RENDICONTO DI GESTIONE RELAZIONE DEL PRESIDENTE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RENDICONTO DI GESTIONE 2013 - RELAZIONE DEL PRESIDENTE"

Transcript

1 RENDICONTO DI GESTIONE RELAZIONE DEL PRESIDENTE INDICE 1. INTRODUZIONE AFFARI GENERALI AMBIENTE, ECOLOGIA, CACCIA E PESCA, AGRICOLTURA APPALTI DI LAVORI, CONTRATTI ED ESPROPRI PATRIMONIO EDILIZIO E IMMOBILIARE- DEMANIO - ATTIVITA ECONOMICHE - TURISMO CULTURA INTERVENTI SOCIALI E POLITICHE GIOVANILI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE POLIZIA PROVINCIALE SICUREZZA PUBBLICA RISORSE UMANE CENTRO SERVIZI TERRITORIALE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE VIABILITA EGRANDI INFRASTRUTTURE TRASPORTI E MOBILITA PROTEZIONE CIVILE...52 Pag.1/55

2 1. INTRODUZIONE Nel 2013, come il 2012, sono proseguite le proposte di abolizione o svuotamento delle Province, culminate con il Disegno di Legge Delrio, che ili 21 dicembre 2013 è stato approvato dalla Camera dei Deputati e il 26 marzo 2014, con alcune modifiche, anche al Senato, e approvato in via definitiva il 3 aprile Resta il fatto che da ormai due/tre anni le Province vivono un clima di profonda incertezza, che mina il clima di lavoro dei dipendenti e l attività degli amministratori. Dal 2012 la Provincia ha dovuto subire fortissimi tagli ai contributi erariali; riduzioni talmente forti che hanno portato dal 2013 non solo all annullamento di questi contributi ma alla situazione assurda di dover restituire allo Stato ogni anno più di 3,5 milioni di euro dei tributi pagati dai cittadini. Peraltro questo taglio, come nel 2012, è stato modificato e aumentato durante l esercizio e dopo che il nostro Ente aveva già approvato il bilancio Questo ha obbligato l Ente a ridurre drasticamente le spese non ancora impegnate, mettendo in pericolo la possibilità di garantire i servizi provinciali. Il volume di spesa corrente è ormai ridotto a livelli bassissimi e è più sufficiente ottimizzare l utilizzo delle risorse a partire da quelle trasferite dalla Regione per funzioni delegate e trasferite. L impossibilità di assumere mutui e la necessità di limitare l applicazione dell avanzo a causa degli assurdi meccanismi del patto di stabilità hanno portato al volume di investimenti in competenza più basso della storia della Provincia (6,9 milioni di euro), molto lontano dalla volontà di questa Amministrazione. Anche nel 2013, nonostante continui annunci, nulla è cambiato nel sistema dei finanziamenti degli Enti Locali. L applicazione del federalismo si è dimostrata al momento solo uno spostamento formale delle risorse dai trasferimenti alle compartecipazioni tributarie, in alcuni casi anche con valori minori (vedi addizionale sull energia elettrica). Lo stesso è avvenuto per i trasferimenti regionali, che vengono riscossi come compartecipazione all imposta di bollo ma sempre nello stesso importo sempre più insufficiente. Nonostante tutto questo, la Provincia di Lecco ha dimostrato, con la propria attività, la sua utilità e la mancanza di timore nell affrontare sfide nuove, come quella iniziata alla fine del 2013 per sperimentare una nuova contabilità armonizzata, cercando in questo modo di avere più possibilità di assunzioni del personale a tempo determinato e soprattutto maggiori spazi per il patto di stabilità e per concludere gli investimenti già programmati. Questa scelta ha comportato già con questo rendiconto una straordinaria pulizia dei residui lasciando in bilancio solo le partite esigibili da subito e spostando nell avanzo vincolato molti fondi già finanziati ma o non ancora destinati ovvero sospesi per i limiti del patto di stabilità. Da qui la formazione di un volume altissimo di avanzo vincolato. Dalla relazione di fine mandato, sono evidenti le realizzazioni e soprattutto il grande impegno di questa Amministrazione per continuare nel lavoro di miglioramento delle infrastrutture e in generale la qualità della vita nel nostro territorio. Purtroppo tutto questo deve fare i conti con una politica che bada più all annuncio e all esposizione mediatica che al bene dei cittadini. Pag.2/55

3 2. AFFARI GENERALI La funzionalizzazione delle attività come obiettivo per l'amministrazione L'attività del Servizio Affari generali si occupa dello svolgimento di funzioni prevalentemente dirette a utenti interni, di natura trasversale, che consistono in attività ordinarie strumentali a tutti i settori e in attività di indirizzo e sostegno operativo nello svolgimento dell attività amministrativa diretta al raggiungimento delle finalità istituzionali dell ente e degli obiettivi di governo. Nel caso delle attività strumentali si tratta delle tradizionali attività proprie di ogni organismo amministrativo, caratterizzate in alcuni casi dall elevata standardizzazione delle procedure e in altri da un numero di procedure decisamente più limitato, ma di forte complessità normativa e di rilevante impatto economico e sociale. Nel caso delle attività di indirizzo e sostegno, come il coordinamento delle partecipazioni provinciali, il coordinamento delle postazioni di protocollo e degli archivi, la gestione del contenzioso dell ente, si tratta, prevalentemente, di attività innovative e funzionali a un disegno organizzativo che, tendendo all incremento della qualità dei servizi, presuppone una funzione interna di accompagnamento e supporto nella gestione di attività complesse e strategiche. Per quanto siano funzioni eterogenee e, in alcuni casi, ordinarie, presentano entrambe significativi ambiti di miglioramento e innovazione poiché, tutti i processi, anche quelli più tradizionali, in cui costituisce già un buon risultato il mantenimento degli standard attuali raggiunti, debbono essere gestiti in un ottica di costante attenzione alla qualità, ai costi del servizio reso e alla possibilità della loro revisione. Per qualità del servizio reso, si intende puntuale adeguamento normativo, semplificazione, standardizzazione e informatizzazione delle procedure a garanzia di una migliore accessibilità e trasparenza delle procedure. Per attenzione ai costi si intende la consapevolezza che l attuale situazione di restrizione finanziaria richiede una costante valutazione dei riflessi economici delle scelte atuate nell ambito della propria discrezionalità tecnica. Tali finalità, tale funzionalizzazione dell attività, risultano pienamente compatibili con gli obiettivi di efficienza, fruibilità della macchina amministrativa e rigore nell uso delle risorse, previsti nelle linee programmatiche. Il Servizio Affari generali si è posto come punto di riferimento e di osservazione dell Ente, in grado di promuovere significativi cambiamenti per un amministrazione orientata al cittadino. L azione si è svolta in duplice direzione: programmi rivolti all automazione totale dei processi amministrativi a forte standardizzabilità e meccanismi di capaci di non bloccare il sistema degli investimenti tecnologici. La Provincia ha implementato l utilizzo dei software della piattaforma in uso al CST, con particolare attenzione a quanto previsto nelle Linee Programmatiche; il sistema di gestione documentale è stato radicalmente rinnovato e assicura la protocollazione informatica, la corretta archiviazione dei documenti cartacei, la conservazione digitale dei documenti informatici, nel rispetto della normativa tecnica. Il sistema di gestione documentale ha permesso di integrare anche il sistema di protocollo del Centro per l Impiego e di adottare una soluzione idonea e completa a garanzia della riservatezza dei dati e della correttezza giuridica della protocollazione dei documenti l Ufficio Collocamento Disabili e Fasce Deboli. Inoltre è stata creata una specifica Area Organizzativa Omogenea anche per il protocollo della Polizia Provinciale inerente le attività di polizia giudiziaria delegate dalla Procura della Repubblica, soluzione che, in seguito a un confronto di benchmarking con altre Province e alla consultazione con la Soprintendenza Archivistica, ha dimostrato di essere innovativa e all avanguardia per la gestione di una tipologia di attività che richiede puntualità e riservatezza. Attraverso queste attività è stato dato completo adempimento alla normativa che prevede l adozione di un unico sistema di protocollo per l intero Ente. E stato dato forte impulso alla produzione di documenti informatici nativi, quindi senza la produzione del parallelo documento cartaceo, che vengono firmati digitalmente e trasmessi esclusivamente tramite Pec in interoperabilità. In seguito all attuazione della dematerializzazione nelle comunicazioni interne è ora stato raggiunto anche l obiettivo della pressoché completa dematerializzazione delle comunicazioni con gli enti pubblici. Attraverso gli strumenti di comunicazione interna viene sottolineata l importanza di questo aspetto, rafforzato dalle più recenti previsioni normative che hanno abolito l utilizzo del fax nelle comunicazioni tra enti pubblici. Pag.3/55

4 L ultima fase di realizzazione del Progetto prevede la conservazione elettronica dei documenti informatici. I documenti sono inviati al sistema di conservazione elettronica attraverso il quale il Responsabile della Conservazione garantisce la piena e assoluta leggibilità e tutela nel tempo dei documenti e degli atti. Il progetto non prevede il semplice affidamento del servizio a una gestione esterna, ma prevede l adesione a un organismo di diritto pubblico, afferente alla Regione Emilia Romagna, che ha costituito un Polo Archivistico Regionale in grado di fornire il servizio di conservazione agli enti territoriali dell Emilia Romagna e ad altri soggetti interessati all adesione tramite la stipula di un apposito Accordo tra Enti. L attivazione di tutto il sistema di gestione documentale a pieno regime consente di ridurre i tempi per il reperimento e le ricerche di documenti e di ridurre le necessità di locali e spazi d archivio per la conservazione di pratiche e faldoni, con conseguente tangibile risparmio in termini di risorse economiche, umane e temporali. Il riordino dell archivio si affianca al riordino degli archivi correnti degli uffici: lo spazio d archivio reso disponibile dallo scarto viene utilizzato per il versamento e la conservazione delle pratiche cartacee concluse che tuttora riempiono i locali degli uffici. Il progressivo versamento, in modo ordinato e programmato, del materiale documentario contribuisce a creare un sistema di gestione coordinato e non casuale, con riferimento a pratiche che, pur datate e ormai concluse, sono beni culturali che costituiscono il nostro patrimonio storico. E stato inoltre realizzato il Progetto di catalogazione salvaguardia del patrimonio documentario della Provincia: la memoria storica del nostro territorio: gli atti e le opere realizzate dalla Provincia, che ha ottenuto patrocinio e contributo economico della Fondazione Cariplo e ha permesso di effettuare il riordino delle Serie Archivistiche relative ai Lavori Pubblici e alla Pianificazione Urbanistica, la catalogazione dell archivio dell Azienda di promozione turistica e la rilegatura in volumi per la conservazione perenne dei registri di protocollo e degli atti amministrativi cartacei prodotti fino alla dematerializzazione. Trasparenza, informazione e comunicazione: un servizio di pubblica utilità Le Amministrazioni rispondono ai doveri di trasparenza, imparzialità e parità di accesso che le leggi assicurano a tutti i cittadini, attraverso l informazione intesa come attività diretta a far conoscere l Ente e le sue attività e attraverso la comunicazione, entrando cioè in relazione con l intera comunità di riferimento. Gli stessi processi di governance, che incidono in modo determinante nella definizione delle politiche per il territorio, si sviluppano attraverso percorsi di informazione, rivolti, attraverso l uso dei vari mezzi di comunicazione, a tutte le fasce d età e alle diverse componenti della comunità. La comunicazione è un servizio di pubblica utilità finalizzato a promuovere l immagine dell Ente, favorire i cittadini nell accesso ai procedimenti amministrativi, assicurare la trasparenza del proprio operato, divulgandone le attività e i risultati ottenuti. L incrocio tra i processi di trasparenza e rendicontazione e l accessibilità agli strumenti informatici diviene elemento fondamentale attorno al quale impostare l azione di comunicazione dell Ente sul web e su altri fronti. Il forte impulso ai percorsi di trasparenza e rendicontazione dato all iter di riforma degli enti locali rende la scelta degli strumenti di comunicazione ancora più essenziale per consolidare il rapporto di fiducia con i cittadini e il territorio. In questo contesto il Piano della comunicazione diviene strumento efficace per programmare e supportare adeguatamente anche le azioni legate alla trasparenza e alla performance. L obiettivo prioritario diventa un informazione semplice ed essenziale, in grado di valorizzare le molteplici competenze assegnate, le funzioni esercitate e i servizi assicurati, puntando su temi e contenuti prioritari per i cittadini (lavoro, educazione scolastica, ambiente, trasporti, edilizia scolastica, viabilità). L Amministrazione, attraverso l Ufficio Comunicazione, ha avviato il progetto di produzione di una newsletter elettronica da trasmettere, a cadenza quindicinale, a una mailing list formata in base alle spontanee adesioni raccolte durante eventi e manifestazioni pubbliche di particolare rilevanza organizzate dalla Provincia e attraverso una form di adesione sul sito web. La Provincia, con le tecnologie dell Information and Communication, monitora e implementa l infrastruttura di tutto l Ente. Mansione primaria è assicurare la continuità dei servizi per poter garantire fruibilità di soluzioni in linea con i più elevati standard di sicurezza e qualità. E confermato il ruolo di coordinamento generale dei servizi informatici dell'ente con il supporto ai Pag.4/55

