L AMBIENTE UNA RISORSA DA TUTELARE. Dormelletto, Novara, 14 ottobre 2014

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1 L AMBIENTE UNA RISORSA DA TUTELARE Dormelletto, Novara, 14 ottobre 1 1

2 MATERIE DI OGGI Le novità in materia di diritto ambientale Decreto terra dei fuochi Protocolli operativi per la P.L. 2

3 Aspetti tecnico-operativi nel nuovo TESTO UNICO in materia ambientale Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ultimi aggiornamenti: D.L.vo 46/ riforma 152 Legge 116/ - Legge 56/ province D.M. 126/ Sistri - 3

4 Ambito di applicazione Le specifiche materie sono: PARTE SECONDA - Valutazione ambientale strategica (VAS) - Valutazione di impatto ambientale (VIA) - Autorizzazione ambientale integrata (A.I.A.) PARTE TERZA - Difesa del suolo e lotta alla desertificazione -Tutela delle acque dall inquinamento - Gestione delle risorse idriche PARTE QUARTA - Gestione dei rifiuti - Bonifica dei siti contaminati PARTE QUINTA - Tutela dell aria - Riduzione delle emissioni in atmosfera PARTE SESTA - Tutela risarcitoria del danno ambientale

5 AUA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 13 marzo 2013, n. 59 Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35. (13G00101). (GU n.124 del Suppl. Ordinario n. 42) Vigente al: In vigore dal 13 giugno

6 Allegato 1 Allegato 2 Allegato 3 Allegato 4 6

7 QUALI SONO LE 7 NUOVE AUTORIZZAZIONI? SCARICHI RIFIUTI E FANGHI EMISSIONI RUMORE E le sanzioni? 7

8 RIASSUMENDO: Che cosè Quando chiederla Tempi Durata A quali imprese si applica Istruttoria Conferenza obbligatoria Modifiche sostanziali e non sostanziali 8

9 E l art. 256??? E l art. 185?? E la nota Ministeriale del 1 marzo 2011? E la bozza del disegno di legge? Le le no E l art. 256??? E l art. 185?? E la nota Ministeriale del 1 marzo 9

10 RIFIUTO ( ART. 183) SI DISFI ABBIA intenzione ABBIA L OBBLIGO DI DISFARSI 10

11 RIFIUTO URBANO SPECIALE PERICOLOSO NON PERICOLOSO 11

12 Altro esempio: SFALCI E POTATURE Art. 185 TUA Nota Ministero Ambiente del 1 marzo 2011 Cassazione del 12 marzo Se classificati rifiuti urbani Regolamenti comunali Se inceneriti : nuovo art. 256 bis ( ma sanzione amministrativa e non penale ) 12

13 Ricordatevi di scrivere così nella CNR : TRASPORTO DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI Sanzione di cui all'art. 258, comma 4, Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, articolo sostituito dall'art. 35 del Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n. 205, ma successivamente è stato effettuato il relativo ripristino delle sanzioni, in attesa dell'entrata in vigore del sistema Sistri, con l'art. 4 del Decreto legislativo 7 luglio 2011, n. 121, così come confermato dalla Legge 30 ottobre 2013, n. 125, art. 11, così ribadito dal Ministero dell'ambiente, con 15/10/ 13 Circolare n. 1 del 31 ottobre punto 5 -.

14 Disegno di Legge Presentato al Senato della Repubblica il 21 gennaio «Disposizioni per il coordinamento delle attività investigative, giudiziarie e di accertamento, concernenti il contrasto ai reato contro l ambiente e la salute Modifiche al codice penale e al codice di Procedura penale modifiche al D.L.vo 152/2006 >> NUOVI CORPI DIAS 14

15 NUOVI CORPI DIAS Direzione Investigativa Ambiente Salute Art.4 Compiti e attribuzioni La DIAS ha il compito di effettuare, coordinare e monitorare le indagini di polizia giudiziaria relative ai reati ambientali e di assicurare lo svolgimento delle attività di investigazione preventiva attinenti ai crimini Ambientali e contro la salute. Art. 5 Organigramma Nella DIAS confluiscono le unità designate da ciascuna forza dell Ordine della Polizia di Stato, dell Arma dei Carabinieri e corpo speciale NOE, Dei Vigili del Fuoco, del Corpo della Guardia di Finanza, delle Polizie Provinciali, delle Polizie Municipali e le unità tecniche professionali, Dell ISPRA, ARPA, ASL Art. 6 Mansioni Art. 7 Reclutamento Art. 9 Formazione Art. 10 Ufficiali di Polizia Giudiziaria.

