Il clima cambia, l uomo purtroppo no. Eva Lichtenberger Deputata al Parlamento Europeo,Verdi, Austria

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1 Il clima cambia, l uomo purtroppo no Eva Lichtenberger Deputata al Parlamento Europeo,Verdi, Austria

2 Clima o tempo meteorologico? Il tempo meteorologico è responsabil e dell inverno insolitamente caldo che si è appena concluso; dipende invece dal clima il ripetersi frequente di inverni come questo in futuro. L esempio austriaco: aumento della temperatura di circa 1,8 C negli ultimi 150 anni; dal 1950 è raddoppiato il numero di giorni con temperature superiori a 30 C.

3 Fatti e previsioni Fatti e previsioni La temperatura del globo dal 1900 è aumentata di 0,6 C (0,2 C per decennio) Gli anni 90 sono stati il decennio più caldo dal 1861 (1998: anno più caldo) L aumento della temperatura nel XX sec. è stato il più elevato negli ultimi mille anni Le stime dell ONU prevedono un innalzamento della temperatura di 1,4-5,8 C entro il Previsioni: aumento dell irregolarità nella distribuzione delle precipitazioni e dei fenomeni meteorologici e climatici estremi.

4 I ghiacciai scompaiono I ghiacciai scompaiono

5 I ghiacciai scompaiono I ghiacciai scompaiono

6 I ghiacciai scompaiono I ghiacciai scompaiono

7 Piene

8 Uragani più frequenti Uragani più frequenti

9 Ripercussioni globali Ripercussioni globali Nel giro di un decennio diecimila persone in più l anno perderanno la vita a causa del caldo. Danni miliardari e perdita di spazi insediativi a causa dell aumento del livello dei mari Profughi del clima Entro il 2080 i costi potranno salire, nella peggiore delle ipotesi, anche sino a 42,5 miliardi di euro.

10 La relazione Stern lancia l allarme: Per Nicholas Stern, ex capoeconomista della Banca Mondiale, la politica climatica è la migliore politica economica: costa solo circa l 1% del PIL mondiale; se vi si rinuncia, i costi, nei prossimi decenni, potranno raggiungere il 20%.

11 Relazione della Commissione UE sul cambiamento climatico (sinora inedita) La relazione calcola che, a partire dal 2071, ben persone l anno moriranno a causa di siccità o piene causate dal cambiamento climatico.

12 I danni all uomo e alla natura costano già adesso L accresciuta variabilità meteorologica (tempeste, grandinate, valanghe, frane, piene, siccità...) determina un aumento dei danni e dei loro costi. Non a caso una delle maggiori compagnie di riassicurazione, la Münchner Rück, già da anni chiede interventi!

13 Ripercussioni in Europa: Ripercussioni in Europa: Aumento delle precipitazioni al nord, diminuzione al sud + 3 gradi misurati nel permafrost Peggioramento della qualità dell acqua in presenza di minore deflusso Perdita del volume dei ghiacciai sino al 95% entro il 2100 Possibile aumento delle rese vegetali nell Europa centrale ed orientale Aumento della frequenza e dell intensità degli eventi meteorologici estremi.

14 L economia europea L economia europea Agricoltura: a seconda dello scenario la resa delle colture aumenta sino al 70% al nord, mentre diminuisce sino a 1/5 al sud. Turismo: più fa caldo al nord, meno la gente è attratta dal sud. Di conseguenza gli europei del sud perderebbero ogni anno 100 miliardi di euro di entrate derivanti dal turismo.

15 Ne risulta che: Ne risulta che: Un aumento della temperatura media mondiale di oltre 2 C rispetto al livello preindustriale accresce in modo significativo il rischio di pesanti conseguenze del cambiamento climatico.

16 Consenso (EU): max.+2 C (rispetto al livello preindustriale) Enfasi sulla stabilizzazione delle emissioni globali di gas effetto serra. Occorrono forti riduzioni delle emissioni (~50% entro il 2050) Particolare responsabilità dei paesi industrializzati (~60%.. 90%)

17 ---e da noi in Italia...? ---e da noi in Italia...?

18 TemperaturÄÄndeHränderung Österreich Hot spots in Austria

19 Rispetto degli obiettivi di Kyoto L Italia non rientra tra i pionieri della protezione del clima!

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21 Consumo energetico e sicurezza degli approvvigionamenti La sicurezza degli approvvigionamenti energetici, a partire dalla politica russa del gas (Gen. 06), non è più un dato scontato. Gli Stati fornitori di petrolio si trovano in una situazione di instabilità politica Ma il consumo energetico continua ad aumentare inarrestabilmente!

