Esame dell attività psichica superiore

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1 Esame dell attività psichica superiore

2 Disturbi dell articolazione del linguaggio Emissione della parola 1) respirazione ( nella laringe, la colonna d aria viene trasformata in suoni primari nella fonazione) 2) nella cavità orale i suoni primari vengono trasformati in suoni vocali 3) trasformazione dei suoni primari in consonanti per attivazione di organi quali lingua, labbra, palato, denti e cavità nasali.

3 Disartria Deficit isolato della trasformazione dei suoni primari in consonantici Contrariamente alla Disfonia in cui è presente un deficit della produzione dei suoni primitivi per malattie o paralisi del laringe e delle corde vocali o su base psicogena. Cause: paralisi della muscolatura necessaria alla respirazione, fonazione ed articolazione; alterata coordinazione e regolazione dei movimenti pneumofonoarticolari Si accompagna a deficit della deglutizione, scialorrea e ipomobilità della lingua

4 Disartrie paralitiche Lesioni bilaterali delle aree motorie primarie o delle vie cortico-bulbari a) Paralisi sopranucleari bilaterali o dei nuclei bulbari o delle fibre che innervano i muscoli interessati nei movimenti articolari b) Lesioni del secondo motoneurone a livello bulbare o periferico ( voce nasale) c) Lesione del primo e secondo motoneurone (SLA) = ipernasalità della voce

5 Disartria cerebellare Parola scandita Parola esplosiva

6 Disatria extrapiramidale Voce flebile, monotona, tachifemia

7 Altri deficit del linguaggio Palilalia: ripetizione inesauribile della propria frase, di una parola, sequenze di sillabe: paralisi pseudobulbare Ecolalia: ripetizione delle parole dette dall interlocutore ( afasia) Mutismo ( sofferenza cerebrale diffusa, M. Parkinson avanzata, psicogeno) Balbuzie ( psicogene o per lesioni del mesotalamo)

8 Afasie Disturbo della formulazione e della comprensione di messaggi verbali a seguito di lesioni focali dell encefalo ( emisfero sin) La comunicazione verbale è coinvolta nel suo complesso Esame del paziente afasico: - qualità dell eloquio - lunghezza della frase - presenza di difficoltà articolatorie ( anartria) - deficit nella comprensione dell articolazione Prove specifiche - Far denominare al paziente oggetti e figure tramite il tatto o la vista - Comprensione orale - Ripetizione - Lettura a voce alta - Comprensione di parole ed ordini scritti

9 Afasie non fluenti ( eloquio faticoso e molto ridotto, il paziente ha coscienza delle proprie difficoltà e tenta di porvi rimedio) Afasia di Broca: omettere pronomi, ausiliari, articoli e preposizioni. Compromissione parziale della comprensione orale. Disturbi nella prova di scrittura e di lettura ad alta voce. Area 44 Brodmann, nel piede della III circonvoluzione frontale. Afasia globale: eloquio limitato a poche forme stereotipate. Anartria. Grave compromissione della comprensione orale, della ripetizione, della lettura ad alta voce e della scrittura. Si associa sempre ad emiparesi. Ampie lesioni nel territorio della cerebrale media pre e post-rolandiche

10 Afasie fluenti ( eloquio abbondante, frasi lunghe e struttura sintattica complessa. Neologismi. Il paziente è poco cosciente dei propri disturbi) Afasia di Wernicke: il paziente usa articoli e preposizioni, ma commette errori; area nel tratto supero-posteriore del lobo temporale dell emisfero dominante per il linguaggio Afasia amnestica: difficoltà nel ripetere parole e nominare oggetti. Aree posteriori dell emisfero sx.

11 Anartria pura: deficit isolato di articolazione del linguaggio per lesione acuta del piede della terza circonvoluzione frontale sx Sordità verbale pura : compromessa solo la comprensione orale per lesione unilaterale temporale sx Alessie ed agrafie: deficit isolati della lettura e della scrittura, legate a lesioni del giro angolare dell emisfero sx Acalculia: diminuità capacità di fare calcoli aritmetici per lesioni dell emisfero sx Agnosia digitale: difficoltà a riconoscere le dita della mano Acalculia + disturbi della scrittura + disorientamento dx-sx ed agnosia digitale = Sindrome di Gerstmann

12 Agnosie Riduzione della capacità di identificare stimoli, non riconducibile ad un difetto elementare di sensibilità o ad alterazioni della vigilanza. Riguarda in genere una sola modalità sensoriale, mentre sono risparmiate le altre.

13 Agnosie visive Appercettiva: difetto nella prima fase dell elaborazione dei dati sensoriali: una difficoltà a discriminare una figura dallo sfondo su cui è stata disegnata ed identificare i singoli dettagli. Lesione della regione retrorolandica dell emisfero dx Associativa: vi è una difficoltà nella capacità di riconoscere uno stimolo. Lesione emisfero sx Prosopoagnosia: difficoltà nel cinonoscere le facce. Lesione nelle regioni posteriori emisfero dx

14 Agnosie uditive: difficoltà nel riconoscere suoni non verbali e rumori in soggetti con integrità dell udito elementare. Lesione lobo temporale Agnosie tattili: il disturbo puo interessare le caratteristiche elementari dello stimolo ( peso, materiale costituente, forma, etc). Lesioni lobo parietale.

