DdP Allegati. Documento di Piano Allegati

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1 DdP Allegati Città di Melzo Documento di Piano Allegati Aprile 2009

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3 Comune di Melzo Melzo (MI), P.zza Vittorio Emanuele II,1 telefono telefax Politecnico di Milano Dipartimento di Architettura e Pianificazione - laburb Milano, Via Bonardi 3 telefono telefax Documento di Piano Allegati Amministrazione comunale Dipartimento di Architettura e Pianificazione Sindaco Paolo Sabbioni direttore DiAP Alessandro Balducci Direttore generale Mario Spoto Consulenti Assessore al Territorio e all Edilizia Privata Aurora Palermo Responsabile del procedimento Capo Settore Gestione del Territorio Pietro Colombo Adottato Approvato responsabile scientifico Federico Oliva gruppo di ricerca Paolo Galuzzi Piergiorgio Vitillo Elena Solero laburb Matteo Doni Giuseppe Fiorillo Elisabetta Troglio Progettista

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5 A1. Tabelle ambiti di trasformazione A1.1 Ambiti di trasformazione (quantificazioni esemplificative) A1.2 Ambiti soggetti al trasferimento dei diritti edificatori

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7 Città di Melzo Documento di Piano DP2008 Ambiti di trasformazione (quantificazioni esemplificative) Tipologia e denominazione Superficie Territoriale cessione ripartizione area concentrazione It per funzioni terz, direz. e inter. Generale diritti edificatori ordinari Slp terziario/direz /interesse generale eventuali diritti edificatori da trasferimento Slp tot. (ordinaria+trasferimento) Slp tot. (ordinaria+trasferimento+ premialità) disciplina di incentivazione slp slp servizi slp servizi alle residenza alla resid. slp attività attività tot slp mq % mq % mq mq/mq mq/mq mq mq mq mq mq mq mq/mq mq mq mq/mq mq mq mq mq It Slp Slp premialità in caso di ricevimento di diritti edificatori It Slp Slp 15% Slp Slp totale teorica Slp TS Strategica scala terr. TIr Integrate prev. residenziali 1 Epicentro Melzo Stazione totale Enel % % ,5 0, , , Telefonia % % ,5 0, , , Consorzio Agrario % % ,5 0, , , Viale Spagna % % ,5 0, , , totale TA Ambientali prev. residenziali 1* margine orientale nord % % , a margine orientale centrale % % , b margine orientale centrale % % , Cascina Rosa sud % % , Vecchia Cassanese % % , totale TIa Integrate per attività 1 ex Interzuccheri % % , totale Spina di Viale Colombo ovest % % , TIs Servizi alle 2 Spina di Viale Colombo est % % , attività 3 Spina di Viale Papa Giov. XXIII % % , totale *T= ambito finalizzato alla realizzazione di un PLIS (proposto sull'area di cessione: 85% St: circa 6 ha) Dimensionamento reale* premialità in caso di Slp tot. eventuali diritti edificatori Slp tot. disciplina di ripartizione area diritti edificatori ordinari ricevimento di diritti (ordinaria+trasferimento+ St da trasferimento (ordinaria+trasferimento) incentivazione edificatori premialità) TOTALE cessione concentrazione Slp Slp Slp Slp Slp Slp Slp reale totale per residenza totale servizi alla resid totale per attività terziarie, Città nuova direzionali e interesse generale (aree TIr) totale per attività totale servizi alle attività totale *Il dimensionamento è stato calcolato assegnando le quantità reali massime da trasferire, derivanti dalle aree a servizi da compensare e dai comparti di recupero del centro storico. La tabella tiene conto dell'eventuale possibilità di ricevere diritti edificatori (pari ad un massimo di circa mq) e conseguentemente della relativa premialità (pari a circa 600 mq) dell'ambito Cascina Rosa sottoposto a Piano di Recupero dal PRG 2001 nonchè dalla disciplina di incentivazione (stima mq) per il recupero nella città storica e dal 15% di disciplina di incentivazione per le aree a servizio da compensare.

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9 Città di Melzo Documento di Piano DP2008 Ambiti soggetti al trasferimento di diritti edificatori St ripartizione area diritti edificatori ordinari eventuali diritti edificatori da trasferimento Slp tot. (ordinaria+trasferimento) premialità in caso di ricevimento di diritti edificatori Slp tot. (ordinaria+trasferimento+ premialità) disciplina di incentivazione TOTALE aree a servizio da compensare'' cessione concentrazione Slp Slp Slp Slp Slp Slp Slp - Ospedale , RFI - Galbani Stazione , via San Martino , via Mascagni , totale " Doppia modalità di attuazione: esproprio e/o tramite trasferimento dei diritti edificatori (compensazione urbanistica) Ambiti già previsti e programmati dal PRG 2001 e riconfermati dal DdP Tipologia Già previste e programmate dal PRG 2001 Superficie area % mq % mq mq/mq slp residenza slp terziario/comm. tot slp (mq/mq) slp (mq) slp totale (mq/mq) slp (mq) slp totale Territoriale TP1 Vecchia Cassanese , TP2 Cascina Moneta TP3 Cascina Rosa , , totale Ambiti di recupero del centro storico Disciplina di incentivazione (art. 11 della Lr 12/2005): diritti edificatori generati nei comparti di recupero da trasferire negli ambiti di trasformazione e/o nella città consolidata 2.500

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11 A2. Compatibilità delle politiche di intervento in relazione al quadro delle risorse economiche attivabili