5 settori nelle varie sedi e particolare attenzione alla programmazione dei fabbisogni di software e hardware, seguendo al contempo i progetti di innovazione informatica. L attività dell Ufficio Comunicazione si è sviluppata attraverso i progetti dell Ufficio Stampa, Ufficio Eventi e l attività URP, cercando di utilizzare lo strumento del Piano di Comunicazione come principale documento di riferimento per queste attività, assicurando il coordinamento della rete dei referenti e potenziando il flusso della comunicazione interna. L URP ha facilitato l'accesso ai servizi pubblici e alle informazioni riguardante l Ente da parte dei cittadini, innanzitutto di ascoltando le richieste e i bisogni, latenti o espressi, e riportandoli agli organi politici e amministrativi della struttura, promuovendo anche le possibili scelte per un miglioramento delle stesse. L Ufficio Stampa ha intensificato e migliorato l attività ordinaria e il consolidamento del rapporto con gli organi d informazione, consentendo all Ente di informare in modo più tempestivo, efficace ed efficiente e di ottenere un positivo e tangibile ritorno di immagine. Per rispondere in maniera ottimale alle esigenze del cittadino e delle imprese, nello specifico è stato implementato l orario di apertura degli Uffici Provinciali decentrati presso il palazzo comunale di Merate, passando da due a tre giorni di apertura settimanali, e si è aderito all iniziativa promossa dalla prefettura Giornata del Cittadino stabilita nel giorno di mercoledì con una sperimentazione, attraverso l attività di front office dell Ufficio Protocollo con un orario continuato. Dal 2013 è stato inserito un progetto specifico dedicato alla trasparenza per rispondere adeguatamente alla crescente attenzione della normativa sul tema. Il Progetto Trasparenza comprende in particolare la realizzazione e il monitoraggio periodico del Programma Triennale della Trasparenza, con una ricognizione degli attuali strumenti di trasparenza a favore della cittadinanza e lo stato di attuazione delle azioni e pratiche che mirino a consolidare e accrescere la trasparenza e l accessibilità del cittadino alle informazioni relative all attività amministrativa. Dal 2012 è stato creato un Gruppo di lavoro per la trasparenza che ha seguito con impegno i numerosi provvedimenti normativi, dando luogo a un incessante aggiornamento delle attività richieste, che ha avuto la sua definizione con il Decreto 33/2013, risolvendo molte delle inevitabili criticità sorte nel frattempo. L attività prevista nel Programma triennale per la trasparenza e l integrità è stata condizionata da particolari criticità, un fattore esterno dovuto alla rilevanza della vicenda normativa sul riordino delle Province, che hanno condizionato la realizzazione di alcune attività, in considerazione degli scenari futuri prospettati e successivamente non realizzati, un fattore interno dovuto all introduzione di procedure informatiche standardizzate con una fase di applicazione complessa. Tutta l attività legata alla trasparenza è stata affrontata e attuata secondo un metodo di lavoro integrato, utilizzando la sperimentazione per coinvolgere attivamente tutti i Settori dell Ente, con particolare riferimento alle pubblicazioni di procedimenti e dei provvedimenti amministrativi. Il Gruppo di lavoro ha poi lavorato assiduamente al monitoraggio di tutta l'attività e a una proposta di Programma triennale da approvare entro il 31 gennaio Il servizio di tutela: il Difensore Civico territoriale e la Commissione Pari Opportunità Un ruolo importante nei rapporti instaurati con i Comuni del territorio e le associazioni lo rivestono il servizio di Difesa Civica, per la tutela della garanzia e dell imparzialità dell attività amministrativa, e le attività della Commissione Pari Opportunità. Nel 2013 trentadue Comuni del territorio lecchese hanno sottoscritto la convenzione con la Provincia di Lecco per usufruire delle funzioni del Difensore Civico Territoriale, che prima spettavano al Difensore Civico Comunale, figura non più prevista dalla normativa. La linea scelta è stata quella di fornire risposte alle problematiche rappresentate dai cittadini, dando suggerimenti e intervenendo anche a titolo di collaborazione istituzionale presso le Amministrazioni, non solo degli enti locali, per un possibile esame e per la risoluzione dei casi prospettati. E infatti convinzione diffusa fra i cittadini che il Difensore Civico della Provincia abbia competenza su tutti i casi che si presentano nell ambito del territorio provinciale e che vedono in qualche modo coinvolto un Ente pubblico. Non solo, quindi, quelli strettamente connessi all attività della Provincia o dei Comuni, ma anche quelli di pertinenza di altri Enti pubblici presenti sul territorio. Peraltro, molto spesso il cittadino trova nel Difensore Civico un soggetto in grado di aiutarlo o quanto meno di fornire consigli utili per istruire correttamente la propria pratica. Nell ottica di divulgare la conoscenza della difesa civica si è pensato di incrementare, in ambito scolastico, il progetto iniziato nel 2011, Un ora a lezione con il Difensore Civico Territoriale: il Cittadino e la Pubblica Amministrazione, rivolto agli alunni delle Scuole medie superiori del Pag.5/55

6 territorio. Il Difensore Civico Territoriale ha tenuto alcune lezioni presso le sedi scolastiche e presso la sede della Provincia di Lecco, nell intento di sensibilizzare i giovani verso l attività e il ruolo della Pubblica Amministrazione. Per l Ufficio per le Pari Opportunità i due principali ambiti di attenzione nel 2013 hanno riguardato la necessità di promuovere e diffondere una cultura di dignità e rispetto della persona, con particolare riferimento a formazione ed educazione scolastica e sensibilizzazione sul tema della prevenzione e contrasto alla violenza, maltrattamento e stalking, e la necessità di favorire la conciliazione tra lavoro e cura della famiglia. La Commissione Pari Opportunità ha lavorato nell ottica di un approfondimento e di un integrazione dei principi delle politiche di genere con le attività programmate dai Settori provinciali, oltre che con la Consigliera di Parità, confrontando costantemente la propria esperienza con quella di altre realtà, anche nell'ottica di un approccio più innovativo. In particolare, il progetto L immagine della donna attraverso l arte e i media, sperimentato negli scorsi anni con esiti positivi, ha visto la richiesta di insegnanti e referenti del progetto delle diverse scuole aderenti di ripetere l esperienza con gli studenti, ritenendola estremamente educativa. Il progetto è stato quindi riproposto anche nell anno scolastico in collaborazione con altri soggetti impegnati nella valorizzazione del ruolo della donna nell ambito lavorativo, familiare e sociale, quali la Camera di Commercio, il Comune di Lecco, l Ufficio Scolastico Provinciale. Il progetto ha altresì ottenuto un significativo finanziamento sul bando regionale di sostegno a progetti di promozione delle politiche di pari opportunità. La Provincia, tramite la Commissione pari Opportunità, ha collaborato con organismi, enti e associazioni varie per sensibilizzare e portare all attenzione del territorio le gravi problematiche legate alla violenza, costruendo momenti di sinergia e collaborazione tra soggetti e in particolare: con il Tavolo di concertazione e sostegno delle donne vittime di violenza, realizzando specifici incontri sulla necessità di attivare e sostenere Reti Territoriali interistituzionali per la prevenzione e il contrasto della violenza e sull inserimento lavorativo delle donne vittime di violenze, e con la Questura, lo Sportello Antistalking dell Ospedale di Lecco, le Associazioni Telefono Donna di Lecco e Merate e la Consigliera di Parità, realizzando un incontro aperto a tutti i dipendenti per approfondire il tema della violenza nei suoi diversi aspetti, come lo stalking e il mobbing, fenomeni sempre più diffusi che provocano un allarme sociale nelle nostre comunità, documentato con i dati del nostro territorio. Per l Accordo territoriale conciliazione famiglia-lavoro tra Regione Lombardia, Provincia di Lecco, ASL, CCIAA, Ambiti Territoriali di Lecco, Merate e Bellano, Consigliera di Parità e Sindaci (sottoscritto successivamente dalle categorie imprenditoriali e sindacali e da alcune associazioni non profit) la Provincia di Lecco ha partecipato attivamente al Tavolo tecnico costituito per la costruzione di una rete per la conciliazione a livello provinciale e a diversi incontri con le realtà del territorio coinvolte, riconoscendo il ruolo della Commissione e il lavoro di approfondimento svolto in questi anni attraverso uno specifico corso di formazione. Gli obiettivi sono quelli di migliorare il benessere all interno del nucleo familiare, dei lavoratori e delle lavoratrici sul posto di lavoro con ricadute positive in termini di produttività e competitività, di favorire le pari opportunità e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, di trovare il giusto equilibrio fra esigenze aziendali ed esigenze della madre. All interno della Commissione sono state affrontate e approfondite le iniziative del Tavolo territoriale, grazie anche alla presenza di referenti ASL del progetto agli incontri dei Gruppi di lavoro e della Commissione, agli aggiornamenti costanti da parte della Presidente della Commissione. Le criticità emerse sono state portate in sede di Tavolo Territoriale e hanno prodotto alcune modifiche sulle azioni. L accordo territoriale è scaduto, ma Regione Lombardia ha iniziato la procedura per rinnovarlo su tutti i territori provinciali, così come già sono state riproposte la Dote alla persona e che un Bando a favore di imprese che intendono attuare sperimentazione di buone prassi. L obiettivo del territorio è quello di arrivare alla sottoscrizione di una contrattazione di secondo livello per riconoscere e legittimare concretamente la conciliazione dentro il sistema del lavoro e diventare vera cultura della vita lavorativa. Affari legali e società partecipate: monitorare le attività dell Ente L Ufficio Legale, attivato nel 2011, si occupa di tutte le pratiche legali, anche relative a sinistri, a seguito di ricorso o atto di citazione innanzi al TAR o al Tribunale oppure in caso di problemi Pag.6/55

