LA COSTITUZIONE DELLO PSICHISMO

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1 LA COSTITUZIONE DELLO PSICHISMO Felisa L. de Widder Vorrei aprire questo scambio esprimendo alcune idee a proposito della sofferenza infantile. Quando si parla di disturbi o sintomi nell infanzia, si parla certamente di manifestazioni sul corpo o attraverso la mente, di qualcosa che lo fa soffrire, da una modalità attraverso la quale si fa vedere, che è particolare o singolare di ogni bambino, e che esistono diversi determinanti in ogni soggetto. La clinica con bambini, ha la sua specificità, così come ce l ha la psicoanalisi quando s approccia alla patologia della infanzia. Proveremo a pensare i destini dello sviluppo o la strutturazione psichica e la sua articolazione con le espressioni sintomatiche. A questo riguardo, quando parliamo di bambini, parliamo di un apparato psichico in costituzione. Questo ci porta ai percorsi altalenanti della sessualità infantile, delle pulsioni parziali, di una organizzazione verso l unificazione di queste pulsioni, delle prime iscrizioni, della seduzione, del Complesso di Edipo nelle bambine e nei bambini, del accesso alla cultura. La strutturazione psichica viene segnata dai vissuti, in cui l altro significativo realizza azioni specifiche, da cui il bimbo dipende e che saranno indispensabili come fondamenta della sua evoluzione. Conosciamo sempre più l importanza delle esperienze infantili nello sviluppo psichico; la valutazione del funzionamento mentale è completa solo se possiamo immaginare da dove viene il bambino, è importante la valutazione del contorno, come lo propone la collega che presenta il caso clinico. La psicoanalisi implica un forma di conoscenza dove lo psichismo inconscio e la sessualità infantile hanno un ruolo fondamentale. Studiamo le fissazioni, le regressioni e i meccanismi di difesa. Nei Tre Saggi di teoria sessuale (1905), che consiglio di leggere, Freud afferma che la sessualità infantile si appoggia sulle funzioni fisiologiche essenziali per la vita. Le caratteristiche della sessualità infantile sono: 1

2 -Autoerotismo. La pulsione si soddisfa nel proprio corpo. -Appoggio (o anaclisi). La pulsione si appoggia sulle funzioni del corpo. -Zone Erogene. È il luogo del corpo in cui hanno origine le sensazioni piacevoli. -Quello che comanda lo psichismo sono i principi di Piacere e di Realtà. Il bambino nasce, piange, scalcia, respira, è il trauma della nascita. Esiste un plus di eccitamento inimmaginabile che il bambino deve liquidare, dando una via di uscita all eccesso di carica. La madre sarà quella che si prende carico di realizzare l azione specifica per dargli sollievo, quella che riduce l eccitamento e trasforma la quantità in qualità, in sensazioni di piacere. È lì che si iscrive la traccia di soddisfacimento, l origine del desiderio. Tensione: Quantità di eccitamento -> scarica motoria (scalciare). Madre: azione specifica -> esperienza di soddisfacimento -> tracce mnestiche -> origine della rappresentazione. Tutti questi processi vanno costituendo l Io. Inoltre, Freud ipotizza l esistenza di due processi: -Il processo primario -Il processo secondario Il processo primario cerca di scaricare l eccitamento tramite l identità di percezione (allucinazione dell oggetto). Il processo secondario cerca invece l identità di pensiero, il cammino che va dal ricordo dell oggetto del soddisfacimento alla ricerca di quell oggetto tramite il ricordo delle esperienze motorie (esiste già l intervento di un Io incipiente) e induce alla fine alla azione specifica. L altro pilastro è la divisione: coscienza preconscio - inconscio Fasi della Libido: Fase Orale Comprende il primo anno di vita, ed viene caratterizzato dal fatto che per il bambino le zone di piacere sono in rapporto con il mangiare, principalmente con la zona della bocca, la attività psichica si concentra nell istinto di conservazione e nel raggiungimento del piacere con tutto quello che implica mangiare, succhiare o mordere. Nei bambini più grandi possiamo vedere alcuni comportamenti che sono in rapporto con 2

