mobbing Se i rapporti di lavoro diventano una minaccia Studi & Ricerche a cura di Giancarlo Mariniello 1. Il fenomeno mobbing

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "mobbing Se i rapporti di lavoro diventano una minaccia Studi & Ricerche a cura di Giancarlo Mariniello 1. Il fenomeno mobbing"

Transcript

1 Studi & Ricerche mobbing Se i rapporti di lavoro diventano una minaccia a cura di Giancarlo Mariniello 1. Il fenomeno mobbing. 2. L assenza, nell ordinamento italiano, di una definizione legislativa di mobbing. 3. La responsabilità del datore di lavoro. La responsabilità contrattuale. a) la condotta colposa. b) la condotta dolosa. La responsabilità extracontrattuale. L occasionalità necessaria. 4. Il mobbing e la tutela del lavoratore. 5. Configurabilità di fattispecie criminose in tema di mobbing e accenni alla tutela penale. 1. Il fenomeno mobbing La parola mobbing deriva dal verbo inglese to mob (assalire con violenza) e, nella sua accezione più comune, sta ad indicare un insieme di comportamenti violenti, tradotti in una pluralità di manifestazioni, di abusi psicologici (angherie, vessazioni, emarginazione, umiliazioni, maldicenze, etc.), perpetrati da parte di superiori e/o colleghi nei confronti di un lavoratore, prolungato nel tempo e lesivo della dignità personale e professionale nonché della salute psicofisica dello stesso. Il mobbing, quindi, si manifesta attraverso forme diverse di terrore psicologico a danno del lavoratore. Si può correttamente parlare di mobbing quando siamo alla presenza di un requisito spaziale: il luogo di lavoro, e di un requisito temporale: le violenze psicologiche devono cioè essere regolari, sistematiche e durare nel tempo. Le forme che esso può assumere sono molteplici: dalla semplice emarginazione alla diffusione di maldicenze, dalle continue critiche alla sistematica persecuzione, dall assegnazione di compiti dequalificanti alla compromissione dell immagine sociale nei confronti di clienti e superiori. Nei casi più gravi si può arrivare anche al sabotaggio del lavoro e ad azioni illegali. Lo scopo del mobbing è quello di eliminare una persona che è, o è divenuta, in qualche modo scomoda, distruggendola psicologicamente e socialmente in modo da provocarne il licenziamento o da indurla alle dimissioni. Si tratta di una delle più diffuse e meno conosciute sindromi del nostro tempo. Si può individuare un mobbing orizzontale, dove la persona-bersaglio viene colpita, da parte dei colleghi di lavoro, con feroci attacchi, continui e sistematici, tesi a denigrare, isolare ed estromettere dal gruppo, colpendo anche la dignità personale o la reputazione privata (oltre che professionale) del lavoratore. Le vittime, vinte dallo stress, depressione, ansia, aggressività e da disturbi psicosomatici, sono costrette ad abbandonare il posto di lavoro, soccombendo alla violenza psicologica degli assalitori, i cosiddetti mobbers. Quando invece il mobbing

2 14 viene esercitato da un dirigente nei confronti di un dipendente, il fenomeno viene definito mobbing verticale (o bossing): si tratta di una subdola strategia gestionale tesa ad ottenere le dimissioni e l allontanamento del lavoratore, divenuto ormai scomodo, o la contrazione del personale. Le cause scatenanti dell abuso psicologico perpetuato sul posto di lavoro vanno ben oltre le antipatie e le gelosie; talvolta, le cause non sono esclusivamente caratteriali, ma possono essere legate anche a vere e proprie strategie aziendali, messe in atto allo scopo di giungere alla fuoriuscita del lavoratore senza che diventi un caso sindacale. Il mobbing ha conseguenze di portata enorme sulla persona soggetta agli abusi, che si manifestano in stadi diversi e graduali. Esse vanno da una prima ed iniziale fase di mero malessere e disagio, caratterizzato da sintomi psicosomatici (incubi, insonnia, senso di nausea e solitudine); proseguendo in una fase di terrore psicologico, in cui si manifestano disturbi della personalità (depressione, fobie ed ossessioni) generanti assenza dal posto di lavoro per malattia; culminando, poi, in malattie di vario genere, sia nervose sia fisiche, di lunga durata. Tale fase può esplodere in atteggiamenti di aggressività sia contro di sé, fino al suicidio, sia verso la famiglia, compromettendo le basilari relazioni interpersonali. mob Dal lato economico, la vittima, lavorando meno e male, assentandosi continuamente per malattie, subisce forti perdite. Il lavoratore viene poi, come estrema conseguenza, licenziato, messo in mobilità o in prepensionamento. 2. L assenza, nell ordinamento italiano, di una definizione legislativa di mobbing In Italia, a differenza di altri Paesi europei (come il Belgio o la Francia, dove esiste una espressa e specifica disciplina legislativa del mobbing), manca un espressa tutela normativa del lavoratore vittima del mobbing; tuttavia, il panorama legislativo generale già presente nel nostro ordinamento giuridico ne permette una ricostruzione fondata su di un lavoro interpretativo. Si può assicurare, in tal modo, la tutela del lavoratore ed il risarcimento dei danni subiti in conseguenza dei comportamenti mobbizzanti, oltre che la sanzione di tali comportamenti. Il tentativo di ricostruire una definizione legislativa del fenomeno si è avuto nel corso degli anni mediante l emanazione dei decreti in tema di discriminazioni (D.lgs. 215/2003, 216/2003 e 198/2006) operate per diversi motivi, legati alla religione o a convinzioni personali, alla razza e al sesso. Tuttavia, la giurisprudenza in materia di mobbing sembra fornire una sua autonoma definizione del fenomeno. 3. La responsabilità del datore di lavoro Il datore di lavoro può essere riconosciuto responsabile dei danni da mobbing cagionati al proprio lavoratore dipendente. Ciò può accadere a seguito di condotte legate a comportamenti posti in essere direttamente dal datore medesimo (bossing) od a manifestazioni vessatorie provenienti da altro dipendente (mobbing orizzontale), nelle diverse forme della responsabilità diretta o indiretta, ed in particolare: a) A titolo di responsabilità contrattuale (ex art c.c.), quando la condotta lesiva si sostanzia in una serie di comportamenti volti ad indebolire l integrità psico-fisica del dipendente, che, talvolta, anche se apparentemente leciti, sottendono un elevato grado di offensività psicologica. In ogni caso, la fattispecie assume rilevanza una volta che gli atti di persecuzione acquistino i requisiti della sistematicità e della durata, per quanto non si esclude che anche un singolo atto lesivo possa rilevare ove i relativi effetti siano duraturi; ed assumerà rilievo il comportamento nella sua totale complessità. La gravità e la reiterazione di tali condotte porta giustamente ad affermarne il carattere doloso, da cui deriva la corretta riconduzione alla fattispecie di cui alla norma succitata. Essa sancisce, infatti,