7 interpretativi di norme, istanze, accesso agli atti o vicende complesse, per prevenire controversie. Sono state avviate relazioni proficue, attraverso pareri e attività consultiva, che, dando supporto al lavoro tecnico, hanno inteso rendere più chiaro il senso di provvedimenti e, in alcuni casi, sbloccare procedimenti privi di definizione a causa di ambiguità normative o assenza di discipline ad hoc. Per le cause innanzi alle giurisdizioni amministrative e per quelle più complesse, l ufficio è stato pensato come tramite tra il difensore esterno e i tecnici, traducendo le rispettive esigenze nel linguaggio idoneo a ciascuno. Per l attività di supporto ai Settori, numerose sono state le richieste di assistenza, approfondimento e consulenza su materie e problematiche diverse, in tema di ambiente, trasporti, servizi sociali, accesso agli atti, pignoramento presso terzi, verifica della correttezza di procedimenti e consulenze per la redazione di provvedimenti complessi. Sul fronte organizzativo sono stati completati i processi di razionalizzazione dei residui pendenti, individuando quelli da eliminare e quelli da mantenere; attività che ha richiesto notevole impegno essendo riferita a tutti i Settori dell Ente, ma che ha determinato risultati positivi in termini di chiarezza e in termini economici, smobilizzando risorse da tempo inutilizzate. Inoltre, in considerazione della quantità rilevante degli atti riguardanti il contenzioso, è stata consolidata la tenuta di database specifici relativi al contenzioso in corso e a quello iniziato anteriormente alla creazione dell Ufficio Legale, per usufruire di documenti sintetici per l individuazione degli estremi delle pratiche, anche per la loro consultazione e conservazione attuale e futura. Dal 2011 l ufficio ha acquisito la gestione diretta delle opposizioni a ordinanze di ingiunzioni ambientali, che determinano l instaurazione di un giudizio ordinario dinanzi al Tribunale. In tutti i casi evidenziati, per l affidamento del mandato di patrocinio e difesa dell Ente a professionista esterno, oltre a tener conto della specialità della prestazione, è stata considerata la particolare economicità del preventivo di parcella in relazione alle tariffe forensi, che, anche se non più vigenti, rappresentano ancora un primario parametro di valutazione a fronte di controversie di particolare complessità. Per le società partecipate l attività è stata monitorata costantemente; sono state assicurate, ove necessario, le formalità necessarie al rinnovo delle nomine dei rappresentanti della Provincia presso enti, aziende, istituzioni e organismi vari. Quando previsto, sono stati predisposti i provvedimenti che, in virtù della propria partecipazione, comportano oneri da parte della Provincia con adeguato supporto tecnico amministrativo agli Organi Istituzionali. In merito alla partecipazione nei consorzi e nelle società di capitali, sono stati acquisiti dati da trasmettere al Ministero della Funzione Pubblica, anche rispetto al valore delle singole partecipazioni detenute dalla Provincia di Lecco attraverso la comunicazione dei dati sintetici del Bilancio trasmessi dalle società stesse. Con puntualità sono stati poi aggiornati gli elenchi e le pubblicazioni semestrali riferiti agli incarichi di rappresentanza nelle società di capitali con i relativi emolumenti e assicurati tutti gli adempimenti riguardanti gli obblighi di trasparenza. Nel primo semestre 2013 è stato approvato il regolamento per i controlli interni ex art. 3 del Decreto Legge 174/2012, che al suo interno ha previsto anche la disciplina dei controlli sugli Enti partecipati. Sul fronte istituzionale il Consiglio Provinciale ha deliberato provvedimenti per quanto riguarda le Società partecipate, in particolare in relazione alla Società Polo Logistico Integrato Del Bione- Lecco Maggianico Spa, approvando le modifiche dello Statuto della Società, per consentire la futura cessione delle quote sociali e per procedere agli adeguamenti normativi richiesti dal DL 95/2012 in merito alla nomina dei dipendenti pubblici nel CdA e dal D.P.R. 251/2012 in materia di quote rosa. Anche per lo Statuto della Società Milano Serravalle SpA si è proceduto alle modifiche statutarie imposte dalle normative richiamate. Inoltre è stata approntata la documentazione per consentire la partecipazione alla procedura di vendita delle azioni Serravalle tramite ASAM Spa, procedura che purtroppo non ha dato i frutti sperati atteso che l asta è andata deserta. Sono avviati i procedimenti relativi alla perizia di stima per il Polo Logistico integrato Lecco Maggianico SpA e della SPT Holding SpA. Nel primo caso è stato necessario unicamente condividere il bando pubblicato dal Comune di Lecco, attraverso la predisposizione del relativo impegno di spesa per la parte di competenza della Provincia di Lecco, mentre è stato predisposto un avviso pubblico per individuare il soggetto che deve redigere la perizia di stima del valore della quota della SPT Holding SpA. Pag.7/55

8 Sport: azioni di sostegno e relazioni con il territorio La Provincia si è posta come obiettivo uno stretto rapporto di collaborazione con la comunità sportiva del territorio, ritenendo strategico strutturare un rapporto organico con il CONI, l Ufficio Scolastico Territoriale, i Comuni e le innumerevoli Associazioni/Federazioni che operano per la diffusione dello sport, la promozione sportiva e la valorizzazione del binomio sport-territorio, evidenziando anche e soprattutto la straordinaria funzione sociale dello sport, che garantisce molteplici occasioni di incontro e divertimento ed esercita una positiva azione formativa. Questo modus operandi che da sempre caratterizza l attività della Provincia è stato una costante anche per l anno in corso, oltre che una risorsa in una situazione di drastica riduzione dei fondi disponibili. Grazie al consolidato rapporto di collaborazione con l Ufficio Scolastico Provinciale è stato possibile assicurare continuità ai progetti di promozione dello sport a scuola. Il binomio sport e scuola è infatti fondamentale proprio per i valori positivi insiti nello sport come strumento di crescita della persona, valori da potenziare in un ambiente come la scuola, che è spazio di crescita e non solo di apprendimento. La collaborazione con i Comuni, gli Enti con cui anche per legge la Provincia si deve relazionare, ha portato alla realizzazione anche nel 2013 di due importanti attività avviate gli scorsi anni. Innanzitutto il progetto Io Tifo positivo ideato da Comunità Nuova Onlus di Don Gino Rigoldi e rivolto agli studenti di quarta e quinta elementare con l obiettivo di stimolare la formazione di una cultura della sportività nelle giovani generazioni, attraverso una serie di azioni educative volte alla prevenzione del tifo violento. Sempre in collaborazione con i Comuni e ai ragazzi di quarta e quinta elementare, nello spirito di promuovere l avviamento alla pratica sportiva attraverso momenti di gioco e divertimento, si è svolta la terza edizione di Sportivamente all aperto. L iniziativa, nata nel 2011 e che intende proporsi come appuntamento stabile di primavera, prevede il confronto tra Comuni, che si cimentano in prove sportive attraverso una rappresentanza composta da ragazzi residenti nel proprio territorio Si è proseguito nel corso dell anno nel sostegno al progetto Pillole di salute, Prove gratuite di movimento, ideato dall ASL Lecco, supportato da Provincia e CONI e attuato dall Associazione Giretto con la collaborazione di 37 Associazioni sportive del territorio che offrono la possibilità di provare gratuitamente diverse discipline sportive, nonché di Federfarma per la distribuzione delle pillole nelle farmacie aderenti. Il rapporto con le associazioni sportive del territorio ha scontato quest anno la criticità delle limitate risorse disponibili. Sono state sostenute con contributo alcune iniziative ricorrenti di valorizzazione del territorio attraverso manifestazioni sportive, quali le più rilevanti gare di corsa in montagna che si svolgono in provincia. Non è stato invece possibile riproporre i tradizionali bandi di contributo che hanno dato un buon riscontro anche in termini di customer satisfaction come si evince dall indagine di qualità effettuata lo scorso anno. La collaborazione si è pertanto articolata principalmente nel sostegno al montepremi e nel sostegno all attività promozionale attraverso i propri canali di comunicazione e la concessione di sale della Provincia di Lecco per le conferenze stampa di presentazione delle iniziative. Con Regione Lombardia si è mantenuto uno stretto rapporto di collaborazione. E stata data diffusione attraverso le mailing list (Associazioni, Federazioni, Comuni) dei bandi regionali per contributo in conto interessi sui mutui del Credito Sportivo per interventi sull impiantistica sportiva oltre che del bando per sostegno a manifestazioni ed eventi sportivi nel primo semestre Su input dell Assessore Regionale p stato organizzato un incontro dell Assessore con le associazioni sportive del territorio finalizzato a un confronto e uno scambio di idee con l associazionismo sportivo per raccogliere segnalazioni, esigenze e indicazione di priorità di intervento. Hanno partecipato circa 60 associazioni del territorio, evidenziando le criticità più stringenti. A settembre la Regione Lombardia ha approvato un accordo di programma per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia per coinvolgere in maniera operativa ed efficace tutti i protagonisti del Sistema Sport in Lombardia, adottare una visione comune degli obiettivi prioritari, elaborare risposte concrete alle problematiche in gioco e ottimizzare le risorse a disposizione per realizzare gli interventi. A conclusione del processo di definizione dell accordo la nostra Provincia è stata designata da UPL a far parte della Segreteria Tecnica che ha tra i propri compiti quello di individuare e proporre le azioni attuative degli obiettivi previsti negli assi di intervento. Villa Monastero: le prospettive di una gestione internalizzata Pag.8/55