22 Primärenergiebedarf weltweit Quelle: IEA 2005 Verbrauchsentwicklung im Ländervergleich

23 Crescente dipendenza energetica

24 Priorità errate nel settore della ricerca

25 Energia rinnovabile - produzione Elettricitá globale

26 Una nuova strategia nella politica energetica per l Europa Presentata dalla Commissione Europea il La Commissione propone che gli Stati membri dell UE si impegnino a ridurre le emissioni di gas responsabili dell effetto serra di almeno il 30% entro il Nel lungo termine si tratta di un fabbisogno di riduzione delle emissioni a meno di un quarto del volume attuale.

27 ---ed i governi frenano ---ed i governi frenano Il Consiglio dei Ministri dei Trasporti del Feb. 07 non indica obiettivi di riduzione concreti Il Consiglio dei Ministri dell Ambiente del Feb. 07 chiede una riduzione del 30 % solo se vi è un impegno da parte di tutti gli Stati a livello globale..

28 Vertice di primavera 07 Vertice di primavera 07 Alla vigilia del vertice vi sono state accese discussioni circa il ruolo dell UE nel mondo in materia di dibattito sul clima: meno 30% di gas a effetto serra o no? La lobby dell energia atomica voleva a tutti i costi che l energia nucleare venisse riconosciuta come fonte energetica "low carbon e dunque come ancora di salvezza contro la catastrofe climatica. I governi dell UE si sono accordati su un pacchetto di minima contenente solo pochi interventi concreti.

29 Vertice di primavera, decisioni Entro il 2020 nell UE: Meno 20 % di CO2; se seguono anche Cina e Stati Uniti, meno 30 % Meno 20 % di consumo energetico finale Portare al 20% la percentuale delle energie rinnovabili 10% di biodiesel per i carburanti

30 Vertice di primavera Decisioni e problemi Non si è stabilito in che misura ciascuno Stato Membro debba contribuire agli obiettivi. Con il 20% di risparmio di CO2 l obiettivo di limitare il surriscaldamento a soli 2 gradi non si raggiunge. Non sono stati fissati meccanismi sanzionatori, nel caso in cui gli Stati non adempiano (vogliano adempiere) il proprio obiettivo

31 Ne conseguono: Compiti per il futuro Il consumo energetico e le emissioni devono essere ridotti (prevenzione, cambiamento dei modelli energetici, aumento dell efficienza) Contemporaneamente occorre prepararsi all aumento delle temperature e alle sue ripercussioni nei prossimi decenni

32 Se vogliamo rimanere entro l obiettivo del + 2 oramai il tempo stringe. La concentrazione di gas effetto serra nell atmosfera, attualmente di 425 ppmv CO 2 equiv., aumenta di 2-3 ppmv l anno. Stabililizzando la concentrazione di gas effetto serra ad un massimo di 450 ppmv abbiamo il 50% di probabilità di non eccedere il limite del +2 C.

33 La svolta energetica è possibile? Studio commissionato dal gruppo dei Verdi/ALE al PE all Öko-Institut tedesco. Punti di partenza per lo sviluppo dello scenario (normativo): 30% di riduzione dei gas effetto serra nell UE a 25 entro 2020 Nessuna rinascita dell energia atomica (incluse proroghe)

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36 Uno scenario possibile: Uno scenario possibile: Consumo energetico totale entro il /4, entro il %. Raddoppiare le energie rinnovabili Consumo di elettricità: - 12 % Riscaldamento e refrigerazione Consumo finale: - 21 % Modal shift ed efficienza nel settore dei trasporti: - 17 % Energia atomica: calo dell 85 % Carbone: - 63 %

37 Aumento dell efficienza ed energie rinnovabili le colonne per lo sviluppo del futuro

38 Phase out, Phase in Phase out, Phase in

39 Interventi necessari nell UE a 25 Efficienza degli elettrodomestici, dei motori,.. Edifici passivi/a basso consumo energetico Norme rigorose per i gas di scarico degli autoveicoli, Prevenzione del trasporto inutile, modal-shift, concorrenza intermodale condizioni eque 20 % di energie rinnovabili per i consumatori Reti di teleriscaldamento Commercio delle emissioni (anche per il trasporto aereo) + tassazione di Kerosine

40 Settori e potenziali di risparmio Potenziali di risparmio massimi per i maggiori consumatori settore dei trasporti: 39 % famiglie: 36 %, industria: 9 % settore terziario: 16 %

41 Segnali di rinnovamento Segnali di rinnovamento Quali attività orientate al futuro esistono già oggi? Quale contributo possiamo dare tutti noi? Alcuni esempi:

42 Trasporti clima-compatibili Trasporti clima-compatibili Riduzione del traffico privato (promozione del trasporto pubblico) Trasferimento del traffico su rotaia Pianificazione del traffico: investimenti per il mantenimento della rete ferroviaria e stradale preminenti rispetto alle nuove costruzioni Aumento dell efficienza delle tecnologie per gli autoveicoli ed i motori nonché delle tecnologie per la riduzione degli inquinanti Limiti di velocità e divieti di circolazione senza rotte alternative.

