Le pietre e i cittadini
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1 Scuola, cittadinanza, sostenibilità Le pietre e i cittadini Progetto nazionale per l Educazione al Patrimonio SCHEDA DI LETTURA E DI INDAGINE DEL PAESAGGIO Docente Irene Baviera Tel E mail irebav@libero.it Scuola / Istituto: I.P.S.S.A.R. F.P. CASCINO Via Fattori, 60 Città Palermo CAP Prov. PA Tel Fax parh050006@istruzione.it IL PAESAGGIO SCELTO San Martino delle Scale, località pedemontana LOCALITÀ Toponimo (anche dialettale) San Martino delle Scale LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA La località offre interessanti passeggiate e soste di ristoro all interno di un paesaggio montuosocollinare ricco di zone boschive e di riferimenti culturali. BREVE DESCRIZIONE DELLE COMPONENTI PRINCIPALI Contesto territoriale S. Martino delle Scale è una frazione del comune di Monreale, a 589 m. s.l.m. Essa sorge nei pressi del monastero di San Benedetto, il più importante Convento dei benedettini in Sicilia, risalente, con datazione storica, a partire dall anno Il territorio offre un connubio di zone umide quali sorgenti e corsi d acqua, cespuglieti mediterranei, querceti, pini misti a lembi di lecceta naturale con qualche presenza di conifere, rupi e creste dei
2 monti che ospitano, ancora oggi, seppure in misura minore, numerose specie di microfauna. Alcune zone pianeggianti sono adibite ad aree attrezzate come il Piano Gelo o Piazza Reale, ma, salendo lungo la strada panoramica da Monreale, è possibile anche qualche esperienza di trekking sul Monte Caputo per godere di un paesaggio di incontaminata, impervia, ma suggestiva bellezza, ed insieme ammirare il Castellaccio, massiccio rudere ricco di storia (avamposto arabo, antica fortezza, chiesa e convento benedettino nel XII secolo), acquistato dal CAS nel 1899 e adibito a rifugio alpino per accogliere gli escursionisti. La storia La storia di questo luogo è strettamente conseguente alla fondazione dell antica Abbazia dei Benedettini. Un antica tradizione vuole l abbazia di San Martino fondata da papa Gregorio Magno ( 604), ma l inesistenza di fonti attendibili ha fatto dubitare molti studiosi sulla fondazione gregoriana dell abbazia di San Martino delle Scale, la quale sarebbe stata in seguito distrutta dai Saraceni nel IX secolo. Al contrario, esistono moltissimi documenti che legano l abbazia alla prima metà del XIV secolo. Di quell anno , infatti, si conserva ancora l atto di fondazione, redatto dalla cancelleria dell arcivescovo di Monreale. Nei secoli il suo ruolo crebbe di notevole importanza sul territorio circostante sia in campo civile che ecclesiastico. Durante i molti secoli della sua esistenza, l'abbazia ha subìto rimaneggiamenti considerevoli ed interventi architettonici l'ultimo dei quali, in età neoclassica, ad opera di Venanzio Marvuglia. Vi si possono ammirare pregevoli esempi quali la Fontana di S. Benedetto e la Fontana dell Oreto e, all interno della chiesa, l immenso coro ligneo di 68 stalli, tele di Pietro Novelli, Filippo Paladini, Zoppo di Gangi, Paolo de Matteis, Stomer ed altri fiamminghi oltre a raffinati marmi di età diverse. Oggi, la ripresa della vita monastica segna anche il ripristino di alcune attività proprie della comunità monastica: l insegnamento nel collegio e nell alunnato monastico, l allestimento di una Accademia di belle arti del Restauro, l apertura al pubblico della ricostituita biblioteca e la rivendita di alcuni prodotti tipici del monastero. Dati geo-morfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa) La morfologia del paesaggio è fortemente influenzata dal carsismo, serie di processi erosivi che agisce sulle rocce compatte collinari e pedemontane del territorio; esso offre un clima fresco d estate e alquanto gelido d inverno. Vi risiedono stabilmente circa 440 abitanti. Accessibilità (motorizzata e non) S. Martino delle Scale è facilmente raggiungibile con strade statali sia dal capoluogo di Palermo da cui dista circa 20 km., che da Monreale, da cui dista circa 3 km. I valori espressi Questo luogo esprime senza dubbio un pregevole valore naturalistico, ma anche storico, culturale e artistico. I rischi di alterazione S. Martino delle Scale è stato sempre a rischio incendi, l incuria delle persone unita alle afose e ventose giornate estive e alla mancata pulizia del territorio demaniale nonché l agitata controversia del precariato forestale hanno contribuito, in modo sempre più virulento, a distruggere buona parte delle zone boschive, che sono state ricostituite mediante rimboschimento di pini ed eucalipti, per quanto una migliore soluzione sarebbe scegliere specie spontanee, arboree, ma anche arbustive, che non soltanto assicurano l attecchimento, si integrano con il paesaggio e lo migliorano, ma offrono anche la garanzia di una risposta in caso di incendio in quanto rallentano il propagarsi del fuoco. Infine, la naturale erosione carsica che altera, a lungo andare, l assetto idrogeologico del territorio. Soggetti pubblici con competenza sul territorio interessato
