Il comitato di. valutazione. Corropoli (TE), 13 ottobre Mariella Spinosi. Indicatori e protocolli per una premialità equa.
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- Lucrezia Monti
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1 d o c e n t i Corropoli (TE), 13 ottobre 2015 Il comitato di C o m i t a t o d i V valutazione Indicatori e protocolli per una premialità equa Mariella Spinosi
2 Come è costituito il Comitato di Valutazione [comma 129 legge 107/2015, p. 1 e 2] 1. Presso ogni istituzione scolastica ed educativa è istituito il comitato per la valutazione dei docenti. 2. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal DS ed è costituito dai seguenti componenti. a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; Gen Esterno DS Gen/ Stud b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto; doc doc doc c) un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. 2
3 Da qui i primi dubbi dei docenti e dei sindacati Quale specifica funzione avrà all interno dell organo il membro esterno individuato dall ufficio scolastico regionale? Membro esterno Come verranno scelti i genitori e gli studenti? [auto/candidature, requisiti, ] Come verranno scelti i docenti componenti del comitato di valutazione da pare del collegio? [auto/candidature, requisiti, ] I criteri individuati, gli atti del comitato, le motivazione del bonus sul merito assegnato dal dirigente scolastico saranno resi pubblici? 3
4 Che ruolo ricopre il membro esterno Membro esterno È una presenza che evita l autoreferenzialità? È un membro di garanzia? È una opportunità per confrontarsi sulle scelte e per socializzarle? 4
5 Soffermiamoci sul membro esterno Sappiamo che è nominato dall Ufficio Scolastico Regionale Membro esterno che per l immediato C è una scuola di pensiero che sembra voglia privilegiare la componente dirigenziale [il DS dello stesso ambito territoriale, anche per evitare rimborsi spese] Sembra che sia una carica onorifica [non ci sono gettoni] Che a regime Si spera che vengano coinvolti anche gli insegnanti bravi, attraverso criteri selettivi pubblici, con avviso pubblico dell USR Si spera che sia ipotizzato almeno il rimborso delle spese di viaggio 5
6 C è il valore aggiunto se il membro esterno è un insegnante? I docenti si sentono maggiormente garantiti? Il potere del dirigente è maggiormente bilanciato? o invece si fidano poco di un pari grado? o invece c è un peso eccessivo del punto di vista del docente Ma quali requisiti devono avere i membri esterni docenti? Insegnante: membro esterno e quali altri incentivi possono avere visto che, con tutta probabilità, non saranno retribuiti? 6
7 Genitori e studenti Ci sono incertezze su come vengono scelti e da chi Ci sono storiche perplessità sulla partecipazione dello studente C è una sottaciuta paura per eventuali ritorsioni 7
8 E gli insegnanti? Scelti con le modalità usuali? Quali requisiti devono avere? Devono rappresentare tutti i gradi di scuola (per. es. IC)? Ci sono incompatibilità (per es. RSU)? 8
9 Primo principio: far funzionare la scuola Salvaguardare i criteri che permettono ad una scuola di funzionare bene Riconoscere e valorizzare le persone che sanno far funzionare la scuola 9
10 Secondo principio: la scuola è luogo di condivisione Deve prevalere la cultura della scuola e non dei singoli soggetti Chi viene scelto (per qualsiasi compito di responsabilità) deve essere portatore di idee e concetti elaborati e condivisi collegialmente 10
11 Terzo principio: niente può essere sacrificato alla trasparenza Non ci può essere condivisione senza trasparenza Amministrazione scuola trasparente La trasparenza aumenta il clima di fiducia, sollecita le persone ad impegnarsi e fa crescere il senso di appartenenza 11
12 Per tali domande sulla composizione del comitato di valutazione non ci sarà un atto amministrativo con ulteriori indicazioni, ma è una questione di clima della scuola e di modello di leadership Sentirsi parte
13 Entriamo nel merito Compiti e responsabilità del Comitato di Valutazione Gen Esterno DS Gen/ Stud doc doc doc 13
14 C o m p i t i e r e s p o n s a b i l i t à Cosa fa il Comitato di Valutazione? [comma 129 legge 107/2015] 1. Individua i criteri per la valorizzazione dei docenti 2. Esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo Anno di prova Teachers 3. Valuta il servizio su richiesta dell'interessato 14 Valutazione del servizio
15 1. Criteri per la valorizzazione dei docenti [co 129 legge 107/2015, p. 3] Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. 15
16 Chi definisce i criteri per la valorizzazione dei docenti? [comma 130 legge 107/2015] Le Istituzioni scolastiche USR c r i t e r i Al termine del triennio , gli uffici scolastici regionali inviano al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti ai sensi dell'articolo 11 del testo unico di cui al decreto 16 legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 del presente articolo.