3 15 l obbligo per il datore di lavoro di assicurare condizioni di lavoro che non siano dannose per la salute dei propri prestatori di lavoro; ma onera il datore medesimo anche di astenersi da condotte idonee a ledere quegli interessi. La norma in questione assume una portata enorme nel panorama di tutele del lavoratore, avendo la natura di norma di chiusura del sistema, da cui deriva un autonomo obbligo a carico del datore di lavoro. Così delineandosi la fattispecie, essa risulta applicabile in due diverse tipologie di condotte: bing 1. La condotta colposa, caratterizzata da comportamenti non direttamente ascrivibili al datore di lavoro ma comunque in grado di arrecare pregiudizio al lavoratore. In proposito, la Giurisprudenza riconosce la rilevanza giuridica del solo elemento soggettivo della colpa del datore di lavoro, che sarà considerato responsabile a prescindere da qualunque dolo specifico o volontà lesiva dello stesso. La fattispecie rileva in tutte quelle ipotesi nella quali il comportamento mobbizzante sia messo in atto da altro dipendente o da un soggetto che non si identifichi con il datore di lavoro (comunque responsabile). Per aversi una condotta illegittima mobbizzante con eventuali responsabilità del datore di lavoro - ad avviso della Suprema Corte (nella sent /2008) - e necessario che il datore di lavoro abbia violato l obbligo sancito dall art c.c., concernente l adozione di tutte quelle misure necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità morale del prestatore. La responsabilità può essere invocata anche ai sensi dell art c.c. (responsabilità dei padroni e committenti, in parallelo, nel caso di P.A., all art. 28 Cost., per il quale i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili secondo le leggi penali, civili ed amministrative degli atti compiuti in violazione di diritti). Il datore di lavoro, cioè, è ritenuto responsabile per aver omesso di rimuovere il fatto lesivo cagionato da un suo sottoposto. A ciò si ricollega la responsabilità del datore di lavoro anche in virtù della fattispecie di cui all art c.c. (come responsabilità di chi si avvale dell opera di terzi, per i danni cagionati da questi). La responsabilità del datore di lavoro concorre con quella personale e diretta del lavoratore dipendente che abbia posto in essere la condotta di mobbing. L elemento integrante la responsabilità del datore di lavoro per le condotte di mobbing di un proprio dipendente (secondo un ragionamento che viene esteso ai casi di responsabilità della P.A. per le condotte di un suo dirigente) viene ricondotto alla c.d. culpa in vigilando nel controllo sull operato dei propri dipendenti; altre volte ad una forma di responsabilità oggettiva; e altre alla c.d. culpa in eligendo nella scelta dei propri dipendenti (ricostruzione, questa, però, che pecca di eccessiva astrazione). In altre ipotesi, la responsabilità del datore di lavoro viene in rilievo sotto un profilo diverso: cioè quando, una volta venuto a conoscenza delle aggressioni effettuate a danno del proprio dipendente, il datore di lavoro non intervenga con adeguati mezzi di tutela o con provvedimenti volti ad evitare ulteriori attacchi alla vittima. 2. Altra è la condotta dolosa del datore di lavoro che, volontariamente e nella consapevolezza del suo comportamento, pone in essere una serie di atti volti ad indebolire e danneggiare il proprio dipendente. Le finalità che animano tale comportamento possono essere diverse e variare dal demansionamento, contestazioni disciplinari, trasferimento immotivato fino a giungere allo scopo di provocare la fuoriuscita del dipendente dal posto di lavoro. La responsabilità contrattuale comporta per il lavoratore vittima degli abusi la possibilità di avvalersi dell esonero dall onere di provare la colpa di chi ha commesso il fatto. In tal caso, infatti, sarà il datore di lavoro a dover dimostrare

4 16 di essere privo di colpa per il danno provocato al suo dipendente, e di aver messo in atto ogni meccanismo necessario e richiesto dagli oneri di diligenza. In particolare, tale circostanza consente di porre a carico del mobbizzato solo l onere di provare gli episodi mobbizzanti, cioè la reiterazione degli stessi, il loro carattere pretestuoso, la circostanza che gli stessi appaiano complessivamente finalizzati a danneggiarlo, nonchè la prova del collegamento (nesso causale) tra tali condotte e il danno subito, danno che naturalmente deve poterne costituire una conseguenza immediata e diretta. Pertanto, una volta fornite queste prove, dal cui onere egli non può essere sollevato (visto che la responsabilità del datore di lavoro non è una responsabilità oggettiva), l esistenza del pregiudizio all integrità psico-fisica viene ricavata presuntivamente, giacchè si ritiene che a tale tipo di condotte consegua automaticamente un danno. Il datore di lavoro, per converso, deve vincere la presunzione di colpa esistente in suo danno, provando che le condotte indicate dal lavoratore non possono essere qualificate come mobbizzanti, che per ciascuna di esse esiste una valida spiegazione e che le stesse non sono finalisticamente collegate tra loro. mob b) A titolo di responsabilità extracontrattuale del datore di lavoro per le condotte dei propri dipendenti, come sopra accennato, desumibili dall applicazione degli artt e 2049 c.c.. La prima delle due norme esprime il generale principio del neminem laedere e sancisce la responsabilità di chiunque abbia commesso un fatto illecito, doloso o colposo, a risarcire il danno cagionato; la seconda norma, invece, attiene alla responsabilità oggettiva di chi si avvale di altre persone (indicati come domestici o commessi) nell esercizio della propria attività per i danni da questi cagionati, per loro dolo o colpa. Nonostante i numerosi dubbi e incertezze sul rapporto tra responsabilità dell amministrazione e condotta dell agente, prevale la tesi che affianca le due responsabilità e riconosce quella dell amministrazione come responsabilità per fatto proprio ex art c.c. (e art. 22 T.U. 3/1957, circa la responsabilità dell impiegato). Ciò è affermato sul presupposto del rapporto organico che intercorre tra dipendente e amministrazione e sulla circostanza che l operato del dipendente è riferibile all ente, comportandone la responsabilità diretta, quando sia espressione dell attività tipica di quest ultimo o quando sia posta in essere per raggiungere i suoi fini istituzionali. La responsabilità dell ente, ritenuta sussistente anche nelle ipotesi di dolo del dipendente, trova il suo unico limite nella sussistenza della c.d. occasionalità necessaria. Il nesso di occasionalità necessaria sussiste tutte le volte in cui l espletamento delle mansioni inerenti al servizio prestato da parte del dipendente abbia costituito la conditio sine qua non del fatto illecito produttivo del danno, quanto meno per averne sostanzialmente agevolato, ma pur sempre in modo decisivo, la realizzazione. Il rapporto di occasionalità necessaria deve ritenersi sussistente, inoltre, ogniqualvolta l agente che abbia commesso il fatto abbia potuto porlo in essere in quanto preposto ad uno specifico incarico ed in svolgimento delle sue mansioni. Sussiste un nesso di occasionalità necessaria tra la condotta illecita del dipendente pubblico e le incombenze allo stesso affidate, considerando non solo lo specifico comportamento dell agente pubblico costituente abuso, ma anche il complesso delle attività pubbliche al quale il comportamento inerisce. In tal senso va ravvisata la connessione con le finalità istituzionali dell ente pubblico. Allorché, quindi, la condotta dolosa si innesti nel meccanismo dell attività complessiva dell ente, e avuto riguardo alla sua finalità terminale (non estranea rispetto agli interessi e alle esigenze pubblicistiche dell amministrazione), quel collegamento non può non comportare la responsabilità dell ente. I piani diversi relativi ai due rapporti di causalità - l uno tra la condotta dell agente ed il danno, l altro tra le mansioni svolte e le finalità dell Amministrazione (in termini di riferibilità oggettiva ai suoi fini istituzionali) sono unificati nell unico rapporto tra mansioni espletate e danno prodotto, nei termini di occasionalità necessaria. Al di fuori di tale nesso, pertanto, in tutte le ipotesi nelle quali la condotta del dipendente si innesti su una serie di comportamenti del tutto estranei alle finalità

