SERVIZIO RESOCONTI BOZZA NON CORRETTA

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1 1/8 MISSIONE IN CALABRIA 10 marzo 2010 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GAETANO PECORELLA La seduta inizia alle PRESIDENTE. La ringraziamo della sua presenza e ci scusiamo per l ora, ma purtroppo il lavoro è proseguito tutto il giorno. La avvertiamo che nell eventualità lei abbia notizie che devono restare riservate può farlo presente, così che noi possiamo secretare il passaggio relativo delle sue dichiarazioni. Come lei può immaginare, l interesse principale che ci ha spinto a convocarla è il fatto che secondo un collaboratore di giustizia (non so se ex o attuale), Francesco Fonti, nella zona di Crotone vi sarebbero due delle navi affondate, che vengono chiamate «navi a perdere» perché conterrebbero rifiuti pericolosi. Una si troverebbe davanti a Cirò, l altra nella zona di Crotone. Saremmo interessati a sapere se la Capitaneria di porto ha svolto qualche indagine in relazione a queste notizie; se le risulta, dai pescatori o da qualunque fonte, che potrebbero esistere delle navi affondate in quest area e, in relazione a questo, quali dati avete a disposizione. GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Relativamente al discorso navi, dopo le prime notizie abbiamo svolto un monitoraggio dei relitti esistenti nel nostro compartimento; un monitoraggio peraltro noto, poiché si tratta di relitti affondati in varie epoche, alcuni molti anni fa e poiché in passato erano state svolte inchieste sui vari sinistri marittimi. Lo abbiamo dunque trasmesso alla Direzione marittima di Reggio Calabria, che sta coordinando questa inchiesta per la Calabria. Da informazioni che posso sicuramente dirvi, poiché mi sono state riferite anche dal direttore marittimo, questa inchiesta è agli sgoccioli e i risultati verranno consegnati all autorità giudiziaria entro brevissimo. Comunque, stando alle informazioni in possesso della Capitaneria, né pescatori né l ambiente diporti stico o, comunque, l utenza in generale ha segnalato particolari problemi, in questo compartimento marittimo, relativamente al discorso navi. Quelle che risultano a noi, monitorate e trasmesse a Reggio Calabria, sono note da tempo come relitti affondati.

2 2/8 PRESIDENTE. In che zona sono affondate queste navi? GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. A varie distanze dalla costa, comunque tutte rientranti nelle acque PRESIDENTE. Quante sono? GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Quelle che abbiamo trasmesso a Reggio Calabria sono sette: alcune a sud di Capo Rizzuto, altre di fronte a Soverato, a varie distanze dalla costa (alcune anche a miglia). Comunque, le abbiamo tutte individuate e sono ben note. Tra l altro, come Direzione marittima abbiamo al vaglio un documento programmatico in materia ambientale che, per la prima volta, tratterà il problema ambiente non più a macchia di leopardo, ma fotograferà la situazione ambientale in tutta la Calabria con i vari settori delicati di intervento. In questo documento saranno riportate anche queste ulteriori notizie sulle navi finora recuperate. Per quanto riguarda l inchiesta vera e propria, la sta conducendo la Direzione marittima di Reggio Calabria PRESIDENTE. Voi avete fatto un inchiesta per quanto riguarda la zona crotonese. GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Noi abbiamo trasmesso a Reggio Calabria i dati che la Direzione ci ha chiesto sulle nostre navi e questi dati sono relativi a navi che, lo ripeto PRESIDENTE. È quello che vogliamo sapere: quali sono queste sette navi? GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Sono sette relitti. Posso darvi l elenco PRESIDENTE. Lo può prendere, per cortesia?

3 3/8 GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Senz altro. PRESIDENTE. Voi non arrivate fino a Lamezia, come competenza GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. No. Fino a Vibo Valentia. Nell elenco sono riportate le navi relative al compartimento di Crotone. Si tratta, lo ripeto, di navi affondate da diversi anni. Si riporta il tipo di carico, la rotta eccetera. I dati salienti sono riportati anche sulle carte. PRESIDENTE. Questo è un rapporto che non riguarda soltanto Crotone, ma è più generale GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Queste navi riguardano Crotone, ma esiste un rapporto generale, a livello di Direzione marittima, che è portato avanti dalla Direzione marittima di Reggio Calabria, che sta conducendo indagini. Pertanto, la Direzione marittima di Reggio Calabria approfondirà ulteriori eventuali dati su queste navi di Crotone e su quelli di tutta la Calabria. Le indagini, lo ripeto, sono già a buon punto. Penso che tra qualche settimana dovrebbero essere concluse. PRESIDENTE. Per vostra informazione, si tratta di una nave affondata nel 1962, una nel 1968, una nel 1971, una nel 1975, una nel 1986 (quella davanti a Capo Rizzuto, una delle zone indicate da Fonti), una nel 1987 (davanti a Santa Caterina), una nel 1993 (a quattro miglia a nord di Punta Stilo), una nel 2000 (davanti al comune di Santa Caterina dello Jonio). Cirò fa parte di Crotone? GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Sì. PRESIDENTE. Queste sono, dunque, le sette navi GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Queste sono le navi risultanti ai nostri atti, ben note, conosciute dal momento in cui affondarono, in quanto ci furono, all epoca, varie inchieste amministrative, finalizzate a individuare le cause del sinistro eccetera. Le navi molte vecchie e qualcuna più recente furono segnalate anche alle autorità giudiziarie dell epoca.