3 queste prime esperienze, come quella di mordere la matita, o di aver bisogno di mangiare qualcosa di fronte a una tematica complessa o non smettere di parlare. In questa fase si stabiliscono le prime relazioni oggettuali. Lo stabilirsi di questi primi rapporti di oggetto da origine alla strutturazione dell Io. Fase sadico-anale Si estende tra il secondo e il terzo anno e l attenzione si concentra nella zona anale acquistando significanza tanto l atto stesso della defecazione che le feci. Il bambino scopre il nuovo piacere che la espulsione o la ritenzione delle feci produce, così come la possibilità di utilizzare liberamente al suo piacimento le due opzioni. La ritenzione della materia fecale rappresenta per il bambino la possibilità di possedere qualcosa di prezioso. Però anche la espulsione produce nel bambino soddisfazione, impregnata di pulsioni aggressive nel buttarli verso l esterno e distruggere queste materie. Si chiama sadica perché appaiono impulsi aggressivi, l ambiente gioca il ruolo d aiuto all acquisizione delle abitudini di pulizia e controllo dell aggressività. A seconda di come si realizzi questo apprendimento ci troveremo con aspetti della personalità più di bontà o di egoismo, il controllo degli sfinteri oltre di creare abitudini di pulizia (in alcuni più rigidi che in altri) dà luogo al vissuto di restituzione (fece) di quello che li è stato offerto (cibo). Le relazioni con la madre sono segnate dall ambivalenza. Il bambino è già in grado di dire di no, va anche acquistando la scioltezza della deambulazione e un certo dominio del linguaggio, così come una grande capacità di imitazione. È un periodo di conflittuali crisi di opposizione. La capacità esplorativa, tanto come il simbolismo del linguaggio, faciliteranno la coscienza de se, in opposizione all altro. Nei rapporti con gli altri si ripetono le manifestazioni ambivalenti, o di simpatia o anche di timidezza. Fase fallica Si sviluppa tra i tre e i cinque anni, in questa tappa, il bambino concentra la sua attenzione sull organo sessuale maschile; per il maschio la scoperta di una zona del suo corpo che produce piacere, per la bambina la scoperta di qualcosa che a lei manca, la risoluzione adeguata permette loro di accettare la differenza dei sessi. É il momento di consolidare le scoperte delle differenze anatomiche tra i sessi, per cui la suo curiosità lo porta a diverse situazioni di esplorazione, come quella di vedere i propri organi sessuale e quelli degli altri, esibirsi nudo, toccarsi e toccare. La sua curiosità o le sue fantasie si 3

4 lasciano vedere nei disegni, modelli e giochi drammatici in cui appaiono indizi delle sue curiosità sessuali. In questo periodo sente una particolare attrazione per quel tipo di relazione che esiste tra i suoi genitori e di conseguenza emergono le rivalità, le invidie e le ambivalenze (Complesso d Edipo). Da quando il maschio s identifica con il padre e la femmina con la madre, entrambi incorporano il sistema di norme stabilite dal gruppo familiare questa è la trasmissione della cultura. Cioè, ci sono delle cose che bisogna accettare così come sono state stabilite. Per quanto riguarda la censura e il divieto superegoico, si strutturano dopo il complesso di Edipo come il Superio, e aiutano a consolidare questo processo nello stabilire delle norme. Isteria d angoscia infantile: é la nevrosi infantile del complesso d Edipo, è la angoscia che insorge si deve al timore alla castrazione, che se viene risolta con soddisfazione non crea sintomi. Periodo di latenza È il periodo che va dai sei anni fino a circa i dodici, è il tempo in cui la curiosità a proposito delle diverse zone che suscitano piacere e rimangono relegate la sessualità rimane in sospeso e l interesse va verso l apprendimento, e sia le bambine che i bambini si occupano piuttosto di consolidare aspetti normativi e morali, esiste una maggiore affinità con i compagni dello stesso sesso e un maggiore interesse in rapporto al mondo sociale esterno che con la famiglia. I processi che prendono luogo in questo momento sono la rimozione della sessualità e la sublimazione che è il processo attraverso il quale la pulsione sessuale cambia di meta e s indirizza verso interessi non sessuale come l apprendimento. Per questo motivo di fronte a una problematica dell imparare dobbiamo chiederci che cosa è successo nella tappa precedente in cui la curiosità sessuale, che è la pulsione di ricerca per quanto riguarda la sessualità stessa, non è stata risolte, ciò vuol dire che il bambino non ha trovato le risposte. La pulsione escoptofilica da luogo tramite sublimazione alla pulsione epistemofilica o del sapere. Nel caso precedente in cui la curiosità e la ricerca non viene risolte la pulsione epistemofilica o del sapere rimane inibite. Fase genitale Si organizza da circa i dodici anni, tappa della pubertà, è il tempo in cui si raggiunge l organizzazione completa della sessualità. Appare la ricerca dell altro sesso. In questo 4