5 17 istituzionali, dovrà escludersi la sussistenza della occasionalità necessaria di cui si è detto. Come ben può evincersi da quanto illustrato, la responsabilità del datore di lavoro trova la sua origine in diversi tipi di condotte materiali, che possono essere assolutamente prive di rilevanza giuridica (come togliere il saluto o rivolgersi con sgarbo al lavoratore ecc..); o, al contrario, comportamenti che sono espressione di tipiche forme di esercizio del potere del datore di lavoro, spesso di per sé chiaramente illecite; ma altre volte, invece, la responsabilità può essere generata da comportamenti apparentemente leciti ma volti a danneggiare il lavoratore (demansionamento, trasferimenti illegittimi, sanzioni o contestazioni disciplinari ecc ). bing 4. Il mobbing e la tutela del lavoratore Da quanto detto sopra e dalle ricostruzioni operate del concetto di mobbing, possono trarsi conseguenze in termini di tutela del lavoratore vittima dell abuso. Nel caso di mobbing come violazione dell obbligo di di sicurezza ex art. 2087, il lavoratore potrà esperire nei confronti del datore di lavoro o della P.A. i normali rimedi previsti per i casi di inadempimento (eccezione di inadempimento, azione di adempimento, la risoluzione o il risarcimento del danno). Nel caso in cui si verifichi la violazione dell obbligo di non procurare danno ex art c.c., il lavoratore danneggiato potrà richiedere il risarcimento del danno sia al datore di lavoro (2043 e 2049 c.c.) sia al collega autore della vessazioni dannose (2043 c.c.). Il lavoratore danneggiato potrà ottenere il ristoro di tutti i danni subiti (sia di natura patrimoniale che non). 5. Configurabilità di fattispecie criminose in tema di mobbing e accenni alla tutela penale La possibilità di configurare e, conseguentemente, punire, la condotta di mobbing come sussumibile in una delle fattispecie di reato espressamente previste è comunemente affermata. A tal proposito, si sostiene che il mobbing, quale condotta in grado di generare malattie psico-fisiche, potrebbe costituire reato configurandosi come delitto di lesione personale colposa previsto dall articolo 590 del codice penale. L applicazione delle regole generali del diritto penale al mobbing comporta, in ogni caso, l esigenza di valutare in concreto se il danno all integrità psicofisica del lavoratore sia riconducibile ad una condotta del datore di lavoro colposa o dolosa. A tal proposito, rinviando ad elaborati successivi la specifica trattazione dell argomento, si precisa che la condotta di mobbing potrebbe essere ricondotta a numerose altre fattispecie penali. Nel tentativo di ricostruire una disciplina penale del mobbing ed alla luce delle pronunce giurisprudenziali, si precisa che, secondo la Cassazione, la condotta di mobbing suppone non tanto un singolo atto lesivo, ma una mirata reiterazione di una pluralità di atteggiamenti, anche se non singolarmente connotati da rilevanza penale; allo stato attuale del diritto non è possibile inquadrare la fattispecie in una precisa figura incriminatrice, non prevedendo espressamente il codice penale il reato di mobbing. Gli atteggiamenti vessatori del datore di lavoro possono essere pertanto puniti soltanto se integrano figure di reato previste dal nostro ordinamento e le ipotesi maggiormente prossime ai connotati caratterizzanti il mobbing sono l ingiuria, la diffamazione e soprattutto i maltrattamenti commessi da persona dotata di autorità per l esercizio di una professione, reati che pertanto vanno singolarmente e specificamente contestati al datore, non potendosi astringere tutti i comportamenti nel complesso e unitario reato di mobbing, attualmente inesistente.

MOBBING E ALTRI CONFLITTI TRA DIPENDENTI E DATORE DI LAVORO. I LIMITI DEL DIRITTO DI CRITICA DEL LAVORATORE.

MOBBING E ALTRI CONFLITTI TRA DIPENDENTI E DATORE DI LAVORO. I LIMITI DEL DIRITTO DI CRITICA DEL LAVORATORE. MOBBING E ALTRI CONFLITTI TRA DIPENDENTI E DATORE DI LAVORO. I LIMITI DEL DIRITTO DI CRITICA DEL LAVORATORE. Avv. Maria Di Massa Torino, 31 marzo 2014 COSA SI INTENDE PER «MOBBING»? Il mobbing è una situazione

Dettagli

LA RESPONSABILITÀ CIVILE DEL DATORE DI LAVORO NEI CONFLITTI TRA DIPENDENTI AVV. CLAUDIA MATARAZZO TORINO, 31 MARZO 2014

LA RESPONSABILITÀ CIVILE DEL DATORE DI LAVORO NEI CONFLITTI TRA DIPENDENTI AVV. CLAUDIA MATARAZZO TORINO, 31 MARZO 2014 LA RESPONSABILITÀ CIVILE DEL DATORE DI LAVORO NEI CONFLITTI TRA DIPENDENTI AVV. CLAUDIA MATARAZZO TORINO, 31 MARZO 2014 NON TUTTI I COMPORTAMENTI ANCHE SCORRETTI E SCONTROSI SONO ATTEGGIAMENTI ILLECITI

Dettagli

Definizione. Pre-requisito della colpevolezza. Dolo

Definizione. Pre-requisito della colpevolezza. Dolo Definizione Perché si abbia un reato, occorre la possibilità di muovere un qualche rimprovero al soggetto agente. Quest esigenza discende dal principio di personalità della responsabilità penale espresso

Dettagli

La tutela del segnalante. Art. 54 bis del d.lgs. 50 marzo 2001 n. 165

La tutela del segnalante. Art. 54 bis del d.lgs. 50 marzo 2001 n. 165 La tutela del segnalante Art. 54 bis del d.lgs. 50 marzo 2001 n. 165 1 principi generali in materia di obblighi o divieti di informazione In materia di responsabilità amministrativa degli enti il dlgs.

Dettagli

PARI OPPORTUNITA. Quadro normativo ed esperienza giurisprudenziale

PARI OPPORTUNITA. Quadro normativo ed esperienza giurisprudenziale PARI OPPORTUNITA Quadro normativo ed esperienza giurisprudenziale Introduzione Il lavoro costituisce un elemento essenziale per l indipendenza economica e la realizzazione personale. Esso, però, chiude

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 SISTEMA DISCIPLINARE Rev. 00 del 13.03.2012 Pagina 1 di 6 Indice 1. I PRINCIPI DEL SISTEMA DISCIPLINARE... 3

Dettagli

Applicazione delle norme in materia di violenza e maltrattamento. Dott.ssa Francesca Pidone Associazione Casa della donna Centro antiviolenza

Applicazione delle norme in materia di violenza e maltrattamento. Dott.ssa Francesca Pidone Associazione Casa della donna Centro antiviolenza Applicazione delle norme in materia di violenza e maltrattamento Dott.ssa Francesca Pidone Associazione Casa della donna Centro antiviolenza Manca una legge organica sulla violenza contro le donne. La

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato BOCCUZZI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato BOCCUZZI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 5680 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato BOCCUZZI Disposizioni per la prevenzione e il contrasto della violenza morale e della persecuzione

Dettagli

Responsabilità sanitaria e medicina penitenziaria Dott.ssa Martina Brini

Responsabilità sanitaria e medicina penitenziaria Dott.ssa Martina Brini Responsabilità sanitaria e medicina penitenziaria Dott.ssa Martina Brini Modena, 16 aprile 2011 RESPONSABILITÀ Penale Amministrativa Dolo Colpa Preterintenzione Civile Contrattuale Extracontrattuale RESPONSABILITÀ

