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1 Le recenti manovre economiche: quali conseguenze per i professionisti? Barbara Rizzato dottore commercialista

2 Le manovre economiche La manovra bis 2010 DL 78/2010 convertito nella legge 122/2010 La legge di stabilità 2011 Legge 220/2010 La manovra di luglio 2011 DL 98/2011 convertito nella legge 111/2011 La manovra di agosto 2011 DL 138/2011 convertito nella legge 148/2011

3 Le tasse Il nuovo regime dei contribuenti minimi Il regime IVA residuale Il contributo di solidarietà IVA ordinaria al 21% Maxi bollo sui depositi titoli Armonizzata la tassazione delle rendite finanziarie

4 I controlli Studi di Settore Il nuovo accertamento sintetico tra spesometro e redditometro Sospensione dall albo per l omessa fatturazione Controlli bancari e limitazioni all uso del contante Operazioni con l estero (comunitarie e non)

5 LE TASSE Il nuovo regime dei contribuenti minimi Fermi restando i requisiti presupposti del vecchio regime dei contribuenti minimi, nuovi ulteriori pre-requisiti ne limitano l accesso Ferme restando le caratteristiche del vecchio regime dei contribuenti minimi, l imposta sostitutiva viene ridotta al 5%

6 LE TASSE Il nuovo regime dei contribuenti minimi I requisiti presupposti: Compensi fino a Nessun dipendente o co.co.pro. Beni strumentali fino a in un triennio Nessun reddito di partecipazione in società o studi associati Inizio attività non prima del Nessuna attività d impresa o professionale nel triennio precedente Novità dell attività svolta (che non deve essere mera prosecuzione di altra attività fatta precedente sotto altra forma)

7 LE TASSE Il nuovo regime dei contribuenti minimi Le caratteristiche: Esclusione da IVA Esclusione da IRAP Esclusione da Studi di Settore Esclusione dalla tenuta di scritture contabili Reddito determinato per cassa Imposta sostitutiva al 5% Permanenza limitata ai primi 5 anni di attività (o comunque fino a 35 anni)

8 LE TASSE Il nuovo regime dei contribuenti minimi Decorrenza e passaggio: dal passaggio automatico per i vecchi minimi che conservano i requisiti Per chi ha il regime del forfettino => revoca del forfettino e opzione per i contribuenti minimi Per chi inizia l attività => opzione per i contribuenti minimi nel modello di apertura

9 LE TASSE Il regime IVA residuale I requisiti presupposti: Compensi fino a Nessun dipendente o co.co.pro. Beni strumentali fino a in un triennio Nessun reddito di partecipazione in società o studi associati

10 LE TASSE Il regime IVA residuale Le caratteristiche: Tassazione IRPEF Esclusione da IRAP Assoggettamento ad IVA (se dovuta) Liquidazione annuale dell IVA Assoggettamento a Studi di Settore Esclusione dalla tenuta di scritture contabili Reddito determinato secondo le regole del TUIR

11 LE TASSE Il regime IVA residuale Decorrenza e passaggio: dal passaggio automatico per i vecchi minimi che perdono i requisiti

12 LE TASSE Il contributo di solidarietà Per le persone fisiche: Imposta straordinaria del 3% sul reddito complessivo annuo eccedente i Valevole per il triennio (con facoltà di proroga) Deducibile ai fini IRPEF Per i dipendenti pubblici e i pensionati: Taglio del 5% sui redditi eccedenti i Taglio del 10% sui redditi eccedenti i Valevole dal al Esenzione dal contributo di solidarietà sulla quota di reddito su cui è calcolato il taglio

13 LE TASSE IVA ordinaria al 21% Tutte le prestazioni prima assoggettate a IVA 20%, dal sono assoggettate ad IVA 21% Nessuna modifica per le prestazioni che godono di IVA ridotta al 4% o al 10% Nessuna modifica per le prestazioni esenti da IVA

14 LE TASSE Maxi Bollo sui depositi titoli Le comunicazioni degli intermediari finanziari ai propri clienti relative ad un deposito titoli scontano un maxi bollo su base annua che varia in funzione del valore del deposito titoli stesso: sotto i => 34,20 tra i e i => 70 (230 dal 2013) tra i e i => 240 (780 dal 2013) oltre i => 680 (1.100 dal 2013)

15 LE TASSE Armonizzata la tassazione delle rendite finanziarie Dal 2012 le rendite finanziarie vengono tassate con un aliquota unica del 20% (che sostituisce tanto quella del 27%, quanto quella del 12,5%) resta al 12,5% solo la tassazione dei rendimenti derivanti dai titoli di Stato

16 I CONTROLLI Studi di Settore: cosa è cambiato? Le sanzioni omessa presentazione del modello: sanzione pari a In caso di omessa o infedele indicazione dei dati richiesti dallo studio di settore o di indicazione di cause di esclusione o di inapplicabilità non sussistenti, l ufficio può procedere ad accertamento induttivo e la sanzione per infedele dichiarazione, già applicata nella misura compresa tra il 100% e il 200% dell imposta evasa, è ulteriormente aumentata del 50%. L aumento della sanzione del 50% e la legittimazione dell ufficio a procedere con un accertamento induttivo soggiacciono alla sola condizione che il maggior reddito accertato a seguito della corretta applicazione degli studi sia superiore al 10% del reddito dichiarato.

