Le scritture del personale più ricorrenti

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1 Le scritture del personale più ricorrenti Autore: Dott. M. Palombi Il costo del personale dipendente Con l espressione scritture del personale si fa riferimento all insieme delle registrazioni operate dall impresa per la contabilizzazione della remunerazione lorda a favore di coloro che prestano attività lavorativa in forze di un contratto di lavoro dipendente. Per poter agevolmente procedere alla formazione delle registrazioni poc anzi menzionate, occorre innanzitutto avere chiare le componenti retributive che formano il costo complessivamente sostenuto dall impresa per i suoi dipendenti. A tale scopo può essere utile fare riferimento al seguente prospetto: + Retribuzione netta + 1/3 Oneri sociali + Ritenute Irperf = Retribuzione lorda + Quota TFR + 2/3 Oneri sociali + Altri (mensa, servizi soc.li interni, formazione) = Costo azienda La retribuzione netta di fatto corrisposta al lavoratore rappresenta un macro-aggregato che, in linea generale, risulta componibile da elementi quali: retribuzione base per il lavoro prestato secondo quanto previsto contrattualmente; straordinari o maggiorazioni (notturno, festivo, indennità di trasferta, ecc.); scatti di anzianità e superminimo; 1

2 indennità per carichi di famiglia (assegni familiari); provvigioni, premi di produzione, gratificazioni periodiche, liberalità; compensi in natura, somministrazioni in mense aziendali o prestazioni sostitutive (buoni pasto); gratifica natalizia (tredicesima e altre mensilità supplementari); compensi per ferie e festività non godute. Gli oneri sociali (ovvero i contributi corrisposti ad enti previdenziali ed assistenziali) sono specifiche contribuzioni che assicurano ai lavoratori dipendenti prestazione assicurativa contro i casi di infortunio o malattia professionale, assistenza in caso di malattia o maternità e trattamento pensionistico di vecchiaia e invalidità. Tali contribuzioni sono per 1/3 del totale dovuto a carico dei dipendenti e per i rimanenti 2/3 a carico dell azienda, ma a differenza dei contributi a carico dell impresa, che rappresentano a tutti gli effetti un costo, quelli a carico del lavoratore, essendo versati all INPS dal datore di lavoro per conto del lavoratore, costituiscono una trattenuta sulla retribuzione lorda dovuta e quindi un debito nei confronti degli enti previdenziali. Anche le imposte a titolo di Irpef costituiscono trattenute operate sulla retribuzione lorda del dipendente e corrisposte, a favore di quest ultimo, all erario (debiti erariali). Infine, la quota TFR o, in alternativa, la quota versata a forma pensionistica complementare, si configura come un componente retributivo maturato ogni anno, accantonato al termine dell esercizio, ma corrisposto solo al termine del rapporto di lavoro. Le scritture per salari/stipendi e contributi La rilevazione dei costi del personale dipendente in corso dell esercizio (dal 01/01 al 31/12) si articola in tre fasi: 2

3 1. liquidazione della retribuzione lorda (Salari e Stipendi) e dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dell azienda (Oneri sociali) Esempio: in data 31/05 vengono liquidati salari e stipendi per euro e contributi verso enti previdenziali e assistenziali a carico dell azienda per euro mag Salari e stipendi D ,00 31-mag Oneri sociali D 4.400,00 31-mag Dipendenti c/retribuzioni A ,00 31-mag 2. Liquidazione della retribuzione netta, dei contributi previdenziali e assistenziali 31-mag Dipendenti c/retribuzioni D ,00 31-mag 31-mag Enti previdenziali e assistenziali a carico del dipendente e delle ritenute d imposta Irpef (queste ultime versate all Erario il giorno 16 del mese successivo all effettivo pagamento della retribuzione) Esempio: Alla data del 31/05, si provvede al pagamento a mezzo bonifico bancario delle retribuzioni dei dipendenti, ai quali vengono effettuate ritenute sociali per contributi a loro carico di euro e ritenute fiscali Irpef per euro Enti previdenziali e assistenziali Erario c/ritenute da versare A 4.400,00 A 2.200,00 A 2.000,00 31-mag Banca c/c A ,00 3. Versamento degli oneri sociali e delle ritenute fiscali agli Enti competenti con scadenza il 16 del mese successivo alla maturazione delle retribuzioni Esempio: Il 16/06 viene effettuato il versamento di quanto dovuto all Erario per le ritenute fiscali (2.000) e di quanto dovuto agli istituti previdenziali e assistenziali ( =6.600) 3

