Le basi naturali della semiosi. Gensini S., Elementi di Semiotica (ppt curato da Tardella Michela, )

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1 Le basi naturali della semiosi Gensini S., Elementi di Semiotica (ppt curato da Tardella Michela, )

2 SEMIOSI UMANA: SINTESI DI NATURA E CULTURA SEMIOSI Facoltà di linguaggio (F. de Saussure, 1922) Facoltà semiotica: Capacità di utilizzare qualcosa di percepibile come significante e qualcosa di immateriale come significato - Abilità percettive (ricezione di segnali) - - Abilità di tipo sensomotorio (produzione di segnali)

3 NATURA: Ciò che dipende dal nostro DNA (hardware) 1. Cervello 2. Mani 3. Apparato di fonazione 4. Apparato uditivo 5. Muscoli del volto CULTURA: Ciò che viene appreso dopo la nascita, con l inserimento in una società (software) 1. Lingue vocali 2. Lingue gestuali 3. Codici non linguistici

4 LE BASI NATURALI DELLA SEMIOSI SONO STATE A LUNGO TRASCURATE Motivazioni filosofiche e religiose hanno spinto in direzione di una concezione DISCONTINUISTA: gli animali sono pure macchine e solo l uomo è dotato di linguaggio. CARTESIO, Discours de la méthode (1637) CHOMSKY, Cartesian linguistics (1966)

5 CARTESIO È infatti davvero assai notevole che non vi siano uomini tanto ebeti e stupidi, senza far eccezione neppure per gli insensati, che non sappiano mettere insieme diverse parole in modo da comporre un discorso che faccia capire il loro pensiero e che, al contrario, non vi sia nessun altro animale, per quanto perfetto e felicemente nato che possa fare altrettanto. Ciò non accade perché questi difettino d organi, giacché possiamo vedere che le gazze e i pappagalli possono pure proferire qualche parola, come facciamo noi, eppure non possono parlare come noi, mostrando cioè di pensare ciò che dicono [ ] UOMO ANIMA RAZIONALE LINGUAGGIO indipendente dal corpo donata da Dio

6 CHOMSKY, MANAGUA LECTURES (1986) Vale anche la pena di tenere a mente che la facoltà di linguaggio si rivela essere una proprietà esclusiva della specie umana. Altri organismi possono avere il loro sistema di comunicazione, ma questi hanno proprietà radicalmente diverse dal linguaggio umano e il linguaggio umano è molto di più che un mero sistema di comunicazione: il linguaggio si usa per esprimere il pensiero [ ]

7 OGGI: LA SEMIOSI DIPENDE DA PRESUPPOSTI NATURALI, CHE SONO IL RISULTATO DI PROCESSI EVOLUTIVI Concezione NEODARWINIANA: La semiosi, nata come risultato casuale dell evoluzione, si sarebbe rivelata un eccezionale dispositivo vincente ai fini della selezione naturale. HOMO SAPIENS: viene ricollocato nella natura Capacità di usare segni (in modalità sia visivo-gestuale che fonico-acustica): offre vantaggi selettivi che gli permettono di imporsi sulle altre specie animali.

8 MODALITÀ FONICO- ACUSTICA VANTAGGI Basso dispendio energetico nella produzione e nella ricezione Minimo impegno corporeo Facile ripetibilità, ricevibilità, imitabilità e apprendibilità dei segnali Efficacia per la localizzazione della fonte Indipendenza da reciproca visibilità di produttore e ricevente e da condizioni di luminosità Agevole discretizzabilità e insieme variabilità di volume e tono (De Mauro, 2008)

9

10 FISIOLOGIA L aria espiratoria (modalità egressiva) può incontrare restringimenti parziali o vere e proprie occlusioni: Meccanismo laringeo (apertura e chiusura no vibrazione - delle pliche vocali):produce un suono di base, il TONO LARINGALE. Ostacoli superiori: occlusioni o restringimenti operati dagli organi mobili (velo del palato, lingua, labbra) a livello della faringe, della cavità orale o della cavità nasale (organi fissi). Configurazioni articolatorie: sono le posizioni assunte dagli organi mobili rispetto agli organi fissi; filtrano il tono laringale provocando diverse risonanze.

11 SITUAZIONI POSSIBILI Ostacolo laringeo Ostacolo superiore Vocali (sempre sonore) + - Consonanti Sonore Consonanti sorde

12 TRAPEZIO VOCALICO Movimenti della lingua 1. Antero-posteriore. 2. Verticale. Posizione delle labbra: 1. Distese (voc. aprocheile) 2. Arrotondate (voc. procheile)

13 PARAMETRI DI CLASSIFICAZIONE DELLE CONSONANTI Meccanismo laringeo. Modo di articolazione Luogo di articolazione Occlusivo 2. Fricativo 3. Affricato 4. Nasale 5. Laterale 6. Vibrante 7. Approssimante 1. Bilabiale 2. Labiodentale 3. Dentale 4. Alveolare 5. Postalveolare 6. Retroflesso 7. Palatale 8. Velare 9. Uvulare 10. Faringale 11. Glottidale

14 ESEMPI <Panchina> [paŋ ki:na] o [paŋ ci:na] Foni vocalici MODO LUOGO SONOR. 1. [a] Centrale Aperta Non labializzata [i] 1. Anteriore 2. Chiusa 3. Non labializzata [p] occlusiva bilabiale - [ŋ] nasale velare (+) [k] occlusiva velare - [n] nasale alveolare (+) [c] occlusiva palatale -

15 NON SOLO FONAZIONE Tentativi di insegnare a parlare alla scimpanzé Viki (anni , coniugi Hayes) FALLIMENTO CONFORMAZIONE DELL APPARATO DI FONAZIONE INADATTA STRUTTURA DEL CERVELLO

