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1 Incontro con ASSOLOMBARDA Milano, 19 ottobre 2011

2 UniCredit fonda la propria identità sul valore del proprio radicamento territoriale e si caratterizza per una forte identità europea, un'estesa presenza internazionale e un'ampia base di clientela. UniCredit, infatti, è uno dei principali gruppi finanziari Europei, con una forte presenza in 22 Paesi e una rete internazionale complessiva distribuita in circa 50 mercati, con circa dipendenti e filiali. In Italia UniCredit opera con una rete di oltre filiali ed impiega più di dipendenti, mentre in Lombardia le Agenzie di UniCredit sono circa 600, per un totale di oltre risorse impiegate. Ufficio Stampa UniCredit

3 La Centrale dei Rischi di Banca d'italia

4 AGENDA FINALITA' DELLA CENTRALE DEI RISCHI CRITERI DI INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERMEDIARI PARTECIPANTI NATURA RISERVATA DEI DATI DELLA CENTRALE DEI RISCHI COMUNICAZIONE AL SOGGETTO SEGNALATO VERIFICHE / RETTIFICHE DELLE SEGNALAZIONI LIMITI DI CENSIMENTO FLUSSI INFORMATIVI CLASSI DI DATI CATEGORIE DI CENSIMENTO VARIABILI DI CLASSIFICAZIONE SIC SISTEMI DI INFORMAZIONEI CREDITIZIE - CENNI 4

5 FINALITA' DELLA CENTRALE DEI RISCHI. Il Sistema di centralizzazione dei rischi è gestito dalla Banca d'italia su disposizione del CICR dal 1964 con l'obiettivo di offrire al sistema creditizio uno strumento di supporto alla gestione delle politiche di prestito e di controllo dei rischi creditizi 5

6 FINALITA' DELLA CENTRALE DEI RISCHI. La Centrale dei rischi è un sistema informativo per la raccolta e la consultazione dei dati relativi alla posizione debitoria della clientela presso banche e intermediari finanziari vigilati dalla Banca d'italia. Le segnalazioni riguardano tutte le tipologie di clienti: persone fisiche persone giuridiche società di persone, società di fatto, associazioni non riconosciute fondi comuni di investimento coobbligazioni quali: cointestazioni, sdf, ss, snc, sas e sapa (per gli accomandatari) Vengono censiti anche tutti i collegamenti che intercorrono fra: garante e soggetto affidato dall'intermediario debitore ceduto e soggetto cedente (factoring, sconto pro-soluto e cessione del credito) l intermediario cedente e il soggetto cessionario nell ambito di operazioni di cessione di crediti da intermediari segnalanti a terzi. Sono segnalati con cadenza mensile, i rapporti di credito e di garanzia di ciascun cliente (singolarmente o in cointestazione) - in essere nell'ultimo giorno del mese - di importo pari o superiore ai limiti di censimento fissati dalla Banca d'italia. 6

7 CRITERI INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERMEDIARI PARTECIPANTI. Criterio soggettivo: Le banche iscritte all'albo dell'art. 13 del Testo Unico (banche italiane e le filiali di banche comunitarie ed extracomunitarie stabilite in Italia. Le filiali estere di banche italiane segnalano solo le operazioni sviluppate nei confronti di soggetti residenti in Italia). Gli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui all'art. 107 del Testo Unico. Gli intermediari finanziari appartenenti a un gruppo bancario. Criterio oggettivo: Gli intermediari devono esercitare attività creditizia in via prevalente vale a dire in misura superiore al 50% delle attività iscritte in bilancio (principio non applicato per il Credito al Consumo. 7

