JEROME SEYMOUR BRUNER
|
|
- Italo Poggi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 TEORIE DELL APPRENDIMENTO E QUALITÀ DEI PROCESSI (PARTE II) PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO
2 Indice 1 JEROME SEYMOUR BRUNER NOVACK ELIO DAMIANO GOWIN MORIN HOWARD GARDNER D. GOLEMAN di 10
3 1 Jerome Seymour Bruner Bruner supera la teoria degli stadi evolutivi formulata dal Piaget in quanto li interpreta come segmenti rigidi di sviluppo nell ambito dei quali interagiscono processi di apprendimento e processi di maturazione analizzati al fine di determinare comportamenti e schemi mentali. Secondo il Bruner tale segmentazione, invece, limita una reale conoscenza dei processi di pensiero infantili e dei percorsi di apprendimento. Bruner sottolinea l importanza del rapporto che il bambino ha con l ambiente Bruner individua tre tipi di rappresentazione che il soggetto sviluppa in rapporto all ambiente: a) esecutiva b) iconica c) simbolica Lo studioso pone in primo piano l apprendimento del linguaggio. Il rapporto che il bambino stabilisce con la madre rappresenta input fondamentale per l apprendimento del linguaggio e la costruzione di strutture e costrutti linguistici in quanto la madre rappresenta per il bambino il contatto primario con l ambiente che lo circonda. Il bambino possiede dispositivi di apprendimento per il linguaggio (LAD:Linguage Aquisition Device) che vengono attivati dall ambiente linguistico (LASS: Linguage Aquisition System Supporty) La scuola deve attivare i dispositivi di apprendimento con sfondi integratori altamente costruttivisti. Il rapporto che il bambino stabilisce con la madre rappresenta input fondamentale per l apprendimento del linguaggio e la costruzione di strutture e costrutti linguistici in quanto la madre rappresenta per il bambino il contatto primario con l ambiente che lo circonda. 3 di 10
4 Bruner, infatti, riprende e supera le teorie di Noam Chomsky sull apprendimento del linguaggio. Chomsky, esponente dell innatismo, afferma che ciascun individuo possiede già alla nascita un dispositivo per l acquisizione del linguaggio o L.A.D. (Language Acquisition Device) Bruner sottolinea la rilevanza dell ambiente socio-culturale di appartenenza e afferma che il L.A.D. non può esplicarsi senza un Sistema di Supporto per l Acquisizione del Linguaggio o L.A.S.S. (Language Acquisition Sistem Support) Bruner afferma che l apprendimento deve essere fondato sulla scoperta in quanto sottolinea l importanza della motivazione : il soggetto, sollecitato dagli stimoli ambientali, attiva in modo naturale la curiosità che gli consente di conoscere ed elaborare, introiettandola, la realtà che lo circonda. Bruner introduce il concetto di struttura e si riferisce alle idee fondamentali di una disciplina. Per Bruner la categorizzazione costituisce un fenomeno corrispondente ad un raggruppamento per equivalenza. Ne La ricerca del significato l Autore fa riferimento alla dimensione soggettiva dell individuo e al come egli attribuisce senso e significato a fatti e fenomeni. 4 di 10
5 2 Novack Novak propone il modello delle pappe concettuali rappresentative delle conoscenze, delle narrazioni, dei fenomeni. Le mappe concettuali, infatti, sono rappresentative di reti concettuali dove parole chiave sono connesse da parole legame: il pensiero reticolare viene così rappresentato in rapporto al proprio contenuto. Le mappe concettuali visualizzano le relazioni esistenti tra le idee. 5 di 10
6 3 Elio Damiano Damiano formula l ipotesi secondo la quale la conoscenza consiste nella costruzione e nell organizzazione di concetti I concetti sono conoscenza organizzata secondo regole Il bambino elabora concetti fin dalla nascita, in modo naturale e, nel momento in cui apprende, riorganizza i propri quadri concettuali. Damiano individua così la matrice cognitiva del bambino L Autore sottolinea l importanza della scuola e della didattica nella costruzione ed elaborazione, da parte del bambino, di reti concettuali Elio Damiano individua le fasi di una didattica per concetti : a) costruzione di una mappa concettuale di base b) conversazione clinica c) elaborazione della rete concettuale che va a definire l unità di apprendimento. d) La costruzione di una mappa concettuale consente di evidenziare le idee forti relative all argomento scelto, nonché le relazioni e le funzioni presenti nel quadro concettuale considerato. 6 di 10