43 Famiglie Limitare il consumo di carne: effetto di produzione sul clima di 34 volte superiore rispetto alle colture ortive Limitare il fabbisogno energetico grazie ad elettrodomestici ad alta efficienza energetica Risparmio di combustibili, case passive, isolamento termico, standard per le emissioni e per l isolamento di edifici nuovi e ristrutturati

44 Famiglie, esempi Famiglie, esempi Le lampade a risparmio energetico consumano circa l 80% in meno di energia elettrica rispetto alle lampadine tradizionali. Riduttori con interruttori o prese multiple dotate di interruttore: la quantità di energia elettrica che sprecano ogni anno le famiglie austriache corrisponde alla produzione annua di una piccola centrale atomica. Quasi il 55% del consumo di energia elettrica da parte dei privati è da imputare a frigoriferi, lavatrici e piastre elettriche. Riscaldamento ed acqua calda: circa il 90 % del consumo energetico di tutti i privati (3/4 per il riscaldamento degli ambienti isolamento termico!

45 La forza sta nel sole e nel vento

46 Rivoluzione dell efficienza Rivoluzione dell efficienza

47 Potenza dei collettori solari installati in Europa

48 Potenza dei collettori solari installati nel mondo

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51 I biocarburanti sono la soluzione? Come unico approccio nel settore dei trasporti sono di gran lunga insufficienti Rischio di concorrenza tra la produzione di carburanti e la produzione di derrate alimentari soprattutto al sud il Brasile, paese esportatore ai blocchi di partenza! Occorrono criteri vincolanti per la produzione!

52 Semplicemente per riflettere... Semplicemente per riflettere kcal/g. = si nutre un uomo = si percorrono 5 km in un auto media 550 milioni di autoveicoli sono in circolazione nel mondo; essi ingurgitano il doppio dell energia consumata da tutti i 6,5 miliardi di persone che popolano il pianeta attualmente già un decimo dei raccolti mondiali di mais finisce in cisterna anziché nello stomaco Protesta in Messico contro l esplosione dei prezzi della tortilla. La lotta per l energia prodotta dai cereali è iniziata ci può essere solo un perdente; l auto va messa a dieta (Dirk Asendorpf, Die Zeit, Feb. 07)

53 Nuove speranze? Nuove speranze? Carbon storage Propulsione ad idrogeno Clean coal Allo stato è difficile calcolare se i costi, il potenziale di rischio ecologico e la fattibilità siano raggiungibili entro il 2030.

54 Ma i cinesi e gli indiani non fanno proprio niente.. L aumento del consumo energetico è enorme: Il 12 % della popolazione mondiale consuma il 54% dell energia Il 12% siamo noi, il ricco mondo industrializzato. Anche in questo 12%, rappresentato dai ricchi consumatori di energia, esistono evidenti differenze, ad esempio il consumo energetico di un americano è nettamente più elevato di quello di un europeo. Il 33% della popolazione mondiale continua a non avere accesso a moderne fonti energetiche.

55 Vi sono dunque tendenze positive e negative, a livello globale e regionale Il surriscaldamento sta arrivando. La sua intensità dipenderà da noi.

56 Il surriscaldamento sta arrivando preparativi necessari Analizzare gli investimenti sotto il profilo della protezione del clima Prepararsi ad eventi catastrofici più frequenti ed intensi.

57 1. Analizzare gli investimenti sotto il profilo della protezione del clima Esempio turismo alpino: In particolare per gli investimenti più onerosi, ad es. nuovi impianti di risalita e di innevamento, è opportuno valutare se l investimento, alla luce del progressivo cambiamento climatico, sia ancora ammortizzabile.

58 2. Prevenzione delle catastrofi Gli impianti per la protezione dalle piene devono essere adeguati ai futuri scenari. Lo smaltimento delle acque superficiali deve essere ripensato e potenziato.

59 Abbiamo il know-how e le tecnologie La svolta energetica è possibile! Grazie per il Vostro impegno ed interesse!

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