15 Aprassie Disturbi dei movimenti volontari non dovuti a paralisi, atassia, acinesia, disturbi di comprensione o dell input visuo- percettivo con dissociazione automatico-volontaria

16 Aprassia degli arti Aprassia ideativa: viene meno l idea del gesto, intesa come progetto astratto dei singoli atti motori che compongono una azione complessa Aprassia ideo-motoria: alterazione nella realizzazione di un progetto motorio, in quanto il paziente non è in grado di attivare e concatenare i singoli elementi necessari per la realizzazione della sequenza motoria che compone il gesto

17 Aprassia bucco-facciale: coinvolgimento del territorio oro-glosso-faringo-laringeo ( non sa soffiare dietro comando verbale) Aprassia costruttiva: difficoltà nel costruire qualcosa a partire da elementi che devono essere composti secondo regole precise ( costruzione, cubetti, disegni) Aprassia nell abbigliamento: disturbo nello schema corporea ( lesione emisfero dx)

18 Disturbo nello schema corporeo Deficit nella conoscenza ed esatta rappresentazione delle parti del corpo, che puo coinvolgere l intero corpo, cioè tanto l emisoma dx che sx. Incapacità di indicare su comando verbale o di denominare le diverse parti del proprio corpo o di quello dell esaminatore. Lesioni parietali posteriori sx.

19 Emidisattenzione Negligenza da parte del paziente della metà del corpo e dell emispazio extracorporeo controlaterale ad una lesione cerebrale Emidisattenzione spaziale: non raccoglie su un piano gli oggetti che si trovano nella metà sx di esso, non risponde a stimoli che gli provengano dal lato negletto. Emisomatoagnosia: negligenza per l emicorpo controlaterale ad una lesione cerebrale che si manifesta con una motilità spontanea degli arti ridotta o comunque sproporzionata rispetto alla eventuale emiparesi e coinvolge anche lo spazio extracorporeo Difficoltà a disegnare oggetti attingendo dalla memoria: omissione di dettagli nella metà sinistra dei disegni Riporta verbalmente soltanto la descrizione della metà sinistra dei luoghi familiari che si rappresenta mentalmente attingendo dalla memoria

20 Orientamento temporo-spaziale Il pz non sa dove si trova per stato confusionale - amnesia organica - demenza Non è in grado di trovare la strada in luoghi a lui noti Difficoltà di esplorazione ( difficoltà a dirigere lo sguardo verso un punto richiesto o incapacità a cessare di fissare un oggetto per fissarne uno vicino = sindrome di Balint)

21 Sindrome da lesione dei lobi frontali Il lobo frontale è diviso in 4 regioni: regione motoria, regione premotoria, regione prefrontale e regione cingolare La regione prefrontale ha collegamenti con molte aree corticali e sottocorticali.

22 Lesioni frontali Modificazioni dell emotività e dell affettività: euforia, fatuità, apatia, indifferenza Disturbi cognitivi: diminuzione dell attitudine astratta, eccessiva concretezza Disturbi del comportamento: Abulia, perseveranza, disinibizione prevalentemente per il comportamento sessuale Disturbi neurologici associati: Riflessi di prensione forzata, opposizione alla mobilizzazione passiva degli arti, riflessi arcaici

23 Intelligenza Risultato complessivo dell interazione di alcune capacità piu elementari Scala di Weiss ( misurazione delle capacità verbali, aritmetiche e cognitive non verbali) Matrici progressive di Raven ( valutazione delle capacità logiche non verbali

24 Amnesie Difficoltà della memoria a breve termine Difficoltà della memoria a lungo termine Interessamento selettivo della memoria verbale o spaziale Lesioni dei circuito dell ippocampo, fornice, corpi mammillari, fascio mammillotalamico, nuclei anteriori del talamo, giro del cingolo.

25 Test sulla memoria A breve termine ( ripetizione immediata di una lista di 10 parole o cifre) A lungo termine ( si somministrano 10 parole bisillabiche al ritmo di 1 al sec ed il pz deve ripeterle in ordine libero; si somministra la serie 8-10 volte ed il pz deve essere in grado di ripeterle tutte)

26 Valutazione dello stato di coscienza

27 La coscienza è considerata una funzione del SNC e negli umani rappresenta la consapevolezza di se e dell ambiente circostante La coscienza comprende: a) Il livello di vigilanza necessario per vivere l attività psichica b) Le manifestazioni somatiche che sono presenti: movimenti palpebrali, oculari e delle pupille, il tono muscolare ed il respiro c) I contenuti della coscienza o attività mentale d) L attenzione tonica o di allerta o quella fasica o selettiva

28 Strutture anatomo funzionali Formazione reticolare attivatrice ascendente di Moruzzi Magoun: aggregati di neuroni estesi dal bulbo al diencefalo, che occupano la porzione mediana del tronco, collegati a tutta una serie di afferenze sensoriali (sonno-veglia, attenzione); Vie discendenti provenienti dalla corteccia e dai nuclei motori del tronco responsabili delle manifestazioni somatiche provocate dalle fluttuazioni della vigilanza; Vie reticolari ascendenti che fanno tappa nei nuclei talamici intralaminali aspecifici e che proiettano su vaste aree corticali; La corteccia recebrale, sede delle attività mentali e dei contenuti di coscienza; La corteccia associativa prefrontale e parieto temporale responsabile dell attenzione selettiva, in particolare quella dell emisfero dx.

29 Stato di coscienza Il mezzo fondamentale per esplorare lo stato di coscienza, oltre alla osservazione comportamentale, è l EEG, con cui è possibile distinguere l attività bioelettrica spontanea della veglia da quella codificata nei vari stadi del sonno oltre che quelle presenti nelle varie alterazioni patologiche.

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