REGOLAMENTO CENTRO DIURNO INTEGRATO Don Sandro Mezzanotti. Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.

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1 REGOLAMENTO CENTRO DIURNO INTEGRATO Don Sandro Mezzanotti Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 1

2 INDICE ART. 1 DEFINIZIONE E FINALITÀ... 3 ART. 2 OBIETTIVI... 3 ART. 3 TIPOLOGIA DEGLI UTENTI... 4 ART. 4 SERVIZI OFFERTI... 4 ART. 5 GIORNI E ORARI DI APERTURA... 5 ART. 6 NUCLEO PROTETTO... 5 ART. 7 MODALITÀ DI AMMISSIONE... 7 ART. 8 REGOLE DI SOGGIORNO...8 ART. 9 MODALITÀ DI DIMISSIONE... 9 ART. 10 SERVIZIO DI TRASPORTO... 9 ART. 11 RETTA... 9 ART. 12 CRITERI DI GESTIONE DELLA LISTA D ATTESA ART. 13 PARTECIPAZIONE AL SERVIZIO ART. 14 NORME COMPORTAMENTALI ART. 15 RUOLO DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE

3 ART. 1 DEFINIZIONE E FINALITÀ Il Centro Diurno Integrato (di seguito CDI), è un servizio semi-residenziale che eroga prestazioni ad elevato contenuto socio-sanitario finalizzate in termini più generali a migliorare la qualità di vita dell anziano evitandone o ritardandone il ricovero in una struttura residenziale. Si rivolge ad anziani che vivono a casa, con compromissione parziale dell autosufficienza e con necessità assistenziali che superano la capacità del solo intervento domiciliare, ma che non richiedono ancora un ricovero in Residenza Sanitaria Assistenziale. Il CDI si colloca pertanto nella rete dei servizi socio-sanitari per anziani, con funzione intermedia tra l assistenza domiciliare e le strutture residenziali. Il CDI è un servizio previsto all interno delle politiche sociali per la terza età a sostegno della domiciliarità e volte a favorire l integrazione e il coinvolgimento della comunità sul problema di uno dei suoi membri (singolo e gruppo famigliare). Il CDI, oltre a perseguire l obiettivo generale di contribuire al miglioramento della qualità di vita dell anziano, si propone in particolare di evitare, o almeno ritardare, il ricovero in una struttura residenziale attraverso l offerta di prestazioni socioassistenziali, sanitarie e riabilitative (tipiche della struttura residenziale). Il servizio si propone altresì di supportare il nucleo famigliare facendosi carico di quelle situazioni che, per intensità e continuità degli interventi necessari, sono divenute troppo impegnative per la sola assistenza domiciliare, attraverso un sostegno reale e momenti di tutela e sollievo alle famiglie. Il CDI può svolgere pertanto un duplice intervento: di carattere preventivo, nei confronti di anziani fragili, a rischio di perdere la loro autonomia; di assistenza globale a persone con compromissione psico-fisica, in alternativa al ricovero a tempo pieno e in supporto alle famiglie che quotidianamente li assistono a domicilio. ART. 2 OBIETTIVI Gli obiettivi perseguiti dal Centro Diurno Integrato di Treviglio sono i seguenti: 1. Concorrere all assistenza quando gli interventi a domicilio non sono in grado di garantire un adeguata intensità e continuità del supporto all anziano non autosufficiente, alla sua famiglia o al suo contesto solidale. 2. Garantire alle famiglie o al contesto solidale sostegno nell assistenza all anziano e sollievo diurno dall onere assistenziale. 3. Offrire in regime diurno prestazioni socio-assistenziali, sanitarie e riabilitative. 3

