TRIBUNALE DI UDINE. Ufficio del giudice per le indagini preliminari DECRETO DI ARCHIVIAZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TRIBUNALE DI UDINE. Ufficio del giudice per le indagini preliminari DECRETO DI ARCHIVIAZIONE"

Transcript

1 TRIBUNALE DI UDINE Ufficio del giudice per le indagini preliminari DECRETO DI ARCHIVIAZIONE Il Giudice per le indagini preliminari, letti gli atti del fascicolo R.G.N.R. 1426/09 contro Englaro Beppino + 13 persone indagate per il reato di cui all art. 110, 112, 575, 577 c.p. esaminata l istanza di archiviazione depositata il 26 novembre 2009 Osserva Il presente procedimento riguarda la nota vicenda della sospensione del sostegno alimentare e dell idratazione con sondino naso gastrico di Eluana Englaro e del conseguente decesso della donna, avvenuto in Udine il 9 febbraio Eluana Englaro il 18 gennaio 1992 fu coinvolta in un sinistro stradale che le causò un gravissimo trauma cranio celebrale; fin dall immediatezza cadde in stato di coma e, quindi, successivamente, il suo quadro clinico fu qualificato come stato vegetativo, prima persistente, poi permanente. Nel 1996 Eluana Englaro è stata interdetta e le è stato nominato come tutore il padre, Beppino Englaro. Lo stesso, in tale veste, ha promosso una serie di procedure in sede di volontaria giurisdizione al fine di ottenere l interruzione della terapia di sostegno vitale, attesa l irreversibilità delle condizioni e l inconciliabilità del prolungamento dei trattamenti di sostegno forzato con la dignità e le convinzioni della figlia. Dopo travagliatissimo iter giudiziario, un provvedimento che autorizzava tale interruzione è stato infine emanato dalla Corte d Appello di Milano con decreto 25 giugno Il decreto veniva impugnato dal Procuratore Generale presso la Corte d Appello di Milano, ma la Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, dichiarava il ricorso inammissibile (sent. 11 novembre 2008, aff. 1189). Il 2 febbraio 2009 Eluana Englaro è stata trasferita presso la struttura sanitaria La Quiete di Udine per dare corso all interruzione del trattamento di sostegno vitale artificiale della paziente. Da questo momento la Procura della Repubblica di Udine è stata tempestata da una serie di esposti, denunce e querele dei più vari contenuti, con richieste dei più disparati interventi e iniziative. Eluana Englaro, decedeva il 9 febbraio 2009, dopo tre giorni dall avvio delle procedure autorizzate. La Procura, sintetizzando e dando forma giuridica al caotico diluvio di "sollecitazioni" che hanno trovato unitaria sede in questo fascicolo, ha inteso formalizzare un'iscrizione a notizia di reato per omicidio volontario nei confronti degli odierni indagati. Ha fatto quindi svolgere una serie di accertamenti medico legali e in data 26 novembre 2009 ha presentato richiesta di archiviazione sul presupposto che "tutti gli indagati risultano non punibili per avere indubbiamente agito nell'ambito della previsione legislativa di cui a11 art. 51. c.p.. Quella di cui qui ci occupiamo é quindi l'ipotesi che debbano rispondere di omicidio volontario i! tutore di Eluana Englaro nonché il personale medico e paramedico che lo ha coadiuvato nell'attuazione di quanto autorizzato dalla Corte d'appello di Milano (v. nota della Procura 4 gennaio 2010).

2 Va preliminarmente sgombrato il campo dal sospetto che il decesso di Eluana Englaro sia stato conseguenza di pratiche diverse da quelle autorizzate e specificate nei provvedimenti giudiziari, a loro volta oggetto di preventivi protocolli operativi che, in un prudente e scrupoloso intento di massima trasparenza, erano stati predisposti dal tutore e dall'equipe assistenziale volontaria (aff. 1065) e che erano stati recepiti dalla struttura di ultimo ricovero (aff. 1082). Sul punto, infatti, é stata svolta un'accurata consulenza tecnica che ha esaminato attentamente la documentazione sanitaria disponibile e si é avvalsa dei risultati di specifica autopsia. Sebbene il decorso sia stato più rapido di quanto previsto, sulla base di tali dati medico legali i consulenti hanno potuto escludere cause di morte di natura traumatica o tossica (consulenza professori Froldi, MoreschI, Rodriguez, aff. 475 ss). Successivamente alla sospensione della nutrizione e della somministrazione di acqua, la morte é sopraggiunta improvvisamente senza una compiuta progressione sintomatologica legata alla disidratazione peraltro i consulenti hanno attentamente analizzato le condizioni cliniche di Eluana Englaro al momento in cui la sospensione dell'apporto idrico ha operato, per giungere alla conclusione che tale sospensione ha innescato una serie di complicazioni a carico dell'apparato cardiovascolare fino al definitivo arresto cardiaco. Sia la tetraplegia che la patologia polmonare da cui la paziente era affetta l'avevano resa, infatti, particolarmente vulnerabile sotto tale aspetto. Quanto al rispetto delle indicazioni contenute nei provvedimenti autorizzativi, i consulenti, ripercorrendo sinotticamente la documentazione sanitaria e il punto 5 del decreto della Corte l'appello di Milano 25 giugno 2008, nonché il protocollo operativo conseguente, hanno evidenziato che, il quadro clinico che ha caratterizzato il decorso degli ultimi giorni di Eluana Englaro risulta compatibile con l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione, così come previsto nei documenti appena richiamati. Anche i dati anatomo patologici e tossicologici hanno evidenziato elementi che consentono di affermare l'avvenuto rispetto del protocollo e consentono di escludere nel contempo che siano emersi elementi che contrastino con la conclusione di un'effettiva conformità a quanto prestabilito. Questo era concretamente il punto più delicato, in fatto, della vicenda e in merito le indagini hanno fornito una risposta esauriente e persuasiva. La questione presupposta è però, quella della validità di questa autorizzazione a interrompere il trattamento che teneva in vita Eluana Englaro. _ Comitati singoli cittadini, associazioni le più svariate hanno infatti detto la loro sul punto, per lo più, anche se non sempre, escludendo la validità di un simile atto. Il dispositivo del decreto della Corte d'appello 25 giugno 2008 autorizzava, invece, i legali rappresentanti di Eluana Englaro a disporre l'interruzione del trattamento di sostegno vitate artificiale realizzato mediante alimentazione e idratazione tramite sondino naso gastrico. Ripetutamente, nel corso dei procedimenti instaurati da Beppino Englaro, gli organi giurisdizionali avevano escluso che un tale provvedimento potesse essere emanato, in quanto in contrasto con un principio inderogabile di tutela della vita, immanente nel nostro ordinamento, ovvero in quanto era da reputarsi inammissibile ogni delega ad esprimere scelte così personali nell'interesse dell'incapace ovvero, ancora, perché in una situazione di obiettiva incertezza normativa sul punto non si potevano ipotizzare supplenze da parte della magistratura. Successivamente, però, a partire dal decreto 15 novembre 2006 della Corte d'appello di Milano e quindi con la sentenza della Corte di Cassazione 16 ottobre 2007, che ha deciso la relativa impugnazione si è affermato il principio opposto in ragione del generale potere di cura della persona da riconoscersi in capo al rappresentante legale dell'incapace. In particolare la Corte di Cassazione ha stabilito i seguenti principi, a cui la Corte d'appello avrebbe dovuto ispirarsi nella decisione di rinvio, dopo l'annullamento del citato decreto 13 novembre Il consenso informato costituisce legittimazione e fondamento del trattamento sanitario e forma di rispetto per la libertà dell'individuo. Il consenso informato ha come correlato la facoltà non solo di scegliere tra le diverse possibilità di trattamento medico, ma altresì di eventualmente rifiutare la terapia e di decidere

