Documento di Valutazione dei Rischi in un Reparto di Anatomia Patologica. Mara Dal Santo Anatomia Patologica Ospedale S.

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1 Documento di Valutazione dei Rischi in un Reparto di Anatomia Patologica Mara Dal Santo Anatomia Patologica Ospedale S. Chiara Trento 1

2 Analisi di Processo Decreto legislativo 626/ veniva redatta la prima bozza dell analisi di processo dell istologia in cui si identificavano tutte le figure professionali coinvolte e tutte le fasi lavorative punto per punto 2

3 Analisi di Processo Personale coinvolto Macrofasi di processo Sottofasi di processo: 1. Attività elementare 2. Struttura sociale dei compiti: chi dove come quando tempo mezzo DPI 3. Conoscenze tecniche: oggetto mezzi processo 4. Condizioni di Rischio 3

4 Analisi di Processo Istologia Citologia Immunocito-istochimica Citometria a flusso Biologia molecolare Attività sala anatomica 4

5 1. ACCETTAZIONE 1.1: Apertura imballaggi contenenti i materiali da esaminare Chi: un tecnico di anatomia patologica. Dove: in laboratorio, sul bancone per la accettazione provvisto di parziale aspirazione dall alto Come: apre con forbici o bisturi gli imballaggi contenenti provette e/o barattoli con i pezzi anatomici Quando: all arrivo dei campioni o, comunque, prima possibile. Tempo: pochi minuti. Mezzo: forbici D.P.I.: guanti monouso in vinile o nitrile Oggetto: confezioni e/o imballaggi, modalità d apertura delle confezioni. Mezzi: pericolosità degli attrezzi adibiti all apertura delle confezioni. Uso di dispositivi di protezione individuale per evitare contatti cutanei. Processo: apertura imballaggi. Rischio: - Ferita da taglio, - Contaminazioni con liquidi fuoriusciti dai barattoli; - Inalazione di aerosol e di formalina; -Postura 5

6 Documento aziendale per la gestione della sicurezza dei lavoratori: DVR In questi ultimi anni l APSS ha modificato sensibilmente il modo di affrontare le problematiche relative alla sicurezza e alla salute dei propri dipendenti durante il lavoro 6

7 Iniziative APSS Istituzione della Conferenza permanente dei datori di lavoro Individuazione dei referenti dei datori di lavoro per la sicurezza La programmazione annuale degli interventi prioritari per il miglioramento dei livelli di sicurezza degli ambienti di lavoro Le nuove procedure per le segnalazioni delle situazioni di rischio L effettuazione delle visite agli ambienti di lavoro Applicazione dell art. 7 nel caso di appalto di lavori e servizi Gruppi di lavoro multidisciplinari sui rischi specifici in ambito sanitario La revisione del DVR 7

8 La sicurezza nel posto di lavoro: DIRITTO DOVERE di ogni lavoratore 8

9 Dirigenti e Preposti contatti con il personale rappresentanti della sicurezza N.O. di Prevenzione e Protezione Medico Competente Servizi Tecnici, ecc. 9

10 Preposto Provvedere alla formazione ed informazione Vigilare sull osservanza delle norme di prevenzione e sull utilizzo dei DPI Assicurare che le vie di circolazione ed evacuazione siano agibili Controllare il corretto funzionamento delle apparecchiature utilizzate Attuare misure organizzative adeguate Controllare il corretto utilizzo di eventuali sostanze pericolose 10

11 Osservare le disposizioni Lavoratori Utilizzare correttamente apparecchiature, sostanze e/o preparati pericolosi, ecc. Utilizzare in modo appropriato i DPI Segnalare al Dirigente e Preposto eventuali condizioni di pericolo o deficienze dei mezzi messi a disposizione Sottoporsi ai controlli sanitari previsti Non rimuovere o modificare senza autorizzazione i DPI Non devono compiere operazioni o manovre che possono compromettere la sicurezza degli altri operatori 11

12 DVR: fascicolo di Unità Operativa/Servizio Prima stesura nel 2002 Aggiornamenti

13 DVR: Cap. A descrizione dell U.O. Missione dell U.O. Attività svolte Organico dell U.O. Descrizione dei locali Descrizione delle attrezzature Materiali e sostanze 13

