Impostare la vista e i materiali per il rendering

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Impostare la vista e i materiali per il rendering"

Transcript

1 Impostare la vista e i materiali per il rendering Nei primi capitoli di questa guida abbiamo già affrontato più volte il nodo cruciale della presentazione grafica del progetto. Visualizzare graficamente il modello, lo abbiamo visto, non significa necessariamente realizzare un render: Revit mette a disposizione una nutrita serie di stili di visualizzazione personalizzabili che, senza bisogno di troppe competenze né impostazioni, restituiscono l immagine del progetto; Credetemi: una vista 3D ben curata può, talvolta, rivelarsi più efficace e comunicativa di un render. Eseguire un buon render richiede lo stesso impegno di scattare una bella fotografia: così come non è sufficiente premere un pulsante, aspettando che la macchina fotografica faccia tutto da sé, allo stesso modo, nel caso del render, occorre avere un buon modello, applicare correttamente i materiali, inquadrare una vista prospettica interessante, illuminare correttamente la scena, controllare l esposizione, dimensionare correttamente l immagine, prevedere i tempi di calcolo, ecc. Da questi, e da numerosi altri fattori che esploreremo, dipende la buona riuscita dell immagine finale. Con il termine rendering (che tradotta letteralmente dall inglese significa rendere, raffigurare, presentare ) si intende il calcolo matematico del colore di ogni singolo pixel che compone l inquadratura che si è scelto di rappresentaresulla scena, mentre con render si intende il risultato del rendering, cioè l immagine stessa. Per eseguire questo calcolo che produce un immagine (di sintesi), Revit utilizza il motore di rendering mental ray, lo stesso utilizzato dal software Autodesk 3ds Max, che, attraverso degli algoritmi complessi elabora le informazioni riguardanti l ambiente, i materiali, gli oggetti, le luci, ecc. ed è in grado di produrre l immagine fotorealistica a partire da una vista 3D del modello. Il tempo di elaborazione e la qualità finale dell immagine dipendono da tutti questi fattori elencati: le prestazioni di rendering sono un compromesso tra la qualità dell immagine risultante e le risorse (tempo, potenza di calcolo) disponibili per l esecuzione dell operazione. Le immagini di bassa qualità vengono generate rapidamente, mentre quelle di qualità elevata possono richiedere molto più tempo. Non accontentatevi di ottenere una scena per tentativi! Seguitemi in questo e nei prossimi capitoli, si per imparare a gestire tutte le variabili principali necessarie per produrre un render. 1

2 c a p i t o l o w e b o 5 Impostare la scena Prima ancora di addentrarci nelle impostazioni complesse, iniziamo a digerire una piccola informazione: non è possibile renderizzare una vista bidimensionale, pianta, prospetto o sezione che sia. Solo le viste 3D, assonometriche o prospettiche, possono condurre ad una immagine di sintesi. Ad ogni modo, ricordate che è possibile orientare una vista 3D secondo le viste principali (lo si fa velocemente attraverso il ViewCube) in modo che inquadri una pianta oppure un prospetto. Abbiamo già visto come produrre le viste 3D (fate un salto al capitolo 3 se desiderate rinfrescarvi la memoria): dalla scheda Vista, espandete il comando Vista 3D e scegliete Vista 3D di default per aprire una vista assonometrica; seguendo lo stesso percorso, scegliete invece l icona Cinepresa per creare una nuova vista prospettica. Sebbene sia possibile eseguire il render anche su viste assonometriche, si preferisce utilizzare viste prospettiche, che simulano la vista del modello secondo il punto di vista dell occhio umano. Figura 26.1 Esempio di vista prospettica Aprite un modello di esempio e posizionatevi su una vista di pianta: una regola generale stabilisce che se l oggetto dell inquadratura è un interno, sia preferibile attivare la vista di pianta del pavimento corrispondente, mentre invece, se la ripresa è esterna, è consigliabile posizionarsi sulla vista di planimetria, oppure il piano terra dell edificio. La cinepresa, infatti, verrà posizionata ad un altezza di 1.75 metri dal livello selezionato, per simulare il punto di vista di un uomo di altezza media. Fate un primo clic nell area di disegno per posizionare la cinepresa (ovvero la posizione da cui verrà scattata la fotografia) e in seguito spostate il cursore attorno a questo punto, in questo modo è possibile vedere l anteprima del cono ottico della cinepresa (figura 26.2). Con un secondo clic va posizionato il centro focale, cioè il punto a fuoco verso cui è orientato l obiettivo della cinepresa, considerate che da questo punto (il 2