9 Dal 1 gennaio 2013 le attività di Villa Monastero sono state internalizzate dalla Provincia per meglio rispondere ai tagli imposti agli enti locali, ma soprattutto per ottimizzare la gestione del compendio. La Provincia è pertanto fortemente impegnata sul rilancio di Villa Monastero, una delle più forti attrattive turistiche e culturali del nostro territorio. E stato infatti predisposto un programma ricco di iniziative in ambito culturale, già da febbraio, tra cui convegni, concerti, performance, mostre ed eventi celebrativi. Inoltre, è in atto una collaborazione con il Comune di Varenna per valorizzare la Sala Polifunzionale comunale, attigua alla Villa, che possiede le caratteristiche per facilitare l integrazione e lo sviluppo delle attività culturali di Villa Monastero, con una positiva ricaduta sullo sviluppo del turismo culturale di Varenna. Nel corso del 2013 la promozione e la comunicazione sono state effettuate con il coordinamento dell Ufficio Comunicazione e dell Ufficio Stampa, in particolare per quanto riguarda i rapporti con gli organi di informazione. E stato avviato un progetto di comunicazione, realizzato in collaborazione con un Agenzia specializzata, volto a rendere più efficace la comunicazione verso i potenziali utenti di Villa Monastero. Il progetto, attraverso una serie di attività di impatto promozionale e la creazione di un immagine coordinata, introduce modalità innovative di valorizzazione della struttura e vuole sviluppare strumenti per la promozione coordinata dell area, definendo strumenti flessibili, strutturati per fasi di avanzamento. Il progetto impone una riflessione sulla messa a punto di strategie di comunicazione chiare ed efficaci, ponendo una particolare attenzione ai diversi target di utenti che si vogliono intercettare, individuando i contenuti e che si vogliono comunicare. Con questa finalità è stato ideato un nuovo logo, sono state predisposti format di comunicazione, è stato acquisito un consistente database fotografico, compiuto un restyling del sito web in collaborazione con il Servizio ICT, progettato materiale di comunicazione e gadget per il bookshop della Casa Museo. All interno del progetto è stato avviato un percorso di incontri finalizzati con target di soggetti interessati alle attività della Villa, il primo dei quali è stato a novembre e ha coinvolto molti soggetti che operano nell'ambito della comunicazione di settore. Villa Monastero ha aperto al pubblico il 1 marzo 2013 e la Casa Museo è rimasta aperta tutti i fine settimana, come previsto dal riconoscimento regionale. E stato inoltre confermato un progetto sperimentale a costo zero di apertura della Casa Museo durante i giorni feriali del mese di agosto, grazie a un accordo con il gestore del servizio di custodia e biglietteria. I giardini e la Casa Museo sono stati visitati da persone, considerate anche le aperture straordinarie a novembre e dicembre. Il progetto di valorizzazione del giardino, grazie al quale sono state incrementate le specie botaniche, valorizzate nuove aree del giardino e implementato l impianto di irrigazione, è stato concluso nel primo trimestre Il giardino è stato oggetto di un ulteriore progetto cofinanziato dalla Regione Lombardia, che ha visto in particolare la sistemazione e valorizzazione di nuove aree del giardino oltre che la cartellinatura delle specie presenti. Villa Monastero, anche in forza del riconoscimento di Casa Museo, ha continuato a garantire lo svolgimento delle attività educative ovvero quei progetti con i quali il museo rende più accessibili al pubblico le proprie collezioni e sostiene processi di apprendimento formali e informali e le attività culturali, ovvero quelle attività che favoriscono la crescita di interesse da parte del pubblico verso le collezioni del museo e le tematiche del patrimonio culturale. Quale requisito fondamentale per il mantenimento del riconoscimento regionale di Casa Museo è prevista la figura del Conservatore e Curatore delle collezioni. L attività convegnistica si è svolta con risultati positivi nel 2013 con l'organizzazione di 56 convegni e la programmazione dell attività convegnistica per il 2014 e alcune richieste pervenute per il Per valorizzare il compendio e soddisfare le esigenze degli utenti è stato portato avanti un progetto di valorizzazione del centro convegni, in collaborazione con il Comune di Varenna, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo, volto all ammodernamento degli arredi e delle attrezzature di Villa Monastero con particolare riferimento alla Sala Fermi e alla Sala polifunzionale. E stata organizzato il 59 Convegno di Studi Amministrativi di Varenna sotto la direzione scientifica della Corte dei conti con ottimi risultati sia in tema di livello formativo che di presenze istituzionali. 3. AMBIENTE, ECOLOGIA, CACCIA E PESCA, AGRICOLTURA Ambiente L attività del Settore riveste notevole rilevanza considerato che le competenze istituzionali riconosciute in capo all Ente Provincia in materia ambientale hanno dirette e importanti ricadute sulla società civile, sul mondo produttivo, sui singoli cittadini, su aziende e imprese. Pag.9/55

10 Primaria risulta, infatti, la necessità di contemperare le legittime esigenze di sviluppo che non possono prescindere dallo sfruttamento delle risorse naturali disponibili, con la necessità di preservare l ambiente operando in modo che le problematiche connesse alle diverse matrici ambientali che rientrano nella sfera di azione giuridica e politica della Provincia quali rifiuti, risorse idriche ed energetiche, aria e difesa del suolo siano affrontate con particolare attenzione. Questo aspetto risulta ancor più evidente in un momento storico in cui la perdurante stagnazione dell economia vede i diversi portatori di interessi che si interfacciano con la Provincia in grave difficoltà ad affrontare e sostenere quei costi ambientali che discendono dall espletamento dei compiti di pianificazione, programmazione, controllo e verifica che sono assegnati al Settore. Sono state, pertanto, sviluppate sulla base delle linee di indirizzo azioni di prevenzione attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione mirate, in modo da poter esercitare il ruolo cruciale che riveste la Provincia in materia di controllo e programmazione ambientale nei confronti dei soggetti pubblici e privati senza ricorrere, dove possibile, a interventi repressivi e sanzionatori. In quest ottica e sulla base degli obiettivi di cui alla Relazione previsionale e programmatica si è operato in primo luogo per confermare la posizione raggiunta dalla nostra Provincia nella gestione dei rifiuti che costituisce senza dubbio un punto di eccellenza per il nostro territorio. In secondo luogo sono state effettuate e promosse iniziative relative ad alcuni aspetti ambientali considerati estremamente significativi quali il risparmio energetico, la tutela delle acque, il controllo degli impianti termici per la sicurezza dei cittadini e la riduzione dell inquinamento, la pianificazione delle attività estrattive. Per quanto riguarda le attività estrattive è proseguito il lavoro di predisposizione del nuovo Piano Cave, sulla base della prima proposta di cui la Giunta provinciale ha preso atto con deliberazione n. 373 del 27 dicembre 2012, il gruppo di professionisti incaricati in collaborazione con i competenti uffici ha concluso la stesura definitiva del Piano. Con deliberazione n. 20 del 8/4/2013 il Consiglio Provinciale ha adottato la Proposta di Piano Cave, la Proposta di Rapporto Ambientale e lo Studio di Incidenza. In attuazione della citata deliberazione si è provveduto a: - invio Studio di Incidenza alla Regione Lombardia Sistemi Verdi e Paesaggio per l acquisizione del parere di competenza; - deposito presso il Servizio Difesa del Suolo della documentazione a far data del 9 aprile 2013 per sessanta giorni e comunicazione a mezzo stampa dell avvenuto deposito; - invio richiesta dei pareri ai Comuni ed agli Enti Gestori dei Parchi interessati; - Entro i termini fissati sono pervenute sedici osservazioni, e sono stati acquisiti i pareri degli Enti. E stata effettuata la valutazione tecnica dei documenti pervenuti ed è stato anche concluso il procedimento di VAS con la seconda conferenza di Valutazione Ambientale Strategica che ha avuto luogo in data 20 novembre La proposta di Piano Cave, corredata dalla documentazione di rito, è stata inviata nel mese di dicembre al competente Ufficio per la successiva adozione definitiva da parte del Consiglio Provinciale. In attuazione delle linee guida del nuovo Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti (PPGR) sono proseguite alcune iniziative orientate alla riduzione dei rifiuti. Il competente Ufficio, in ottemperanza alle disposizioni di cui all art. 16, comma 2, della L.R. 26/2003 e s.m.i. ha provveduto a predisporre una specifica relazione in merito allo stato di attuazione del Piano Rifiuti, successivamente trasmessa in Regione. Nel 2013 è proseguito il progetto Road Trash, promosso e finanziato dall Assessorato all Ambiente della Provincia di Lecco e dalla società SILEA S.p.A. per rispondere allo spiacevole fenomeno dell abbandono dei rifiuti lungo le strade extraurbane. Anche il terzo anno di attuazione del progetto Road Trash, che ha visto una proficua collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, è stato molto positivo: sono stati effettuati 51 interventi, di cui 19 relativi ad abbandoni di rifiuti costituiti da cemento-amianto, ripulendo il territorio da 113 tonnellate di rifiuti per una spesa complessiva a carico della Provincia di circa euro. Tra gli interventi di rilievo ci si limita a citare il recupero delle autovetture depositate sul fondo dell Adda, in Comune di Brivio, e la rimozione dei rifiuti lungo la scarpata nel Comune di Dorio, effettuati nel mese di aprile, nonché la consueta pulizia dei bordi delle strade percorse dal Giro di Lombardia, nello scorso mese di ottobre. Sono state concluse le elaborazioni dei dati comunali relativi alla produzione e gestione dei rifiuti urbani nell anno 2012, raccolti, come di consueto, tramite l applicativo web Osservatorio Rifiuti Sovraregionale (O.R.So.). I risultati conseguiti sono stati presentati in occasione della Pag.10/55

11 conferenza stampa dell 8 agosto e sono stati messi a disposizione dei Comuni e dei cittadini sul sito dell Amministrazione. Nel primo semestre 2013 ha preso avvio la fase operativa della campagna di sensibilizzazione e comunicazione in materia di radon, promossa dalla Provincia di Lecco d intesa con i soggetti più direttamente coinvolti (ASL e Comuni). A tal fine, l Assessorato all Ambiente, di concerto con l Assessorato Istruzione, ha ritenuto di procedere a una valutazione analitica delle concentrazioni di radon in tutti gli edifici di proprietà (le due sedi dell Amministrazione provinciale e 16 Istituti scolastici). Nell ambito di tale iniziativa, al fine di poter illustrare in modo più compiuto gli aspetti operativi correlati con l attuazione del progetto, con la collaborazione dell ENEA Istituto di Radioprotezione di Bologna, è stato organizzato uno specifico incontro che ha avuto luogo il 26 marzo nel corso del quale sono stati consegnati ai referenti per il progetto i dispositivi di misura (dosimetri) da collocarsi nei locali individuati per la durata di un anno, in modo da fornire dati di concentrazione attendibili. Sono stati raccolti i dati e le rilevazioni relative ai primi due periodi di misurazione; le risultanze degli stessi saranno valutate al termine della campagna prevista per il marzo La gestione dei rifiuti industriali si è caratterizzata attraverso: - approvazione dei progetti e autorizzazione alla realizzazione e all esercizio delle operazioni di smaltimento e recupero dei rifiuti pericolosi e non pericolosi; - istruttorie delle istanze presentate dalle aziende che intendono effettuare attività di recupero di rifiuti, pericolosi e non pericolosi, avvalendosi delle procedure semplificate; - sopralluoghi per il controllo, sia amministrativo che tecnico, della gestione degli impianti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti; - istruttorie relative all esame di richieste di assoggettabilità o verifica di Valutazione di Impatto Ambientale; - sopralluogo di controllo dello stato di avanzamento dei lavori di bonifica e verifica di conformità al progetto approvato al fine del rilascio del certificato provinciale di avvenuta bonifica; - istruttorie delle istanze presentate dalle aziende che intendono effettuare attività a ridotto inquinamento atmosferico; - approvazione dei progetti e rilascio delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera per i cosiddetti impianti semplici; - sopralluoghi e istruttorie relative alle istanze presentate dalle aziende per Autorizzazione Integrata Ambientale; - rilascio autorizzazione generale per impianti e attività in deroga. Nell ambito delle attività di informazione, diffusione di materiale e promozione di iniziative in campo ambientale: - sono state promosse alcune campagne informative e di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini per quanto riguarda il controllo degli impianti termici. Le campagne sono state fatte sia attraverso la stampa che attraverso degli spot televisivi. - nel quadro delle iniziative di conoscenza e approfondimento sulle tematiche ambientali è stato promosso in collaborazione con la Camera di Commercio e le Associazioni Imprenditoriali del territorio un workshop informativo per affrontare i primi aspetti applicativi dell Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) prevista dal DPR 13 marzo 2013 ed entrata in vigore il 13 giugno 2013 con particolare riferimento al ruolo della Provincia. Relativamente all iniziativa denominata Giornata del Verde Pulito che Regione Lombardia ha delegato alle Province, attraverso l utilizzo di fondi provinciali, sono state finanziate le iniziative promosse da 50 Comuni per un importo di circa Euro ,00. In materia di risorse idriche la vigente normativa riconosce alla Provincia una serie di funzioni di carattere autorizzativo, di controllo e vigilanza che risultano estremamente importanti per garantire la tutela e la qualità di questa risorsa. L Ufficio, pertanto, nel conseguire gli obiettivi assegnati ha operato attraverso: - istruttoria e revisione delle pratiche relative alle autorizzazioni allo scarico in corpo d acqua superficiale provenienti sia da pubbliche fognature, che da abitazioni o attività produttive, in attuazione del D.Lvo n. 152/2006; - istruttoria sia tecnica che amministrativa delle pratiche relative alla delega assegnata alle Province in materia di derivazione di acque pubbliche. Tale attività risulta estremamente complessa ed articolata in quanto la Provincia deve contemperare gli interessi degli operatori pubblici e privati con le esigenze di tutela del territorio e di una risorsa fondamentale quale l acqua; Pag.11/55

