4. L offerta di tecnologia domotica sul mercato di oggi

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1 4. L offerta di tecnologia domotica sul mercato di oggi Domotica è uno dei neologismi più controversi degli ultimi tempi. In ogni manifestazione collegata ai settori delle costruzioni, delle tecnologie fino a quelle dell arredamento (fiere, convegni, pubblicazioni tecniche), viene dedicato spazio alla domotica e anche da parte dell utente finale c è una crescente richiesta di benessere e sicurezza. 7 L'edificio basato su domotica e building automation è già realtà. Oggi la tecnologia, infatti, consente una gestione più semplice dell'abitazione, locale e remota, che si trasforma in un ambiente più confortevole, pratico e sicuro. 8 L'intero settore in Italia ha raggiunto nel 2002 i milioni di euro. Di questi milioni costituiti da tecnologie, apparati e servizi (prodotti elettrici ed elettronici, infrastrutture tecnologiche e servizi correlati), mentre i restanti milioni da sistemi, reti e nuovi servizi (sistemi di controllo e di comunicazione, servizi correlati e Consumer Service Providing). Complessivamente l'intero settore raggiungerà, secondo le previsioni, i milioni di euro nel 2005 e i milioni nel (Fonte ANIE-Allaxia) 2. Che la casa tecnologica e multifunzionale già esista lo dimostrano i dati relativi alla penetrazione di nuovi prodotti e sistemi elettronici per funzioni d'uso. L'82,7% delle famiglie italiane possiede il telefono cellulare, il 20,3% la segreteria telefonica, il 9,3% il fax, il 3,1% la banda larga. Per quanto riguarda l'intrattenimento, il 77,8% delle case dispone di videoregistratore, il 56,4% di HI-FI fisso, il 26,9% di console videogiochi, il 21,6% di ricezione satellitare, il 21,2% di Pay-tv. La sicurezza delle abitazioni è affidata a sistemi di monitoraggio nel 28,4% di casi, all'impianto di sicurezza nel 16,1%. Il comfort nelle case è attestato dalla diffusione della lavastoviglie (38,1%), del forno a microonde (30,8%) e del condizionatore (15,6%). Inoltre il 48,9% delle famiglie ha il personal computer e il 30% il collegamento a Internet. (Fonte: Elab. ANIE da "L'Italia dell'e-family", Federcomin-ANIE, 2003). 2 Tuttavia rimane molto da fare. La domotica continua a essere percepita come una realtà "astrusa", qualcosa di complicato, un'opportunità del futuro. 7 Casa Futura, n 1/2 gennaio-aprile 2003, Maggioli Editore

2 Inoltre gli attori coinvolti (produttori associazioni, progettisti, installatori) devono ancora imparare a mettere al centro della loro offerta il cliente e i suoi bisogni 2. A seguito dell'indagine sul mercato della domotica, realizzata nei primi mesi del 2003, condotta con metodo "Delphi" da ISPO-Gruppo Allaxia su una ventina di opinion leader e operatori del settore (offerta tecnologica, progettisti, architetti, operatori immobiliari, carrier, prescrittori), è apparso evidente che la domotica sia associata, presso il grande pubblico, a una percezione che esula dal presente e rimanda al futuro. Una serie di concause (eccessivo linguaggio tecnicistico, comunicazione dei media che puntano allo scoop, assenza di pubblicità di sistema, estraneità culturale degli intermediari tra domanda e offerta) ha contribuito a radicare nel pubblico un'immagine della domotica come "gadget" di lusso e/o come prodotti/sistemi complessi e lontani dai bisogni reali dell'abitare quotidiano. 2 La domotica è stata presentata fino ad oggi come la casa del futuro anziché come una realtà flessibile, possibile oggi e trasformabile domani. Un grosso limite al momento è che manca una conoscenza dell effettivo significato del termine domotica. Per quanto tutti siano oggi maggiormente informati, per un messaggio usato spesso nel passato e che tende ad attrarre l interesse per la novità, si continua ad associare tale termine ad elettrodomestici particolarmente sofisticati ed intelligenti, che ordinano il prodotto autonomamente al supermercato via internet o attivano la cottura del cibo al comando remoto del padrone. In questi messaggi sfugge ancora il vero significato offerto dai vari e singoli impianti, all elenco delle loro potenzialità iniziali e raggiungibili e di quelle che si potrebbero ottenere poi con una gestione integrata dei sistemi elettronici, elettrici ed elettromeccanici negli spazi abitativi. Molti produttori semplificano il problema, immettendo sul mercato componenti di domotica, esteticamente accattivanti, integrati nel normale impianto elettrico, omettendo spesso di segnalare che tali sistemi possono gestire nella maggior parte dei casi solo tecnologie con essi compatibili e che la loro predisposizione è largamente invasiva e diviene economicamente conveniente solo in caso di ristrutturazione radicale o di una nuova costruzione, mentre è sostanzialmente impraticabile in assenza di opere murarie. 86