3 Impostare la vista e i materiali per il rendering punto rosso!) dipende la profondità dell inquadratura. Non appena avrete fissato il secondo punto, Revit aprirà in automatico la nuova vista, in tutta la sua prospettività! La cinepresa non è un oggetto modellato e visibile nel progetto, e, addirittura, una volta deselezionato è più visibile nella vista di progetto. Per selezionarla nuovamente, occorre posizionarsi sulla vista prospettica corrispondente, selezionare il riquadro di taglio e, senza fare alcun clic nell area di disegno, attivare una vista diversa. Attraverso il browser di progetto è possibile rinominare le viste prospettiche affinché abbiano un nome più significativo rispetto al numero progressivo che viene loro assegnato in automatico al momento della creazione. Figura 26.2 Fotocamera posizionata in una vista di pianta Se la nuova vista non soddisfa le vostre esigenze, ci sono diversi modi per regolarne l inquadratura: 1. Muovetevi all interno del modello con gli strumenti di navigazione della vista (Zoom, pan, Orbita, ViewCube ) e ridimensionate il contorno di ritaglio. 2. Attivate e selezionate il contorno di ritaglio della vista e, attraverso, il browser di progetto attivate una vista di pianta da cui cambiare la posizione della fotocamera e dell obiettivo, oppure una vista di prospetto o sezione per regolarne l altezza. 3. Modificate le proprietà della vista prospettica per avere un controllo più preciso sui suoi parametri. Il primo metodo è consigliato solo per apportare piccolissime modifiche a inquadrature già quasi perfette: infatti è molto facile scostarsi troppo dalla posizione originale della camera ed ottenere viste poco naturali, o addirittura deformate. Modificare il contorno di ritaglio equivale a modificare il campo dell obiettivo; per esempio, allargando molto il riquadro è possibile simulare l inquadratura con un obiettivo grandangolare: siatene consapevoli, mettetevi nei panni di un fotografo e andate a caccia 3

4 c a p i t o l o w e b o 5 dell inquadratura migliore per il vostro modello! Se invece non avete molta dimestichezza con la fotografia, preferite il secondo o il terzo metodo, e fatevi guidare dalla vostra sensibilità personale. Osservate ora le proprietà della vista prospettica (figura 26.3). Figura 26.3 Proprietà di una vista prospettica Alla sezione Grafica è possibile regolare alcune variabili inerenti lo stile e le opzioni di visualizzazione della vista (per approfondimento si veda il capitolo 4 di questa guida). I Dati di identità sono utili per avere i corretti riferimenti alla vista, una volta inserita all interno di una tavola: compilateli con attenzione ed otterrete una documentazione del progetto molto accurata (a questo proposito, si veda il capitolo 23, che ha per oggetto le tavole di disegno). Alla sezione Estensioni è possibile: Attivare o disattivare la Regione di taglio visibile, ovvero rendere visibile o meno il riquadro di ritaglio della vista, la stessa operazione che si effettua con il pulsante Mostra/Nascondi regione di ritaglio della barra dei controlli della vista. Rendere il Ritaglio orizzontale attivo oppure disattivo. Il piano orizzontale di ritaglio determina il limite oltre il quale gli oggetti non vengono visualizzati. È possibile spuntare la voce corrispondente e modificare il valore Offset del ritaglio orizzontale (che indica la sua distanza dalla fotocamera, utilizzando le unità di misura correnti) oppure modificare la sua profondità attraverso un altra vista di prospetto (2D o 3D); in questo secondo caso occorre trascinare il controllo corrispondente nell area grafica (figura 26.4). Attivare o disattivare il Riquadro di sezione, ovvero il parallelepipedo 3D capace di ritagliare il modello largo nelle due direzioni. 4

5 Impostare la vista e i materiali per il rendering Figura 26.4 Riposizionamento del ritaglio orizzontale Nella sezione Cinepresa è possibile inserire i valori relativi all Altezza del punto di vista e Altezza dell obiettivo e, facendo clic sul pulsante Modifica, accanto alla voce Impostazioni di rendering, definire le impostazioni di rendering attraverso una finestra di dialogo. Nei prossimi capitoli ci soffermeremo con attenzione su queste variabili, ora invece selezionate la regione di ritaglio e fate clic sull icona Dimensioni ritaglio: attraverso la finestra di dialogo che verrà aperta è possibile regolare le dimensioni effettive dell immagine che si otterrà con il rendering (figura 26.5): in seguito sarà fondamentale tenere sotto controllo questa impostazione per prevedere i tempi di calcolo del render. Figura 26.5 Finestra di dialogo dimensioni di ritaglio 5

