Le problematiche del campionamento
|
|
- Fulvio Costantini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Workshop sulle MICOTOSSINE IZS Umbria e Marche Dalla difficoltà in campo all analisi analisi delle risultanze di laboratorio Le problematiche del campionamento Carlo Brera (carlo.brera@iss.it) Istituto Superiore di Sanità Laboratorio Nazionale di Riferimento Perugia, 10 Luglio 2009
2 Sono sostanze dotate di elevato potere cancerogeno Sono sostanze che manifestano tossicità croniche e raramente acute Sono sostanze termostabili Sono fortemente elettrostatiche Sono ubiquitariamente presenti sul territorio Presentano una tipologia di contaminazione eterogenea (a macchia di leopardo) Non presentano difficoltà da un punto di vista di determinazione analitica
3 La filiera analitica Campionamento Preparazione Del campione Analisi Quali/ quantitativa
4 CAMPIONAMENTO: PERCHE Un campionamento inadeguato vanifica il lavoro e gli sforzi degli analisti e rende dubbie le conclusioni del risultato di analisi L attuazione di opportuni piani di campionamento deve risultare prioritario da parte di tutti gli operatori del settore
5 CAMPIONAMENTO: PERCHE Il principale obiettivo di un buon campionamento è quello di raccogliere dati che consentano di generalizzare all'intera popolazione i risultati ottenuti dal campione. Questo processo di generalizzazione è detto «inferenza inferenza» campionamento popolazione campione Analisi del campione Estensione del risultato a tutta la popolazione= INFERENZA (Estratto da: ~bottarel/epi epi/campion campion/met_cam.htm)
6 Campionamento: Fonti di errore Basso numero di campioni incrementali Scarsa rappresentatività dei punti di campionamento Errata grandezza del campione globale
7 7 t DAL CAMPO AL BANCONE 1 : % 30 t 5 kg 1 kg 50 grammi
8 Errore di campionamento L errore totale è dato dalla somma di tre componenti TV = SV + SPV + AV E ormai da tempo stato dimostrato che SV è il più ampio contribuente all errore totale come risultato della estrema eterogeneità delle unità contaminate. Usando 1 kg di campione di mais a 20 µg/kg di aflatossina B1, macinando il campione di laboratorio in apposito mulinetto ed analizzando tramite ELISA, i contributi della SV, SPV ed AV sono 75.6, 15.9 e 8.5% rispettivamente. L errore di campionamento aumenta al diminuire della concentrazione di micotossina e varia da micotossina a micotossina (AFLATOSSINE caso più critico)
9 Confronto fra le variabilità associate nelle varie fasi del campionamento, sottocampionamento ed analisi, in due diversi casi di analisi di aflatossine in arachidi sgusciate. Fase analitica Varianza Contributo percentuale alla varianza totale Campionamento: 5 kg 521,4 82 Sottocampionamento: macinazione di 250 g con AMS 59,2 9,4 Analisi in TLC 50,1 7,9 totale 630,7 100 Campionamento: 20 kg 130,4 74 Sottocampionamento: macinazione di 100 g con VCM 25,5 15 Analisi HPLC 20,1 11 totale 176,0 100
10 Coefficiente di variazione associato alle fasi di campionamento, sotto-campionamento ed analisi nel caso di contaminazione da micotossine (aflatossine in noccioline- Whitaker, 2004) 100 Coefficient of variation (%) Sampling (kg 21,8) Sub sampling (g 1100) Analysis (2 aliquots) Aflatoxin concentration in the lot (p.p.b.)
11
12 DIFFICOLTA DEL CAMPIONAMENTO Come? Manuale o automatico? Statico o dinamico? Che cosa? Sfuso, in container, in sacchi Quando? Dopo la raccolta (mietitrebbia), centri di stoccaggio, allo scarico del camion, prima della trasformazione, al dettaglio? Costi (personale, tempi di stazionamento delle navi, costo delle materia prima)
13 Campionamento dinamico In base allo schema descritto dal Regolamento si dovranno prelevare campioni incrementali (CI) che saranno successivamente riuniti a formare un unico campione globale da destinare all analisi. Il numero di campioni incrementali dipenderà dalle dimensioni del lotto da testare e saranno prelevati ad intervalli regolari di tempo secondo la formula Durata dello scarico (in minuti) /N. di CI Secondo la formula citata, per un lotto di 40 q, si dovranno prelevare (ad es. per i cereali) minimo 40 campioni incrementali di 100 grammi ciascuno secondo frequenze di tempo costanti. Se ad es. la velocità di scarico fosse di 50 q all ora, la durata dello scarico di 40q sarebbe di 48 minuti e si dovrebbe prelevare ciascuno dei 40 CI ogni 1,2 minuti (72s). I campioni incrementali saranno riuniti a formare un campione globale di 4 kg. Il campione globale sarà omogeneizzato e macinato prima di effettuare l analisi.
