Percorso formativo 24 crediti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche PF 24

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1 Percorso formativo 24 crediti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche PF 24 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO

2 Università degli Studi di Bari Aldo Moro PF24 PROCESSI COGNITIVI, DI APPRENDIMENTO E DI SVILUPPO Modulo B Memoria Tiziana Lanciano tiziana.lanciano@uniba.it

3 Cosa è la memoria E la funzione che ci permette di codificare, conservare nel tempo e recuperare le informazioni tratte dalla nostra esperienza quotidiana E un sistema dinamico in continuo divenire: Non è la fotografia della storia Prevede anche elaborazione e ricostruzione Certo grado di distorsione E limitata sia in termini quantitativi sia in termini di durata E dotata di una natura multisistemica

4 Il processo Codifica Ritenzione Recupero modo in cui l informazione al suo arrivo è immagazzinata in un sistema modo in cui l informazione viene conservata in un sistema nel corso del tempo modo in cui l informazione viene estratta da un sistema

5 La codifica Fondamentale per il successivo ricordo in quanto ne consente la fissazione Legata all attenzione Legata allo stato emotivo Distinzione tra: codifica superficiale (aspetti generali e caratteristiche fisiche) codifica profonda (significati e connessioni causali; generalmente legata agli aspetti emotivi)

6 La ritenzione Capacità di mantenere l informazione in memoria finché ci serve La ripetizione favorisce il consolidamento della traccia mnestica La codifica semantica favorisce il consolidamento della traccia mnestica

7 Il recupero Rievocazione dell informazione acquisita Non tutto è recuperabile Oblio Processo non immediato: Rievocazione (recall) Riconoscimento (recognition) Riapprendimento

8 in sintesi Ricordare dipende da: Modo in cui gli stimoli vengono codificati Forza della traccia mnestica Contesto di recupero

9 I sistemi di memoria

10 Il Modello Multiprocesso [Atkinson E Shiffrin, 1968; 1977] SISTEMA DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI La struttura di base del sistema di memoria è formata da 3 tipi di memoria: 1. deposito (registro) sensoriale 2. deposito a breve termine (MBT) 3. deposito a lungo termine (MLT)

11 Il Modello Multiprocesso AMBIENTE MEMORIA SENSORIALE Trattiene l informazione per qualche secondo MEMORIA A BREVE TERMINE Trattiene l informazione per pochi minuti circa MEMORIA A LUNGO TERMINE Trattiene l informazione in modo relativamente permanente

12 Deposito Sensoriale L informazione entra per la prima volta nel sistema della memoria attraverso un organo di senso e viene immagazzinata nel primo deposito CARATTERISTICHE Conserva per un breve spazio di tempo una registrazione quasi letterale dell immagine sensoriale La sua funzione è di mantenere disponibile l informazione il tempo necessario per permettere il riconoscimento

13 Deposito Sensoriale Registra le informazioni in ingresso Trattiene le informazioni per tempi brevissimi (1-2 secondi) Registra le informazioni provenienti da stimoli ambientali (visivi, uditivi) Stimoli visivi = memoria iconica Stimoli uditivi= memoria ecoica.

14 Memoria a breve termine (MBT) Sistema di memoria usato per trattenere piccole quantità di informazioni per periodi di tempo relativamente brevi CARATTERISTICHE Non può conservare molte informazioni contemporaneamente Sistema di elaborazione e ritenzione dell informazione tipo verbale ed uditivo con capacità limitata per un breve periodo di tempo che decade nel giro di pochi minuti

15 Memoria a breve termine (MBT) Ha molteplici funzioni, la principale delle quali è quella di mantenere attiva l informazione necessaria perché l informazione venga elaborata e utilizzata La capacità o span di memoria immediata è molto limitata Span = quantità d informazioni che possono essere conservate contemporaneamente nella MBT ed è solitamente compreso tra 5 e 9, in media 7: magico numero sette più o meno due

16 Memoria a breve termine (MBT)

17 Memoria a breve termine (MBT) Chunking: riorganizzare le informazioni raggruppandole per favorirne la conservazione in memoria Reiterazione: ripetere o ripassare mentalmente l informazione per trattenerla nella memoria a breve termine

