La memoria di lavoro

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1 La memoria di lavoro Giacomo Stella Unimore, sos dislessia CORSO La diagnosi clinica del disturbo del linguaggio, le linee di intervento e la relazione con i Disturbi Specifici di Apprendimento

2 La memoria Capacità del cervello di conservare informazioni nel breve e nel lungo periodo Codifica Immagazzinamento/ritenzione Materiale significativo/non significativo Recupero: riconoscimento/ricordo Riconoscimento: stimolo associativo Ricordo: recupero dal magazzino

3 La metafora della memori Quantità Approccio quantitativo È sempre appropriato?

4 Distinguere immagazzinamento e recupero Prova di apprendimento verbale (Cartesimo e Vicari) Fase di apprendimento (5 trial) Fase di recupero (dopo 15 minuti) Fase di riconoscimento (dopo 15 minuti)

5 Definizione Capacità di mantenere in mente e manipolare informazioni per un breve periodo di tempo È una capacità implicata in molteplici attività della vita quotidiana Trattenere indicazioni stradali Ripetere una parola in lingua straniera Ricordare gli elementi da acquistare e calcolare il costo Eseguire una ricetta

6 Capacità della memoria di lavoro Limitata al Massimo a 6/7 elementi o unità di informazione non correlati Unità di informazione varia a seconda del valore significativo BBCHTCIBM BBC HTC IBM

7 L'efficienza della memoria di lavoro Varia da individuo a individuo Tende ad essere stabile Può variare a seconda dell'efficienza dei sottosistemi Può variare in occasioni particolari o in condizioni emotive specifiche La perdita di efficienza può essere dovuta a: Distrazione Interferenza

8 Unità di informazione Presenza legami semantici Somiglianza fonologica tra gli stimoli Lunghezza Posizione (primacy, recency) Rumore di fondo

9 L'efficienza della memoria di lavoro rehearsal Vocale Subvocale Strategie Semantiche Procedurali Spaziali (spesa al supermercato) Le due forme di potenziamento in genere si ostacolano a vicenda

10 La memoria di lavoro (Gathercole et al. 2008) Esecutivo centrale Memoria a breve termine visuo-spaziale Memoria verbale a breve termine

11 Fig. 1 Il modello della working memory immagine tratta da Baddeley A.D. (2007) Working Memory, Thought and action, Oxford University Press ( )

12 Controlla e coordina i sistemi subordinati e l attenzione È coinvolto nella comprensione del linguaggio Immagizzamento temporaneo di stimoli visuo-spaziali Integrazione delle informazioni provenienti dai diversi moduli Immagizzamento temporaneo di stimoli verbali

13 Memoria di lavoro e apprendimento della lettura Deficit di memoria di lavoro e difficoltà di fissare il rapporto fra lettere e suoni Difficoltà nell'accesso lessicale Difficoltà nella comprensione del significato e causa del sovraccarico della memoria fonologica nelle attività di fusione fonemica

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16 Conclusioni 3 Nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura, il lettore inesperto non ha ancora raggiunto il livello di flessibilità ed esplicitazione sufficiente per effettuare rapidi switch tra i diversi livelli di analisi della stringa ortografica. L applicazione implicita ed indifferenziata della modalità di riconoscimento facilitante l accesso della forma fonologica massimizza gli effetti distintivi intramodali e produce attivazioni diverse delle funzioni mnestiche. Le ortografie trasparenti attivano prevalentemente le componenti fonologiche mentre quelle opache indirizzano ad attivazioni prevalenti delle componenti visuo-spaziali. Sonia Arina I processi di memoria nelle prime fasi di acquisizione della lettura 16

17 Caratteristiche del modello di WM Sistema interconnesso che coinvolge diverse aree corticali La memoria verbale: aree temporali posteriori emisfero sin La memoria visuo- spaziale: aree parieto-occipitale sin L'esecutivo centrale è coinvolto in processi di livello più alto ed è allocato nelle aree frontali bilaterali.