14 Descrizione dei locali Numero Destinazione d uso identificativo del locale 12. Lab. Istologia + box prelievi Particolari da evidenziare sottodimensionato 33. Sala autopsie adeguato 43. magazzino sottodimensionato 14

15 Descrizione delle attrezzature Numero di inventario Tipo di attrezzatura C Coloratore automatico S c. uso Sistema lavaggio HPV N locale Servizio che ha in carico la manutenzione 19 I si 18 A si Disponi bilità del manuale d uso 15

16 Materiali e sostanze Materiale/ sostanza Sigle di rischio e consigli di prudenza Fornitore e n CAS Conc. Quantità annuale N locale acetone R S C % 78 litri 14 xilolo R S.25 C----- mix 520 litri

17 DVR: Cap. B individuazione dei pericoli e dei rischi Metodologie adottate Soggetti coinvolti e modalità operative dell U.O./ Servizio Pericoli e rischi 17

18 Pericoli e Rischi N attività Note esplicative 4. Campionamento pezzi grandi Istologia: si esegue su bancone fornito di aspirazione, possibile presenza di corpi estranei pericolo Possibile presenza di aghi o fili metallici, utilizzo di taglienti Rischio correlato Possibilità di punture accidentali e ferite da taglio 18

19 Pericoli e Rischi N attività Note esplicative pericolo Rischio correlato 10. Colorazioni di routine Istologia: si esegue con appositi coloratori automatici Presenza di sostanze tossiconocive Possibilità di esposizione al contatto o all inalazione di sostanze tossico-nocive 19

20 Pericoli e Rischi N attività Note esplicative pericolo Rischio correlato 127. Stoccaggio pezzi autoptici Riscontro diagnostico: si esegue manualmente ponendo i contenitori in appositi armadi aspirati Presenza di formalina Possibilità di esposizione al contatto o all inalazione di formalina 20

21 Pericoli e Rischi N attività Note esplicative pericolo Rischio correlato 139. Archiviazione vetrini autoptici Riscontro diagnostico: si esegue manualmente Manipolazi one dei vetrini Possibilità di piccole ferite con frammenti di vetro 21

22 DVR: Cap. C misure di prevenzione e protezione adottate Metodologia adottata Soggetti coinvolti e modalità operative dell U.O./Servizio Misure adottate 22

23 Soggetti coinvolti e modalità operative dell U.O./Servizio metodologia Indicazioni derivanti da leggi, norme, linee guida, protocolli, ecc. Gruppi di lavoro su rischi specifici Soggetti coinvolti all int dell U.O. Gruppi di lavoro personale tecnico Gruppi di lavoro personale tecnico Riunioni di programmazione a seguito delle visite congiunte Indicazioni del N.O.di Prev e Prot, del Med. Comp. Indicazioni dei Servizi tecnici Indicaz delle U.O./Servizi interes Indicaz della Direz. Medica o del Servizio Infermieristico capotecnico capotecnico capotecnico capotecnico 23

24 Misure adottate N Rischio correlato Misure adottate Situaz attuale di esposizione al rischio 10 Col ora zio ni di rou tine Possibilità di esposizione al contatto o all inalazione di sostanze tossiconocive Norme procedurali codificate, attività svolta sotto cappa chimica, utilizzo di DPI idonei (guanti nitrile), kit emerg Le misure adottate sono adeguate. L obbligo di osservare le proc e l utilizzo dei DPI, anche in emergenza, garantiscono un rischio minimo accettabile, tenuto conto della necessità di 24 assic l attività

25 Misure adottate N Rischio correlato Misure adottate Situaz attuale di esposizione al rischio 27 tagl io al mic rot om o Possibili ferite da taglio Norme procedurali codificate attività di elevata precisione che rende improbabili eventuali disattenzioni dell operatore, salvalama Le misure adottate sono adeguate. L obbligo di osservare le proc e l utilizzo dei DPI disponibili, initamente alla professionalità degli operatori garantiscono un rischio minimo accettabile, tenuto conto della necessità di assic l attività 25

26 DVR: Cap. D programma per il miglioramento delle misure di prevenzione e protezione Metodologia adottata Soggetti coinvolti e modalità operative dell U.O./Servizio Programma per il miglioramento delle misure adottate Attribuzione delle competenze per l attuazione del programma per il miglioramento delle misure adottate Controllo dell attuazione delle misure di prevenzione e protezione 26