17 Il comitato tecnico scientifico nazionale [comma 130 legge 107/2015] Sulla base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, previo confronto con le parti sociali e le rappresentanze professionali, predispone le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale. Confronto con Comitato tecnico scientifico Rappresentanze professionali Tali linee guida sono riviste periodicamente, su indicazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sulla base delle evidenze che emergono dalle relazioni degli 17 uffici scolastici regionali.
18 2. Superamento del periodo di prova [comma 129 legge 107/2015, p. 4] Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a), ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor. Gen d o c E s t e r n o d o c DS DS Gen/ S t u d d o c 18
19 Il docente in prova è valutato dal comitato o dal Dirigente? [comma 117 legge 107/2015] Il personale docente ed educativo in periodo di formazione e di prova è sottoposto a valutazione da parte del dirigente scolastico, sentito il comitato per la valutazione ( ) sulla base dell'istruttoria di un docente al quale sono affidate dal dirigente scolastico le funzioni di tutor. Docente in prova DS 19
20 3. Valutazione su richiesta [comma 129 legge 107/2015, p. 5] Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 [TU 297/1994] su richiesta dell'interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501 [TU 297/1994]»
21 D.lgs 16 aprile 1994 n, 297, art Valutazione del servizio del personale docente 1. Il personale docente può chiedere la valutazione del servizio prestato per un periodo non superiore all'ultimo triennio. 2. Alla valutazione del servizio provvede il comitato per la valutazione del servizio di cui all'articolo 11, sulla base di apposita relazione del direttore didattico o del preside che, nel caso in cui il docente abbia prestato servizio in altra scuola, acquisisce gli opportuni elementi di informazione. 3. La valutazione è motivata tenendo conto delle qualità intellettuali, della preparazione culturale e professionale, anche con riferimento a eventuali pubblicazioni, della diligenza, del comportamento nella scuola, dell'efficacia dell'azione educativa e didattica, delle eventuali sanzioni disciplinari, dell'attività di aggiornamento, della partecipazione ad attività di sperimentazione, della collaborazione con altri docenti e con gli organi della scuola, dei rapporti con le famiglie degli alunni, nonché di attività speciali nell'ambito scolastico e di ogni altro elemento che valga a delineare le caratteristiche e le attitudini personali, in relazione alla funzione docente. Essa non si conclude con giudizio complessivo, né analitico, né sintetico e non è traducibile in punteggio. 4. Avverso la valutazione del servizio è ammesso ricorso al provveditore agli studi che, sentita la competente sezione per settore scolastico del consiglio scolastico provinciale, decide in via definitiva. 21
22 D.lgs 16 aprile 1994 n, 297, art Riabilitazione 1. Trascorsi due anni dalla data dell'atto con cui fu inflitta la sanzione disciplinare, il dipendente che, a giudizio del comitato per la valutazione del servizio, abbia mantenuto condotta meritevole, può chiedere che siano resi nulli gli effetti della sanzione, esclusa ogni efficacia retroattiva. 2. Il termine di cui al comma 1 è fissato in cinque anni per il personale che ha riportato la sanzione di cui all'articolo 492, comma 2, lettera d). [la sospensione dall'insegnamento o dall'ufficio per un periodo di sei mesi e l'utilizzazione, trascorso il tempo di sospensione, per lo svolgimento di compiti diversi da quelli inerenti alla funzione docente o direttiva] 22
23 3. Valutazione su richiesta [comma 129 legge 107/2015, p. 5] Il comitato valuta il servizio su richiesta dell'interessato, previa relazione del dirigente scolastico Chiedo che venga valutato il servizio da me prestato I n s e g n a n t e D i r i g e n t e S c o l a s t i c o Esterno Gen DS Gen/ Stud doc doc doc