3 Il mercato offre anche apparecchiature molto sofisticate, in grado di integrare realmente tutti i sistemi e le tecnologie; esse richiedono però una preparazione elevata nell istallazione e nella programmazione del software di gestione: queste soluzioni sono pertanto appannaggio di una fascia molto alta di clientela. La prevalente attenzione di progettisti agli aspetti estetici della casa rispetto a quelli funzionali / impiantistici, rappresenta un altra causa di ritardo della penetrazione della domotica. L equivoco sul concetto di domotica è in parte dovuto alla complessità della materia, in parte alla carenza di centri di formazione e di orientamento super partes, in parte ad una diffusa non volontà di definire meglio la problematica del chi-devefare-cosa. I centri di formazione ricoprono un ruolo importantissimo: senza la scuola non c è cultura e senza l applicazione non c è professionalità, due aspetti dei quali si sente molto la mancanza. 1 Dunque, interesse e confusione sono due facce della stessa medaglia, ovvero il mondo della domotica oggi. Infatti, chi inizia ad avvicinarsi a questa nuova disciplina, mosso da una serie di motivazioni generiche che vanno dalla sete di tecnologia e di connettività alla necessità di seguire le tendenze della moda per motivi di immagine e competitività, si trova davanti ad una realtà molto variegata. La confusione di questa disciplina non è soltanto legata alla novità della materia ed alla impreparazione di molte delle attuali professionalità che gestiscono l incerto rapporto con l utente finale, quanto alla complessità della materia stessa, soprattutto in relazione al contesto in cui la domotica si inserisce. Il campo di azione della domotica difficilmente si presenta come un quadro di definita e costante problematicità, ma piuttosto come una serie di modelli concettuali generici, che vanno articolati ed approfonditi nei casi pratici con il contributo di una figura professionale tanto indispensabile nella sua formulazione teorica quanto assente, o quasi, sul piano pratico: il system integrator. 1 Secondo Roberto Taranto, presidente di Anie Federazione, le funzioni principali su cui si deve fare leva per promuovere la domotica, sono: - la sicurezza domestica (videocitofono per vedere chi vuole entrare e protezione dell accesso delle mura domestiche), - il comfort inteso come personalizzazione della temperatura nelle diverse aree della casa, - l informazione integrata voce/dati, 87

4 - l ottimizzazione nell uso dell energia e dei sempre più numerosi apparati domestici. La domotica deve essere per il cittadino una risposta in termini di soluzione ai bisogni che, con l evolvere della sua situazione abitativa via via gli si presentano, flessibile, integrata con possibilità di esercitare alcune funzioni in remoto. Per superare i problemi esposti, le strategie da seguire potrebbero essere due: da un lato mettere al centro dell'offerta il cliente e i suoi bisogni, dall'altro individuare un percorso d'azione che coinvolga più attori. Non può essere il contenitore abitativo a dettare le regole e i comportamenti del sistema di soluzioni e di servizi, ma è l'organizzazione dei sistemi e dei servizi che, in funzione dei bisogni, deve riconfigurare la propria catena del valore. Inoltre, è necessario agire sinergicamente in più aree: - a livello Produttivo: con le aziende che devono accrescere l'orientamento al servizio diretto al cliente; - a livello culturale della Formazione: coinvolgendo, informando e formando gli "intermediari" e i prescrittori (progettisti, installatori, società di servizio); - nella Comunicazione: spiegando all'utente finale benefici e funzioni d'uso della domotica in relazione ai bisogni; - a livello socio-politico: favorendo incentivi economici e supporti legislativi nell'ottica di una domotica orientata ai servizi sociali (sicurezza, telemedicina, assistenza agli anziani, formazione, risparmio energetico). Secondo Giampiero Sacchi, presidente di API, sebbene la qualità del progetto sia garantita da un integrazione tra i vari soggetti coinvolti (l industria, i distributori, gli installatori, i progettisti, i consumatori e le istanze sociali), il ruolo chiave spetta al progettista, in quanto egli è in grado di conoscere le effettive esigenze abitative dell utente finale ed il budget a disposizione. Inoltre, egli deve essere in grado di selezionare le aziende e gli installatori capaci, non solo di mettere in opera i sistemi, ma di garantire l affiancamento progettuale e soprattutto un effettiva assistenza dell utilizzatore nella fase iniziale e nella gestione a venire. Dal punto di vista di Giovanni Del Zanna (HBGroup) l offerta rischia in questo momento di superare la domanda, soprattutto se l utente finale non è correttamente informato sulle funzionalità dei sistemi domotici. In questo caso la figura dell architetto e in genere il progettista possono svolgere il ruolo di interfaccia, 88