27 Soggetti coinvolti e modalità operative dell U.O./Servizio metodologia Indicazioni derivanti da leggi, norme, linee guida, protocolli, ecc. Indicazioni del N.O.del Medico Competente Riunioni di programmazione a seguito delle visite congiunte Indicazioni del N.O.di Prevenzione e Protezione Indicazioni dei Servizi tecnici Indicaz delle U.O./Servizi interes Indicaz della Direz. Medica o del Servizio Infermieristico Soggetti coinvolti all int dell U.O. capotecnico Direttore dell U.O./Servizio capotecnico capotecnico capotecnico capotecnico 27

28 Programma per il miglioramento delle misure adottate N Situazione attuale di esposizione al rischio Misure possibili per il miglioramento priorità 10 Le misure adottate sono adeguate L osservanza delle procedure e il corretto utilizzo dei DPI garantiscono un rischio minimo accettabile tenuto conto della necessità di assicurare l attività Miglioramento degli spazi destinati all U.O. Misura programmata nell ambito della ristrutturazione dell Ospedale Lungo termine 28

29 Programma per il miglioramento delle misure adottate N Situazione attuale di esposizione al rischio Misure possibili per il miglioramento priorità 4 Le misure adottate sono adeguate L osservanza delle procedure e il corretto utilizzo dei DPI garantiscono un rischio minimo accettabile tenuto conto della necessità di assicurare l attività E stata eseguita la misurazione dei vapori di formalina negli ambienti, risultato OK Miglioramento degli spazi destinati all U.O. Introduzione di sostitutivi della formalina, di minor pericolosità ma di uguale efficacia. Misure programmabili che intervengono in situazione già adeguata nell ottica del miglioramento continuo della qualità Lungo termine Lungo termine 29

30 Attribuzione delle competenze per l attuazione del programma per il miglioramento delle misure adottate N Misure possibili per il miglioramento Soggetto o struttura competente Tipo di competenza Tempi di attuazione 3 ca mp bio psi e Miglioramento degli spazi destinati all UO Introduzione di sostitutivi della formalina di minor pericolosità ma di uguale efficacia Misure programmabili in situazione già adeguata, ma con miglioramento della qualità U.O. Direz. Medica Servizio approvvigiona menti Servizio immobili e Servizi tecnici Richiesta Valutazione rich e inoltro Valutazione fattibilità modifica piano ristrutturazio ne analisi delle disponibilità di mercato acquisto Breve, medio,lungo termine Del tutto dipendenti dalla disponibilità di mercato 30

31 Attribuzione delle competenze per l attuazione del programma per il miglioramento delle misure adottate N Misure possibili per il miglioramento Soggetto o struttura competente Tipo di competenza Tempi di attuazione 9 tag lio mi cro to mo Miglioramento degli spazi destinati all UO Introduzione di guanti antitaglio ad elevata sensibilità Misure programmabili in situazione già adeguata, ma con miglioramento della qualità U.O. Direz. Medica Servizio approvvigiona menti Servizio immobili e Servizi tecnici Richiesta Valutazione rich e inoltro Valutazione fattibilità modifica piano ristrutturazio ne analisi delle disponibilità di mercato acquisto Breve, medio,lungo termine Del tutto dipendenti dalla disponibilità di mercato 31

32 Attribuzione delle competenze per l attuazione del programma per il miglioramento delle misure adottate N Misure possibili per il miglioramento Soggetto o struttura competente Tipo di competenza Tempi di attuazione 124 ese cuzi one auto psia Introduzione di guanti più robusti di quelli attuali ma di elevata sensibilità Introduzione di guanti antitaglio ad elevata sensibilità Misure programmabili in situazione già adeguata, ma con miglioramento della qualità U.O. Direz. Medica Servizio approvvigiona menti Richiesta Valutazione richiesta e inoltro acquisto Del tutto dipendenti dalla disponibilità di mercato 32

33 DVR: Cap E correlazione tra attività svolte e lavoratori N attività Note esplicative Situazione attuale di esposizione al rischio Personale che svolge l attività 3 Campio namento biopsie Istologia: si esegue su bancone provvisto di aspirazione Le misure adottate sono adeguate I provvedimenti adottati garantiscono un rischio minimo accettabile. E richiesta la misurazione della formalina negli ambienti di lavoro dell UO tecnico 33