24 Valorizzazione e valutazione/insegnanti e servizio Che rapporto c è tra valorizzazione degli insegnanti [p. 3] e valutazione del servizio [p. 5]? Il punto 5 è la riesumazione di quanto già previsto dal TU Il punto 3 costituisce ciò che resta dell idea di merito e di crediti che dovrebbero essere collegati all assegnazione del bonus. I due punti sono connessi? 24
25 Valorizzazione e valutazione/insegnanti e servizio Si valuta il servizio su richiesta con gli stessi criteri che si usano per la valorizzazione degli insegnanti o si utilizza quanto suggerito dal TU? Vengono valorizzati (bonus) solo gli insegnanti che chiedono la valutazione del servizio? Ma questo sembra opinabile 25
26 Valorizzazione e valutazione/insegnanti e servizio Quando si parla di responsabilità nell assegnazione del bonus (fatte salve tutte le procedure di condivisione ivi compreso il collegio) si fa riferimento al DS. Quando si parla di valutazione del servizio il punto 5 del comma 129 sembra che faccia riferimento esclusivo alle responsabilità del comitato di valutazione riservando ad DS l onere di una semplice relazione. Le indicazioni per l individuazione dei criteri per la valorizzazione dei docenti sono elencati nel comma 129 p. 3 della legge 107/2015 I criteri per la valutazione del servizio dei docenti sono indicati nel D.lgs 16 aprile 1994 n, 297, art. 448, a punto 3 26
27 Criteri per la valutazione del servizio del personale docente [comma 3 art. 448, TU] 1. Qualità intellettuali 2. Preparazione culturale e professionale [anche con riferimento a eventuali pubblicazioni] 3. Diligenza 4. Comportamento nella scuola 5. Efficacia dell'azione educativa e didattica 6. Eventuali sanzioni disciplinari 7. Attività di aggiornamento 8. Partecipazione ad attività di sperimentazione 9. Collaborazione con altri docenti e con gli organi della scuola 10. Rapporti con le famiglie degli alunni 11. Attività speciali nell'ambito scolastico 12. Ogni altro elemento che valga a delineare le caratteristiche e le attitudini personali, in relazione alla funzione docente Essa non si conclude con giudizio complessivo, né analitico, né sintetico e non è traducibile in punteggio.
28 Indicazioni per la definizione dei criteri per valorizzare le competenze I criteri sono deducibili dalle parole chiave (indicatori) elencate nel p. 3 del comma 129 della legge 107/ Qualità dell'insegnamento 2. Contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica 3. Successo formativo e scolastico degli studenti 4. Risultati ottenuti dal docente (o dal gruppo di docenti) in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni 5. Risultati ottenuti dal docente (o dal gruppo di docenti) in relazione all'innovazione didattica e metodologica 6. Collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche. 1. Prendersi cura dell allievo della scuola e della didattica 2. Prendersi cura dell innovazione e della ricerca didattica e metodologica, della propria formazione 7. Responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo 8. Responsabilità assunte nel coordinamento didattico 9. Responsabilità assunte nella formazione del personale. 3. Prendersi cura dell organizzazione della scuola e della formazione del personale 28
29 C erano una volta i crediti Didattici Professionali Formativi Come riconoscere una professionalità che cresce da studi europei dia area francofona, ma anche dal documento ARAN,
30 Esiti della commissione ARAN, Ministero, OOSS Documento 24 maggio 2004 Crediti formativi Partecipazione ad attività di ricerca, formazione, innovazione Spendibile per funzioni connesse all area della didattica (dipartimenti, formatori, tutor..) Crediti professionali Svolgimento di attività di supporto all organizzazione della scuola autonoma Spendibile ai fini dell accesso a nuove professioni (dirigente scolastico ) Niente è stato mai tradotto in norme giuridiche 30