Dettagli

Mobbing e lavoro. Gabriella Sberviglieri Consigliera di Parità Provincia di Varese 23 Settembre 2009

Mobbing e lavoro. Gabriella Sberviglieri Consigliera di Parità Provincia di Varese 23 Settembre 2009 Mobbing e lavoro Gabriella Sberviglieri Consigliera di Parità Provincia di Varese 23 Settembre 2009 Etimologia della parola MOBBING: Verbo: to mob (attaccare, assalire); Forma verbale ing (l attività,

Dettagli

Il mobbing è un atteggiamento persecutorio che si concretizza in una serie di violenze psicologiche e morali

Il mobbing è un atteggiamento persecutorio che si concretizza in una serie di violenze psicologiche e morali Lo Studio Legale Lunari di Milano si occupa di diritto del lavoro con particolare focus in Lombardia nella zona di Milano e provincia, in quanto lo studio di Via Sauli 26 può essere raggiunto con facilità

Dettagli

Nuovo codice disciplinare per dirigenti scolastici

Nuovo codice disciplinare per dirigenti scolastici Nuovo codice disciplinare per dirigenti scolastici Il 21 ottobre il Miur ha pubblicato sul proprio sito internet il Codice disciplinare per i dirigenti scolastici, di cui all art. 16 del CCNL relativo

Dettagli

CODICE DISCIPLINARE. Segretario Comunale

CODICE DISCIPLINARE. Segretario Comunale CODICE DISCIPLINARE Segretario Comunale CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI PER IL QUADRIENNIO NORMATIVO 2006-2009 E PER IL BIENNIO ECONOMICO 2006-2007 Art. 5

Dettagli

PROFILI CIVILISTICI DELLA RESPONSABILITA PROFESSIONALE. Avv. Veronica Scotti Professore a Contratto Politecnico di Milano

PROFILI CIVILISTICI DELLA RESPONSABILITA PROFESSIONALE. Avv. Veronica Scotti Professore a Contratto Politecnico di Milano PROFILI CIVILISTICI DELLA RESPONSABILITA PROFESSIONALE Avv. Veronica Scotti Professore a Contratto Politecnico di Milano 1 NORMA DI RIFERIMENTO Codice Civile Art. 2230 Prestazione d'opera intellettuale.

Dettagli

La responsabilità dei sindaci: profili penali. Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli

La responsabilità dei sindaci: profili penali. Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli La responsabilità dei sindaci: profili penali Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE Rimedi posti a presidio del corretto adempimento dei doveri del collegio sindacale : Responsabilità

Dettagli

Cos'è la responsabilità civile

Cos'è la responsabilità civile Cos'è la responsabilità civile Autore Giovanna Visintini INDICE Introduzione 1. - La responsabilità civile nozione e funzioni 2. - La distinzione tra responsabilità per fatto illecito e responsabilità

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N. 32941. Fattispecie relativa ad attività di modifica e deviazione degli argini di fontanili, di copertura dei corsi d acqua e

Dettagli

Il dovere di sicurezza del datore di lavoro

Il dovere di sicurezza del datore di lavoro Il dovere di sicurezza del datore di lavoro Art. 2087 cod. civ. L imprenditore è tenuto ad adottare Criterio tutte le elastico misure e che flessibile secondo della le particolarità MASSIMA del lavoro,

Dettagli

Le norme di riferimento per la sicurezza sono: La Costituzione italiana Le Direttive comunitarie Le Norme di legge nazionali Le Norme regionali Le

Le norme di riferimento per la sicurezza sono: La Costituzione italiana Le Direttive comunitarie Le Norme di legge nazionali Le Norme regionali Le 1 Le norme di riferimento per la sicurezza sono: La Costituzione italiana Le Direttive comunitarie Le Norme di legge nazionali Le Norme regionali Le Norme tecniche e linee guida Il Codice penale Il Codice

Dettagli

Lineamenti di diritto penale. Grosseto, 4 ottobre 2010

Lineamenti di diritto penale. Grosseto, 4 ottobre 2010 Lineamenti di diritto penale Grosseto, 4 ottobre 2010 Grande Bipartizione DIRITTO PUBBLICO DIRITTO PRIVATO Diritto costituzionale Diritto amministrativo Diritto penale Diritto civile Diritto commerciale

Dettagli

LAVORO. Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Tutela del patrimonio aziendale

LAVORO. Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Tutela del patrimonio aziendale LAVORO Corte di Cassazione Sez. Lav. 22 Marzo 2011, n 6498 Lavoro (rapporto di) Lavoro subordinato Tutela del patrimonio aziendale Riprese a circuito chiuso Uso Possibile Condizioni È lecito l uso di impianti

Dettagli

Stress lavoro-correlato e responsabilità datoriali: orientamenti della giurisprudenza

Stress lavoro-correlato e responsabilità datoriali: orientamenti della giurisprudenza Stress lavoro-correlato e responsabilità datoriali: orientamenti della giurisprudenza Prof. Avv. Roberta Nunin Università di Trieste Modena, Fondazione Marco Biagi 26 settembre 2013 Un nuovo concetto di

Dettagli

Provvedimenti ampliativi e responsabilità della p.a. parte terza

Provvedimenti ampliativi e responsabilità della p.a. parte terza Provvedimenti ampliativi e responsabilità della p.a. parte terza Prof.ssa Paola Maria Zerman Obiettivi Comprendere quale tutela abbia il cittadino nei confronti della p.a. a fronte della richiesta di un

Dettagli

LA SITUAZIONE GIURIDICA ITALIANA IN MATERIA DI RISCHI PSICOSOCIALI

LA SITUAZIONE GIURIDICA ITALIANA IN MATERIA DI RISCHI PSICOSOCIALI Roma, 31 marzo 2015 LA SITUAZIONE GIURIDICA ITALIANA IN MATERIA DI RISCHI PSICOSOCIALI Art. 2087 Codice Civile quale norma generale Norma di chiusura del sistema Art. 2087 c.c. Tutela delle condizioni

Dettagli

Nome modulo: ILLUSTRAZIONE DETTAGLIATA DEI COMPITI E DELLE RESPONSABILITÀ CIVILI E PENALI

Nome modulo: ILLUSTRAZIONE DETTAGLIATA DEI COMPITI E DELLE RESPONSABILITÀ CIVILI E PENALI NOME LEZIONE: INTRODUZIONE Il Testo Unico per la privacy sancisce che chiunque, essendovi tenuto, omette di adottare le misure necessarie ad assicurare la sicurezza dei dati è perseguibile sia civilmente

Dettagli

Il dovere di sicurezza del datore di lavoro

Il dovere di sicurezza del datore di lavoro Il dovere di sicurezza del datore di lavoro Art. 2087 cod. civ. L imprenditore è tenuto ad adottare Criterio tutte le elastico misure e che flessibile secondo della le particolarità del lavoro, l esperienze

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Parte prima IL DANNO ESISTENZIALE NEL SISTEMA DI RESPONSABILITAv CIVILE

INDICE SOMMARIO. Parte prima IL DANNO ESISTENZIALE NEL SISTEMA DI RESPONSABILITAv CIVILE INDICE SOMMARIO Introduzione... Elenco delle principali abbreviazioni... XI XIII Parte prima IL DANNO ESISTENZIALE NEL SISTEMA DI RESPONSABILITAv CIVILE Capitolo 1 NECESSITAv DI UNA NUOVA CATEGORIA 1.1.