18 Caratteristiche del modello di WM Tutte le componenti hanno capacità limitata I due magazzini di memoria a breve termine non comunicano fra loro (utilizzano formati computazionali diversi e incompatibili) L'esecutivo centrale e ciascun magazzino hanno rapporti bidirezionali (es. Il rehearsal) I due sottosistemi possono lavorare in parallelo e scambiare info attraverso l'esecutivo centrale Ciascuno dei sistemi è indipendente e può essere efficiente/inefficiente L'inefficienza dell'esecutivo centrale si riflette sull'utilizzo di entrambi i magazzini

19 Strutture della memoria (Gathercole, 2008) Breve termine Di lavoro Episodica Autobiografica Semantica Procedurale Pochi secondi Pochi secondi Ore o giorni Tutta la vita Sempre, con esercizio Sempre, una volta automatizzata Verbale, non verbale Ogni tipo Dettagli di esperienze Fatti della vita e conoscenze concettuali Conoscenza Qualsiasi abilità automatica

20 Sviluppo della memoria di lavoro Si sviluppa dai 4 ai 15 anni e passa nel digit da 3 a 7 Nel digit reverse si passa da 2 a 4/5 All inizio prevale l aspetto di immagazzinamento, successivamente (6 anni) si sviluppa anche l attività di processing

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23 Memoria verbale a breve termine Unicamente attività di immagazzinamento per pochi secondi Può essere rinforzata attraverso il meccanismo di rehearsal Lo stimolo permane per circa 2 sec. e poi decade, se non rinforzato Il rehearsal viene attuato a partire dai sette anni

24 Memoria a breve termine visuo-spaziale Immagazzinamento di forme, orientamento e movimenti A partire dai 7 anni viene rinforzato attraverso il canale verbale.

25 Memoria di lavoro e QI Molti dei compiti utilizzati per determinare il QI sono influenzati dalla memoria di lavoro La memoria di lavoro misura un range di abilità molto più limitato Il QI è fortemente influenzato dal background culturale La memoria di lavoro è poco influenzata dal background Spesso il QI è distinto dalla memoria di lavoro Nella WISC IV gli indici sono distinti

26 Memoria di lavoro e comprensione del discorso Difficoltà a mantenere le informazioni all'allungamento dell enunciato Difficoltà nelle relazioni semantiche Difficoltà nelle relazioni anaforiche Difficoltà con le strutture sintattiche complesse

27 Caratteristiche del deficit di memoria di lavoro Difficoltà nel seguire le istruzioni Difficoltà nel combinare immagazzinamento e processing Difficoltà nel monitoraggio dell'attività (a che punto sono?) Difficoltà ad autocorreggersi Difficoltà a procedere da soli

28 Deficit nella memoria di lavoro Più maschi che femmine Il rapporto maschi/femmine nella popolazione generale non differisce nel risultato dei test Le prestazioni di basso livello non differiscono rispetto al genere nei vari test

29 Conseguenze del deficit di memoria di lavoro Perdita di attenzione (non viene mai descritto il disturbo di memoria) Mind wandering Scarsa interazione nel gruppo No difficoltà nel rapporto individuale con i pari

30 Rapporto tra memoria a lungo termine e memoria di lavoro La memoria verbale a lungo termine è favorita da un'efficiente memoria di lavoro semantica La memoria verbale efficiente favorisce i processi di manipolazione e quindi l'attività dell'esecutivo centrale L'esecutivo centrale gestisce il recupero delle informazioni verbali dalla memoria a lungo termine

31 Memoria di lavoro e successo scolastico La memoria di lavoro costituisce un buon predittore delle abilità di lettura e aritmetiche L'insuccesso nelle attività scolastiche È dovuto al sovraccarico di richiesta di memoria di lavoro nelle attività di apprendimento strutturato Lettura: mancata stabilizzazione delle corrispondenze Rapporto con il significato Comprensione del testo