14 CAMPIONAMENTO: dove Stive di nave (materiale sfuso o in sacchi) Camion Container Vagoni ferroviari Autotreni Silos Cisterne Impianti di lavorazione Depositi, magazzini Aziende agricole/zootecniche Dettaglio (pacchetti)
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26 Campionamento Procedure conformi al Regolamento CE/401/2006 Da evitare il controllo nei silos Da preferire quello sui camion in condizioni dinamiche piuttosto che statiche Campionatori automatici PER OTTENERE INFORMAZIONI ATTENDIBILI SI DEVE INVESTIRE SUL CAMPIONAMENTO
27 Prodotti alimentari REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE del 23 febbraio 2006 relativo ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di micotossine nei prodotti alimentari L 70/12 - Gazzetta ufficiale dell Unione europea
28 REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 Metodi di campionamento: campo di applicazione Cereali e prodotti derivati (AFs, OTA, FT) Frutta secca ed i prodotti derivati (AFs), uva passa e similari (OTA) Fichi secchi, Arachidi, Frutta a guscio (AFs) Spezie (AFs) Latte e prodotti lattiero-caseari, alimenti per lattanti e di proseguimento, compresi il latte (AFM 1 ) Caffè tostato e prodotti a base di caffè (OTA) Succhi di frutta (PAT), compresi i succhi d uva (OTA) e il sidro (PAT) Vino (OTA), e mosti d uva (OTA) Prodotti solidi a base di mela, succo di mela, prodotti solidi a base di mela destinati ai lattanti ed alla prima infanzia (PAT) Alimenti per bambini, ed alimenti trasformati a base di cereali destinati ai lattanti ed alla prima infanzia (AFs, OTA, FT, PAT)
29 REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 Anche per i cereali la grandezza del campione elementare (CE) è di 100 grammi e quella del campione globale di 10 kg Il controllo è diversificato a seconda della micotossina da ricercare Viene introdotto il requisito relativo alla espressione della incertezza e dei fattori di recupero Viene rivoluzionato il concetto dell accettabilità di una partita
30 REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 La procedura pertanto. individua nel laboratorio il luogo dove formare le aliquote ufficiali alla presenza dell Autorità preposta al prelievo e del delegato della Azienda prevede la stesura di due verbali, uno redatto all atto del prelievo dei campioni elementari ed un secondo all atto della formazione delle aliquote
31 Deve essere compilato un verbale di campionamento scritto in maniera chiara e riportante il numero del lotto del campione, la procedura di campionamento seguita, il riferimento normativo seguito, Concordare con il laboratorio il giorno della preparazione del campione per formare le aliquote Convocare la ditta Assistere alla formazione delle aliquote (omogeneizzazione, macinazione) Compilare in LAB un SECONDO verbale di campionamento recante le informazioni sulle ALIQUOTE formate, il riferimento al primo verbale di campionamento del CG
32 REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 Prelevamento al dettaglio Se il peso dei CE è superiore a 100 g o 300 g, il peso del CG sarà superiore a 10 kg o 30 kg. Se il peso di un CE è molto superiore ai 100g o 300g si apre la confezione e si prelevano 100 g o 300 g. Nel caso di CE da 500 g o 1 kg si preleva un numero inferiore di CE purché il peso del CG sia quello previsto Se il peso del CE è inferiore a 100 g o 300 g e la differenza non è significativa una confezione può essere considerata come un CE Se il peso del CE è di molto inferiore a 100 g o 300 g un CE sarà formato da più confezioni aventi peso complessivo di 100 g o 300 g
33 CFZ Dettaglio - Modus operandi a) 1 kg = 1 CE = 4 aliquote b) = 1 campione elementare g
34 Come formare l aliquota 1. Campioni elementari (CI) 2. Aprire e mescolare i CI 3. Aliquote
35 Regolamento CE/401/2006
36
37 B.3. Metodo di campionamento per i cereali e i prodotti derivati (partite 50 tonnellate) Nei casi in cui non è possibile applicare le modalità di prelievo qui descritte senza causare effetti commerciali inaccettabili dovuti al danneggiamento della partita (ad esempio a causa delle forme d imballaggio o dei mezzi di trasporto), si può ricorrere a un metodo alternativo, a condizione che il campionamento sia il più rappresentativo possibile e che il metodo applicato sia chiaramente descritto e debitamente documentato. Si può ricorrere a un metodo alternativo di campionamento anche nei casi in cui risulta praticamente impossibile applicare il metodo summenzionato. Ciò si verifica ad esempio quando grandi partite di cereali sono conservate in magazzini o quando i cereali sono immagazzinati in sili.
38 Campionamento Mangimi DM 20 aprile 1978 GU N. 165 del Modalità di prelevamento dei campioni per il controllo ufficiale degli alimenti
39 REGOLAMENTO (CE) N. 152/2009 DELLA COMMISSIONE del 27 gennaio 2009 Che fissa i metodi di campionamento e di analisi per i controlli ufficiali degli alimenti per gli animali L 54/1 - Gazzetta ufficiale dell Unione europea
40 Laboratorio Nazionale di Riferimento per le micotossine negli alimenti e mangimi (I.S.S.) LINEE GUIDA PER IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI PER ANIMALI - APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO (CE) 152/2009
41 Cosa c è di nuovo L espressione del risultato corretto per il recupero e con la indicazione della incertezza estesa Introduzione del criterio di accettazione identico a quello del Regolamento 401/2006
42 3. DEFINIZIONI Partita da campionare: quantità di prodotto costituente un'unità e avente caratteristiche presunte uniformi. Sottopartita: porzione di una grande partita designata per essere sottoposta a campionamento; ciascuna sottopartita deve essere fisicamente separata e identificabile; Campione elementare: quantità prelevata da un punto della partita campionata. Il peso del campione elementare deve essere correlato al numero dei campioni elementari fomanti il campione globale, in modo tale da ottenere un campione globale non inferiore ai 4 kg (tranne il caso dei formellati o mattonelle con peso unitario inferiore ad 1 kg); Campione globale: insieme di campioni elementari prelevati da una stessa partita campionata. Nel caso di prodotti in confezione è necessario aprire le singole confezioni e riunire tutti i campioni elementari formanti il campione globale; Campione ridotto: parte rappresentativa del campione globale, ottenuta mediante riduzione di quest'ultimo. Per le sostanze o i prodotti ripartiti in modo non uniforme è necessario ottenere il campione ridotto PREVIA MACINAZIONE DEL CAMPIONE GLOBALE Campione finale: parte del campione ridotto o del campione globale macinato e/o omogeneizzato.
43 4.2.1 MICOTOSSINE Campionamento per le micotossine di partite di t > 100 Sempreché le sottopartite possano essere separate fisicamente, ciascuna partita deve essere suddivisa in sottopartite conformemente alla tabella c) dell Allegato II. Se la partita non è o non può essere suddivisa fisicamente in sottopartite, da essa si preleva un minimo di campioni pari a 40 + numero di tonnellate costituenti la partita da campionare Ciascuna sottopartita deve essere oggetto di campionamento separato. In funzione delle risorse disponibili si può scegliere di campionare una sola delle sottopartite.
44 Accettazione di una partita o sottopartita per l analisi delle micotossine nei mangimi accettazione se il campione finale o la media dei campioni finali non supera il limite massimo, tenendo conto dell incertezza della misura e della correzione per recupero rifiuto se il campione finale o la media dei campioni finali supera il limite massimo oltre ogni ragionevole dubbio, tenendo conto dell incertezza della misura e della correzione per il recupero Il risultato delle analisi per l aflatossina B 1 e l ocratossina A, deve sempre corretto per il recupero.