Dettagli

Premessa Contravvenzioni ed elemento soggettivo Il problema della colpa come risposta al rischio... 21

Premessa Contravvenzioni ed elemento soggettivo Il problema della colpa come risposta al rischio... 21 SOMMARIO Premessa... XI CAPITOLO 1 I REATI DOLOSI, COLPOSI E LE CONTRAVVENZIO- NI 1. Le basi normative e teoriche della colpa... 1 2. L essenza della colpa... 5 3. Ai confini della colpa... 7 3.1. Reati

Dettagli

RIFLESSIONI SULL ACCERTAMENTO DELLE RESPONSABILITÀ TECNICHE

RIFLESSIONI SULL ACCERTAMENTO DELLE RESPONSABILITÀ TECNICHE RIFLESSIONI SULL ACCERTAMENTO DELLE RESPONSABILITÀ TECNICHE Coordinatore: Prof. Ing. Nicola Augenti Riflessioni sull Accertamento delle tecniche La CONSULENTE TECNICO Vizi e difformità dell opera Errori

Dettagli

Aran Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni

Aran Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni Art. 8 Codice disciplinare 1. Le Aziende sono tenute al rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni in relazione alla gravità della mancanza. A tale fine sono fissati i seguenti

Dettagli

Capitolo I. Norme deontologiche e comportamento contrattualmente dovuto dal professionista

Capitolo I. Norme deontologiche e comportamento contrattualmente dovuto dal professionista VII INDICE SOMMARIO Premessa Pag. 1 Capitolo I Norme deontologiche e comportamento contrattualmente dovuto dal professionista 1. Delimitazione dell indagine. Pag. 5 2. Le norme deontologiche e la potestà

Dettagli

STUDIO LEGALE ROSADI-SOFFIENTINI ASSOCIATII. Copyright 2014 Studio Legale Rosadi-Soffientini Associati Tutti i diritti riservati

STUDIO LEGALE ROSADI-SOFFIENTINI ASSOCIATII. Copyright 2014 Studio Legale Rosadi-Soffientini Associati Tutti i diritti riservati Italia Oggi del 23/09/2014 Siti web con omessa o Inidonea informativa privacy STUDIO LEGALE DATI STATISTICI 2013 Tabella 6 Relazione 2013 Autorità Garante Pag. 224 DATI STATISTICI 2013 Fonte Autorità Garante

Dettagli

Avv. Francesco D AMBROSIO

Avv. Francesco D AMBROSIO La sicurezza: responsabilità e sanzioni Avv. Francesco D AMBROSIO L art.2087 c.c. SOMMARIO Il d.lgs.n.81/2008 Profili di Responsabilità penale Profili di Responsabilità civile IL SISTEMA LA DISPOSIZIONE

Dettagli

La giurisprudenza sulla responsabilità del medico

La giurisprudenza sulla responsabilità del medico La giurisprudenza sulla responsabilità del medico La natura del rapporto tra paziente e struttura sanitaria I criteri di ripartizione dell onere probatorio Il consenso informato a cura del Dott. Nicola

Dettagli

Avv. Alberto MANZELLA

Avv. Alberto MANZELLA 1 Il contratto d opera d intellettuale La professione intellettuale è caratterizzata dall impiego di intelligenza e cultura ed è connotata da Autonomia Discrezionalità Personalità - fiduciarietà Professionalità

Dettagli

LA RESPONSABILITA PENALE E CIVILE

LA RESPONSABILITA PENALE E CIVILE LA RESPONSABILITA PENALE E CIVILE La responsabilità penale è personale e scaturisce quando la persona/cittadino commette un reato Reato penale Ogni fatto illecito (ossia violazione della legge penale infrazione

Dettagli

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER LA SEQUENZA CONTRATTUALE DELL ART. 28 DEL CCNL DEL PERSONALE DELLA DIRIGENZA MEDICO VETERINARIA DEL

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER LA SEQUENZA CONTRATTUALE DELL ART. 28 DEL CCNL DEL PERSONALE DELLA DIRIGENZA MEDICO VETERINARIA DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER LA SEQUENZA CONTRATTUALE DELL ART. 28 DEL CCNL DEL PERSONALE DELLA DIRIGENZA MEDICO VETERINARIA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE SOTTOSCRITTO IL 17 OTTOBRE

Dettagli

La responsabilità professionale

La responsabilità professionale La responsabilità professionale Avv. Alberto Manzella 1 La responsabilità nelle professioni intellettuali La professione intellettuale è caratterizzata dall impiego di intelligenza e cultura ed è connotata

Dettagli

Unità didattica II Elementi soggettivi del reato e colpevolezza

Unità didattica II Elementi soggettivi del reato e colpevolezza Università degli Studi di Teramo Sede di Avezzano Cattedra Diritto Penale Prof. Giuseppe Montanara ***** Patto con lo studente Unità didattica 2 Autovalutazione Unità didattica II Elementi soggettivi del

Dettagli

Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa Procedura per le segnalazioni di illeciti e irregolarità

Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa Procedura per le segnalazioni di illeciti e irregolarità Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa Procedura per le segnalazioni di illeciti e irregolarità 1. Fonte normativa e natura dell istituto L art. 1, comma 51, della L. 190/2012 ha inserito nell ambito

Dettagli

Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano

Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano DIRITTO DEL LAVORO NOZIONE Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano oltre che l interesse economico, anche la libertà, dignità, e personalità

Dettagli

Prot. n.5227/c41/s.p. Venezia, 2 Novembre 2005

Prot. n.5227/c41/s.p. Venezia, 2 Novembre 2005 MINISTERO DELL ISTRUZIONE,DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO - DIREZIONE GENERALE Calle dei Miracoli - Cannaregio 6071-30131 VENEZIA Segreteria Particolare Prot.

Dettagli

Garantire le indagini nei casi procedibili d ufficio riducendo quindi l attuale parziale inadempienza. Assicurare copertura omogenea nel territorio

Garantire le indagini nei casi procedibili d ufficio riducendo quindi l attuale parziale inadempienza. Assicurare copertura omogenea nel territorio Azienda Sanitaria Firenze L importanza di una efficace implementazione dei sistemi di gestione della sicurezza. L approccio dell organo di vigilanza Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione

Dettagli

RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE UE E ALTRI RICORSI DIRETTI

RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE UE E ALTRI RICORSI DIRETTI LA RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE DELL UNIONE E GLI ALTRI RICORSI DIRETTI PROF.SSA MARIA TERESA STILE Indice 1 RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE UE E ALTRI RICORSI DIRETTI -------------------------- 3

Dettagli

Interdisciplinarieta e reti: i vuoti e i pieni delle istituzioni

Interdisciplinarieta e reti: i vuoti e i pieni delle istituzioni CUG. Esperienze a confronto 2 Workshop di scambio di buone prassi tra esperienze del territorio emiliano-romagnolo Bologna, 22 marzo 2013, Auditorium della Regione Emilia Romagna Interdisciplinarieta e

Dettagli

Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI

Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI 26.10.2012 Riflessioni sulla ordinanza del Tribunale di Bologna del 15 Ottobre 2012 Carissimi, Siamo impegnati come Centro Studi

Dettagli

La responsabilità civile

La responsabilità civile 25 maggio 2016-8 giugno 2016 Aggiornamenti in tema di aspetti previdenziali ed assicurativi e responsabilità del personale sanitario La responsabilità civile dr.ssa Viviana Varone A.A.S. n.2 Bassa Friulana