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13 Compatibilità con le risorse economiche Il problema delle risorse economiche è strettamente intrecciato al tema della localizzazione e delle dinamiche territoriali. A tal proposito, Melzo si configura come potenziale polo di riferimento per i comuni contermini, in considerazione della sua localizzazione sull asse privilegiato dei collegamenti stradali e infrastrutturali. In particolare ciò è reso ancor più significativo dalla presenza della zona di ridefinizione urbanistica dell ex Galbani, posta a sud della stazione, che diventa l elemento su cui puntare per la creazione di un nuovo comparto strategico; la sua trasformazione assume maggiore importanza con l unione delle aree poste a nord, attualmente destinate a parcheggio. Il comparto di trasformazione è in grado di creare una nuova polarità (Epicentro Stazione Melzo), alternativa al centro storico, basata su nuove funzioni terziarie, sulle attrezzature di interesse sovra locale, grazie anche alla possibilità di collocarvi funzioni commerciali, servizi e di servizio destinati ai fruitori del trasporto ferroviario. Ciò consentirà di realizzare un polo strategico, affidato ad una Società di Trasformazione Urbana, facilmente raggiungibile da Milano senza sovraccaricare la rete stradale. Con il crescere del deficit nazionale e il consolidarsi del decentramento amministrativo degli ultimi anni, si è affiancato un aumento delle funzioni e delle responsabilità degli enti territoriali, a cui non ha fatto seguito un aumento dei trasferimenti e dei finanziamenti economici, che, anzi, continuano a diminuire. Il problema del reperimento delle risorse per far fronte a spesa corrente e investimenti è dunque cruciale e lo è in particolar modo per i piccoli comuni che ricevono in misura minore l apporto dei capitali privati. In questo quadro, la possibilità di acquisire mediante cessione gratuita, grazie a modalità di intervento perequative e compensative, le aree per le politiche pubbliche di potenziamento delle dotazioni territoriali risulta essere determinante per la fattibilità degli interventi. Inoltre, la realizzazione delle opere legate in gran parte agli interventi di trasformazione individuate dal Documento di Piano, è operata con risorse attivate entro gli investimenti di trasformazione. Le risorse attivabili risultano congruenti rispetto ai costi per la realizzazione delle attrezzature e dei servizi come programmati nel Piano dei Servizi.

14 I costi del Piano Quantificazione delle uscite nel quinquiennio (stima) opere non definito totale infrastrutturazione manutenzione ordinaria ampliamento ovest cimitero ampliamento est cimitero palazzo della cultura polo sociale nuovi servizi ospedalieri nuova scuola primaria viale Gavazzi adeguamento scuola primaria "De Amicis" a scuola secondaria nuovi campi in sintetico, spogliatoi e palestra (centro sportivo) circonvallazione est (tratto nord) Totale

15 Risorse attivabili Tipologie di risorse attivabili distinte per natura nel quinquennio (dati in migliaia di euro) Tipologie di risorse attivabili distinte per natura infrastrutture e urbanizzazioni primarie manutenzione opere urbanizzazioni ordinaria cimiteriali secondarie totali risorse correnti 4.200, ,00 ammortamenti vincolati ad investimenti 880,00 880,00 concessione beni del demanio 1.450, ,00 alienazione beni patrimoniali 3.000, ,00 ricorso al credito , ,00 oneri di urbanizzazione costo di costruzione smaltimento rifiuti 0, ,00 364, ,00 Totale 4.200, , , , ,00 Dimostrazione della capacità di ricorso al credito (d. Lgs. N. 267/2000) (dati in migliaia di euro) Entrate correnti delegabili ,00 Limite di impegno per interessi passivi su mutui (15% delle entrate finanziarie accertate nel 2006) 2.168,00 Interessi passivi per mutui in ammortamento al netto dei contributi in conto interessi 345,00 Importo impegnabile per interessi relativi a nuovi mutui 1.824,00 Importo massimo attivabile di ricorso al credito ,00 Interessi passivi derivanti dalle operazioni di indebitamento previste per il finanziamento del PDS 621,14 Media annuo di incremento relativa alla spesa per il servizio del debito 155,28 Risorse stanziate nel 2008 computabili ai fini della dimostrazione della sostenibilità (dati in migliaia di euro) Tipologie di risorse attivabili distinte per natura - risorse correnti 838,00 ammortamenti vincolati ad investimenti 0,00 concessione beni del demanio 260,00 alienazione beni patrimoniali 0,00 ricorso al credito 0,00 oneri di urbanizzazione costo di costruzione smaltimento rifiuti 1.520,00 Totale 2.618,00 Per quanto riguarda i dati relativi ai costi del Piano (quantificazione delle uscite nel quinquennio ) sono ripresi dal PdS; per quanto riguarda i dati relativi

16 alle risorse attivabili (tipologie di risorse attivabili distinte per natura nel quinquennio , dimostrazione della capacità di ricorso al credito, risorse stanziate nel 2008 computabili ai fini della dimostrazione della sostenibilità), sono forniti dall Amministrazione Comunale sulla base di verifiche programmatiche e finanziarie effettuate.