8 NATURA RISERVATA DEI DATI DELLA CENTRALE DEI RISCHI. Le informazioni acquisite dalla Centrale dei Rischi hanno carattere riservato. L obbligo di riservatezza va osservato dagli intermediari partecipanti al servizio nei confronti di qualsiasi persona estranea all amministrazione dei rischi.. Le informazioni Ce.ri sono trattate in base a specifiche disposizioni di legge che attribuiscono il potere di raccolta e sono richieste per finalità di controllo degli intermediari e dei mercati creditizi e finanziari e di tutela della loro stabilità. In relazione al D.lgs 196/2003 e al Codice in materia di protezione dei dati personali la Banca d Italia, in quanto ente pubblico non economico, non necessita del consenso dell interessato per il trattamento dei dati della Centrale Rischi. Gli intermediari partecipanti al servizio - essendo tenuti a fornire alla Banca d Italia i dati relativi all indebitamento della clientela in base a obblighi di legge - sono parimenti esonerati dall obbligo di acquisire il consenso per le comunicazione alla Centrale dei rischi.. Il soggetto interessato può conoscere i dati personali che lo riguardano nonché di ottenerne l aggiornamento, la rettifica e l integrazione; i soggetti censiti nelle anagrafi Ce.Ri possono conoscere le informazioni registrate a loro nome. 8

9 COMUNICAZIONE AL SOGGETTO SEGNALATO 9 Su specifica richiesta del soggetto interessato, gli intermediari sono tenuti a comunicare la posizione di rischio quale risulta dai flussi informativi ricevuti dalla Banca d'italia: Indebitamento complessivo. Indebitamento verso l intermediario. Dati di rischio relativi alle cointestazioni di cui lo stesso risulti far parte. Gli intermediari interessati possono quindi comunicare la posizione globale e la segnalazione specifica della Banca, dietro richiesta scritta del diretto interessato. La comunicazione al cliente deve contenere gli elementi anagrafici del richiedente (ad esclusione del codice attribuito dalla Centrale Rischi) e la posizione globale di rischio quale risulta dalle evidenze aziendali, suddivisa per categoria di segnalazione e completa di eventuali sconfinamenti. Al richiedente vanno fornite anche le informazioni delle cointestazioni nelle quali lo stesso risulti far parte, comprese quelle per rischi indiretti; peraltro se la cointestazione non è segnalata dalla Banca ovvero le evidenze derivino da una richiesta di Prima Informazione le notizie relative alla parte anagrafica devono limitarsi al richiedente e al numero dei componenti la cointestazione. Ove l'interessato voglia conoscere il dettaglio delle segnalazioni prodotte a suo nome da ciascun intermediario, nonché i dati relativi alle forme di coobbligazione, diverse dalle cointestazioni, rilevate dalla Centrale dei Rischi, la richiesta deve essere indirizzata alla Filiale della Banca d'italia nel cui ambito territoriale il richiedente ha la residenza o la sede legale.

10 VERIFICHE / RETTIFICHE DELLE SEGNALAZIONI. In caso di errori di segnalazione, i dati trasmessi alla Centrale dei Rischi possono essere rettificati senza limite di tempo, ma sono visibili a Sistema soltanto gli ultimi 36 mesi dall'ultima data contabile disponibile. Le richieste vengono inoltrate tramite gli Intermediari finanziari: Richiesta di rettifica: originata o da una richiesta presentata dai soggetti interessati o direttamente dall'intermediario. Richiesta di conferma: originata o da una richiesta presentata dai soggetti interessati o dalla Banca d'italia 10