31 Si aggiungono i CREDITI DIDATTICI La centralità del lavoro d aula Strategie didattiche Gestione della classe strutturazione dell insegnamento gestione del tempo, interazione verbale gestione delle attività sostegno all apprendimento organizzazione degli spazi feed-back, ecc. ecc. Sostegno personalizzato Contesto supporti coinvolgimento degli allievi incoraggiamento, rapporti interpersonali, attenzione alle differenze, inclusione, Bes osservazione della scena educativa utilizzo di strategie compensative capacità di accompagnamento ecc.; ecc Utilizzo delle risorse didattiche uso del web piattaforme libri e altri materiali LIM e altre tecnologie
32 Tradurre i comportamenti professionali in crediti CREDITI DIDATTICI: Organizzare le situazioni e gli ambienti di apprendimento Gestire e coinvolgere la classe nelle situazioni di apprendimento Osservare e valutare gli studenti, secondo un approccio formativo CREDITI PROFESSIONALI: Fare uso di nuove tecnologie Affrontare i doveri e i problemi etici della scuola Curare la propria formazione continua Prendersi cura degli allievi e della didattica Prendersi cura della gestione della scuola Dare contributi nel lavoro di équipe Partecipare all organizzazione e alla gestione scuola Impegnarsi nel rapporto con le famiglie e gli stakeholder Prendersi cura della propria professionalità CREDITI FORMATIVI: 32
33 Quanto costa premiare il merito [elaborazione Tuttoscuola] [comma 126 legge 107/2015] Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso il MIUR un apposito fondo, con lo stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall'anno 2016, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Ipotesi 5% categoria budget organico destinatari bonus annuo Ipotesi 33% categoria mensile
34 Non partiamo dall anno zero, ma non abbiamo purtroppo una cultura valutativa condivisa Molti sono i modelli che derivano dalle esperienze fino ad oggi effettuate. Ne riprendiamo quattro elaborati da Giancarlo Cerini 1. Modello muscolare brunettiano 2. Modello collaborativo [google] 3. Modello negoziale 4. Modello distribuito 34
35 Modello muscolare brunettiano [elaborazione G. Cerini] Modello muscolare, brunettiano, d.lgs. 150/2009, con quote prefissate di riconoscimento: competition is competition. Le quote di riparto sono variamente interpretate: (d.lgs 150), (Buona Scuola, proposta iniziale), (Sperimentazione Valorizza ). Si investe sull effetto emulazione, Ci si potrebbe trovare di fronte ad un effetto depressione e a tanta conflittualità 35
36 Modello collaborativo (Google) [elaborazione G. Cerini] Ogni persona ha a disposizione alcuni gettoni-incentivi che può regalare a quei colleghi che più lo hanno aiutato a migliorare il proprio lavoro (atteggiamento, stile, risultati ) Il rischio è quello di scivolare nella logica amicale 36
37 [elaborazione G. Cerini] Se un insegnante (o un gruppo di insegnanti) si impegna in un progetto ad alta intensità innovativa Se c è una situazione di forte disagio che richiede energia e impegno, Se. L incentivo viene erogato alla verifica del raggiungimento dei risultati programmati 37
38 Modello distribuito [elaborazione G. Cerini] Orientato da standard professionali e con verifica del loro raggiungimento. L obiettivo è far sì che TUTTI i docenti (potenzialmente) possano aspirare ad avere un riconoscimento, ma altresì stimolarli al raggiungimento di determinati standard professionali che però vanno definiti, resi visibili ed operativi Come si costruiscono? Quali sono le fonti? Cosa dice la ricerca internazionale? 38
39 Come possiamo costruire i criteri per la valorizzazione del merito? Una strategia di buon senso Una volta eletto. il comitato può insediarsi e procedere all individuazione dei criteri per la valorizzazione del merito i quali vanno condivisi con l intera comunità scolastica e resi pubblici nel sito della scuola. La necessità della pubblicazione dei criteri è legittimata dalla trasparenza dell operato della P.A e dal fatto che tutti i docenti concorrono indistintamente ad essere destinatari della valorizzazione e ciascuno ha il diritto di conoscere quali siano gli obiettivi da raggiungere. 39
40 Ma non basta. Definire i criteri non è sufficiente: occorre che faccia seguito l individuazione di indicatori e di successivi descrittori Potrebbe essere questo un lavoro: predisposto (come schema) dal comitato di valutazione ma studiato e perfezionato da una commissione (espressione del collegio) approvato dal collegio dei docenti e utilizzato sia in sede di valutazione del servizio (se richiesta), sia per la valorizzazione del docente SCHEMA DOCUMENTO TECNICO Approva
