IAS 19 - TFR e benefici ai dipendenti
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Economia Corso di Bilanci secondo i principi contabili internazionali cod cod IAS 19 - TFR e benefici ai dipendenti Anno accademico:
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20 Piani a benefici definiti - ipotesi attuariali IPOTESI ATTUARIALI ASSUNZIONI DEMOGRAFICHE mortalità; tasso di turnover del personale; invalidità; cessazione dall azienda per dimissioni o licenziamento; richiesta di anticipazioni ASSUNZIONI FINANZIARIE carriera economica futura dei lavoratori, comprese le ipotesi sulle promozioni a categorie superiori andamento del reale potere d acquisto del denaro successione dei tassi di investimento delle somme disponibili Università degli Studi di Bergamo: IAS 19 TRF e benefici ai dipendenti 20
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29 L impresa amministra un piano pensionistico che assegna una pensione pari al 2% dell ultima retribuzione per ciascun anno di lavoro. I benefici sono acquisiti dopo cinque anni di lavoro. Il I gennaio 20X5 l impresa migliora il trattamento pensionistico portandolo al 2,5% dell ultima retribuzione di ciascun anno di lavoro a partire dal 1 gennaio 20X1. alla data del miglioramento, il valore attuale dei benefici aggiuntivi al lavoro svolto dal 1 gennaio 20X1 al 1 gennaio 20X5 è il seguente: -Dipendenti con anzianità di servizio superiore a 5 anni all 1/1/X Dipendenti con anzianità inferiore a cinque anni all 1/1/X (periodo medio fino all acquisizione: 3 anni) 270 L impresa rileva 150 immediatamente perché quei benefici sono già acquisiti. L impresa rileva 129 con un criterio di quote costanti in 3 anni a partire dal 1 gennaio 20X5 Università degli Studi di Bergamo: IAS 19 TRF e benefici ai dipendenti 29
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40 Il TFR secondo la normativa nazionale Art c.c. Disciplina del trattamento di fine rapporto. In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto. Tale trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5. La quota è proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno, computandosi come mese intero le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni. Salvo diversa previsione dei contratti collettivi la retribuzione annua, ai fini del comma precedente, comprende tutte le somme, compreso l'equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale e con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese. In caso di sospensione della prestazione di lavoro nel corso dell'anno per una delle cause di cui all'articolo 2110, nonché in caso di sospensione totale o parziale per la quale sia prevista l'integrazione salariale, deve essere computato nella retribuzione di cui al primo comma l'equivalente della retribuzione a cui il lavoratore avrebbe avuto diritto in caso di normale svolgimento del rapporto di lavoro. Il trattamento di cui al precedente primo comma, con esclusione della quota maturata nell'anno, è incrementato, su base composta, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5 per cento in misura fissa e dal 75 per cento dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, accertato dall'istat, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. 40
41 Il TFR secondo la normativa nazionale Ai fini della applicazione del tasso di rivalutazione di cui al comma precedente per frazioni di anno, l'incremento dell'indice ISTAT è quello risultante nel mese di cessazione del rapporto di lavoro rispetto a quello di dicembre dell'anno precedente. Le frazioni di mese uguali o superiori a quindici giorni si computano come mese intero. Il prestatore di lavoro, con almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro, può chiedere, in costanza di rapporto di lavoro, una anticipazione non superiore al 70 per cento sul trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta (3). Le richieste sono soddisfatte annualmente entro i limiti del 10 per cento degli aventi titolo, di cui al precedente comma, e comunque del 4 per cento del numero totale dei dipendenti. La richiesta deve essere giustificata dalla necessità di: a) eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche; b) acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile. L'anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene detratta, a tutti gli effetti, dal trattamento di fine rapporto. Nell'ipotesi di cui all'articolo 2122 la stessa anticipazione è detratta dall'indennità prevista dalla norma medesima. Condizioni di miglior favore possono essere previste dai contratti collettivi o da patti individuali. I contratti collettivi possono altresì stabilire criteri di priorità per l'accoglimento delle richieste di anticipazione. 41
