Sistemi e Processi di Memoria
|
|
- Gianleone Baldini
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Sistemi e Processi di Memoria
2 sistema in grado di conservare informazioni e dati nel tempo interna esterna aspetti fondamentali dei sistemi di memoria codifica ritenzione recupero acquisizione informazioni mantenimento informazioni estrazione informazioni perdita di informazioni temporanea o permanente
3 codice capacità linguaggio in cui le informazioni possono essere rappresentate quantità di informazioni che un sistema di memoria può contenere
4 due approcci allo studio della memoria materiale artificiale (sillabe e numeri) Ebbinghaus 1885 materiale significativo in situazioni naturali Bartlett 1932; Neisser 1978 struttura della memoria come è organizzata la memoria? uno o più sistemi? processi di memoria in che modo sono elaborate le informazioni in memoria?
5 lo studio dei meccanismi puri della memoria Ebbinghaus [1885] meccanismi di base della memoria in situazioni controllate per evitare variazioni ambientali e differenze personali utilizzo di trigrammi senza senso: ZIK, PAZ, TUV, Effetto della pratica quante sessioni di apprendimento sono necessarie per memorizzare in due giorni liste di 16 trigrammi ripetendole 8, 16, 24, 32, 42, 53 o 64 ogni volta?
6 risultati tempo totale di apprendimento la quantità di materiale appreso aumenta linearmente con l aumentare del tempo dedicato all apprendimento vantaggi della pratica distribuita le prestazioni sono migliori se l apprendimento è distribuito in più tempo rispetto a quando è concentrato in un unica sessione
7 effetti di posizione seriale il ricordo dipende dalla posizione seriale degli elementi nella lista % risposte corrette posizione seriale effetto priorità (primarietà) i primi elementi della lista sono ricordati meglio effetto recenza gli ultimi elementi della lista sono ricordati meglio
8 riapprendimento quanto più tempo è stato dedicato all apprendimento di una lista di elementi il primo giorno (ascissa), tanto meno tempo è necessario al riapprendimento il secondo giorno (ordinata) correlazione negativa
9 memoria come processo attivo (Bartlett) la memoria è un processo attivo nel momento di acquisizione e nel momento del recupero delle informazioni esperimenti con validità ecologica rievocare materiale sperimentale significativo e complesso, metodo delle ripoduzioni in serie di storie popolari e disegni
10 cfr. La guerra degli spettri o il disegno del gufo risultati le persone ricordano le storie trasformando l originale i dettagli non capiti sono eliminati altri particolari sono aggiunti per rendere le storie più plausibili e più comprensibili la qualità del ricordo i ricordi subiscono anche cambiamenti qualitativi cfr. manuale, pag. 108
11 le persone ricostruiscono e rielaborano le informazioni in funzione della loro comprensione e degli schemi mentali schema struttura che organizza le conoscenze acquisite e guida il comportamento è una sorta di modello che può adattarsi alle diverse situazioni gli schemi influenzano la memoria favorendo la selezione e l organizzazione delle informazioni in entrata in una struttura sensata e comprensibile
12 esperimento di Bransford e Johnson (1972) Se i palloncini scoppiassero il suono non raggiungerebbe più la sua destinazione, perché il tutto verrebbe a trovarsi troppo distante dal piano giusto. Anche la finestra chiusa impedirebbe al suono di giungere laddove dovrebbe dato che la gran parte dell edificio tende ad essere ben isolata. Poiché l intera operazione dipende dalla continuità nell alimentazione elettrica, anche la rottura del cavo creerebbe problemi. Naturalmente l individuo potrebbe urlare, ma la voce umana non può arrivare così lontano. Un ulteriore problema è che una corda dello strumento potrebbe rompersi. Se ciò si verificasse non vi sarebbe più l accompagnamento al messaggio. La situazione migliore, naturalmente, è che la distanza sia inferiore. Così i potenziali problemi sarebbero meno numerosi. Meglio di tutto sarebbe che ci fosse contatto faccia a faccia. cfr. manuale pagg
13 il testo poteva essere 1) senza contesto oppure 2) con contesto appropriato 3) con contesto parziale
14 il compito dei partecipanti era di 1) valutare la comprensibilità del testo 2) ricordare le idee presenti nel testo risultati solo il contesto appropriato presentato prima del testo produce un aumento 1) del punteggio medio di comprensibilità 2) del numero medio di idee rievocate cfr. manuale pag. 110 tab. 6.1
15 gli schemi favoriscono la riorganizzazione delle informazioni anche quando queste devono essere rievocate esperimento di Anderson e Pichert (1978) i partecipanti leggono un brano che parla di due ragazzi che marinano la scuola e vanno a casa di uno dei due (la madre non era in casa) la famiglia è benestante e abita in una elegante abitazione d epoca costruita su un ampio terreno, lontano dal traffico
16 essendo antica, la casa aveva qualche difetto, ad esempio il tetto aveva delle infiltrazioni e la cantina era umida dato che la famiglia era ricca, in casa si trovavano parecchi oggetti di valore (pellicce, biciclette da corsa, TV a colori e una collezione di monete rare 1 fase metà dei soggetti leggono la storia assumendo il punto di vista del ladro metà dei soggetti leggono la storia assumendo il punto di vista di un compratore (della casa) tutti devono rievocare la storia