3 consapevolmente di interromperla, in tutte le fasi della vita, anche in quella terminale. Se il rifiuto è informato, autentico ed attuale non c'é possibilità di disattenderlo, neppure allorché dalle libere scelte dell'individuo consegua il sacrificio della sua vita. In caso di incapacità del paziente le scelte terapeutiche vanno assunte dai medici avendo come controparte il legale rappresentante dell'incapace. Il carattere personalissimo del diritto alla salute dell'incapace comporta che il riferimento all'istituto della rappresentanza legale non trasferisca sul tutore un potere "incondizionato" di disporre della salute della persona in stato di totale e permanente incoscienza. Nel consentire al trattamento medico o nel dissentire dalla prosecuzione dello stesso sulla persona dell'incapace, la rappresentanza del tutore é sottoposta a un duplice ordine di vincoli: egli deve, innanzitutto, agire nell'esclusivo interesse dell'incapace e deve decidere non "al posto" dell'incapace né "per" l'incapace, ma "con" l'incapace: quindi, ricostruendo la presunta volontà del paziente incosciente. In particolare per i trattamenti necessari a mantenere il soggetto in vita può considerarsi implicita una volontà positiva dell'assistito incapace. Tale conclusione però, ad avviso della Corte, non ha valore assoluto. La certezza che il soggetto incapace darebbe senz'altro il consenso a trattamenti sanitari che lo tengono in vita non può, sulla base della coscienza sociale attuale, darsi per scontata, infatti, ove il malato si trovi in stato vegetativo permanente, con conseguente radicale incapacità di rapportarsi al mondo esterno, e sia tenuto artificialmente in vita. Non può, in questi casi, ad avviso della Corte di Cassazione, non prendersi atto che ci sono persone che non ritengono conforme alla propria personale idea di dignità e ai propri convincimenti la protrazione della propria esistenza priva di percezioni del mondo esterno. Pertanto ove il malato si trovi in radicale incapacità di rapportarsi al mondo esterno, e sia tenuto artificialmente in vita, il giudice pub autorizzare il tutore che lo chieda alla. disattivazione dei presidi sanitari. Ciò però in presenza dei seguenti presupposti: (a) quando la condizione di stato vegetativo sia, in base ad un rigoroso apprezzamento clinico, irreversibile e non vi sia alcun fondamento medico, secondo gli standard scientifici riconosciuti a livello internazionale, che lasci supporre la benché minima possibilità di un qualche, sia pure flebile, recupero della coscienza e di ritorno ad una percezione del mondo esterno; e (b) sempre che tale istanza sia realmente espressiva, in base ad elementi di prova chiari, univoci e convincenti, della voce del paziente medesimo, tratta dalle sue precedenti dichiarazioni ovvero dalla sua personalità dal suo stile di vita e dai suoi convincimenti, corrispondendo al suo modo di concepire, prima di cadere in stato di incoscienza, l'idea stessa di dignità della persona. Ove l'uno o l'altro presupposto non sussista, il giudice deve negare l'autorizzazione, dovendo allora essere data incondizionata prevalenza al diritto alla vita, indipendentemente dal grado di salute, di autonomia e di capacità di intendere e di volere del soggetto interessato e dalla percezione, che altri possano avere, della qualità della vita stessa. (Cass. Sez 1, Sentenza n del 16/10/2007 (Rv ) Englaro (Angiolini ed altri) contro Curatore speciale Alessio Franca od altri) Il decreto della Corte d'appello di Milano del 25 giugno 2008, rivalutando gli atti istruttori già compiuti, le conclusioni cui erano giunti i precedenti gradi del giudizio e svolgendo autonomi ulteriori accertamenti, ha, per l'appunto, ritenuto che i presupposti indicati ricorrevano nel caso di specie (quanto all'estrema severità del danno celebrale e all'irreversibilità della stato vegetativo le predette conclusioni hanno trovato piena conferma nella consulenza tecnica disposta post mortem dalla Procura, cfr consulenza professori. Tagliavini e De Caro, aff. 784 ss). Pertanto appare chiaro, oltre che ovvio, che l'autorità giudiziaria si è posta il problema dei limiti dei propri poteri in questo delicatissimo ambito e solo con grande travaglio e ampia argomentazione è giunta alla

4 conclusione che le competeva affrontare e dare risposta, in un senso o nell'altro, alla "domanda" di Beppino Englaro. L'ordine giudiziario in questo non facile approdo ha trovato conforto nella decisione della Corte Costituzionale che ha dichiarato inammissibile il conflitto di attribuzione sollevato dalla Camere e ha escluso che i provvedimenti assunti esulino dalla funzione giurisdizionale ed esorbitino dai poteri riconosciuti alla magistratura (Corte Costituzionale 8 ottobre 2008, n. 334). L'autorizzazione concessa in sede di volontaria giurisdizione era, inoltre, senz'altro efficace e operativa in quanto l'impugnazione presentata è stata esaminata e dichiarata inammissibile. La dedotta circostanza secondo cui i provvedimenti di volontaria giurisdizione sono sempre revocabili e modificabili non significa certo che essi non devono essere eseguiti. Come osservato dal TAR della Lombardia investito della questione in sede di impugnazione dell'atto del direttore generale della sanità della regione Lombardia che negava il ricovero di Eluana Englaro in una struttura del Servizio Sanitario, l'efficacia definitiva (nel senso di non più impugnabile ma solo revocabile art istanza del titolare del diritto inciso) del decreto della Corte d'appello di Milano produce, sul punto, un effetto `equivalente' a quello di un giudicato (sent. 22 gennaio 2009, aff. 1182). Più o meno esplicitamente, però, molti esposti invocano dalla magistratura penale, in virtù di una sua pretesa supremazia e di un potere di sindacato ultimo, il superamento di questi schemi logici giuridici e il dovere di riconsiderare tutti i passaggi e rivalutare tutte le questioni. D'altra parte non è forse vero che "il giudice penale risolve ogni questione da cui dipende la (sua) decisione"? (art. 2 c.p.p.). In realtà, ipotesi quale quella in esame non vanno tecnicamente ricondotte alla disciplina delle questioni pregiudiziali e all'art. 2 c.p.p. Sul punto appaiono pienamente condivisibili gli argomenti utilizzati da Cass. Sez. U, Sentenza n del 28/02/2008 Ud. (dep. 15/05/2008) Rv Imputato: Piccoli, richiamata anche dalla difesa di Beppino Englaro in una memoria depositata in atti. Ha osservato, in tale sede, la Suprema Corte che quando un atto giuridico è assunto quale dato rilevante ai fini della configurazione di una fattispecie penale (come elemento costitutivo del reato ma anche come condizione di punibilità), esso è sindacabile dal giudice penale nei soli limiti e con gli specifici mezzi previsti dalla legge. Quando, in particolare, tale dato rilevante è costituito da un provvedimento giurisdizionale, il giudice penale non è abilitato a compiere alcuna valutazione, neppure incidentale, sulla legittimità di esso, perché i provvedimenti giurisdizionali, a prescindere dalla loro definitività, hanno un valore erga omnes che può essere messo in discussione solo in via principale, con i rimedi previsti dall ordinamento per gli errori giudiziari (e cioè con i mezzi ordinari o straordinari di impugnazione previsti dalla disciplina processuale). Invocare, dopo che la Corte Costituzionale ha rifiutato di porsi in vicende come quella in esame come ulteriore grado di impugnazione, un sindacato di ultima istanza del giudice penale appare perciò fuorviante. Né può cambiare i termini della questione la circostanza che la sentenza n del 2008 si occupasse direttamente del caso di una sentenza (la sentenza dichiarativa di fallimento rispetto al reato di bancarotta), mentre qui abbiamo a che fare con un decreto ; è comunque evidente la natura di provvedimento decisorio su diritti soggettivi che ha assunto il provvedimento della Corte d Appello di Milano (cfr ancora TAR Lombardia cit., anche sull efficacia erga omnes). Conclusivamente va riaffermata la necessità che le pronunce giurisdizionali siano rispettate, a tutti i livelli; possono non convincere, possono suscitare critiche e, nei vari ambiti, giustificare anche obiezioni di coscienza, qualora contrarie a propri principi etici. I procedimenti giurisdizionali (civili e penali, secondo le rispettive competenze) costituiscono, però, la sede propria e imprescindibile in cui una società affronta e risolve le questioni sui diritti che sorgono al proprio interno. Anche in questo caso, la magistratura si è fatta carico di una domanda di questo tipo, come aveva il dovere di fare, e ha fornito una risposta.