5 interpretando le esigenze specifiche e reali di utilizzo da parte del mercato e individuando le tecnologie e i prodotti di volta in volta più adatti. 9 In conclusione, oggi è sicuramente possibile parlare di un mercato interessante della domotica ma in termini molto precisi: - esiste un offerta di prodotti di domotica sempre crescente, - esistono offerte e soluzioni diverse, - il mercato inizia a chiedere più servizi e funzioni ma mancano informazioni puntuali e corrette. Si parla molto di domotica ma, in proporzione, si realizza poco e a costi elevati. È necessario innescare la cultura del progetto di domotica a tutti i livelli, coinvolgendo i vari attori e auspicando che ciò avvenga nel minor tempo possibile. I progettisti, essendo l anello di congiunzione tra la domanda e l offerta, possono e devono ricoprire un ruolo importante ed attivo in questo processo. La domotica è una disciplina trasversale che ha come obiettivo il committente e le sue esigenze. Per questo motivo interessa un po tutti gli attori che operano nella filiera dell edificio per fornire materiali, prodotti e servizi. La domotica, come tutti i processi trasversali ed interdisciplinari, ha necessariamente tempi più lunghi di affermazione andando ad intaccare aree di business consolidate per aprirne altre incerte, anche se potenzialmente molto più ampie che non trovano diretti sponsor in ben determinate e definite associazioni e categorie economiche. 4.1 Premessa Le tecnologie della domotica e in particolare quelle relative all integrazione di componenti e servizi hanno mantenuto il passo con l evoluzione generale del settore dell ICT. Oggi è possibile comunicare per esempio sulla linea di potenza o in radio frequenza grandi quantità di dati e in maniera più sicura rispetto al passato. Inoltre le grandi case produttrici di tecnologia, oltre al processo di standardizzazione in atto, si sono impegnate nello sviluppo sempre maggiore di dispositivi in grado di far interoperare tecnologie diverse tra di loro. Infine I vari componenti e dispositivi

6 offrono prestazioni sempre più evolute con lo sviluppo sempre maggiore di prodotti plag & play. Oggi I limiti della domotica non sono più limiti tecnologici, ma piuttosto legati a scelte tecnologiche, alle strategie di integrazione e legati alla formazione e alla professionalità degli addetti ai lavori. Analizzando la documentazione 10 prodotta delle aziende del settore, cresce continuamente il numero di dispositivi, sia da un punto di vista quantitativo, ma soprattutto qualitativo. L offerta si sta specializzando, mettendo così a disposizione una vasta gamma di prodotti che possono soddisfare le sempre più complicate e fantasiose esigenze del cliente finale. Questo specializzazione e diversificazione di offerta di prodotti porta però inevitabilmente anche a un disorientamento dell integratore sulla scelta finale della tecnologia. Questo capitolo cerca di rispondere a questa esigenza di conoscenza delle varie offerte tecnologiche nel settore della domotica illustrando le caratteristiche salienti dei principali produttori, facendo emergere quelle che sono gli elementi caratterizzanti, i dati tecnici ed eventuali plus che meglio contraddistinguono le varie aziende. Bisogna comunque fare una precisazione doverosa: non esiste la soluzione migliore in assoluto, esistono invece: - esigenze personalizzate - esigenze/ vincoli estetici, - esigenze/vincoli economici, - esigenze/vincoli architettonici - esigenze/vincoli strutturali, spazi a disposizione - vincoli impiantistici da rispettare - vincoli normativi e di sicurezza da rispettare - conoscenza da parte del progettista/installatore delle tecnologie a disposizione - esperienza personale del progettista/installatore - e tanto altro che influenzano la scelta finale della tecnologia. 10 cataloghi, manuali, listini, brochure, siti internet 90

7 La soluzione ottimale è quella che soddisfa il maggior numero di esigenze del cliente finale, che tenga conto di tutti i vincoli da rispettare e soprattutto che tenga conto anche del know-out dell integratore. Un elemento caratterizzante della tecnologia è quello legato alla comunicazione o meglio al protocollo di comunicazione. Abbiamo visto che esistono protocolli standard (riconosciuti o de facto), protocolli proprietari, protocolli standard nel mondo del ICT, protocolli standard industriali. Lo scenario è abbastanza diversificato sotto questo aspetto, e nonostante il continuo crescere del processo di standardizzazione, sono presenti sul mercato molti protocolli di comunicazione diversi e conseguentemente tecnologie differenti. Nel mondo della domotica possiamo comunque fare una distinzione tra soluzioni consortili e soluzioni non consortili. I Consorzi nel settore della domotica sono caratterizzati da: - essere conforme alle Norme - avere le specifiche disponibili pubblicamente - poter accettare apparecchiature multi-costruttore - garantire l interoperabilità tra le apparecchiature - deve assicurare l espandibilità dell impianto con apparecchi di diversi costruttori. La nascita dei consorzi è dovuta principalmente all esigenza di diffondere la tecnologia. Il problema della comunicazione era ritenuto uno dei motivi che maggiormente influenzasse, in maniera negativa, il mercato e soprattutto la domanda. Per questo motivo sono stati studiati protocolli di comunicazione standard, in modo tale da avere produttori diversi con tecnologie interoperabili. Appartenere ad un consorzio vuol quindi dire accettare una tecnologia con regole già definite e soprattutto da rispettare, ma vuol anche dire promuovere questa tecnologia, sia in termini di prodotti che di servizi. Nei paragrafi successivi si è cercato di spiegare nel dettaglio i due consorzi, le associazioni italiane che li rappresentano, la tecnologia utilizzata ed infine è stato fatto un elenco delle aziende italiane loro associati, con i prodotti che offrono sul mercato italiano. 91