42 Il TFR secondo la normativa nazionale Art Stato patrimoniale PASSIVO C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Art bis. Disposizioni relative a singole vosi dello stato patrimoniale ( ) nella voce trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato deve essere indicato l importo calcolato a norma dell art ( ) Art Contenuto del conto economico B) COSTI DELL PRODUZIONE 9) per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi 42
43 Il TFR secondo la normativa nazionale Decreto legislativo n. 252/2005 in vigore dal 1 gennaio 2007 a) LAVORATORE DIPENDENTE ISCRITTO, PER LA PRIMA VOLTA, ALLA PREVIDENZA OBBLIGATORIA DAL
44 Il TFR secondo la normativa nazionale Decreto legislativo n. 252/2005 in vigore dal 1 gennaio 2007 b) LAVORATORE DIPENDENTE ISCRITTO, PER LA PRIMA VOLTA, ALLA PREVIDENZA OBBLIGATORIA PRIMA DEL
45 Il TFR secondo la normativa nazionale: confronti con lo IAS 19 TFR: piani a benefici definiti oppure a contribuzione definita? Quote di TFR maturate al : configurano un piano a benefici definiti, poiché l impresa è obbligata a corrispondere al dipendente, nei casi previsti dalla legge, l importo determinato ai sensi del 2120 c.c. Quote di TFR maturande dall destinate alla previdenza complementare: configurano un piano a contribuzione definita, poiché l obbligazione dell impresa nei confronti del dipendente cessa con il versamento delle quote maturande al fondo Quote di TFR maturande dall destinate al Fondo di Tesoreria INPS: si pone la questione se dette quote sono da inquadrarsi tra i piani a contribuzione definita ovvero tra i piani a benefici definiti. Dai contenuti del D.M. del 30 gennaio 2007 si desume che le quote di TFR maturande dall destinate al Fondo di Tesoreria INPS configurano un piano a contribuzione definita. 45
46 Il TFR secondo la normativa nazionale: confronti con lo IAS 19 TIPOLOGIA TFR maturato sino al 31 dicembre 2006 TFR maturato a partire dal 1 gennaio 2007 TFR maturato a partire dal 1 gennaio 2007 in imprese con meno di 50 dipendenti CLASSIFICAZIONE DEL TFR Opzione per destinare il TFR a forme di previdenza integrativa Opzione per mantenere il TFR in azienda CARATTERISTICHE Rischio attuariale di investimento a carico dell azienda Rischio attuariale di investimento NON a carico dell azienda Rischio attuariale di investimento NON a carico dell azienda Rischio attuariale di investimento a carico dell azienda CLASSIFICAZIONE IAS 19 Programma a benefici definiti Programma a contribuzione definita Programma a contribuzione definita Programma a benefici definiti 46
47 Il TFR secondo la normativa nazionale: FTA Passando dai principi contabili nazionali alla IAS 19 l impresa dovrà: 1) Continuare a rilevare le quote maturate al secondo la regola dei piani a benefici definiti. Ciò significa che l impresa dovrà valutare l obbligazione per i benefici maturati dai dipendenti attraverso l utilizzo di tecniche attuariali e la parte di questi da contabilizzare. 2) Rilevare l obbligazione per le quote che maturano dall , dovute alla previdenza complementare o al fondo di tesoreria INPS sulla base dei contributi dovuti in ogni esercizio: in questo caso non è necessario effettuare ipotesi attuariali, inoltre non è necessario neanche procedere all attualizzazione finanziaria dell obbligazione verso il fondo previdenziale o INPS essendo la scadenza della stessa inferiore a 12 mesi. 3) Rilevare l obbligazione per le quote che maturano dall che rimangono in azienda e che si sommano alle quote maturate al nel caso di TFR destinato alla previdenza complementare dal momento della scelta oppure, nel caso in cui il dipendente non eserciti alcuna opzione, alla forma pensionistica collettiva dall
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