/05/2002 INDICE Art. 1 - oggetto pag. 2 Art. 2 - finalità

Dettagli

Fondazione Casa di Riposo Città di Chiavenna ONLUS. REGOLAMENTO per l ammissione in R.S.A.

Fondazione Casa di Riposo Città di Chiavenna ONLUS. REGOLAMENTO per l ammissione in R.S.A. Fondazione Casa di Riposo Città di Chiavenna ONLUS REGOLAMENTO per l ammissione in R.S.A. allegato alla deliberazione n. 13 del 21.02.2007 1) OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento definisce la

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 15894 del 14/12/2012 Proposta: DPG/2012/16629 del 10/12/2012 Struttura proponente: Oggetto:

Dettagli

OBIETTIVI, AZIONI, OPPORTUNITA. Firenze 5 ottobre 2011. Ministero della Salute - CCM Area Sostegno a progetti strategici di interesse nazionale

OBIETTIVI, AZIONI, OPPORTUNITA. Firenze 5 ottobre 2011. Ministero della Salute - CCM Area Sostegno a progetti strategici di interesse nazionale Il monitoraggio della qualità dell assistenza in RSA: validazione di un set integrato e multidimensionale di indicatori quality ed equity oriented ad elevata fattibilità di rilevazione e trasferibilità

Dettagli

Progetto MATTONI SSN

Progetto MATTONI SSN f Nolan, Norton Italia Ministero della Salute Servizi di consulenza direzionale a supporto della Cabina di Regia per la realizzazione del NSIS Progetto MATTONI SSN Mese di Riferimento (Maggio 2004) Documento:

Dettagli

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI La L.R. 41/2005 all art. 2 sancisce il carattere di universalità

Dettagli

Le cure domiciliari nella programmazione nazionale. Carola Magni Ministero della Salute

Le cure domiciliari nella programmazione nazionale. Carola Magni Ministero della Salute Le cure domiciliari nella programmazione nazionale Carola Magni Ministero della Salute Alcune evidenze L incremento degli anziani >65 anni (oggi sono il 20% della popolazione, nel 2050 costituiranno il

Dettagli

L assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce. Cabina di regia aziendale Polo didattico 07.2.2013

L assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce. Cabina di regia aziendale Polo didattico 07.2.2013 L assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce Cabina di regia aziendale Polo didattico 07.2.2013 Definizione (da Flussi informativi ministeriali per la costruzione degli indicatori LEA) Per ADI

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

I.S.A. Interventi Socio-Assistenziali Convenzione fra i Comuni di Ghemme, Sizzano, Boca, Maggiora.

I.S.A. Interventi Socio-Assistenziali Convenzione fra i Comuni di Ghemme, Sizzano, Boca, Maggiora. REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE IL PRESIDENTE Alfredo CORAZZA IL DIRETTORE Dott. Michele GUGLIOTTA INDICE Art.1 - Premessa Art.2 - Oggetto e finalità Art.3 - Destinatari

Dettagli

Comune di Monchio delle Corti

Comune di Monchio delle Corti Comune di Monchio delle Corti PROVINCIA DI PARMA C.A.P. 43010 Tel. 0521.896521 Fax 0521.896714 Cod. Fisc. e Part. IVA 00341170348 REGOLAMENTO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ARTICOLO 1 Il Servizio di Assistenza

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale

Dettagli

ASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, 63 27100 Pavia. Carta dei Servizi

ASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, 63 27100 Pavia. Carta dei Servizi ASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, 63 27100 Pavia Carta dei Servizi ATTIVITA' DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER GLI ASPETTI GERIATRICI DELLA DISABILITA'

Dettagli

ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO

ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO 1. Continuità dell intervento X Nuovo ( Centro diurno) X In continuità con servizio già attivato ( Assistenza Domiciliare)

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5

BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5 BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5 CRITERI PER L EROGAZIONE Finalità dell intervento L erogazione del Buono Sociale da parte dei Comuni del Distretto n. 5 si configura come servizio consolidato per