Dettagli

Discriminazione, mobbing, molestie: quale tutela prevede la legge - Costituzione, Codice Civile, Codice Penale

Discriminazione, mobbing, molestie: quale tutela prevede la legge - Costituzione, Codice Civile, Codice Penale Discriminazione, mobbing, molestie: quale tutela prevede la legge - Costituzione, Codice Civile, Codice Penale Avv. Elena Bigotti Il nostro sito affronta anche questi temi legali perché responsabili di

Dettagli

IL MOBBING Responsabilità e danni

IL MOBBING Responsabilità e danni IL MOBBING Responsabilità e danni AVVOCATURA GENERALE www.inail.it Per informazioni: IL MOBBING Responsabilità e danni Avvocatura Generale Via Pierluigi da Palestrina, 8-00193 ROMA e-mail: avvocaturagenerale@inail.it

Dettagli

Appun% per: SEMINARIO GIURIDICO FISCALE

Appun% per: SEMINARIO GIURIDICO FISCALE Appun% per: SEMINARIO GIURIDICO FISCALE La responsabilità civile in ambito spor%vo A cura di AVV. ORSOLA PALLADINO La Spezia, 10 MAGGIO 2014 http://www.liguria.coni.it/scuola-regionale.html SPORT INSIEME

Dettagli

MASSIME CIVILE AVVOCATO E PROCURATORE. Corte di Cassazione Sez. VI civ. 2 Gennaio 2012, n 8 (Pres. M.

MASSIME CIVILE AVVOCATO E PROCURATORE. Corte di Cassazione Sez. VI civ. 2 Gennaio 2012, n 8 (Pres. M. MASSIME CIVILE AVVOCATO E PROCURATORE Corte di Cassazione Sez. VI civ. 2 Gennaio 2012, n 8 (Pres. M. Finocchiaro; Rel. R. Lanzillo) Avvocato e procuratore Parcella Causa per demansionamento Valore indeterminabile

Dettagli

Verso una cultura della parità: Codice di condotta INGV e strumenti giuridici per la tutela delle vittime di molestie sul luogo del lavoro

Verso una cultura della parità: Codice di condotta INGV e strumenti giuridici per la tutela delle vittime di molestie sul luogo del lavoro Seminario sulla prevenzione e la tutela dalle molestie nei luoghi di lavoro Verso una cultura della parità: Codice di condotta INGV e strumenti giuridici per la tutela delle vittime di molestie sul luogo

Dettagli

PARTE QUARTA - le forme del reato

PARTE QUARTA - le forme del reato PARTE QUARTA - le forme del reato CAPITOLO XIV LE CIRCOSTANZE 1. Aspetti generali 1.1 Definizione 1.2 Inquadramento dogmatico 1.2.1 Teoria dell autonomia 1.2.2 Teoria dell accessorietà 1.2.3 Teoria della

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Cass. civ. Sez. lavoro, Sent., 08-01-2014, n. 172 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE

Dettagli

Unione per la Repubblica PROGETTO DI LEGGE. Disposizioni contro la violenza psicologica in ambito lavorativo (Mobbing)

Unione per la Repubblica PROGETTO DI LEGGE. Disposizioni contro la violenza psicologica in ambito lavorativo (Mobbing) PROGETTO DI LEGGE Disposizioni contro la violenza psicologica in ambito lavorativo (Mobbing) RELAZIONE ILLUSTRATIVA 1 Il lavoro costituisce un aspetto fondamentale per l affermazione della dignità della

Dettagli

C o m e s i l i q u i d a i l d a n n o c i v i l e?

C o m e s i l i q u i d a i l d a n n o c i v i l e? C o m e s i l i q u i d a i l d a n n o c i v i l e? Azione formativa comune con le strutture territoriali della Scuola Codice corso: P13058. Data: 16-18 ottobre 2013 Responsabile del corso: Raffaele Sabato

Dettagli

Azienda Sanitaria Firenze

Azienda Sanitaria Firenze Azienda Sanitaria Firenze La qualità della organizzazione come oggetto di accertamento in caso di lesioni gravi o gravissime o omicidio colposo Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione Firenze,

Dettagli

ALLEGATO A - SISTEMA DISCIPLINARE

ALLEGATO A - SISTEMA DISCIPLINARE ALLEGATO A - SISTEMA DISCIPLINARE relativo alla violazione dei principi e delle misure indicate nel Modello di Organizzazione e gestione, ai sensi del D. Lgs. n.231/2001. SOMMARIO PREMESSA 3 1. DISPOSIZIONI

Dettagli

Responsabilità professionale: aspetti giuridici ed etici. Inf. Coordinatori Agazzi Carla e Massimo Paderno

Responsabilità professionale: aspetti giuridici ed etici. Inf. Coordinatori Agazzi Carla e Massimo Paderno Responsabilità professionale: aspetti giuridici ed etici Inf. Coordinatori Agazzi Carla e Massimo Paderno Profilo professionale D.M. 14 settembre 1994, n. 739 Art. 1: E individuata la figura professionale

Dettagli

CONVEGNO DEL 23/02/2015 SUI COMPORTAMENTI A RISCHIO GIU DALLE NUVOLE. Per quanto riguarda determinati comportamenti che si possono definire a rischio,

CONVEGNO DEL 23/02/2015 SUI COMPORTAMENTI A RISCHIO GIU DALLE NUVOLE. Per quanto riguarda determinati comportamenti che si possono definire a rischio, CONVEGNO DEL 23/02/2015 SUI COMPORTAMENTI A RISCHIO GIU DALLE NUVOLE Per quanto riguarda determinati comportamenti che si possono definire a rischio, occorre osservare con particolare attenzione il comportamento

Dettagli

Università La Sapienza di Roma

Università La Sapienza di Roma Università La Sapienza di Roma La responsabilità dello Stato per violazione del diritto europeo. Accertamento e processo Prof.ssa Rossella Miceli La responsabilità conseguente alle violazioni di norme

Dettagli

Il mobbing come fenomeno sociale e valutazione medico legale. A cura di Cesira Cruciani

Il mobbing come fenomeno sociale e valutazione medico legale. A cura di Cesira Cruciani Il mobbing come fenomeno sociale e valutazione medico legale A cura di Cesira Cruciani I dati sul fenomeno risultano ormai numerosi e inquietanti, in Italia colpisce ormai quasi 1,5 milioni di lavoratori

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRECO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRECO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2263 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GRECO Modifiche al codice penale e al codice della strada, di cui al decreto legislativo

Dettagli

Controllo e videosorveglianza dei dipendenti

Controllo e videosorveglianza dei dipendenti VideoLavoro 16 aprile 2015 Controllo e videosorveglianza dei dipendenti rubrica: novità e piccoli focus di periodo A cura di Alessandro Ripa e Laurenzia Binda 1 Controllo e videosorveglianza dei dipendenti

Dettagli

d iniziativa dei deputati BUSINAROLO, AGOSTINELLI, FERRARESI e SARTI (V. Stampato Camera n. 3365)

d iniziativa dei deputati BUSINAROLO, AGOSTINELLI, FERRARESI e SARTI (V. Stampato Camera n. 3365) Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 2208 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei deputati BUSINAROLO, AGOSTINELLI, FERRARESI e SARTI (V. Stampato Camera n. 3365) approvato dalla Camera dei deputati il

Dettagli

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto)

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEI RAPPORTI COLLETTIVI (Diritto sindacale) Le fonti Costituzione Legge Contratto collettivo