16 Vincitore del Festival di Sanremo ROCCO HUNT.. L AUMENTO DI TUMORI SIAMO LA TERRA DEL SOLE NON LA TERRA DEI FUOCHI LA MIA GENTE NON DEVE MORIRE Legge 6 febbraio, n. 6 Nuovo articolo 256 bis/152

17 TERRA DEI FUOCHI ( art. 256 bis ) Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate è punito con la reclusione da due a cinque anni. aumento se pericolosi 17

18 TERRA DEI FUOCHI Si applica in tutto lo stato, con le aggravanti se il reato è commesso nelle Regioni di cui alla L

19 TERRA DEI FUOCHI Se privato penale Se impresa o ente penale 19

20 TERRA DEI FUOCHI E l art. 256??? E l art. 185?? E la nota Ministeriale del 1 marzo 2011? E la bozza del disegno di legge? Le le norme regionali di Polizia mineraria e prevenzione incendi? 20

21 TERRA DEI FUOCHI Nuovo comma 6 ( Legge 116/ ) Si applicano le sanzioni di cui all articolo 255 se le condotte di cui al comma 1 hanno ad oggetto rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi. Non sussiste sanzione se l abbruciamento riguarda materiale agricolo o forestale naturale 21

22 NUOVO ARTICOLO 182 comma 6 bis Le attività di raggruppamento e abbruciamento in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro dei materiali vegetali.. effettuate nel luogo di produzione, costituiscono normali pratiche agricole consentite per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o ammendanti, e non attività di gestione dei rifiuti. Nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle regioni, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata. I comuni hanno sempre la facoltà di sospendere o vietare la 22 combustione del materiale

23 ABBANDONO DI RIFIUTI NORMA SANZIONATORIA Art. 192 Così sanzionato dall art. 255 e 256 /152 23

24 TERRA RIFIUTO NO RIFIUTO 15/10/ 24 24

25 Art. 186 Terre e rocce da scavo Sottoprodotto OGGI ABROGRATO DEFINTIVIAMENTE 15/10/ 25

26 art. 185 Esclusioni dall ambito di applicazione Non rientrano nel campo di applicazione della parte quarta del presente decreto: a)... b)* il terreno (in situ), inclusi il suolo contaminato non scavato e gli edifici collegati permanentemente al terreno, fermo restando quanto previsto dagli artt. 239 e ss. relativamente alla bonifica di siti contaminati; c) *il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso di attivita` di costruzione, ove sia certo che esso verra` riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito in cui e` stato escavato;... f) le materie fecali, se non contemplate dal comma 2, lettera b), paglia, sfalci e potature, nonche` altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa mediante processi o metodi che non danneggiano l ambiente ne` mettono in pericolo la salute umana. 2. Sono esclusi dall ambito di applicazione della parte quarta del presente decreto, in quanto regolati da altre disposizioni normative comunitarie, ivi incluse le rispettive norme nazionali di recepimento:... d) i rifiuti risultanti dalla prospezione, dall estrazione, dal trattamento, dall ammasso di risorse minerali o dallo sfruttamento delle cave, di cui al decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 117; 3. Fatti salvi gli obblighi derivanti dalle normative comunitarie specifiche, sono esclusi dall ambito di applicazione della Parte Quarta del presente decreto i sedimenti spostati all interno di acque superficiali ai fini della gestione delle acque e dei corsi d acqua o della prevenzione di inondazioni o della riduzione degli effetti di inondazioni o siccita` o ripristino dei suoli se e` provato che i sedimenti non sono pericolosi ai sensi della decisione 2000/532/CE della Commissione 15/10/ del 3 maggio 2000, e successive modificazioni. 26

27 Art. 185 Esclusioni dall ambito di applicazione 4. Il suolo escavato non contaminato e altro materiale allo stato naturale, utilizzati in siti diversi da quelli in cui sono stati escavati, devono essere valutati ai sensi, nell ordine, degli articoli 183, comma 1, lettera a), 184-bis e 184-ter. 15/10/ 27

28 SI RIFIUTO Art. 183, comma 1, lett. a) Art. 184 Classificazione 1. Ai fini dell attuazione della parte quarta del presente decreto i rifiuti sono classificati, secondo l origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosita, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi Sono rifiuti speciali: a)... b) i rifiuti derivanti dalle attivita` di demolizione, costruzione, nonche` i rifiuti che derivano dalle attivita` di scavo, fermo restando quanto disposto dall articolo 15/10/ 184-bis; 28