45 CAMPIONE ELEMENTARE (CE) Numero minimo di campioni elementari CAMPIONE GLOBALE (CG) E costituito dalla somma dei (CE) Ogni CG deve essere di almeno 4kg Quando sono richiesti più CG le operazioni vanno ripetute per ogni CG CAMPIONE FINALE (CF) I campioni finali si ottengono dopo riduzione dal CG E prevista la formazione di almeno 4 CF per ciascun CG E richiesta l'analisi di almeno un CF per ogni CG Il peso del CF finale destinato all'analisi non deve essere inferiore a ALIMENTI ALLA RINFUSA <2,5 tonnellate 7 campioni elementari per ogni campione globale <1 tonnellata 1 Campione Globale 4 Campioni Finali 1-2,5 tonnellate 2 Campioni Globali (raccogliere 14 CE, ogni CG sarà formato da 7 CE) 4 Campioni Finali per ogni campione globale 8 Campioni Finali 2,5-100 tonnellate di 20 volte il numero di tonnellate costituenti la partita da campionare (nel caso arrotondare al numero intero superiore), con un massimo di 40 CE 2,5-10 tonnellate tonnellate 2 Campioni Globali 4 Campioni Finali per ogni campione globale 8 Campioni Finali 3 Campioni Globali 4 Campioni Finali per ogni campione globale 12 Campioni Finali >40 tonnellate 4 Campioni Globali 4 Campioni Finali per ogni campione globale 16 Campioni Finali
46 CAMPIONE ELEMENTARE (CE) Numero minimo di campioni elementari CAMPIONE GLOBALE (CG) E costituito dalla somma delle confezioni aperte e ben omogeneizzate Ogni CG deve essere di almeno CAMPIONE FINALE (CF) I campioni finali si ottengono dopo riduzione dal CG E prevista la formazione di almeno 4 CF per ciascun CG E richiesta l'analisi di almeno un CF per ogni CG Il peso del CF finale destinato all'analisi non deve essere inferiore a ALIMENTI IN CONFEZIONE Partite da 1-4 confezioni Partite da 5-16 confezioni Partite da oltre 16 confezioni Tutte le confezioni 4 del numero di confezioni costituenti la partita da campionare con un massimo di 40 confezioni 1-16 confezioni confezioni confezioni >800 confezioni 1 Campione Globale 4 Campioni Finali 2 Campioni Globali 4 Campioni Finali per ogni campione globale (almeno 8 Campioni Finali) 3 Campioni Globali 4 Campioni Finali per ogni campione globale (almeno 12 Campioni Finali) 4 Campioni Globali 4 Campioni Finali per ogni campione globale (almeno 16 Campioni Finali)
47
48 ALIMENTI ALLA RINFUSA Es: partita da campionare del PESO di 2 tonnellate CAMPIONI ELEMENTARI (CE) Prelevare N. 14 CE di 600 g, circa, ciascuno CAMPIONE GLOBALE (CG) Costituito dalla somma dei campioni elementari ( somma c.e.) Ciascun CG deve avere un peso non inferiore a 4 Kg CG 1 CG CAMPIONE FINALE (CF) Costituito dalla riduzione di ciascuno dei 2 campioni globali Peso del campione finale destinato all analisi non inferiore a 500 g E prevista la formazione di CF per ciascun CG: 1 campione di I istanza, 1 campione di revisione di analisi, aliquote di legge) CF 1 CF 1 CF 1 CF 1 CF 1 CF 2 CF 2 CF 2 CF 2 CF 2 CF prima istanza CF revisione CF Autorità giudiziaria CF Importatore/ Produttore CF Allevatore CF prima istanza CF revisione CF Autorità giudiziaria CF Importatore/ Produttore DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE CF Allevatore
49 ALIMENTI ALLA RINFUSA - PESO di 150 tonnellate La partita sarà suddivisa in 3 sottopartite da 50 t ciascuna Per ciascuna delle 3 sottopartite 1 40 Ciascuna sottopartita deve essere oggetto di campionamento separato. In funzione delle risorse disponibili si può scegliere di campionare una sola delle sottopartite CAMPIONI ELEMENTARI (CE) Da ogni sottopartita: prelevare N. 40 CE di MINIMO 400 g ciascuno CAMPIONE GLOBALE (CG) Per ogni sottopartita: sono richiesti 4 CG (ciascuno avente peso non inferiore a 4 Kg), costituiti dalla somma dei campioni elementari CG 1 CG CAMPIONE FINALE (CF) Costituito dalla riduzione di ciascuno dei 4 campioni globali Peso del campione finale destinato all analisi non inferiore a 500 g E prevista la formazione di 4 CF per ciascun CG: 1 campione di I istanza, 1 campione di revisione di analisi, aliquote di legge) CF 2 CF CF 3 1 CF 1 CF 1 CF 1 CF 1 CF 4 CF 4 CF 4 CF 4 CF 4 CF prima istanza CF CF CF CF CF CF CF CF Autorità Importatore/ prima Autorità Importatore/ revisione Allevatore revisione giudiziaria Produttore istanza giudiziaria Produttore DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE CF Allevatore
50 Per ottenere l aliquota l macinata (50 grammi) Campione globale (1 kg) A. Prendere 50 g dal campione globale omogeneizzato B. Macinare il campione globale e poi prendere 50 g
51 Perché? 50 grammi di mais corrispondono a circa chicchi Posto che le aliquote provengono da un campionamento correttamente effettuato Applicando una corretta procedura di omogeneizzazione e macinazione del CG, l aliquota di campione di 50 grammi di chicchi conterrà un eguale numero di frammenti rappresentativi di tutti i chicchi del campione globale Viceversa in 50 grammi di campione, prelevato dal CG non macinato (maniera non corretta), sarà contenuto un numero di frammenti rappresentativi di non più di chicchi dell intero CG che statisticamente non configura una condizione di rappresentatività
52 Tipico schema di campionamento per le micotossine Identificazione della partita o della sottopartita Valutazione della grandezza della partita o sottopartita Calcolo dei campioni incrementali da prelevare Valutazione del tipo di campionamento da effettuare (statico vs dinamico) Prelievo dei campioni incrementali Formazione del campione globale combinando tutti I campioni incrementali Omogeneizzazione del campione globale Macinazione del campione globale Formazione delle aliquote (a secco o tramite formazione dello slurry)
53
54 Preparazione del campione Macinazione del campione globale fino a granulometria fine Omogeneizzazione del campione macinato a secco o con acqua Prelievo in modo rappresentativo di un aliquota da destinare all analisi
55 Fonti di errore Differente granulometria dei campioni macinati (macinazione a secco) Errato grado di frantumazione (macinazione a secco) Errato rapporto acqua/matrice (slurry) Cross-contamination tra campioni sequenziali
56 Obiettivo della Preparazione del campione Secondo il principio di inferenza una aliquota da saggio DEVE mantenere tutte le informazioni contenute nel campione aggregato. Solo in questo caso l aliquota da saggio può essere considerata RAPPRESENTATIVA del lotto
57 Pertanto Pertanto. Una non corretta preparazione del campione (scarsa RAPPRESENTATIVITA ) può inficiare significativamente la attendibilità e la attendibilità dei risultati
58 Preparazione del campione Due opzioni: a secco o tramite slurry? Disponibilità di strumentazione (omogeneizzatori industriali, molinetti lab-scale, setacci) Tempo necessarioa alla frantumazione dei campioni Valutazione della ripetibilità e riproducibilità Grandezza del campione da sottoporre all analisi (sample intake) Composizione della matrice
59 Come ridurre la varianza Aumentando la grandezza del campione Aumentando il grado di macinazione con un conseguente aumento del numero di particelle per unità di massa Omogeneizzando (formazione dello slurry) Aumentando la grandezza della aliquota Aumentando il numero delle aliquote (aumento della ripetibilità)
60 Formazione dello slurry Allo scopo di aumentare l omogeneità della concentrazione delle micotossine presente nel campione globale, si ricorre alla formazione di uno slurried sample,ottenuto utilizzando un omogeneizzatore industriale Lo slurry é formato aggiungendo acqua di rubinetto al campione non macinato generalmente con un rapporto che varia da 1:1 (farine, chicchi di mais, mangimi, frutta secca senza guscio) a 1:2 (frutta secca con guscio)
61 Macinazione con acqua (slurry)
62 Casi particolari Pistacchio è consigliabile congelare il campione prima di sottoporlo a macinazione a secco Fichi secchi è necessario usare un tritacarne per evitare la formazione di grumi (clogging)
63 Lo scenario ideale per il miglior campionamento finalizzato all analisi delle micotossine dovrebbe essere predisposto secondo i seguenti criteri: campionare la matrice non trasformata campionare possibilmente nella fase del raccolto campionare in modo dinamico prelievi di campioni elementari in automatico predisporre la raccolta di un elevato numero di campioni elementari calcolato in funzione della grandezza del lotto/partita prevedere la macinazione del sottocampione con molini che garantiscano un particolato fine (20 mesh o 0,5 mm) effettuare l omogeneizzazione per mezzo della formazione dello slurry Ogni standardizzazione di procedura di campionamento dovrebbe essere guidata al fine di ridurre la variabilità tenendo conto delle le esigenze in termini di costi e fattibilità. Poichè ogni fase ha costi diversi, è importante valutare quanto pesa ogni fase per ottimizzare gli sforzi e le risorse e produrre buoni piani di campionamento.