5 La risposta è stata che la prosecuzione dei trattamenti di sostegno vitale di Eluana Englaro non era legittima in quanto contrastante con la volontà espressa dai legali rappresentanti della paziente, nel ricorrere dei presupposti in cui tale volontà può essere espressa per conto dell incapace. Chi ha espresso tale volontà e il personale sanitario che ha conseguentemente operato per sospendere il trattamento e rimuovere i mezzi attraverso cui veniva protratto ha agito alla presenza di una causa di giustificazione e segnatamente quella prevista dall art. 51 c.p., come deve concludersi per la necessità di superare l altrimenti inevitabile contraddizione dell ordinamento giuridico che non può, da una parte, attribuire un diritto e, dall altra, incriminarne l esercizio (Tribunale di Roma, sent. 23 luglio 2007, imp. R. in Foro it. 2008, II, 105). v. l art. 409 cpp P.Q.M. DISPONE l archiviazione del procedimento e la restituzione degli atti al p.m.

Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 18, LE BIOPOLITICHE, con particolare attenzione al TESTAMENTO BIOLOGICO

Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 18, LE BIOPOLITICHE, con particolare attenzione al TESTAMENTO BIOLOGICO Paolo Ferrario, BIOPOLITICHE E TESTAMENTO BIOLOGICO 1 Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 18, LE BIOPOLITICHE, con particolare attenzione al TESTAMENTO BIOLOGICO Paolo Ferrario, BIOPOLITICHE E TESTAMENTO

Dettagli

Diritto del contenzioso d impresa

Diritto del contenzioso d impresa Diritto del contenzioso d impresa Lezione del 16 novembre 2015 «la sospensione, l interruzione e la estinzione del processo Le impugnazioni in generale» La sospensione del processo Art. 295 del c.p.c.

Dettagli

I datori di lavoro devono conservare gli attestati della avvenuta formazione

I datori di lavoro devono conservare gli attestati della avvenuta formazione I datori di lavoro devono conservare gli attestati della avvenuta formazione Con la Sentenza 9 settembre 2014 n. 37312, la Quarta Sezione Penale della Suprema Corte ha affermato che i datori di lavoro

Dettagli

Segnalazione dell insolvenza al P.M. dal singolo giudice fallimentare

Segnalazione dell insolvenza al P.M. dal singolo giudice fallimentare ISSN 1127-8579 Pubblicato dal 22/06/2012 All'indirizzo http://www.diritto.it/docs/33634-segnalazione-dell-insolvenza-al-p-m-dalsingolo-giudice-fallimentare Autore: Bianchini Francesco Segnalazione dell

Dettagli

INDICE SOMMARIO. REGOLE GENERALI 1. Principi e distinzioni I criteri di computo e di scadenza. I termini liberi Termine a difesa...

INDICE SOMMARIO. REGOLE GENERALI 1. Principi e distinzioni I criteri di computo e di scadenza. I termini liberi Termine a difesa... SOMMARIO CAPITOLO 1 REGOLE GENERALI 1. Principi e distinzioni... 1 2. I criteri di computo e di scadenza. I termini liberi... 6 3. Termine a difesa... 16 CAPITOLO 2 LA DURATA DELLE INDAGINI PRELIMINARI:

Dettagli

INQUADRAMENTO DEL PROBLEMA.

INQUADRAMENTO DEL PROBLEMA. 1 AVVISO ALL INDAGATO DELLA CONCLUSIONE DELLE INDAGINI PRELIMINARI NEL PROCEDIMENTO PENALE DI COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE ORIENTAMENTO DELLA CASSAZIONE - SOLUZIONE NEGATIVA DELLA CORTE COSTITUZIONALE.

Dettagli

In particolare, l art. 395, n. 4, c.p.c. prevede che la sentenza possa essere revocata quando la stessa sia l effetto di un errore di fatto

In particolare, l art. 395, n. 4, c.p.c. prevede che la sentenza possa essere revocata quando la stessa sia l effetto di un errore di fatto 1) LA REVOCAZIONE Ai sensi dell art. 64, co.1, del D.Lgs 546/92, contro le sentenze delle commissioni tributarie che involgono accertamenti di fatto e che sul punto non sono ulteriormente impugnabili o

Dettagli

LYBRA ASSOCIAZIONE GIURIDICO CULTURALE

LYBRA ASSOCIAZIONE GIURIDICO CULTURALE LYBRA ASSOCIAZIONE GIURIDICO CULTURALE Cass. pen. Sez. Unite, Ord., (ud. 16-07-2015) 29-07-2015, n. 33584 2 Svolgimento del processo - Motivi della decisione 1. Con richiesta depositata in data 18 maggio

Dettagli

SOMMARIO PARTE I IL CODICE DI PROCEDURA CIVILE. Sezione I Impugnazioni in generale

SOMMARIO PARTE I IL CODICE DI PROCEDURA CIVILE. Sezione I Impugnazioni in generale SOMMARIO PARTE I IL CODICE DI PROCEDURA CIVILE Mezzi di impugnazione (art. 323) Cosa giudicata formale (art. 324) Sezione I Impugnazioni in generale Termini per le impugnazioni (art. 325) Decorrenza dei

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE

CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA * *** * SCUOLA SUPERIORE DELL AVVOCATURA SEZIONE CASSAZIONISTI CORSO PROPEDEUTICO ALL'ISCRIZIONE NELL'ALBO SPECIALE PER IL PATROCINIO DINANZI