4 16-giu 16-giu Erario c/ritenute da versare Enti previdenziali e assistenziali Acconti sulla retribuzione D 2.000,00 D 6.600,00 16-giu Banca c/c A 8.600,00 E ammessa dalla legge la possibilità per il lavoratore dipendente di chiedere al datore di lavoro la corresponsione di acconti sulla propria retribuzione. Esempio: Il 14/07, 3 dipendenti chiedono un anticipo sulla retribuzione di luglio per un ammontare complessivo di euro La contabilità provvede alla registrazione dell acconto corrisposto a mezzo banca alla data del 14/07: 14-lug Dipendenti c/acconti D 1.800,00 14-lug Banca c/c A 1.800,00 Successivamente, al 31/07, in sede di liquidazione della retribuzione netta, la contabilità dovrà chiudere il conto acceso per crediti (acconti ai dipendenti) e versare la parte della retribuzione non ancora corrisposta. Esempio: In data 31/07 viene corrisposto il netto in busta ai dipendenti per euro lug Dipendenti c/retribuzioni D ,00 31-lug Dipendenti c/acconti A 1.800,00 31-lug Banca c/c A ,00 4

5 TFR e previdenza complementare Il trattamento di fine rapporto (TFR) è un indennità il cui valore è proporzionale agli anni di servizio prestato in azienda, maturata anno per anno e che viene corrisposta al lavoratore dipendente al momento dello scioglimento del contratto di lavoro. La riforma delle pensioni ha introdotto importanti novità sulla destinazione del TFR. Fino a qualche anno fa rimaneva investito internamente all azienda fino alla risoluzione del rapporto di lavoro, costituendo per l azienda stessa un importante forma di autofinanziamento. A partire dal 1 gennaio 2007 La riforma della previdenza complementare ha introdotto nuove regole. Per tutte le imprese con un numero di dipendenti superiore o uguale a 50 unità: a. le quote di TFR maturate fino al rimangono in azienda; b. le quote di TFR maturate a partire dal devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare o essere trasferite al Fondo di Tesoreria istituito presso l INPS (conseguenza della decisione del lavoratore di mantenere il TFR in azienda). Per tutte le imprese, invece, con un numero di dipendenti inferiore alle 50 unità: a. le quote di TFR maturate fino al rimangono in azienda; b. le quote di TFR maturate a partire dal devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare (se non previste confluiscono in una gestione previdenziale di competenza dell INPS) o essere mantenute in azienda. Si analizzino i seguenti 3 casi: 1 caso: TFR TRATTENUTO IN AZIENDA 5

6 In questo caso, l azienda calcola e contabilizza al termine di ciascun periodo amministrativo 2 elementi retributivi che andranno ad aggiungersi al fondo TFR maturato fino a quel momento: la quota TFR (A) e la rivalutazione del fondo (B). (A) La quota TFR (detta quota capitale) viene determinata nel seguente modo: (Retribuzioni annue utili:13,5) Contributo 0,50% Dove: per retribuzioni annue utili si deve intendere l insieme dei compensi erogati ai lavoratori dipendenti con carattere di ordinarietà (no straordinari, rimborsi, premi produttività, ecc.); 13,5 costituisce la media aritmetica del numero delle mensilità normalmente corrisposte in Italia ad un lavoratore dipendente Contributo 0,50% è un contributo calcolato sulle retribuzioni annue utili e destinato al fondo pensioni lavoratori dipendenti (B) La rivalutazione del fondo TFR (detta quota finanziaria) viene determinata invece facendo: Fondo TFR maturato x (1,50% + 75% indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto al mese di dicembre dell anno precedente) Alla quota finanziaria così calcolata va infine applicata un aliquota d imposta nella misura dell 11%. L imposta sulla rivalutazione, a differenza del regime di tassazione separata della quota capitale, che agisce solo al momento del percepimento del beneficio retributivo (ovvero all atto della risoluzione del rapporto di lavoro), viene subito applicata e trattenuta dall azienda in qualità di sostituto sull importo stesso della quota. Esempio: Sono erogate nel corso dell esercizio retribuzioni lorde per un importo di euro Il debito per TFR preesistente ammonta a euro e l indice ISTAT dei 6