29 «VIA DI MEZZO «= SOTTOPRODOTTO Art. 184 bis SOTTOPRODOTTO 1. E` un sottoprodotto e non un rifiuto ai sensi dell articolo 183, comma 1, lettera a), qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa tutte le seguenti condizioni: a) la sostanza o l oggetto e` originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non e` la produzione di tale sostanza od oggetto; b) e` certo che la sostanza o l oggetto sara` utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi; c) la sostanza o l oggetto puo` essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale; d) l ulteriore utilizzo e` legale, ossia la sostanza o l oggetto soddisfa, per l utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell ambiente e non portera` a impatti complessivi negativi sull ambiente o la salute umana. 2. Sulla base delle condizioni previste al comma 1, possono essere adottate misure per stabilire criteri qualitativi o quantitativi da soddisfare affinche` specifiche tipologie di sostanze o oggetti siano considerati sottoprodotti e non rifiuti. All adozione di tali criteri si provvede con uno o piu` decreti del Ministro dell ambiente e della tutela del territorio e del mare, ai sensi 15/10/ dell articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, in conformita` a quanto previsto 29 dalla disciplina comunitaria.

30 Il D.M. 161/2012 quando si applica? Titolo della norma : «Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo «Art. 184 bis comma 2 bis 2-bis. Il decreto.. 161,.si applica solo alle terre e rocce da scavo che provengono 15/10/ 30 da attività o opere soggette a.v.i.a. o A.I.A.

31 Quando il rifiuto muore e diventa bene? art. 184 ter Cessazione della qualifica di rifiuto 1. Un rifiuto cessa di essere tale, quando e` stato sottoposto a un operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, e soddisfi i criteri specifici, da adottare nel rispetto delle seguenti condizioni: a) la sostanza o l oggetto e` comunemente utilizzato per scopi specifici; b) esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto; c) la sostanza o l oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti; d) l utilizzo della sostanza o dell oggetto non portera` a impatti complessivi negativi sull ambiente o sulla salute umana. 15/10/ Cassazione 5925 del Discarica senza inquinamento la 31 discarica abusiva non implica necessariamente la contaminazione del suolo

32 Per chi lavora con gli uffici tecnici degli enti locali Art Manutenzione alle infrastrutture Art. 266 comma 4 - Lavori da manutenzione 15/10/ 32

33 Decreto Delfare Legge 9 agosto 2013, n. 98 Art Le matrici materiali da riporto devono essere sottoposte al test di cessione.. Non siano risultate conformi ai limiti del test di cessione sono fonti di contaminazione e come tali devono essere rimosse o devono essere rese conformi al test di cessione tramite operazioni di trattamento che rimuovano i contaminanti o devono esssere sottoposte a messa in sicurezza permanente utilizzando le migliori tecniche disponibili 15/10/ 33

34 Decreto Delfare Legge 9 agosto 2013, n. 98 Art. 41, comma 3 bis -. I materiali di scavo proveniente dalle miniere dismesse, o comunque esurite, collocate all interno di siti SIN, possono essere utilizzati nell ambito delle medesime aree minerarie per la realizzazione di reinterri, riempimenti, rimodellazioni, miglioramenti fondiari a condizione caratterizzazione. Sotto i valori All 5. 15/10/ 34

35 TERRE SI RIFIUTO TRASPORTO - Iscrizione Albo Nazionale Gestori Ambientali - Formulario Identificazione Rifiuto - Registri carico e scarico - Modello Unico Dichiarazione Ambientale 15/10/ 35 35

36 E QUANDO E TARDI? Condanna Decreto Legislativo 231 /2001 Condanna di sanzione pecuniaria fino a ,00 euro 15/10/ 36

37 Gestione rifiuti Gli adempimenti 37

38 Formulario per il trasporto 1 a copia produttore/detentore 2 a copia trasportatore (controfirmata e datata in arrivo dal destinatario) 3 a copia destinatario 4 a copia produttore/detentore (controfirmata e datata in arrivo dal destinatario)-la 4 a copia deve essere trasmessa al produttore/detentore dal trasportatore. 38

39 Formulario per il trasporto La ricezione della quarta copia (controfirmata e datata in arrivo dal destinatario) limita la responsabilità del produttore/detentore rispetto alla corretta gestione del rifiuto da parte dell impianto autorizzato. 39