7 4 Gowin Il modello a V di Gowin rappresenta il processo di apprendimento: al vertice della V abbiamo un problema da cui scaturiscono domande focali. Le risposte sono sul versante concettuale delle discipline. Sul versante metodologico v è la mediazione didattica 7 di 10
8 5 Morin Il contributo di Morin ai Documenti di indirizzo (Indicazioni Nazionali) del M.I.U.R. (Ministero Istruzione Università Ricerca) è relativo all unità del sapere. Il reale è infatti unità molteplice di prospettive: ogni reale viene osservato sulla linea del tempo, nello spazio, viene misurato etc. 8 di 10
9 6 Howard Gardner Gardner individua forme molteplici di intelligenza e afferma che ciascun individuo presenta uno stile cognitivo unico ed irripetibile, risultante dall interazione tra i diversi gradi e forme delle intelligenze possedute. Lo studioso elabora così la Teoria delle Intelligenze Multiple. Secondo Gardner la cultura riveste un ruolo fondamentale nella costruzione delle intelligenze. L Autore afferma che ad ogni intelligenza corrisponde una particolare forma di creatività. La scuola deve sviluppare le intelligenze multiple degli allievi. 9 di 10
10 7 D. Goleman Secondo Daniel Goleman la personalità è costituita anche dall intelligenza emozionale che ha un ruolo significativo nei processi di sviluppo. La gestione ed il controllo delle emozioni assume forte valenza anche nei processi di apprendimento e nelle prestazioni cognitive. L opera principale di Daniel Goleman è Emotional Intelligence, testo mirato ad analizzare il ruolo che hanno le emozioni nell orientare i comportamenti dei soggetti e nella costruzione dell identità dei soggetti stessi. L intelligenza emozionale contribuisce a determinare il saper essere del soggetto. L Intelligenza Emozionale consente al soggetto di: a) imparare a gestire le componenti delle emozioni personali e sociali; b) acquisire maggiore consapevolezza delle emozioni e dei loro effetti; c) rafforzare la fiducia in se stesso, l identità e sviluppare potenziali e capacità; d) gestire positivamente le emozioni e le energie; e) approfondire le spinte motivazionali e gli obiettivi professionali; f) potenziare la capacità di creare relazioni interpersonali empatiche attraverso i canali della comunicazione; g) ampliare le capacità di promuovere e guidare il cambiamento. 10 di 10
Teorie sull acquisizione del linguaggio
Teorie sull acquisizione del linguaggio I principali problemi intorno al linguaggio sono: 1. Ruolo dei fattori genetici e di quelli ambientali 2. Rapporti tra il linguaggio e il pensiero/cognizione 3.
DettagliUNITA DI APPRENDIMENTO INTUIRE IL CONCETTO DI ANGOLO
UNITA DI APPRENDIMENTO INTUIRE IL CONCETTO DI ANGOLO LEZIONE Indicazioni Nazionali quadro di riferimento per la progettazione del curricolo verticale POF della scuola Carta d Identità: finalità, obiettivi,
DettagliUNA PERSONALITÀ BEN STRUTTURATA
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE LA STRUTTURA DELL IO PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 LA STRUTTURA DELL IO -------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliCompetenze, progetti didattici e curricolo. Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze
Competenze, progetti didattici e curricolo Segnalibri per una lettura di Castoldi, Progettare per competenze Ancora sulle competenze Le conoscenze Le abilità Le disposizioni ad agire CONOSCENZE DISPOSIZIONI
DettagliDai Programmi alle Indicazioni per il Curricolo. Staff regionale - USR Campania
Dai Programmi alle Indicazioni per il Curricolo Differenza tra la Grande Riforma e l Innovazione è che La prima opera delle rotture anche molto profonde, talvolta nella logica del punto e a capo La seconda,
DettagliLe principali teorie psico-pedagogiche. Modelli teorici e lavoro scolastico
Le principali teorie psico-pedagogiche Modelli teorici e lavoro scolastico Teorie dell apprendimento APPRENDIMENTO =processo mediante il quale si acquisiscono nuove conoscenze Esterno Dipende dall ambiente