17 2 fase seconda rievocazione ma assumendo il punto di vista opposto partecipanti ladri partecipanti compratori partecipanti compratori partecipanti ladri risultati il cambiamento di schema (punto di vista) induce la rievocazione di informazioni che sembravano dimenticate nella prima fase cfr. manuale pag 111, tab. 6.2
18 oblio perdita o impossibilità di recuperare informazioni dalla memoria tempo l oblio dipende dal passare del tempo quanto più lungo è l intervallo di tempo tra l apprendimento e la rievocazione tanto peggiore è il ricordo curva dell oblio Ebbinghaus
19 spiegazione la traccia mnestica decade (progressivo indebolimento) ma la teoria del decadimento non spiega l oblio selettivo effetto assassinio di Kennedy o torri gemelle altre possibili cause di oblio psicologiche distrazione, fattori emozionali, rimozione organiche (danni cerebrali) Alzheimer, Korsakoff, traumi
20 interferenza il ricordo di informazioni è ostacolato dalla presenza di altre informazioni in MLT questo effetto è tanto più forte quanto più le informazioni sono simili tra loro situazione sperimentale apprendimento di due liste di elementi lista A lista B
21 interferenza retroattiva la lista appresa per seconda (lista B) ostacola il ricordo degli elementi della lista appresa per prima (lista A) interferenza proattiva la lista appresa per prima (lista A) ostacola il ricordo degli elementi della lista appresa per seconda (lista B) scuola bosco macchina gatto treno proattiva retroattiva cane scarpa fiore panca prato
22 i testimoni oculari sono affidabili? no, perché la memoria è soggetta ad errori (Loftus e Palmer, 1974) i partecipanti vedono il filmato di un incidente stradale tutti guardano lo stesso filmato e a tutti viene chiesto di stimare la velocità delle auto
23 a quale velocità andavano le due macchine, quando si sono termine utilizzato velocità stimata fracassate (smashed) 40.8 scontrate (collided) 39.3 andate a sbattere (bumped) 38.1 urtate (hit) 34.0 toccate (contacted) 31.8 le risposte variano in funzione del termine usato nella domanda e indipendentemente da quanto accaduto nella realtà eventi successivi ad un evento X modificano il ricordo dell evento X (urto)
24 la memoria è multicomponenziale sistemi di memoria che interagiscono e che sono collegati ma che sono diversi per durata della traccia capacità meccanismi di oblio una prova forte a favore della memoria multicomponenziale lesioni cerebrali possono danneggiare un sistema ma non gli altri
25 sistemi di memoria (Atkinson e Shiffrin, 1968) attenzione filtro reiterazione input magazzini sensoriali memoria a breve termine memoria a lungo termine eventuale output decadimento e interferenza sostituzione interferenza
26 memoria sensoriale Ø memorie specifiche per le diverse modalità sensoriali memoria iconica per la vista, memoria ecoica per l udito) Ø preattentiva Ø copia letterale dello stimolo Ø decadimento molto rapido (0.5 2 sec.) Ø ampia capacità esperimenti di Sperling (1960) 1) metodo del resoconto totale 2) metodo del resoconto parziale
27 Sperling, 1960 resoconto totale C V F G J K R T Q X Z P 50 msec compito riportare quante più lettere possibile risultati in media sono riportate 4 lettere ipotesi la matrice non permane abbastanza a lungo per rendere possibile riportare tutte le lettere
28 Sperling, 1961 resoconto parziale C V F G J K R T Q X Z P 50 msec prima riga seconda riga terza riga compito riportare quante più lettere possibile della riga indicata dal suono risultati in media sono riportate 4 lettere
29 grafico dei risultati ottenuti da Sperling resoconto PARZIALE resoconto TOTALE sec memoria iconica magazzino sensoriale ad elevata capacità e rapido decadimento
30 conclusioni poiché il suono compare dopo la scomparsa della matrice, si può concludere che per un intervallo di tempo molto breve sono disponibili tutte le 12 lettere funzione delle memorie sensoriali trattengono per breve tempo una copia letterale dello stimolo per rendere possibile l orientamento dell attenzione e la selezione delle informazioni
31 memoria a breve termine Ø richiede attenzione Ø informazioni mantenute tramite reiterazione Ø decadimento rapido (circa 30 sec.) Ø capacità limitata Miller, 1956 il magico numero sette (più o meno due) la memoria a breve termine ha una capacità di circa sette unità di informazione unità di informazione = singoli elementi o raggruppamenti di elementi (chunks)
32 sette lettere sette sigle sette parole D, M, K, C, X, O, R IBM, UIL, INA, PCI, DNA, KGB, MAC albero, cima, gatto, scuola, rete, uva, pialla funzione della memoria a breve termine (MBT) mantenere attivo materiale già elaborato almeno parzialmente
33 esperimento per misurare lo span di cifre, cioè quanti numeri possono essere rievocati nello stesso ordine subito dopo la presentazione ???????
34 Peterson e Peterson, 1959 decadimento rapido dalla MBT CHJ FRT VSK GBR CHJ dopo ciascuna tripletta contare all indietro (compito distraente) intervallo temporale (3 18 sec.) test di memoria CHJ?