4 4/8 Lo ripeto, questi dati sono stati adesso trasmessi, quindi ci sono dati più approfonditi relativi all inchiesta giudiziaria in corso in questo momento, che sta portando avanti la Direzione marittima di Reggio Calabria. PRESIDENTE. Può accadere che una nave venga affondata senza che di essa vi sia notizia o traccia? GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. A me non è mai capitato. Si viene a sapere se una nave affonda. Il mare sembra grande, ma in realtà è molto piccolo, nel senso che le rotte sono sempre le stesse. Soprattutto i pescatori, con le reti a strascico, prima o poi trovano e segnalano l eventuale ostacolo sul fondo, anche di un certo rilievo. Più o meno, dunque, i relitti si possono conoscere. Questo non vuol dire che qualcuno non possa essere sfuggito, ma ci sono indagini più approfondite per verificarlo. Certo, dipende anche dalla grandezza della nave e dal punto in cui viene affondata: un conto è che l affondamento avvenga a profondità quasi oceaniche, un conto è che avvenga sotto costa. È chiaro che è molto più difficile, ma non è da escludere. Ieri una nave libanese in transito ha lanciato un mayday il mare era forza 8 perché stava affondando. L abbiamo ripresa per i capelli, era inclinata di quindici gradi. Evidentemente non c era alcun interesse a farla affondare, altrimenti non sarebbe stata lanciata la richiesta di soccorso. PRESIDENTE. In base alle vostre indagini, tutte queste navi sono affondate in circostanze ordinarie o sospette? GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Ci sono diverse inchieste. Non entro nel merito della singola inchiesta perché non le ricordo tutte. Si tratta di inchieste amministrative, trasmesse anche all autorità giudiziaria. Ci sono inchieste che si sono concluse con il riconoscimento di cause di forza maggiore e altre che si sono concluse con l addebito di colpe a carico del comandante o dei comandanti di entrambe le unità, nel caso si tratti di collisione. PRESIDENTE. La mia domanda era un po diversa. Ci sono situazioni sospette? Ad esempio, nel caso della famosa Riegel c era mare calmo, senza situazioni particolari,

5 ma la nave è affondata è un naufragio sospetto. Naturalmente, in caso di mare forza 8 il discorso è diverso. 5/8 GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Le vecchie inchieste non sembra facciano emergere casi di navi che affondano per mare calmo. Si tratta di inchieste che hanno riguardato navi che, per determinate condizioni meteorologiche o perché avevano esse stesse dei problemi, sono affondate o comunque hanno lanciato richieste di soccorso o hanno comunicato le coordinate del luogo in cui stavano affondando. Se poi ce ne sono altre, al momento non ci risulta. PRESIDENTE. I pescatori non vi hanno segnalato la presenza di ostacoli? GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. No. Sono stati segnalati ostacoli «classici», riportati anche sulle carte nautiche relitti già conosciuti, condutture dell ENEL, poiché qui, ad esempio, abbiamo piattaforme ma non abbiamo altre segnalazioni di questo tipo. ALESSANDRO BRATTI. Ho letto che nelle vostre segnalazioni date anche un indicazione abbastanza precisa del livello al quale si trovano i relitti. Si arriva anche a distanze significative, di metri. Come determinate questa distanza? GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Dalla posizione della nave latitudine in latitudine e longitudine. Ci sono le carte nautiche che dicono quali sono le batimetrie e quali sono i fondali dello Ionio in tutti i punti. ALESSANDRO BRATTI. Non è che avete fatto una verifica GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. No, sono dati conosciuti. Nel momento in cui affonda una nave si deve fare una comunicazione al Maridrografico, l ente della Marina militare che dirama i bollettini ai naviganti e aggiorna le varie carte nautiche inserendovi la presenza del nuovo relitto. PRESIDENTE. In particolare, lei ricorda l affondamento di questa nave a Capo Rizzuto?