DettagliUNITARIETA DEL SAPERE ATTRAVERSO L INTERDISCIPLINARITA
UNITARIETA DEL SAPERE ATTRAVERSO L INTERDISCIPLINARITA I docenti, in quanto educatori, hanno il dovere di fornire ai discenti, attraverso le scienze, la storia, la filosofia, la letteratura, e tutte le
DettagliDidattica per competenze e per progetti
PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti
DettagliPROGETTAZIONE DI UNA LEZIONE DI MATEMATICA
PROGETTAZIONE DI UNA LEZIONE DI MATEMATICA Fate clic per aggiungere testo TASCO PATRIZIA Conegliano, 27-05-20156 PROGRAMMA DELL INCONTRO Cosa faremo oggi: - Riflessione individuale: io e la Matematica
Dettagli30/10/2014. lucidi delle lezioni supporto all interpretazione dei testi in bibliografia:
Università degli Studi di Bergamo Dipartimento di Scienze umane e sociali Corso di Istituzioni di didattica Anno accademico 2014-20152015 lucidi delle lezioni supporto all interpretazione dei testi in
DettagliIntelligenza Emotiva e Leadership Efficace. Performance Technology Solutions 2014 Tutti i diritti riservati 1
Intelligenza Emotiva e Leadership Efficace Performance Technology Solutions 2014 Tutti i diritti riservati 1 Evoluzione del concetto di Intelligenza Emotiva (IE) Gardner (1983) è stato il primo ad introdurre
DettagliIndice. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 49. Indice delle schede
Indice delle schede Prefazione dell edizione italiana Ringraziamenti dell editore Guida alla lettura XIII XV XIX XXI Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo
DettagliICS Erasmo da Rotterdam Via Giovanni XXIII n CISLIANO Tel./Fax
ICS Erasmo da Rotterdam Via Giovanni XXIII n.8 20080 CISLIANO www.albaciscuole.gov.it Tel./Fax02.9018574 info@albaciscuole.gov.it MAIL miic86900d@istruzione.it PEC: miic86900d@pec.istruzione.it C.F. 90015600159
DettagliAMOS Abilità e motivazione allo studio
AMOS Abilità e motivazione allo studio Cosa è un test? Un test consiste essenzialmente in una misurazione oggettiva e standardizzata di un campione di comportamento. La funzione fondamentale è quella di
DettagliTENDENZE RECENTI NELLA DIDATTICA DELL EDUCAZIONE MUSICALE
TENDENZE RECENTI NELLA DIDATTICA DELL EDUCAZIONE MUSICALE di Rosalba Deriu tratto da ENCICLOPEDIA DELLA MUSICA EINAUDI II VOLUME - IL SAPERE MUSICALE La moderna didattica musicale da una parte prosegue
Dettagliperché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico?
perché vi sono tante teorie dello sviluppo psicologico? a cura di laura Aleni Sestito Piaget Con la sperimentazione si cominciano ad affrontare i problemi Vygotskij di esplicazione ed interpretazione delle
DettagliCurricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola
Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Paolo Seclì Università di Modena e Reggio Emilia Dip. di Educazione e Scienze Umane
DettagliLo sviluppo cognitivo
Lo sviluppo cognitivo 1 La teoria di Piaget Ipotesi innatista Le strutture cognitive hanno un origine esclusivamente interna Piaget respinge Piaget propone Ipotesi ambientalista Le strutture cognitive
DettagliLezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo Questo Corso di preparazione
DettagliLEZIONE SCEGLIERE LA SOLUZIONE ESATTA AD UNA SITUAZIONE PROBLEMATICA
LEZIONE SCEGLIERE LA SOLUZIONE ESATTA AD UNA SITUAZIONE PROBLEMATICA Indicazioni Nazionali e POF della scuola Finalità: Nuovo Umanesimo dell Uomo Planetario Unitàdel sapere Interdisciplinarità di fatti-
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA I DISCORSI E LE PAROLE TRE ANNI. Il bambino e la società in cui vive L'ambiente fisico, socioculturale
COMPETENZE Comprensione Ascolta e comprende brevi narrazioni. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Ascoltare e comprendere brevi storie Individuare il personaggio principale e l azione in una storia. SCUOLA DELL
DettagliOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA CLASSE QUINTA:
LICEO DELLE SCIENZE UMANE A.S. 2016/2017 Programmazione Scienze Umane Classe V MATERIA: Scienze Umane CLASSE: 5 A PREMESSA: Durante il percorso liceale lo studente impara a orientarsi con i linguaggi propri
DettagliLe mappe. Alessandro Venturelli