12 - gestione catasto informatico pratiche di concessione di derivazione; - effettuazione sopralluoghi di verifica e controllo in ordine ad episodi e segnalazioni di scarichi non autorizzati ed effettuati con modalità non conformi a quanto prescritto dalla vigente normativa; - implementazione del SIRE Acque (Sistema Informativo Regionale Acque) attraverso l inserimento dei dati inerenti le autorizzazioni allo scarico dei depuratori. E stata inoltre attivata, in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecco, la scrivania virtuale per la gestione delle pratiche relative alla Autorizzazione Unica Ambientale attraverso il SUAP. Da evidenziare, inoltre, il ruolo svolto dagli Uffici nei confronti dell Azienda Speciale Ufficio d Ambito della Provincia di Lecco per quanto riguarda la gestione del Servizio Idrico Integrato, sia attraverso una verifica in merito all attuazione delle linee di indirizzo impartite all Azienda dal Consiglio Provinciale sia attraverso una stretta collaborazione per l individuazione e la definizione degli interventi da inserire nel Piano d Ambito. In quest ambito ha assunto particolare rilevanza l impegno profuso dal Servizio Acque per garantire la continuità della gestione del Servizio Idrico Integrato il cui affidamento provvisorio alla Società Idrolario scadeva il L attività svolta in sinergia con l Ufficio d Ambito ha consentito di predisporre gli atti necessari per l affidamento del Servizio Idrico Integrato nell ATO di Lecco sottoposto alla approvazione del Consiglio Provinciale nel mese di dicembre Il controllo e la verifica in merito allo stato di manutenzione degli impianti termici e al loro rendimento, finalizzati a ridurre l inquinamento atmosferico e a garantire la sicurezza dei cittadini, costituiscono un impegno di grande rilevanza per il competente Servizio chiamato a dare attuazione alle indicazioni dell Ente. In attuazione delle linee di indirizzo della Giunta Provinciale: - è proseguita l attività di verifica assicurata dall operato di sei verificatori in possesso dei requisiti previsti dalla normativa e qualificati dall E.N.E.A. selezionati attraverso specifico bando pubblico. E stata programmata, compatibilmente con le risorse umane disponibili, una serie di controlli sugli impianti termici dei Comuni del nostro territorio. - In base alle risultanze degli stessi si è proceduto a emettere i conseguenti provvedimenti per l adeguamento e la regolarizzazione degli impianti; - è stato, altresì, realizzato uno specifico manifesto informativo presentato nel corso di un incontro con i Comuni interessati ai controlli che è stato successivamente trasmesso per la sua pubblicazione, esposizione e diffusione presso i cittadini. Infine, in collaborazione con l Unione Provinciale Artigiani di Lecco (UPAL) è stato organizzato presso la sede dell Associazione in data 11 novembre 2013 uno specifico incontro con gli operatori del Settore associati e non. Nel corso dell incontro oltre a fornire un quadro aggiornato delle principali novità normative che disciplinano la materia, sono stati illustrati i risultati dell attività svolta dal Servizio Energia che ha riscontrato una significativa riduzione delle difformità e miglioramenti sulle operazioni di manutenzione e controllo degli impianti con potenza inferiore ai 35 kw. Il Servizio si occupa anche della gestione dei percorsi formativi dei Conduttori di impianti termici, obbligatori in presenza di impianti con potenzialità termica superiore a 232 kw. Gestione della fauna e dell attività venatoria Anche in questa materia la Provincia è chiamata a svolgere un ruolo delicato in quanto, se da un lato deve garantire una gestione delle consistenze faunistiche che tuteli e preservi le diverse popolazioni animali, dall altro deve programmare e pianificare l esercizio legittimo dell attività venatoria e pescatoria da parte di un gran numero di soggetti che ripongono tutta una serie di aspettative in questa attività. Nasce, pertanto, la necessità di un continuo confronto con le Associazioni Venatorie e Ambientaliste i cui diversi interessi, contrapposti, la Provincia deve saper gestire attraverso scelte oculate che spesso richiedono una grande opera di mediazione. L attività del Servizio Faunistico si è articolata come segue: - predisposizione dei tesserini annuali per l esercizio venatorio, distribuzione e raccolta degli stessi, archiviazione e analisi dei dati contenuti; - rilascio delle nuove autorizzazioni per l esercizio venatorio negli appostamenti fissi di caccia e rinnovo di quelle esistenti. - predisposizione dei tesserini annuali per la pesca dei Salmonidi, distribuzione e raccolta degli stessi, archiviazione e analisi dei dati contenuti; - predisposizione e rilascio delle nuove licenze di pesca; - rilascio delle autorizzazioni per l esecuzione delle gare di pesca; Pag.12/55

13 - rilascio autorizzazioni per l istituzione di zone finalizzate all allenamento ed all addestramento dei cani e alle gare cinofile; - coordinamento e collaborazione con il Corpo di Polizia Provinciale per il soccorso ed il recupero della fauna in difficoltà. Il Servizio Faunistico fornisce un costante supporto in campo naturalistico al Settore Territorio per quanto riguarda tutte le problematiche connesse alla pianificazione urbanistica e alla realizzazione di interventi che possono incidere sull ambiente naturale anche attraverso la partecipazione di un funzionario quale componente in seno alla Commissione per il Paesaggio. Inoltre si è provveduto a: - programmare e condurre i censimenti sulla fauna selvatica ; - approvare il calendario venatorio integrativo provinciale per la stagione ; - verificare l attuazione del Piano di contenimento della cornacchia grigia; - garantire l attivazione degli impianti di cattura. Particolare importanza riveste la redazione annuale di 8 piani di prelievo relativi a: Camoscio, Capriolo, Cervo, Muflone, Cinghiale, Lepre comune, Fagiano di monte e Coturnice delle Alpi. Tali piani sono il principale strumento di programmazione del prelievo e di controllo della caccia alle predette specie. Sono realizzati in autonomia dal Servizio Faunistico Provinciale sulla base dei dati censuari annuali. L Ufficio, inoltre, si è occupato della raccolta, inserimento, e valutazione delle schede regionali finalizzate alla costituzione di un database regionale per quanto riguarda i richiami vivi attraverso un serrato e proficuo confronto con le Associazioni Venatorie. Nell ambito degli studi e attività sulle popolazioni selvatiche è stata data attuazione al protocollo d intesa sottoscritto con Regione Lombardia finalizzato alla definizione delle modalità di collaborazione delle azioni previste dal progetto LIFE09 ARCTOS Conservazione dell'orso bruno. L attività della Provincia di Lecco per il 2013 è stata indirizzata alla valutazione e certificazione della presenza della specie, certificazione dei danni causati alle produzioni agricole e zootecniche e assistenza dei soggetti danneggiati, implementazione dei protocolli per le buone pratiche relative alla gestione della zootecnia compatibile con la presenza dell orso; protezione delle produzioni danneggiabili dall orso mediante l uso di recinzioni elettrificate. E stata data attuazione al protocollo d intesa sottoscritto con Regione Lombardia per la tutela dello scoiattolo comune tramite l applicazione di metodi di controllo delle popolazioni dello scoiattolo grigio e la valorizzazione degli ecosistemi forestali. Inoltre la Provincia di Lecco ha svolto un ruolo nell applicazione di strategie di comunicazione, educazione e sensibilizzazione relative alla tutela della biodiversità e delle specie native negli ecosistemi forestali. E stato predisposto il Programma di Ripopolamento Ittico per l anno 2013, secondo le linee guida contenute nella Carta delle Vocazioni Ittiche e nel Piano Pesca Provinciale. Il Programma, che ripercorre le attività già programmate negli scorsi anni, comprende molteplici attività e opere ittiogeniche quali: immissioni di esemplari giovani diverse specie di pesci, opere di miglioramento ambientale destinate a mantenere ed incrementare la riproduzione di specie ittiche fondamentali quali alborella, persico, lavarello, ecc.. Come da tradizione ormai consolidata il Servizio Faunistico della Provincia di Lecco ha predisposto l opuscolo per i pescatori dilettanti per illustrare in modo semplice quanto previsto da leggi e regolamenti in materia di pesca con il fine di consentire di praticare serenamente la pesca con la consapevolezza di agire in modo corretto. Si è provveduto inoltre a: - programmare e condurre accertamenti sulla presenza e consistenza di alcune specie ittiche; - collaborare strettamente con la Provincia di Como al fine di uniformare la gestione delle acque comuni; - informatizzare e analizzare i dati relativi ai prelievi dei Salmonidi; L attività è stata spesso svolta in collaborazione con le associazioni locali al fine di integrare l azione delle predette Associazioni con quella svolta dalla Provincia. Il Servizio Faunistico gestisce il Sistema di pompaggio delle acque ipolimniche del Lago di Annone, attraverso l impiego di società specializzate nel settore. Nei dettagli, si è effettuata l attività di pompaggio vera e propria e nonché la gestione del sistema di regolazione del livello del Lago di Annone e il monitoraggio continuo degli effetti che l allontanamento dell ipolimnio causa sull ecosistema lacustre. Questa attività si pone all avanguardia in campo nazionale per quanto riguarda le tecniche di bonifica dei corpi idrici inquinati, e viene gestita in piena autonomia. Analogamente agli scorsi anni è stata nuovamente implementata la capacità produttiva l Incubatoio di Fiumelatte (Varenna) ove la Provincia di Lecco sta conducendo un programma di allevamento intensivo che quest anno ha portato all immissione di: - Coregone lavarello, taglia 5-6 cm soggetti; Pag.13/55