Dettagli

ANALISI RILEVAZIONE PUNTEGGIO AGED

ANALISI RILEVAZIONE PUNTEGGIO AGED ANALISI RILEVAZIONE PUNTEGGIO AGED ANNO 2014 PREMESSA Il crescente numero di pazienti anziani con importanti bisogni medici e sociali impone una maggiore attenzione nella valutazione e nella scelta dei

Dettagli

Piano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare

Piano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare Piano di Zona 2010-2013 La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare I servizi di assistenza domiciliare Servizio di assistenza domiciliare territoriale a totale carico

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 47/7 DEL 25.11.2014

DELIBERAZIONE N. 47/7 DEL 25.11.2014 Oggetto: Fondo nazionale per le non autosufficienze annualità 2014. Programma attuativo riferito all assegnazione di 9.214.000 di cui al Decreto Interministeriale del 7 maggio 2014. Interventi a favore

Dettagli

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Tariffari e politiche di rimborsi regionali L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER L ACCESSO AL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (S.A.D.)

AVVISO PUBBLICO PER L ACCESSO AL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (S.A.D.) AVVISO PUBBLICO PER L ACCESSO AL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (S.A.D.) In attuazione del II Piano di intervento servizi di cura per gli anziani del Piano di Azione e Coesione,

Dettagli

COMUNE DI MORBEGNO REGOLAMENTO INERENTE IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) (Provincia di Sondrio)

COMUNE DI MORBEGNO REGOLAMENTO INERENTE IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE (S.A.D.) (Provincia di Sondrio) APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. N. DEL 21 )J2O1a REGOLAMENTO INERENTE DOMICILIARE (S.A.D.) IL SERVIZIO DI ASSISTENZA (Provincia di Sondrio) COMUNE DI MORBEGNO Art. 3 Finalità Art, 2

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Settore Politiche Sociali DIRETTORE GROSSI dott.ssa EUGENIA Numero di registro Data dell'atto 676 06/05/2015 Oggetto : Approvazione della seconda tranche di spesa,

Dettagli

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia

Dettagli

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Pianificazione e Sviluppo dei servizi sociali e socio - sanitari Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

A.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel"

A.P.S.P. S. Spirito - Fondazione Montel La tutela della non autosufficienza in provincia di Trento Quadro normativo di riferimento: L.P. 12/07/1991 n. 14 L.P. 28/05/1998 n. 6 L.P. 24/07/2012 n. 15 Direttive Provinciali in materia di R.S.A. Contenuti:

Dettagli

La Regione Piemonte per concretizzare il progetto obiettivo nazionale Tutela della salute degli anziani ha istituito l Unità di Valutazione

La Regione Piemonte per concretizzare il progetto obiettivo nazionale Tutela della salute degli anziani ha istituito l Unità di Valutazione Perchè L A.S.L. deve farsi carico dei costi sanitari derivanti dagli interventi assistenziali rivolti ad anziani non autosufficienti, pertanto si avvale della Commissione per avere una valutazione tecnica

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie 2015 01419/019 Servizio Anziani e Tutele CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie 2015 01419/019 Servizio Anziani e Tutele CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie 2015 01419/019 Servizio Anziani e Tutele CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 71 approvata il 2 aprile 2015 DETERMINAZIONE:

Dettagli

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componenti : Buono Scuola, Disabilità, Integrazione al reddito Destinatari Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso

Dettagli

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali Regione ER Bologna 3 aprile 2014 Cosa prevede il DPCM 159/2013 per le prestazioni

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle

Dettagli

ALL INPS ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIREZIONE CENTRALE DELLE ENTRATE CONTRIBUTIVE Via Ciro il Grande, 21 00144 ROMA

ALL INPS ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIREZIONE CENTRALE DELLE ENTRATE CONTRIBUTIVE Via Ciro il Grande, 21 00144 ROMA ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Roma, 22-6-2004 DIREZIONE CENTRALE DELLE ENTRATE VIA A.BALLARIN 42 00142 ROMA ALLE AZIENDE USL ALLE AZIENDE OSPEDALIERE ALLE

Dettagli

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.

Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli. Carta dei Servizi AREA ANZIANI E NON AUTOSUFFICIENTI L area comprende i seguenti servizi 1. Servizio di assistenza Domiciliare (SAD) 2. Centro aggregazione anziani 3. Comunità alloggio Il presente documento

Dettagli

Progetto Badabene e innovazioni del sistema di assistenza domiciliare

Progetto Badabene e innovazioni del sistema di assistenza domiciliare CONVEGNO: NUOVA DOMICILIARITÀ Esperienze, scenari e proposte per il welfare metropolitano Venerdì 17 gennaio 2014 C/O Pubblico- Il Teatro di Casalecchio di Reno in collaborazione con Chris Tomesani Responsabile

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

La RSA come modello di cura intermedia

La RSA come modello di cura intermedia Un modello di governance sociosanitaria nel territorio: il punto unico di accesso e la presa in carico della persona La RSA come modello di cura intermedia Relatore: Maria Assunta Pintus Direttore RSA

Dettagli

I flussi ed i sistemi informativi come strumento di valorizzazione e di monitoraggio del sistema di assistenza territoriale a garanzia dei LEA

I flussi ed i sistemi informativi come strumento di valorizzazione e di monitoraggio del sistema di assistenza territoriale a garanzia dei LEA I flussi ed i sistemi informativi come strumento di valorizzazione e di monitoraggio del sistema di assistenza territoriale a garanzia dei LEA Vito Bavaro Ufficio Sistemi Informativi e Flussi Informativi

Dettagli

Progetto Mattoni e LEA Nell Assistenza Geriatrica del SSN

Progetto Mattoni e LEA Nell Assistenza Geriatrica del SSN 52 Congresso SIGG Firenze 2007 Progetto Mattoni e LEA Nell Assistenza Geriatrica del SSN Enrico Brizioli Responsabile Scientifico Mattone n. 12 (Prestazioni residenziali) Coordinatore sottogruppo Socio-Sanitario

Dettagli

Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus

Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus Carta dei Servizi RSA aperta Fondazione Santa Chiara Centro multiservizi per la popolazione anziana Onlus 1 INDICE Destinatari p. 3 Descrizione dell unità d offerta p. 3 Modalità di erogazione delle prestazioni

Dettagli

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI 1. PRINCIPI GENERALI I seguenti criteri disciplinano, all interno di un sistema integrato

Dettagli

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Lezione 8 Interventi socio assistenziali nell anziano Docenti: Claudia Onofri Ivana Palumbieri L invecchiamento

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE

IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE Testo aggiornato al 5 dicembre 2007 Decreto ministeriale 22 Febbraio 2007, n. 43 Gazzetta Ufficiale 6 Aprile 2007, n. 81 Regolamento recante Definizione degli standard relativi all assistenza ai malati

Dettagli

I Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale

I Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale I Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale Raffaele Tomba Ponzano Veneto, 20 maggio 2011 Agenzia sanitaria e sociale regionale Area innovazione sociale 1 Fasi

Dettagli

I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie

I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie 1 Adottare

Dettagli

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega?

Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Operatori Socio Sanitari risorsa e opportunità per il miglioramento della qualità e dell assistenza. Attribuzione o delega? Pordenone, Marzo 2014 Dott.ssa Catia Cassin Delega In ambito gestionale per delega

Dettagli

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015

DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015 DELIBERAZIONE N X / 3612 Seduta del 21/05/2015 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI MARIA CRISTINA CANTU' CRISTINA

Dettagli

Servizio Sanitario Regionale - Azienda USL Umbria n.1

Servizio Sanitario Regionale - Azienda USL Umbria n.1 Servizio Sanitario Regionale - Azienda USL Umbria n.1 Delibera del Direttore Generale n. 525 del 18/06/2014 Oggetto: PROTOCOLLO AZIENDALE PER LACCESSO AI SERVIZI PREVISTI DAL FONDO PRINA PER LE GRAVISSIME

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 22-03-2010 (punto N. 58 ) Delibera N.370 del 22-03-2010

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 22-03-2010 (punto N. 58 ) Delibera N.370 del 22-03-2010 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 22-03-2010 (punto N. 58 ) Delibera N.370 del 22-03-2010 Proponente GIANNI SALVADORI DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE

Dettagli

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere

Dettagli

REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO

REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 443 del 11/12/1989. Art. 1 Oggetto del servizio Il presente Regolamento

Dettagli