Le mappe Alessandro Venturelli La «rappresentazione per mappe» è una delle più potenti strategie compensative a disposizione degli alunni con DSA (Caterina Scapin) Le mappe Mappe concettuali Introdotte
DettagliTeorie sulla motivazione. Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro
Teorie sulla motivazione Seminario sulle metodologie didattiche innovative Doretta Ardu Russell-Moro Il buon apprendente Le caratteristiche del buon apprendente (P.M. Lightbown, N. Spada, Howlanguagesare
DettagliMETACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO
1) METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO L'APPROCCIO METACOGNITIVO Lo studio delle funzioni del pensiero rende realmente capaci di organizzare, dirigere e controllare i processi mentali; adeguarli alle
DettagliPROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI
PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,
Dettagliallievo insegnante Oggetto culturale
L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore
DettagliPRESUPPOSTI PSICOPEDAGOGICI ALLA DIDATTICA LABORATORIALE. A cura di Daniela Mazzara
PRESUPPOSTI PSICOPEDAGOGICI ALLA DIDATTICA LABORATORIALE A cura di Daniela Mazzara Che cos è la Formazione? E un processo che comprende una serie di attività programmate e verificabili finalizzate a favorire
DettagliLe finalità della scuola e l ambiente di apprendimento
Le finalità della scuola e l ambiente di apprendimento Scuola dell infanzia di Villareia Scuola dell infanzia di Villanova Scuola dell infanzia di Cepagatti Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell Infanzia
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO LABORATORIO DI SCUOLA MEDIA E SUPERIORE N. SCARANO DI TRIVENTO DI ALFABETIZZAZIONE ALLA LINGUA LATINA CLASSI IIª A, IIª B, IIª C
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MEDIA E SUPERIORE N. SCARANO DI TRIVENTO LABORATORIO DI ALFABETIZZAZIONE ALLA LINGUA LATINA CLASSI IIª A, IIª B, IIª C DOCENTE: Prof.ssa Maria Concetta Savino ANNO SCOLASTICO
DettagliConcepimento Morte. Nascita. Vecchiaia. Infanzia. Ciclo evolutivo. Tarda età adulta Adolescenza. Età adulta
Concepimento Morte Nascita Vecchiaia Ciclo evolutivo Infanzia Tarda età adulta Adolescenza Età adulta Psicologia dello sviluppo Identifica e spiega i cambiamenti che l individuo ha nell arco della vita
DettagliDocente: Collino Elena
Docente: Collino Elena I.I.S. SELLA - A.ALTO - LAGRANGE Sede Lagrange PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Polis 1 socio-sanitario serale MATERIA: SCIENZE UMANE E SOCIALI Libri di testo consigliati: Elisabetta Clemente,
DettagliA cura di Fabrizio M. Pellegrini SAPER INSEGNARE
QUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare A cura di Fabrizio M. Pellegrini 02.2009 SAPER INSEGNARE Questo sapere diventa COMPETENZA se viene costruito sulle CONOSCENZE, sulla RELAZIONE, sulle ABILITA,
DettagliLa competenza Imparo a Imparare nella scuola primaria. Milano, 23 Aprile 2014
La competenza Imparo a Imparare nella scuola primaria Milano, 23 Aprile 2014 L acquisizione della competenza imparo a imparare costituisce la finalità didattico-educativa che permea l intera opera, orientandone
Dettagli1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo
DettagliConvegno nazionale 15 febbraio 2008 AIF, Roma. Il metodo autobiografico a scuola. Intervento di Ilaria Moroni
Convegno nazionale 15 febbraio 2008 AIF, Roma Il metodo autobiografico a scuola Intervento di Ilaria Moroni 1 Temi dell intervento Premessa Perché? L autobiografia in educazione Come? Percorsi significativi
DettagliFilosofia e acquisizione di competenze. Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 17 novembre 2014
Filosofia e acquisizione di competenze Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 17 novembre 2014 1. Che cosa si intende per competenza? 2. Come si insegnano o trasferiscono
DettagliI.E.D.P.E. Comitato Locale di Palermo. Ente Gestore Centro Studi Speedy
I.E.D.P.E. Comitato Locale di Palermo Ente Gestore Centro Studi Speedy L istituirsi del no profit nel territorio pone oggi una problematica di ordine formativo molto rilevante, nella misura in cui agli
DettagliNell'immagine successiva è mostrata una mappa mentale nella quale Tony Buzan (un pò narcisticamente) mostra il suo Curriculum Vitae.