14 - Coregone lavarello, taglia 1-2 cm soggetti; - Salmerino alpino, taglia 4-5 cm soggetti; - Trota fario, taglia 5-6 cm soggetti; - Luccio, taglia 2 cm soggetti; - Agone, taglia 6 mm soggetti; - Agone, taglia 20 mm soggetti. Questi pesci, nella quantità immessa sono più che sufficienti a coprire l intero fabbisogno annuale provinciale. Come per gli anni passati la gestione è dell impianto è stata affidata ad un soggetto privato, altamente qualificato, attraverso apposite procedure di assegnazione; L attività vede una costante ed intensa partecipazione del Servizio Faunistico nelle fasi decisionali relative all intera programmazione del ciclo produttivo dell Incubatoio, soprattutto per quanto riguarda: tempistica, calibrazione della produzione, implementazione della tecnologia e della strumentazione. Il Servizio Faunistico partecipa assiduamente anche nella programmazione e nel controllo dell attività di verifica degli esiti dei ripopolamenti effettuati con pesci provenienti dall Incubatoio: da ormai tre anni tutti i soggetti di Coregone lavarello immessi sono marcati così da consentire una puntuale verifica sull esito dei ripopolamenti, ad esempio si è potuto stabilire che nel 2012 il 36% dei soggetti di Coregone lavarello catturati dai pescatori professionisti provenivano dalle immissioni effettuate dalla Provincia. Agricoltura Per quanto riguarda l agricoltura, l impegno della Provincia è proiettato verso la strutturazione di un sistema agricolo locale maggiormente riconoscibile nel profilo imprenditoriale e delle produzioni, integrato nell economia del territorio e capace di concorrere al suo sviluppo mediante il miglioramento della qualità dell ambiente e la salvaguardia di profili culturali e di tradizione locale. La superficie agricola lecchese interessa il 15% di quella provinciale ( ettari, di cui circa i due terzi di foraggere permanenti) ed è caratterizzata da un elevato grado di frammentazione causato, soprattutto nella zona collinare, da uno sviluppo notevole delle aree urbanizzate e dalle infrastrutture viabilistiche. Più significativa la superficie forestale, che con circa ettari occupa il 55% del territorio provinciale. L azione politico amministrativa provinciale anche nell ambito delle attività svolte nel 2013 è stata orientata a superare, o almeno ad attenuare, i limiti strutturali connaturati ai vincoli territoriali naturali e ad accrescere le opportunità per il settore pur tenendo conto che il Servizio Agricoltura articola le proprie attività sulla base dei trasferimenti regionali finalizzati all espletamento delle funzioni conferite dalla Regione e, seppur con tutti i limiti derivati dalla scarsità di risorse assegnate, per l attuazione degli obiettivi individuati dal Piano di Gestione. Nel complesso della programmazione l attività prevista per il 2013 è stata realizzata in misura soddisfacente. Tutti gli obiettivi indicati nella relazione previsionale e programmatica sono stati oggetto di specifiche attività che hanno trovato riscontro in sede di Piano Esecutivo di Gestione. Per quanto riguarda le azioni discendenti dagli indirizzi locali di politica di sviluppo delle potenzialità dell agricoltura lecchese, l interesse dell Amministrazione è rivolto a perseguire i seguenti obiettivi: - valorizzare le risorse ambientali e territoriali di importanza per l agricoltura; - sviluppare in forma imprenditoriale la multifunzionalità dell agricoltura, favorendo anche la sua integrazione con la risorsa turistica del territorio; - favorire l integrazione dell agricoltura nell economia provinciale. Per quanto attiene all espletamento delle funzioni conferite con L.R. 31/2008 dalla Regione, si persegue l obiettivo di assicurare agli utenti elevati livelli d efficienza nella gestione delle funzioni e dei procedimenti amministrativi. In questo ambito di attività rientrano una pluralità di procedimenti riconducibili all applicazione delle misure del Programma di Sviluppo Rurale e agli adempimenti connessi a diverse fonti normative europee, nazionali e regionali. Il perseguimento del complesso degli obiettivi comporta l attuazione d iniziative dirette a sviluppare relazioni fra la Provincia, le imprese e le loro Organizzazioni e gli Enti locali, a favorire le azioni volte a promuovere e potenziare l aggregazione dei produttori agricoli, a favorire i rapporti fra produttori e consumatori, a valorizzare le risorse forestali locali e a promuovere una maggiore conoscenza dell agricoltura, dei prodotti e dei servizi che la comunità locale può ottenere dalle imprese agricole. In seguito alla sottoscrizione del Protocollo d intesa tra la Provincia di Lecco, la Provincia di Como, la Camera di Commercio di Lecco, la Camera di Commercio di Como, Unioncamere Lombardia, Regione Lombardia D.G. Agricoltura e il Consorzio IGT Terre Pag.14/55

15 Lariane, sono proseguite le attività previste dal progetto esecutivo 2013 finalizzate alla valorizzazione delle produzioni viti-vinicole anche attraverso momenti di formazione, comunicazione e ricerca. Con la fine dell anno scolastico 2012/2013, è terminata l attività realizzata dai soggetti selezionati dalla Provincia (Terrealte-Consorzio agricolo e agrituristico lecchese e Mondo Verde Società Cooperativa sociale) rivolta agli alunni delle scuole lecchesi, relativa ai progetti Percorsi didattici integrati (visita didattica presso un azienda agricola precedute da un momento introduttivo e propedeutico) e Quello che il mondo mangia (studio e analisi delle differenti abitudini alimentari affermatesi nel tempo e nello spazio). Inoltre, nell ambito della partecipazione della Provincia all edizione 2013 di Agrinatura The Rural Expo, sono state realizzate attività didattiche previste dal progetto Laboratori del gusto e attività didattiche, inserito nel Programma di educazione alimentare 2012/2013. La Provincia ha sostenuto economicamente l edizione 2013 della manifestazione Agrinatura The Rural Expo, vetrina dell agricoltura locale svoltasi ad aprile/maggio presso Lariofiere di Erba (Co), partecipando con uno spazio espositivo. Pur a fronte di scarse risorse economiche, è stato possibile, comunque, accogliere alcune richieste di sostegno alle manifestazioni agro-zootecniche più importanti del nostro territorio come, ad esempio, la Fiera Zootecnica di Pasturo o la Mostra di Casargo dedicata alle razze autoctone di capra. Per sostenere i produttori agricoli e in particolare la vendita dei loro prodotti, la Provincia è impegnata con il Consorzio Terrealte e la Fiera di San Giuseppe Artigiano per rinnovare la convenzione sull utilizzo dei locali della Fiera di Osnago adibiti a Mercato settimanale dei produttori agricoli, la cui scadenza è prevista per la fine di dicembre Durante il corso della prima parte del 2013 è stato possibile approfondire gli aspetti più critici relativi ai riflessi che l attuale congiuntura economica ha sul comparto agricolo. Allo scopo l Assessorato ha programmato alcuni specifici incontri con le principali Associazioni di categoria, allevatori ed agricoltori, al fine di individuare gli elementi di maggior criticità da affrontare in via prioritaria. La Provincia, nell ambito dei servizi ambientali da erogarsi da parte dei Consorzi Forestali ai sensi della L.R. 31/2008 art. 56, ha sostenuto i seguenti interventi proposti dal Consorzio Forestale Lecchese: - Lotta alla processionaria del pino in comune di Lecco; - Manutenzione e messa in sicurezza di alcuni tratti della strada comunale tra Dervio e Vignago; - Taceno - La casa nel bosco - 1 e 2 lotto. Per quanto riguarda il 6 Censimento Generale dell Agricoltura, momento fondamentale per aggiornare tutte le informazioni statistiche strutturali sulle aziende agricole attive nella nostra provincia, è stata completata l analisi e l elaborazione grafica dei dati specifici delle aziende lecchesi, nonché la predisposizione del rapporto finale pubblicato nei siti istituzionali. 4. APPALTI DI LAVORI, CONTRATTI ED ESPROPRI Interventi di viabilità Nel corso del 2013 l attività di programmazione ha proseguito nel suo andamento lineare in quanto l Ente si è trovato nella condizione di limitare i suoi investimenti, dovuta sia dal fatto di aver deciso di dar corso alla compartecipazione finanziaria dell opera per antonomasia della Provincia, la cosiddetta Variante Lecco Bergamo, sia dalla continua riduzione dei trasferimenti statali che hanno inasprito ulteriormente il patto di stabilità interno e ridotto la capacità di spesa degli Enti. Come per gli anni precedenti, anche nel 2013 l intervento più rilevante è rappresentato dai lavori di realizzazione della variante alla S.S. 639 nel territorio della Provincia di Lecco ricompresa nei Comuni di Lecco, Vercurago e Calolziocorte - lotto che ricomprende il tratto località Chiuso di Lecco via ai Sassi in Calolzicorte, del costo stimato di euro ,00 (II lotto funzionale), il cui contratto è stato stipulato in data 11 ottobre Nel corso dell anno sono stati raggiunti importanti risultati, e precisamente: - È stato siglato un protocollo d intesa con la Provincia di Como per l affidamento, a propri dipendenti, dell incarico di collaudo in corso d opera dell intervento principale, - Sono state attivate le procedure di spostamento dei sottoservizi, alcune ancora in corso di esecuzione; - Sono state acquisite pressoché tutte le aree interessate dall intervento; - Per quanto attiene l avanzamento dei lavori si annota che gli stessi sono in corso di esecuzione, benché la consegna sia solo parziale, stante il non completo spostamento dei Pag.15/55

16 sottoservizi. È opportuno precisare che l attività del Settore è sempre stata improntata alla massima trasparenza e collaborazione con tutti i soggetti coinvolti, nonché con i cittadini tutti, allo scopo di rendere quanto mai trasparenti le procedure e chiari i passaggi compiuti e da compiere. Questo è stato reso possibile mediante la pubblicazione di un apposita pagina posta sulla homepage del sito internet della Provincia, che è stata tenuta continuamente aggiornata dando contezza di ciascuna fase del procedimento. Il risultato dell attività svolta è dato dal completo rispetto dei tempi assegnati. Interventi su fabbricati Per quanto attiene l intervento di realizzazione del Centro Espositivo Museale, i lavori sono proseguiti senza particolari intoppi sino alla fine del mese di luglio. Successivamente l impresa esecutrice, STEDA S.p.A. di Rossano Veneto, ha dato avvio alla procedura di liquidazione volontaria, motivata, a loro dire, ad ingenti problemi di liquidità legati al blocco dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. Per tale motivo l Impresa stessa ha chiesto la risoluzione consensuale del contratto d appalto. La Provincia di Lecco ha siglato un accordo, nel quale si prevede che s fronte di un impegno dell Impresa di effettuare il completamento delle strutture ed il collaudo delle stesse, la stazione appaltante accordi la risoluzione consensuale. Allo stato attuale l accordo è stato rispettato, si prevede l ultimazione delle lavorazioni entro i primi mesi del Riguardo gli altri interventi interessanti gli edifici provinciali sono stati affidati una serie di interventi di manutenzione straordinaria presso gli edifici scolastici Bovara, Parini e Greppi, finanziati con le economie derivanti da precedenti interventi co-finanziati dalla Regione Lombardia con contributo ex L. 23/96. È stato possibile indire le procedure di gara per il rifacimento della pavimentazione della palestra presso il Liceo Scientifico Grassi in Lecco, il rifacimento della pavimentazione interna presso l I.P.S.I.A. Fiocchi, la riqualificazione delle aree esterne del Forte di Fuentes ed il recupero dei sentieri storici dell Ecomuseo del Distretto dei monti e dei laghi briantei collegamento Comuni di Oggiono ed Ello. Sono ultimati i lavori di manutenzione straordinaria delle palestre presso gli edifici scolastici Bachelet di Oggiono, Agnesi di Merate e Medardo Rosso di Lecco; mentre sono ultimati gli interventi di restauro della Clemenza di Tito presso Villa Monastero. Per quanto attiene i lavori di adeguamento di alcuni edifici scolastici al D.M , gli stessi sono ultimati senza il raggiungimento dell 80% degli stessi, a causa di problemi finanziari della impresa esecutrice. Attività di sponsorizzazione È proseguita La ricerca di sponsor per l affidamento in gestione degli spazi presenti all interno delle rotonde presenti sulle strade provinciali, con l assegnazione di 8 nuove rotonde a Enti pubblici e/o soggetti privati. Va detto che non è stato possibile procedere con un bando, ma si è preferito sensibilizzare e stimolare la collaborazione con i pochissimi operatori economici privati che hanno manifestato interesse. Il raggiungimento di migliori risultati è stato precluso dal perdurare della sfavorevole congiuntura economica. Di seguito i progetti di competenza del Settore, inseriti nel Piano Esecutivo di Gestione 2013: 1. Programma triennale opere pubbliche ed elenco annuale e relativo monitoraggio in ordine allo stato di avanzamento (obiettivo altamente strategico); 2. Supporto specialistico per le procedure di appalto di lavori, servizi e forniture sia a soggetti esterni all Ente (Comuni, Comunità Montane, ecc.) che agli altri Settori dell Ente (obiettivo strategico); 3. Cura delle attività necessarie, propedeutiche e conseguenti alla stipulazione dei contratti dell intero Ente, sia in forma pubblica-amministrativa, che sotto forma di scrittura privata. Gestione dell Albo provinciale dei manutentori e tecnici e dei professionisti (obiettivo gestionale); 4. Supporto giuridico-amministrativo e predisposizione di tutti gli atti necessari, propedeutici e conseguenti necessari alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili di proprietà e competenza provinciale (fabbricati e strade) (obiettivo gestionale); 5. Concessione di contributi ai Comuni della Provincia di Lecco per il finanziamento di interventi volti a migliorare la rete viabile provinciale, per incrementare la sicurezza degli utenti (obiettivo gestionale); 6. Cura degli adempimenti necessari all espletamento delle attività della Commissione Consiliare VI (obiettivo gestionale); 7. Affidamento in gestione, a soggetti privati e/o pubblici, degli spazi presenti all interno degli spazi limitrofi alle rotonde poste lungo le strade provinciali (obiettivo gestionale). Pag.16/55