11 LIMITI DI CENSIMENTO: EURO Gli intermediari sono tenuti a segnalare l'intera esposizione nei confronti del singolo cliente se, alla data cui si riferisce la rilevazione, ricorre almeno una delle seguenti condizioni: La somma dell'accordato ovvero quella dell'utilizzato del totale dei crediti per cassa e di firma è d'importo pari o superiore a Euro Il valore delle garanzie ricevute complessivamente dall'intermediario è d'importo pari o superiore a Euro Il valore intrinseco delle operazioni in derivati finanziari è pari o superiore a Euro Il valore nominale dei crediti acquisiti per operazioni di factoring, sconto di portafoglio pro-soluto e cessione di credito è pari o superiore a Euro Eccezioni sono previste per i passaggi a perdita e le cessioni a terzi di crediti in sofferenza che vanno segnalati per qualunque importo e per le posizioni di sofferenze che vanno segnalate se il differenziale tra il valore nominale della sofferenza e l ammontare dei passaggi a perdita sia pari o superiore a 250. Ai fini del calcolo dei limiti di censimento con riferimento al medesimo cliente devono cumulare i rischi che fanno capo a tutte le filiali della rete nazionale ed estera. 11

12 FLUSSI INFORMATIVI. I dati registrati negli archivi della Centrale dei Rischi sono il risultato di una elaborazione automatica delle segnalazioni trasmesse dagli intermediari partecipanti al servizio, ai quali pertanto compete la responsabilità circa l'esattezza delle stesse. Intermediario 1 Intermediario 2 Intermediario 3 Banca d'italia Flusso di ritorno personalizzato Posizione Globale di Rischio Intermediario "n" Nel caso in cui gli intermediari rilevino errori nelle segnalazioni, devono inviare le relative rettifiche che, a cura della Centrale dei Rischi, vengono portate a conoscenza di tutti gli intermediari che avevano ricevuto l'informazione errata. 12

13 FLUSSI INFORMATIVI. Prima informazione: tramite questo servizio gli intermediari possono accedere alle informazioni di rischio, su clientela che ha avanzato richiesta di fido o correlata ad affidati, di primo e di secondo livello, che differiscono in relazione al grado di dettaglio. La prima informazione è attualmente disponibile con una "profondità storica sino a 36 mesi (24 mesi per le "famiglie consumatrici" elevabili a 36 qualora si presentino collegamenti con società in difficoltà). 13

14 CLASSI DI DATI. Accordato e accordato operativo L'accordato rappresenta il credito che gli organi competenti della Banca hanno deciso di concedere al cliente. Condizione necessaria per la segnalazione è che l'affidamento tragga origine da una richiesta del cliente ovvero dall'adesione del medesimo a una proposta dell'intermediario. L'accordato operativo rappresenta l'ammontare del fido utilizzabile dal cliente in quanto rinveniente da un contratto perfetto ed efficace. Utilizzato Crediti per cassa: ammontare erogato alla data di riferimento della segnalazione. Crediti di firma: ammontare garanzie effettivamente prestate alla data di riferimento della segnalazione. Saldo medio Per le aperture di credito di conto corrente ("a revoca" o "a scadenza") e corrisponde alla media aritmetica dei saldi contabili giornalieri del mese di riferimento. In caso di "conto unico" (che gestisce cassa e smobilizzi) non tiene conto delle operazioni di anticipo. Sconfinamento Evidenzia per quale importo in ogni Banca/Istituto segnalante l utilizzato superi l accordato, senza alcuna compensazione tra differenti linee di credito o tra le segnalazioni di un singolo intermediario e quelle di più intermediari. 14

15 CATEGORIE DI CENSIMENTO. Crediti per Cassa Rischi autoliquidanti Operazioni caratterizzate da una fonte di rimborso predeterminata. Si tratta di finanziamenti concessi per consentire alla clientela l'immediata disponibilità di crediti non ancora scaduti vantati nei confronti di terzi e per i quali l'intermediario segnalante ha il controllo sui flussi di cassa. Le operazioni di finanziamento che vanno segnalate sono: Cessioni del credito; Factoring; Finanziamenti per anticipi sbf o garantiti da cessioni del credito; Prefinanziamento del mutuo; Sconto di portafoglio commerciale e finanziario indiretto. 15 Rischi a scadenza Sovvenzioni a scadenza fissate contrattualmente, priva di una fonte predeterminata. La durata originaria va riferita al termine di scadenza previsto dal contratto, detta durata può mutare solo a seguito di eventuali accordi successivamente intervenuti tra le parti. Differisce pertanto dalla durata residua la quale indica il tempo che, a partire dalla data di riferimento, deve trascorrere per giungere alla scadenza del rapporto. Le operazioni segnalate sono: Mutui; Leasing; Anticipazioni attive non regolate in c/c; Finanziamenti non regolati in c/c; Anticipi su crediti futuri; Carte di credito a rimborso.