5 periodo il riconoscimento della differenza sessuale permette l attrazione verso l altro sesso, le sensazioni di piacere che prima si concentravano sul corpo, si trovano adesso riversate sull altro. anche la fonte di attrazione che prima esercitavano i genitori si sposta adesso verso il mondo esterno, l oggetto di amore sessuale si trova al di fuori della famiglia. Hanno vinto la censura, cioè la barriera dell incesto e il principio di realtà. Un bambino è questo, uno psichismo che si va costruendo, allora, perché è complessa la psicoanalisi quando si lavora nel territorio dell infanzia e la latenza? Già nel 1933 nella conferenza 34, Freud parla di queste difficoltà quando dice: Naturalmente per il bambino si deve modificare la tecnica di trattamento elaborata per gli adulti. Il bambino è un soggetto psicologico diverso dall adulto: egli non possiede ancora un Super-io, il metodo dell associazione libera non conduce lontano e la traslazione 1 (transfert), esistendo ancora i genitori reali, assume una funzione diversa. Le resistenze interne, che combattiamo nell adulto, nel bambino sono perlopiù sostituite da difficoltà esterne. Se i genitori diventano sostegno della resistenza, lo scopo dell analisi o l analisi stessa sono sovente messi in pericolo; perciò è spesso necessario unire all analisi del bambino un certo influenzamento analitico dei genitori. D altro canto, le inevitabili differenze tra l analisi dei bambini e l analisi degli adulti sono ridimensionate dalla circostanza che parecchi dei nostri pazienti adulti hanno conservato numerosi tratti caratteriali infantili, così che l analista sempre per adeguarsi al soggetto- non può fare a meno di servirsi con loro di certe tecniche dell analisi infantile. Cosa vuol dire tutto ciò, che quando lavoriamo con gli adulti lavoriamo con il bambino che c è nell adulto. I genitori sono i modelli identificatori, sono i portatori delle norme e degli ideali, sono i primi oggetti d amore e anche di odio, sono trasmettitori del patrimonio culturale; i suoi desideri, norme, timori, hanno un effetto notevole nella stimolazione del bambino e in quello scambio si costruiscono i vissuti. Cioè, esiste un intergioco tra quello che il bambino porta e quello che l esperienza li fa sentire come vissuto. Perché quello che noi dobbiamo sapere è che una cosa è la realtà materiale, i fatti concreti, e 1 Nella traduzione italiana si utilizza la parola traslazione invece della parola transfert. 5

6 un altra è la realtà psichica, con il bambino vive quella esperienza e tutto ciò dipende di quella trama che si crea tra il bambino e il suo intorno. Quando un bambino nasce, comincia a configurare o si è già configurato un mito strutturante ; e questo significa che i genitori pensano al nome che li daranno, che cosa vorrebbero che lui fosse in futuro, il colore dei capelli, a chi assomiglierà, se è maschio o femmina oggi lo sappiamo tramite ecografia, occuperà un luogo nella stirpe familiare, significati che rachiudono o scoprono complesse storie di almeno tre generazioni: i nonni, i genitori e lui stesso. Sarà la madre ad avere il ruolo fondamentale nell apertura del percorso del piacere e del dispiacere, a dare significato al pianto per freddo, fame, sete, dolore, amore, etc. Sarà la sua voce quella che il bambino ascolterà e il suo odore che sentirà e il contatto con la sua pelle che aprirà la strada alle sensazioni, senza lasciar fuori il ruolo del padre di fianco alla madre, o il padre nella testa della madre. A questo punto si aprono molte strade sulla funzione del padre dalla gestazione della vita, una questione che, se avete interesse possiamo aprire un dibattito alla fine. Il vissuto calmante di fronte alla sensazione di necessità e l irruzione del dolore, hanno una funzione di legame dell angoscia, e s iscrivono come tracce di soddisfacimento. Nei primi momenti la tendenza dello psichismo è quella di evitare ogni dispiacere; però se a tutto ciò si aggiunge il rifiuto affettivo, il seno calmante assente di fronte al dispiacere si trasforma in esperienza di dolore e il dolore diventa insopportabile e slega (scioglie i legami), frantuma; l eccitamento annega lo psichismo rimanendo segnato così il cammino dell investimento dell oggetto ostile, del dolore invece che l oggetto del soddisfacimento. È importante allora, di fronte a una patologia, pensare ai fallimenti nella strutturazione dello psichismo e l incidenza dei fattori esterni nella genesi dei disturbi delle funzioni del organismo. Quindi, per sintetizzare quello già detto: - L apparato psichico è in via di costituzione. - Le pulsioni, l Io, il superio, l ideale si costituiscono nella storia dei legami. Chiamiamo questo intersoggettività. - Lo psichismo viene segnato dalle tracce mnestiche del piacere, inscrizioni che si organizzano come vissuti (esperienze). 6