3 Ministero per i Beni e le attività culturali, Comune di Monreale, Regione Sicilia, Corpo forestale dello Stato. Altri Enti ed organismi interessati alla tutela/valorizzazione del paesaggio esaminato CAS, CAI, Associazione AGER San Martino delle Scale per l Ambiente ed il Territorio. I materiali disponibili (documenti, testi, pubblicazioni, siti web di riferimento, ecc. ) Pubblicazioni dell azienda regionale Foreste Demaniali ; Situazione vincolistica, con particolare riferimento al D.Lgs 42/04 (Codice Urbani) e ad eventuali strumenti di pianificazione paesistica In merito al tema dalla D.Lgs 42/04 si riportano: Articolo 131 (1) Paesaggio 2. Il presente Codice tutela il paesaggio relativamente a quegli aspetti e caratteri che costituiscono rappresentazione materiale e visibile dell'identità nazionale, in quanto espressione di valori culturali. 3. Salva la potestà esclusiva dello Stato di tutela del paesaggio quale limite all'esercizio delle attribuzioni delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano sul territorio, le norme del presente Codice definiscono i principi e la disciplina di tutela dei beni paesaggistici. 4. La tutela del paesaggio, ai fini del presente Codice, è volta a riconoscere, salvaguardare e, ove necessario, recuperare i valori culturali che esso esprime. I soggetti indicati al comma 6, qualora intervengano sul paesaggio, assicurano la conservazione dei suoi aspetti e caratteri peculiari. 5. La valorizzazione del paesaggio concorre a promuovere lo sviluppo della cultura. A tale fine le amministrazioni pubbliche promuovono e sostengono, per quanto di rispettiva competenza, apposite attività di conoscenza, informazione e formazione, riqualificazione e fruizione del paesaggio nonché, ove possibile, la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati. La valorizzazione è attuata nel rispetto delle esigenze della tutela. 6. Lo Stato, le regioni, gli altri enti pubblici territoriali nonché tutti i soggetti che, nell'esercizio di pubbliche funzioni, intervengono sul territorio nazionale, informano la loro attività ai principi di uso consapevole del territorio e di salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche e di realizzazione di nuovi valori paesaggistici integrati e coerenti, rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità (186). Articolo 135 (1)Pianificazione paesaggistica 1. Lo Stato e le regioni assicurano che tutto il territorio sia adeguatamente conosciuto, salvaguardato, pianificato e gestito in ragione dei differenti valori espressi dai diversi contesti che lo costituiscono. A tale fine le regioni sottopongono a specifica normativa d'uso il territorio mediante piani paesaggistici, ovvero piani urbanistico- territoriali con specifica considerazione dei valori paesaggistici,entrambi di seguito denominati: «piani paesaggistici» Per ciascun ambito i piani paesaggistici definiscono apposite prescrizioni e previsioni ordinate in particolare: a) alla conservazione degli elementi costitutivi e delle morfologie dei beni paesaggistici sottoposti a tutela, tenuto conto anche delle tipologie architettoniche, delle tecniche e dei materiali costruttivi, nonché delle esigenze di ripristino dei valori paesaggistici; b) alla riqualificazione delle aree compromesse o degradate; c) alla salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche degli altri ambiti territoriali, assicurando, al contempo, il minor consumo del territorio; d) alla individuazione delle linee di sviluppo urbanistico ed edilizio, in funzione della loro compatibilità con i diversi valori paesaggistici riconosciuti e tutelati, con particolare attenzione alla salvaguardia dei paesaggi rurali e dei siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell'unesco. Articolo sostituito precedentemente dal D.Lgs. 24 marzo 2006, n. 157 e successivamente dal D.Lgs. 26 marzo 2008, n. 63.
4 Proposte integrative di tutela Ordinanza di prevenzione incendi, maggio 2015 formulate da: Comune di Monreale SI ALLEGANO N. IMMAGINI IN FORMATO DIGITALE (300 dpi e dimensione1-4 Mb)
5 Luogo e data Palermo, 29/03/2016 Da restituire all indirizzo di posta elettronica educazioneformazione@italianostra.org Ed alla sezione che organizza il corso di aggiornamento
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