17 A3. valutazione di compatibilità con il PTCP

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19 A3. Valutazione di compatibilità con il PTCP A3.1 Consumo di suolo non urbanizzato (art. 84 NdA PTCP) I criteri di compatibilità per la sostenibilità delle previsioni insediative presenti nella Relazione Generale del PTCP, nonché le specifiche contenute all interno della Delibera di Giunta Provinciale n. 332 del 24 maggio 2006, individuano per il controllo del consumo di suolo un indice quantitativo basato sul rapporto tra superficie urbanizzata esistente e la superficie complessiva comunale, definendo una percentuale massima di incremento misurata rispetto alla superficie urbanizzata esistente. La normativa prevede inoltre che, qualora una amministrazione comunale intenda modificare il proprio piano regolatore e prevedere aree di espansione potrà farlo, a condizione che abbia già attuato il 75% delle previsioni, o delle funzioni per cui si richiede la variante, contenute nello strumento precedente e rispettando la variazione massima ammissibile individuata a partire dalla classe omogenea in cui il Comune ricade 1. Il comune di Melzo, pur non prevedendo aree di espansione esterne alla superficie urbanizzata, risulta comunque coerente con tale indicazione, avendo attuato il 90% delle previsioni residenziali e l 83% di quelle extraresidenziali 2. La cartografia di supporto alle presenti analisi DdP 1.3 Perimetro dell urbanizzato presenta al suo interno la distinzione tra le aree interne al perimetro urbanizzato e quelle non urbanizzate, individuate secondo quanto predisposto dal DGP 332/06. La superficie territoriale comunale di Melzo risulta, secondo i dati forniti dal Comune, pari a mq, con una popolazione al 31 marzo 2008 di abitanti. Il perimetro dell urbanizzato 3 - redatto secondo le indicazioni del DGP 332/06 "Indicazioni per le istruttorie di compatibilità provinciale - allegato B", ricomprendendo le ex aree agricole del PII Galbani Molgora a seguito 1 Si vedano anche NTA PTCP, art. 84 Consumo di suolo non urbanizzato 2 Per maggiori dettagli si veda il capitolo del DdP 0 ( Prg 2001: attuazione e dimensionamento ). 3 Internamente al perimetro dell'urbanizzato si considerano: 1. le superfici ad uso residenziale, produttivo di beni e servizi, direzionale, commerciale, con esclusione di quelle poste in ambito agricolo ancorché edificate; 2. le superfici dei lotti liberi interclusi, con perimetro contiguo a superfici urbanizzate di cui ai punti 1,3,4,5,6, di superficie inferiore a mq; 3. le superfici per attrezzature pubbliche comunali e sovracomunali, servizi di interesse generale ed impianti tecnologici, con esclusione di quelli le cui strutture di servizio, e conseguentemente le relative superfici coperte, rappresentino una quota marginale rispetto all'estensione dell'area interessata; 4. le superfici di parchi urbani, di interesse comunale, qualora inferiori a mq; 5. le superfici delle zone di rispetto di attrezzature, servizi e impianti, limitatamente ai tratti adiacenti alle superfici urbanizzate di cui ai precedenti punti 1,2,3,4,5. (Fonte: DGP 332 del 24 maggio 2006 "Indicazioni per le istruttorie di compatibilità provinciale - allegato B")

20 dell'approvazione del PII stesso - Delibera di Consiglio Comunale, n. 67 del 12/11/2007 risulta essere pari a mq. Risulta utile ricordare che l individuazione del perimetro comprende una quota di aree inferiori rispetto a quelle ricomprese all interno della superficie urbanizzata individuata secondo quanto indicato dalla relazione al PTCP 4 - che risulta essere pari a mq (misurata alla data di adozione dello strumento urbanistico comunale - delibera Consiglio Comunale n. 42 del 24 giugno 1998, approvato dalla Regione Lombardia con delibera n del 01 giugno 2001; aggiornata in seguito all'approvazione del PII Galbani Molgora - delibera di Consiglio Comunale, n. 67 del 12/11/2007). Il comune di Melzo ricade nell ambito territoriale di riferimento Martesana- Adda, la classe di comune corrispondente è la V - popolazione compresa tra e abitanti 5. L indice di consumo di suolo misurato è del 42%, Melzo rientra quindi nella Classe di consumo di suolo D 6, che prevede una possibilità di espansione in termini di incremento percentuale rispetto alla perimetro urbanizzato del 2%, pari nel caso di Melzo a mq. Il consumo di suolo previsto dal presente strumento è pari a 0 mq, secondo l obiettivo strategico del Documento di Piano di non sottrarre aree alle zone agricole, conformandosi pienamente con le indicazioni provinciali di riduzione del consumo di suolo e del riuso della città esistente. Come previsto dal PTCP, all interno della superficie urbanizzata vengono ricomprese sia le aree urbanizzate, che le previsione dello strumento urbanistico comunale vigente (nel presente caso del PRG 2001), configurando quindi un insieme di ambiti su cui il nuovo strumento individua indirizzi/trasformazioni/recuperi senza che essi configurino nuovo consumo di suolo. Il presente Documento prevede tra gli ambiti di trasformazione aree azzonate a standard di progetto dal PRG (approvato con delibera Consiglio Comunale n. 42 del 24 giugno 1998); tale previsione non comporta comunque una riduzione teorica delle aree a verde, che vengono anzi incrementate 7. Le NTA del PRG, all'articolo 35, non individuano per le aree a standard di progetto una specifica destinazione a verde, ricomprendendola tra gli usi 4 per superficie urbanizzata esistente si intende la somma delle superfici ad uso residenziale, extraresidenziale, per infrastrutture di mobilità, per servizi ed attrezzature pubbliche urbane e per attrezzature di interesse generale, ad esclusione dei parchi urbani e territoriali, misurata alla data di adozione dello strumento urbanistico comunale(fonte: PTCP Provincia di Milano, Relazione generale, ottobre 2003) 5 PTCP, Norme di attuazione, Allegati - tabella 8 6 PTCP, Norme di attuazione, Allegati tabella 3 7 Per un maggiore dettaglio, si confronti la tavola DdP 3.7 Consumo di suolo