64 Conclusioni Al dettaglio sarebbe strategico non campionare i singoli negozianti ma centri all ingrosso, supermercati, centri di distribuzione, aziende, ecc. Campionare anche i soli ingredienti Controllare secondo una valutazione del rischio Controllare secondo un criterio di rappresentatività (Circolare n. 10 del giugno 1999?????)
65 3 Congresso Nazionale Le micotossine nella filiera agroalimentare e zootecnica Istituto Superiore di Sanità settembre 2009
66 Carlo Brera Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Reparto OGM e Micotossine Tel Fax : carlo.brera@iss.it
67 Cosa scaturisce dalla normativa? I limiti per le Fusariotossine si applicano ai cereali non trasformati commercializzati per la prima trasformazione (la decorticazione è considerata parte della prima trasformazione) Disponibilità di metodi multi-micotossina Disponibilità di metodi rapidi /o di screening Identificazione del punto di campionamento per il controllo (autocontrollo ed ufficiale) Conoscenza dell effetto del processo tecnologico Conoscenza della correlazione origine qualità sanitaria
68 Cosa scaturisce dalla normativa? (II) Non essendo possibile la miscelazione di lotti non conformi con lotti conformi, è necessario un controllo di lotti con frequenza costante Conoscenza degli effetti di trattamento fisico sul cereale per definire in modo più accurato il livello soglia aziendale Necessità di prevedere la possibile correlazione tra cambiamenti climatici e contaminazione
69 Nuovo criterio di conformità
3 Congresso Nazionale Le micotossine nella filiera agro-alimentare e zootecnica
3 Congresso Nazionale Le micotossine nella filiera agro-alimentare e zootecnica 55., 430/0 0574.0/:70/.,25 43,20394,. 05:3948,24,7 4707, 89 9:94$:507 470/ $,3 9 5,79 20394/ $,3 9!:--.,'0907 3,7,0$.:70,
DettagliNormativa nazionale e Comunitaria. Difficoltà di campionamento ed affidabilità delle analisi. Carlo Brera e Amedeo Pietri
LE MICOTOSSINE NELLA CAMPAGNA CEREALICOLA 2008 Difficoltà e riflessi economici Normativa nazionale e Comunitaria. Difficoltà di campionamento ed affidabilità delle analisi Carlo Brera e Amedeo Pietri Bologna,
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE
IT L 70/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 9.3.2006 REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE del 23 febbraio 2006 relativo ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale
DettagliControlli, campionamento, quadro normativo
Controlli, campionamento, quadro normativo Cecilia Bergamini cbergamini@bo.arpa.emr.it Semi oleaginosi B1 Non Conformi 5,6% B1+B2+G1+G2 Non Conformi 4,8% Conformi 94,4% Conformi 95,2% (Su un totale di
DettagliTrattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
2006R0401 IT 01.07.2014 002.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE del 23 febbraio
DettagliTrattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
2006R0401 IT 13.03.2010 001.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE del 23 febbraio
Dettagliin G.U.C.E. n. 52 del sommario REG CEE 178_10 Pag: 1
REG CEE 178_10 Pag: 1 REGOLAMENTO (UE N. 178/2010 DELLA COMMISSIONE del 2 marzo 2010 che modifica il regolamento (CE n. 401/2006 per quanto concerne le arachidi, gli altri semi oleosi, la frutta a guscio,
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 178/2010 DELLA COMMISSIONE
L 52/32 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 3.3.2010 REGOLAMENTO (UE) N. 178/2010 DELLA COMMISSIONE del 2 marzo 2010 che modifica il regolamento (CE) n. 401/2006 per quanto concerne le arachidi, gli
DettagliIl prelievo di campioni di alimenti per la ricerca di OGM
Il prelievo di campioni di alimenti per la ricerca di OGM Dipartimento di Prevenzione ASLTO4 Struttura Complessa di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dott.ssa Maurilia Ognibene CAMPIONAMENTO DI
DettagliEdizioni L Informatore Agrario
www.informatoreagrario.it Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue sucessive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi
Dettagliriguardante: SOSTANZE ALIMENTARI - Disposizioni generali - Alimenti, bevande: igiene, vigilanza sanitaria, metodi di analisi
Regolamento CEE/UE n 401 del 23/02/2006 Regolamento (CE) n. 401/2006 della Commissione del 23 febbraio 2006 relativo ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di micotossine
DettagliMINISTERO DELLA SALUTE
Normativa nazionale MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 20 aprile 2006 Recepimento della direttiva 2005/5/CE della Commissione del 26 gennaio 2005, che modifica la direttiva 2002/26/CE della Commissione del
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE
D.M. 17 novembre 2004. * Recepimento della direttiva 2003/78/CE della Commissione dell 11 agosto 2003, relativa ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di patulina
DettagliIl Piano di campionamento regionale: i dati delle analisi
Il Piano di campionamento regionale: i dati delle analisi Cecilia Bergamini ARPA Sezione Provinciale di Bologna cbergamini@arpa.emr.it Bologna 12 giugno 28 Area Analitica Eccellenza OGM e Sicurezza Alimentare
DettagliIl presente decreto sara' trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Decreto Ministeriale del 23/12/2000 Recepimento della direttiva 98/53/CE della Commissione che fissa i metodi per il prelievo di campioni e metodi d'analisi per il controllo ufficiale dei tenori massimi
DettagliRecepimento della direttiva 98/53/CE della Commissione che fissa i metodi per il prelievo di campioni e metodi d'analisi per il controllo
D.M. 23 dicembre 2000 (pubblicato nella Gazz. Uff. 9 febbraio 2001, n. 33), come modificato dal D.M. 31 maggio 2003, (pubblicato nella Gazz. Uff. 14 luglio 2003, n.161) e dal D.M. 17 novembre 2004, (pubblicato
DettagliRovigo, 2 marzo Giulia Rosar Tecna s.r.l.