4 4. Offrire in regime diurno una nuova opportunità di animazione, nonché di creazione e mantenimento dei rapporti sociali. ART. 3 TIPOLOGIA DEGLI UTENTI Il Centro Diurno Integrato di Treviglio si rivolge agli anziani, di norma di età superiore ai sessantacinque anni, che si trovano in precarie condizioni psico-fisiche per i quali è previsto anche un trasporto protetto per raggiungere il servizio territoriale. In caso di posti disponibili la struttura potrà ospitare anche cittadini non residenti nel Comune di Treviglio. Tale tipologia d utenza ammissibile al servizio è individuata dal Medico del CDI sulla base della valutazione e dei criteri di cui al presente articolo e alle procedure in uso che formano parte integrante del presente Regolamento. Sono ammessi al CDI gli utenti che si trovano in una delle seguenti condizioni: - compromissione dell autosufficienza dovuta a pluripatologie cronico-degenerative, fra le quali anche le demenze, ma senza gravi disturbi comportamentali; - situazione di solitudine, anche se con un discreto livello di autonomia fisica, ma che comporta un rischio di emarginazione dalle cure e di emarginazione sociale; - inserimento in un contesto familiare o solidale in cui l assistenza domiciliare risulta insufficiente o troppo onerosa. Non sono ammissibili: - persone autosufficienti; - persone che già fruiscano di servizi residenziali socio-sanitari; - persone con elevate esigenze clinico-assistenziali ed in condizioni di instabilità clinica; - persone con problematiche psichiatriche attive o con demenza associata a gravi disturbi comportamentali; - persone in età giovane o giovane-adulta con disabilità per le quali l idonea struttura di riferimento è il CSE/CDD. ART. 4 SERVIZI OFFERTI I servizi erogati dal Centro Diurno Integrato di Treviglio sono quelli previsti dalla DGR n. 8494/2002 e s.m.i. ed elencati nella carta dei servizi. 4

5 ART. 5 GIORNI E ORARI DI APERTURA Il servizio funziona per un numero di giorni non inferiore a 5 la settimana. L orario d apertura non deve essere inferiore a 9.30 ore giornaliere. I giorni e gli orari dettagliati sono indicati nella carta dei servizi. ART. 6 NUCLEO PROTETTO All interno del CDI è prevista l istituzione di un nucleo protetto con una capienza pari a n. 12 utenti a tempo pieno o equivalente. Accedono al nucleo protetto del CDI gli anziani che presentano un carico assistenziale più elevato rispetto alle prestazioni ordinarie erogate dal Centro, su valutazione del medico del CDI, in ragione della presenza di patologie dementigene o patologie croniche invalidanti. Tale valutazione deve essere effettuata al momento dell ingresso dell utente nel CDI ed ogni qual volta si renda necessario in conseguenza del cambiamento delle condizioni dell utenza con conseguente comunicazione agli interessati. Per il nucleo protetto sono garantiti standard di personale incrementati e differenziati in ragione del carico assistenziale. Per tale ragione è possibile la previsione di una retta differenziata per gli ospiti inseriti nel Nucleo Protetto. Per tale nucleo protetto è predisposto uno specifico progetto, differenziato e mirato, rispetto a quanto proposto agli altri anziani frequentanti il CDI. Il nucleo protetto del CDI non rappresenta uno spazio fisico, bensì un insieme di specifiche attività. Sono assegnati al nucleo protetto al momento della visita d ingresso, confermata dopo il 1 mese di prova, i soggetti anziani con fragilità in aree specifiche, valutate con strumenti validati, in quanto bisognosi di servizi specialistici ad alta integrazione. Le aree valutate per l accesso al nucleo protetto e le relative scale validate per la valutazione sono le seguenti: 1) Declino cognitivo: MMSE 2) Disabilità motoria: Tinetti 3) Autonomia attività di base della vita: ADL e Barthel 4) Assistenza infermieristica: CIRS 5) Assistenza nel pasto: Eating behavior scale. Le modalità di applicazione delle scale e i relativi range di accesso al nucleo protetto sono indicati nelle procedure operative del CDI. 5