Dettagli

INDICE - SOMMARIO PARTE PRIMA LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA ED I SUOI PRINCIPI

INDICE - SOMMARIO PARTE PRIMA LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA ED I SUOI PRINCIPI INDICE - SOMMARIO Avvertenza... pag. VII PARTE PRIMA LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA ED I SUOI PRINCIPI CAPITOLO I DIRITTO PROCESSUALE AMMINISTRATIVO: DEFINIZIONE, FONDAMENTO ED EVOLUZIONE STORICA 1. Il Diritto

Dettagli

INDICE GENERALE. Parte Prima PRINCIPI GENERALI. Capitolo I PRINCIPI GENERALI APPLICABILI AL PROCESSO AMMINISTRATIVO

INDICE GENERALE. Parte Prima PRINCIPI GENERALI. Capitolo I PRINCIPI GENERALI APPLICABILI AL PROCESSO AMMINISTRATIVO INDICE GENERALE Premessa.... xv Parte Prima PRINCIPI GENERALI Capitolo I PRINCIPI GENERALI APPLICABILI AL PROCESSO AMMINISTRATIVO 1. I concetti fondamentali di processo e di giurisdizione amministrativa.

Dettagli

CIRCOLARE N. 56/E. Roma, 24 ottobre 2007

CIRCOLARE N. 56/E. Roma, 24 ottobre 2007 CIRCOLARE N. 56/E 56/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 24 ottobre 2007 OGGETTO: Articolo 155, quinto comma, del codice di procedura civile Computo dei termini Applicabilità al processo

Dettagli

La trasparenza nel processo davanti alla Corte di Giustizia dell UE Maria Cristina Reale Università dell Insubria Como

La trasparenza nel processo davanti alla Corte di Giustizia dell UE Maria Cristina Reale Università dell Insubria Como La trasparenza nel processo davanti alla Corte di Giustizia dell UE Maria Cristina Reale Università dell Insubria Como XXIX Conferenza dell Osservatorio Giordano Dell Amore sui rapporti tra diritto ed

Dettagli

DECISIONI DELLA CORTE COSTITUZIONALE

DECISIONI DELLA CORTE COSTITUZIONALE DECISIONI DELLA CORTE COSTITUZIONALE (da n. 208/2007 a n. 217/2007) CORTE COSTITUZIONALE; ordinanza n. 208/2007 (G.U.,1ª s.s., n. 25 del 27 giugno 2007) ministero avverso le sentenze di proscioglimento

Dettagli

INDICE. Presentazione di Luigi Cavallaro... TRATTATELLO DI PROCEDURA CIVILE PARTE PRIMA LE DISPOSIZIONI GENERALI CAPITOLO I IL GIUDICE

INDICE. Presentazione di Luigi Cavallaro... TRATTATELLO DI PROCEDURA CIVILE PARTE PRIMA LE DISPOSIZIONI GENERALI CAPITOLO I IL GIUDICE INDICE Presentazione di Luigi Cavallaro... V TRATTATELLO DI PROCEDURA CIVILE Prefazione alla prima edizione del Manuale di diritto processuale civile... 3 Prefazione alla quinta edizione... 11 Prefazione

Dettagli

Malato in stato vegetativo permanente: rifiuto delle cure quale diritto di libertà assoluto con efficacia erga omnes

Malato in stato vegetativo permanente: rifiuto delle cure quale diritto di libertà assoluto con efficacia erga omnes O S S E R V A T O R I O D I D I R I T T O S A N I T A R I O 2 6 N O V E M B R E 2014 Malato in stato vegetativo permanente: rifiuto delle cure quale diritto di libertà assoluto con efficacia erga omnes

Dettagli

Contenzione o protezione? Avv. Luca Degani

Contenzione o protezione? Avv. Luca Degani Contenzione o protezione? Avv. Luca Degani I valori in gioco: un difficile equilibrio Art. 571 c.p. Abuso mezzi di correzione Art. 605 c.p. Sequestro di persona Art. 610 c.p. Violenza privata Art. 13 Costituzione:

Dettagli

INDICE. Schemi GIURISDIZIONE E COMPETENZA. GLI ORGANI GIUDIZIARI E IL PUBBLICO MINISTERO Prefazione...

INDICE. Schemi GIURISDIZIONE E COMPETENZA. GLI ORGANI GIUDIZIARI E IL PUBBLICO MINISTERO Prefazione... INDICE Prefazione... p. XV Schemi I GIURISDIZIONE E COMPETENZA. GLI ORGANI GIUDIZIARI E IL PUBBLICO MINISTERO... 3 1 Giurisdizione (artt. 1 e 5 c.p.c.)... 7 2 Competenza: principi generali (artt. 5 e 6

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 4 Num. 22190 Anno 2011 Presidente: ZECCA GAETANINO Relatore: MARINELLI FELICETTA Data Udienza: 05/05/2011 sul ricorso proposto da: SENTENZA 1) LOMBARDO ALESSANDRO N. IL 06/04/1990 2)

Dettagli

2. Riconoscimento del principio di autodeterminazione nella giurisprudenza italiana

2. Riconoscimento del principio di autodeterminazione nella giurisprudenza italiana 1. Costituzione italiana e diritto europeo 2. Riconoscimento del principio di autodeterminazione nella giurisprudenza italiana 3. L amministrazione di sostegno Art. 2 Cost. diritti inviolabili dell uomo

Dettagli

Sentenze interessanti N.27/2012 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia. (Sezione Quarta) SENTENZA.

Sentenze interessanti N.27/2012 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia. (Sezione Quarta) SENTENZA. N. 02623/2012 REG.PROV.COLL. N. 00111/2012 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Quarta) ha pronunciato

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 1 LUGLIO 2015, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 1 LUGLIO 2015, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 1 LUGLIO 2015, N. 27587: acquisizione gratuita dell opera abusiva al patrimonio disponibile del Comune e ordine di demolizione «l acquisizione gratuita

Dettagli

TARIFFA PENALE NORME GENERALI

TARIFFA PENALE NORME GENERALI TARIFFA PENALE TARIFFA PENALE NORME GENERALI 1. 1. Per la determinazione dell onorario di cui alla tabella deve tenersi conto della natura, complessità e gravità della causa, del numero e della importanza

Dettagli

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI CORSO DI MAGISTRATURA Le lezioni di Roberto GAROFOLI Roberto GAROFOLI DIRITTO AMMINISTRATIVO Volume settimo II edizione Aggiornato a: - Ordine di trattazione dei ricorsi principali ed incidentali contenenti

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N. 32941. Fattispecie relativa ad attività di modifica e deviazione degli argini di fontanili, di copertura dei corsi d acqua e

Dettagli

NUTRIZIONE E IDRATAZIONE ARTIFICIALE PROFILI GIURIDICI. Marta Tomasi Progetto BioDiritto UNITN

NUTRIZIONE E IDRATAZIONE ARTIFICIALE PROFILI GIURIDICI. Marta Tomasi Progetto BioDiritto UNITN NUTRIZIONE E IDRATAZIONE ARTIFICIALE PROFILI GIURIDICI Marta Tomasi Progetto BioDiritto UNITN www.biodiritto.org Le due tesi «atti dovuti eticamente (oltre che deontologicamente e giuridicamente) in quanto