Campionamento ed analisi Rovigo, 2 marzo 2013 Giulia Rosar Tecna s.r.l. La filiera analitica Campionamento Sotto campionamento Preparazione del campione Analisi Errore Origine dell erroreerrore Lotto Campione
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE
MINISTERO DELLA SALUTE D.M. 31 maggio 2003 Recepimento della direttiva n. 2002/26/CE della Commissione del 13 marzo 2002 relativa ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale del
DettagliIl campionamento ufficiale degli additivi per mangimi
Il campionamento ufficiale degli additivi per mangimi iister dea Saute Dipartimento della Sanitàpubblica veterinaria, dellasicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute Direzione
DettagliGazzetta ufficiale delle Comunità europee L 201/93
IT Gazzetta ufficiale delle Comunità europee L 201/93 DIRETTIVA 98/53/CE DELLA COMMISSIONE del 16 luglio 1998 che fissa metodi per il prelievo di campioni e metodi d analisi per il controllo ufficiale
DettagliRegolamento UE n. 691/2013 Modifiche al Reg. CE n. 152/2009 sui metodi di campionamento dei mangimi
Modifiche al Reg. CE n. 152/2009 sui metodi di campionamento dei mangimi Grosseto, 20 gennaio 2014 Alberto Lolini In data 19 luglio 2013 è stato pubblicato il regolamento (UE) n. 691/2013 sui metodi di
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE
DECRETO 17 novembre 2004 Recepimento della direttiva 2003/78/CE della Commissione dell'11 agosto 2003, relativa ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di patulina
DettagliCorso Le micotossine nella filiera agro-alimentare ISS novembre 2007
Corso Le micotossine nella filiera agro-alimentare ISS - 14-15 novembre 2007 Aspetti generali e pratici legati alla implementazione della normativa europea sul campionamento e la preparazione del campione
DettagliGli additivi alimentari e il campionamento: aspetti generali e criticità
Corso di formazione sugli Additivi Alimentari 23 Gennaio 2013 I Edizione 24 Gennaio 2013 II Edizione Benevento Gli additivi alimentari e il campionamento: aspetti generali e criticità Ilaria Altieri Dipartimento
Dettagli2 Workshop dei laboratori del controllo ufficiale di OGM I.Z.S. Lazio e Toscana Roma 30 novembre 2010
MINISTERO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀ ANIMALE E DEL FARMACO VETERINARIO UFFICIO VII REGOLAMENTO
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea,
L 203/40 DIRETTIVA 2003/78/CE DELLA COMMISSIONE dell'11 agosto 2003 relativa ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale dei tenori di patulina nei prodotti alimentari (Testo rilevante
DettagliTracciabilità degli OGM un esempio di gestione nella filiera mangimistica il ruolo del campionamento
Tracciabilità degli OGM un esempio di gestione nella filiera mangimistica il ruolo del campionamento Progetto di ricerca finalizzata: Development of guidelines, management systems and new methodologies
DettagliIL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI ZOOTECNICI
IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI ZOOTECNICI ALCUNE DEFINIZIONI CAMPIONE Frazione rappresentativa di un lotto che viene prelevata per svolgere analisi di laboratorio LOTTO DI PRODUZIONE Frazione omogenea
DettagliControllo ufficiale dei residui di fitofarmaci in matrici alimentari: metodi di campionamento
Controllo ufficiale dei residui di fitofarmaci in matrici alimentari: metodi di campionamento Danilo Attard Barbini Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE
D.M. 18 aprile 2006. * Recepimento della direttiva 2005/10/CE della Commissione del 4 febbraio 2005, recante definizione dei metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale del tenore di
DettagliDAL CLIENTE AL LABORATORIO: aggiornamenti legati all attivita di accettazione di campioni
DAL CLIENTE AL LABORATORIO: aggiornamenti legati all attivita di accettazione di campioni Campionamento e verbale di prelievo PNAA 2015 : la corretta conformità del campionamento dei mangimi Ubaldi Alessandro
DettagliPIANO NAZIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE DELLE MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI (PNCMA)
PIANO NAZIONALE DI CONTROLLO UFFICIALE DELLE MICOTOSSINE NEGLI ALIMENTI (PNCMA) 2016-2018 REGIONE PIEMONTE PIANO MICOTOSSINE 2017 Premessa: Al fine di armonizzare sul territorio nazionale le attività di
DettagliOGM nella filiera agro-alimentare: linee guida, sistemi di gestione per la tracciabilità e metodi innovativi per il controllo ufficiale
GLI OGM NELLA FILIERA AGROALIMENTARE: UNA RINUNCIA RAGIONATA O UNA OPPORTUNITA NON COLTA Roma 10 febbraio 2015, ISS OGM nella filiera agro-alimentare: linee guida, sistemi di gestione per la tracciabilità
DettagliDECRETO 5 marzo 2003
DECRETO 5 marzo 2003 Recepimento della direttiva 2001/22/CE della Commissione dell'8 marzo 2001 relativa ai metodi per il prelievo di campioni e ai metodi d'analisi per il controllo ufficiale dei tenori
DettagliControllo ufficiale di micotossine in derrate. in ingresso dal porto di Ravenna
Controllo ufficiale di micotossine in derrate alimentari di provenienza extra-europea in ingresso dal porto di Ravenna M. Ferrari(*), A. Guerrini, D. Verna, I. Scaroni, Arpa Emilia Romagna Sezione di Ravenna
DettagliPRELIEVO DI CAMPIONI PER LA VERIFICA DELL UTILIZZO DEI P.F. PRISA - PAISA SU MATRICI ALIMENTARI SU PRODOTTI FITOSANITARI SULLE ACQUE DI RISAIA
PRELIEVO DI CAMPIONI PER LA VERIFICA DELL UTILIZZO DEI P.F. PRISA - PAISA SU MATRICI ALIMENTARI SU PRODOTTI FITOSANITARI SULLE ACQUE DI RISAIA VERIFICA DELLA PRESENZA DI RESIDUI DI P.F. SULLE ACQUE POTABILI
DettagliBOZZA DI METODICA ANALITICA PER LA DETERMINAZIONE DI OCRATOSSINA A NEL VINO ANALISI HPLC, CURVA DI TARATURA
ANALISI HPLC, CURVA DI TARATURA Curva di taratura ocratossina A a concentrazioni comprese tra 0.2 ng/ml e 5 ng/ml (iniezioni in triplicato) ANALISI HPLC, CURVA DI TARATURA Il limite di determinazione corrisponde
DettagliDecreto Ministeriale del 05 marzo 2003
Decreto Ministeriale del 05 marzo 2003 Recepimento della direttiva 2001/22/CE della Commissione dell'8 marzo 2001 relativa ai metodi per il prelievo di campioni e ai metodi d'analisi per il controllo ufficiale
DettagliSEZ k) Piano di monitoraggio sulla presenza di micotossine nei vegetali utilizzati per l alimentazione umana. Il piano verte sul campionamento
SEZ. 2.3.6.k) Piano di monitoraggio sulla presenza di micotossine nei vegetali utilizzati per l alimentazione umana. Il piano verte sul campionamento per analisi di vegetali destinati all alimentazione
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE
DECRETO 18 aprile 2006 Recepimento della direttiva 2005/10/CE della Commissione del 4 febbraio 2005, recante definizione dei metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale del tenore di
Dettaglilolbia 08 giugno 2018 AFLATOSSINE, PROBLEMA SOTTO CONTROLLO?