Il punto chiave Le mappe mentali e quelle concettuali hanno scopi diversi: le mappe mentali consentono di strutturare rapidamente un testo e mostrarne la struttura graficamente. Le mappe concettuali consentono
DettagliCE. RI. PE. LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER L ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE di Anna Maria Schiano Dirigente Tecnico a r.m.p.i.
CE. RI. PE. LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER L ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE di Anna Maria Schiano Dirigente Tecnico a r.m.p.i. I SAPERI DISCIPLINARI I saperi storicamente determinati sono codificati nelle
DettagliTITOLO UNITA DI APPRENDIMENTO : PREREQUISITI Le conoscenze ed abilità che l allievo deve possedere per poter accedere al percorso.
IMPARARE AD IMPARARE Ricerca e scoperta TITOLO UNITA DI APPRENDIMENTO : DALLA PREISTORIA ALLA STORIA: LA NASCITA DELLA SCRITTURA PRESENTAZIONE GRUPPO DOCENTI : Girgenti Lisa Pederzoli Chiara CLASSE : IV
DettagliIndice generale. Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1. Parte 2 PROCESSI BIOLOGICI, SVILUPPO FISICO E SVILUPPO PERCETTIVO 59
Prefazione alla terza edizione italiana Autore Guida alla lettura xiii xvii xix Parte 1 LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE 1 Capitolo 1 INTRODUZIONE 3 1.1 Sviluppo infantile - ieri e oggi 4 1.1.1 Prospettive
DettagliANNO SCOLASTICO PROF. MARIA PITIMADA MATERIA: STORIA CLASSE 1^C DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. MARIA PITIMADA MATERIA: STORIA CLASSE 1^C DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA Lo studio della
DettagliJerom Bruner - nasce a New York nel 1915 professore di psicologia alla Harvard University
Jerom Bruner - nasce a New York nel 1915 - professore di psicologia alla Harvard University centro sulla natura dell attività cognitiva - insegna ad Oxford Le opere Dopo Dewey: il processo di apprendimento
DettagliL ALBERO DELLE REGOLE
L ALBERO DELLE REGOLE Progetto realizzato nell'ambito del Curricolo Verticale di Educazione alla Cittadinanza Bambino oggi, cittadino domani nelle classi prime della Scuola Primaria plesso L. Illuminati
DettagliAnno di formazione e prova docenti neoassunti
Anno di formazione e prova docenti neoassunti Fase Peer to Peer Tutorial informativo/formativo per docenti neoassunti e tutor A cura del prof. Cesario Oliva 081.8112478 email:gildains.caserta@gmail.com
DettagliPROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia
DettagliPROGRAMMA DI SCIENZE UMANE CLASSE II ASU ANNO SCOLASTICO 2015/2016. Liceo M. T. Cicerone - Pollione PROF. CARMELO ZICARI
PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE CLASSE II ASU ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Liceo M. T. Cicerone - Pollione PROF. CARMELO ZICARI Sezione di Psicologia Modulo 1 Emozioni, motivazioni e personalità. Le emozioni Conoscere
DettagliUniversità degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità
Università degli Studi di Bergamo Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Management e leadership delle strutture sanitarie: nuovi scenari
DettagliCommissione didattica. Progetto educativo nazionale
Commissione didattica Progetto educativo nazionale La scrittura filosofica Il progetto è il frutto di una lunga riflessione che investe due ambiti della didattica della filosofia La lettura filosofica,
DettagliArea di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education
Progetto CCM Utilizzo della strategia di prevenzione di comunità nel settore delle sostanze d abuso Area di ricerca 3 Utilizzo della metodologia life skills education e peer education Referente: Azienda
DettagliSCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE
SCIENZE UMANE LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l uomo si costituisce
DettagliARTE ED IMMAGINE MODULI OPERATIVI: 1. I colori 2. Le forme 3. Elementi e tecniche del linguaggio visivo 4. Le forme della comunicazione
ARTE ED IMMAGINE INDICATORE DISCIPLINARE Promuovere l alfabetizzazione dei linguaggi visivi per la costruzione e la lettura dei messaggi iconici e per la conoscenza delle opere d arte con particolare riferimento