18 Memoria di lavoro (Working Memory-WM) (Baddeley e Hitch, 1974) Grazie alle ricerche di Baddeley (1990) la MBT non è più vista solo come una stazione di passaggio ma come struttura multicomponenziale ESECUTIVO CENTRALE TACCUINO VISUO-SPAZIALE TAMPONE EPISODICO CIRCUITO FONOLOGICO

19 Memoria di lavoro (Working Memory-WM) (Baddeley e Hitch, 1974) Esecutivo centrale: Sistema flessibile per il controllo e la regolazione dei processi cognitivi richiesti dalla situazione Collega le informazioni provenienti dalle diverse fonti in episodi coerenti Coordina i sottosistemi Orienta le risorse attentive

20 Memoria di lavoro (Working Memory-WM) (Baddeley e Hitch, 1974) Circuito fonologico: concerne il parlato e conserva l ordine con cui le parole sono presentate Taccuino visivo spaziale: concerne informazioni visive e spaziali e le immagini mentali Tampone episodico: collega e integra in unità integrate e coerenti lungo anche un ordine cronologico

21 Memoria a Lungo Termine (MLT) E l ultima componente del sistema multiprocessuale, che conserva tutte le informazioni che abbiamo appreso. Vengono custoditi il proprio nome e quello degli amici, parole, loro significato, esperienze felici, infelici, conoscenza delle capacità e programmi motori, come si gioca a tennis o si va in bicicletta, ecc.

22 Effetto di priorità Effetto di recenza Memoria a Lungo Termine (MLT)

23 Memoria a Lungo Termine (MLT) MEMORIA DICHIARATIVA MEMORIA SEMANTICA MLT MEMORIA EPISODICA MEMORIA NON DICHIARATIVA

24 MEMORIA A LUNGO TERMINE Distinzione tra: Memoria intenzionale o esplicita o dichiarativa: conservazione di informazioni che riguardano eventi specifici o conoscenze. E un processo consapevole perché si sa di ricordare Memoria incidentale o implicita o non dichiarativa: riguarda la capacità di ricordare senza averne consapevolezza, in quanto è una conoscenza che si manifesta in prestazioni senza che il soggetto ne abbia consapevolezza

25 Memoria Dichiarativa Rispondi: Cosa hai mangiato a colazione oggi? Chi è Cristoforo Colombo?

26 Memoria Dichiarativa Distinzione operata da Tulving: Memoria episodica (I remember) Memoria semantica (I know)

27 Memoria Episodica Repertorio di ricordi che costituiscono il passato personale dell individuo = memoria autobiografica I ricordi immagazzinati in tale memoria sono codificati secondo più codici (sia quello verbale sia quello basato sulle immagini), e sono particolarmente vividi

28 Memoria Semantica È il patrimonio mentale che la persona possiede circa le parole, i simboli, i significati, i concetti Implica una conoscenza di fatti, concetti, elementi linguistici che, a differenza della memoria episodica vera e propria, non sono legati a un contesto Per Tulving queste 2 forme di memoria (episodica e semantica) sono indipendenti

29 Memoria Procedurale E la conoscenza su come fare le cose Viene acquisita lentamente con l esercizio Tale memoria riguarda quei ricordi che vengono appresi e recuperati senza una piene coscienza (es. procedure x andare in bicicletta)

30 Organizzazione delle informazioni nella MLT Le informazioni sono conservate nella MLT in modo organizzato e strutturato Memoria semantica = modello a rete Ogni concetto è collegato per associazione ad altri concetti per effetto dell esperienza. Es. cane associato a ha 4 zampe e abbaia

31 Organizzazione delle informazioni nella MLT Modello di organizzazione gerarchica (Collins e Quillian, 1969)

32 Organizzazione delle informazioni nella MLT Modello di organizzazione gerarchica (Collins e Quillian, 1969) La ricerca nel sistema della rete semantica richiede tempo: tanto più quanto più lontani sono tra di loro nella rete i termini della ricerca (soggetto e predicato) Il canarino è giallo (++) Il canarino ha le ali (+)