6 6/8 GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. No, signor presidente. Queste inchieste non sono state svolte da me, che da appena due anni ricopro questa carica. Si tratta, lo ripeto, di inchieste amministrative, le cui risultanze vengono trasmesse anche al ministero, oltre che all autorità giudiziaria qualora si ravvisino ipotesi di dolo o colpa. È norma, comunque, che gli esiti delle inchieste amministrative comunque vengano inviati all autorità giudiziaria per l eventuale esame del fascicolo. DORINA BIANCHI. Relativamente alla bonifica dell area Sensi, sul porto GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. La Pertusola? DORINA BIANCHI. No, i carburanti. Vorrei sapere qual è lo stato di quell area. Tra l altro, quando siamo andati al ministero per le varie zone di bonifica, abbiamo appreso che c era una parte che inquinava dei depositi dell ex area Sensi GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Sì, li abbiamo rilevati noi. DORINA BIANCHI. Vorrei conoscere lo stato di quei depositi. GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Come lei sa, il porto è gestito attualmente dall autorità portuale. Noi ci esercitiamo le funzioni di polizia. Prima di Natale abbiamo verificato, durante un sopralluogo, che in alcuni pozzetti che si trovano sulla banchina del porto del molo foraneo era ancora presente prodotto combustibile, pesante. Si trattava di pozzetti che venivano utilizzati, quando il porto e questo deposito costiero erano ancora funzionanti, per la discarica di combustibile (si attaccavano le manichette e si provvedeva a scaricare il combustibile). Non sappiamo, perché non è nostra competenza, lo stato di bonifica del deposito, ma per i pozzetti, siccome c era pericolo di inquinamento, abbiamo comunicato alla provincia e al comune questa situazione, diffidandoli affinché facessero una pulizia e una verifica degli stessi. Ufficialmente la ditta che esegue i lavori per conto dei vecchi proprietari Sensi, ha comunicato alla provincia, al comune e all autorità portuale che la bonifica del deposito era stata

7 7/8 portata avanti, ma non erano state bonificate le tubazioni che dal deposito arrivano alla banchina. Mi risulta che questi lavori sono stati effettuati e l autorità portuale ci dovrebbe comunicare il termine degli stessi, con esito positivo. Pare che i pozzetti siano stati completamente puliti. Per quanto riguarda la bonifica del deposito, non sappiamo nulla, perché non abbiamo competenza in questo settore. PRESIDENTE. Vi risulta la presenza di sostanze pericolose e radioattive nel braccio di mare davanti a Crotone? GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. No, presidente. Davanti a Crotone, siamo a conoscenza è un dato acclarato dell esistenza di una perimetrazione, nella parte a mare, da parte del Ministero dell ambiente per l effettuazione di rilievi, di carotaggi e quant altro. Come autorità marittima, facendo seguito a un ordinanza del sindaco, che ha vietato in quel tratto di mare la balneazione, abbiamo vietato a scopo precauzionale l attività di pesca, fino all effettuazione dei carotaggi, dei prelievi da parte dell ARPACAL. Tant è che all ARPACAL stessa abbiamo chiesto sia di effettuare rilievi specifici sul prodotto ittico pescato in quella zona, sia ovviamente di farci sapere se ci sono pericoli per la salute. Per quanto riguarda altre indagini e altri prelievi, come è noto c è l inchiesta dell autorità giudiziaria, alla quale ci appoggiamo anche per l effettuazione di determinati interventi che ci vengono chiesti. Allo stato attuale, come autorità marittima non consociamo ancora i risultati di questa attività di monitoraggio su quel tratto di mare. Qualora si verificassero determinate situazioni, noi abbiamo competenze in materia di pesca, dunque dovrei emanare atti amministrativi che vietano la pesca in determinate zone, in caso di problemi per la salute. Allo stato attuale, non abbiamo ancora risultati di questo tipo. PRESIDENTE. C è dunque un area nella quale è vietata la pesca. GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Abbiamo un area a circa 2,5 miglia verso il largo e di 2 miglia di larghezza lungo la costa che corrisponde perfettamente all area di interdizione del Ministero dell ambiente, che rientra nel sito di bonifica dell ex Pertusola.

8 8/8 PRESIDENTE. I pesci passano di lì GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Ovviamente. PRESIDENTE. È solo per capire: se è vietata la pesca in quell area, ma GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. È vietata la pesca di tutti i tipi, anche dei molluschi, che sono stanziali, a scopo precauzionale. ALESSANDRO BRATTI. Le analisi? GIUSEPPE MELI, Comandante Capitaneria di porto di Crotone. Le ha portate avanti l ARPACAL. PRESIDENTE. La ringrazio e dichiaro conclusa l audizione. La seduta termina alle

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