Istituto Comprensivo Statale Capaccio Paestum
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- Giacinto Grandi
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1 P. O. F Istituto Comprensivo Statale Capaccio Paestum M Docenti responsabili Russo Rossella S.d.I. Mautone Adriana S.P.
2 Il contesto di attuazione del progetto, il comune di Capaccio Paestum, presenta un alta affluenza di immigrati extracomunitari e dei Paesi dell Est, i quali hanno, poi, condotto con sé anche le famiglie. Il continuo aumento di stranieri è evidenziato dalla crescente presenza di minori iscritti nella scuola pubblica, in particolare nelle contrade di Licinella, Laura, Precuiali e Ponte Barizzo. I bambini stranieri giungono a scuola durante tutto l arco dell anno scolastico, provocando così mutamenti continui ai gruppi classe e al percorso formativo in atto. In questa che diventa sempre più una società multi-etnica e multiculturale, la scuola si trova ad affrontare l importante compito di riconoscere, studiare e valorizzare la differenza tra le culture, intendendo la differenza come risorsa. La presenza nella scuola di alunni stranieri rappresenta infatti un occasione importante per favorire la diffusione dei valori di tolleranza e di solidarietà tra adulti e bambini, contrastando in tal modo ogni forma di razzismo. Una scuola inclusiva e di qualità è pronta ad attivare strategie d intervento, sia per quanto riguarda l accoglienza e l alfabetizzazione, sia rispetto alla predisposizione di percorsi di tipo interculturale all interno dei curricoli, prestando attenzione soprattutto a tre dimensioni: l integrazione l interazione il riconoscimento. Per ottenere una piena integrazione degli alunni stranieri è indispensabile la conoscenza della lingua italiana: un alunno che non conosce la lingua è, inevitabilmente, un alunni emarginato, impossibilitato alla comunicazione, al confronto, all apprendimento. Esistono pertanto due motivazioni per avviare il bambino straniero all apprendimento della lingua italiana: Motivazioni strumentali: - Competenza che consenta di usare l italiano dal punto di vista strumentale,, ossia comunicare comunque, anche se non bene. - Comunicare bene, ovvero poter esprimere ciò che si vuole, senza esser per forza considerati estranei.. per non sentirsi per tutta la vita un diverso. Motivazioni psicologiche Insegnare l italiano come seconda lingua non è come insegnare una lingua straniera. È qualcosa di diverso: per i bambini stranieri, infatti, l italiano non è la lingua degli affetti, della casa e quella con cui hanno iniziato a comunicare con la mamma, ma non è neppure la lingua straniera appresa attraverso gli strumenti guidati del libro e delle lezioni. Essi acquisiscono la lingua giocando, camminando per strada, guardando la televisione, ascoltando le persone che parlano. Si tratta allora di una situazione di apprendimento mista, fatta di momenti espliciti e intenzionali dedicati al loro specifico problema linguistico con sequenzialità più o meno precise e di acquisizioni spontanee. Nell ambito della scuola i bambini vivono questi transfer continui tra i due momenti. Da queste premesse si sviluppa la proposta di un progetto interculturale che vede coinvolti gli insegnanti e i genitori degli allievi stranieri e che si pone in linea di continuità didattico-educativa con il percorso intrapreso nei precedenti anni scolastici in cui sono stati individuati i seguenti criteri: inserimento in una classe corrispondente all età anagrafica; raccolta di dati amnestici (anagrafici,situazione familiare,scolarità..) e dei dati relativi alla conoscenza della lingua italiana orale e del relativo codice alfabetico; suddivisione in gruppi di livello per gli interventi linguistici, non tenendo conto in questa fase dell età anagrafica, ma del grado di conoscenza dell italiano.
3 L organizzazione del laboratorio di alfabetizzazione deve tener conto delle problematiche che presentano gli alunni stranieri durante il processo di integrazione e alfabetizzazione, e precisamente: la conoscenza della cultura del nostro paese non è sempre sostenuta dalla famiglia, che spesso conduce una vita sociale limitata alla comunità d origine; i rapporti tra scuola e famiglia sono quasi del tutto inesistenti anche perché spesso i genitori parlano un italiano stentato, non sono in grado di leggere e comprendere le comunicazioni di vario tipo provenienti dalla scuola; la lingua italiana è parlata quasi esclusivamente a scuola, perciò è importante che le attività scolastiche siano mirate a una sempre maggiore autonomia linguistica del bambino, pur nel rispetto e nella salvaguardia della lingua e della cultura d origine. Tutti gli alunni stranieri e i genitori della Scuola dell Infanzia e della Scuola Primaria dell Istituto Comprensivo Statale Capaccio Paestum. Favorire la socializzazione, la collaborazione, l aiuto e il rispetto reciproco. Stimolare l interesse per culture diverse dalla propria. Favorire l apprendimento della seconda lingua per comunicare in modo efficace in situazioni e in contesti quotidiani diversi. Permettere, anche attraverso l apprendimento della seconda lingua, il raggiungimento del successo scolastico. Avviare il bambino a: acquisizione di una progressiva competenza linguistica uso graduale di un lessico più specifico come strumento per la comunicazione e la riflessione porre domande Saper comprendere la lingua parlata nelle situazioni di vita più comuni. Saper far uso di un vocabolario di base come strumento per comunicare i bisogni fondamentali di relazione. Riconoscere le lettere dell alfabeto, i diagrammi e le sillabe, saperli riprodurre foneticamente per riuscire a leggere e a scrivere correttamente parole che li contengono. Saper comprendere la lingua scritta nelle situazioni di vita comuni. Saper comunicare attraverso la lingua parlata e scritta nelle situazioni di vita più