16 CORRELATI NEURALI

17 NEOCORTECCIA E LINGUAGGIO VERBALE EMISFERO SINISTRO Area di Broca (neuroanatomista, 1861): PRODUZIONE DEI SUONI LINGUISTICI (le vocalizzazioni non linguistiche, più legate all espressione delle emozioni, sono governate dal sistema limbico) o Area di Wernicke (neuropsichiatra, 1874): RICEZIONE/COMPRENSIONE DEI SUONI LINGUISTICI o Fascio arcuato: FASCIO DI FIBRE NERVOSE CHE COLLEGA LE DUE PRECEDENTI AREE o Corteccia motoria: CONTROLLA, DURANTE LA PRODUZIONE DEL LINGUAGGIO, I MUSCOLI DEL VISO, LA MASCELLA, LA LINGUA E LA LARINGE (Mazzone, 2005)

18 TUTTAVIA Non esiste un organo vero e proprio del linguaggio, una sua sede specifica (tesi definita localizzazionista ). È piuttosto preferibile parlare di circuiti cerebrali, costituiti da molteplici zone tra loro collegate (Lieberman) 1. Ogni capacità richiede l attivazione di varie aree cerebrali 2. Ogni area può intervenire nella realizzazione di varie capacità: Ipotesi sull area di Broca: - Si attiva anche in compiti di coordinazione di sequenze motorie molto raffinate e complesse, come l uso della mano destra (Lieberman, 1991-Kimura). - Implicata nell elaborazione grammaticale e sintattica - in generale (Pinker, 1997). - (Mazzone, 2005)

19 Il linguaggio, anziché essere passivamente determinato da strutture preesistenti, ha svolto e sempre svolge un ruolo nel modellamento della vita cerebrale (Gensini) Il linguaggio, in forma orale e scritta, permette al cervello di scaricare parte dell informazione (intellettuale, affettiva, memoriale) Le parole obiettivano il pensiero, lo rendono determinato e verificabile Il cervello trova nei segni linguistici un supporto per continuare il proprio lavoro, senza dover a ogni passo ridefinire la parte di conoscenza concretizzata nel simbolo linguistico DENNET (1997): saggezza insita nelle parole, nelle quali si accumula l esperienza.

20 PRODUZIONE: Tentativi di insegnare l American Sign Language ai due scimpanzé Washoe (Gardiner) e Nim Chimpsky (Terrace): PRODUZIONE DI STRUTTURE MOLTO SEMPLICI, FATTE DI 2-3 SEGNI Es. fai me solletico ; più frutta ; aprire cibo bere o COMPRENSIONE: Tentativi di insegnare lo yerkish, un linguaggio fatto di simboli, al bonobo Kanzi (Savage- Rumbaugh) STESSE PRESTAZIONI SINTATTICHE DEI BAMBINI DI 2 ANNI E MEZZO

21 VIDEO KANZI COMPRENSIONE

22 PER LE GRANDI SCIMMIE NON UMANE SI PUÒ PARLARE DI PROTOLINGUAGGIO (D. BICKERTON, 1995) Sintassi primitiva che permette di formare differenti combinazioni di parole che rappresentano oggetti ed azioni. Dipende da una capacità cognitiva più generale che permette alle Grandi scimmie non umane di formare rappresentazioni mentali e di combinarle tra loro. Permette la produzione di combinazioni nuove, ma non ha nulla della flessibilità e della narratività della sintassi completa: NON è dotato della caratteristica della RICORSIVITÀ. (Corballis, 2002)

23 DIFFERENZE HOMO SAPIENS/ALTRE SPECIE Non si può parlare di assoluta discontinuità, MA NEL LINGUAGGIO UMANO TROVIAMO PIENAMENTE SVILUPPATI FENOMENI DI CUI NEL LINGUAGGIO DELLE ALTRE SPECIE VI SONO SOLTANTO I RUDIMENTI 1. Articolazione sintattica (es. scimpanzé e bonobo) 2. Comportamenti intenzionali- progettuali (es. menzogne dei cercopitechi) 1. Apprendimento e trasmissione (emulazione vs imitazione)

24 SPECIE-SPECIFICITÀ DI HOMO SAPIENS 1. Percezione dell altro come agente intenzionale (Tomasello 1999) 2. Gli animali non umani non colgono le relazioni tra i segnali di cui dispongono. Gli uomini, invece, dispongono di sistemi di segni: i segni non sono in relazione soltanto con la realtà esterna, ma anche, e soprattutto, sono in relazione tra loro. Sono estraibili dal sistema e combinabili tra loro in modo prospettico.

25 ATTIVITÀ CHE RICHIEDONO CAPACITÀ SIMBOLICHE PIENAMENTE SVILUPPATE IN HOMO SAPIENS Paleoantropologo Ian Tattersall (2003): 1. Attività rappresentazionali (linguaggio verbale, scultura, pittura) 2. Attività a carattere estetico o rituale (decorazioni di oggetti, ornamento del corpo, sepolture) 3. Invenzione di strumenti: capacità di distinguere tra MEZZO e SCOPO; riconoscimento funzionale, non vincolato ad un unico contesto percettivo (Tomasello, 1999, 2005) se uso il mezzo X, posso raggiungere lo scopo Y

26 APPROFONDIMENTI Corballis, Michael (2008), Dalla mano alla bocca, Raffaello Cortina Editore, Milano [Ed. or. 2002]. Mazzone, Marco (2005), Menti simboliche. Introduzione agli studi sul linguaggio, Carocci, Roma. De Mauro, Tullio (2008), Il linguaggio tra natura e storia, Mondadori Università, Milano. Tomasello, Michael (2005), Le origini culturali della cognizione umana, Il Mulino, Bologna [Ed. or. 1999].

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