Dettagli

Leggi d Italia. Esercizi

Leggi d Italia. Esercizi Leggi d Italia http://www.leggiditaliaprofessionale.it/ Esercizi 1. Massime sul divorzio disposto per condanna detentiva o per malattia mentale. 2. Dopo aver trovato gli estremi della legge sulla privacy

Dettagli

Al comma 1, sostituire le parole le parti private con le parole nei quali siano interessate più parti private, queste

Al comma 1, sostituire le parole le parti private con le parole nei quali siano interessate più parti private, queste Al comma 1, sostituire le parole da le parti private fino a delle condizioni, con le seguenti: nei quali siano interessate più parti private, queste non possono stare in giudizio se non con il ministero

Dettagli

BREVI NOTE IN TEMA DI DOMANDA DI FISSAZIONE DI UDIENZA di Licia Grassucci, Dirigente del Consiglio di Stato

BREVI NOTE IN TEMA DI DOMANDA DI FISSAZIONE DI UDIENZA di Licia Grassucci, Dirigente del Consiglio di Stato BREVI NOTE IN TEMA DI DOMANDA DI FISSAZIONE DI UDIENZA di Licia Grassucci, Dirigente del Consiglio di Stato L udienza di discussione del ricorso, com è noto, è fissata su domanda di parte. Eccezionali

Dettagli

Schemi 14A 14B 14C 17A 17B

Schemi 14A 14B 14C 17A 17B INDICE Schemi 1 Le impugnazioni delle sentenze (artt. 323 e ss.)... 3 2 Cosa giudicata formale (art. 324)... 4 3 I termini delle impugnazioni (artt. 325 e ss.)... 5 4 Il termine breve (artt. 325 e ss.)...

Dettagli

RGM - GIURISPRUDENZA - CONSIGLIO DI STATO

RGM - GIURISPRUDENZA - CONSIGLIO DI STATO Consiglio di Stato, Sez. II - Parere n. 230 in data 08.06.20, Pres. Carboni, Est. Russo - Ricorso straordinario avverso il diniego di rilascio copia di denuncia, chiesto dal denunziante - Rapporti tra

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte 2^ Sezione ha. SENTENZA, in forma semplificata,

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte 2^ Sezione ha. SENTENZA, in forma semplificata, REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte 2^ Sezione ha pronunciato la seguente Sent. n. 1272 Anno 2004 R.g. n. 1706 Anno 2003 SENTENZA, in forma

Dettagli

CONSENSO INFORMATO. Giornate ANMDO Caterina Mineccia. aterina Mineccia

CONSENSO INFORMATO. Giornate ANMDO Caterina Mineccia. aterina Mineccia CONSENSO INFORMATO Giornate ANMDO 2006 Caterina Mineccia CONSENSO Espressione della volontà del Paziente: l obbligo è sancito dalla Costituzione, da norme, dal codice deontologico medico, dalla Carta dei

Dettagli

Do.Gi. Esercizi. 1. Cercare dottrina sulla sentenza di Cassazione che stabilì il principio in base al quale

Do.Gi. Esercizi. 1. Cercare dottrina sulla sentenza di Cassazione che stabilì il principio in base al quale Do.Gi. Esercizi 1. Cercare dottrina sulla sentenza di Cassazione che stabilì il principio in base al quale Chi con il suo fatto doloso o colposo cagiona la morte del debitore altrui è obbligato a risarcire

Dettagli

Corte Costituzionale. Organo costituzionale con il compito di vigilare sul rispetto della Costituzione da parte di tutti gli organi dello Stato

Corte Costituzionale. Organo costituzionale con il compito di vigilare sul rispetto della Costituzione da parte di tutti gli organi dello Stato Corte Costituzionale Organo costituzionale con il compito di vigilare sul rispetto della Costituzione da parte di tutti gli organi dello Stato Disciplina costituzionale La disciplina della Corte costituzionale

Dettagli

GIUDIZIO DI OTTEMPERANZA E DECRETI DI ACCOGLIMENTO DEI RICORSI STRAORDINARI AL PRESIDENTE DELLA REGIONE Nota a Cass. S.U. 28 gennaio 2011 n. 2065 di Marco Pennisi Le Sezioni Unite della Cassazione, con

Dettagli

CAPITOLO SECONDO I SOGGETTI DEL PROCEDIMENTO PENALE 1. Premessa. Soggetti e parti... 13

CAPITOLO SECONDO I SOGGETTI DEL PROCEDIMENTO PENALE 1. Premessa. Soggetti e parti... 13 CAPITOLO PRIMO DIRITTO PROCESSUALE PENALE E PROCESSO PENALE 1. La nozione di diritto processuale penale... 1 2. Il contenuto specifico del diritto processuale penale... 2 3. Diritto processuale penale

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 24 OTTOBRE 2012, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 24 OTTOBRE 2012, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 24 OTTOBRE 2012, N. 41484: titolare del potere di ordinare lo sgombero dell immobile sequestrato è il pubblico ministero. «questa Corte Suprema (Cass.

Dettagli

Ingiunzione fiscale. Processo

Ingiunzione fiscale. Processo Ingiunzione fiscale. Processo Comune di Torino Torino, 28 novembre 2016 Relatore: Avv. Luciano Marcon 29/11/2016 1 Normativa L'ingiunzione fiscale è un ordine di pagamento emesso da un Ente Locale. Si

Dettagli

INDICE AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO

INDICE AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO INDICE I AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO I Ratio e presupposti dell amministrazione di sostegno... 3 1.1 Genesi legislativa dell istituto... 3 1.2 La tutela della dignità della persona come criterio guida

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. Parte Prima GENERALITÀ. Capitolo I LE FUNZIONI E I POTERI DEL GIUDICE TUTELARE

INDICE-SOMMARIO. Parte Prima GENERALITÀ. Capitolo I LE FUNZIONI E I POTERI DEL GIUDICE TUTELARE INDICE-SOMMARIO Prefazione... xix Parte Prima GENERALITÀ Capitolo I LE FUNZIONI E I POTERI DEL GIUDICE TUTELARE 1.1. L istituzione del giudice tutelare... 3 1.2. La competenza... 6 1.2.1. La competenza

Dettagli

LINEE GUIDA OPERATIVE PER LA SOSPENSIONE DEL PROCESSO CON MESSA ALLA PROVA DELL IMPUTATO NEL FORO DI BOLZANO

LINEE GUIDA OPERATIVE PER LA SOSPENSIONE DEL PROCESSO CON MESSA ALLA PROVA DELL IMPUTATO NEL FORO DI BOLZANO LINEE GUIDA OPERATIVE PER LA SOSPENSIONE DEL PROCESSO CON MESSA ALLA PROVA DELL IMPUTATO NEL FORO DI BOLZANO PARTI FIRMATARIE: Presidente del Tribunale di Bolzano; Presidente della Sezione Penale del Tribunale

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA SEDE DI TRAPANI Anno Accademico 2012/2013 DIRITTO TRIBUTARIO (Sei crediti) (Insegnamento fondamentale)

Dettagli

STALKING E IPOTESI DI CONFINE

STALKING E IPOTESI DI CONFINE STALKING E IPOTESI DI CONFINE Introduzione... XIII I GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL DELITTO DI ATTI PERSECUTORI 1 L ALTERNATIVITÀ DELLE CONDOTTE. STALKING A DANNO DI PIÙ PERSONE La questione... 3 Analisi

Dettagli

Sgravio provvisorio: il giudizio prosegue

Sgravio provvisorio: il giudizio prosegue Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N. 14 19.02.2015 Sgravio provvisorio: il giudizio prosegue La provvisoria ottemperanza alla sentenza della CTP non giustifica la declaratoria di

Dettagli

Sentenze interessanti N.29/2012 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia. (Sezione Seconda) SENTENZA

Sentenze interessanti N.29/2012 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia. (Sezione Seconda) SENTENZA N. 02867/2012 REG.PROV.COLL. N. 03024/2011 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia (Sezione Seconda) ha pronunciato

Dettagli

L AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO. PROFILI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI.

L AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO. PROFILI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI. L AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO. PROFILI NORMATIVI E GIURISPRUDENZIALI. www.booksprintedizioni.it Copyright 2012 Alberto Lorenzi Liliana Rullo Tutti i diritti riservati Alberto Lorenzi Liliana Rullo L AMMINISTRAZIONE

Dettagli

Paderno d Adda Il malato di Alzheimer in fase terminale

Paderno d Adda Il malato di Alzheimer in fase terminale Paderno d Adda 21.09.12 Il malato di Alzheimer in fase terminale Capacità decisionale, direttive anticipate, nomina dell amministratore di sostegno dr. S. Fucci - giurista e bioeticista sefucci@tiscali.it

Dettagli

Appello tributario. Decorrenza termine lungo

Appello tributario. Decorrenza termine lungo Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N. 77 28.11.2013 Appello tributario. Decorrenza termine lungo Non può essere rimessa in termini la parte che, pur non avendo avuto notizia della

Dettagli

DECRETO-LEGGE 31 agosto 2016, n (GU n. 203 del ) convertito con modificazioni

DECRETO-LEGGE 31 agosto 2016, n (GU n. 203 del ) convertito con modificazioni DECRETO-LEGGE 31 agosto 2016, n. 168 - (GU n. 203 del 31-8-2016) convertito con modificazioni in Legge TAVOLE DI RAFFRONTO DELLE MODIFICHE IN TEMA DI PROCEDURA CIVILE Codice di procedura civile Testo attuale

Dettagli

Risoluzione N. 113/E

Risoluzione N. 113/E Risoluzione N. 113/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,13 ottobre 2006 Oggetto: Istanza di interpello - Comunicazione relativa all esercizio dell opzione per la tassazione di gruppo. Articoli

Dettagli

^mo\1mentoi. Movimento 5 Stelle. GruppoAssembleare Regione Emilia-Romagna RISOLUZIONE. L'Assemblea Legislativa deiremilia-romagna.

^mo\1mentoi. Movimento 5 Stelle. GruppoAssembleare Regione Emilia-Romagna RISOLUZIONE. L'Assemblea Legislativa deiremilia-romagna. ^mo\1mentoi Movimento 5 Stelle Gruppo Assembleare Alla Presidente dell' della cons. Simonetta Saliera RISOLUZIONE L'Assemblea Legislativa deiremilia-romagna Premesso che con l'espressione "testamento biologico"

Dettagli

TRIBUNALE DI GENOVA UFFICIO DEL GIUDICE TUTELARE. Il Giudice Tutelare. Visti gli atti relativi all'amministrazione di sostegno riguardante la signora

TRIBUNALE DI GENOVA UFFICIO DEL GIUDICE TUTELARE. Il Giudice Tutelare. Visti gli atti relativi all'amministrazione di sostegno riguardante la signora TRIBUNALE DI GENOVA UFFICIO DEL GIUDICE TUTELARE Il Giudice Tutelare Visti gli atti relativi all'amministrazione di sostegno riguardante la signora XXXX,, attualmente ricoverata presso l Ospedale Galliera

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. Capitolo Primo GENERALITÀ. Capitolo Secondo IL PROCEDIMENTO DELINEATO DALL ART. 127 C.P.P.

INDICE-SOMMARIO. Capitolo Primo GENERALITÀ. Capitolo Secondo IL PROCEDIMENTO DELINEATO DALL ART. 127 C.P.P. V INDICE-SOMMARIO Prefazione... pag. XI Elenco delle principali abbreviazioni...» XIII Capitolo Primo GENERALITÀ 1. La nozione di camera di consiglio.... pag. 1 2. Il procedimento in camera di consiglio

Dettagli

INDICE SOMMARIO PREMESSA. ... Pag. 1

INDICE SOMMARIO PREMESSA. ... Pag. 1 INDICE SOMMARIO PREMESSA... Pag. 1 Parte Generale LA TUTELA GIUDIZIARIA AVVERSO IL PROVVEDIMENTO DI FERMO AMMINISTRATIVO DI CUI ALL ART. 86, D.P.R. 602/1973 1. Introduzione... Pag. 9 Capitolo I LA NATURA

Dettagli

Gli aspetti essenziali e le novità nel processo tributario. Quarrata 23 ottobre 2013

Gli aspetti essenziali e le novità nel processo tributario. Quarrata 23 ottobre 2013 Gli aspetti essenziali e le novità nel processo tributario Quarrata 23 ottobre 2013 Il processo tributario: aspetti generali e ultime novità legislative Il processo tributario Aspetti generali del processo

Dettagli

R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO

R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO N. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO Sezione Seconda Bis ha pronunciato la seguente Reg. Sent. Anno N. 10225 Reg. Gen. Anno

Dettagli

Segreto Professionale

Segreto Professionale Segreto Professionale SEGRETO PROFESSIONALE Art. 622 C.P. (Rivelazione di un segreto professionale) Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato od ufficio, o della propria professione, od arte,

Dettagli

Sent. N. 675/2013 REPVBBLICA ITALIANA

Sent. N. 675/2013 REPVBBLICA ITALIANA 1 Sent. N. 675/2013 REPVBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE DEI CONTI SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA REGIONE LAZIO - GIUDICI - Ivan De Musso Enrico Torri Luigi Impeciati Presidente Consigliere

Dettagli

Cass. civ. Sez. V, Sent., , n REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA

Cass. civ. Sez. V, Sent., , n REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Cass. civ. Sez. V, Sent., 12-11-2014, n. 24097 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI BLASI

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la presente SENTENZA

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la presente SENTENZA REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8139 del 2015,

Dettagli

contro nei confronti di per l'annullamento

contro nei confronti di per l'annullamento N. 09036/2013 REG.PROV.COLL. N. 06925/2013 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza) ha pronunciato la

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. Corte dei conti. Sezione regionale di controllo per la Lombardia. nell adunanza del 7 novembre 2006 * * * * *

REPUBBLICA ITALIANA. Corte dei conti. Sezione regionale di controllo per la Lombardia. nell adunanza del 7 novembre 2006 * * * * * Deliberazione n. 226/2006/P REPUBBLICA ITALIANA La Corte dei conti Sezione regionale di controllo per la Lombardia nell adunanza del 7 novembre 2006 * * * * * Visto il Decreto del Ministero per i Beni

Dettagli

RAPPRESENTANZA DEL MINORE: TUTORE E CURATORE. Ordine Regionale ASSISTENTI SOCIALI Avv. ti Giuseppina Menicucci e Marco Grazioli settembre 2012

RAPPRESENTANZA DEL MINORE: TUTORE E CURATORE. Ordine Regionale ASSISTENTI SOCIALI Avv. ti Giuseppina Menicucci e Marco Grazioli settembre 2012 RAPPRESENTANZA DEL MINORE: TUTORE E CURATORE Ordine Regionale ASSISTENTI SOCIALI Avv. ti Giuseppina Menicucci e Marco Grazioli settembre 2012 1 IL TUTORE Il tutore, come si evince dal testo degli artt.