16 CATEGORIE DI CENSIMENTO Crediti per Cassa Rischi a revoca Aperture di credito in c/c concesse per elasticità di cassa - con o senza una scadenza prefissata - per le quali l intermediario si sia riservato la facoltà di recedere indipendentemente dall esistenza di una giusta causa. Non devono essere classificate tra i rischi a revoca le operazioni che, sebbene regolate in conto corrente, hanno i requisiti propri dei rischi autoliquidanti. Finanziamenti a procedure concorsuali Vanno ricompresi i fidi accordati nell ambito di procedure concorsuali. Sofferenze Totale dei crediti utilizzati per cassa da soggetti in stato di insolvenza indipendentemente dall esistenza di garanzie e previsioni di perdite. Come già evidenziato, il limite di segnalazione è pari o superiore a 250. Al fine di garantire una maggiore tempestività dell informazione, il passaggio a sofferenza (e ristrutturazione) viene segnalato in continuo senza attendere la fine del mese. L informazione di importi viene integrata, per quanto riguarda la presente categoria, con il numero degli intermediari che segnalano il soggetto in sofferenza. 16

17 CATEGORIE DI CENSIMENTO. Crediti di Firma Accettazioni Impegni di pagamento Crediti Documentari Avalli Fidejussioni e altre garanzie rilasciate L'intermediario si impegna a far fronte ad eventuali inadempimenti di obbligazioni assunte dalla clientela nei confronti di terzi. Si distinguono due tipologie: Commerciali Garanzie che assistono operazioni di natura commerciale Garanzie che assistono operazioni di natura finanziaria: Finanziarie assistono finanziamenti concessi al cliente da altri intermediari segnalanti derivanti da operazioni di cessione di credito "pro-solvendo" Sono obbligati alla segnalazione anche i Confidi iscritti nell Elenco Speciale di cui all art. 107 del TUB: infatti, con tale iscrizione i Confidi si trasformano in intermediari vigilati dalla banca d italia con l esercizio prevalente dell attività collettiva dei fidi. 17

18 CATEGORIE DI CENSIMENTO. Garanzie ricevute Garanzie reali e personali rilasciate agli intermediari allo scopo di rafforzare l'aspettativa di adempimento delle obbligazioni assunte dalla clientela nei loro confronti Reali esterne Garanzie rilasciate da soggetti diversi dall'affidato (ad es. terzo datore di ipoteca). Tale segnalazione va fatta a nome del garante. Come garanti reali "esterni" figurano anche i soci di società di persone Personali Di "prima istanza" Di seconda istanza" La cui efficacia è condizionata all'accertamento dell'inadempimento del debitore principale e degli eventuali garanti di prima istanza 18

19 CATEGORIE DI CENSIMENTO. Derivati finanziari Confluiscono sia i derivati comunemente intesi che le operazioni a termine purché negoziati "over the counter". Non vengono segnalati i fidi deliberati. Sono esclusi dalla rilevazione, oltra ai contratti derivati negoziati sui mercati regolamentati, i derivati incorporati in strumenti finanziari passivi e i contratti con durata inferiore ai 14 giorni. La segnalazione del valore di MTM viene dettagliata nel "tipo attività": swaps (derivati su tassi) fras (forward rate agreement) Opzioni (derivati su cambi) altri contratti derivati (altri derivati) Derivati semplici Segnalato il Mark To Market "positivo" dell'operazione (credito vantato dall'intermediario). Derivati composti Segnalati solo i Mark To Market "positivi" dell'operazione anche come somma algebrica dei diversi MTM dei prodotti elementari che formano il derivato composto (credito vantato dall'intermediario). 19