7 - Il corpo comincia la sua erogeneizzazione, erotizzato, e si aprono le zone privilegiate del piacere, quelli di cui abbiamo parlato: la bocca, l ano, i genitali, il pene, gli occhi, la vista, gli orecchie, cioè tutti gli orifici e anche la pelle. - Esiste un universo di sensazioni che vengono registrate nella fusione con l altro. - Rimangono anche le tracce del dolore, cammini di devastazione psichica che portano all iscrizione delle tracce del dolore che producono disinvestimento, i allontanamento dell oggetto ostile, dell oggetto che produce dolore. Cioè il bambino si allontana dall oggetto del dolore. - Esistono anche vissuti calmanti (cullare, etc.). I bambini piccoli stanno molto attenti agli stati emozionali degli altri. L altro umano è quello che provvede alla capacità di distinguere. Allora, se c è uno psichismo in queste condizioni, non possiamo parlare di casi di movimenti congelati ma piuttosto pensare che tipo di conflittualità è in gioco nel intra e intersoggettivo, che si ripete in una storia. È importante pensare che la risposta del bambino non è azzardata ma che, come ho detto in precedenza, le sue manifestazioni dipendono dalle esperienze e queste dal suo peso costituzionale, cioè parliamo di serie complementari in gioco. Parliamo di disturbi di apparizione precoce. Molte delle consultazioni che si fanno durante la prima infanzia non vano prese in considerazione come sintomi nella misura che non si tratta di una transazione tra desiderio e divieto, ma come il risultato di conflitti nel campo dell intersoggettivo nel rapporto con la madre anche se diventano conflitti intrapsichici; diversamente dai sintomi in cui agisce già la rimozione. Quindi, si pongono in evidenza perturbazioni multipli del legame con gli altri. Per esempio: un bambino può essere erotizzato senza tenerezza, o può rappresentare un oggetto erotico per la madre. Se i desideri erotici o ostili scappano alla rimozione materna, se la madre ha un conflitto a questo riguardo, come incorpora il bambino un divieto? Può anche aver delle difficoltà nella strutturazione del superio, alterando il valore fondamentale delle norme e degli ideali, del superio protettore che condanna invece di interdire. Questo vuol dire che a volte il superio è troppo permissivo, per esempio nei legami incestuosi, e manca il luogo di intenditore del superio, che è la funzione paterna. 7

8 Il riconoscimento delle differenze, delle qualità, delle storie, del trasmettere racconti è legato alla capacità di complessizzare materna-paterna, e dà la possibilità al bambino di essere riconosciuto come un altro diverso. Questo vuol dire che i genitori trasmettono racconti delle loro proprie storie e il bambino s iscrive in una successione famigliare, e lo fa come diverso dai genitori. Quando una madre erotizza suo bimbo, non sono in gioco solo i suoi desideri ma anche che il suo Es, Io e Superio che agiscono e guidano le vie dell erotizzazione. In ogni patologia con cui lavoriamo si trovano estesi tutte le difficoltà della soggettivazione e la produzione dei sintomi. Possiamo parlare allora di una prima infanzia in cui i disturbi sono in rapporto con disturbi delle funzioni del corpo poiché l angoscia viene esperimentata attraverso delle alterazioni. Disturbi della pelle, respiratori, alimentari, degli sfinteri, del comportamento, dell apprendimento. O poi, quando il superio è già stato costituito abbiamo sintomi nevrotici, fobie, ossessioni, psicosi, psicopatie o altri sintomi al confine della nevrosi. Questo è a modo di sintesi, comunque i quadri in generale si presentano sempre come una mistura dei diversi modi di espressione dell angoscia. Noi dobbiamo avere sempre in mente che quando arriva un bambino, è perché soffre, allora pensiamo a che cosa capita al bambino di fronte al rifiuto o lo stacco materno, o che cosa succede quando deve prende un luogo per soddisfare i desideri dei genitori, molte volte tramite il sintomo denuncia una storia incistata che appartiene a un altra generazione, che non è stata messa in parole, che non è stata raccontata. Un segreto. Quando una famiglia non parla, parla il sintomo. Dobbiamo anche tener conto uno stesso sintomo può aver a che fare con diverse strutture, per esempio un enuresi può essere a causa di un lutto in famigli, un trasloco, un conflitto di gelosia o un sintomo isterico. 8

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