lolbia 08 giugno 2018 AFLATOSSINE, PROBLEMA SOTTO CONTROLLO? Dati produzione mais Produzione 7 milioni di tonnellate annue Importazioni da vari paesi UE e extra UE 4,5 milioni tonnellate Precauzioni
DettagliDott.ssa Francesca Ferrieri Responsabile UOS Chimica Alimenti Polo di Specializzazione Alimenti ARPA Puglia DAP BARI
Dott.ssa Francesca Ferrieri Responsabile UOS Chimica Alimenti Polo di Specializzazione Alimenti ARPA Puglia DAP BARI 1 Opera a livello regionale per l esecuzione degli accertamenti analitici finalizzati
Dettagli(Atti non legislativi) REGOLAMENTI
20.7.2013 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 197/1 II (Atti non legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO (UE) N. 691/2013 DELLA COMMISSIONE del 19 luglio 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 152/2009
DettagliMANUALE METODI DI CAMPIONAMENTO DEI FERTILIZZANTI. Dott. Fabio Cella Agrosistemi s.r.l. Syngen s.r.l.
MANUALE METODI DI CAMPIONAMENTO DEI FERTILIZZANTI ESPERIENZA AZIENDALE: CAMPIONAMENTO DELLE GRANDI MASSE DI CONCIMI PARTE II Dott. Fabio Cella Agrosistemi s.r.l. Syngen s.r.l. Convegno : Bologna, Martedì
DettagliCriticità nell applicazione di limiti a prodotti composti e/o trasformati
1 Criticità nell applicazione di limiti a prodotti composti e/o trasformati Andrea Colabucci 1, Augusto Alberto Pastorelli 2 1 EURL for Chemical Elements in Food of Animal Origin 2 LNR per i metalli pesanti
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 1881/2006 della Commissione del 19 dicembre 2006 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari
REGOLAMENTO (CE) N. 1881/6 della Commissione del 19 dicembre 6 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari Tenori massimi ammissibili per le Aflatossine 2.1 AFLATOSSINE
DettagliAlimentazione animale
Corso di laurea in Medicina Veterinaria Anno accademico 2016-2017 Alimentazione animale Dr. Agr. Oreste VIGNONE Email: ovignone@unite.it Cell.: 338 15 29 764 Dott.ssa Isa FUSARO Email: ifusaro@unite.it
DettagliCarlo Brera. Istituto Superiore di Sanità Reparto OGM e Xenobiotici di origine fungina. Corso di Formazione ed Aggiornamento Professionale
ASL 9 Trapani Corso di Formazione ed Aggiornamento Professionale Problematiche legate alla fase analitica nella determinazione delle micotossine nei prodotti alimentari Carlo Brera Istituto Superiore di
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 691/2013
della Commissione del 19 Luglio 2013 che MODIFICA IL REG. (CE) N. 152/2009 PER QUANTO RIGUARDA I METODI DI CAMPIONAMENTO E DI ANALISI MARIA CESARINA ABETE Articolo 1 Il regolamento (CE) n. 152/2009 è così
DettagliMINISTERO DELLA SALUTE
Normativa nazionale MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 18 aprile 2006 Recepimento della direttiva 2005/10/CE della Commissione del 4 febbraio 2005, recante definizione dei metodi di campionamento e di analisi
DettagliALLEGATO II REQUISITI QUANTITATIVI PER IL CONTROLLO DELLE SOSTANZE O DEI PRODOTTI RIPARTITI IN MODO NON UNIFORME NEGLI ALIMENTI PER ANIMALI
ALLEGATO II REQUISITI QUANTITATIVI PER IL CONTROLLO DELLE SOSTANZE O DEI PRODOTTI RIPARTITI IN MODO NON UNIFORME NEGLI ALIMENTI PER ANIMALI CATEGORIA B 72 ALLEGATO II (Tabella prodotti ripartiti in modo
DettagliPROCEDURA GENERALE PG 07 Rev. 0 RINTRACCIABILITÀ e TRACCIABILITÀ Del.. Pagina 1 di 4. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..
