Perché dobbiamo fare più figli? Istantanea sulla realtà demografica italiana
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- Monica Mattei
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1 erché dobbiamo fare più figli? Istantanea sulla realtà demografica italiana Esperienza di laboratorio Orientamento consapevole Imparare dai dati: la Statistica come strumento della conoscenza ietro Sacco Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici Università degli Studi di Bari Aldo Moro
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3 Ma qual è il percorso metodologico che ci porta a determinare il tasso di fecondità di 1,4 in Italia?
4 Se si hanno i tassi di fecondità (visti in precedenza) per l intero intervallo di età feconda (15-49 anni) della donna, moltiplicando questi per l ampiezza della classe ed effettuandone la somma si ha il numero medio dei figli che una donna avrà in tutto il periodo della sua vita feconda, in ipotesi di popolazione chiusa e in assenza di mortalità. E questo il tasso di fecondità totale o TFT
5 Adesso siamo in grado di calcolarci il tasso di fecondità totale in Italia che è, come visto prima, di 1,4. Classi di età opolazione femminile 1/1/2014 opolazione femminile 1/1/2015 opolazione femminile media Nati , , , , , , , , TFT 5 x f 5 0, , 4 x, x n
6 Questo significa che in Italia ogni donna, nel corso della sua vita feconda, mette al mondo 1,4 figli in ipotesi di popolazione chiusa e in assenza di mortalità. Ora, come abbiamo letto nell articolo di giornale, il valore di sostituzione è di 2,1 questo significa che una donna dovrebbe mettere al mondo almeno 2,1 figli perché le due generazioni (madri e figlie) risultino eguali tra loro in modo che viene garantita solo la sostituzione della generazione delle madri e, quindi, la tendenziale costanza della dimensione della popolazione. Il livello di fecondità, in Italia, è al disotto del livello di sostituzione.
7 Domanda: Ma quante nascite si sarebbero dovute verificare, in Italia, per poter raggiungere il livello di sostituzione e cioè un TFT =2,1 per avere il ricambio generazionale? Le nascite, conoscendo il TFT, possiamo ottenerle indirettamente attraverso la x, x n N x, x n TFT Fx, x f TFT Ad esempio applicando questa formula, alla classe di età del nostro esempio, otteniamo le nascite N 15,19 1,4 0, ,4 e così per le altre classi di età n 7.785
8 Con lo stesso procedimento, però applicando il valore di sostituzione di 2,1 otteniamo le nascite attese cioè quelle che servono per ottenere un TFT di 2,1 e cioè N 15,19 N 20,24 N 25,29 2,1 0, , ,1 0, , ,1 0, , x, x n N x, x n 2, 1 Fx, x f TFT N 40,44 N 45,49 2,1 2,1 n 0, ,4 0, , N 30,34 2,1 0, , N 35,39 2,1 0, ,
9 Quindi avremo i valori attesi: Classi di età opolazione femminile media Nati attesi f x, x attesi , , , , , , , n , Quindi per ottenere il livello di sostituzione e cioè un TFT di 2,1, per poter garantire la sostituzione madre/figlia, occorrono nascite rispetto alle osservate. TFT 5 49 f x, x n 5 0, ,052 x 15
10 Riprendendo l articolo leggiamo una sopravvivenza sempre più prolungata, accompagnata da una fecondità sempre minore sta creando velocemente le condizioni per l aumento degli anziani a scapito delle fasce giovanili Sarà vero? Verifichiamo con i dati se effettivamente esiste questo aumento degli anziani rispetto alla popolazione giovanile condizione che porta all invecchiamento della popolazione. Domanda: quali sono gli indicatori che dimostrano il grado d invecchiamento di una popolazione? er costruire questi indicatori dobbiamo conoscere la struttura per sesso e per età della popolazione. La struttura per sesso e per età di una popolazione è la distribuzione della stessa in classi di età.