6 Per essere inseriti nel Nucleo Protetto del CDI gli utenti devono fruire di almeno 3 (tre) dei 5 (cinque) servizi specialistici erogati nel Nucleo Protetto. I 5 (cinque) servizi specialistici erogati per gli utenti del Nucleo Protetto sono i seguenti: 1- PRANZO ASSISTITO Accede a tale servizio l utente che, affetto da patologia dementigena o di altra natura, necessita di supervisione ed assistenza durante il momento del pranzo e deve essere pertanto affiancato da un operatore per lo svolgimento di tale attività. 2-INTERVENTI DI RIABILITAZIONE COGNITIVA E TERAPIA CONVERSAZIONALE Gli interventi di riabilitazione cognitiva sono rivolti ad utenti affetti da patologie dementigene e sono finalizzati a ridurre l impatto della malattia sul livello di autosufficienza. La terapia conversazionale è rivolta ad utenti che evidenziano difficoltà sul piano della comunicazione a causa di un severo e progressivo deterioramento delle funzioni cognitive (memoria, linguaggio). Tale attività è effettuata da un operatore appositamente formato e si svolge mediante un rapporto privilegiato tra operatore ed utente, secondo il rapporto 1:1. Accedono a tali servizi gli utenti che evidenziano una situazione di disagio sociorelazionale ed un elevato rischio di isolamento. Nel Nucleo Protetto del CDI sono attivati, oltre alla terapia conversazionale, altri tre specifici interventi di riabilitazione cognitiva: - Terapia di Orientamento alla realtà (reality orientation therapy); - Terapia di Reminiscenza; - Training di stimolazione della memoria procedurale. 3-TERAPIA FISICA DI RIABILITAZIONE INDIVIDUALE O IN PICCOLO GRUPPO Tutti gli utenti del CDI accedono alla terapia fisica di riabilitazione organizzata nel grande gruppo. La terapia fisica di riabilitazione individuale o in piccolo gruppo, quale attività specialistica del Nucleo Protetto, è rivolta agli utenti ad alto rischio di caduta. La prescrizione di riabilitazione individuale o in piccolo gruppo è effettuata dal Fisiatra del CDI, anche su segnalazione delle fisioterapiste del CDI. 6

7 4-TERAPIA OCCUPAZIONALE Attività volta alla riabilitazione delle attività prussiche (atto motorio funzionale) mediante il sostenimento dei gesti della vita quotidiana (vestirsi, mangiare, preparare la tavola) o la creazione di manufatti attraverso la manipolazione di semplici materiali (es. cucito). La prescrizione di tale attività è effettuata dal fisiatra del CDI su segnalazione del fisioterapista e/o degli educatori. 5- SERVIZIO CLINICO INFERMIERISTICO Tale servizio è rivolto ad ospiti con particolari problematiche cliniche: es. controlli glicemici - controlli PA - medicazioni periodiche ossimetria, ecc. In caso di indisponibilità di posti per il Nucleo Protetto è redatta apposita lista d attesa come meglio descritto all art. 12 del presente regolamento. Sono inseriti nella lista d attesa del Nucleo Protetto i richiedenti che siano stati valutati idonei all ammissione da parte del medico del CDI. ART. 7 MODALITÀ DI AMMISSIONE La richiesta di ammissione deve essere presentata al CDI dai famigliari dell anziano o dall anziano stesso. La richiesta di ammissione è redatta su apposito modulo ed è corredata da scheda sanitaria da compilarsi a cura del medico curante dell anziano. Il richiedente e i suoi famigliari, in concomitanza con la visita medica pre-ingresso fissata con apposito appuntamento, possono effettuare la visita al CDI. La richiesta di ammissione è esaminata dal Medico di riferimento del CDI che può avvalersi anche delle informazioni reperite mediante una visita domiciliare al richiedente e dell ausilio dell équipe tecnica interna al CDI, nonchè del Servizio Sociale del Comune di Treviglio. Il Medico di riferimento del CDI valuta la richiesta, stabilisce l eventuale necessità di inserimento nel nucleo protetto del centro, definisce il progetto di ammissione o motiva il rifiuto della richiesta, sulla base dei criteri indicati dal presente regolamento. È prevista la possibilità di passaggio da una categoria di ospiti all altra (Nucleo Protetto o Ospite ordinario) su valutazione del Medico, sentito il parere dell équipe del CDI. 7