17 I CONTROLLI Studi di Settore: cosa è cambiato? La valenza probatoria Prassi ministeriale => Circolare Agenzia Entrate 5/E del 23 gennaio 2008 => Circolare Agenzia Entrate 19/E del 14 aprile 2010 Giurisprudenza => Sezioni Unite Cassazione dicembre 2009

18 I CONTROLLI Studi di Settore: cosa è cambiato? Gli Studi di Settore sono mere presunzioni semplici: la non congruità non può da sola legittimare l accertamento automatico, sono necessarie ulteriori gravi incongruenze nella posizione fiscale del contribuente affinché l accertamento sia legittimo Centralità del contraddittorio, gli esiti del quale devono essere riportati nella motivazione dell eventuale atto di accertamento Controlli concentrati sui contribuenti posizionati al di sotto del compenso minimo

19 I CONTROLLI Cos è l accertamento sintetico? Si tratta di un metodo di accertamento che investe il reddito complessivo Il presupposto è da ricercare nell incongruenza tra il reddito complessivo dichiarato e la capacità di spesa manifestata Tale incongruenza è determinata tenendo conto: delle spese di qualsiasi genere sostenute - spesometro del redditometro

20 I CONTROLLI Le spese di qualsiasi genere sostenute Valutare la capacità di spesa significa ricostruire il reddito complessivo del contribuente in funzione delle spese dallo stesso sostenute in un rapporto 1 a 1 Tali spese (ivi comprese quelle per incrementi patrimoniali) si presumono sostenute con redditi conseguiti nell anno in cui sono state effettuate

21 I CONTROLLI Lo spesometro Si tratta di una comunicazione telematica con cadenza annuale Quali le operazioni da comunicare? Tutte quelle rilevanti ai fini IVA (anche se esenti) di imponibile (se documentate a mezzo fattura) o IVA compresa (se documentate a mezzo scontrino o ricevuta fiscale) Il limite dei non riguarda ogni singola operazione, ma anche le operazioni tra loro collegate per effetto di contratti di appalto, di somministrazione, di fornitura o di altri contratti periodici Sia attive che passive

22 I CONTROLLI Il redditometro Si tratta di un sistema di presunzioni: la disponibilità di determinati beni implica la capacità economica di mantenerli Con DM sono individuati alcuni beni e servizi indici di capacità contributiva ai quali vengono abbinati dei coefficienti presuntivi di reddito, grazie ai quali gli Uffici possono procedere ad una determinazione induttiva del reddito complessivo Si tiene conto della composizione del nucleo familiare e della localizzazione geografica del contribuente

23 I CONTROLLI La procedura per l accertamento sintetico Il Contribuente va attribuito al campione di riferimento Viene determinato il suo reddito stimato (tenendo conto sia della capacità di spesa globale, sia del redditometro) Viene determinato il reddito stimato del coniuge e/o degli altri componenti del nucleo familiare Ricalcolo integrato del reddito stimato del nucleo familiare Invito al contribuente a fornire elementi utili Comunicazione al Comune di residenza per la segnalazione di elementi utili L Ufficio procede all accertamento sintetico (puro e/o redditometrico) qualora il reddito stimato si discosti da quello dichiarato per almeno 1/5 anche in un solo periodo d imposta Avvio in contraddittorio della procedura di accertamento con adesione

24 I CONTROLLI Sospensione dall albo per l omessa fatturazione In caso di contestazione al professionista di mancata emissione di 4 fatture nell arco di 5 anni, la Direzione Regionale delle Entrate può disporre la sospensione temporanea dall albo da tre giorni a un mese Si deve trattare di 4 distinte violazioni compiute in giorni diversi In caso di recidiva, la sospensione può arrivare fino a sei mesi

25 I CONTROLLI Limitazioni all uso del contante La circolazione del denaro contante, senza l intervento di intermediari finanziari, può avvenire fino a Il ricorso frequente o ingiustificato a operazioni in contanti (prelievi o versamenti in contanti con intermediari finanziari) diventa elemento per la far scattare la segnalazione di operazione sospetta Decorrenza:

26 I CONTROLLI I controlli bancari Esperibili sia ai fini dell accertamento per Iva e imposte dirette, sia ai fini dell accertamento per imposta di registro e ipocatastali Previa autorizzazione del direttore regionale dell Agenzia delle Entrate o del comandante regionale della Guardia di Finanza Investono sia le operazioni in c/c che quelle fuori c/c

27 I CONTROLLI SULLE OPERAZIONI CON L ESTERO Le presunzioni legali relative I versamenti costituiscono elementi su cui è possibile fondare l accertamento, a meno che il contribuente non provi di averne tenuto conto nella determinazione del reddito imponibile I prelevamenti costituiscono compensi a meno che non risultino dalle scritture contabili o il contribuente non sia in grado di indicarne il beneficiario Gli organi preposti al controllo devono astenersi dal chiedere giustificazioni al contribuente in ordine a prelevamenti che siano coerenti con il suo volume d affari o che comunque siano privi di rilevanza fiscale per la loro esiguità o per la loro occasionalità

28 I CONTROLLI SULLE OPERAZIONI CON L ESTERO Le transazioni intracomunitarie L effettuazione di operazioni attive o passive effettuate da professionisti e imprese con operatori comunitari presuppone la preventiva iscrizione nel VIES L iscrizione è automatica per coloro che hanno presentato modelli INTRA nel 2009 e/o 2010 Negli altri casi, l iscrizione viene fatta su istanza del contribuente, una volta decorsi 30 giorni senza che vi siano stati provvedimenti di rigetto da parte dell Agenzia delle Entrate

29 I CONTROLLI SULLE OPERAZIONI CON L ESTERO Le comunicazioni black list Si tratta di elenchi clienti/fornitori che devono essere presentati telematicamente da professionisti e imprese che operano con operatori economici posti in paesi a fiscalità privilegiata Per l individuazione dei Paesi considerati black list, si fa riferimento ai DM 04/05/1999 e 21/11/2001 Le sanzioni in caso di errata, tardiva o omessa comunicazione vanno da 516 a (è possibile ricorrere al ravvedimento operoso)

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