21 possibili cui potevano essere destinate. Ponendo un valore del 50% di destinazione a verde sulle aree destinate a standard residenziale e produttivo dal vecchio PRG, esteso per eccesso anche alle aree a standard produttivo (rapporto definito utilizzando il valore di 9 mq/abitante di standard a verde sui 18 mq/ab totali, così come definito dal DM 1444/68) e 86% di destinazione a verde sulle aree destinate a zone F (rapporto definito utilizzando il valore di 15 mq/abitante di standard a verde sui 17,5 mq/ab totali, così come definito dal DM 1444/68) la superficie teorica destinata era pari a circa 160 mila mq.. Gli "Indirizzi e criteri per gli ambiti di trasformazione" (DdP 0.1) destinano a verde una quota indicativamente uguale o superiore al 50% delle aree di cessione previste per gli ambiti di trasformazione; pertanto le medesime aree generano una quantità teorica di verde pari a a circa 164 mila mq. Secondo quanto esposto il nuovo PGT, oltre a non configurare consumo di suolo, incrementa di circa mq la dotazione teorica di verde generabile dalle aree ex standard, ponendo come strumento fortemente rivolto al riuso delle aree urbanizzate o su cui insistono previsioni di espansioni pregresse. Calcolo della possibilità di espansione perimetro urbanizzato Codice Istat Comunale: Superficie territoriale comunale (Fonte Comune di Melzo): mq Abitanti al 31/03/2008 (Fonte Ufficio anagrafe Comune di Melzo): Perimetro urbanizzato (redatto secondo le indicazioni del DGP 332/06 "Indicazioni per le istruttorie di compatibilità provinciale - allegato B", ricomprendendo le ex aree agricole del PII Galbani Molgora a seguito dell'approvazione del PII stesso - Delibera di Consiglio Comunale, n. 67 del 12/11/2007): mq Superficie urbanizzata comunale misurata alla data di adozione dello strumento urbanistico comunale (delibera Consiglio Comunale n. 42 del 24 giugno 1998, approvato dalla Regione Lombardia con delibera n del 01 giugno 2001), aggiornata in seguito all'approvazione del PII Galbani Molgora (Delibera di Consiglio Comunale, n. 67 del 12/11/2007): mq Ambito territoriale di riferimento (Fonte PTCP): Martesana-Adda Classe di comune (Fonte PTCP, Norme di attuazione, Allegati - tabella 8): V classe - popolazione compresa tra e abitanti Indice consumo di suolo: 42% Classe di consumo di suolo (Fonte PTCP, Norme di attuazione, Allegati - tabella 3): D Possibilità di espansione consentita da PTCP: 2% (incremento percentuale rispetto alla superficie urbanizzata) Possibilità di espansione espressa in mq: mq Calcolo del consumo di suolo Totale nuovo consumo di suolo: 0 mq (0 mq< mq) Incremento percentuale rispetto alla superficie urbanizzata: 0% (0% < 2%)

22 A3.2 Indicatori di sostenibilità (art. 86 NdA PTCP) INDICATORE I1 riuso del territorio urbanizzato Rapporto percentuale tra superficie territoriale delle zone di trasformazione soggette a piano attuativo e la superficie territoriale delle zone di espansione. I1= (Superficie territoriale zone trasformazione/superficie territoriale zone di espansione)*100 Le aree interessate dal riuso del territorio urbanizzato calcolate secondo le modalità previste dalla Tabella C Indicatori di sostenibilità indicatore Il Riuso del territorio urbanizzato assommano a mq, ripartite in mq di zone di trasformazione soggette a Piano Attuativo e mq di zone di espansione. Le zone di trasformazione soggette a Piano Attuativo comprendono le aree dismesse presenti all'interno dell'urbanizzato, per le quali lo strumento urbanistico comunale preveda una trasformazione da assoggettare a pianificazione attuativa. Le zone di espansione riguardano tutte le aree non urbanizzate e destinate a nuova urbanizzazione dallo strumento urbanistico vigente, ma non attuate e riconfermate, e comprese le aree per interventi di rilevanza sovracomunale. I valori raccomandato e obiettivo sono individuati dal PTCP in maggiori o uguali, rispettivamente, al 10 e 70%; il valore assunto dal comune è pari al 45%. Pur non raggiungendo il valore obiettivo posto dalla Provincia, è però utile sottolineare che all interno delle aree di espansione il presente Documento prevede ampie superfici a cessione, in particolare per quanto riguarda le aree a Trasformazione Ambientale (TA), con quote dell 80% circa dell intera superficie territoriale. Pertanto, pur configurandosi come aree di espansione, le trasformazioni interessano parti minoritarie, preservando a verde una porzione rilevante degli ambiti stessi. Riuso della città esistente Totale delle zone previste dal PGT: mq Zone di trasformazione soggette a Piano Attuativo: mq Zone di espansione: mq I1=( / )*100=45% Valore raccomandato V 10% Valore obiettivo V 70%

23 Zone di trasformazione soggette a PA Ambiti ST (mq) Totale (mq) TP2 - PR1 Cascina Moneta TP3 - PR3 Cascina Rosa TS1a - Epicentro Melzo-Stazione TIr1 Enel Zone di espansione TIr2 - Telefonia TIr3 - Consorzio Agrario TIr4 - Viale Spagna TIa1 - ex Interzuccheri TIs1/2 - Spina viale Colombo TP1 - PA Vecchia Cassanese TA1 - Margine Orientale nord TA2 - Margine Orientale centrale TA3 - Margine Orientale TA4 - Vecchia Cassanese TIs3 - Spina di Papa Giovanni XXIII Riuso del territorio TS1b - Epicentro Melzo-Stazione Valore raccomandato V 10% Valore obiettivo V 70% 45%

24 INDICATORE I2 permeabilità dei suoli urbani Rapporto percentuale tra la superficie territoriale delle zone di trasformazione soggette a piano attuativo e al superficie territoriale delle zone di espansione. I2= (superficie permeabile in modo profondo/superficie fondiaria delle zone di trasformazione)*100 Si assume come superficie permeabile in modo profondo la percentuale destinata a superficie permeabile prevista per gli ambiti di trasformazione individuati dal DdP 8. Si assume come superficie fondiaria delle zone di espansione e di trasformazione l area di concentrazione prevista per gli ambiti di trasformazione individuati dal DdP (cfr. DdP 0.1 Indirizzi e criteri per l attuazione degli ambiti di trasformazione ). Il valori assunti dal comune di Melzo, come riportato nei paragrafi seguenti, risultano collocarsi in linea con le indicazioni provinciali. In particolare per quanto riguarda le aree di espansione a destinazione residenziale, terziario e tempo libero i valori di riferimento comunale sono pari al 450%. Tale valore è giustificato dalle ampie zone di cessione derivanti dalle aree a Trasformazione Ambientale prevalentemente residenziali, per le quali è prevista una quota permeabile dell 80% circa. Anche le aree a destinazione produttiva e commerciale presentano un valore doppio rispetto a quello obiettivo provinciale, derivante sempre dalle rilevanti quote a cessione, e dalle relative previsioni di aree permeabili. Per le aree di trasformazione a destinazione residenziale, terziario e tempo libero, i valori di riferimento comunale risultano poco al di sotto del valore obiettivo provinciale, derivante dalla scelta di densificazione degli ambiti del riuso, con conseguente minore cessione e possibilità di individuare zone permeabili in modo profondo (che vengono comunque sempre previste). Le aree a destinazione produttiva e commerciale si collocano a valori molto superiori a quelli obiettivo, derivanti dalle previsioni di nuovi insediamenti per servizi alle attività, caratterizzati da zone a verde e cessioni elevate. ZONE DI TRASFORMAZIONE (si intendono le aree dismesse comprese all interno dell urbanizzato, per le quali lo strumento urbanistico comunale preveda una trasformazione da assoggettare a pianificazione attuativa ) 8 Per una trattazione maggiormente approfondita si veda DdP 0.1 Indirizzi e criteri per l attuazione degli ambiti di trasformazione

