CORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini
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1 UNIVERSITA DI MILANO-BICOCCA FACOLTA DI PSICOLOGIA a.a. 2012/2013 CORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini
2 LA MEMORIA..fondamentalmente la memoria rappresenta un cambiamento di quello che noi siamo. Le nostre abitudini, ideologie, speranze e paure sono tutte influenzate da cosa e quanto ricordiamo.. Ricordiamo.. più facilmente le cose se siamo stati esposti a eventi simili in precedenza, in modo tale che quello che ricordiamo del passato ha molto a che fare con quello che faremo e saremo nel futuro.. Bellodi, L., Gorini, A.
3 APPRENDIMENTO E MEMORIA MEMORIA modificazione del comportamento determinata da eventi precedenti APPRENDIMENTO il processo che determina la modificazione osservata, ovvero la generazione di una memoria
4 FASI CODIFICA: elaborazione dell input ACQUISIZIONE: registrazione dell input nei buffer sensoriali CONSOLIDAMENTO: generazione di una rappresentazione nel tempo IMMAGAZZINAMENTO: mantenimento di una rappresentazione in modo permanente RECUPERO: generazione di una rappresentazione o un comportamento sulla base delle informazioni immagazzinate
5 DISSOCIAZIONI TRA FORME DI MEMORIA Dissociazione tra: M. a breve e lungo termine M. verbale e visuo-spaziale M. dichiarativa e non dichiarativa M. episodica e semantica
6 I PRIMI MODELLI DELLA MEMORIA, I MODELLI SERIALI (e.g. Atkinson e Shiffrin, 1968, 1971; Waugh & Norman, 1968) (Atkinson & Shiffrin, 1968, 1971)
7 I PRIMI MODELLI DELLA MEMORIA, I MODELLI SERIALI (e.g. Atkinson e Shiffrin, 1968, 1971; Waugh & Norman, 1968) (Waugh & Norman, 1968, v. W. James, 1890)
8 MEMORIA SENSORIALE Traccia dell informazione sensoriale appena ricevuta. Persiste per poche centinaia di millisecondi, non è consapevole a meno che non si presti attenzione volontaria. E, ovviamente, modalità specifica: Memoria iconica (visiva) Memoria ecoica (uditiva) Tattile-propriocettiva Olfattoria Gustativa
9 MEMORIA SENSORIALE VISIVA Metodo del resoconto parziale (partial report): Sperling (1960) I soggetti devono riferire un solo subset di stimoli
10 MEMORIA PRIMARIA MEMORIA A BREVE TERMINE CAPACITA LIMITATA Il magico numero 7 ± 2 stimoli (GA Miller) DURATA LIMITATA Nell ordine dei secondi RAPPRESENTATAZIONE DELL INFORMAZIONE riflette in prevalenza le caratteristiche fisiche dello stimolo. Codici fisici, ad es. acustico\fonologico, visivo (forma) OBLIO RAPIDO SE NON C'È RIPASSO
11 MEMORIA A BREVE TERMINE Fine anni '60: concezioni unitarie di STM/PM (e.g., Waugh & Norman, Atkinson & Shiffrin,) Dagli anni '70: STM/WM come sistema multicomponenziale (Baddeley). STM: enfasi sugli aspetti "capacità limitata" e "durata temporanea" della ritenzione WM: ( memoria di lavoro ): enfasi sulle operazioni compiute sul contenuto di STM Esecutivo Centrale (Baddeley & Hitch '74): sistema (multicomponenziale), deputato a svariate operazioni mentali (e.g., ragionamento, pianificazione, coordinazione nell'esecuzione di compiti concomitanti)
12 MEMORIA A BREVE TERMINE: Evidenze empiriche per la sua esistenza come sistema discreto: 1. RIEVOCAZIONE LIBERA IMMEDIATA 2. DOPPIA DISSOCIAZIONE NEUROPSICOLOGICA (non solo è un modulo funzionale separato, ma non è necessario per l immagazzinamento a lungo termine)
13 RIEVOCAZIONE LIBERA IMMEDIATA EFFETTO EVENTI INIZIALI ( PRIMACY EFFECT ) -i primi eventi rappresentano l output di un magazzino a LT -la prestazione è influenzata da variabili sematicolessicali, dall età EFFETTO EVENTI RECENTI ( RECENCY EFFECT ) -gli eventi recenti rappresentano l output di un magazzino a BT -la prestazione non è influenzata da variabili semantico-lessicali e dall età
14 PROVE NEUROPSICOLOGICHE DI SPAN PER LA MEMORIA IMMEDIATA E LA WM (digit span e digit span invertito) 1 2, 5 3, 6, 2 4, 5, 7, 1 9, 5, 7, 2, 8 6, 3, 2, 8, 7, 5 7, 6, 1, 4, 5, 9, 3
15 CASO CLINICO (K.F.) (Warrington e Shallice, 1969) DEFICIT DI MBT FONOLOGICA Uomo di 28 anni lesione perisilviana sinistra (11 anni prima) T.C: area ipodensa nel lobulo parietale inferiore sinistro Valutazione NPS QI verbale = 79 QI performance = 113 MP di Raven = 40/60 No MLT deficit MBT verbale= span 2
16 Doppia dissociazione tra MLT e MBT I casi HM e KF a confronto in un compito di ripetizione immediata e differita di liste di parole e/o di numeri.