DettagliSNADIR. Corso di formazione Psicologia Generale
SNADIR Corso di formazione Psicologia Generale PSICOLOGIA by Donatello Barone Piergiorgio Barone scienza che studia i fenomeni della vita affettiva e mentale dell uomo (emozioni, istinti, memoria, intelligenza,
DettagliLaboratorio area antropologica
Laboratorio area antropologica IDENTITÀ AUTONOMIA COMPETENZE CITTADINANZA In primo luogo, la scuola stessa deve essere una vita di comunità in tutto quello che implica questo concetto: le percezioni e
DettagliS. Vygotskij, L. S. Vygotskij,
I fattori esterni che generalmente vengono chiamati in causa per giustificare la crescita di attenzione verso il tema della conoscenza e dell apprendimento sono: Il ritmo accelerato del cambiamento tecnologico
DettagliIl bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij ( )
Il bambino come apprendista: la teoria sociocognitiva di Lev Vygotskij (1896-1934) Difficoltà nella diffusione della sua opera: Per morte prematura Perché osteggiata dalla dittatura stalinista degli anni
DettagliPROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia
DettagliSCALA DI MISURAZIONE
SCALA DI MISURAZIONE In base alla tassonomia di BLOOM i dati oggettivi da prendere in considerazione sono: Livello Preparazione Conoscenza Comprensione Applicazione Analisi Sintesi Valutazione SCALA DI
DettagliLABORATORIO. Classi quarte Anno scolastico /
LABORATORIO Classi quarte Anno scolastico / PROGETTAZIONE DIDATTICA Classi quarte LABORATORIO: SCUOLA IN FESTA Mi esprimo nel tempo, nello spazio e nelle ricorrenze MOTIVAZIONE Le feste e le ricorrenze,
DettagliEducazione Fisica e Competenze Motorie
Educazione Fisica e Competenze Motorie Sommario : 1. Un curricolo per competenze motorie: i quadri di riferimento; 2. Abilità motorie conoscenze comportamenti socio-affettivi: relazioni nel processo educativo;
DettagliConoscenza e simulazione mentale
Conoscenza e simulazione mentale Aspetti storici: cognitivismo, mente computazionale, mente modulare Mente simulativa, mente situata e radicata nel corpo (grounding cognition) Mappe cerebrali e mappe mentali
DettagliStile personale di apprendimento
Stile personale di apprendimento Come scoprire il proprio stile di apprendimento attraverso l analisi dei diversi tipi di intelligenza A cura della Dott.ssa Eleonora Crestani Come scoprire il proprio stile
DettagliApprendimento e sviluppo
Apprendimento e sviluppo L apprendimento può essere definito come una duratura modificazione del comportamento che nasce dall esperienza. Tale modificazione può anche non essere immediatamente evidente,
DettagliGLI INTERLOCUTORI DELLA SCUOLA PARITARIA: famiglie, comunità, terzo settore, aziende. Prof. Dario Nicoli Università Cattolica del Sacro Cuore
GLI INTERLOCUTORI DELLA SCUOLA PARITARIA: famiglie, comunità, terzo settore, aziende Prof. Dario Nicoli Università Cattolica del Sacro Cuore Scuola, comunità di comunità La scuola è comunità di comunità:
DettagliUNITA DI APPRENDIMENTO N.1
TITOLO: Oh, che bel castello! UNITA DI APPRENDIMENTO N.1 TIPOLOGIA DELL UA:disciplinare ANNO SCOLASTICO:2011/2012 DESTINATARI:classe I E DATI IDENTIFICATIVI fase preattiva ARTICOLAZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO
DettagliLo sviluppo cognitivo secondo J. Piaget
Lo sviluppo cognitivo secondo J. Piaget Jean Piaget La conoscenza umana può essere considerata come un organo biologico della mente e l acquisizione della conoscenza può essere un processo evolutivo. Conoscenza
DettagliLo sviluppo cognitivo secondo Jerome Bruner
Lo sviluppo cognitivo secondo Jerome Bruner Lo psicologo J. Bruner è stato influenzato dalla teoria storico culturale di Vygotskij, ma anche dalla scienza cognitiva, alla quale aderisce sottolineando l
DettagliCosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico
Parte Prima Cosa sono le scienze umane Il sapere antropologico PRIMA tappa / Che cos è l antropologia culturale............................................. 4 SECONDA tappa / I metodi dell antropologia
Dettagli2.I PERCORSI DI STUDIO