17 Si può affermare il pieno rispetto dei tempi per l espletamento delle procedure di propria competenza, nonostante i rallentamenti dell attività amministrativa dovuti ai limiti imposti dalla normativa in tema di patto di stabilità interno, ed alle continue evoluzioni normative che, anche nel 2013 seppure in maniera minore, hanno visto più volte rivisitata la disciplina di Settore. Anche nel 2013 il Settore ha proseguito nel pressoché esclusivo utilizzo degli strumenti informatici (PEC per tutte le comunicazioni e sito internet per la pubblicazione degli elaborati progettuali) nei rapporti con le Imprese/Professionisti, pratica che ha portato ad una notevole riduzione sia tempi che dei costi a carico dell Ente. Servizio Espropri L esecuzione della Variante alla SS 639 nel territorio della Provincia di Lecco, lotto S. Gerolamo è in assoluto l obiettivo prioritario della Provincia per i prossimi anni, considerato l ampiezza dell intervento, il Servizio è stato e continuerà in futuro a essere coinvolto nell attuazione delle procedure espropriative necessarie all acquisizione delle aree. A seguito dell approvazione di una variante progettuale, si è reso necessario attivare una nuova procedura espropriativa, con il deposito del progetto, la raccolta delle osservazioni degli espropriati e l avvio delle acquisizioni. Forte attenzione è stata inoltre rivolta alla creazione ed all aggiornamento di un apposita pagina posta sulla homepage del sito internet della Provincia allo scopo di rendere quanto mai trasparenti le procedure e chiari i passaggi compiuti e da compiere. E stato inoltre supportato attivamente il Responsabile Unico di Procedimento (RUP) e il servizio Appalti nelle attività di rispettiva competenza. L avanzamento dei progetti delle opere pubbliche e l ottimizzazione dei tempi sono il frutto della proficua collaborazione tra il Settore Viabilità e Grandi Infrastrutture, il Servizio Appalti di lavori, Contratti e il Servizio Espropri, la possibilità di organizzare e coordinare, congiuntamente, il lavoro degli uffici ha ottenuto il risultato di ottimizzare le risorse impiegate. In un ottica di collaborazione tra il Servizio Espropri e il Settore Viabilità e di gestione integrata dei progetti, al fine di snellire le procedure, in fase di cessione bonaria delle aree soggette ad esproprio, l ufficio si è fatto carico dell istruttoria e della raccolta della documentazione necessaria per gli Accordi volontari. Per la progettazione e la realizzazione delle opere pubbliche è stato inoltre necessario procedere all affidamento dei rilievi topografici delle aree d intervento, e successivamente al perfezionamento delle pratiche catastali, indispensabili per le procedure espropriative. In risposta alla richieste fatte dai tecnici e dagli amministratori locali di incrementare gli incontri e di poter collaborare con le realtà amministrative, il Servizio previa richiesta da parte dei Comuni, offre la sua consulenza e collaborazione nelle procedure espropriative richieste ai sensi del D.P.R. 327/2001. Nell ambito delle competenze trasferite dalla Regione alla Provincia, relative tra le altre, all autorizzazione di interventi privati d interesse pubblico (es.:elettrodotti, metanodotti, acquedotti), il Servizio ha il compito di gestire, se necessarie, le procedure espropriative connesse all acquisizione delle aree interessate dai lavori. Di seguito i progetti di competenza del Servizio, inseriti nel Piano Esecutivo di Gestione 2013: 1. Gestione della procedura espropriativa ordinaria (obbiettivo gestionale) 2. Controllo dei piani particellari per nuove opere, predisposizione stime e frazionamenti catastali (obbiettivo gestionale) 3. Consulenza agli enti locali ed ad altri soggetti realizzatori di opere pubbliche (obbiettivo Strategico) 5. PATRIMONIO EDILIZIO E IMMOBILIARE- DEMANIO - ATTIVITA ECONOMICHE - TURISMO Servizio Patrimonio Edilizio e Immobiliare: Progettazione e Manutenzione Gli ambiti d intervento sono molteplici; quelli inerenti l edilizia scolastica riguardano: - Il miglioramento della sicurezza dal punto di vista della prevenzione incendi; - Il miglioramento e potenziamento dell adeguamento impiantistico, nel senso di una dotazione di nuovi spazi informatizzati e interattivi e di un continuo adeguamento infrastrutturale; - Una costante attenzione alla manutenzione ordinaria al fine di monitorare le condizioni degli edifici e garantirne così l efficienza e un esercizio sicuro; - L estensione dell utilizzo di fonti energetiche rinnovabili con la realizzazione di nuovi impianti Pag.17/55

18 fotovoltaici; - L avvio, nell ambito del mandato, di indagini valutative sulla capacità di resistenza sismica degli edifici ed eventualmente la proposta di interventi migliorativi. Quelli sul patrimonio storico sono attuati con particolare attenzione a due aspetti ben definiti, ma imprescindibili l uno dall altro: - Interventi volti al mantenimento del bene, con azioni per lo più conservative (manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro); - Interventi volti all adeguamento funzionale del bene per renderlo funzionale ai nuovi utilizzi (interventi impiantistici e di cablaggio, interventi igienico sanitari, ecc) In attuazione degli obiettivi prefissati, a causa dell impossibilità di prevedere impegni in conto capitale, l attività a livello progettuale è stata svolta prevalentemente per la redazione di progetti atti a partecipare a bandi di finanziamenti di altri Enti, con particolare riguardo ai finanziamenti al 100% o calibrando il quadro economico della proposta progettuale entro limiti che consentano di ottenere copertura economica al 100%, avendo l ufficio già dato completamento alle previsioni del Piano Opere Pubbliche delle annualità precedenti, per le quali era garantita la copertura finanziaria. L attività di Direzione Lavori ha garantito l attuazione delle opere appaltate, volte a garantire fondamentalmente l utilizzo in sicurezza delle strutture. Per quanto riguarda la realizzazione del Centro espositivo Museale, non è stato possibile rispettare la prevista ultimazione lavori al 31/12/2013 in quanto la ditta appaltatrice ha avviato una procedura di concordato preventivo, mentre l attività relativa al progetto Luoghi e via della Fede in provincia di Lecco (attività progettuale) ha rispettato le tempistiche. Per l anno 2013 a causa dei limiti imposti in materia di finanza pubblica dal patto di stabilità non sono stati previsti interventi nel piano delle opere pubbliche, tuttavia si è proceduto alla progettazione dei seguenti interventi, in parte finalizzati alla partecipazione a bandi per l acquisizione di finanziamenti da parte di altri Enti: - progettazione dell intervento di adeguamento uffici presso la sede di corso Matteotti scala - C piano 3 e dei relativi atti autorizzatori - progetto preliminare per la realizzazione di un campo sportivo polivalente esterno presso l Istituto G. Fumagalli in Casatenovo, ai fini di accedere ad un finanziamento in conto capitale come previsto dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per gli Affari Generali, il Turismo e lo Sport 25/02/2013 (Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva di cui al decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, articolo 64, comma 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134), pubblicato in Gazzetta Ufficiale al n. 98 del 27/04/ progetto preliminare per il rifacimento pavimentazione della palestra presso l Istituto Parini in Lecco, ai fini di accedere ad un finanziamento in conto capitale come previsto dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per gli Affari Generali, il Turismo e lo Sport 25/02/2013 (Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva di cui al decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, articolo 64, comma 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134), pubblicato in Gazzetta Ufficiale al n. 98 del 27/04/ progetto preliminare per la ristrutturazione palestra presso il Liceo Artistico Medardo Rosso in Lecco, ai fini di accedere ad un finanziamento in conto capitale come previsto dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per gli Affari Generali, il Turismo e lo Sport 25/02/2013 (Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva di cui al decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, articolo 64, comma 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134), pubblicato in Gazzetta Ufficiale al n. 98 del 27/04/ progetto esecutivo per interventi di messa in sicurezza presso gli istituti di istruzione superiore V. Bachelet in Oggiono e M.G. Agnesi, ai fini di accedere ad un finanziamento di cui alla Legge 98/2013 di conversione del D.L. 69/2013 art. 18 sblocca cantieri, manutenzione reti e territorio e fondi piccoli Comuni - Interventi di edilizia scolastica. (In caso di finanziamento la progettazione deve ripartire dalla fase di progetto preliminare, prevedendone l inserimento nel piano Opere Pubbliche) - progetto esecutivo per interventi di messa in sicurezza presso gli istituti di istruzione superiore G. Bovara e G. Bertacchi in Lecco, ai fini di accedere ad un finanziamento di cui alla Legge 98/2013 di conversione del D.L. 69/2013 art. 18 sblocca cantieri, manutenzione reti e territorio e fondi piccoli Comuni - Interventi di edilizia scolastica. (In caso di finanziamento la Pag.18/55