20 CATEGORIE DI CENSIMENTO. Sezione informativa Operazioni in pool Cassa o di firma Pro quota rischio e garanzie (anche se la garanzia è unica e rilasciata a favore della capofila). La capofila segnala il totale e la propria quota. La partecipante segnala la propria quota. Crediti ceduti a terzi Crediti cartolarizzati (ex lege n. 130/99). Rischi autoliquidanti crediti scaduti Scaduti nel corso del mese precedente a quello oggetto di rilevazione. Pagati. Impagati. Sofferenza Crediti passati a perdita Anche le frazioni non recuperate dei crediti che hanno formato oggetto di accordi transattivi, di concordato preventivo. 20

21 VARIABILI DI CLASSIFICAZIONE. Stato del rapporto Incaglio Clienti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo Ristrutturati Rapporti contrattuali modificati o accesi nell'ambito di un'operazione di ristrutturazione cioè di un accordo con il quale un intermediario o un pool di intermediari, a causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del debitore acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali che diano luogo a una perdita. PAST DUE (inadempimenti persistenti) Crediti scaduti o sconfinanti in via continuativa da oltre 90/180 giorni. 21

22 SIC SISTEMA DI INFORMAZIONI CREDITIZIE - CENNI. Dal Codice di deontologia e buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti. Varato dal Garante della Protezione dei Dati Personali e sottoscritto dalle Associazioni rappresentative delle cosiddette Centrali dei Rischi private (es. CRIF, EXPERIAN), dalle Associazioni delle categorie interessati (tra cui l'abi) e dalle Associazioni dei Consumatori. Trattamento dei dati solo per finalità correlate alla tutela del credito ed al contenimento dei relativi rischi (situazione finanziaria e merito creditizio degli interessati o comunque la loro affidabilità e puntualità nei pagamenti). Dati relativi al debitore principale ed agli eventuali coobbligati/garanti. No dati sensibili e dati giudiziari. 22

23 OPERAZIONI PARTICOLARI Milano, 19 ottobre 2011

24 OPERAZIONI PARTICOLARI. Leasing Censita nei "rischi a scadenza" e segnalata nella variabile di classificazione "tipo di attività", per poterla distinguere dalle altre operazioni. Accordato: viene indicato la somma delle quote capitale dei canoni a scadere e del prezzo di riscatto, rilevabili dal piano di ammortamento del contratto in base al tasso interno di rendimento. Utilizzato: viene riportato lo stesso importo maggiorato, ove necessario, dei canoni scaduti ma non rimborsati, degli oneri accessori relativi ai canoni stessi (IVA, commissioni e spese) nonché di tutte le fatture scadute e non pagate emesse dall'intermediario segnalante per spese di carattere accessorio non comprese nei canoni. 24

25 OPERAZIONI PARTICOLARI. Factoring I crediti acquisiti dalla banca sono censiti al nome sia del cedente che del ceduto nella categoria censimento "crediti acquisiti per operazioni di factoring" per il v.n.. Le variabili di classificazione "tipo di attività" e "ruolo affidato" indicano, rispettivamente, la natura pro soluto o pro solvendo dell'operazione e la posizione di cedente o di debitore ceduto (per il ceduto è valorizzata la variabile "censito collegato" riportando il nome del cedente. Gli anticipi eventualmente concessi segnalati nei "rischi autoliquidanti". Nel caso di cessione di crediti futuri nei "rischi a scadenza". In caso di inadempienza: per pro soluto i crediti acquisiti non più segnalati come "crediti acquisiti per operazioni di factoring" bensì come "rischi a revoca" al nome del debitore ceduto (o, eventualmente, nella categoria "sofferenze"). Lo stesso importo deve essere detratto dalla posizione di rischio del cedente. per pro solvendo i crediti acquisiti ancora segnalati come "crediti acquisiti per operazioni di factoring" ma con lo "stato del rapporto" credito scaduto. Se è inadempiente anche il cedente, viene segnalata tra gli utilizzi a revoca (o "sofferenze"). 25

