Il dovere di sicurezza del datore di lavoro
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- Leonardo Fantini
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1 Il dovere di sicurezza del datore di lavoro
2 Art cod. civ. L imprenditore è tenuto ad adottare Criterio tutte le elastico misure e che flessibile secondo della le particolarità del lavoro, l esperienze MASSIMA SICUREZZA e la tecnica sono necessarie a TECNICAMENTE POSSIBILE tutelare l INTEGRITA PSICO-FISICA e la (Corte PERSONALITA Cost. n. 312/1996) MORALE del prestatore
3 D.p.r. del 55 e 56 Contenuto: - Regolamentazione analitica delle misure antiinfortunistica - Corredo di sanzioni penali e amministrative Limiti: - Prescrizioni rapidamente obsolete - Titolarità individuale delle iniziative
4 Art. 9 St. lav. Diritto dei lavoratori per mezzo di proprie rappresentanze di: 1) Controllare l applicazione delle normative anti-infortunistiche 2) Promuovere nuove misure
5 D.Lgs. n. 81/2008 Linee di intervento: 1) Ampio novero di soggetti coinvolti e ampio apparato sanzionatorio 2) Rilievo preponderante all attività di prevenzione 3) Prescrizioni analitiche sulle misure anti-infortunistiche
6 Soggetti coinvolti nell attuazione della sicurezza Datore di lavoro 1) Garante unico della prevenzione 2) Designa i lavoratori con compiti nelle emergenze 3) Informa e forma i lavoratori sulle misure anti-infortunistiche 4) Fornisce ai lavoratori i dispositivi di protezione e vigila sul loro utilizzo 5) Cure il registro degli infortuni 6) Aggiorna le misure di prevenzione quando necessario
7 Soggetti coinvolti nell attuazione della sicurezza Servizio di prevenzione e protezione (SPP) - Organo tecnico consultivo dell impresa - Composto da lavoratori dell impresa o esterni all impresa, nominati dal datore di lavoro, con opportuni requisiti professionali - Partecipa, nella persona del responsabile, alla valutazione dei rischi
8 Soggetti coinvolti nell attuazione della sicurezza Medico competente - Responsabile degli accertamenti medici sui lavoratori - Specializzato in medicina del lavoro - Nominato dal datore di lavoro - Partecipa alla valutazione dei rischi
9 Soggetti coinvolti nell attuazione della sicurezza Lavoratori - Obbligati a prendersi cura della propria sicurezza e di quella dei propri colleghi - Dovere di attenersi alla prescrizioni sulla sicurezza - Usare correttamente macchine, attrezzature, sostanze, dispositivi di protezione - Obbligo di sottoporsi ai controlli sanitari
10 Soggetti coinvolti nell attuazione della sicurezza Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.S.L.) - Eletto o designato in tutte le aziende ed unità produttive - Tramite tra lavoratori e datore - Libero accesso a tutti i locali - Attiva gli organi ispettivi - Consultato prima della valutazione dei rischi
11 Valutazione dei rischi Il datore di lavoro, in collaborazione con il RSPP PROGRAMMA ed il medico PER competente, LA PREVENZIONE deve: - individuare i pericoli presenti - Individuare i gruppi di lavoratori riguardati dai pericoli - Verificare i controlli esistenti DOCUMENTO PER LA SICUREZZA - Individuare i rischi non adeguatamente contenuto: controllati -Relazione sulla valutazione dei rischi - Misure di prevenzione e protezione necessarie emerse -Modalità e tempi di attuazione
12 Statistiche Infortuni sul lavoro Fonte: Inail
13 Statistiche Infortuni sul lavoro Fonte: Inail
14 Statistiche Infortuni sul lavoro Fonte: Inail Lavoratori atipici (2005): - Apprendisti (35 mortali) - Parasubordinati (13 mortali) - Interinali/Somministrati (8 mortali)
15 Infortuni e lavori atipici Ragioni dei tanti infortuni: - fattore psicologico del lavoratore: mantenere il posto prima di tutto - Fattore ricollegabile all impresa: attribuzione al lavoro atipico dei compiti più pericolosi Insufficiente una mera estensione delle regole della 626