6 c a p i t o l o w e b o 5 Impostazioni avanzate di materiali per il rendering Ricordate come avviene l applicazione del materiale agli oggetti del modello? Facciamo un brevissimo ripasso. In linea generale, e quando non diversamente specificato, il materiale di un oggettodipende dalla sua categoria o sottocategoria di appartenenza; ciò significa che per esempio, tutti i vetri delle finestre hanno lo stesso materiale. Per accedere a queste impostazioni fate clic sull icona Stili degli oggetti della scheda Gestisci, espandete la categoria d interesse e modificate le impostazioni relative al materiale (figura 26.6). Figura 26.6 Finestra stili degli oggetti per la definizione del materiale per sottocategoria vetri della categoria finestre Il materiale potrebbe essere stato definito come parametro della famiglia. In questo caso occorre selezionare l oggetto e, dalla tavolozza delle proprietà, modificare il valore del parametro materiale (figura 26.7). La creazione del parametro materiale è subordinato all accesso all editor famiglie: per ulteriori dettagli riguardo queste procedure 6

7 Impostare la vista e i materiali per il rendering si faccia riferimento a quanto descritto al capitolo 10. È inoltre possibile modificare le famiglie di sistema direttamente dal disegno corrente; per esempio, per modificare la finitura superficiale di un muro occorre aprire la finestra di dialogo Proprietà del tipo e scegliere modifica struttura: dalla finestra Modifica assieme si procede selezionando il materiale corretto. L ultima spiaggia consente la modifica del materiale direttamente sull oggetto: utilizzando il comando Dipingi (scheda Modifica, pannello Geometria) è possibile cambiare il materiale ad una o più superfici del modello. Qualora, con questo metodo, non riusciate a dipingere una particolare superficie non insistete! Con tutta probabilità state cercando di modificare il materiale di una famiglia nidificata; il metodo corretto per apportare questa modifica è aprire la famiglia dell oggetto e modificare il materiale scendendo nella gerarchia delle famiglie di cui è composta. Figura 26.7 Tavolozza delle proprietà di un istanza di famiglia, modifica del parametro materiale Il punto di arrivo di ognuna di queste procedure è la finestra di dialogo Materiali, che abbiamo imparato a conoscere nella sua struttura generale e nella scheda Grafica, nel particolare. Fino a questo momento, infatti, sono state affrontate le proprietà di visualizzazione dei materiali nelle viste di progetto; il passo successivo è l impostazione dell aspetto del materiale nelle immagini di rendering, attraverso la scheda Composizione di rendering. Per apprezzare l aspetto dei materiali nelle viste di progetto, ricordate di attivare lo stile di visualizzazione realistico attraverso l icona corrispondente nella barra dei controlli della vista. Questa modalità, infatti, disponibile dalla versione 2011 di Revit, viene incontro alle esigenze di visualizzazione tipiche della fase di regolazione delle texture prima del rendering poiché permette di visualizzare le texture dei materiali secondo l illuminazione naturale del sole, mentre le luci artificiali non sono 7

8 c a p i t o l o w e b o 5 considerate (figura 26.8). Per esaminare accuratamente tutte le possibilità di impostazione dei materiali per il rendering offerte dalla scheda Composizione di rendering, tracciate un singolo muro, di lunghezza 1 metro, in un nuovo file. Create un nuovo tipo di muro, oppure modificate la struttura già esistente applicando uno strato di finitura ed applicate a quest ultima un nuovo materiale che chiamerete muro personalizzato. Confermate le operazioni e, dalla scheda Gestisci, fate clic sul comando Materiale per aprire la finestra di dialogo Materiali. Dall elenco dei materiali scegliete proprio muro personalizzato ed espandete la scheda Composizione di rendering (figura 26.9). Figura 26.8 Modello in stile di rappresentazione ombreggiato con bordi e con stile realistico Figura 26.9 Finestra Materiali scheda Composizione di rendering 8