4 comuni. Saper far uso della lingua come strumento per imparare i contenuti delle discipline (uso veicolare della lingua). Poiché la conoscenza della lingua italiana da parte degli alunni è a vari livelli, si prevede l organizzazione di gruppi di livello a seconda dei dati che verranno raccolti all inizio dell anno scolastico. Favorire lo sviluppo di una positiva immagine di sé, del proprio gruppo, della propria cultura (identità). Favorire lo sviluppo di una positiva immagine degli altri, con un inserimento sereno dei bambini stranieri (accoglienza). Favorire la consapevolezza che la propria non è l unica cultura, ma che ogni popolo ne ha una, che va riconosciuta e rispettata (integrazione). Individuare regole per interagire, ascoltarsi e ascoltare l altro. Rafforzare la conoscenza scritta e orale della lingua italiana. Sperimentare modalità didattiche alternative ed integrate a quelle già in uso. Collaborare e condividere con i colleghi esperienze, documentazione, materiale didattico. Confrontarsi con associazioni ed enti esterni al mondo della scuola. Creare un ponte tra l esperienza formativa scolastica e il territorio dove i ragazzi vivono. I laboratori di alfabetizzazione saranno organizzati tenendo conto delle competenze specifiche e delle situazioni comunicative reali di ciascun alunno. Dopo aver rilevato, attraverso la somministrazione delle prove d ingresso, le abilità di ciascun alunno riferite alla conoscenza e all utilizzo della lingua italiana, si organizzerà il laboratorio di alfabetizzazione a diversi livelli : prima alfabetizzazione, rivolta alla sola dimensione della vita quotidiana per consentire l acquisizione di una prima capacità di partecipare e interagire nelle situazioni comunicative a quegli alunni che ancora non conoscono la lingua italiana perché da poco in Italia, seconda alfabetizzazione, per fornire gli strumenti linguistici necessari per affrontare positivamente e significativamente l esperienza scolastica a quegli alunni già inseriti nella scuola da vari anni, garantendo la possibilità di un approccio sereno agli apprendimenti relativi alle varie discipline. Per facilitare la socializzazione e l apprendimento degli alunni stranieri, sarà di fondamentale importanza un adeguato inserimento delle famiglie nell ambito scolastico e sociale, intensificando i rapporti con loro e stimolando la loro partecipazione alla vita scolastica dei figli.
5 Per stimolare la partecipazione e la motivazione degli alunni,sarà necessario ricorrere a diverse strategie didattiche, adeguate alle diverse situazioni scolastiche: attività ludica ed operativa, drammatizzazione e giochi di ruolo. Tale metodologia interattiva permetterà di: creare un contesto significativo, autentico e motivante per l alunno; coinvolgere più capacità e abilità: capacità cognitive, affettive, linguistico-comunicative e sensoriali, rendendo l apprendimento più duraturo; sollecitare il processo d interazione e di socializzazione. I docenti dei Laboratori di alfabetizzazione programmeranno le attività tenendo conto dei suggerimenti degli insegnanti di classe, per non svolgere un lavoro fine a se stesso. Saranno previsti momenti di lavoro differenziati per gruppi di livello per rendere più efficaci gli interventi previsti. Potenziare l autostima e la fiducia nelle proprie capacità. Stimolare l interesse per culture diverse dalla propria. Partecipare attivamente alla vita e al lavoro della classe. Padroneggiare con maggiore sicurezza il sistema linguistico italiano. Conseguire gli obiettivi, anche minimi, previsti nelle programmazioni di classe. Conoscere le regole della convivenza civile. Il corso sarà sviluppato nel seguente numero di ore di attività aggiuntive funzionali all insegnamento: n. 40 ore per ognuna delle 2 insegnanti di Scuola Primaria n. 25 ore per un insegnante di Scuola dell Infanzia Esse saranno così divise : n. 2 incontri settimanali di un ora ciascuno da tenersi nel plesso di Scuola dell Infanzia di Licinella. Si articolerà da Ottobre 2014 a Maggio 2015 n.1 incontro di ore 3 a settimana, da tenersi nel plesso di Licinella. Si articolerà da Ottobre 2014 a Marzo Gli alunni che parteciperanno al progetto, durante la pausa pranzo consumeranno a scuola un pranzo a sacco preparato dai genitori, sotto la sorveglianza dei docenti. Se possibile sarà utilizzato un pulmino del Comune per il rientro a casa.
6 n 1 docente di Scuola dell Infanzia: A.D Ambrosio n 2 docenti di Scuola Primaria: M.Cerra A. Mautone. Genitori degli alunni stranieri e non. Assessorato alle Politiche Sociali e Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Capaccio Uso dei locali scolastici del Plesso di Scuola dell Infanzia e di Scuola Primaria di Licinella. Strumenti audiovisivi. Schede didattiche. La verifica sarà effettuata in ingresso, in itinere e al termine del progetto attraverso: osservazioni, colloqui con l insegnante, schede strutturate e non, elaborati, giochi. Il progetto sarà inoltre oggetto di costante monitoraggio delle attività svolte per documentarne gli esiti in termini di risultati attesi - risultati ottenuti. Euro 250,00 per l acquisto di materiale di facile consumo per la Scuola Primaria. Euro 250,00 per l acquisto di materiale di facile consumo per la Scuola dell Infanzia Elaborati grafici Documentazione fotografica Schede didattiche e prove di verifica Capaccio, 06/10/2014 I docenti referenti
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