16 Differenze tra il d.lgs. n. 626/1994 ed il nuovo t.u. sicurezza Razionalizza e perfeziona, incorporandolo, il d.lgs. n. 626/1994 Incorpora altre specifiche normative sulla sicurezza Oltre 300 articoli, senza nessuna radicale innovazione
17 Differenze tra il d.lgs. n. 626/1994 ed il nuovo t.u. sicurezza Ampliamento del campo di applicazione - Comprende tutti i lavoratori presenti in azienda indipendentemente dalla tipologia contrattuale, retribuiti e non, anche solo per apprendere un mestiere, arte professione. Lavoratori subordinati tipici ed atipici Lavoratori autonomi e parasubordinati (co.co.pro e co.co.co) Volontari Lavoratori occasionali Collaboratori familiari Sono esclusi soltanto gli addetti ai servizi domestici e familiari
18 Differenze tra il d.lgs. n. 626/1994 ed il nuovo t.u. sicurezza Valorizzazione della figura del preposto sovrintende all attività lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa Vigilanza attiva Specifica e continua attenzione alla sua formazione
19 Differenze tra il d.lgs. n. 626/1994 ed il nuovo t.u. sicurezza Valutazione più attenta dei rischi Occorre valutare lo stress lavoro-correlato alle differenze di genere, di età, provenienza da altri paesi Non si menzionano i lavoratori atipici Inasprimento delle sanzioni civili, penali e amministrative
20 Il danno alla salute del lavoratore L art c.c. legittima le richieste risarcitorie del lavoratore: Mancata predisposizione di un ambiente sicuro Diretta lesione dell integrità psico-fisica o personalità morale del lavoratore Danno per il lavoratore RISARCIMENTO
21 Danno risarcibile Danno patrimoniale: diminuzione della capacità di reddito provocata da una menomazione psico-fisica UNICI DANNI RISARCIBILI Danno morale: FINO A temporaneo FINE ANNI 80 turbamento psicologico conseguente ad una lesione dell integrità psico-fisica provocata da un fatto costituente reato
22 Danno risarcibile Danno biologico: danno non patrimoniale, consistente nella risarcibilità della lesione dell integrità psico-fisica Riconosciuto in sé per la prima volta da Corte Cost. n. 184/1986 Necessità di una valutazione medico-legale
23 Danno risarcibile Il riconoscimento del danno biologico apre la strada al riconoscimento del fenomeno del MOBBING Persecuzione psicologica volta ad emarginare un lavoratore, posta in essere dai colleghi (mobbing orizzontale) o dai superiori/datore di lavoro (mobbing verticale o bossing)
24 Danno biologico e mobbing Manifestazioni molteplici molestie ingiurie Richieste di super-lavoro Condizioni disagiate Completa inattività Trasferimenti illegittimi Denigrazione continua Rifiuto immotivato di permessi e ferie
25 Danno biologico e mobbing Lesione dell integrità psico-fisica del lavoratore (Danno biologico) Responsabilità del datore di lavoro per i fatti commessi o per non aver impedito il comportamento degli altri lavoratori
26 Viene riconosciuto nella lesione dei diritti della persona costituzionalmente garantiti: diritto all informazione, alla riservatezza, all immagine, all onore, al decoro, ecc. Danno risarcibile Danno esistenziale: danno non patrimoniale, consistente nell alterazione dell insieme di azioni e consuetudini attraverso cui un individuo costruisce la propria identità ed esistenza (senza il verificarsi di alcun danno biologico)
27 Danni risarcibili Danno esistenziale e rapporto di lavoro Molestie sessuali Lesione della professionalità MOBBING Ricollegabile ad ogni lesione della PERSONALITA MORALE (dignità personale) del lavoratore, a prescindere dalla presenza di una lesione psico-fisica Danno all immagine Danno alla vita di relazione
28 Danni risarcibili Condotta commissiva o omissiva del datore di lavoro Lesione integrità psico-fisica Lesione personalità morale DANNO ATRIMONIALE DANNO BIOLOGICO DANNO ESISTENZIALE DANNO MORALE
Il dovere di sicurezza del datore di lavoro
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