25 Residenza, terziario e tempo libero (nel DdP corrispondono agli ambiti: TP2, TP3, TS1, TIr1, TIr2, TIr3 e TIr4) mq da Sp (superficie Permeabile da DdP 0.1 Indirizzi e criteri per l attuazione degli ambiti di trasformazione per gli ambiti TIr1, TIr2, TIr3 e TIr4; per le TP si è presa la situazione attuale)= mq (TIr1, TIr2, TIr3 e TIr4) mq (TP2 e TP3, stato di fatto)= superficie permeabile in modo profondo mq da aree di concentrazione (calcolata considerando St=concentrazione per le TP2, TP3, TS1 sommato alla concentrazione delle TIr1, TIr2, TIr3 e TIr4) = (TP2 e TP3) (TS) (TIr1, TIr2, TIr3 e TIr4)= mq = superficie fondiaria delle zone di trasformazione I2= (superficie permeabile in modo profondo/superficie fondiaria delle zone di trasformazione)*100 = 27,22 % (il Valore Raccomandato da PTCP è V 30%; VO 40%) Produttiva e commerciale (nel DdP corrispondono agli ambiti: TIs1, TIs2 e TIa1) mq da Sp (superficie Permeabile da DdP 0.1 Indirizzi e criteri per l attuazione degli ambiti di trasformazione ) = mq = superficie permeabile in modo profondo mq da aree di concentrazione = mq = superficie fondiaria delle zone di trasformazione I2= (superficie permeabile in modo profondo/superficie fondiaria delle zone di trasformazione)*100 = 53 % (il Valore Raccomandato da PTCP è V 10%; VO 20%) ZONE DI ESPANSIONE (si intendono tutte le aree non urbanizzate e destinate a nuova urbanizzazione dallo strumento adottato, ivi comprese quelle previste dallo strumento urbanistico vigente, ma non attuate e riconfermate, e comprese le aree per interventi di rilevanza sovracomunale ) Residenza, terziario e tempo libero (nel DdP corrispondono agli ambiti: TA1, TA2, TA3 e TA4) mq da Sp (superficie permeabile da DdP 0.1 Indirizzi e criteri per l attuazione degli ambiti di trasformazione ) = mq = superficie permeabile in modo profondo mq da aree di concentrazione = mq = superficie fondiaria delle zone di trasformazione I2= (superficie permeabile in modo profondo/superficie fondiaria delle zone di trasformazione)*100 = 450 % (il Valore Raccomandato da PTCP è V 40%; VO 50%)

26 Produttiva e commerciale nel DdP corrispondono agli ambiti: TP1, TIs3 e modifica PASM) Sp (da regole DdP, in cui la Sp corrisponde al 30% della St) = mq = superficie permeabile in modo profondo mq da aree di concentrazione = mq = superficie fondiaria delle zone di trasformazione I2= (superficie permeabile in modo profondo/superficie fondiaria delle zone di trasformazione)*100 = 57 % (il Valore Raccomandato da PTCP è V 15%; VO 25%) Residenza, terziario e tempo libero Espansione V=450 % (Vr 40%; Vo 50%) Trasformazione V=27,22 % (Vr 30%; Vo 40%) Produttiva e commerciale I2= 57 % ((Vr 15%; Vo 25%) V=53 % (Vr 10%; Vo 20%)

27 INDICATORE I3 dotazione di aree verdi piantumate 9 Rapporto percentuale tra la superficie arborea e arboreo/arbustiva e la superficie territoriale comunale. I3= (superficie arborea e arborea-arbustiva/superficie territorio comunale)*100 Si assume come superficie arborea e arboreo/arbustiva esistente la somma tra: - la superficie occupata da fasce boscate e fasce arboree/arbustive individuata dal Piano di indirizzo forestale Regione Lombardia; - la superficie occupata da fasce boscate e fasce arboree/arbustive individuata da DUSAF 2003 e SIARL Si assume come superficie arborea e arboreo/arbustiva prevista due casi: - caso 1: la somma di tutte le superfici Permeabili degli ambiti di trasformazione definiti dal DdP 0.1 Indirizzi e criteri per l attuazione degli ambiti di trasformazione ; - caso 2: la sommatoria tra le superfici Permeabili degli ambiti di trasformazione definiti dal DdP 0.1 Indirizzi e criteri per l attuazione degli ambiti di trasformazione e l area boscata prevista nel DdP come Ambientazione della Tangenziale Est Esterna: la spalla verde orientale. Il comune di Melzo presenta una dotazione di aree verdi piantumate leggermente inferiore ai valori raccomandati indicati dal PTCP. La situazione deficitaria deriva da un duplice fattore: una scarsa dotazione iniziale di aree piantumate agricole legate alla presenza di ambiti agricoli dedicati prevalentemente alla cerealicoltura, che vede una scarsa presenza di alberi e arbusti lungo i perimetri dei campi, normalmente considerati negativi per il passaggio dei mezzi agricoli nonché la presenza di limitate aree naturalistiche. Il presente Documento di Piano, per aumentare la situazione attuale (attestata al 2% circa di territorio comunale a copertura arborea-arbustiva) prevede l inserimento di albero e arbusti all interno delle aree di cessione di tutti i comparti di trasformazione 10, portando ad un aumento del 2% e raggiungendo così il 4,3% del totale comunale a superficie boscata. È stato inoltre effettuata un ulteriore verifica che considera anche le aree boscate previste dal DdP come Ambientazione della Tangenziale Est Esterna: la spalla verde orientale, a compensazione e mitigazione della nuova infrastruttura, che consentono un incremento del 3,73%, portando così il totale comunale al 5,8%, in linea con i valori raccomandati. 9 Cfr. Tavola DdP - A3 Dotazione di aree verdi piantumate. 10 Vengono previsti alberi/ettaro e arbusti/ettaro a seconda delle tipologie degli ambiti di trasformazione. Per maggiori informazioni si veda il DdP 0.1 indicazioni e criteri per gli Ambiti di trasformazione.