33 Organizzazione delle informazioni nella MLT Modello di attivazione per diffusione (Collins e Loftus, 1975) Nodi collegati per connessione semantica es., chiedendo ai soggetti di elencare i nomi di membri di una categoria, si osserva che ci sono membri che ricorrono con più frequenza: si tratta di elementi collegati più strettamente alla categoria Attivazione che si diffonde rapidamente da un nodo all altro

34 Organizzazione delle informazioni nella MLT Schemi, script, frames La realtà è codifica utilizzando strutture astratte, altamente coese e flessibili Modello utilizzato nell interpretazione e comprensione del mondo In relazione alla parola cane, possediamo uno schema mentale di cane, una rappresentazione astratta che non corrisponde a nessun cane specifico

35 Immaginazione e Memoria Quante finestre ha la vostra casa? Teoria del doppio sistema di codifica (Paivio, 1971; 1979) 2 sistemi di codifica indipendenti ma fortemente interconnessi per codifica, organizzazione, trasformazione, ritenzione e recupero dell informazione Sistema immaginativo-visivo Sistema verbale

36 Immaginazione e Memoria stimoli figurali o ad alto valore di immagine sono ricordati con più facilità perché attivano una codifica per immagini se sono anche familiari attivano anche la codifica verbale perché diamo un nome alla figura STIMOLI SISTEMA DI CODIFICA IMMAGINATIVA VERBALE Immagini Parole AVI Parole BVI +++

37 Codifica e recupero nella MLT Come recuperiamo una informazione dalla memoria? Non trovarla non significa che non ci sia ma: Cercato nel modo sbagliato Archiviato nel modo sbagliato Strategia codifica = strategia recupero: Ruolo del contesto (interno ed esterno)

38 Codifica e recupero nella MLT Esperimento di Godden & Baddley (1975) sui palombari

39 Codifica e recupero nella MLT Dimenticare un quaderno a casa Dimenticare una formula di chimica E sempre dimenticare? Memoria prospettica Codifica e apprendimento

40 Strategie di memoria La strategia è una modalità utilizzata per affrontare un compito cognitivo, quale un compito di memoria Strategie di codifica: Codifica profonda Codifica organizzata Doppia codifica Codifica immaginativa

41 Strategie di memoria Reiterazione meccanica (ripetere più volte a livello vocalico o subvocalico) Associazione (collegamento con qualcosa di familiare) Mediazione (uso di un legame tra il difficile e il facile) Tecnica della parola chiave ( floor trasformarlo in fiore e collegarlo in il fiore sul pavimento ) Organizzazione in categorie Schemi, mappe, tabelle, disegni Il processo cognitivo della memoria è in funzione della strategia di memoria utilizzata.

42 Strategie di memoria

43 Metamemoria Settore più vasto della teoria metacognitiva che riguarda la conoscenza e il controllo dei processi di memoria. Comprende tutte quelle conoscenze e abilità che riguardano ciò che il soggetto sa e crede, le strategie che usa, le motivazioni che lo spingono La metamemoria viene definita come conoscenza potenzialmente verbalizzabile che una persona possiede su vari aspetti di immagazzinamento e recupero dell'informazione Una buona metamemoria prestazione mnestica ruolo causale sulla

44 Metamemoria Flavell e Wellman (1977) distinguono la sensibilità la conoscenza delle variabili La sensibilità corrisponde alle conoscenze procedurali relative ai compiti di memoria ( es. so descrivere come si prepara il caffè) Le variabili di metamemoria includono tre diverse aree: la persona il compito le strategie

45 Differenze individuali Flavell sostiene che le potenziali difficoltà sottostanti il mancato uso delle strategie siano imputabili a: Deficit di mediazione Deficit di produzione Educare ed istruire all uso di strategie Anche se L uso spontaneo, maturo e flessibile non è il risultato automatico di un training

46 Disturbi della memoria Difficoltà di memoria = difficoltà di apprendimento Stare attenti a non cadere nell equivoco che disturbo della memoria indichi difficoltà di conservare le informazioni Quale memoria? Quale sistema? Quale modalità?

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