Dettagli

PCT - LA COMPARSA DI RIASSUNZIONE: ATTO IN- TRODUTTIVO O ATTO ENDOPROCESSUALE AL FINE DELLE MODALITÀ DI DEPOSITO?

PCT - LA COMPARSA DI RIASSUNZIONE: ATTO IN- TRODUTTIVO O ATTO ENDOPROCESSUALE AL FINE DELLE MODALITÀ DI DEPOSITO? PCT - LA COMPARSA DI RIASSUNZIONE: ATTO IN- TRODUTTIVO O ATTO ENDOPROCESSUALE AL FINE DELLE MODALITÀ DI DEPOSITO? di FRANCESCO PEDRONI E RICCARDO BERTANI SOMMARIO: 1. L obbligatorietà del deposito con

Dettagli

Cassazione: no al trasferimento del lavoratore che assiste la madre invalida, anche senza legge 104

Cassazione: no al trasferimento del lavoratore che assiste la madre invalida, anche senza legge 104 Cassazione: no al trasferimento del lavoratore che assiste la madre invalida, anche senza legge 104 Illegittimo il licenziamento che segue il rifiuto di spostarsi di 800 km. Essenziali la cura e l'assistenza

Dettagli

CODICE DI PROCEDURA CIVILE

CODICE DI PROCEDURA CIVILE Antonio LOMBARDI CODICE DI PROCEDURA CIVILE Annotato con la giurisprudenza VII edizione SOMMARIO Premessa COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA 3 Approvata dall Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947,

Dettagli

Ministero della Giustizia Dipartimento per gli affari di Giustizia Circolare 29 luglio 2015

Ministero della Giustizia Dipartimento per gli affari di Giustizia Circolare 29 luglio 2015 Ministero della Giustizia Dipartimento per gli affari di Giustizia Circolare 29 luglio 2015 OGGETTO: Art. 6, comma 2, della legge 10 novembre 2014, n. 162, (Convenzione di negoziazione assistita da uno

Dettagli

Titoli, esperienze professionali, collaborazioni con l'università.

Titoli, esperienze professionali, collaborazioni con l'università. CURRICULUM SCIENTIFICO Nome Cognome Luogo di nascita Data di nascita Residente in Indirizzo Telefono Indirizzo email Codice Fiscale GUIDO COLAIACOVO guido.colaiacovo@uniroma1.it Profilo L avvocato Guido

Dettagli

OGGETTO: Istanza di interpello Disciplina del contributo unificato per le spese di giustizia Non applicabilità dell imposta di bollo

OGGETTO: Istanza di interpello Disciplina del contributo unificato per le spese di giustizia Non applicabilità dell imposta di bollo RISOLUZIONE N. 436/E Roma, 12 novembre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello Disciplina del contributo unificato per le spese di giustizia Non applicabilità dell

Dettagli

LA CASSAZIONE E IL MEDICO: IL RILIEVO DELLE LINEE GUIDA Corte di cassazione, Sezione IV, 24 gennaio 2013-11 marzo 2013 n. 11493 (Presidente Marzano; Relatore Piccialli; Pm -conf.- Scardaccione; Ricorrente

Dettagli

INDICE. Schemi. Prefazione... p. XV

INDICE. Schemi. Prefazione... p. XV Prefazione... Schemi p. XV 1 La nozione di procedimento amministrativo... 3 2A I principi generali del procedimento amministrativo (art. 1)... 4 2B I principi sovranazionali... 5 2C I principi della C.E.D.U....

Dettagli

RISOLUZIONE N. 13/E. Roma, 09 febbraio 2011

RISOLUZIONE N. 13/E. Roma, 09 febbraio 2011 RISOLUZIONE N. 13/E Roma, 09 febbraio 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica Applicazione dell imposta di bollo alle procure speciali di cui all art. 63 del DPR 600 del 1973 e

Dettagli

Scritto da Ciro Tadicini Mercoledì 07 Marzo :20 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 07 Marzo :30

Scritto da Ciro Tadicini Mercoledì 07 Marzo :20 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 07 Marzo :30 L'intervento edilizio in questione non imponeva il rilascio di un titolo concessorio, e ciò attesa la modesta entità della superficie e le caratteristiche di altezza e strutturali - segnatamente la apertura

Dettagli

ESAMI E CONCORSI. I COMPENDI D AUTORE editio minor. diretti da Roberto GAROFOLI

ESAMI E CONCORSI. I COMPENDI D AUTORE editio minor. diretti da Roberto GAROFOLI ESAMI E CONCORSI I COMPENDI D AUTORE editio minor diretti da Roberto GAROFOLI propone: I COMPENDI D AUTORE editio minor: - ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO / DIRITTO CIVILE - DIRITTO PENALE - DIRITTO AMMINISTRATIVO

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato DECISIONE

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato DECISIONE REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la seguente N.1583/2008 Reg.Dec. N. 5017 Reg.Ric. ANNO 2003 DECISIONE sul ricorso

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha DECISIONE

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha DECISIONE REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la seguente N. 5605/06 Reg.Dec. N. 12147 Reg.Ric. ANNO 2001 DECISIONE sul ricorso

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI INSEGNAMENTO DI DIRITTO PROCESSUALE CIVILE (profili pratici) Docente dott. Augusto Pace PROGRAMMA

Dettagli

COSTITUZIONE VIGENTE COSTITUZIONE COME RISULTANTE

COSTITUZIONE VIGENTE COSTITUZIONE COME RISULTANTE Ha l'iniziativa legislativa e può contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge. Ha l'iniziativa legislativa e può contribuire

Dettagli

Indice. Capitolo I Il sistema della Giustizia Amministrativa dall Unità d Italia all avvento del codice del processo amministrativo

Indice. Capitolo I Il sistema della Giustizia Amministrativa dall Unità d Italia all avvento del codice del processo amministrativo Indice Capitolo I Il sistema della Giustizia Amministrativa dall Unità d Italia all avvento del codice del processo amministrativo 1. L esatta portata del termine Giustizia amministrativa 2. Evoluzione

Dettagli

Cassazione Penale, Sez. 3, 15 febbraio 2011, n. 5604 - Impastatrice non idonea ai fini della sicurezza

Cassazione Penale, Sez. 3, 15 febbraio 2011, n. 5604 - Impastatrice non idonea ai fini della sicurezza Cassazione Penale, Sez. 3, 15 febbraio 2011, n. 5604 - Impastatrice non idonea ai fini della sicurezza - Datore di Lavoro - Macchina ed Attrezzatura di Lavoro - Lavoratore Responsabilità della amministratrice