11 Classi di età M F M F , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,9 843, , , ,5 605, , , ,7 397, , , ,4 195,7 814, , ,8 76,9 427,3 836, ,7 17,7 173,7 492,6 Ad esempio: strutture per sesso e per età delle popolazioni al censimento del 1951 ed al 1 gennaio 2015.
12 Il primo indicatore sintetico di questo fenomeno è l indice di vecchiaia, che confronta l ammontare di anziani (ritenuti, convenzionalmente, gli individui di 65 anni e oltre) con quello dei giovani. Maggiore è il rapporto maggiore è il grado di invecchiamento della struttura per età della popolazione. I v
13 L indice demografico di dipendenza dato dal rapporto tra la popolazione che per età non è in grado di partecipare, almeno direttamente, all attività produttiva a quella potenzialmente produttiva. (partendo dall assunto che l età lavorativa vada dai 15 ai 64 anni compiuti quindi limiti convenzionali) ID Spesso l indice di dipendenza è scisso nelle due componenti: indice di dipendenza giovani e indice di dipendenza anziani ID ciascuna delle quali indica il carico relativo di giovanissimi e anziani sulla collettività presunta attiva. Un effetto negativo dell invecchiamento demografico è l aumento del peso delle persone in età di pensionamento su quelle in età lavorativa, che, come è noto, è denso di implicazioni per il sistema previdenziale di un paese
14 L indice di ricambio della popolazione attiva dato dal rapporto tra coloro che stanno per uscire dalla popolazione in età attiva e coloro che vi stanno per entrare: IR L invecchiamento della popolazione potrebbe avere come effetto positivo un alleggerimento della disoccupazione giovanile. Infatti le nuove leve trovano lavoro non solo in funzione dell espansione dell economia e della creazione di nuovi posti, ma anche in funzione dei posti che vengono resi disponibili da coloro che «escono» dal mercato del lavoro soprattutto per motivi di età e di pensionamento. Quando l indice si abbassa le condizioni si fanno più difficili (pochi escono dall età attiva in relazione ai molti che vi entrano e viceversa).
15 I v Iv ,4 I v , Al 1 gennaio 2015 l indice di vecchiaia risulta essere del 157,7% e cioè ci sono 157,7 anziani di oltre 65 anni per 100 giovani di 0-14 anni. E evidente l aumento rispetto all indice di vecchiaia del 1 gennaio Quindi la popolazione invecchia.
16 L indice demografico di dipendenza ID ID , ID ,1 Al 1 gennaio 2015 l indice demografico di dipendenza risulta essere del 55,1% e cioè ci sono 55,1 improduttivi per 100 produttivi. E evidente l aumento rispetto all indice demografico di dipendenza del 1 gennaio 2002.
17 L indice demografico di dipendenza giovani ID g IDg ,2 ID g , L indice demografico di dipendenza anziani ID a ID a ,9 ID a ,7
18 L indice di ricambio della popolazione attiva IR IR ,0 IR ,
19 Anni Classi di età Totale Indice vecchiaia ,1 65,7 8,2 100,0 31, ,5 66,0 9,5 100,0 38, ,4 64,3 11,3 100,0 46, ,4 65,4 13,2 100,0 61, ,9 68,8 15,3 100,0 96,6 I v ,2 67,1 18,7 100,0 131, ,0 65,1 20,9 100,0 149,3 1/1/ ,8 64,5 21,7 100,0 157,2 ossiamo osservare, come, nel tempo, la proporzione dei giovani tende a decrescere mentre quella degli anziani tende a crescere. Stesso andamento si osserva per l indice di vecchiaia
20 A questo proposito è interessante notare come nel 1991 si raggiunge la parità tra le percentuali della popolazione al di sotto dei 15 anni e quella di oltre 65 anni. Quindi possiamo asserire che in Italia, nel 1991 (punto d incontro tra le due curve), la proporzione dei giovani è quasi uguale a quella degli anziani di oltre 65 anni.