Pagina 1 di 4 DESTINATARI Data di emissione Redazione. Approvazione Distribuzione Pagina 2 di 4 1. SCOPO E APPLICAZIONE Gli alimenti o i mangimi che sono immessi sul mercato della Comunità o che probabilmente
DettagliIl campionamento chimico negli alimenti: dal campionamento alla valutazione del risultato
Il campionamento chimico negli alimenti: dal campionamento alla valutazione del risultato Il campionamento: modalità operative e criticità 29-30/01/2014 Elena Cerrato ASL AT DEFINIZIONE CAMPIONAMENTO Procedimento
DettagliCaratterizzazione delle matrici ambientali
Caratterizzazione delle matrici ambientali Fabiana Vanni fabiana.vanni@iss.it Istituto Superiore di Sanità Caratterizzazione delle matrici ambientali Nell area oggetto di studio del progetto CCM2010 sono
DettagliMinistero della Salute Dipartimento Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare
DIREZIONE GENERALE CURA DELLA PERSONA, SALUTE E WELFARE SERVIZIO PREVENZIONE COLLETTIVA E SANITÀ PUBBLICA IL RESPONSABILE ADRIANA GIANNINI TIPO ANNO NUMERO REG. PG 2016 212590 DEL 24/03/2016 Responsabili
DettagliD.M Modalità di prelevamento dei campioni per il controllo ufficiale degli alimenti per gli animali
10. ALIMENTI, BEVANDE, OGGETTI USO DOMESTICO E SOSTANZE AGRARIE (igiene e repressione delle frodi in materia di) A) Vigilanza igienica sugli alimenti, bevande, sostanze di uso agrario, prodotti agrari
DettagliMONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE IN
NOTA DEDOTTA DA MONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE IN PRODOTTI ALIMENTARI: ATTIVITÀ 2008-2010 DEL POLO ALIMENTI ARPA PUGLIA BARI. AUTORI: F. FERRIERI, C. AMENDUNI, N. BATTISTA, A. BRUNETTI,
DettagliPiano Regionale di Controllo ufficiale di alimenti e bevande , linea 3/PRECMA
DDG n. 947/2016 REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana ASSESSORATO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO PER LE ATTIVITA SANITARIE E OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO Piano Regionale di Controllo ufficiale di alimenti e
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ALIMENTI
Pagina 1 di 5 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR VERIFICATA DA RAQ APPROVATA DA AMM PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15/01/09 Prima emissione 01 15/03/12 5 02 24/01/13 3 02
DettagliDELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME LORO SEDI. e p.c. AGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICI SPERIMENTALI LORO SEDI
29 maggio 2000 DIP.ALIM.NUTR.SAN.PUB.VET.UFF.XI 600.11/24320/AG.90/1861 Rispetto del divieto di somministrare ai ruminanti le proteine di mammifero O.M. 28 luglio 1994 AGLI ASSESSORATI ALLA SANITA SERVIZI
DettagliContaminanti nella filiera cerealicola (Mais) e controlli da attuare per contenere il rischio DR FRANCO VERTINI DIRETTORE CONSORZIO AGRARIO CREMONA
Contaminanti nella filiera cerealicola (Mais) e controlli da attuare per contenere il rischio DR FRANCO VERTINI DIRETTORE CONSORZIO AGRARIO CREMONA Milano, 10/05/2017 Il Consorzio Agrario di Cremona è
DettagliCampionamento acque PROGETTO C.A.R.O LURA. Daniele Sampietro. Luana Valentini LICEO SCIENTIFICO STATALE G.TERRAGNI PARCO DELLE SORGENTI DEL LURA
Campionamento acque PROGETTO C.A.R.O LURA LICEO SCIENTIFICO STATALE G.TERRAGNI PARCO DELLE SORGENTI DEL LURA POLITECNICO DI MILANO, POLO REGIONALE DI COMO Facoltà di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 836/2011 DELLA COMMISSIONE
20.8.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 215/9 REGOLAMENTO (UE) N. 836/2011 DELLA COMMISSIONE del 19 agosto 2011 che modifica il regolamento (CE) n. 333/2007 relativo ai metodi di campionamento
Dettagliriguardante: SOSTANZE ALIMENTARI - Disposizioni generali - Alimenti, bevande: igiene, vigilanza sanitaria, metodi di analisi
Regolamento CEE/UE n 1882 del 19/12/2006 Regolamento (CE) n. 1882/2006 della Commissione, del 19 dicembre 2006, che stabilisce metodi di campionamento ed analisi per il controllo ufficiale del tenore di
DettagliAllegato 4: CAMPIONAMENTO_ALIMENTI
Pag. 1 di 6 INDICE 1 RIFERIMENTI 2 2 DEFINIZIONI 2 3 PERSONALE AUTORIZZATO 2 4 MATERIALE DA UTILIZZARE 2 5 MODALITA OPERATIVE 2 5.1 Residui di antiparassitari 2 5.1.1 Principi generali 2 5.2 Alimenti 5
DettagliLA PREPARAZIONE DEL CAMPIONE NEL LABORATORIO RIFIUTI
LA PREPARAZIONE DEL CAMPIONE NEL LABORATORIO RIFIUTI Luca Muccinelli Heratech- Laboratori BOLOGNA 17 aprile 2018 CAMPIONAMENTO ATTIVITA IN CAMPO DI PRELIEVO DEL CAMPIONE PREPARAZIONE DAL CAMPIONE DI LABORATORIO
DettagliCONTROLLO UFFICIALE SU CONTAMINANTI AMBIENTALI IN PROVINCIA DI TRENTO
CONTROLLO UFFICIALE SU CONTAMINANTI AMBIENTALI IN PROVINCIA DI TRENTO VETNEVE 09 marzo 2017 Dr. Gerola Roberto APSS TRENTO CONTAMINANTE AMBIENTALE Aflatossina M1 I.O. 07BCU istruzione operativa per il
DettagliCAMPIONAMENTO DELLE SEMENTI IO004 rev.1 del 26/04/18 CAMPIONAMENTO DELLE SEMENTI
CAMPIONAMENTO DELLE SEMENTI IO004 rev. del 26/04/8 CAMPIONAMENTO DELLE SEMENTI Istruzioni di campionamento delle sementi al fine di ottenere un campione da analizzare rappresentativo del lotto in esame
DettagliTorino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie
Norme, limiti di legge e situazione aflatossine nella produzione maidicola nazionale e piemontese Torino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie Maiscoltura nazionale
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE
D.M. 4 marzo 2005. Recepimento della direttiva 2004/16/CE della Commissione del 12 febbraio 2004, che fissa le modalità di prelievo dei campioni e i metodi di analisi per il controllo ufficiale del tenore
DettagliAFLATOSSINE, PROBLEMA SOTTO CONTROLLO?
AFLATOSSINE, PROBLEMA SOTTO CONTROLLO? Previsioni in base agli andamenti climatici ma a volte (attenzione!) contaminazioni a macchia di leopardo Valutazione mais 2016? Dati contrastanti controlli ufficiali
DettagliTUTTO SULLE MICOTOSSINE - 11 novembre Torino Lingotto Fiere
TUTTO SULLE MICOTOSSINE - 11 novembre 2011 - Torino Lingotto Fiere ARPA Piemonte: attività di interesse sanitario supporto analitico e tecnico-scientifico alle ASL e agli altri organi di vigilanza, per
DettagliSalus Populi Suprema Lex IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI
IL CAMPIONAMENTO DI SOSTANZE ALIMENTARI Il campione è determinante ai fini di un corretto risultato analitico e la precisione dell analisi può essere vanificata se il prelievo della matrice non è stato
Dettaglicome si ottiene un Campione Rappresentativo della partita/lotto?