35 % ricordo triplette le informazioni decadono rapidamente dalla memoria a breve termine intervallo temporale Ø la reiterazione delle triplette è impedita dal compito distraente Ø in assenza di reiterazione il ricordo peggiora con il passare del tempo
36 Memoria di Lavoro (Working Memory) Baddeley, 1986 loop articolatorio mantiene le tracce del materiale linguistico (reiterazione) input capacità limitata controllo e coordinamento distribuisce risorse attentive ai due servosistemi svolgimento di compiti cognitivi superiori (prendere decisioni, risolvere problemi) esecutivo centrale taccuino visuo-spaziale Memoria a Lungo Temine mantiene per poco tempo stimoli visivi e serve per svolgere compiti di tipo spaziale
37 memoria a lungo termine funzione della Memoria a Lungo Termine (MLT) conservare un numero elevato di conoscenze in modo permanente Ø informazioni mantenute tramite organizzazione Ø capacità ampia, forse illimitata Ø perdita di informazioni per interferenza oblio forse apparente, dipende dalla difficoltà di accesso alle informazioni
38 sistemi all interno della MLT sistemi di memoria specializzati nella ritenzione di informazioni di natura differente memoria fattuale sapere cosa insieme delle conoscenze individuali memoria procedurale sapere come conoscenze sul come svolgere attività e compiti vari
39 memoria fattuale memoria episodica conoscenze di eventi o episodi si riferisce a specifici eventi ed esperienze di vita contiene informazioni spaziotemporali che specificano dove e quando si è verificato un certo evento organizzata cronologicamente memoria semantica conoscenze di parole, concetti e loro relazioni reciproche, simboli si riferisce a conoscenze astratte e generali le informazioni non sono specificate da coordinate spaziotemporali organizzata in modo tassonomico e associativo
40 limiti del modello dei magazzini di memoria Ø troppo semplicistico ci sono diversi sistemi di MBT e di MLT Ø passaggio MBT - MLT non necessario pazienti con MLT intatta ma difficoltà a livello di MBT e viceversa Ø la reiterazione non è necessaria al passaggio delle informazioni in MLT memoria inconsapevole (implicita) è possibile ricordare anche senza sforzo consapevole
41 memoria e livelli di elaborazione Craik e Lockhart (1972) input lumaca teoria dei livelli di elaborazione elaborazione strutturale LUMACA la durata della traccia mnestica dipende dalla profondità dei processi di elaborazione dello stimolo elaborazione fonologica elaborazione semantica /lumaka/
42 esempio di diversi livelli di elaborazione strutturale la parola è scritta in maiuscolo? LUMACA lumaca fonologica la parola fa rima con amaca? LUMACA PORTONE semantica può stare nella frase sei lento come una? LUMACA GINESTRA
43 memoria e livelli di elaborazione risultati percentuali di ricordo nelle tre condizioni sperimentali se l informazione è elaborata sulla base del significato si ottiene un ricordo migliore
44 ricordo e specificità di codifica (Tulving e Thomson, 1973) si riferisce all influenza del contesto sul ricordo la probabilità di recuperare un informazione dalla memoria (ricordarla) è tanto più elevata quanto più stretta è la corrispondenza (compatibilità) tra il contesto al momento dell acquisizione e il contesto al momento del recupero esempio difficoltà a riconoscere una persona incontrata per la prima volta in un contesto diverso rispetto a quello attuale
45 memoria autobiografica Tulving (2002) mantiene le informazioni relative a fatti personali ed episodi della propria vita quattro è un numero pari il giorno quattro parto Londra è una metropoli Luca vuole trasferirsi a Londra il Siamese è un tipo di gatto il gatto siamese di Anna miagola sempre
46 amnesie costituiscono esperimenti naturali per mettere alla prova le teorie della memoria MBT MLT la distinzione tra MBT e MLT è supportata dalla doppia dissociazione
47 pazienti che hanno danni alla memoria a lungo termine ma memoria a breve termine intatta pazienti che hanno danni alla memoria a breve termine ma memoria a lungo termine intatta lo studio delle amnesie ha suggerito nuovi sviluppi teorici sulla memoria normale pazienti con grave amnesia episodica ma con memoria semantica intatta (cfr. manuale pag 121: caso del paziente amnesico di 30 anni)
48 H.M. i due sistemi di memoria sono separati ed indipendenti la vita è solo presente nel 1953, quando ha 27 anni, H.M. viene operato per una grave epilessia H.M. si risveglia con un amnesia globale gravissima, sia anterograda che retrograda H.M. non si ricorda dove vive, chi si occupa di lui, cosa mangia, chi incontra non riesce ad imparare nuovi percorsi e non ha mai potuto andarsene dalla casa di cura dove è rimasto ricoverato
49 H.M. si ricorda soltanto fatti avvenuti prima del suo 16 anno (quando è cominciata l epilessia) non si ricorda che uno zio, cui voleva molto bene, era morto 3 anni prima dell intervento ogni volta che qualcuno gli ricorda della morte dello zio, H.M. scoppia a piangere ma dimentica tutto in pochi minuti non riconosce le sue fotografie perché è convinto di essere molto più giovane la sua memoria semantica è intatta, la memoria procedurale e la memoria implicita sono preservate
50 la memoria semantica e la memoria autobiografica sono due sistemi separati ed indipendenti ma. il vocabolario di H.M. non è mai aumentato dopo l operazione H.M. non riconosce parole nuove reali da parole nuove inventate come si può spiegare questo fatto?
51 distinzione tra memoria esplicita e memoria implicita basata sulla relazione tra memoria e consapevolezza sapere di sapere si ricorda qualcosa deliberatamente o si è consapevoli di ricordare sapere senza sapere il comportamento è influenzato da eventi passati ma senza consapevolezza
52 esempi di memoria implicita? procedure (sport, musica, dattilografia, attività motorie) abilità cognitive (lettura, significato delle parole, regole grammaticali) condizionamento classico e operante come si potrebbe studiare la memoria implicita? Graf & Schacter, 1985 la memoria implicita in normali e amnesici fase 1) i partecipanti leggono liste di coppie di parole
53 ad esempio COPERTA SPEDITA SPESA CONTENUTA GATTO VOLANTE con cui devono formare delle frasi ad esempio il gatto volante è atterrato sulle quattro zampe la spesa è stata contenuta nei limiti previsti
54 fase 2) due compiti di memoria a) rievocazione rievocare la seconda parola di ogni coppia in presenza della prima parola COPERTA? SPESA? GATTO?
55 b) completamento completare il frammento della seconda parola di ogni coppia COPERTA SPE? SPESA CON? GATTO VOL?