8 Bisogna comunque ricordare che esistono prodotti in commercio sul mercato italiano, di aziende che non sono associate a livello nazionale, ma lo sono a livello internazionale. Oltre alle soluzioni di tipo consortile, si sono prese in considerazione anche altre soluzioni che trovano spazio nel mercato italiano e che rispondono alla domanda di prodotti e soluzioni sia nel settore dell home automation che della building automation. Spesso queste soluzioni adottano protocolli di comunicazione detti proprietari, oppure sono modifiche di protocolli standardizzati. L offerta è abbastanza variegata, proprio per questo motivo si è cercato di uniformare la tipologia delle informazioni e delle caratteristiche tecniche dei sistemi o delle soluzioni. Le aziende proposte coprono sia l offerta vera e propria di dispositivi per la realizzazione di una rete domotica, quindi di dispositivi di campo, sia di soluzioni d integrazione attraverso la personalizzazione di prodotti, fino ad arrivare a prodotti per la supervisione e gestione del campo, attraverso dispositivi di interfacciamento. 4.2 L Associazione Konnex Associazione Konnex Italia Via Gattamelata, Milano (MI) tel fax segreteria@konnex.it Konnex Italia Konnex Association è stata fondata nel mese di maggio 1999, ha come scopo la promozione della tecnologia KNX. Konnex Association è la conseguenza della fusione di 3 associazioni: - BCI (associazione di Batibus) - EIBA (EIB Asssocation) - EHSA (European Home Systems Association) 92

9 In particolare il nuovo standard unico, denominato KNX, è basato sulla tecnologia di uno dei tre sistemi (EIB) e integra le modalità di installazione ed i mezzi di trasmissione degli altri due. Konnex è conforme allo standard Europeo CENELEC EN per l automazione della casa (Home Automation) e dell edificio (Buidling Automation). Konnex Italia invece è l espressione nazionale di Konnex Association. L Associazione Konnex Italia nasce ufficialmente nell ottobre del 2002 dalla trasformazione dell Associazione Eiba Italia, costituita nel 1994, di cui eredita la consolidata esperienza acquisita in quasi dieci anni di attività. Lo scopo di Konnex Italia è diffondere la conoscenza e l installazione del sistema Konnex, lo standard europeo, libero da royalty, conforme alla norma europea EN 50090, che consente la gestione automatizzata e decentralizzata degli impianti tecnologici di un edificio. La struttura operativa dell Associazione è suddivisa in : - Attività di marketing e Comunicazione - Attività tecnica di supporto allo sviluppo della tecnologia - Attività di formazione: rivolta a progettisti ed installatori di impianto, realizzata mediante l organizzazione di corsi specifici Le singole funzioni trattano tematiche di interesse comune che consentono di rafforzare l azione di informazione e di sviluppo dello standard stesso. Obiettivi primari dell Associazione sono: - collaborare e partecipare attivamente alla standardizzazione del sistema KNX secondo le norme esistenti; - diffondere la conoscenza e l applicazione del sistema in sede nazionale; - organizzare e promuovere corsi per installatori, progettisti, integratori di sistema, etc. che intendono avvicinarsi alla tecnologia dei bus e approfondire la conoscenza del mondo KNX; - partecipare alle fiere di settore e organizzare eventi; 93