28 SITUAZIONE ATTUALE superficie arborea e arboreo-arbustiva=60.201(pif) (DUSAF 2003 e SIARL 2005) = mq I3(esistente)= ( / )*100=2,11% SITUAZIONE DI PROGETTO CASO A calcolato solo sulle indicazioni da DdP per gli ambiti di trasformazione Superficie arborea e arborea-arbustiva=sup. permeabile definita da DdP0.1 Indirizzi e criteri per l attuazione degli ambiti di trasformazione = (30% di St per TIr) (85% da area TA1) (80% da aree TA2,3e4) (30% da TIa) (30% da TIs) (da TP1)= mq I3(progetto)=( / )*100=+2,18% Valore Raccomandato= V 6% e Valore Obiettivo= O V+30%

29 CASO B calcolato sommando alle indicazioni di DdP per gli ambiti di trasformazione le aree di ambientazione della TEM Superficie arborea e arborea-arbustiva= mq (Sp definita da DdP 0.1 Indirizzi e criteri per l attuazione degli ambiti di trasformazione ) mq (aree di ambientazione della TEM)= mq I3(progetto)=( / )*100=+3,73% Valore Raccomandato= V 6% e Valore Obiettivo= O V+30% I3 valore Stato di fatto Situazione di progetto (DdP) CASO A CASO B (solo Sp da (Sp da DdP0.1) DdP0.1+ambientazione TEM) Totale (Vr 6%; Vo V+30%%) CASO A (solo Sp da DdP0.1) 2,11% +2,18% +3,73% 4.3% 5,8% CASO B (Sp da DdP0.1+ambientazione TEM)

30 INDICATORE I4 frammentazione degli insediamenti produttivi 11 Rapporto moltiplicato per cento, tra il perimetro e la superficie territoriale delle aree produttive. I4= (perimetro aree produttive/st aree produttive)*100 Si assume come perimetro delle aree quello calcolato escludendo i tratti posti in adiacenza ad aree già edificate o edificabili, a destinazione non agricola, e adiacenti a infrastrutture di interesse sovracomuali esistenti o previste. La presenza di un polo produttivo concentrato e compatto nella zona sud-ovest del territorio, chiaramente delimitato dalle infrastrutture del trasporto su gomma e ferro (SP 13 Cerca, linea ferroviaria Milano-Treviglio) configura una situazione ampiamente al di sotto del valore obiettivo già allo stato di fatto (0,34%, a fronte di un valore obiettivo del 1,5). Il presenta Documento di Piano non prevede espansioni delle aree industriali, ma la riconversione di aree dismesse e a standard non attuati (ambiti TIs servizi alle attività del DdP), che sono state conteggiate come superficie territoriale delle aree produttive, comportando così una ulteriore diminuzione del valore di progetto. 11 Cfr. DdP A4 - Frammentazione degli insediamenti produttivi.

31 SITUAZIONE ATTUALE (calcolato su PRG) Perimetro aree produttive=3.389m St aree produttive= mq I4=(3.389/ )*100=0,34% SITUAZIONE PREVISTA DA DdP (si considera come superficie territoriale delle aree produttive anche gli ambiti TIs, cioè gli ambiti destinati dal DdP come servizi alle attività, precedentemente azzonati dal PRG come servizi alle attività) Perimetro aree produttive=3.389m St aree produttive= (previsto TIa+TIs) (esistente)= mq I4=(3.389/ )*100=0,33% Valore Raccomandato= Vr 2% Valore Obiettivo= Vo 1,5% Stato di fatto Situazione di progetto (DdP) (Vr 2%; Vo 1,5%) I4 valore 0,34% 0,33%

32 INDICATORE I5 accessibilità alle stazioni ferroviarie e/o metropolitane Rapporto percentuale tra il numero dei posti auto nei parcheggi d interscambio (SFR e metropolitane) e il numero degli spostamenti su ferro con origine nel Comune dotato di stazione e in quelli confinanti non dotati di stazione. I4= (n parcheggi interscambio/n spostamenti ferro)*100 Si assume come parcheggi di interscambio le aree a parcheggio (e relativi stalli) localizzate ad una distanza non superiore a 250 m dalla stazione ferroviaria di Melzo. Si assume come spostamenti su ferro le uscite ferro aventi come origine il comune di Melzo (dotato di stazione ferroviaria), il comune di Trucazzano e Liscate (confinanti con Melzo e non dotati di stazione ferroviaria o metropolitana). Le uscite su ferro censite per i comuni di Melzo, Truccazzano e Liscate assommano a unità; la verifica dell accessibilità alla stazione ferroviaria comunale è stata verificata sia rispetto alla situazione attuale, sia a seguito dell attuazione degli standard a parcheggio previsti dalla trasformazione delle aree Galbani Stazione, in adiacenza alla stazione ferroviaria. La situazione comunale risulta, già allo stato di fatto, rispondente ai valori obiettivo provinciali; con la realizzazione di nuove aree a parcheggio tali valori risultano ulteriormente incrementati, raggiungendo una percentuale del 47%, a fronte di un valore obiettivo del 30. Inoltre, la previsione dell ambito di trasformazione strategica TS1 Epicentro Melzo Stazione del DdP (da attuarsi tramite STU) posto a nord della ferrovia, comporterà un ulteriore aumento della dotazione di posti auto. Comune origine (cod. ISTAT) Numero uscite ferro Melzo (15142) Trucazzano (15224) 82 Liscate (15122) 26 Totale 1.157