Dettagli

Sistema Disciplinare

Sistema Disciplinare 1 INDICE Premessa... 3 I principali riferimenti normativi nel Sistema Disciplinare... 3 Misure nei confronti dei lavoratori dipendenti... 4 Misure nei confronti dei dirigenti... 5 Misure nei confronti

Dettagli

RESPONSABILITA CIVILE E PENALE DEGLI ORGANI SOCIALI(AMMINISTRATORI E SINDACI)

RESPONSABILITA CIVILE E PENALE DEGLI ORGANI SOCIALI(AMMINISTRATORI E SINDACI) RESPONSABILITA CIVILE E PENALE DEGLI ORGANI SOCIALI(AMMINISTRATORI E SINDACI) 1. - La responsabilità in generale degli amministratori PRINCIPI DA TENERE PRESENTE AI FINI DELLA VALUTAZIONE GENERALE: Legalità;

Dettagli

Coltivare in casa due piantine di cannabis non è reato: svolta della Cassazione

Coltivare in casa due piantine di cannabis non è reato: svolta della Cassazione Coltivare in casa due piantine di cannabis non è reato: svolta della Cassazione La modesta quantità giustifica l'uso personale senza cessione a terzi. Irrilevante la tesi della soglia drogante di Lucia

Dettagli

ASPETTI GIURIDICI DELLA QUESTIONE

ASPETTI GIURIDICI DELLA QUESTIONE Seminario IF COMMISSIONE INGEGNERIA FORENSE VIZI E DIFETTI DELL OPERA dalle norme al cantiere ASPETTI GIURIDICI DELLA QUESTIONE Avv. Giancarlo Conci Milano, 25 ottobre 2011 DEFINIZIONI Mutuate dalla disciplina

Dettagli

DELEGA DI FUNZIONI Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16

DELEGA DI FUNZIONI Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 16.20.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 il datore di lavoro è il principale destinatario delle norme antinfortunistiche, il quale ha il preciso dovere di informarsi e documentarsi sulle

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. Presentanone della Collana pag. V Introduzione» IX Introduzione alla seconda edizione Indice Sommario :» XV

INDICE-SOMMARIO. Presentanone della Collana pag. V Introduzione» IX Introduzione alla seconda edizione Indice Sommario :» XV INDICE-SOMMARIO Presentanone della Collana pag. V Introduzione» IX Introduzione alla seconda edizione» XIII Indice Sommario :» XV CAPITOLO I, LA SEPARAZIONE E LADDEBITO 1. La separazione: profili generali

Dettagli

PREMESSA: ORIGINI DELLA MAFIA TRA VERITA E LEGGENDA. pag 1

PREMESSA: ORIGINI DELLA MAFIA TRA VERITA E LEGGENDA. pag 1 PREMESSA: ORIGINI DELLA MAFIA TRA VERITA E LEGGENDA. pag 1 CAPITOLO PRIMO IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO DELLA MAFIA: DALL ART. 416 ALL ART. 416-BIS C.P. 1 Art. 416 c.p.: associazione per delinquere... pag.

Dettagli

CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA.

CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA. CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA. Incontro di studio sul tema: Il contrasto al traffico di stupefacenti: tecniche investigative e problemi applicativi. Roma, 30 novembre-2 dicembre 2009. Le condotte

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Prefazione... L INSIDIA E IL TRABOCCHETTO: DEFINIZIONE, CON- TENUTI E INQUADRAMENTO NORMATIVO CAPITOLO 1.

INDICE SOMMARIO. Prefazione... L INSIDIA E IL TRABOCCHETTO: DEFINIZIONE, CON- TENUTI E INQUADRAMENTO NORMATIVO CAPITOLO 1. INDICE SOMMARIO Prefazione... XIII CAPITOLO 1 L INSIDIA E IL TRABOCCHETTO: DEFINIZIONE, CON- TENUTI E INQUADRAMENTO NORMATIVO 1. L insidia e il trabocchetto come fattispecie non codificate... 1 2. La natura

Dettagli

LEZIONE 5 TEST A RISPOSTA MULTIPLA. di Vittorio De Chiara. Giugno Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale

LEZIONE 5 TEST A RISPOSTA MULTIPLA. di Vittorio De Chiara. Giugno Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale LEZIONE 5 NOZIONI DI DIRITTO PENALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI REATI CONTRO LA PA; LIMITATAMENTE AL TITOLO II CAP. I DEI DELITTI DEI PUBBLICI

Dettagli

I SGSSL e gli organi di vigilanza

I SGSSL e gli organi di vigilanza Azienda Sanitaria Firenze I SGSSL e gli organi di vigilanza Giuseppe Petrioli Direttore Dipartimento di Prevenzione Firenze, Alcuni punti fermi relativi ai SGSL Non sono obbligatori e non vi può essere

Dettagli

INDICE SOMMARIO Nozione Il ruolo del danno morale nel sistema bipolare Le differenze con le altre voci di danno L allegazione e la prova

INDICE SOMMARIO Nozione Il ruolo del danno morale nel sistema bipolare Le differenze con le altre voci di danno L allegazione e la prova INDICE SOMMARIO Capitolo I Nozione 1.1. Le previsioni legislative... pag. 2 1.2. L elaborazione giurisprudenziale...» 4 1.3. I sistemi tabellari...» 6 Capitolo II Il ruolo del danno morale nel sistema

Dettagli

SOMMARIO PARTE PRIMA: L ANALISI SPECULATIVA

SOMMARIO PARTE PRIMA: L ANALISI SPECULATIVA SOMMARIO PREFAZIONE a cura di Carlo Sorgi Breve vademecum giuridico per l uso del mobbing pag. 11 INTRODUZIONE pag. 17 PARTE PRIMA: L ANALISI SPECULATIVA I CONFINI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI DELLA RILEVANZA

Dettagli

Indice sommario. Introduzione (di MARCELLO PEDRAZZOLI) 1 Tutela della persona e aggressioni alla sfera psichica del lavoratore

Indice sommario. Introduzione (di MARCELLO PEDRAZZOLI) 1 Tutela della persona e aggressioni alla sfera psichica del lavoratore Indice sommario Introduzione (di MARCELLO PEDRAZZOLI) 1 Tutela della persona e aggressioni alla sfera psichica del lavoratore 1. Premessa 1 2. Il fervore attorno al mobbing 3 3. Il ruolo di fattispecie

Dettagli

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori

IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori Milano 18 novembre 2014 Deleghe e procure in materia di sicurezza sul lavoro A cura di: Patrizia Ronchi, Ufficio Legale

Dettagli

IL SISTEMA DISCIPLINARE. CONSIP S.P.A. a socio unico. Consip Public

IL SISTEMA DISCIPLINARE. CONSIP S.P.A. a socio unico. Consip Public IL SISTEMA DISCIPLINARE DI CONSIP S.P.A. a socio unico Versione approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 aprile 2015 Consip Public INDICE 1.1 Premessa... 3 1.2 Attività istruttoria e segnalazioni...

Dettagli

Relatore: Laura Riccio

Relatore: Laura Riccio Relatore: Laura Riccio La responsabilità penale dell assistente sociale nell ambito del mandato istituzionale I confini argomentativi: - I profili penali del segreto professionale degli assistenti sociali

Dettagli

LEZIONE N.4 IL LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ED IL PERSONALE DIPENDENTE DEGLI ENTI LOCALI. D.LGS N.