10 - fornire un supporto tecnico-normativo ai professionisti del mondo elettrico per l armonizzazione dello standard e l elaborazione di documenti tecnici di comune interesse per il comparto. Konnex Italia promuove una tecnologia basata su un sistema aperto, flessibile ed interoperabile, come previsto dalla normativa europea. E un sistema pertanto che supporta quanti sono interessati ad investire ed a contribuire allo sviluppo del mercato dell automazione. Ha a disposizione numerosi tool, tanto per gli operatori del settore (progettisti ed installatori) quanto per l utente finale: SW ETS, Manuali tecnici, Brochures, Catalogo prodotti certificati e registrati, siti internet, ecc. Inoltre garantisce la qualità dei dispositivi, attraverso la certificazione KNX. Questa è rilasciata se e solo se i dispositivi sono interoperabili, indipendentemente dall azienda che produce i prodotti e senza l ausilio di interfacce ad hoc. Da Dicembre 2003 lo standard KNX è riconosciuto come Norma dai corpi di standardizzazione Europea CEN e CENELEC Gli associati Konnex Italia sono: ABB SACE, BTICINO, CONSTED S.r.l., DOMOTICSISTEM, GEWISS, HAGER LUME, MAGGIOLI editore, MERTEN Italia, PROBUS S.r.l., SIEMENS, SINAPSI S.r.l. THEBEN Italia, VIMAR. Il valore della formazione Konnex consente di impadronirsi della tecnologia d applicazione dei sistemi KNX per l automazione dell edificio., Infatti Konnex Italia organizza corsi dal 1996 e in questi anni ha formato centinaia di operatori che oggi si distinguono per la garanzia di qualità offerta nel settore dell automazione degli edifici. I corsi sono limitati ad un ristretto numero di partecipanti e si crea un continuo scambio di esperienze tra docente e allievi, arricchito da momenti di esercitazioni pratiche in aule appositamente attrezzate. E possibile prendere parte al corso KNX base ed a quello avanzato che consente di ottenere un certificato riconosciuto a livello internazionale, con il quale è possibile stipulare un accordo di partnership con KNX ed essere inserito nel database mondiale dei partners KNX; il programma formativo viene svolto in varie sedi. 94

11 Tecnologia Konnex La tecnologia è a disposizione di tutti i costruttori che intendano fornire soluzioni innovative nel settore della automazione degli edifici. Non è dunque una soluzione isolata e proprietaria, ma garantisce al cliente finale una soluzione modulare, flessibile, senza dipendere esclusivamente da uno specifico costruttore. Ciò consente che sia i costruttori che gli integratori di sistema possano differenziarsi nella qualità e nell inventiva dei loro prodotti e servizi, mantenendo la totale compatibilità con le migliaia di apparecchiature già presenti sul mercato europeo ed italiano. La struttura del sistema: I dispositivi intelligenti di una rete KNX sono identificati da un indirizzo fisico. Questo indirizzo identifica univocamente il dispositivo all interno della rete e viene dato attraverso l interfaccia seriale RS232 utilizzando il software di programmazione e messa in servizio. L indirizzo fisico è determinato dalla posizione del dispositivo all interno della struttura della rete. In un sistema KNX, l unità d impianto più piccola è la linea, ad ogni linea possono essere collegati 64 dispositivi, tuttavia attraverso dei ripetitori di segnale è possibile collegare sulla stessa linea fino a 256 dispositivi. Il numero max di ripetitori per linea è 3. Mediante opportuni accoppiatori di bus è possibile invece collegare fino a 15 linee, formando una struttura denominata campo. Mediante accoppiatori di campo è possibile collegare fino a 15 campi di questo tipo. Nelle linee principali e nelle dorsali non sono ammessi ripetitori, inoltre ogni linea è isolata galvanicamente dalle altre attraverso gli accoppiatori di linea/campo, ciò assicura che la caduta di tensione su una linea non porta conseguenze per il resto del sistema. 95

12 Ogni dispositivo per emettere e ricevere segnali digitali è dotato di un interfaccia interna chiamata BCU. La sua funzione è quella di codificare e decodificare i messaggi dal dispositivo al mezzo trasmissivo utilizzato. La BCU, quindi ascolta e riconosce i messaggi indirizzati al proprio dispositivo, e qual ora identificati provvede alla loro decodifica, inoltre ascolta il dispositivo a cui è collegata, o di cui è parte integrante e nel momento in cui rileva un evento lo decodifica ed invia sul mezzo trasmissivo il relativo messaggio. I messaggi che viaggiano vengono chiamati telegrammi; ogni telegramma contiene informazioni sull indirizzo del o dei destinatari, l indirizzo del trasmittente e i vari dati che permettono ai diversi dispositivi di comunicare ed interagire tra di loro. Non è altro che un insieme di bit, la velocità con cui vengono trasferiti i messaggi è espressa in baud. KNX su doppino twistato ha una velocità di 9600 baud (bit/s) Ogni linea bus necessita di un proprio alimentatore. L alimentatore genera la tensione SELV 29 Vdc per gli apparecchi bus di una linea, è protetto contro i cortocircuiti (limitatore di corrente) ed è realizzato in modo da garantire l immunità del sistema a brevi interruzioni di rete (fino 100ms). Poiché ogni linea dispone di un proprio alimentatore è assicurato che, anche in caso di caduta dell alimentazione in una linea, la rimanente parte del sistema KNX rimane operativa. Il carico bus dipende dal tipo di apparecchio collegato. Gli apparecchi funzionano fino ad un minimo di 21 V ed assorbono, in genere, 150 mw, anche se il massimo consumo consentito è di 290mW (10mA@29V Tipi di Architettura: KNX è un sistema di controllo degli edifici decentralizzato, pilotato da eventi con trasmissione dati seriale per le funzioni operative di controllo, monitoraggio e 96