19 progettazione deve ripartire dalla fase di progetto preliminare, prevedendone l inserimento nel piano Opere Pubbliche) - progetto esecutivo per interventi di messa in sicurezza presso l istituto di istruzione superiore P.A. Fiocchi in Lecco, ai fini di accedere ad un finanziamento di cui alla Legge 98/2013 di conversione del D.L. 69/2013 art. 18 sblocca cantieri, manutenzione reti e territorio e fondi piccoli Comuni - Interventi di edilizia scolastica. (In caso di finanziamento la progettazione deve ripartire dalla fase di progetto preliminare, prevedendone l inserimento nel piano Opere Pubbliche) - progetto esecutivo per interventi di messa in sicurezza presso il liceo scientifico G. B. Grassi in Lecco, ai fini di accedere ad un finanziamento di cui alla Legge 98/2013 di conversione del D.L. 69/2013 art. 18 sblocca cantieri, manutenzione reti e territorio e fondi piccoli Comuni - Interventi di edilizia scolastica. (In caso di finanziamento la progettazione deve ripartire dalla fase di progetto preliminare, prevedendone l inserimento nel piano Opere Pubbliche) - progetto esecutivo per interventi di messa in sicurezza presso l istituto di istruzione superiore G. Parini in Lecco, ai fini di accedere ad un finanziamento di cui alla Legge 98/2013 di conversione del D.L. 69/2013 art. 18 sblocca cantieri, manutenzione reti e territorio e fondi piccoli Comuni - Interventi di edilizia scolastica. (In caso di finanziamento la progettazione deve ripartire dalla fase di progetto preliminare, prevedendone l inserimento nel piano Opere Pubbliche) - Progetto preliminare nell ambito del progetto Luoghi e vie della fede in provincia di Lecco - Monastero di S. Maria del Lavello - completamento della valorizzazione del complesso storicomonumentale - Interventi sulle aree esterne e di manutenzione straordinaria in copertura; la progettazione definitiva, è stata sospesa a causa delle istanze presentate dal Comune di Calolziocorte. - Progetto per il trasferimento dell Ufficio IAT presso il Palazzo delle Paure in Lecco con relativa pratica presso la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio L ufficio inoltre : - ha predisposto le pratiche presso la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il paesaggio e presso il Comune di Varenna (autorizzazione paesaggistica) per la posa di una tendostruttura presso Villa Monastero - ha redatto lo studio di fattibilità per la sistemazione del piano seminterrato dell istituto scolastico Fumagalli in Casatenovo per la localizzazione dell indirizzo enogastronomico; - ha predisposto progetti relativi agli aspetti impiantistici per la realizzazione di laboratori presso l istituto Bovara (a titolo collaborativo con l istituto Badoni e il Liceo Manzoni che hanno provveduto in proprio alla realizzazione con la supervisione dell ufficio tecnico) - attività di RUP relativamente all intervento recupero sentieri storici (curato dal Settore Cultura con professionista esterno) Per quanto riguarda la Direzione e contabilità dei lavori, l attività svolta ha riguardato: - Gli interventi su istituti scolastici diversi per la messa a norma al DM 92 - L intervento di realizzazione del Centro Espositivo Museale - Gli interventi di riqualificazione e conservazione presso Villa Monastero - Gli interventi per adeguamenti normativi presso l istituto Parini in Lecco - Gli interventi per adeguamenti normativi presso l istituto Bovara in Lecco - Gli interventi di messa a norma in materia di sicurezza presso l istituto Superiore Greppi in Monticello Brianza. Gli interventi in corso rientrano tra quelli previsti per il rispetto dei limiti di pagamento richiesti dal Settore Bilancio e sulla base del prospetto allegato al bilancio 2013 dell Ente e successive modifiche. L attività ordinaria comprende tutte le attività atte a garantire la migliore funzionalità possibile degli edifici e comprende principalmente lavori, ma anche la gestione di servizi, quali ad esempio l appalto del riscaldamento degli edifici provinciali e l appalto degli ascensori. Nell anno 2013 è proseguita la gestione dei 17 appalti relativi alla manutenzione ordinaria affidati a fine 2012, i cui importi, rispetto al progetto iniziale, sono stati ridotti a causa dei disposti del DL 95/2012 (spending review). La gestione dell appalto calore è risultata oltremodo complessa in relazione alla mancata previsione della postazione di spesa in sede di approvazione bilancio; la gestione dell anno 2013, periodo 20/09/ /12/2013 è stata possibile solo a seguito della individuazione delle risorse Pag.19/55

20 economiche in sede di stato attuazione programma e salvaguardia equilibri di bilancio nello scorso mese di settembre; poiché le risorse individuate sono state rapportate allo storico, non sono previsti interventi di riqualificazione impiantistica con grave rischio sulla regolare gestione futura degli impianti. L ufficio pur sulla base delle ridotte risorse economiche disponibili, ha impostato i documenti tecnico-contabili per l espletamento di una nuova gara per un periodo estremamente ridotto, condizionato dalle postazioni di bilancio, al fine di individuare un nuovo gestore mediante procedura a rilevanza pubblica che risulti responsabile degli impianti sino al 15/09/2014. Negli edifici di proprietà e di competenza della Provincia di Lecco sono installati n 44 impianti tra ascensori, piattaforme di sollevamento e montascale per i quali, le vigenti normative, prevedono che il servizio di manutenzione sia affidato a ditte qualificate con personale abilitato. L ufficio ha redatto i documenti tecnico-contabili per l espletamento di una nuova gara al fine di garantire il servizio per l anno Alcune situazioni, che richiedevano interventi immediati ed urgenti, sono state gestite dall ufficio nell ambito delle somme urgenze, ai sensi dell art 176 del DPR 207/2010: - intervento di revisione della palestra inferiore dell istituto Bertacchi in Lecco; - Intervento pulizia neve presso l Istituto Greppi in Monticello e l Istituto Fumagalli in Casatenovo - Intervento di revisione dell UPS presso l Istituto Badoni in Lecco - Intervento di sistemazione di un serramento scorrevole presso la palazzina ex Fiocchi-istituto Badoni in Lecco - Sostituzione servoscala presso l istituto Bertacchi in Lecco - Interventi di ripristino dell impianto di riscaldamento presso l istituto Fumagalli in Casatenovo, l istituto Greppi in Monticello e l istituto Bachelet in Oggiono - Ripristino anello antincendio presso l istituto Vigano di Merate e presso l istituto Greppi in Monticello - Intervento di ripristino dell impermeabilizzazione dell atrio presso l istituto Parini in Lecco - Intervento di sistemazione pavimentazione palestra presso l Istituto Fumagalli di Casatenovo - Realizzazione di pedane metalliche per accessibilità disabili presso l Istituto Bertacchi in Lecco - Intervento di ripristino della funzionalità dei bagni presso l Istituto Parini in Lecco - Intervento di ripristino rete smaltimento acque meteoriche presso la caserma dei VVF in Lecco - Intervento di sostituzione produttore acqua calda presso la Caserna VVF Lecco - Verifiche pericolo sfondellamento solai e interventi per la realizzazione di sistema antisfondellamento presso l istituto Bachelet - Oggiono A livello impiantistico, aspetto costantemente monitorato in quanto fondamentale per la sicurezza delle strutture immobiliari di proprietà e/o di competenza provinciale, si segnala l esecuzione delle verifiche biennali degli impianti di terra e delle verifiche delle cabine MT. Infine nell anno 2013 sono stati effettuati i rinnovi dei CPI dei seguenti edifici: - ITG Bovara in Lecco - Istituto Viganò in Merate - Caserma VVF - Liceo classico Manzoni in Lecco Servizio Demanio 1. Le azioni previste nelle linee programmatiche dell Amministrazione provinciale promuovono il miglioramento del rendimento economico del patrimonio immobiliare con la ricerca dell ottimizzazione del rapporto costi/benefici, il miglioramento dei servizi offerti, garantendone anche la continuità. - Inventario beni - Locazioni passive - Gestioni condominiali - Coperture assicurative - Locazioni attive - Acquisizioni 2. L'attività consiste nella gestione amministrativa del complesso dei beni costituenti il patrimonio immobiliare della Provincia; questa si concretizza, innanzitutto, nella definizione e nell aggiornamento dell'inventario dei beni demaniali, patrimoniali indisponibili e disponibili determinandone lo stato fisico, geometrico, catastale e giuridico, sia ai fini contabili che ai fini operativi di supporto per gli altri Settori provinciali. All'interno di tale processo si Pag.20/55

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PISA

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PISA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PISA Piano per l utilizzo del telelavoro 2013-2015 (art. 9, comma 7, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 convertito con legge n. 221 del

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -

Dettagli

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH TRIENNIO 2014-2016 Premessa La Fondazione Museo Nazionale dell Ebraismo Italiano

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

OBIETTIVI PRIMARI. Il Modello Organizzativo dell Ufficio Associato. Comunità Montana Partenio Vallo Di Lauro

OBIETTIVI PRIMARI. Il Modello Organizzativo dell Ufficio Associato. Comunità Montana Partenio Vallo Di Lauro Progetto di Gestione Associata di Servizi Comunali IL MODELLO ORGANIZZATIVO DELL UFFICIO ASSOCIATO Pag. 1 OBIETTIVI PRIMARI Un modello ottimale deve raggiungere il miglior equilibrio possibile tra gli

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO

CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

Legge accesso disabili agli strumenti informatici Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - COMUNICAZIONE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - COMUNICAZIONE REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - COMUNICAZIONE Adottato con deliberazione Consiglio Comunale n 40 del 2004 (art. 8, c. 2 - legge 150/2000) CAPO I DISPOSIZIONI

Dettagli

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (P.T.T.I.) 2015 2017 1. Introduzione: organizzazione e funzioni dell amministrazione. La trasparenza costituisce strumento di prevenzione e contrasto

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA. della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10 luglio 1987

COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA. della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10 luglio 1987 COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA - COMUNE DI PERUGIA E - le seguenti Associazioni dei Consumatori e degli utenti iscritte all Albo della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10

Dettagli

2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG

2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG 2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI 2013-2014 1 CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi costituisce una rappresentazione organica e trasparente dei servizi offerti dall Agenzia

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

Regolamento sull ordinamento e l organizzazione dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Lecce

Regolamento sull ordinamento e l organizzazione dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Lecce Regolamento sull ordinamento e l organizzazione dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Lecce (ai sensi dell art. 8 della legge 150/2000) Approvato con Delibera di Giunta n. 273 del 6

Dettagli

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI Documento n. 8 - Allegato al manuale di gestione PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI 1. Composizione del piano Il piano di conservazione oltre che dai seguenti articoli

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio

Dettagli

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (AI SENSI DELL ARTICOLO

Dettagli

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra:

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra: Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA ESTRATTO del Processo verbale dell adunanza del 1 marzo 2000 Seduta pubblica Sessione I ordinaria Intervenuti Consiglieri N. 32 Presidente Fulvio Cerofolini Consigliere

Dettagli

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

Istituto Galileo. CRFF (Centro di Ricerca e Formazione Frosinone) STATUTO

Istituto Galileo. CRFF (Centro di Ricerca e Formazione Frosinone) STATUTO Istituto Galileo CRFF (Centro di Ricerca e Formazione Frosinone) STATUTO Approvato con delibera del Consiglio Comunale di Frosinone n. 6 del 2.3.2011 Art. 1 Costituzione e sede. Il Comune di Frosinone

Dettagli

COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI. Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013

COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI. Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013 COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013 INDICE TITOLO I PRINCIPI GENERALI... 3 Articolo 1 Oggetto... 3 Articolo 2 Sistema

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere

Dettagli

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR 2012-2014 1 1. PREMESSA L art. 2, comma 138, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre

Dettagli

Destinatari I destinatari del servizio sono sia gli utenti interni che i cittadini e le imprese

Destinatari I destinatari del servizio sono sia gli utenti interni che i cittadini e le imprese Sintesi del progetto L evoluzione normativa ha portato il Comune di Giugliano ad una revisione del proprio sistema informatico documentale da alcuni anni. La sensibilità del Direttore Generale al miglioramento

Dettagli

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Cabina di Regia del 26 gennaio 2009 Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Cabina di Regia Città di Avellino Programma Integrato

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO 2013-2015

PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO 2013-2015 Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Bergamo PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO 2013-2015 (art. 9, comma 7, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 convertito con legge n. 221 del 17 dicembre

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO) PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO

Dettagli

DECRETO N. 6255 Del 23/07/2015

DECRETO N. 6255 Del 23/07/2015 DECRETO N. 6255 Del 23/07/2015 Identificativo Atto n. 730 DIREZIONE GENERALE ATTIVITA' PRODUTTIVE, RICERCA E INNOVAZIONE Oggetto APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI 2 ADDENDUM ALLA CONVENZIONE OPERATIVA SOTTOSCRITTA

Dettagli

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per

Dettagli

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Comune di Castagneto Carducci Provincia di Livorno COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

Processo di Partecipazione Osservazioni PUC adottato DCC 92/2011. commissione consiliare 5 territorio 13 maggio 2013

Processo di Partecipazione Osservazioni PUC adottato DCC 92/2011. commissione consiliare 5 territorio 13 maggio 2013 Comune di Genova Staff di Direzione Direzione Gabinetto del Sindaco Processo di Partecipazione Osservazioni PUC adottato DCC 92/2011 commissione consiliare 5 territorio 13 maggio 2013 attuale fase del

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI Allegato n. 6 PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI 1. Composizione del piano Il piano di conservazione oltre che dai seguenti articoli è composto anche dal quadro di classificazione (Titolario), dal massimario

Dettagli