34 DVR: Cap E correlazione tra attività svolte e lavoratori N attività Note esplicative Situazione attuale di esposizione al rischio Personale che svolge l attività 9 Taglio al microtom o Istologia: si esegue manualmente Le misure adottate sono adeguate I provvedimenti adottati garantiscono un rischio minimo accettabile tenuto conto della necessità di assicurare l attività tecnico 34

35 DVR: Cap E correlazione tra attività svolte e lavoratori N attività Note esplicative Situazione attuale di esposizione al rischio Personale che svolge l attività 124 Esecuzio ne autopsia Riscontro diagnostico: si esegue manualmente secondo protocollo Le misure adottate sono adeguate I provvedimenti adottati garantiscono un rischio minimo accettabile tenuto conto della necessità di assicurare l attività Medico coadiuvato da tecnico o da operatore tecnico 35

36 DVR: Cap. F aggiornamento del fascicolo Stato di revisione: 5 data: giugno 2007 Il materiale contenuto in questo capitolo è costituito dai capitoli e dagli allegati sostituiti in occasione di revisioni del Fascicolo, che abbiano comportato modifiche alle sue varie sezioni 36

37 DVR: Cap. G allegati al fascicolo Tipologia dell allegato 1 Analisi di processo 2 Planimetria dei locali dell UO 3 Elenco attrezzature UO 4 Elenco sostanze utilizzate UO Luogo di conservazione dell allegato Mensola sopra scrivania Capotecnico, laboratorio immunoistochimica (loc n 14) Idem come sopra Idem come sopra Idem come sopra 37

38 DVR: Cap. G allegati al fascicolo Tipologia dell allegato 5 Schede di sicurezza (ordine alfab 2 reg delfino) Luogo di conservazione dell allegato Mensola posta sopra ai microtomi, laboratorio istologia (locale n 13) 6 Manuali d uso Ogni lab possiede i manuali d uso relativi agli strumenti utilizzati, manuali d uso generico sono conservati nell archivio del capotecnico posto nel corridoio di reparto (locale n 30) 7 Registro infort Mensola scrivania capotecnico (locale n 14) 8 Normativa vigente Idem come sopra 38

39 DVR: Cap. G allegati al fascicolo Documento aggiornato delle analisi dei processi lavorativi Verbali delle visite e dei sopralluoghi all U.O. da parte del NOPP e del MC Risultanze della sorveglianza sanitaria Monitoraggi ambientali Valutazioni a livello aziendale di rischi specifici Linee guida, protocolli, procedure, direttive, ecc. Materiale per l informazione e la formazione dei lavoratori 39

40 Valutazione del rischio da agenti cancerogeni e/o mutageni Valutazione del rischio: caratteristiche della lavorazione, quantitativo utilizzato, durata e frequenza d impiego, vie di assorbimento e metabolismo Gestione del rischio: eliminazione o sostituzione dell agente cancerogeno o mutageno, possibilità di confinamento degli agenti nocivi, riduzione dell esposizione ad un valore più basso possibile 40

41 Valutazione del rischio da agenti cancerogeni e/o mutageni Attraverso l analisi del lavoro, operare un azione valutativa e migliorativa che si fa carico di aspetti quali: 1. Individuazione dei rischi per la salute dei lavoratori attraverso precisi e riproducibili criteri 2. La proposta e la messa in opera di scelte organizzative alternative 3. La predisposizione e l aggiornamento di un programma di sorveglianza sanitaria congruente rispetto ai rischi evidenziati 4. L incorporazioni nell analisi di questioni relative alla protezione dell ambiente 41

42 Valutazione del rischio da agenti cancerogeni e/o mutageni n Sostanze, preparati, processi tipo N CAS 1 phenylhydrazine Ioduro di propidio Etidio bromuro Rosso congo Acido cromico Classificazione fornitore Classificazione ufficiale 45.23/24/25.48/ 23/24/25.36/ Non classificato Non classificato