33 Per il calcolo del numero di stalli si è considerata come dimensione minima dello stallo 5x2,5 m (12,5 mq), mentre sul totale delle aree è stata tolta una percentuale del 20% della St dell area in quanto destinata a strade od a altre superfici (aiuole o corsello). = - - Superficie N posti auto = territoriale (St) (fonte: PdS Comune di Melzo, 2008) - Superficie corsello e/o strada - Superficie aiuole verdi SITUAZIONE ATTUALE (calcolato sul PdS-stato di fatto, 2008) Numero di parcheggi=5.500mq=(( %)/12,5)=350 stalli N spostamenti ferro=1.157 I5=(350/1.157)*100=30% Valore Raccomandato= Vr 10% Valore Obiettivo= Vo 20% SITUAZIONE PREVISTA DA DdP (si considerano le previsioni di nuovi parcheggi dal PII Galbani-stazione) Numero di parcheggi=5.500mq (stato di fatto)+3.149mq (previsione PII Galbani-Molgora)=8.649=553 stalli N spostamenti ferro=1.157

34 I5=(553/1.157)*100=47% Valore Raccomandato= Vr 10% Valore Obiettivo= Vo 20% Stato di fatto Situazione di progetto (DdP) (Vr 10%; Vr 20%) I5 valore 30% 47%

35 INDICATORE I6 dotazione di piste ciclo-pedonali 12 Rapporto percentuale tra la lunghezza delle piste ciclo-pedonali, esistenti e previste in sede propria o riservata, e la lunghezza della rete stradale, esistente e prevista in ambito comunale. I6= (m piste ciclo-pedo/m rete stradale)*100 Il comune di Melzo presenta, allo stato di fatto, una dotazione di piste ciclopedonali in linea con il valore raccomandato dalla provincia. La valutazione della situazione di progetto è basata sulle previsioni derivanti da BiciPlan e dalla previsioni viabilistiche sovra locali, che comportano un incremento notevole della dotazione comunale, portandola al 59%, che si configura come valore doppio rispetto a quello obiettivo del 30%. SITUAZIONE ATTUALE (si escludono tutte le previsioni locali e sovralocali) Lunghezza piste ciclo-pedonali = m Lunghezza rete stradale = m 12 Cfr. DdP A6 Dotazione piste ciclopedonali.

36 I6=(3.533 m/ m)*100= 15,4% Valore Raccomandato= V 15% Valore Obiettivo= O 30% SITUAZIONE PREVISTA DA DdP (si considerano le piste ciclopedonali individuate dal BiciPlan e tutte le previsioni viabilistiche sovralocali) Lunghezza piste ciclo-pedonali = m (di cui m esistenti e m previsti) Lunghezza rete stradale = m (di cui m esistenti e m previsti TEM, Cassanese, Ring) I6=( m / m)*100= 59% Valore Raccomandato= V 15% Valore Obiettivo= O 30% Stato di fatto Situazione di progetto (BiciPlan e previsioni viabilistiche sovralocali) (Vr 15%; Vr 30%) I6 valore 15,4% 59%

37 INDICATORE I7 connettività ambientale Esprime la possibilità di attraversare il territorio comunale seguendo le linee di connettività, ovvero le direttrici caratterizzate dalla presenza di suolo vegetato. Per linee di connettività si intendono le direttrici caratterizzate dal suolo vegetato (prato e vegetazione arboreo/arbustiva) non ostacolate da barriere artificiali insormontabili quali strade e autostrade a quattro o più corsie, ferrovie a quattro o più binari e o linee Alta Capacità, aree urbanizzate. Il comune di Melzo presenta, allo stato attuale, due linee di connettività: quella occidentale che dall ambito di valorizzazione paesistica e di forestazione del fiume Molgora connette orizzontalmente i territori agricoli di Vignate; quella orientale, che connette in direzione trasversale gli ambiti di valorizzazione paesistica e di forestazione del fiume Molgora posti a sud con il comune di Pozzuolo Martesana e gli altri ambiti di valorizzazione qui presenti. Il Documento di Piano prevede il mantenimento delle connessioni esistenti, si sottolinea per la connessione orientale una sua suddivisione in due linee, derivante dalla previsione esogena della TEM, che in questo tratto di territorio melzese intercetta le aree agricole costituenti la connessione suddetta. Si sottolinea inoltre l impossibilità di prevedere nuove connessioni oltre alle esistenti, derivante dalla forte infrastrutturazione esistente e prevista sul territorio.

