Attività Nervose Superiori

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1 Facoltà di Medicina ed Odontoiatria CdL B AA Attività Nervose Superiori Prof. Oriano Mecarelli Dipartimento Neurologia e Psichiatria Neurofisiopatologia oriano.mecarelli@uniroma1.it

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5 Aree Corticali Associative unimodali ed eteromodali Integrano le molteplici informazioni sensitivo-sensoriali e sono strettamente connesse con le Aree Motorie Rappresentano pertanto il substrato anatomico delle più complesse attività cerebrali: Coscienza Memoria Linguaggio Ideazione Comportamento Area Prefrontale Area Limbica Area Temporo- Parietale

6 COSCIENZA Definizione medica di Coscienza : Stato di continua consapevolezza che il soggetto ha di sé e del proprio ambiente con conservata reattività alle stimolazioni esterne basi anatomiche della coscienza

7 La COSCIENZA (CONSCIOUSNESS) si basa sulla sommazione di varie funzioni mentali (cognitive, affettive, etc) ed è presente quando il soggetto è SVEGLIO Lo stato di veglia è dovuto sostanzialmente all attività della formazione reticolare troncoencefalica e viene definito VIGILANZA (WAKEFULNESS) Il soggetto può quindi essere VIGILE (sveglio) ma non COSCIENTE COMA: No Coscienza No Vigilanza Stato Vegetativo: No Coscienza Si Vigilanza Locked-In Sindr.: Si Coscienza Si Vigilanza

8 Valutazione del Disturbo di Coscienza: GLASGOW COMA SCALE

9 Scala FOUR (Full Outline of UnResponsiveness) per la valutazione quantitativa dei pazienti con disturbo di coscienza WIJDICKS, 2006

10 MEMORIA: funzione cerebrale che assicura la registrazione di nuove informazioni, il loro immagazzinamento e la loro restituzione su richiesta

11 MEMORIA Immediata e Memoria a BREVE TERMINE (working memory) : sono processi mnemonici che avvengono in tempi molto brevi e che operano per periodi di tempo limitati (esecuzione di differenti compiti cognitivi) MEMORIA a LUNGO TERMINE : è il processo di memorizzazione che prevede l immagazzinamento ed il consolidamento delle informazioni mnesiche attraverso meccanismi sia attivi che passivi, in modo permanente. Biochimica della memoria: L Acetilcolina è il neuromediatore maggiormente coinvolto nei processi di memoria La Noradrenalina controlla l attenzione selettiva, essenziale per i processi mnesici

12 Esistono due tipi di MEMORIA a Lungo Termine: 1) Memoria implicita o procedurale (non dichiarativa): memoria rigida che riguarda le modalità di esecuzione di qualche atto e che viene richiamata alla mente in modo inconscio. E questa una memoria connessa con l addestramento all esecuzione di compiti motori o percettivi, di tipo riflesso. 2) Memoria esplicita (dichiarativa): memoria molto duttile che riguarda la conoscenza di fatti relativi a persone, luoghi, cose, etc, ed al loro significato. Questa memoria viene richiamata alla mente con processi volontari e coscienti. a) episodica: relativa ad eventi ed esperienze personali b) semantica: relativa alla conoscenza di concetti, parole, significati etc

13 Disturbi della memoria: Amnesia: Permanente o Transitorie Retrograda o Anterograda Antero-retrograda AMNESIA GLOBALE TRANSITORIA (AGT) Amnesia anterograda della durata di alcune ore (2-8 h): il soggetto pur avendo coscienza di se, appare confuso e disorientato e ripete continuamente le stesse domande. Va posta diagnosi differenziale con l Attacco Ischemico transitorio

14 LINGUAGGIO Attività nervosa superiore che consente di trasformare i pensieri e le idee in simboli che hanno scopo comunicativo: - Componente motoria-articolatoria - Componente simbolica (convenzioni sintattiche, grammaticali, etc) Dominanza emisferica: - Emisfero SINISTRO nei destrimani - Emisfero DESTRO nei mancini

15 L Emisfero dominante ( in genere il SINISTRO) ha un ruolo centrale nella produzione e nella regolazione del linguaggio Area di Broca: nel piede della 3 Circonvoluzione frontale: produzione linguistica Area di Wernicke: nella porzione posteriore del giro temporale sup: comprensione del linguaggio L Emisfero non dominante (in genere il destro) è importante per l espressività del linguaggio e la prosodia: pause, cambio di tonalità, sintassi, etc

16 Valutazione clinica del LINGUAGGIO: - Eloquio spontaneo (esame della fluenza verbale, del contenuto e della struttura sintattica, della presenza di parafasie fonemiche e semantiche, dell intonazione e della melodia, etc) - Ripetizione di Frasi - Denominazione di oggetti - Comprensione uditiva (esecuzione di comandi semplici e/o complessi) - Scrittura - Lettura Disturbi del linguaggio 1) DISARTRIA Disturbo del linguaggio di tipo motorio, dovuto a lesioni delle strutture nervose che controllano l apparato fonatorio-articolatorio (nuclei NC 5, 7 9 e 12 ; vie cortico-bulbari; nuclei della base; cervelletto) 2) AFASIA Compromissione acquisita, più o meno profonda, dell uso simbolico del Linguaggio, dovuta a lesioni corticali > a carico dell emisfero dominante