9 Impostare la vista e i materiali per il rendering L immagine visibile in questa finestra è l anteprima del materiale selezionato, che viene aggiornata ad ogni modifica effettuata sulle impostazioni. Facendo clic sul pulsante Sostituisci accanto alla voce Composizione di rendering basata su: si accede alla libreria materiali Autodesk (figura 26.10). Figura Libreria dei materiali Autodesk È interessante spendere qualche minuto nell esplorazione della libreria dei materiali per rendersi conto non solo della sua ricchezza e varietà ma anche e soprattutto della sua organizzazione: le ricerche future saranno più rapide e mirate se avrete già chiara la classificazione dei materiali. Fate scorrere l elenco di sinistra per visualizzare le categorie disponibili e selezionate quella desiderata, nel caso dell esempio fate clic su Muratura mattoni, e visualizzerete, nella parte destra, le anteprime dei materiali disponibili. Qualora non fossero visibili i campioni dei materiali, è sufficiente fare clic sull icona sottostante per aprire l elenco a discesa per la modalità di visualizzazione scegliendo tra le opzioni: Vista griglia Vista elenco Vista testo Accanto a queste icone, un dispositivo scorrimento permette di impostare, in modo molto intuitivo, la dimensione delle anteprime dei materiali. Non è corretto aspettarsi 9

10 c a p i t o l o w e b o 5 che la libreria contenga il materiale di cui si ha bisogno, con tutte le qualità che si desiderano: la libreria, sebbene molto fornita, mette a disposizione un buon numero di esempi che devono essere il punto di partenza per la definizione del materiale personalizzato: tanto più accurata sarà la personalizzazione del materiale, tanto migliore sarà il render ottenuto. Occorre selezionare con cura il materiale già esistente che abbia le caratteristiche più simili a quello desiderato: materiali di classi diverse, infatti, hanno voci ed impostazioni differenti. Per l esercizio, iniziamo con un caso semplice: scegliete il tipo di muratura Uniforme affiancata bordeaux. Prima di confermare con Ok, nella parte bassa della finestra, controllate che la descrizione del materiale sia coerente con le vostre esigenze. le novità dei materiali di revit 2011 Con la versione 2011 di Revit sono state introdotte alcune novità a riguardo dei materiali; innanzitutto l interfaccia dell editor materiali si presenta rinnovata rispetto alle versioni precedenti. Ma, tra le modifiche più sostanziali, occorre ricordare che Revit non supporta più le procedure AccuRender: si ha ora a disposizione una rinnovata libreria di materiali per il rendering, di versione Protein 2, che hanno la risoluzione più alta, e che è in comune con quella utilizzata da AutoCAD, Inventor da 3ds Max Tornati alla scheda Composizione di rendering, è possibile cambiare la forma del campione che fornisce l anteprima del materiale: se quella proposta non rende giustizia al materiale, scegliete, tra un buon numero di esempi, quello che vi permetta di valutare al meglio le sue caratteristiche impostando la qualità (Bozza, Media o Alta) che preferite, tenendo conto che sebbene la qualità alta restituisca molto più fedelmente anche piccole modifiche ai parametri del materiale, per contro potrebbe rallentare i tempi di aggiornamento dell anteprima (figura 26.11). Attraverso l elenco a discesa Tipo, scegliete tra le tipologie possibili della classe di materiali definita in precedenza. Ciò che accade facendo clic sull anteprima dell immagine appena sotto è tutto un mondo di parametri e valori da regolare: per capire cosa si cela dietro alle texture applicata alle superfici del modello che sono composte di questo stesso materiale, preparatevi a leggere con attenzione il prossimo paragrafo tutto dedicato alle mappe. Sappiate che è comunque possibile applicare semplicemente un colore come composizione di rendering, senza ricorrere all utilizzo delle mappe ma combinando a queste ultime alcune qualità fisiche quali lucentezza, rugosità, rilievo, ecc. 10