8 In caso di indisponibilità di posti, è redatta la lista d attesa sulla base dei criteri e dei relativi punteggi indicati all art. 12. L ammissione dell anziano al servizio è subordinata ad un periodo di prova di un mese, decorso il quale, qualora non siano segnalate problematiche, l ammissione diviene automaticamente definitiva. È inoltre prevista l ammissione temporanea in caso di disponibilità, ovvero nel caso di assenze prolungate dei soggetti frequentanti senza con ciò in alcun modo pregiudicare la riammissione dei soggetti temporaneamente assenti. ART. 8 REGOLE DI SOGGIORNO L anziano che si reca al CDI deve già aver provveduto alla propria igiene personale ed alla vestizione mediante l ausilio dei famigliari o dei competenti servizi domiciliari del territorio. L anziano che frequenta il CDI mantiene il proprio medico di base, quale responsabile di ogni aspetto sanitario e per le prescrizioni delle eventuali terapie. Il CDI favorisce una interazione collaborativa fra medico CDI e Medico di Medicina Generale (MMG) relativamente a problemi clinico-assistenziali dell ospite. Le terapie prescritte dal medico di base vengono somministrate presso il CDI dal personale competente. L anziano che frequenta il CDI deve provvedere a portare da casa la terapia o l occorrente per le medicazioni di cui abbisogna, gli ausili di cui necessita (bastone, tripode, deambulatore, carrozzina, ecc.), e gli altri presidi necessari (pannoloni, cateteri, ecc.). L anziano con problemi di incontinenza deve provvedere a lasciare presso il servizio almeno un cambio della propria biancheria intima. A carico del CDI possono essere effettuati interventi eccezionali di pronta medicazione, medicazioni periodiche secondo indicazione MMG o medico specialista o interventi di primo soccorso che si rendano necessari. Gli anziani consumano presso il CDI il pranzo e la merenda, assistiti dal personale del servizio. La necessità di una dieta differenziata per ragioni sanitarie deve essere indicata dall interessato o dai suoi famigliari prima dell inizio della frequenza del servizio. Diete differenziate per particolari patologie possono essere proposte dal medico del CDI in accordo con l ospite e con il Medico di Medicina Generale nel contesto di un programma di educazione sanitaria. 8

9 ART. 9 MODALITÀ DI DIMISSIONE Qualora l anziano non intenda più usufruire del servizio, deve darne comunicazione, formale, direttamente o mediante i suoi famigliari, al CDI mediante comunicazione scritta, su apposito modulo, con un preavviso di almeno otto giorni. In caso contrario l anziano è tenuto a corrispondere la retta per i giorni di mancato preavviso. Il medico, tenuto conto delle indicazioni dell equipe, può procedere alla dimissione dell anziano, previo accordo col Servizio Sociale del Comune di residenza dell anziano, qualora intervengano situazioni in contrasto con i criteri di ammissione indicati nel presente regolamento, tali da comportare un pregiudizio o compromettere l adeguata fruizione del servizio per l interessato o per gli altri anziani che frequentano il CDI, sulla base di valutazioni sanitarie e/o relazionali. In tal caso il coordinatore del CDI collabora con il servizio sociale per il reperimento di eventuali soluzioni alternative necessarie garantendo la permanenza dell anziano presso il CDI fino a quando tali soluzioni non vengano reperite. Reperita la soluzione alternativa è data comunicazione di dimissione all anziano e/o al famigliare di riferimento con preavviso di almeno 15 giorni, salvo situazioni di grave pericolo o di forza maggiore che rendano necessario l allontanamento immediato. È suscettibile di dimissione l anziano che evidenzia un inadempienza reiterata al pagamento della retta, previa attivazione infruttuosa di ogni intervento utile al superamento delle difficoltà (ad es. rateizzazioni o dilazioni di pagamento) e previa comunicazione al servizio sociale del Comune di residenza dell anziano. ART. 10 SERVIZIO DI TRASPORTO Il CDI organizza il Servizio di trasporto protetto dell anziano dall abitazione al Centro e ritorno. Gli anziani che fruiscono del Servizio di trasporto organizzato dal CDI devono farsi trovare pronti, all orario e nel luogo concordato, per evitare ritardi nella gestione del servizio stesso e nel rispetto di ogni persona che ne fruisce. ART. 11 RETTA La retta di frequenza al Centro Diurno Integrato (ivi compreso il Nucleo Protetto) comprensiva della partecipazione al costo del servizio di trasporto, per gli utenti che ne usufruiscono, sono stabilite dal Comune di Treviglio, sia per gli ospiti residenti che 9