17 Tipi di AFASIA 1) Afasie FLUENTI 2) Afasie NON FLUENTI 3) Afasie GLOBALI Nel caso delle A. NON FLUENTI il paziente è in genere consapevole di non riuscire ad esprimersi e ciò comporta reazioni psicologiche indesiderate (> depressione) Nel caso delle A. FLUENTI invece c è la tendenza a non essere consapevoli del proprio deficit L Afasia NON FLUENTE per eccellenza è l A. di Broca o motoria, dovuta a lesione della Cx frontale posteriore Sin (area di Broca): Eloquio non fluente, emesso con difficoltà, parafasie fonemiche, agrammatismo - Comprensione conservata L Afasia FLUENTE tipica è l A. di Wernicke, dovuta a lesione della Cx temporale superiore sinistra (area di Wernicke): Eloquio sovrabbondante ma scarsamente informativo, parafasie semantiche, paragrammatismo - Comprensione alterata

18 FUNZIONI PRASSICHE : capacità di eseguire movimenti raffinati ed in sequenza APRASSIA: disturbo di un attività gestuale intenzionale Le aree corticali fondamentali per le funzioni prassiche sono quelle associative eteromodali parietale e prefrontale dell emisfero dominante

19 L Area Associativa PARIETALE riceve afferenze dalle Aree VISIVE, UDITIVE e SOMATOSENSORIALI ed invia le informazioni alla Cx Prefrontale, alle Aree Premotorie ed Orbito-Frontali L Area Associativa PREFRONTALE riceve le informazioni dalla Cx Parietale e le invia alle Aree Premotorie ed alla Corteccia MOTORIA principale per la pianificazione ed esecuzione del movimento

20 Le Aree Corticali Associative PARIETALE e PREFRONTALE dell emisfero Dominante (sinistro) sono collegate con le aree omologhe dell emisfero controlaterale attraverso il CORPO CALLOSO In linea di massima le lesioni estese dell Area Frontale e Parietale di Sinistra determinano APRASSIE BILATERALI mentre le Lesioni a carico dell Emisfero Destro (non dominante) possono determinare Disprassie monolaterali sinistre Esame delle Prassie: - Movimenti facciali e buccali - Gesti transitivi e intransitvi - Gesti sequenziali

21 Tipi di APRASSIA: APRASSIA IDEATIVA Incapacità di eseguire sequenze complesse di movimenti per deficit di rappresentazione mentale del gesto: il paziente non sa cosa fare (lesioni del carrefour temporo-parieto-occipitale) APRASSIA IDEO-MOTORIA Incapacità a tradurre la sequenza motoria nel programma esecutivo: il paziente sa cosa fare ma non sa come farlo (lesioni parietali) APRASSIA della MARCIA Incapacità totale o parziale di camminare, in assenza di deficit motori periferici APRASSIA dell abbigliamento Incapacità di eseguire e/o coordinare i movimenti del tronco e degli arti necessari per vestirsi ( > lesioni parietali destre) APRASSIA COSTRUTTIVA Difficoltà di riprodurre in copia un disegno, etc Lesioni sinistre: copia corrispondente ma semplificata Lesioni destre: copia molto discordante

22 FUNZIONI GNOSICHE Le funzioni gnosiche costituiscono l insieme delle capacità che consentono il riconoscimento di uno stimolo sensoriale e del suo significato. AGNOSIA: disturbo percettivo caratterizzato dall incapacità a riconoscere e ad interpretare un esperienza sensoriale, in assenza di alterazioni degli organi e delle vie di senso Agnosie: Forme APPERCETTIVE : incapacità di integrare le singole componenti di uno stimolo in una percezione strutturata Forme ASSOCIATIVE: difficoltà nell assegnare un significato agli stimoli correttamente elaborati e percepiti 1) AGNOSIE VISIVE - Agnosia per gli oggetti - Alessia pura (il paz. è in grado di scrivere ma non di leggere) - Agnosia per i colori - Prosopoagnosia: deficit di riconoscimento delle fisionomie 2) AGNOSIE UDITIVE - Agnosia uditiva non verbale - Sordità verbale pura - Amusia 3) AGNOSIE TATTILI

23 SCHEMA CORPOREO Immagine spaziale che ognuno ha del proprio corpo; funzione complessa di sintesi (informazioni sensoriali, mnestiche ed emozionali) DISTURBI dello Schema Corporeo: - Bilaterali o Unilaterali - Positivi (per es. arto fantasma ) o Negativi (Neglect) DISTURBI BILATERALI dello SCHEMA CORPOREO - AUTOTOPOAGNOSIA (deficit di localizzazione di una parte del corpo, per lesioni lobo parietale sin) - AGNOSIA DIGITALE(deficit di riconoscimento delle dita delle mani) - Sindrome di Gerstmann (agnosia digitale + disorientamento destra/sinistra, acalculia e agrafia, per lesione parietale emisfero dominante)

24 Disturbi unilaterali dello schema corporeo (Disturbi di negligenza NEGLECT) Il soggetto non risponde alle stimolazioni o non è in grado di riceverne nell emilato controlaterale all emisfero cerebrale leso : EMINEGLECT Il Neglect può riferirsi allo SPAZIO ESTERNO (deficit di informazioni visive, uditive, somestesiche, immagini mentali e memoria topografica) o allo SPAZIO INTRAPERSONALE: Emisomatoagnosia e Anosoagnosia EMISOMATOAGNOSIA: mancata consapevolezza della metà del corpo controlaterale alla lesione ( > area retrorolandica destra) ANOSOAGNOSIA: Negazione del deficit esistente (emiplegia)

25 Valutazione NEUROPSICOLOGICA : eseguita da personale specializzato Test di valutazione utilizzabili anche dal neurologo durante la visita ambulatoriale: Mini Mental Test Score: 0-10 deficit grave deficit medio deficit lieve Normale ** il punteggio grezzo ottenuto va aggiustato tenendo conto dell età e della scolarità

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