41 Da quale documento partiamo Il presente Legge 107/2015, art. 1, comma 129, p. 3? Il futuro Documento buona scuola ARAN studi europei di area francofona? Il passato D.lgs 297/1994 n,, art. 448, comma 3? 41
42 Prima ipotesi: Declaratoria normativa della legge 107/2015 È un po caotica. Non a caso la legge stessa prevede un tempo di riflessione (un triennio) attraverso un procedimento dal basso (Istituzioni scolastiche, USR, Miur). Compito della scuola trasformare le indicazioni in criteri 1. Qualità dell'insegnamento 2. Contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica 1. Prendersi cura dell allievo della scuola e della didattica In quanti step [azioni e comportamenti] si può articolare Gestione della classe Motivazione degli studenti Modalità di documentazione A livello di organizzazione della scuola A livello valutativo A livello dell organizzazione della didattica In quale maniera si può documentare (o chi lo documenta) 3. Successo formativo e scolastico degli studenti Risultati Invalsi Miglioramento dell studente e della classe Risultati a distanza 42
43 Seconda ipotesi: suggerimenti tratti dal documento di lavoro Questa classificazione è più razionale e ha il pregio di valorizzare tutti i comportamenti e le competenze professionali dei docenti 1. Organizzare gli ambienti di apprendimento 2. Gestire e coinvolgere la classe nelle situazioni di apprendimento relativo ai Crediti didattici In quanti step [azioni e comportamenti] si può articolare In quale maniera si può documentare (o chi lo documenta) 3. Osservare e valutare gli studenti, secondo un ap-proccio formativo
44 Terza ipotesi: D.lgs 297/1994 n,, art. 448, comma 3 Tertium non datur 1. Qualità intellettuali 2. Preparazione culturale e professionale [anche con riferimento a eventuali pubblicazioni] 3. Diligenza 4. Comportamento nella scuola 5. Efficacia dell'azione educativa e didattica 6. Eventuali sanzioni disciplinari 7. Attività di aggiornamento 8. Partecipazione ad attività di sperimentazione 9. Collaborazione con altri docenti e con gli organi della scuola 10. Rapporti con le famiglie degli alunni 11. Attività speciali nell'ambito scolastico 12. Ogni altro elemento che valga a delineare le caratteristiche e le attitudini personali, in relazione alla funzione docente Essa non si conclude con giudizio complessivo, né analitico, né sintetico e non è traducibile in punteggio.
45 Chi fa cosa: in sintesi Step Criteri e indicatori [schema] Responsabili Comitato valutazione al completo Descrittori e rubrica [documento tecnico] Commissione [espressione del collegio] Valutazione del documento tecnico Approvazione Pubblicizzazione Raccolta documentazione e dossier Validazione del dossier Valutazione Assegnazione Bonus Pubblicizzazione dei bonus assegnati [ivi comprese le motivazioni] Comitato di valutazione al completo Collegio dei docenti Albo [leggasi sito della scuola] Insegnante [da valutare e/o premiare] Comitato di valutazione [sola comp. tecnica] Dirigente scolastico Dirigente scolastico Albo [leggasi sito della scuola] 45
46 Ultima questione: Si possono rendere pubbliche le motivazioni sottese all assegnazione del bonus? Secondo il comma 3 dell articolo 43 del D.Lgs. n. 297/1994 stabilisce espressamente che non sono soggetti a pubblicazione all albo gli atti concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell interessato. Secondo il decreto legislativo 150/2009, a proposito del ciclo di gestione della performance, ha introdotto, per le pubbliche amministrazioni, il principio della definizione e dell assegnazione degli obiettivi che nella scuola, si tradurrebbe in un sistema capace di innescare una copartecipazione generale da parte dell intera comunità, coinvolgendo tutti al miglioramento dell organizzazione. 46
47 Grazie E per saperne di più Ci vediamo tutti a Scanno
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