43 Valutazione del rischio da agenti cancerogeni e/o mutageni n Sostanze, preparati, processi Descrizione sostanza Quantità annuale utilizzata Locale di utilizzo 1 phenylhydraz ine La Fenilidrazina è utilizzata: Pura (liquido oleoso) In conc 0,01% (nella soluzione di lavoro) 5,2 ml 14 2 Ioduro di propidio Lo ioduro di propidio è utilizato: puro (in polvere) in soluz acquosa 0,05% 2,6 litri (soluz di lavoro) 11 (soluzione madre) in soluz acquosa 0,005% (soluz di lavoro) 43

44 Valutazione del rischio da agenti cancerogeni e/o mutageni n Sostanze, preparati, processi Descrizione sostanza Quantità annuale utilizzata Locale di utilizzo 3 Etidio bromuro L etidio bromuro è utilizzato: puro (in polvere) Inferiore a 10 ml 18 In soluz acquosa 1% (soluz madre) (soluz madre) in soluz acquosa 0,1% (soluz stock) in matrice entro il gel di agarosio (0,000025%) 44

45 Valutazione del rischio da agenti cancerogeni e/o mutageni n Sostanze, preparati, processi Descrizione sostanza 4 Rosso congo Il rosso congo è presente: In soluzione tamponata (conc 1%) nel reattivo A del kit di colorazione Quantità annuale utilizzata Circa 100 ml Locale di utilizzo 12,13 5 Acido cromico Il triossido di cromo è presente: In soluz nel reattivo A del kit utilizzato per la visualizzazione di funghi su tessuti Circa 50 ml 12,13 45

46 Valutazione del rischio da agenti cancerogeni e/o mutageni Caratteristiche della sostanza: N CAS Classificazione fornitore SDS Classificazione UE Etichettatura Proprietà chimico-fisiche Scheda di sicurezza in allegato 46

47 Valutazione del rischio da agenti cancerogeni e/o mutageni descrizione dell attività passo dopo passo 47

48 Attività elementare Struttura sociale dei compiti Conoscenze tecniche Costrittività organizzative Blocco della perossidasi endogena con soluz di fenilidrazina allo 0,01% in tampone Chi Dove Perché Come Quando Tempo Quantità Dispositivi di protezione Contenuti SDS Sostanza Precauzioni Corretto utilizzo apparecchiature Pulizia e decontaminazione Procedure di emergenza Dispositivi protezione Conservazione, utilizzo e smaltimento Seguire e mantenere efficienti nel tempo le misure di prevenzione adottate per evitare possibili esposizioni 48

49 Misure di tutela adottate Al momento la sostanza non è sostituibile Conservazione in doppio contenitore Manipolazione e smaltimento Divieti Ricambio di aria Cappa chimica Piano di lavoro Modifica metodica Smaltimento soluzioni impiegate Lavaggio vetreria Smaltimento materiale monouso DPI.. Manutenzione cappa chimica Kit di emergenza Contaminazioni personali 49

50 Monitoraggio ambientale e biologico Nelle fonti bibliografiche consultate, relativamente al monitoraggio biologico, ovvero alla ricerca della Fenilidrazina o di suoi metaboliti in comparti biologici, non si ha riscontro dell esistenza di metodiche analitiche ufficiali 50

51 Conclusioni Sulla base delle misure di prevenzione attuate e dei quantitativi di Fenilidrazina utilizzati, si può concretamente sostenere che gli operatori addetti non siano da considerare esposti, ma eventualmente potenzialmente esposti, nel caso di eventi accidentali 51

52 Aggiornamento dei processi lavorativi Processo 1 COLORAZIONI ISTOCHIMICHE Obiettivo: Permettere lo studio morfologico dei tessuti e delle cellule che li compongono, utilizzando sostanze coloranti capaci di colorare le cellule o le diverse parti di una cellula, in modo da renderle immediatamente visibili e distinguibili. Alcian PAS Bilirubina Blu di toluidina Chiarificazione della Melanina Ferro Ficht per spirocheta e borrelia Giemsa Giemsa modificato Grimelius Kit Grocott Kit Jones Kit Melanina Nitro blu di tetrazolio (a fresco) PAS PAS diastasi PAS in microonde PTAH Reticolo Kit Rodanina Rosso Congo Kit Sirius Red Sudan III Tricromica Kit Weighert Van Gieson Von Kossa Ziehl Nielsen 52