38 Stato di fatto Situazione di progetto (Vr=mantenimento esistente; Vr=2 o più nuove linee) I7 valore 2 linee Mantenimento delle linee di connettività esistenti

39 A3.3 Scheda informativa e di attestazione per la valutazione di compatibilità con il PTCP della Provincia di Milano

40

41 ALLEGATO B Scheda informativa e di attestazione per la valutazione di compatibilità con il PTCP Scheda informativa e di attestazione per la valutazione di compatibilità con il PTCP della Provincia di Milano Melzo Comune di Strumento urbanistico oggetto di valutazione di compatibilità: Delibera di C.C. di adozione n. del Strumento urbanistico vigente /06/ /06/98 Delibera di G.R. n. del Delibera di C.C. n. del Aspetti procedurali previsti dal PTCP Avvenuta consultazione preliminare lett. a) art. 23 NdA del PTCP SI NO Avvenuto invio ai Comuni contermini avviso di adozione art. 22 NdA del PTCP SI NO Presenza elementi interessanti l ambito di variante: Vincolo di beni storico-artistici (D.lgs. 42/2004 art. 10) SI NO Vincolo di beni paesistico-ambientali (D.lgs. 42/2004 art. 136) SI NO Vincolo di beni paesistico-ambientali (D.lgs. 42/2004 art. 142) SI NO Vincolo idrogeologico RD 3267/23. SI NO Piano Assetto Idrogeologico L. 183/89 (PAI) SI NO Aree protette LR 86/83 Parco Regionale SI NO Parco naturale SI NO Riserve naturali SI NO Monumenti naturali SI NO

42 ALLEGATO B Scheda informativa e di attestazione per la valutazione di compatibilità con il PTCP Parco locale di interesse sovracomunle (PLIS) SI NO Siti di Importanza Comunitaria Dir. 92/43/CEE SI NO Zone di Protezione Speciale SI NO Piani di settore provinciali (qualora le relative disposizioni interessino gli ambito di variante) Piano Indirizzo Forestale SI NO Piano Provinciale Cave SI NO Presenza di altri elementi significativi che interessino gli ambiti di variante Presenza di aziende a rischio di incidente rilevante (RIR) (D.lgs. 334/99) con ricadute esterne al perimetro aziendale che interessano l ambito di variante Adeguamento alla legislazione regionale: SI NO Piano Territoriale Paesistico Regionale SI NO Predisposizione studio geologico L.R. 12/05 (DGR 8/1566 del 22/12/05) SI NO Elaborati predisposti con particolare riferimento al PTCP e alla presente delibera - Allegato A, lett. a) a.1) Cartografia dello stato di attuazione dello strumento urbanistico vigente. SI NO Cfr. DdP 1.2 a.2) Cartografia del consumo di suolo. SI NO Cfr. DdP 1.3, DdP 3.7 b) Cartografia di confronto degli ambiti agricoli adottati rispetto alle zone territoriali omogenee E di cui al DM 1444/68, comunque denominate, individuate dal PRG/PGT vigente. SI NO

43 ALLEGATO B Scheda informativa e di attestazione per la valutazione di compatibilità con il PTCP Tabella A - Stato di attuazione dello strumento urbanistico vigente (art. 84 NdA del PTCP) - Verifica Slpa/Slpp > 75% 1 Da compilare solo qualora lo strumento urbanistico sottoposto a parere di compatibilità preveda aree di espansione/trasformazione urbanistica che determinino riduzione delle zone a destinazione agricola o a verde, comunque denominate, del vigente strumento urbanistico (cfr paragrafo 4.2). Riduzione prevista: (se si compilare di seguito le tabelle A B- C) SI NO Funzione d uso Totale funzioni Funzione Residenziale Funzione Extraresidenziale Slpp prevista (mq) Slpa attuata/programmata (mq) Stato di attuazione Slpa/Slpp (%) 86, Esito della valutazione (evidenziare il caso 1 o 2) 1. Precondizione verificata: avvenuta attuazione di almeno il 75% della SLP prevista nello strumento urbanistico vigente Totale funzioni SI NO Funzione Residenziale SI NO Funzione Extraresidenziale SI NO 2. Precondizione non verificata: Attesa la mancata verifica della precondizione si allega, quale parte integrante della presente scheda, una relazione nella quale si evidenziano e giustificano le motivazioni inerenti la mancata verifica e la scelta di prevedere nuove aree di espansione/trasformazione urbanistica e si esplicitano le modalità e gli strumenti utili attivabili, anche con riferimento all art. 84 delle NdA, al fine di perseguire comunque gli obiettivi di PTCP. 1 Slpa è la superficie lorda di pavimento attuata e/o programmata; Slpp è la superficie lorda di pavimento prevista. Slpa /Slpp è il rapporto percentuale tra la superficie lorda di pavimento attuata e/o programmata e la superficie lorda di pavimento prevista.

44 ALLEGATO B Scheda informativa e di attestazione per la valutazione di compatibilità con il PTCP Tabella B - Variazione massima ammissibile della superficie urbanizzata (art. 84 NdA del PTCP) - Verifica SE SEmax 2 Da compilare solo qualora lo strumento urbanistico sottoposto a parere di compatibilità preveda aree di espansione/trasformazione urbanistica che determinino riduzione delle zone a destinazione agricola o a verde, comunque denominate, del vigente strumento urbanistico (cfr paragrafo 4.2). Superficie territoriale comunale ST (mq) Superficie urbanizzata SU (mq) Indice Consumo di Suolo ICS = SU/ST % Tavolo interistituzionale di PTCP classe ICS Incremento percentuale rispetto alla superficie urbanizzata (max 5% - Tabella 3 allegata alle NdA del PTCP) Tavolo 11 ICS D 2 Percentuale massima aggiuntiva di Incremento della superficie urbanizzata nel caso di partecipazione del comune al meccanismo premiale (max 3%) - Percentuale massima aggiuntiva di Incremento della superficie urbanizzata nel caso di Comune individuato quale centro di rilevanza sovracomunale (max 2%) Variazione massima della superficie urbanizzata (%) Superficie di espansione massima - SEmax (mq) Superficie di espansione prevista dallo strumento urbanistico comunale - SE (mq) Si allega Cartografia del consumo di suolo (cfr paragrafo 4.2 della delibera). Cfr. DdP 1.3, DdP SE è la Superficie di espansione prevista dallo Strumento urbanistico comunale; SEmax è la Superficie di espansione massima ammissibile.

45 58% 450% 57% 27,22% 53% 4,3-5,8% 0% 0,34% 0,33% 47% 59% Mantenimento

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