10 non residenti, nel rispetto delle disposizioni normative in materia di ISEE, D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159 ed eventuali successive modifiche ed integrazioni. L assenza dal servizio deve essere motivata dall anziano e comunicata telefonicamente al Centro nella prima mattinata. L assenza comporta il pagamento del 75% della retta giornaliera, ai fini della conservazione del posto. Qualora l assenza sia prolungata (prevista in misura superiore ad un mese) a causa di ragioni sanitarie che richiedono un ricovero ospedaliero, o ricovero temporaneo in una struttura residenziale, una convalescenza, od altri giustificati motivi, la conservazione del posto, senza il pagamento della retta, è possibile mediante la sottoscrizione di una dimissione temporanea, che consente l ingresso al Centro Diurno Integrato di un altro richiedente in lista d attesa che sia disponibile ad un ingresso temporaneo, sino alla ripresa della frequenza da parte dell anziano titolare del posto. La dimissione temporanea può essere concessa per un massimo di mesi n. 3, salvo casi eccezionali, dettati da particolari esigenze sanitarie, valutate dal medico del CDI. Gli utenti del servizio possono richiedere al Comune di residenza la prestazione sociale agevolata ai sensi della normativa ISEE e del Regolamento comunale per le prestazioni sociali agevolate. ART. 12 CRITERI DI GESTIONE DELLA LISTA D ATTESA PER GLI OSPITI Qualora la disponibilità di posti al CDI non fosse immediata si provvede a stilare due liste d attesa distinte: una per il nucleo protetto ed una per gli altri ospiti. Ognuna delle due liste d attesa è a sua volta distinta tra residenti a Treviglio e non residenti a Treviglio. La lista d attesa dei non residenti è movimentata solo qualora non vi siano possibilità di inserimento attraverso la lista d attesa dei residenti, tenuto conto delle due diverse categorie di ospiti. I criteri di gestione delle liste d attesa per l ingresso al CDI, indipendentemente dalla categoria degli ospiti o dalla residenza degli stessi, sono sempre i seguenti: A) Situazione famigliare: - Assenza di famigliari di riferimento: punti 4 - Famigliari non conviventi che evidenziano difficoltà assistenziali: punti 3 - Famigliari conviventi che evidenziano difficoltà assistenziali: punti 2 10

11 B) Situazione assistenziale: - L anziano fruisce di assistenza domiciliare pubblica e/o privata che risulta insufficiente a causa delle condizioni sanitarie, che comunque non sono tali da richiedere un ricovero in RSA: punti 4 - L assistenza domiciliare, nell arco dell intera giornata, non può essere attivata/potenziata a causa delle precarie condizioni economiche: punti 3 - L assistenza domiciliare non può essere attivata/potenziata a causa delle precarie condizioni abitative: punti 3 C) Situazione sanitaria: - L anziano necessita di trattamento riabilitativo (motorio, cognitivo, ecc.): punti 2 - L anziano necessita di trattamenti farmacologici e medicazioni: punti 1 Il punteggio verrà maggiorato mensilmente di 0,5 punti per ogni mese di permanenza nella lista d attesa. A parità di punteggio viene considerata la data di presentazione dell istanza, di cui è data copia all interessato. La lista d attesa per gli inserimenti al CDI è redatta mensilmente dal Coordinatore del CDI e trasmessa al Servizio Sociale Comunale. ART. 13 PARTECIPAZIONE AL SERVIZIO Il Centro Diurno Integrato favorisce la partecipazione attiva al Servizio da parte dell utenza, dei suoi famigliari e di tutta la collettività, nelle diverse forme di associazionismo e volontariato in cui la stessa si esprime, al fine di realizzare una reale integrazione ed interscambio con il contesto territoriale in cui il Centro Diurno Integrato è inserito. Tale partecipazione dovrà avvenire nel rispetto di specifiche modalità organizzative definite dall équipe del servizio. ART. 14 NORME COMPORTAMENTALI Le norme comportamentali, riferite agli ospiti, agli operatori ed ai famigliari sono le seguenti: - solamente gli operatori del Centro Diurno Integrato sono autorizzati ad applicare presidi e strumenti utili per gli Ospiti; 11