56 risultati rievocazione (memoria esplicita) i pazienti amnesici ricordano meno parole dei non amnesici completamento non c è nessuna differenza tra amnesici e non amnesici conclusioni negli amnesici la memoria esplicita è danneggiata la memoria implicita è intatta
La Memoria a Breve Termine. Modello Multi-stadi o Multi-processi
MEMORIA La Memoria a Breve Termine Modello Multi-stadi o Multi-processi Input ambientali Registri Sensoriali Visivo Uditivo. Tattile MBT o memoria di lavoro Processi di controllo:. Reiterazioni. Decisioni.
DettagliAtkinson e Shiffrin cercarono di unificare le nuove conoscenze sulla memoria in un unico modello multimodale.
LA MEMORIA Atkinson e Shiffrin cercarono di unificare le nuove conoscenze sulla memoria in un unico modello multimodale. Secondo questo modello l informazione sensoriale viene conservata per un breve periodo
DettagliCOME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria
Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) Cellulare 347 9662237 COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO la memoria a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO Ivrea 15 Gennaio 2014
DettagliAppunti di psicologia
Appunti di psicologia La memoria LA MEMORIA È un processo che si basa su tre meccanismi: l immagazzinamento,la ritenzione e il consolidamento delle conoscenze acquisite con l apprendimento Tali meccanismi
DettagliMEMORIA. Organizza l'aspetto temporale della condotta e consente di porre legami tra presente e passato; comporta le seguenti fasi:
MEMORIA Organizza l'aspetto temporale della condotta e consente di porre legami tra presente e passato; comporta le seguenti fasi: - Fissazione o apprendimento (atto percettivo; ripetizione) - Ritenzione:
DettagliLA MEMORIA. è la funzione che ci permette di codificare, conservare nel tempo e recuperare le informazioni tratte dalla nostra esperienza quotidiana
Non abbiamo una memoria, ma molte memorie (Baddeley, 1984) LA MEMORIA è la funzione che ci permette di codificare, conservare nel tempo e recuperare le informazioni tratte dalla nostra esperienza quotidiana
DettagliLA MEMORIA. La memoria è la capacità di conservare nel tempo le informazioni apprese e di recuperarle quando servono in modo pertinente
è la capacità di conservare nel tempo le informazioni apprese e di recuperarle quando servono in modo pertinente E un sistema dinamico in continuo divenire LA MEMORIA E limitata sia in termini quantitativi
DettagliCORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini
UNIVERSITA DI MILANO-BICOCCA FACOLTA DI PSICOLOGIA a.a. 2012/2013 CORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini LA MEMORIA..fondamentalmente la memoria rappresenta un cambiamento di quello che
DettagliGli stadi dell apprendimento
Gli stadi dell apprendimento L apprendimento consiste di due stadi La memoria a breve termine, cioè la memoria immediata di stimoli appena percepiti, che contiene temporaneamente una quantità limitata
DettagliAPPRENDIMENTO MEMORIA
APPRENDIMENTO E MEMORIA Dr.ssa Daniela Smirni 1 Memoria Funzione cognitiva che consente di acquisire, conservare ed utilizzare in un momento successivo, informazioni sul mondo intorno a noi e la nostra
DettagliUNA MEMORIA, TANTE MEMORIE?
UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE? FINO ALLA META DEL XX SECOLO NON SI PENSAVA CHE LA MEMORIA FOSSE UNA FUNZIONE MENTALE DISTINTA ED INDIPENDENTE DA MOVIMENTO PERCEZIONE ATTENZIONE E LINGUAGGIO = IN PRATICA SI
DettagliDott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì
Dott.ssa Silvia Re Psicologa Psicoterapeuta SC NPI Cuneo-Mondovì Molte persone hanno memoria buona per certe cose ma meno buona per altre. Un bambino piccolo ha una memoria visiva migliore di quella
DettagliLA MEMORIA DI LAVO- RO NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER:
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE LA MEMORIA DI LAVO- RO NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER: RECENTI ACQUISIZIONI LAUREANDA:SARA CORADESCHI RELATORE: NICOLETTA BERARDI ANNO ACCADEMICO 2008-2009 Breve resoconto
DettagliStruttura della memoria: com è organizzata la memoria? Esiste un solo magazzino della memoria?
LA MEMORIA 1 DEFINIZIONI Capacità di un organismo vivente di conservare tracce della propria esperienza passata e di servirsene per relazionarsi al mondo e agli eventi futuri Insieme dei processi di acquisizione
DettagliLA MEMORIA E LA SCUOLA
LA MEMORIA D Aria Antonia Dispensa ad uso degli studenti Testi di riferimento: BINAZZI TUCCI-D ISA FOSCHINI-BIANCHI DI GIOVANNI-CLEMENTE DANIELI immagini e materiale vario scaricato da internet LA MEMORIA
DettagliLe strategie di memoria per gli over 60
Le strategie di memoria per gli over 60 Alleniamo la memoria Errate convinzioni sul funzionamento della propria mente e della propria memoria La conoscenza della propria capacità cognitiva e l attitudine
Dettaglia.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell Educazione (I anno) Insegnamento di Psicologia dell Educazione Unità didattica su: LA MEMORIA
a.a. 2012/2013 CdL in Scienze dell Educazione (I anno) Insegnamento di Psicologia dell Educazione Unità didattica su: LA MEMORIA ATTENZIONE motivazione esercizio conoscenza verifica INSEGNAMENTO MEMORIA
DettagliCorso di Laurea in Scienze Motorie A.A Docente: M. Stella Valle
Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A. 2007-2008 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve per elaborarla.