7 prezzi al consumo è pari a 103,2 rispetto all anno precedente pari a 100 (incremento di 3,2). Nessuno ha aderito a forma di previdenza complementare. Calcoliamo innanzitutto il coefficiente di rivalutazione del debito TFR preesistente: (1,5+3,2*75%)= 3,9% In secondo luogo, procediamo al calcolo degli altri dati occorrenti sulla base dello schema in basso: ,00:13,5 = ,04 - quota capitale TFR (Retribuzioni annuali:13,5) ,00*0,50% = 1.750,75 + Contributo 0,50% su retribuzioni ,00*3,90% = 6.056,70 - Rivalutazione debito per TFR preesistente 6.056,70*11% = 666,24 = Imposta sostitutiva 11% su rivalutazione ,75 = TFR NETTO MATURATO La contabilità registrerà: 31-dic Quota TFR D ,29 31-dic Rivalutazione TFR D 6.056,70 31-dic Erario c/ritenute da versare A 666,24 31-dic Fondo TFR A ,75 2 CASO: TFR DESTINATO A UN FONDO PENSIONE Se il dipendente opta per la destinazione del TFR a previdenza complementare, non è necessario calcolare la quota di rivalutazione. Al gestore del fondo pensione va versata solamente la quota capitale TFR al netto del contributo di rivalsa dello 0,50%. L operazione si rileva ogni mese in contabilità con le seguenti scritture: Esempio: Nel mese di giugno l azienda ha erogato retribuzioni utili per un importo di euro I dipendenti hanno scelto di destinare il TFR a un fondo pensione. 7

8 :13,5 = ,89 - Quota capitale TFR (Retribuzioni mensili:13,5) *0,50% = 978,00 = Contributo 0,50% su retribuzioni ,89 = QUOTA TFR NETTA MATURATA MENSILMENTE La contabilità registrerà: 30-giu Quota TFR D ,89 30-giu Debiti v/fondi pensione A ,89 3 CASO: TFR DESTINATO AI FONDI DI TESORERIA INPS I datori di lavoro con almeno 50 addetti sono obbligati a versare al Fondo Tesoreria dell Inps le quote di TFR non destinate dai lavoratori alla previdenza complementare. Valgono le stesse regole esaminate in relazione al TFR trattenuto in azienda, eccezion fatta per l imposta sostitutiva dell 11% che viene applicata e versata per conto dell INPS dando luogo ad un credito verso quest ultimo. Esempio: Si procede al calcolo e alla contabilizzazione della quota mensile TFR da versare all INPS nel mese di giugno, considerando che le retribuzioni mensili utili sono pari a euro , le retribuzioni annue utili corrispondono a euro , i debiti per TFR presso INPS ammontano a euro e l indice ISTAT dei prezzi al consumo rispetto all anno precedente è 103,50. Si procede al calcolo del la quota capitale TFR maturata mensilmente: ,00:13,5 = 7.051,85 - Quota capitale TFR (Retribuzioni mensili:13,5) ,00*0,50% = 476,00 = Contributo 0,50% su retribuzioni 6.575,85 QUOTA TFR NETTA MATURATA MENSILMENTE contabilità registrerà il costo rappresentato dalla quota TFR in contropartita del debito nei confronti dell Inps: La 8

9 30-giu Quota TFR D 6.575,85 30-giu Istituti previdenziali A 6.575,85 Il 16/07 la quota viene versata al fondo INPS: 16-lug Istituti previdenziali D 6.575,85 16-lug Banca c/c A 6.575,85 A fine anno, oltre a versare la quota relativa al mese di dicembre, l impresa dovrà versare, con diritto di rivalsa sull ente Inps, anche l imposta sostitutiva dell 11% sulla rivalutazione del debito per TFR così calcolata: ( *(1,5+75%*3,5%)= rivalutazione del debito per TFR verso INPS 6.400*11%= 704 imposta sostitutiva 11% sulla rivalutazione del debito per TFR presso INPS Al 31/12 viene rilevata la quota TFR di dicembre (supponiamo euro 7.000) e la ritenuta d imposta sopra calcolata: 31-dic Quota TFR D 7.000,00 31-dic Istituti previdenziali A 7.000,00 31-dic Istituti previdenziali D 704,00 31-dic Debiti per rit. da versare A 704,00 Infine, viene versata la quota al fondo Inps al netto della ritenuta fiscale scomputata dal debito verso l ente previdenziale: 31-dic Istituti previdenziali D 6.296,00 31-dic Banca c/c A 6.296,00 9

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