12 - gli Ospiti ed i parenti non possono dare compensi in denaro agli operatori ed ai volontari del Centro Diurno Integrato; - i familiari non possono stanziare nei locali del CDI senza autorizzazione; - viene declinata ogni responsabilità sullo smarrimento o la sottrazione di denaro o oggetti di valore; - gli operatori del CDI all interno della struttura sono tenuti a limitare i loro rapporti con i familiari degli ospiti, alla normale attività professionale del Centro. L Ospite del Centro Diurno Integrato ha diritto: - ad essere rispettato ed accolto nelle sue caratteristiche individuali; - ad essere ascoltato anche quando sono presenti deficit di comunicazione o di comprensione; - ad essere informato sulle pratiche mediche ed assistenziali di cui necessita ed a prendere atto e firmare PAI e PI redatti dall equipe; - a veder rispettata la propria privacy; - ad essere aiutato a mantenere e/o recuperare la propria autonomia personale; - a ricevere aiuto in tempi e modi efficaci nell alimentazione, nell igiene personale, nella mobilità. L Ospite del centro Diurno Integrato ha il dovere: - di assumere un comportamento responsabile improntato al rispetto ed alla comprensione dei diritti degli altri Ospiti; - di collaborare con gli operatori del C.D.I; - di rispettare gli ambienti, gli arredi, le attrezzature presenti nella struttura; - di evitare comportamenti che possano creare situazioni di disturbo o disagio agli altri Ospiti. Per ogni altro aspetto non previsto dal presente regolamento si rimanda ai documenti interni del Centro Diurno Integrato. ART. 15 RUOLO DEL SERVIZIO SOCIALE COMUNALE Il Servizio Sociale professionale del Comune di Treviglio, mediante un assistente sociale incaricato, rispetto al Centro Diurno Integrato di Treviglio (CDI), assume il ruolo e svolge le competenze di seguito elencate: 1) Controllo complessivo sull esecuzione del servizio e sul raggiungimento degli obiettivi concordati con riferimento al contratto di servizio tra le parti. 12

13 2) Collaborazione strutturata tra servizio sociale comunale e CDI anche mediante partecipazioni al bisogno dell assistente sociale comunale all équipe del CDI ed incontri con il coordinatore e con il medico del CDI. 3) Accoglienza, orientamento, e accompagnamento delle richieste di frequenza al CDI pervenute al servizio sociale, anche mediante segnalazione formale al CDI delle situazioni in cui si renda necessario. 4) Attività di sensibilizzazione della popolazione verso i servizi offerti dal CDI. 5) Presa in carico dei casi sociali inseriti all interno del CDI in cui si renda necessario, su segnalazione reciproca. 6) Accompagnamento / orientamento dei famigliari degli ospiti del CDI verso nuove soluzioni di servizio, in base all evoluzione delle condizioni generali dell anziano, o in caso di dimissioni dal CDI, su segnalazione dello stesso servizio. 7) Promozione di ogni intervento od iniziativa che favorisca l integrazione del CDI nella rete dei servizi rivolti agli anziani, sostenendo l integrazione a più livelli: - tra sociale e sanitario; - tra pubblico, privato e privato sociale; - tra le diverse professionalità che operano nel CDI; - tra il CDI ed i servizi domiciliari, semi-residenziali e residenziali rivolti agli anziani; - tra CDI e comunità locale. 13

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