13 segnalazione. Tramite una linea di trasmissione comune, tutti gli apparecchi collegati possono scambiarsi informazioni. La trasmissione dati avviene in modo seriale secondo regole stabilite: il protocollo di trasmissione. Le informazioni da trasmettere sono organizzate nel cosiddetto telegramma ed inviate da un apparecchio (il mittente ) ad uno o più apparecchi (il/i destinatario/i ). Ogni destinatario conferma la ricezione del telegramma; se ciò non avviene l invio del telegramma viene ripetuto -fino a tre volte-. Se la ricezione del telegramma non viene confermata la procedura di invio viene interrotta e l errore viene registrato nella memoria del trasmettitore. I telegrammi vengono modulati su tensione continua; uno zero logico viene trasmesso come impulso mentre l assenza di impulsi viene interpretata come un 1 logico. I singoli dati dei telegrammi vengono trasmessi in modo asincrono. La trasmissione viene comunque sincronizzata grazie ai bit di avvio e stop. L'accesso al bus come mezzo di comunicazione fisico comune per trasmissione asincrona deve essere comunque regolato in modo chiaro. Il sistema KNX impiega a questo scopo il protocollo CSMA/CA (Carrier Sense Multiple Access/Collision Avoidance); si tratta di un metodo di accesso casuale al bus esente da collisioni senza peraltro diminuire la portata dei dati sul bus. Tutti gli apparecchi sono permanentemente in ascolto del bus; se un apparecchio bus vuole inviare un telegramma deve dapprima controllare che nessun altro apparecchio stia già trasmettendo (Carrier Sense). Se il bus è libero ogni apparecchio collegato può iniziare la procedura di invio (Multiple Access). Se due apparecchi iniziano a trasmettere contemporaneamente prevale l'apparecchio che ha priorità più alta (Collision Avoidance) mentre l altro apparecchio interrompe la procedura per riavviarla successivamente. Se entrambi gli apparecchi hanno la stessa priorità, prevale quello con indirizzo fisico inferiore. Tipi di collegamento: Gli apparecchi che utilizzano il doppino come mezzo trasmissivo, sono collegati alla linea bus mediante l apposito morsetto bus oppure il sistema contatti a pressione/striscia dati. Il collegamento con contatti a pressione è caratteristico degli apparecchi per installazione in quadri di distribuzione ed avviene applicando sul fondo di una guida ad omega DIN EN x 7,5 mm la striscia dati autoadesiva. Il collegamento elettrico della striscia dati alla linea bus avviene tramite un collegatore. L allacciamento alla linea bus di apparecchi in esecuzione 97

14 per montaggio sporgente, incassato o a scomparsa avviene invece tipicamente mediante il collegamento del cavo bus al morsetto e l inserimento dello stesso nell apposita sede predisposta sull apparecchio bus. Il cablaggio tra i dispositivi è libero (lineare, ad albero, a stella, anello e mista), facilmente estendibile, senza necessità di terminazioni di linea. Una rete KNX può coprire un area di circa 200 Kmq e consentire il collegamento di più di dispositivi. Limiti topologici del sistema KNX: - Lunghezza di una linea (diametro conduttore: 0,8 mm): max 1000 m (incluse tutte le derivazioni) - Distanza fra due dispositivi bus: max 700 m - Distanza tra un dispositivo bus e l alimentatore max 350 m - Distanza tra due alimentatori sulla stessa linea: min. 200 m Mezzi trasmissivi: - Twisted pairs - TP - Power line - PL - Radio Frequency RF Oltre al doppino esistono altri mezzi di comunicazione tra i dispositivi: - Power line: il protocollo di trasmissione è SFSK (Spread Frequency Shift Keying) e ne garantisce un elevata affidabilità rispetto alle condizioni della rete. I segnali vengono trasmessi a due frequenze distinte. In caso di disturbi trasmissivi al ricevimento del segnale è possibile una riparazione (correzione) mediante la cosiddetta tecnica di confronto correttiva a campionamento e attraverso il protocollo di correzione. Se un destinatario ha ricevuto correttamente il telegramma, esso viene confermato mediante l invio di un telegramma di conferma, se il mittente non riceve la conferma ripete il telegramma ancora una volta. La velocità di trasmissione è inferiore rispetto al bus ed è pari a 1200 bit/s. Il sistema funziona sempre in modalità bidirezionale, quindi i dispositivi possono trasmettere e ricevere messaggi. In fase di progettazione occorre osservare alcune regole fondamentali in quanto impedenze e marcati disturbi non sono prevedibili a causa delle configurazioni della rete e delle utenze collegate. 98