2.I PERCORSI DI STUDIO Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri
DettagliTUTOR DELL APPRENDIMENTO
TUTOR DELL APPRENDIMENTO Hattivalab Giulia Quaglia Prima di iniziare INDICE DELLA PRESENTAZIONE Parte teorica: Gli stili cognitivi La mappa come mediatore didattico Un po di terminologia Utilità per studenti
DettagliStrategia formativa e Portfolio
Strategia formativa e Portfolio Azione F3: Realizzazione di prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti Verso
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliL ITALIANO COME LINGUA SECONDA
L ITALIANO COME LINGUA SECONDA L'apprendimento e lo sviluppo della seconda lingua negli allievi stranieri deve essere al centro dell'azione didattica prevedere modificazioni nelle modalità organizzative
DettagliL approccio costruzionista attraverso la robotica educativa. Scritto da Roberto Orazi
La robotica educativa è un settore di ricerca che si ispira al paradigma costruttivista rielaborato in ottica più tecnologica, grazie alla teoria costruzionista, da Seymour Papert [1] considerato dai più
DettagliOBIETTIVI TRASVERSALI E STRATEGIE
OBIETTIVI TRSVERSLI E STRTEGIE COMPORTMENTI RELTIVI LL EDUCZIONE e LL CONVIVENZ CIVILE OBIETTIVI STRTEGIE RISULTTI TTESI Conoscere e rispettare motivate regole di comportamento; Rispettare l ambiente,
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE
SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA OPERA PIA G. CAVALLINI PROGETTO LETTURA UN MARE DI STORIE L utilizzo della fiaba consente al bambino di vivere esperienze emotivamente forti che correlano mente e cuore e
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA. Anno Scolastico 2009/2010
ISTITUTO PER LA RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE METODOLOGICA IN EDUCAZIONE E FORMAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA Corso di aggiornamento Anno Scolastico 2009/2010 1 LA DIDATTICA
DettagliM U S I C A ESEGUIRE RAPPRESENTARE DECODIFICARE
CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA M U S I C A CLASSI PRIMARIA RICONOSCERE CLASSIFICARE O B I E T T I V I D I UTILIZZARE IMPROVVISARE A P P R E N D I M E N T O ESEGUIRE RAPPRESENTARE DECODIFICARE
DettagliLa didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari
La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari Interdisciplinarietà non come somma di discipline. Modulo interdisciplinare Quali competenze per risolvere un problema interdisciplinare.
DettagliLA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012
LA CENTRALITA DELL ALUNNO NELLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO-2012 in memoria di Maria Famiglietti 10 0ttobre 2014 Luciano Rondanini, dirigente tecnico USR-ER LA LEZIONE PROFESSIONALE DI MARIA FAMIGLIETTI
DettagliSeminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO
Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva - - - IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO SdS Coni Liguria - Genova, 03 dicembre 2011 Dott.sa Sabrina
Dettagli74 Circolo Didattico Scuola dell infanzia via Amantea
74 Circolo Didattico Scuola dell infanzia via Amantea Programmazione per sfondo integratore Mappe della programmazione Griglie con obiettivi di apprendimento Nuclei progettuali Tale programmazione si inserisce
DettagliPROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO. Il metodo Feuerstein nella scuola secondaria di primo grado
PROGETTO DINAMO GENERATORE DI PENSIERO Il metodo Feuerstein nella scuola secondaria di primo grado Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l originalità
DettagliMusica. Programmazione d istituto
Istituto comprensivo MARCONI ANTONELLI Torino Scuola Secondaria di 1 Grado G.Marconi Musica Programmazione d istituto CLASSI PRIME Obiettivi Decodificazione e utilizzo della notazione tradizionale ed altri
DettagliPANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione
UNITA DI APPRENDIMENTO DENOMINAZIONE PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione COMPITO E PRODOTTO FINALE - Realizzazione di un impasto di frumento salato (pane comune, focaccia, focaccia
Dettagli3. In cosa consiste il modello di famiglia borghese?