Come noto Non tutti i materiali di scarto sono necessariamente rifiuti Non costituiscono, ai sensi della vigente normativa, rifiuti i sottoprodotti e i materiali sottoposti a recupero Ne consegue che affinché
DettagliPiano regionale di campionamento alimenti Allegato 4 Modalità di campionamento
Definizioni «lotto»: un gruppo o una serie di prodotti identificabili ottenuti mediante un determinato processo in circostanze praticamente identiche e prodotti in un luogo determinato entro un periodo
DettagliCONTROLLO E CERTIFICAZIONE MORFO-BOTANICA DEI FUNGHI FRESCHI, CONGELATI E CONDIZIONATI IN VINCOLO SANITARIO
Allegato 5 CONTROLLO E CERTIFICAZIONE MORFO-BOTANICA DEI FUNGHI FRESCHI, CONGELATI E CONDIZIONATI IN VINCOLO SANITARIO 1. ISTRUZIONE OPERATIVA PER I CONTROLLI RICHIESTI DA USMAF Scopo Scopo della presente
DettagliPrelievo campioni, codifica e conservazione
Pag. di. Scopo Scopo della presente istruzione è quello di descrivere le modalità e le responsabilità per il prelievo di campioni di prodotto nei centri di lavorazione e nelle aziende agricole. La presente
DettagliAttività di controllo ufficiale legata alla presenza di micotossine nei prodotti alimentari: l esperienza dell ARPA Emilia Romagna
Attività di controllo ufficiale legata alla presenza di micotossine nei prodotti alimentari: l esperienza dell ARPA Emilia Romagna Cecilia Bergamini ARPA Sezione Provinciale di Bologna cbergamini@arpa.emr.it
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ALIMENTI
Pagina 1 di 5 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR VERIFICATA DA RAQ APPROVATA DA AMM PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15/01/09 Prima emissione 01 15/03/12 5 02 24/01/13 3 02
DettagliL innovazione scientifica per la nutrizione
L innovazione scientifica per la nutrizione Lodi, 16 ottobre 2015 PROGRAMMA L innovazione scientifica per la nutrizione CON IL PATROCINIO DI 16 OTTOBRE 2015 Polo Universitario Veterinario di Lodi Università
DettagliDOCUMENTO TECNICO DTP 11 Patate a marchio AQUA
Pag. 1 di 5 DOCUMENTO TECNICO Patate a marchio AQUA CCPB SRL 40126 Bologna Italy Via J. Barozzi, 8 tel. 051/6089811 fax 051/254842 www.ccpb.it ccpb@ccpb.it Redatto il 2008-09-08 Verificato il 2008-10-07
DettagliSviluppo di linee guida, sistemi di gestione e nuove metodologie per la tracciabilità degli OGM in azienda
Gli OGM nella filiera agro-alimentare: una rinuncia ragionata od un opportunità non colta? Sviluppo di linee guida, sistemi di gestione e nuove metodologie per la tracciabilità degli OGM in azienda Angelo
DettagliAZIENDA USL RIETI SERVIZIO VETERINARIO MONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE DA AFLATOSSINA M1 NEL LATTE BOVINO NELLA PROVINCIA DI RIETI
AZIENDA USL RIETI SERVIZIO VETERINARIO MONITORAGGIO DELLA CONTAMINAZIONE DA AFLATOSSINA M1 NEL LATTE BOVINO NELLA PROVINCIA DI RIETI Dr. RICCIARDI MARIO LE AFLATOSSINE SONO SOSTANZE TOSSICHE CHE POSSONO
DettagliIL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI AUSL MODENA 10 FEBBRAIO 2011
IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI AUSL MODENA 10 FEBBRAIO 2011 1 indagini microbiologiche e principali non conformità rilevate (doc. di accompagnamento) Conformità del campione relativamente ad Aliquote
DettagliQuickTox TM Kit for Aflatoxin Bulk Grain (AS-101-BG)
QuickTox TM Kit for Aflatoxin Bulk Grain (AS-101-BG) Cat. # GX10539 Manuale d uso Leggere attentamente il manuale prima di procedere all uso del kit Via San Geminiano, 4 41030 San Prospero (MO)- Italy
DettagliMETODI E PROBLEMATICHE CONNESSE AL CAMPIONAMENTO
METODI E PROBLEMATICHE CONNESSE AL CAMPIONAMENTO dott.ssa E. Caprai Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna - Reparto Chimico degli COSMESICURA: cosmetici e salute 26-27
DettagliTrattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
2009R0152 IT 01.01.2014 003.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B REGOLAMENTO (CE) N. 152/2009 DELLA COMMISSIONE del 27 gennaio
DettagliSintesi articoli e parole chiave
REGOLAMENTO (CE) n. 401/2006 DELLA COMMISSIONE, DEL 23 FEBBRAIO 2006, RELATIVO AI METODI DI CAMPIONAMENTO E DI ANALISI PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEI TENORI DI MICOTOSSINE NEI PRODOTTI ALIMENTARI (TESTO
DettagliL Esperienza degli stoccatori dei cereali italiani nella gestione delle micotossine Gianfranco Pizzolato Enrico Costa
L Esperienza degli stoccatori dei cereali italiani nella gestione delle micotossine Gianfranco Pizzolato Enrico Costa 29 Aprile 2014: Meeting Generon SANO LEALE MERCANTILE = Fino a qualche anno fa. Regolato
DettagliALLEGATI. della DECISIONE DELEGATA (UE) /... DELLA COMMISSIONE
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 3.5.2019 C(2019) 3211 final ANNEXES 1 to 4 ALLEGATI della DECISIONE DELEGATA (UE) /... DELLA COMMISSIONE che integra la direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE
IT L 70/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 9.3.2006 REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE del 23 febbraio 2006 relativo ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale
DettagliDOCUMENTO TECNICO DTP 10 Prodotti agricoli ed agroalimentari vegetali con abbattimento del 100% dei Residui Massimi Ammessi di fitofarmaci
Pag. 1 di 7 Prodotti agricoli ed agroalimentari vegetali con abbattimento del 100% dei Residui Massimi Ammessi di CCPB SRL 40126 Bologna Italy Viale Masini, 36 tel. 051/6089811 fax 051/254842 www.ccpb.it
DettagliIV Congresso Nazionale: Le micotossine nella filiera agro alimentare
IV Congresso Nazionale: Le micotossine nella filiera agro alimentare Roma 11-13 giugno 2012 Organizzazione del controllo delle micotossine in Regione Emilia Romagna Fedrizzi Giorgio Reparto Chimico degli
DettagliProgrammazione campionamento e gestione campioni e dati PPL
Programmazione campionamento e gestione campioni e dati PPL 2018-2019 Allegato A1 CARNI TRASFORMATE DI SUINO Le analisi saranno eseguite in accordo al seguente programma DURANTE LA PRODUZIONE (stagione
DettagliAntonio Menditto e Marina Patriarca Dipartimento di Sanità Alimentare ed Animale Istituto Superiore di Sanità Roma
Riferibilità delle misure e stima dell incertezza di misura: criticità e approfondimenti sulla base delle esperienze maturate nel corso delle verifiche ispettive seconda parte: esempi pratici Antonio Menditto
DettagliGazzetta ufficiale dell'unione europea REGOLAMENTI
L 156/2 REGOLAMENTI REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/949 DELLA COMMISSIONE del 19 giugno 2015 che approva i controlli pre-esportazione eseguiti da alcuni paesi terzi su determinati alimenti riguardo
DettagliEsperienze applicative Reg. 2073/2005 ASL AT
Esperienze applicative Reg. 2073/2005 ASL AT la sicurezza alimentare Asti 15.11.2013 TPALL Alberto MORRA Asl AT NIV Criterio di sicurezza alimentare : applicabile esclusivamente allorquando un prodotto
Dettagli