26 OPERAZIONI PARTICOLARI. Operazioni di cessione del credito (ex art e seguenti c.c.) CATEGORIA DI CENSIMENTO: rischi autoliquidanti. - pro solvendo: intestati al creditore cedente - pro soluto: intesati al debitore ceduto CLASSI DI DATI: - pro solvendo: utilizzato: importo erogato al creditore cedente - pro soluto: accordato e utilizzato: v. n. crediti ceduti 26

27 OPERAZIONI PARTICOLARI. Accredito salvo buon fine CATEGORIA.. DI CENSIMENTO: rischi autoliquidanti. (segnalazione a nome del cliente cedente) Gli anticipi su fatture devono essere segnalati fra i rischi autoliquidanti solo nel caso in cui si verifiche una delle seguenti condizioni: a il finanziamento è effettuato contro cessione di credito pro solvendo; b il finanziamento è concesso contro rilascio di un mandato irrevocabile all'incasso; c il finanziamento è assistito da una delegazione di pagamento; d il credito erogato è rapportato all'importo delle fatture e su di esse è stata posta la clausola, definita di "canalizzazione", che vincola il pagamento alle casse dell'intermediario segnalante. 27

28 Alcune linee guida per costruire un corretto canale informativo nel rapporto tra Impresa e Banca per una partnership finanziaria. Utilizzo linee di credito secondo le effettive necessità aziendali e proporzionate al fatturato Utilizzo delle linee di credito in base ad un corretto equilibrio patrimoniale/finanziario: debiti a breve per finanziare la gestione corrente/circolante, debiti a medio lungo termine e mezzi propri per finanziare gli investimenti nel fisso Utilizzi nei limiti delle linee di credito accordate, su tutti i rapporti presso il sistema bancario: assenza di sconfinamenti in Centrale Rischi Bankitalia, causa utilizzi eccedenti rispetto ai fidi accordati Adeguata movimentazione dei rapporti bancari: rotazione degli utilizzi in linea con le dinamiche aziendali: movimentazione totale annua sul conto bancario rapportata alle tempistiche di incasso clienti/pagamento fornitori Regolarità e puntualità negli incassi: insoluti su RIBA/assegni all incasso e/o dilazioni su fatture anticipate, da mantenersi in limiti fisiologici; anticipazione fatture con scadenze coerenti con le effettive attese di incasso Puntualità nel pagamento fornitori: regolare presenza di fondi per addebito assegni/riba/rid e/o bonifici ai fornitori Puntualità nel pagamento delle rate dei finanziamenti rateali (anche questo ha ripercussioni sulla Centrale Rischi Bankitalia) Assenza di pregiudizievoli o note negative in genere a carico azienda / imprenditore / garanti (es: protesti, pignoramenti, procedure concorsuali, citazioni) Rapporto equilibrato tra fatturato e oneri finanziari (oneri finanziari = interessi/commissioni bancarie + interessi per eventuali dilazioni da fornitori): indicativamente una percentuale di oneri finanziari superiore al 5% rappresenta un livello di guardia Tempestività e completezza nello scambio di informazioni con la Banca: fondamentale affinchè la banca possa inserirsi meglio nel contesto dell azienda, cogliendone con congruo anticipo le eventuali necessità, in particolare di natura finanziaria 28

29 FONTI. Materiale predisposto su fonti interne di Unicredit Spa desunte: dalla Circolare Banca d Italia n. 139 (testo integrale) aggiornata al 29 aprile 2011 titolo: Centrale dei Rischi - Istruzioni per Intermediari Creditizi 29

30 F I N E

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