DettagliCorso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle
Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A. 2008-2009 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve
DettagliMemoria e altre sensorialità
Memoria e altre sensorialità I SISTEMI DI MEMORIA Memoria sensoriale Memoria a breve termine (STM) Memoria a lungo termine (LTM) Connessioni tra i livelli di attenzione memorie ripetizione Memoria sensoriale
DettagliMemoria e ap endimento Sonia Arina PhD 1 Sonia Arina 31/01/2011
Memoria e ap endimento PhD 1 Definizione La memoria è la capacità di immagazzinare informazioni, alle quali attingere quando necessario Comprende i due processi di apprendimento e ricordo Si possono distinguere
DettagliCREARE MAPPE CONCETTUALI
18 MARZO 2016 LE VOSTRE IDEE CREARE MAPPE CONCETTUALI 1. Cosa sono le mappe? 2. Perché si usano? 3. Come devono essere fatte? 4. Quando si costruiscono? 5. Quando si usano? Dott.ssa Faietti Lisa Psicologa
DettagliCOSA E LA MEMORIA. E un sistema dinamico in continuo divenire: E limitata sia in termini quantitativi sia in termini di durata
COSA E LA MEMORIA La capacità del soggetto di conservare nel tempo le informazioni apprese, di recuperarle quando servono in modo pertinente e di apprendere nuove informazioni integrandole con quelle già
DettagliCHE COSA E' LA MEMORIA?
CHE COSA E' LA MEMORIA? La memoria è una capacità del nostro cervello di raccogliere e archiviare informazioni, per poi poter accedere ad esse. Senza la memoria l'uomo non sarebbe in grado di utilizzare
DettagliAPPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE
APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE Modello interattivo e multicomponenziale della compresione Eleonora Aliano Apprendimento e neuroscienze Apprendere: variare la struttura e l attività dei neuroni Ultime notizie
DettagliLa memoria. Processo cognitivo grazie al quale conserviamo e rievochiamo le informazioni apprese.
La memoria Processo cognitivo grazie al quale conserviamo e rievochiamo le informazioni apprese. Che cos è l attenzione? L attenzione selettiva L attenzione divisa L attenzione sostenuta Aree neurali Topics
DettagliValutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive
Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e
DettagliTrattamento diretto e indiretto dei DSA
Trattamento diretto e indiretto dei DSA Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Giacomo Stella IRIDE e AID Giacomo.stella@sosdislessia.it APPRENDIMENTO ESPLICITO (o Dichiarativo)
DettagliMODULO 1 LEZIONE 8 LA MEMORIA
MODULO 1 LEZIONE 8 LA MEMORIA Contenuti Definizione - I magazzini della memoria - Il processo di memorizzazione - La struttura del processo nel MBT - Il ricupero - Le tre fasi della memoria verbale - L
DettagliSPM. TEST di ABILITA di SOLUZIONE dei PROBLEMI MATEMATICI
SPM TEST di ABILITA di SOLUZIONE dei PROBLEMI MATEMATICI CAPACITA di RISOLVERE I PROBLEMI È una delle principali competenze del sistema cognitivo KATONA e WURTHEIMER (Gestaltisti) Una mente strategica
DettagliLa memoria. Codifica Immagazzinamento (ritenzione) Recupero. W. James: memoria primaria (nella coscienza) e memoria secondaria (immagazzinata)
La memoria Codifica Immagazzinamento (ritenzione) Recupero W. James: memoria primaria (nella coscienza) e memoria secondaria (immagazzinata) Modello di Atkinson e Shiffrin, 1968 Registro sensoriale: mantenimento
DettagliNel ricordo si possono distinguere tre aspetti acquisire l informazione (codifica) mantenerla nella memoria (ritenzione) ripescarla cioè riportarla
Sistemi di memoria Natura multicomponenziale della memoria Ciò che chiamiamo ricordo è il risultato di un insieme di sistemi di memoria differenti ma in interazione tra loro Nel ricordo si possono distinguere
DettagliAbilità di studio per DSA... o per tutti?
Abilità di studio per DSA... o per tutti? Come studiano i nostri figli? IN GENERE Eseguono per prima cosa i compiti scritti Leggono più volte il testo (con eventuali sottolineature) A volte riassumono
DettagliSCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme,
SCELTA DI UNA BATTERIA NEUROPSICOLOGICA CONDIVISA PER L ESAME NEUROCOGNITIVO Dott.ssa Sabrina Curcio Centro Regionale di Neurogenetica Lamezia Terme, 01 dicembre 2014 PREMESSA Nell ambito del Progetto
DettagliPsicologia generale. Memoria 16/12/14. 1. Sintesi della memoria. 2. Memoria sensoriale. 3. Memoria a breve termine o memoria di lavoro
Psicologia generale Marialuisa Martelli Memoria Memoria 1. Sintesi della memoria 2. Memoria sensoriale 3. Memoria a breve termine o memoria di lavoro 4. Apprendere e codificare nella memoria a lungo termine
DettagliIn tempi recenti l interesse della Neuropsicologia Cognitiva per lo studio della memoria si è
LA MEMORIA DI LAVORO In tempi recenti l interesse della Neuropsicologia Cognitiva per lo studio della memoria si è spostato dalla tradizionale visione strutturale dicotomica fra Memoria a breve termine
DettagliPrerequisiti linguistici e scrittura
Prerequisiti linguistici e scrittura Paola Viterbori Polo Bozzo Università di Genova Scrittura come attività complessa Codifica (Alfabetizzazione o Literacy) Attività linguistica di trasformazione del
DettagliMEMORIA. La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato;
MEMORIA La memoria umana è definita come la capacità di riattivare, in modo parziale o totale, gli avvenimenti del passato; La memoria umana è definita anche come la capacità di generare nuove conoscenze,
DettagliPALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE. Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente.
PALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente. 1 Nella pallavolo l azione è regolata dall interazione tra
DettagliNeuropsicologia. R-Bans
Neuropsicologia R-Bans La memoria: RBANS Gli indici (o domini) della RBANS che si occupano di valutare la memoria sono: memoria immediata la memoria differita RBANS: Dominio Memoria immediata Indica l
DettagliApprendimento e sviluppo
Apprendimento e sviluppo L apprendimento può essere definito come una duratura modificazione del comportamento che nasce dall esperienza. Tale modificazione può anche non essere immediatamente evidente,
DettagliAnimali da compagnia: Gestione per un rapporto di reciproco beneficio
I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE Animali da compagnia: Gestione per un rapporto di reciproco beneficio dott. Marcello Malacarne mercoledì 4 settembre 2013 Sala Piccolotto ore 18.00 Comportamento
DettagliIndice. Introduzione. Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5. L evoluzione degli strumenti 15
Indice Introduzione XIII Parte prima Il razionale sotteso all evoluzione delle Scale WISC Introduzione 3 Bambini e realtà clinica 5 Quali modelli psicopatologici per i bambini 5 Un modo diverso di considerare
DettagliAPPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA. 4 settembre 2014 Alessandra Scabia
APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA 4 settembre 2014 Alessandra Scabia L apprendimento della letto-scrittura presuppone l acquisizione di: competenze fonologiche: produzione di tutti i suoni, ripetizioni
DettagliLA MEMORIA. Sistemi e sottosistemi. Stadi. Da funzione unitaria a modello multicomponenziale. Codifica / Immagazzinamento / Recupero
LA MEMORIA Sistemi e sottosistemi Da funzione unitaria a modello multicomponenziale Stadi Codifica / Immagazzinamento / Recupero Frenologia La frenologia era una disciplina medico-scientifica fondata dal
DettagliMason, Psicologia dell'apprendimento e dell'istruzione, Il Mulino, Capitolo VI.
Capitolo VI. APPRENDERE STRATEGIE E ABILITÀ: METACOGNIZONE, COMPRENSIONE E PRODUZIONE DEL TESTO 1 Evoluzione per: esperienze sviluppo delle abilità meta cognitive. 2 Cosa è la metacognizione? E la metacomprensione?
DettagliCosa si intende per produzione del testo?
1 Cosa si intende per produzione del testo? A partire dagli anni 80 si matura la consapevolezza che la produzione di un testo scritto sia un processo principalmente cognitivo: anche gli aspetti grafo-motori
Dettagli30 Circolo Didattico G. Parini - Scuola Primaria- a.s. 2007/2008
30 Circolo Didattico G. Parini - Scuola Primaria- a.s. 2007/2008 1 ASCOLTARE PRODURRE OSSERVARE E FINALIZZARE RISOLVERE E PORMI PROBLEMI IO... ESPLORO PER ISTITUIRE RELAZIONI COMPRENDERE ARGOMENTARE, CONGETTURARE
DettagliDIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana
DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA LE CONDIZIONI PER L'APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA Tecnicamente saper leggere significa essere capaci di discriminare
DettagliLa memoria. È la capacità di immagazzinare informazioni e di recuperarle nel corso del tempo
La memoria È la capacità di immagazzinare informazioni e di recuperarle nel corso del tempo La codifica: trasformare le percezioni in ricordi Test della memoria numerica: 28 691 0473 87454 902481 5742296
DettagliAPPRENDIMENTO Acquisizione di comportamenti, abitudini, conoscenze, reazioni emotive secondo modalità diverse
METODO DI STUDIO A cura della Dr.ssa Eleonora Crestani Tecniche di apprendimento APPRENDIMENTO Acquisizione di comportamenti, abitudini, conoscenze, reazioni emotive secondo modalità diverse STUDIO DI
DettagliEFFETTI DI TRAINING DI BREVE DURATA SULLE CONOSCENZE RIGUARDO LA MEMORIA E SULLE PRESTAZIONI DI MEMORIA DI RAGAZZI CON SINDROME DI DOWN
EFFETTI DI TRAINING DI BREVE DURATA SULLE CONOSCENZE RIGUARDO LA MEMORIA E SULLE PRESTAZIONI DI MEMORIA DI RAGAZZI CON SINDROME DI DOWN Corso di Disabilità Cognitive prof. Renzo Vianello Università di
DettagliVISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011
VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano
DettagliMultimedialità ed e-learning
Istituto Nazionale Previdenza Sociale Gestione Dipendenti Pubblici Multimedialità ed e-learning E-Learning per la Pubblica Amministrazione - 2 Multimedialità e apprendimento Approccio Punto di partenza
DettagliDifficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici. Marzia L. Bizzaro
Difficoltà e Disturbo: quale relazione negli apprendimenti scolastici Marzia L. Bizzaro Università Milano-Bicocca, 15 novembre 2010 Disabilità: limitazione o perdita (conseguente a menomazione) delle capacità
DettagliLA LINGUA PER STUDIARE
LA LINGUA PER STUDIARE L'apprendimento della lingua astratta, della lingua delle discipline, rappresenta un salto qualitativo profondo, molto importante è una parte della competenza linguistica che va
DettagliIntelligenza. Germano Rossi ISSR 2011/12
Intelligenza Germano Rossi ISSR 2011/12 Intelligenza Il concetto di intelligenza è stato ed è uno dei più controversi della storia della In realtà è anche difficile definire l intelligenza perché dipende
DettagliLivello di lettura di due deviazioni standard inferiore alla media Quoziente intellettivo (QI) nella norma Assenza di cause neurologiche e/o sensoriali Interferenza significativa con l apprendimento scolastico
DettagliLa parola memoria può far supporre che esista nel nostro cervello un sito nel quale vengono raccolti e catalogati i dati.