32 Memoria di lavoro e successo scolastico

33 Memoria di lavoro e apprendimento dell'inglese

34 Memoria di lavoro e matematica

35 Memoria di lavoro e matematica ML è sicuramente un fattore chiave anche per i processi di elaborazione numerica 47x18 mantenere informazioni in memoria: Calcolo Risultati parziali Procedure Sequenza Prestiti Riporti tabelline (Adams e Hitch, 1998). 35

36 Memoria di lavoro e matematica McGrew e Woodcock (2001): correlazioni da.51 a.59 tra le ML e abilità matematiche Swanson e Beebe-Frankenberger (2004) correlazione di.54. D'Amico (2006) dimostra che training specifici per il potenziamento della memoria di lavoro incrementano le prestazioni in matematica in bambini di scuola primaria. Sonia Arina, Memoria di Lavoro 36

37 Memoria di lavoro e difficoltà in aritmetica Esempi di sovraccarico nell immagazzinamento Difficoltà nella sequenza numerica Necessità prolungata di uso delle dita Difficoltà di ricordare i segni Difficoltà nel processing Procedure di calcolo Switch Integrare facilitatori nel compito

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39 Michele 3^ media

40 Michele 3^media

41 Michele apprendimento Memoria BT Digit 7 Parole 3 Corsi 7 Lettura: Parole: scadente Non parole: scadente Testo: deficitario Comprensione del testo: scadente Dettato: Parole: adeguato Testo: scadente BDE QN 110; QC 97 Listening recall 24/28

42 Lorenzo 1^media

43 Lorenzo apprendimento Memoria BT Parole 3 Digit 4 Corsi 4 Lettura Parole: deficitaria Bon parole: scadente Testo: deficitaria Comprensione del testo: scadente Scrittura Parole: adeguato Testo: adeguato BDE QN 99; QC 109 Listening recall 21/28

44 Luca 4^ superiore

45 Luca 4^ superiore

46 Apprendimenti Memoria BT Digit 4 Parole 3 CORSI 4 LETTURA Parole: deficitario Non parole: deficitario Testo: deficitario Dettato Parole: adeguato Testo: deficitario BDE QN 64; QC 50 Listening recall 16/28

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48 Principi di intervento Riconoscere l'inefficienza della memoria di lavoro Seguire il bambino più da vicino Soppesare i carichi di memoria Ridurre i carichi di memoria Ripetere le informazioni importanti Incoraggiare l'uso di supporti per la memoria Suggerire al bambino strategie per supportare la memoria

49 Riconoscere le difficoltà nella memoria di lavoro Ripetizione incompleta o oblio Nella ripetizione di frasi Nella scrittura dettata di una frase Incapacità di seguire le istruzioni Errori di seriazione Nell enumerazione Nella trascrizione (parole saltate o scritte due volte) Abbandono dell'attività Perdersi, vagare con la mente

50 Seguire il bambino da vicino Cercare di identificare e di descrivere accuratamente le difficoltà di memoria di lavoro Chiedere al bambino, passo passo, quello che sta per fare Chiedergli di dire qual è il termine di un'attività Ripetere spesso le informazioni

51 Valutare il carico di lavoro delle attività da apprendere Ridurre la lunghezza Ridurre la durata dell'attività Proporre in autonomia contenuti o attività familiari Non proporre in contemporanea attività di manipolazione e di immagazzinamento o recupero (eseguire una moltiplicazione)

52 Ridurre la quantità di materiale Aumentare la sua Valenza e la familiarità Semplificare i processi mentali coinvolti Struttura grammaticale Lessico Ristrutturare attività complesse Sequenze Uso di segnali Uso di supporti

53 Ripetizione frequente Abituare il bambino a chiedere ripetizione È riluttante a farlo

54 Uso di supporti di memoria Calendari Linea dei numeri Tavola pitagorica Tabelle delle regole Dizionari personalizzati

55 Aiuto a sviluppare strategie Chiedere aiuto Rehearsal Prendere nota

56 Prove cliniche Batterie di studio della memoria verbale a breve termine Batterie di studio della memoria visto-spaziale a breve termine Studio dell'esecutivo centrale nei compiti di memoria Riordinamento lettere numeri Listening recall Conteggio indietro Span spaziale

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