40 Formulario di identificazione FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE RIFIUTO Serie e Numero:.. del./.../. (DL n. 22 del 05/02/97 art. 15) Numero registro:.. (1) Produttore/Detentore: unità locale:.... C. fisc.:. N. Aut/Albo:... del././. (2) Destinatario: Luogo di destinazione:..... C. fisc.:. N. Aut/Albo:... del..././. (3) Trasportatore del rifiuto:..... C. fisc.:. N. Aut/Albo:... del..././. Trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti nel proprio stabilimento (..) di..... Annotazioni: (4) Caratteristiche del rifiuto: Descrizione:... Codice Europeo: /... Stato fisico:... [1] [2] [3] [4] Caratteristiche di pericolo: N. Colli/contenitori:. (5) Rifiuto destinato a:.. [recupero/smaltimento] Caratteristiche chimico/fisiche: (6) Quantità: (-) Kg o litri (P. Lordo:..... Tara:...) (-) Peso da verificarsi a destino. (7) Percorso (se diverso dal più breve):.... (8) Trasporto sottoposto a normativa ADR/RID: (SÌ) (NO) (9) Firme: FIRMA DEL PRODUTTORE/DETENTORE:.. FIRMA DEL TRASPORTATORE:.... (10) Cognome e nome del conducente Targa automezzo: Targa rimorchio:.. Data/ora inizio trasporto:.... del././... (11) Riservato al destinatario Si dichiara che il carico è stato: (-) accettato per intero (-) accettato per la seguente quantità (Kg o litri): (-) respinto per le seguenti motivazioni: Data. FIRMA DEL DESTINATARIO:

41 Registri di carico e scarico Devono tenere il registro i soggetti obbligati a presentare il MUD (art. 11, comma 3): i produttori di rifiuti pericolosi i produttori di rifiuti NON pericolosi derivanti da lavorazioni artigianali e industriali o da trattamenti effettuati sui fumi o sulle acque e chiunque effettua: raccolta e trasporto di rifiuti prodotti da terzi commercio e intermediazione operazioni di recupero e di smaltimento 41

42 42

43 MUD soggetti obbligati chiunque effettua: raccolta e trasporto di rifiuti prodotti da terzi commercio e intermediazione operazioni di recupero e di smaltimento imprese ed enti che producono: rifiuti pericolosi rifiuti non pericolosi di cui all art. 7, comma 3, lett. c), d) e g)

44 IL DANNO AMBIENTALE 44

45 TESTO UNICO AMBIENTALE Esso prevede un titolo apposito, composto da 20 articoli e qualifica il danno ambientale quale: qualsiasi deterioramento misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell utilità assicurata da quest ultima Norme in materia di tutela risarcitoria contro i danni all ambiente Abroga l art. 18 L. 349/86 individua il Ministero quale autorità competente riprende i criteri di prevenzione e riparazione ordinanza ministeriale 45

46 Sistri!!!!! D.M. 18 febbraio 2011 n. 52 TESTO UNICO SISTRI 46

47 LA GRANDE NOVITA IN MATERIA DI RIFIUTI OBBLIGHI DAL 1 OTTOBRE 2013 SISTRI 47

48 SISTRI 30 maggio NOVITA Richiesta Trasferimento Unità Locale Richiesta Chiusura Unità Locale Richiesta Cancellazione Azienda 28 maggio Richiesta sostituzione Dispositivo USB causa Danneggiamento Richiesta sostituzione Dispositivo USB causa Smarrimento Richiesta sostituzione Dispositivo USB causa Furto Richiesta duplicazione Dispositivo USB Richiesta Dispositivo USB aggiuntivo Richiesta sostituzione Black Box causa Furto Geolocalizzazione sede e unità locale 15/10/ 48

49 Dispositivo USB o Token USB 49

50 DISPOSITIVI ELETTRONICI (art. 3, comma 6 D.M.) CHIAVETTA TOKEN USB: permette l accesso univoco alle persone fisiche dotate di autorizzazione e l utilizzo della loro firma elettronica. Il carico dei trasportatori avviene quando, all arrivo del rifiuto all impianto di produzione, il conducente inserisce la chiavetta nel computer del produttore; lo scarico avviene quando il delegato dell azienda di destinazione prende in carico il rifiuto. Può contenere fino a 3 certificati che individuano le persone fisiche autorizzate. E dotata di username, password per accedere il sistema, codice PIN (sblocco dispositivo) e codice PUK (sblocco personale). 50

51 DISPOSITIVI ELETTRONICI (art. 3, comma 6 D.M.) BLACK BOX: dispositivo (15x10x5 cm) installato sugli automezzi che trasportano rifiuti speciali affinchè se ne possa tracciare il percorso (al momento della consegna una lista delle officine autorizzate della Provincia sarà consegnata ai trasportatori). 51

52 CCTA; GESTIONE DEL SISTRI controlli - ISPRA; Albo Nazionale Gestori Ambientali. 52

53 ROTTAMI FERROSI Rifiuto? Se si trattarlo come tale Non rifiuto? Autorizzazione in regime ordinario e in regime semplificato 53

54 54

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