Lo sviluppo della memoria è avvenuto insieme alle altre capacità cognitive, permettendo così agli esseri umani di affrontare la complessità dell ambiente. La memoria diventa, dunque, la struttura psichica
DettagliTeoria dell Informazione
Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale Teoria dell Informazione Cosa è l informazione L informazione è qualcosa che si possiede e si può dare ad un altro
DettagliLo sviluppo della memoria autobiografica
PREMESSA Memoria e Costruttivismo Contributi di: Bartlett, 1932; Piaget, 1966; Tulving, 1972; Neisser, 1976 e seguenti Nelson, Bruner.. 23/11/2012 1 Distinzione tra memoria semantica (conoscenza generale
DettagliSemeiotica psichiatrica - 2 TIZIANA SCIARMA
Semeiotica psichiatrica - 2 TIZIANA SCIARMA MEMORIA funzione fondamentale della mente per lo svolgimento di altre funzioni superiori percezione riconoscimento linguaggio pianificazione soluzione di problemi
DettagliPercezione dell apparato oculare. Elaborazione corticale del lobo occipitale. Centri corticali del linguaggio. Apparato fonoarticolatorio
Parola scritta Percezione dell apparato oculare Elaborazione corticale del lobo occipitale Centri corticali del linguaggio Apparato fonoarticolatorio Parola letta ad alta voce Percezione acustica Elaborazione
DettagliLE ESPRESSIONI. Espressioni
VI LE ESPRESSIONI Le difficoltà di alcuni bambini nel leggere derivano dalla scarsa confidenza col fare ipotesi su quanto è implicito in ciò che leggono. Insegnare ai bambini a contare sulla propria conoscenza
DettagliMarketing - Corso progredito Consumer Behavior
Corso Progredito - Corso progredito Consumer Behavior Quarta unità didattica L apprendimento L APPRENDIMENTO L apprendimento consiste nella modificazione permanente del comportamento dovuta all esperienza
DettagliDISTURBI DI MEMORIA I DEFICIT DI MBT I DEFICIT DI MEMORIA IMPLICITA
DISTURBI DI MEMORIA I DEFICIT DI MBT I DEFICIT DI MEMORIA IMPLICITA DEFINIZIONE Capacità di immagazzinare informazioni e di richiamarle: apprendimento e ricordo FASI: 1. Codifica 2. Consolidamento 3. Immagazzinamento
DettagliPresentazione prova esperta
PROVA PER COMPETENZE classe seconda SA UTILIZZARE CONOSCENZE APPRESE IN LINGUA 2 PER SVOLGERE UNA CORRETTA PRODUZIONE SCRITTA IN ITALIANO RISPETTANDO GENERE E REGISTRO INDICATO Presentazione prova esperta
DettagliArchitettura hardware
Architettura hardware la parte che si può prendere a calci Architettura dell elaboratore Sistema composto da un numero elevato di componenti, in cui ogni componente svolge una sua funzione elaborazione
DettagliDisturbi Specifici di Scrittura
Disturbi Specifici di Scrittura e disturbi specifici della funzione motoria Il processo di scrittura Condivide con la lettura il nucleo essenziale del processo, Richiede un abilità grafica aggiuntiva Richiede
DettagliSistemi Web per il turismo - lezione 3 -
Sistemi Web per il turismo - lezione 3 - Software Si definisce software il complesso di comandi che fanno eseguire al computer delle operazioni. Il termine si contrappone ad hardware, che invece designa
DettagliLa memoria - non ce n è soltanto una
La memoria - non ce n è soltanto una Diversi tipi di memoria Memoria a breve termine (memoria di lavoro) Memoria a lungo termine -Capacita limitata -Il suo contenuto puo essere fissato, oppure andare incontro
DettagliConoscenza e simulazione mentale
Conoscenza e simulazione mentale Aspetti storici: cognitivismo, mente computazionale, mente modulare Mente simulativa, mente situata e radicata nel corpo (grounding cognition) Mappe cerebrali e mappe mentali
Dettagli5 LEZIONE. LA DISGRAFIA: INSEGNARE A SCRIVERE BENE
5 LEZIONE. LA DISGRAFIA: INSEGNARE A SCRIVERE BENE La scrittura Come abbiamo più volte ripetuto, la scrittura è un abilità altamente complessa che include livelli diversi, dal motorio al concettuale, che
DettagliLINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE d.ssa A. Giaquinta Linguaggio e Comunicazione Linguaggio: capacità di associare suoni e significati attraverso regole grammaticali Due funzioni: Funzione comunicativa Funzione
DettagliDisturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro
Insegnamento Psicologia delle disabilità e dell integrazione (Prof.ssa Ottavia Albanese) Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa
DettagliApprendimento e memoria
Apprendimento e memoria Meccanismi neuronali e molecolari dell apprendimento Plasticità sinaptica Potenziamento a lungo termine Come il cervello apprende nuove abilità ed informazioni? Casi neuropsicologici
DettagliCorso di Informatica Modulo T1 1 - Il concetto di problema
Corso di Informatica Modulo T1 1 - Il concetto di problema 1 Prerequisiti Concetti intuitivi di: Proporzione Problema Variabile Numeri interi e reali 2 1 Introduzione Nel risolvere un problema abbiamo
DettagliIL COGNITIVISMO CAP. 3
IL COGNITIVISMO CAP. 3 Assunti sulla rivoluzione cognitivista (anni 50); Modelli della mente e distinzione diversi tipi di conoscenze; Metacognizione; Cognitivismo e istruzione/apprendimento. Capitolo
DettagliTEORIE E TECNICHE DEI TEST. Modulo 1: I fondamenti e i test cognitivi
Corso di Laurea Triennale Processi di Sviluppo Psicologico e Gestione delle Risorse Umane TEORIE E TECNICHE DEI TEST Modulo 1: I fondamenti e i test cognitivi Dott.ssa Silvana Bertoglio Lezione del 6/11/2003
DettagliLE ABILITÀ DI PIANIFICAZIONE IN UN GRUPPO DI BAMBINI CON ADHD
LE ABILITÀ DI PIANIFICAZIONE IN UN GRUPPO DI BAMBINI CON ADHD VII CONGRESSO NAZIONALE sul Disturbo da Deficit dell Attenzione/Iperattività Relazione di Valagussa S., Merati S.,Valenti V., Ottolini A. e
DettagliLABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi
Scuola di Studi Umanistici e della Formazione CdS in Scienze della Formazione Primaria! LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre 2015 16:00/19:00 Dr.ssa
DettagliDai profili in uscita al lavoro in classe: progettare un unità di lavoro formativo interdisciplinare in una prima classe
Dai profili in uscita al lavoro in classe: progettare un unità di lavoro formativo interdisciplinare in una prima classe Competenza collegiale dalla scheda di certificazione: SEC: Possiede un patrimonio
DettagliIL SISTEMA DI ELABORAZIONE DELLE PAROLE
IL SISTEMA DI ELABORAZIONE DELLE PAROLE IL SISTEMA DI ELABORAZIONE DELLE PAROLE IL SISTEMA DI ELABORAZIONE DELLE PAROLE IL SISTEMA DI ELABORAZIONE DELLE PAROLE IL SISTEMA DI ELABORAZIONE DELLE PAROLE Per
DettagliFISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
FISICA Elaborazione dei dati sperimentali Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica LA MISURA GLI STRUMENTI DI MISURA Gli strumenti di misura possono essere analogici o digitali.
DettagliSMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Prognosi clinica 28/2/2005
SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Prognosi clinica 28/2/2005 Formulazione La prognosi non è altro che la stima della probabilità di un certo esito Quando il medico fa una previsione
DettagliMETACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO
1) METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO L'APPROCCIO METACOGNITIVO Lo studio delle funzioni del pensiero rende realmente capaci di organizzare, dirigere e controllare i processi mentali; adeguarli alle
DettagliI D.S.A. e la DISCALCULIA: L ALLEANZA EDUCATIVA CASA-SCUOLA
Aderente all Associazione Europea Dislessia I D.S.A. e la DISCALCULIA: L ALLEANZA EDUCATIVA CASA-SCUOLA www.aiditalia.org Relatore: CHIARA BARAUSSE Formatore A.I.D. Insegnante Pedagogista clinico A cura
DettagliDescrizione delle operazioni di calcolo. Espressioni costanti semplici
Descrizione delle operazioni di calcolo Come abbiamo detto l interprete è in grado di generare nuovi valori a partire da valori precedentemente acquisiti o generati. Il linguaggio di programmazione permette
DettagliMonitorare gli apprendimenti in matematica PROVE PER LA SCUOLA PRIMARIA. Beatrice Caponi. CTI Valmont Montebelluna, 3 settembre 2015
Monitorare gli apprendimenti in matematica PROVE PER LA SCUOLA PRIMARIA Beatrice Caponi CTI Valmont Montebelluna, 3 settembre 2015 ANTICIPAZIONI Modelli di riferimento per la costruzione delle Prove di
DettagliPROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO PROFESSIONALE INDIRIZZO SERVIZI SOCIO-SANITARI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO PROFESSIONALE INDIRIZZO SERVIZI SOCIO-SANITARI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO-SANITARIA CLASSI QUINTE INDIRIZZO SOCIO-SANITARIO 1. Competenze:
Dettagliun mondo sotterraneo della memoria
un mondo sotterraneo della memoria Memoria implicita: L essere influenzati da un esperienza passata senza avere la consapevolezza di ricordare. Priming -> consiste nell effetto di facilitazione e preattivazione
DettagliI Disturbi Specifici di Linguaggio. Percorsi Evolutivi Dei DSL
I Disturbi Specifici di Linguaggio Percorsi Evolutivi Dei DSL Il motore dell apprendimento linguistico, come acquisizione di un sistema basato su molte competenze, è il seguente: utilizzare come risolutive
DettagliABILITÀ. COMPETENZE L'alunno: ( B-H ) L'alunno sa: associare alla quantità il numero ( simbolo e nome ) i numeri ordinali
TRAGUARDI DI COMPETENZA L alunno opera con i numeri naturali nel calcolo scritto e mentale NUMERI L'alunno: ( B-H ) la serie numerica fino al 100 associare alla quantità il numero ( simbolo e nome ) i
DettagliDue cervelli per una mente
28 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Due cervelli per una mente Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia
DettagliJEROME SEYMOUR BRUNER
TEORIE DELL APPRENDIMENTO E QUALITÀ DEI PROCESSI (PARTE II) PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 JEROME SEYMOUR BRUNER--------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliDSA caratteristiche del disturbo e metodologie di intervento. Maristella Scorza Università di Modena e Reggio Emilia maristella.scorza@unimore.
DSA caratteristiche del disturbo e metodologie di intervento Maristella Scorza Università di Modena e Reggio Emilia maristella.scorza@unimore.it DSA Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento disturbi
Dettagliautismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio
autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio Criteri diagnostici per il disturbo autistico (DSM IV) Compromissione qualitativa dell interazione sociale
DettagliCOME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO
Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) renzarosiglioni@libero.it Cellulare 347 9662237 a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO
DettagliUnità procedurale 2 anno di tirocinio - precisazioni ASB dei criteri di valutazione
Unità procedurale 2 anno di tirocinio - precisazioni ASB dei criteri di valutazione Direttive secondo la Guida modello Banca : superato (ineccepibile / perfetto a livello apprendisti) : raggiunto : parzialmente
Dettagli