15 Un impianto in PL deve funzionare in campo chiuso quindi per esempio in impianti a valle del contatore di energia per le singole abitazioni, oppure in reti isolate di impianti di grandi dimensioni. Non può invece essere utilizzato per esempio per trasmissioni tra abitazioni o edifici di una rete aperta, o dove ci sono macchinari che producono interferenze non protette, attraverso trasformatori. Inoltre l impiego delle PL deve essere escluso per applicazioni rilevanti in tema di sicurezza. Per quanto riguarda la topologia in linea teorica sono possibili indirizzi fisici. Nonostante non sia possibile inserire degli accoppiatori di linea, la struttura dell indirizzo fisico rimane uguale. La suddivisione in linea e campo è solo virtuale. Naturalmente il sistema in PL di KNX è compatibile con quello in RF e su bus. - Radio Frequenza: in questo caso non abbiamo un mezzo trasmissivo fisico (tangibile) su cui viaggiano i telegrammi, i dispositivi, sono quindi alimentati da una batteria o di un alimentatore integrato. Non esistono limitazioni di velocità di trasmissione. La portata di trasmissione è tale da raggiungere 300m all aperto. All interno dipende dalle condizioni costruttive. E possibile utilizzare dei ripetitori. E possibile anche mettere dei limitatori per una delimitazione logica. Questa funzione viene fatta a livello di software. Metodo di programmazione/configurazione/messa in servizio: La parametrizzazione dei dispositivi avviene tramite lo stesso strumento di progettazione e programmazione dei dispositivi è ETS (Engineering Tool Software). Tipologie di installazione: - S-Mode (System Mode), adatta ad integratori di sistema ed orientata all'implementazione di funzioni complesse. Tutti i componenti " System Mode ", connessi alla rete, possono essere indirizzati tramite un unico tool software (ETS), comune a tutti i costruttori, che consente di programmare, configurare e stabilire le connessioni. Mediante ETS è possibile programmare ciascun componente in base alla funzione cui è destinato in 99

16 un progetto. Consente un elevato livello di flessibilità sia dal punto di vista funzionale sia riguardo ai collegamenti. - A-mode: Automatica (Automatic mode), pensata per permettere all'utente finale la connessione automatica di nuove applicazioni, riguarda prodotti destinati al mercato consumer. I componenti "Automatic mode" si avvalgono di una modalità di configurazione automatica che adatta i loro link di comunicazione a quelli di altri componenti "Automatic mode" che si trovano nella rete. Ciascun componente contiene un numero fisso di parametri da impostare ed una libreria con le istruzioni su come far colloquiare i componenti. Grazie al software ETS i componenti "Automatic mode" possono anche essere integrati in una rete KNX. - E-mode: Configurazione semplice (Easy) realizzata senza l uso di un PC, in genere si utilizzano dispositivi specifici chiamati configuratori oppure semplici dip-switches presenti nei dispositivi; i dispositivi E-Mode realizzano funzioni limitate ma comunque adatte per applicazioni di Home Automation; per la loro configurazione è sufficiente una formazione minima di base facilmente acquisibile da qualsiasi installatorequindi E-Mode è una tipologia di installazione per impianti di piccole e medie dimensioni, dove non si richiedono soluzioni complicate S-mode: Liberamente programmabile; un unico tool di progettazione; alte prestazioni e funzioni; per professionisti con una buona formazione Il mercato KNX in Italia E opportuno sottolineare che i dispositivi S-Mode, E-Mode e A-Mode sono basati assolutamente sullo stesso protocollo e pertanto sono tra loro interoperabili, le differenze sono solamente relative alla modalità di configurazione. 100

17 In una rete KNX possono dunque essere presenti prodotti di costruttori diversi, in quanto utilizzano tutti lo stesso protocollo di comunicazione. I prodotti devono quindi essere certificati e marchiati KNX per essere interoperabili. Nella tabella seguente si possono trovare i riferimenti delle aziende produttrici di tecnologia e appartenenti all associazione Konnex Italia. Alcune aziende, presenti sul mercato italiano con prodotti interoperabili, non sono presenti nella tabella, in quanto sono associati Konnex Association. 11 ABB SACE Via L. Lama, Sesto San Giovanni (MI) Tel Fax Via Sardegna, Roma Tel Fax S-Mode: Catalogo Completo A- mode E- mode S- mode BUS PL RF NO SI SI SI SI NO BTICINO Via Messina Milano Non ha prodotti interoperabili con il sistema KNX. Ha una soluzione proprietaria MYHOME. Esiste un interfaccia per poter far dialogare i due sistemi. A- mode E- mode S- mode BUS PL RF NO NO NO NO NO NO GEWISS Via a.volta, Cenate Sotto (BG) tel gewiss@gewiss.com HAGER LUME Filiale commerciale italiana Gruppo Hager Via Battistotti Sassi, Milano Tel. 02/ S-Mode: catalogo con tutti i principali dispositivi specializzato in lampade d emergenza A- mode E- mode S- mode BUS PL RF NO NO SI SI NO NO S-mode: catalogo con I principali dispositivi A- mode E- mode S- mode BUS PL RF 11 Per maggiori informazioni., riferimenti a queste aziende si rimanda al sito 101