17 MEMORIA A BREVE TERMINE (Markowitsch et al., 1999) Deficit di MBT fonologica Caso E.E. ( K.F.) Lesione dopo l intervento: Area temporoparietale sinistra MLT preservata
18 MEMORIA SECONDARIA MEMORIA A LUNGO TERMINE CAPACITA MOLTO AMPIA DURATA MOLTO LUNGA Alcuni ricordi durano tutta la vita RAPPRESENTAZIONE DELL INFORMAZIONE Codici semantico-associativi, ma non solo DISSOCIAZIONE MLT DICHIARATIVA E NON-DICHIARATIVA
19 MEMORIA DICHIARATIVA (ESPLICITA) MEMORIA EPISODICA: conoscenza autobiografica, conoscenze collocate spazio-temporalmente MEMORIA SEMANTICA: conoscenze sul mondo, indipendenti dalle circostanze in cui sono state apprese MEMORIA NON DICHIARATIVA (IMPLICITA) MEMORIA PROCEDURALE: abilità motorie e cognitive (andare in bicicletta, leggere) FACILITAZIONE PERCETTIVA (priming) CONDIZIONAMENTO CLASSICO APPRENDIMENTO NON ASSOCIATIVO ASSUEFAZIONE SENSIBILIZZAZIONE
20 AMNESIA Deficit della componente dichiarativa o esplicita della MLT AMNESIA RETROGRADA: la memoria per eventi accaduti prima dell esordio dell evento morboso causa dell amnesia può essere compromessa (se in modo graduale: gradiente temporale) AMNESIA ANTEROGRADA: deficit di acquisizione per eventi che accadono dopo l esordio dell evento morboso causa dell amnesia
21 DEFICIT DELLA MEMORIA DICHIARATIVA AMNESIA ANTEROGRADA Metodi di esame: Rievocazione Riconoscimento (tra alternative, quindi più facile, utilizzabile anche nei primati non-umani)
22 AMNESIA RETROGRADA LEGGE DI RIBOT: nei soggetti normali gli eventi più remoti nel tempo sono ricordati meglio di quelli recenti
23 PAZIENTE HM (Scoville & Milner, 1957; Milner et al, 1968) Lobectomia temporale mesiale nel 1953 (età 27 anni) per il trattamento di un epilessia resistente a trattamento farmacologico (insorta in seguito a una caduta dalla bicicletta e peggiorata nel tempo) AMNESIA ANTEROGRADA RETROGRADA (circa 2 anni) NON AFASIA NO DEFICIT DI MBT NO ALTRI DEFICIT COGNITIVI
24 BASI NEURALI ALL AMNESIA H.M. soggetto normale La lesione chirurgica coinvolge A = amigdala EC = corteccia entorinale, H = ippocampo + corteccia paraippocampale
25 IMPORTANZA DI H.M. (E DELLO STUDIO DEI PAZIENTI AMNESICI IN GENERALE) Dissociazione tra MBT/MLT Ruolo dei lobi temporali mediali nel funzionamento mnestico: Rilevanti per l apprendimento di nuovo materiale (esplicito), indipendentemente dalla modalità sensoriale del materiale, ma non rilevanti per la memoria implicita Rilevanti per la fase di consolidamento, ma non per l immagazzinamento a lungo termine Dissociazione tra memoria anterograda e retrograda Dissociazione tra memoria esplicita ed implicita: risparmio della memoria procedurale, il compito del disegno allo specchio
26 SINDROME DI KORSAKOFF amnesia retro-anterograda alcoolismo deficit di tiamina (Vit B1) degenerazione dei: nn. dorsomediali del talamo e corpi mamillari
27 Un altro CASO CLINICO di AMNESIA (K.C.: Tulving et al, 1991) impiegato di 30 anni incidente stradale coma per 4 giorni al risveglio apatia e inerzia TC-NMR: Frontale bilaterale + Temporale mesiale bilaterale Valutazione NPS amnesia retrograda amnesia anterograda denominazione pres. memoria semantica pres. MBT = 8-9 Q.I. (W) = 94 (V98, P91)
28 CASO CLINICO KC (Tulving et al, 1991) Apprendimento implicito: priming percettivo Il paziente doveva generare parole dopo una fase di studio in cui gli erano state presentate frasi e immagini associate La prestazione era migliore dopo cue percettivo; Il paziente non aveva nessuna memoria episodica di avere percepito tali parole.
29 ESEMPIO DI APPRENDIMENTO PERCETTIVO NEGLI AMNESICI: TEST DEL PRIMING PERCETTIVO DI PAROLE Il soggetto deve generare parole da frammenti percettivi La prestazione è migliore se le parole sono state viste in precedenza
30 MA ESISTE LA DOPPIA DISSOCIAZIONE? Paziente M.S.: deficit nel priming percettivo ma non nel riconoscimento esplicito (Gabrieli et al., 1995)
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