Dettagli

SOMMARIO CAPITOLO 1 IL RICORSO DAVANTI AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE

SOMMARIO CAPITOLO 1 IL RICORSO DAVANTI AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE SOMMARIO CAPITOLO 1 IL RICORSO DAVANTI AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE pag. 15 1. IL GIUDIZIO AMMINISTRATIVO pag. 15 F1. Ricorso per l annullamento di un provvedimento amministrativo pag. 19 2. FORMULE

Dettagli

Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri

Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri L applicazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate di cui al D.M. 20 luglio

Dettagli

AUTORELAZIONE DI AI FINI DELLA VALUTAZIONE DI PROFESSIONALITA 1

AUTORELAZIONE DI AI FINI DELLA VALUTAZIONE DI PROFESSIONALITA 1 AUTORELAZIONE DI AI FINI DELLA VALUTAZIONE DI PROFESSIONALITA 1 1. Dati generali del magistrato. Cognome e nome: ; Luogo e data di nascita:, ; Decreto di nomina a magistrato ordinario (già uditore giudiziario):

Dettagli

28 maggio Ulteriori appigli per l esame di Diritto di Procedura Penale. Ancora By NEGRISOLO Omero.

28 maggio Ulteriori appigli per l esame di Diritto di Procedura Penale. Ancora By NEGRISOLO Omero. 28 maggio 2008. Ulteriori appigli per l esame di Diritto di Procedura Penale. Ancora By NEGRISOLO Omero. Capitolo 22 - Le investigazioni della Polizia Giudiziaria. Capitolo 31 - Le misure cautelari reali

Dettagli

Percorso di formazione per tutori volontari

Percorso di formazione per tutori volontari Percorso di formazione per tutori volontari Luigi Fadiga Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza LA TUTELA DEI DIRITTI DEL MINORE Bologna, 7 maggio 2013 Tutela - molti significati: tutela di beni

Dettagli

Valore medio di liquidazione

Valore medio di liquidazione INDICE TABELLE PARAMETRI IN MATERIA PENALE REGOLAMENTO MINISTERO GIUSTIZIA ( Decreto n. 55, firmato dal Ministro Orlando in data 10 marzo 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 77 del 2 aprile 2014)

Dettagli

della sentenza del T.A.R. per la Toscana, Sez. II, n. 1895/2014, resa tra le parti, concernente un diniego di emersione dal lavoro irregolare;

della sentenza del T.A.R. per la Toscana, Sez. II, n. 1895/2014, resa tra le parti, concernente un diniego di emersione dal lavoro irregolare; Pubblicato il 24/11/2016 N. 04933/2016REG.PROV.COLL. N. 05591/2015 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) ha pronunciato

Dettagli

PROSPETTI STATISTICI RELATIVI ALL ATTIVITÀ GIURISDIZIONALE DELLA CORTE COSTITUZIONALE 1. dal 1 gennaio al 30 aprile 2014 I N D I C E

PROSPETTI STATISTICI RELATIVI ALL ATTIVITÀ GIURISDIZIONALE DELLA CORTE COSTITUZIONALE 1. dal 1 gennaio al 30 aprile 2014 I N D I C E PROSPETTI STATISTICI RELATIVI ALL ATTIVITÀ GIURISDIZIONALE DELLA CORTE COSTITUZIONALE 1 dal 1 gennaio al 30 aprile 2014 I N D I C E QUADRI SINTETICI DEI GIUDIZI PERVENUTI, DEFINITI E PENDENTI PRONUNCE

Dettagli

ORDINANZA N. 134 ANNO 2011 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: - Ugo DE SIERVO Presidente -

ORDINANZA N. 134 ANNO 2011 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: - Ugo DE SIERVO Presidente - ORDINANZA N. 134 ANNO 2011 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: - Ugo DE SIERVO Presidente - Paolo MADDALENA Giudice - Alfio FINOCCHIARO " - Alfonso

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA SEDE DI PALERMO Anno Accademico 2013/2014 DIRITTO TRIBUTARIO (Sei crediti) (Insegnamento fondamentale)

Dettagli

Strumenti di tutela preventivi:

Strumenti di tutela preventivi: Strumenti di tutela successivi: - la incapacità naturale Strumenti di tutela preventivi: - la inabilitazione - la interdizione - l amministratore di sostegno 2 1 Atti compiuti da persona incapace di intendere

Dettagli

Strumenti di tutela successivi: Strumenti di tutela preventivi:

Strumenti di tutela successivi: Strumenti di tutela preventivi: Strumenti di tutela successivi: - la incapacità naturale Strumenti di tutela preventivi: - la inabilitazione - la interdizione - l amministratore di sostegno 2 Atti compiuti da persona incapace di intendere

Dettagli

Indice-sommario INDICE-SOMMARIO. pag. Premessa alla seconda edizione...

Indice-sommario INDICE-SOMMARIO. pag. Premessa alla seconda edizione... VII INDICE-SOMMARIO pag. Premessa alla seconda edizione... V D.LGS. 31 DICEMBRE 1992, N. 546 Disposizioni sul processo tributario in attuazione della delega al Governo contenuta nell art. 30 della legge

Dettagli

ORDINANZA N. 306 ANNO 2006 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: - Franco BILE Presidente -

ORDINANZA N. 306 ANNO 2006 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: - Franco BILE Presidente - ORDINANZA N. 306 ANNO 2006 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: - Franco BILE Presidente - Giovanni Maria FLICK Giudice - Francesco AMIRANTE - Ugo

Dettagli

INDICE. Schemi. Prefazione... XIII

INDICE. Schemi. Prefazione... XIII INDICE Prefazione... XIII Schemi 1A Regole generali (art. 568): principio di tassatività e interesse ad impugnare... 3 1B Regole generali (art. 568): favor per le impugnazioni... 4 2A Soggetti legittimati

Dettagli

Scritto da Daniela Martedì 19 Gennaio :54 - Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Gennaio :09

Scritto da Daniela Martedì 19 Gennaio :54 - Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Gennaio :09 Ritengo interessante segnalarvi due recenti pronunce delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (nn. 46624/2015 e 46625/2015) in tema di applicabilità delle sanzioni aggravate in caso di guida di veicolo

Dettagli

RICORSO DI ANNULLAMENTO

RICORSO DI ANNULLAMENTO LA LEGITTIMITÀ DEGLI ATTI DELL UNIONE E L OMESSA ADOZIONE DI ATTI DOVUTI: I RICORSI DI ANNULLAMENTO E IN CARENZA PROF.SSA MARIA TERESA STILE Indice 1 RICORSO DI ANNULLAMENTO -----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, A 40 POSTI DI COMMISSARIO DEL RUOLO DEI COMMISSARI DELLA POLIZIA DI STATO, INDETTO CON D.M.

CONCORSO PUBBLICO, PER ESAMI, A 40 POSTI DI COMMISSARIO DEL RUOLO DEI COMMISSARI DELLA POLIZIA DI STATO, INDETTO CON D.M. POLIZIA DI STATO, INDETTO CON D.M. 5 FEBBRAIO 2004 La libertà personale nella costituzione e il contrasto dell immigrazione clandestina. Funzioni di polizia e loro limiti. Le misure di prevenzione di carattere

Dettagli