21 er osservare il livello di invecchiamento di una popolazione possiamo costruire la piramide delle età. Questa rappresenta graficamente la struttura per età e genere di una popolazione. E costituita da due istogrammi ruotati in modo da avere la stessa base: convenzionalmente quello a sinistra rappresenta la distribuzione per età della popolazione maschile e quello a destra la distribuzione per età della popolazione femminile.
22 Dalla forma assunta dalla piramide è possibile trarre utili indicazioni. Tali indicazioni possono essere tratte analizzando i seguenti elementi della piramide: -La base, che fornisce indicazioni circa il flusso delle nascite. Se è molto larga, si ha un flusso di nascite in forte aumento; se è sufficientemente larga, le nascite sono costanti o in lieve aumento; se è stretta significa che il flusso delle nascite è in diminuzione. -L inclinazione dei lati, che fornisce indicazioni circa il livello generale di eliminazione per morte. Se l obliquità dei lati è forte, si ha un alta mortalità; se è debole, si ha una bassa mortalità. -La presenza di rigonfiamenti o strozzature per particolari classi d età, che fornisce indicazione dell intervento di particolari fattori di perturbazione (es. rima Guerra Mondiale).
23 Inserimento dei dati in un foglio di lavoro Excel Inserisci i dati della distribuzione della popolazione per classe di età e genere nelle prime tre colonne del foglio Excel Nella prima colonna inserire le età (o classi di età) NOTA inserire l apice prima della categoria classe (ad es: 0-4, 5-9), in modo che la classe non venga trattata come un valore numerico Nella seconda colonna inserire la distribuzione della popolazione maschile per età (o classe di età) Nella terza colonna inserire la distribuzione della popolazione femminile per età (o classe di età) NOTA i valori degli uomini devono essere inseriti negativamente.
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25 Selezionare i dati inseriti comprese le tre celle con i nomi delle variabili; dal menu INSERISCI selezionare GRAFICO.
26 Selezionare il grafico a BARRE; selezionare AVANTI (2 volte).
27 Inserire il titolo del grafico, e la denominazione (etichetta) delle variabili rappresentate sui due assi X e Y.
28 Classi di età quinquennali rima visualizzazione della piramide Struttura della popolazione per età e genere Italia - Censimento Femmine Maschi v.a.
29 er eliminare lo spazio fra le barre: Cliccare 2 volte su una delle due serie; dalla finestra FORMATO SERIE DATO selezionare OZIONI; orre SOVRAOSIZIONE=100 e DISTANZA FRA LE BARRE =0;
30 Affinché i dati della distribuzione della popolazione maschile siano visualizzati con il segno positivo: Selezionare l Asse dei valori; Selezionare FORMATO ASSE (con il tasto sinistro del mouse) e poi Numero; orre CATEGORIA= ERSONALIZZATO e TIO=0;0.
31 Classi di età quinquennali Elaborazione finale Struttura della popolazione per età e genere Italia - Censimento Femmine Maschi v.a.
32 er spostare le etichette delle categorie dell asse delle Y, fare doppio click sull asse e nella finestra FORMATO ASSE MOTIVO selezionare ETICHETTE DI GRADUAZIONE IN BASSO, nella finestra FORMATO ASSE SCALA verificare che sia selezionata a 1 l opzione NUMERO DI CATEGORIE TRA LE ETICHETTE DI GRADUAZIONE.
33 Applicazione: Con i dati a disposizione, relativi alla popolazione della uglia: 1) Calcolare il TFT relativo al 2014 e stabilire quanto nascite occorrono per portare il TFT al livello di sostituzione (2,1). 2) Calcolare e confrontare l indice di vecchiaia, l indice demografico di dipendenza e quello di ricambio riferiti al censimento del 1951 ed al 1 gennaio ) Costruire e confrontare le piramidi delle età al censimento del 1951 ed al 1 gennaio 2015.
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