53 FASE 1.1 Alcian Pas Ob.: colorare i mucopolisaccaridi acidi (in blu)e neutri (in rosso), contrasto nucleare in blu Struttura dei compiti Struttura sociale Conoscenze tecniche Costrittività Organizzative Attività 1.1.1: preparazione soluzione acido periodico 1% Chi: tecnico di turno una settimana ogni cinque (lunedì -venerdì dalle 9,30 alle 12,00) Dove: corridoio (locale n 30), in laboratorio istologia (locale n 13) e lab immunoistochimica (locale n 14) Quando: circa una volta al mese Come: indossando guanti monouso in nitrile, preleva dall armadio aspirato dei reagenti posto sul corridoio, il flacone contenente l acido periodico in polvere [polvere classificata R9 - Esplosivo in miscela con materie combustibili; R34 - Provoca ustioni] (C ) e, nel lab. Immunoistochimica, utilizzando la bilancia analitica, con una spatola ne preleva e pesa 20 gr su apposita cartina. Trasferisce quindi la polvere in un matraccio contenente 2000 ml di acqua deionizzata e mescola fino a completa dissoluzione. La soluzione di acido periodico 1% così preparata [R 36/37/38 - Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle] viene conservata, in un flacone scuro appositamente etichettato, a temperatura ambiente, nell apposito armadietto posto sotto il bancone delle colorazioni, nel laboratorio di istologia. L aliquota di questa soluzione che viene impiegata nelle colorazioni viene conservata in una vaschetta da 250 ml, etichettata, posta sotto la cappa del laboratorio di istologia e cambiata con frequenza settimanale o al bisogno. (La soluzione esausta viene eliminata nell apposito lavello dotato di aspirazione localizzata e di scarico collegato alla cisterna di raccolta reflui esterna all edificio). Perché: attività necessaria per avere a disposizione il reagente per eseguire la colorazione oggetto: pericolosità intrinseca degli agenti chimici utilizzati. mezzi: DPI necessari e loro limiti di protezione; dotazione e utilizzo del kit di emergenza processo: modalità di utilizzo, conservazione e stoccaggio degli agenti chimici; raccolta e smaltimento dei reflui; Necessità di trasferire il reagente e le soluzioni da un locale all altro 53

54 FASE 1.3 Blu di Toluidina Ob: colorazione metacromatica di sostanze acide: granuli delle mastcellule, sostanza acida della cartilagine e alcune mucine epiteliali. Struttura dei compiti Struttura sociale Conoscenze tecniche Costrittività Organizzative Attività 1.3.1: colorazione manuale Chi: tecnico di turno una settimana ogni cinque (lunedì -venerdì dalle 9,30 alle 12,00) Dove: in laboratorio istologia (locale n 13), sotto cappa di cui è stata verificata l efficacia (nel 2001 ) ma che non viene controllata periodicamente Quando: una o due volte al mese Come: indossando guanti monouso in nitrile e utilizzando l apposita vaschetta per contenere i reflui (che vengono poi eliminati nell apposito lavello dotato di aspirazione localizzata e di scarico collegato alla cisterna di raccolta reflui esterna all edificio); sulle sezioni tagliate al criostato, asciugate all aria, disposte sui vetrini e reidratare in acqua deionizzata: mette pochi ml di soluzione acquosa di Blu di Toluidina (pronto uso ) [R-nessuna], fino a coprire la sezione, per 1-2 min. Lava in acqua deionizzata. Applica direttamente con apposita pinzetta il vetrino coprioggetto utilizzando un montante sintetico disciolto in acqua Crystal mount [Rnessuno] (pronto uso ) oggetto: pericolosità intrinseca degli agenti chimici. mezzi: DPI necessari e loro limiti di protezione; funzionamento e limiti di protezione della cappa; dotazione e utilizzo del kit di emergenza processo: modalità di utilizzo, conservazione e stoccaggio degli agenti chimici; raccolta e smaltimento dei reflui; Utilizzo di agenti chimici 54

55 Processi lavorativi Colorazioni istologiche Colorazioni citologiche Esame estemporaneo Campionamento biopsie e pezzi operatori e processatori Immunoistochimica Citofluorimetria Biologia molecolare 55

56 Grazie dell attenzione!... 56

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