LEZIONE N.4 IL LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ED IL PERSONALE DIPENDENTE DEGLI ENTI LOCALI. D.LGS N. Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale LEZIONE N.4 IL LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ED IL PERSONALE DIPENDENTE DEGLI ENTI LOCALI. D.LGS N.165/2001 QUESITI A RISPOSTA

Dettagli

Il /La Consigliere/a di Fiducia normativa, ruolo, funzioni e ambiti di operatività

Il /La Consigliere/a di Fiducia normativa, ruolo, funzioni e ambiti di operatività Il /La Consigliere/a di Fiducia normativa, ruolo, funzioni e ambiti di operatività A cura di: Alessandra Parodi Il CUG di Arpa Piemonte, ritenendo strategico il ruolo della consigliera di Fiducia nell

Dettagli

Responsabilità Civile

Responsabilità Civile Fabio Bravo Professore Aggregato di Diritto Privato presso l Università di Bologna Responsabilità Civile Fatti illeciti Funzioni della RC Criteri di imputazione La struttura dell illecito aquiliano ex

Dettagli

PROGRAMMA CORSO PRE-INTENSIVO ESAME AVVOCATO LEZIONE 1 INTRODUZIONE AL CORSO PRE-INTENSIVO EIKÒTOS

PROGRAMMA CORSO PRE-INTENSIVO ESAME AVVOCATO LEZIONE 1 INTRODUZIONE AL CORSO PRE-INTENSIVO EIKÒTOS PROGRAMMA CORSO PRE-INTENSIVO ESAME AVVOCATO 2014 28.2.2014 30.5.2014 LEZIONE 1 INTRODUZIONE AL CORSO PRE-INTENSIVO EIKÒTOS Test di scrittura per individuare il percorso formativo personalizzato per ogni

Dettagli

LA NORMA E I PRECEDENTI STORICI

LA NORMA E I PRECEDENTI STORICI IL DELITTO DI PECULATO MEDIANTE PROFITTO DELL ERRORE ALTRUI PROF. FABIO FOGLIA MANZILLO Indice 1 LA NORMA E I PRECEDENTI STORICI -------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Civile Sent. Sez. L Num Anno 2016 Presidente: NOBILE VITTORIO Relatore: VENUTI PIETRO Data pubblicazione: 30/12/2016

Civile Sent. Sez. L Num Anno 2016 Presidente: NOBILE VITTORIO Relatore: VENUTI PIETRO Data pubblicazione: 30/12/2016 Civile Sent. Sez. L Num. 27585 Anno 2016 Presidente: NOBILE VITTORIO Relatore: VENUTI PIETRO Data pubblicazione: 30/12/2016 Ud. 13 ott. 2016 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO La Corte d'appello di Milano, con sentenza

Dettagli

A.Se.R. SpA CODICE SANZIONATORIO

A.Se.R. SpA CODICE SANZIONATORIO A.Se.R. SpA CODICE SANZIONATORIO Ai sensi degli artt. 6 e 7 del D.Lgs. 231/2001 (Approvato con CdA del 01.12.2010) 1 INDICE PRINCIPI GENERALI... 3 SOGGETTI DESTINATARI... 3 CRITERI GENERALI DI IRROGAZIONE

Dettagli

PRESCRIZIONE DELL AZIONE DI RISARCIMENTO DEL DANNO DA INADEMPIMENTO CONTRATUALE

PRESCRIZIONE DELL AZIONE DI RISARCIMENTO DEL DANNO DA INADEMPIMENTO CONTRATUALE Cendon / Book DIRITTO CIVILE PROFESSIONAL PRESCRIZIONE DELL AZIONE DI RISARCIMENTO DEL DANNO DA INADEMPIMENTO CONTRATUALE Pietro Capello Edizione FEBBRAIO 2015 Copyright MMXV KEY SRL VIA PALOMBO 29 03030

Dettagli

Regolamento sulle sanzioni amministrative pecuniarie per la violazione dei regolamenti e delle ordinanze

Regolamento sulle sanzioni amministrative pecuniarie per la violazione dei regolamenti e delle ordinanze Comune di Bagnolo Mella Provincia di Brescia Regolamento sulle sanzioni amministrative pecuniarie per la violazione dei regolamenti e delle ordinanze approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

Acquisto di prodotti contraffatti: nessuna responsabilità' penale

Acquisto di prodotti contraffatti: nessuna responsabilità' penale STUDIO LEGALE AVV. ELISABETTA DORO VIA CARLO SIGONIO 2 40137 BOLOGNA TEL. 051.346996 FAX 051.7160309 E-mail: info@studiolegaledoro.it Sito internet: www.studiolegaledoro.it Acquisto di prodotti contraffatti:

Dettagli

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto)

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEI RAPPORTI COLLETTIVI (Diritto sindacale) Le fonti Costituzione Legge Contratto collettivo

Dettagli

2

2 1 2 3 4 5 6 7 8 Rapporti con la Pubblica Amministrazione I rapporti con la Pubblica Amministrazione sono tenuti dagli esponenti aziendali a ciò preposti o autorizzati ovvero dalle persone da essi delegate,

Dettagli

LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 16 Ottobre 2013, n Lavoro (rapporto di) Avvocato Titolare di attività commerciale

LAVORO. Corte di Cassazione Sez. Lav. 16 Ottobre 2013, n Lavoro (rapporto di) Avvocato Titolare di attività commerciale LAVORO Corte di Cassazione Sez. Lav. 16 Ottobre 2013, n 23536 Lavoro (rapporto di) Avvocato Titolare di attività commerciale Gestione affidata a terzi Iscrizione alla Cassa forense Incompatibilità dell

Dettagli

LA RESPONSABILITA PROFESSIONALE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE

LA RESPONSABILITA PROFESSIONALE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE LA RESPONSABILITA PROFESSIONALE DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE IL DANNO ERARIALE Savigliano, 27 ottobre 2012 Dott. Marco Ellena S.C. Medicina Legale ASL CN1 GLI ELEMENTI DELLA RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA

Dettagli

Introduzione. L art. 25 della Costituzione esprime il PRINCIPIO DI LEGALITA in materia penale, che a sua volta si articola in tre sottoprincipi:

Introduzione. L art. 25 della Costituzione esprime il PRINCIPIO DI LEGALITA in materia penale, che a sua volta si articola in tre sottoprincipi: Introduzione La Costituzione (entrata in vigore il 1 gennaio 1948) dedica alla materia penale una rilevanza considerevole. Ciò si spiega soprattutto con le funzioni e le caratteristiche proprie del diritto

Dettagli

GUIDA AI CONCETTI CHIAVE

GUIDA AI CONCETTI CHIAVE GRUPPO RESPONSABILITA PROFESSIONALE CONTESTAZIONI DISCIPLINARI PROVVEDIMENTI GIUDIZIARI GUIDA AI CONCETTI CHIAVE Una pubblicazione First Cisl Gruppo Cariparma Crédit Agricole RESPONSABILITA' PROFESSIONALE,

Dettagli

SCUOLA DI LEGGE MENEGHINA 2017 CALENDARIO LEZIONI MODULO ORDINARIO ARGOMENTI OGGETTO DI LEZIONE

SCUOLA DI LEGGE MENEGHINA 2017 CALENDARIO LEZIONI MODULO ORDINARIO ARGOMENTI OGGETTO DI LEZIONE SCUOLA DI LEGGE MENEGHINA 2017 CALENDARIO LEZIONI MODULO ORDINARIO DATE ARGOMENTI OGGETTO DI LEZIONE SABATO 8 APRILE 2017 DIRITTO SOSTANZIALE: i principi del diritto penale: principio di legalità; la riserva

Dettagli