Besozzi: Società, Cultura, Educazione Capitolo 6: Famiglia e socializzazione: l incontro di generazioni e di genere Capitolo 8: La socializzazione informale: giovani, gruppo dei pari ed esperienza mediale.
DettagliI seminario: Che cos è il tirocinio curricolare?
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Scienze dell educazione Seminari metodologici propedeutici al tirocinio A.A. 2009/2010 I seminario: Che cos è il tirocinio
DettagliCURRICOLO TRASVERSALE SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015-16
CURRICOLO TRASVERSALE SCUOLA PRIMARIA a.s. 2015-16 Competenza n 1: Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. Utilizza la lingua italiana per comprendere semplici enunciati e raccontare esperienze
DettagliProgrammazione Anni 5
Programmazione Anni 5 SEZIONE BLU Scuola d Infanzia Negri- Pavia A.S. 2014/2015 Insegnanti ANNA MONTANA GIUSEPPINA UTTINI PROGRAMMAZIONE ANNI 5 A.S. 2014/2015 SEZIONE BLU La nostra sezione è composta da
DettagliRELIGIONE MODULI OPERATIVI:
RELIGIONE INDICATORE DISCIPLINARE Avviare alla conoscenza della realtà religiosa del territorio ed degli elementi essenziali del linguaggio religioso per costruire un sapere che evidenzi la dimensione
DettagliCognitivismo e neuroscienze cognitive. Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza
Cognitivismo e neuroscienze cognitive Alberto Oliverio Università di Roma, Sapienza L importanza dell azione. Il controllo motorio è in qualche modo il contrario di quanto si verifica nella percezione.
DettagliPROGETO FIABE PER CRESCERE 2. Anno scolastico 2014-2015
PROGETO FIABE PER CRESCERE 2 Anno scolastico 2014-2015 Il Progetto ipotizzato per questo anno scolastico prevede l accostamento al mondo delle fiabe ricche di importanti messaggi grazie all intreccio di
DettagliSNADIR. Corso di formazione Sviluppo sociale
SNADIR Corso di formazione Sviluppo sociale SVILUPPO SOCIALE by Donatello Barone Piergiorgio Barone E un ambito estremamente variegato e ampio per cui non esiste una definizione onnicomprensiva ma possiamo
DettagliPromuovere l educazione socio-emotiva a scuola. Annalisa Morganti
Promuovere l educazione socio-emotiva a scuola Annalisa Morganti EMOZIONARE A SCUOLA Chi? Come? Quando? Perché? COS E UN EMOZIONE? L emozione e le sue a.vazioni A#vazione fisiologica Comportamento A#vazione
DettagliCOMPITI AUTENTICI: PERCHE?
COMPITI AUTENTICI: PERCHE? COMPITO AUTENTICO O DI REALTÀ È la costruzione di condizioni che favoriscano l esercizio di competenze, attraverso la mobilitazione di risorse personali 2 ORIENTAMENTI PER LA
DettagliLa V di Gowin A cura di Lucilla Ruffilli e Daniela Berardi Laboratorio Epistemologico Pensare per storie
La V di Gowin Schema V (1) Elementi concettuali Elementi metodologici Filosofia Teorie Principi e sistemi concettuali Concetti Quesiti o problemi Le risposte richiedono un attiva interazione tra lato destro
DettagliSviluppo tipico e atipico dall infanzia all adolescenza
Università degli Studi di Enna Kore " Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società PSICOLOGIA CLINICA Insegnamento di Sviluppo tipico e atipico dall infanzia all adolescenza Prof.ssa Irene Petruccelli
DettagliPROGRAMMA PREVENTIVO
Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: MATEMATICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA
DettagliMAPPA CONCETTUALE AREA TRASVERSALE. Galileo Chini e il Liberty
MAPPA CONCETTUALE AREA TRASVERSALE Galileo Chini e il Liberty Galileo Chini e il Liberty Achièrivoltoilpercorso? Il percorso è rivolto agli studenti delle classi II,IV e V del Liceo Linguistico Galileo
Dettagli