18 Fax. 02/ Fax. 02/ (Uff. Mktg) Merten GmbH & Co. KG Via Giuseppe di Vittorio, 29/c Bolzano Tel: Fax: NO SI SI SI NO NO S-Mode: Catalogo Completo A- mode E- mode S- mode BUS PL RF NO SI SI SI NO SI SIEMENS S.p.A Via P.Pirelli, Milano Tel. 02/ S-Mode: Catalogo Completo E-Mode: Radio Frequenza A- mode E- mode S- mode BUS PL RF NO SI SI SI NO SI THEBEN Italia Via Ciro Menotti, Milano Tel Fax Catalogo completo di apparecchi di sistema, attuatori binari, dimmer e per il controllo tapparelle. Ampia offerta di apparecchi evoluti per la termoregolazione e la temporizzazione. Sistema di orologi master-slave sincronizzati su bus KNX. A- mode E- mode S- mode BUS PL RF NO NO SI SI NO NO VIMAR Viale Vicenza, Marostica (VI) Telefono: Fax: Propone inoltre una soluzione proprietaria, denominata Convimar, coordinata con le serie civili, collegabile ad una rete KNX. A- mode E- mode S- mode BUS PL RF NO NO SI SI SI NO 102

19 4.3 L Associazione LonMark Associazione LonMark LonMark International 550 Meridian Ave San Jose, California U.S.A. Tel.: Fax: secretary@lonmark.org La tecnologia LonWorks è stata introdotta sul mercato dalla società Americana Echelon Corporation che, per promuovere la tecnologia, divenne sponsor, inizialmente unico, della LonMark Interoperability Association. Dall inizio del 2004 l associazione cambia nome per diventare l attuale LonMark International strutturandosi come organizzazione indipendente ma continuando ad annoverare Echelon Corporation tra gli sponsor, i cui membri sono sviluppatori, produttori, system integrator e utilizzatori finali della tecnologia LonWorks. L'associazione LonMark è aperta a ogni azienda, organizzazione o singolo che si impegni a sviluppare, produrre ed utilizzare prodotti e reti interoperabili LonWorks. L'Associazione è governata da un Comitato Direttivo composto da un rappresentante di ogni membro Sponsor e da rappresentanti eletti dai membri Partner e Associati. Il Comitato Direttivo convoca e coordina i gruppi di lavoro, ratifica le raccomandazioni e supervisiona il programma di marketing e tecnico dell'associazione. LonMark International ha oggi oltre 300 membri associate. La membership include consulenti, clienti finali, integratori e produttori fra cui i più significativi che operano nel settore del controllo, nella building e home automation, nel settore industriale, dei trasporti, delle telecomunicazioni e delle utilities. È un'associazione commerciale di sviluppatori LONWORKS, assistenti tecnici, integratori di sistema, fornitori di servizio ed utilizzatori finali che definiscono le linee guida per assicurare l interoperabilità fra i dispositivi LONWORKS di fornitori multipli. L'obiettivo è di fornire il plug and play attraverso l interoperabilità. L Associazione è sostenuta da importanti aziende nel campo del networking e del controllo 103

20 Scopo dell'associazione LONMARK International è quello di: - Promuovere i benefici dei prodotti interoperabili LONMARK - Fornire i programmi di marketing collaborativo per le aziende che sviluppano prodotti LONMARK - Fornire un forum per la definizione delle specifiche di progetto delle diverse applicazioni - Coordinare gruppi di lavoro su specifici settori - Definire le variabili di rete SNVT (Standard Network Variable Type) ed i parametri di configurazione SCPT (Standard Configuration Parameter Type) dei dispositivi - I membri dell associazione includono: - Produttori di dispositivi originali (OEMs) - Sviluppatori independenti LONWORKS (LIDs) - Integratori di rete (NIs) - Consulenti, installatori e utilizzatori LONMARK promuove l interoperabilità, garantita dalla certificazione fornita dall associazione. Questo significa che l'applicazione del dispositivo è stata analizzata da un assistente tecnico di LONMARK che ha certificato che è conforme alla guida di riferimento di interoperabilità di LONMARK I prodotti certificati sono più facili da integrare con altri prodotti certificati LONMARK forniti da altri OEM e LIDs. Il sistema o progetto LONWORKS è resistente nel tempo infatti l interoperabilità garantisce che le espansioni future possono essere fatte con i prodotti disponibili NON è necessario appoggiarsi al produttore originario, inoltre i componenti dei sistemi di controllo possono appartenere a diversi sottosistemi (per esempio, un sensore di luminosità può controllare l'illuminazione così come la sicurezza e comandare HVAC in funzione dello stato dell ambiente:occupato o non occupato) Per l installatore l interoperabilità garantisce che i prodotti certificati sono più facili da installare, che ciascuno può essere installato e configurato usando un tool standard, gestione e monitoraggio più facile tramite Internet anche a livello di sensore individuale I sottosistemi che usano i prodotti LONMARK aprono la porta alla fusione di molteplici applicazioni di controllo di sistemi in una unica rete 104

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