11 Impostare la vista e i materiali per il rendering Figura Opzioni di visualizzazione del campione dei materiali Le mappe Parlando dei parametri di definizione dei materiali, le mappe rivestono senza ombra di dubbio un ruolo fondamentale; esse costituiscono lo strumento più efficace per conferire realismo ad un materiale poiché permettono di specificare in maniera puntuale ossia per ogni punto della superficie dell oggetto tale comportamento. Mappare un oggetto significa quindi assegnare a tutte le superfici di quest ultimo dei valori di colore RGB o dei toni di grigio. Il tipo canale a cui una mappa viene poi applicata, precisa il modo in cui il colore viene interpretato nella rappresentazione del materiale al momento del rendering. I tipi di canale descrivono, ad esempio, il colore della texture dell oggetto, l ampiezza dello scostamento, il livello dell opacità, ecc. Per tutte queste possibilità, l editor dei materiali presenta una versatilità totale e il processo di renderizzazione può produrre risultati di grande impatto. Il termine mappatura del materiale viene utilizzato per descrivere l assegnazione di una o più mappe al materiale; ognuna di queste applica un colore o una texture alle superfici. Per texture intendiamo un motivo di superficie ottenuto da un immagine. La texture principale, visibile accanto alla voce Immagine nella finestra Materiali, scheda Composizione di rendering, viene applicata alle superfici come mappa diffusa: gli oggetti del modello vengono dipinti facendo aderire perfettamente l immagine selezionata alla loro geometria. Immaginate di coprire il muro con una carta da parati che riproduca il motivo dell immagine selezionata, oppure di rivestire gli elementi del modello con una pellicola super-aderente che riporti la stessa immagine. Revit permette di applicare qualsiasi texture a qualsiasi superficie, secondo la vostra fantasia. Occorre ricordare che, accanto a queste immagini, che abbiamo chiamato mappe diffuse, utilizzando il gergo comune a 3ds Max, vengono utilizzate mappe differenti per produrre riflessioni, rugosità, rilievi, ecc. Per selezionare un immagine come mappa diffusa, fate clic sul testo 11

12 c a p i t o l o w e b o 5 che indica il nome dell immagine: Revit mostrerà la finestra Seleziona file, utilizzabile per l individuazione della texture tra quelle proposte nella libreria Autodesk, oppure scegliendola tra le texture personali (figura 26.12). Figura Per cambiare l immagine della texture fare clic sul nome dell immagine nella scheda Composizione di rendering finestra di dialogo Materiali Create da voi la vostra personale libreria: vi vengono in aiuto numerosissimi siti web che offrono texture gratuite, anche di elevata qualità ma, un altra raccomandazione, per le sperimentazioni sulle texture, non modificate i materiali della libreria standard. Dopo avere confermato con Avanti, tornati alla scheda Composizione di rendering, fate clic sull anteprima dell immagine per visualizzare la finestra di dialogo Editor trama (figura 26.13). Facendo clic su Inverti, otterrete il negativo della mappa selezionata: sebbene questa opzione sembri superflua per le mappe diffuse, si rivelerà utile per le mappe di rugosità, per esempio. Utilizzando il dispositivo a scorrimento accanto alla voce Luminosità è possibile schiarire o meno l immagine (figura 26.14); attenzione: questa impostazione non ha niente a che vedere con l illuminazione della scena. Questo argomento, tra l altro, sarà oggetto di un capitolo a parte. Osservate l immagine di anteprima con attenzione e ragionate sulla scala dell immagine; in questa fase può essere utile lavorare con texture di piastrelle o mattoni regolari, che suggeriscano un riscontro dimensionale con la realtà. Espandete la sezione Trasformazioni e spuntate la casella Collega trasformazioni composizione: in questo modo, applicando delle modifiche alle texture, queste verranno applicate anche agli altri attributi del materiale. 12

13 Impostare la vista e i materiali per il rendering Figura Finestra di dialogo Editor trama Figura Regolazione della luminosità della texture 13

14 c a p i t o l o w e b o 5 Espandete, innanzitutto, la voce Scala e fate alcune considerazioni sulla texture. La mappa selezionata è un immagine digitale raster e, per questo, ha una dimensione espressa in pixel: in questa finestra occorre specificare le dimensioni che questa immagine deve occupare nel modello. Se la mappa rappresenta un modulo di 5 piastrelle, occorre specificare le dimensioni della superficie che occupa l intero modulo, e non quelle di una singola piastrella. Se, per esempio, ogni piastrella dovrà essere di 20x20 cm, inserite 1x1 metro come dimensioni del modulo. Non procedete per tentativi: avere nel modello anche solo una texture fuori scala è disorientante e non aiuta certo nella persecuzione dell obiettivo del fotorealismo del render. È possibile, all occorrenza, scalare l immagine non uniformemente cambiando le proporzioni del motivo. Ogni volta che applicate una modifica, specialmente se siete alle prime armi con le impostazioni dei materiali, verificate nel modello i cambiamenti nelle texture: se avete seguito il suggerimento proposto di tracciare un muro di un metro, potete verificare nella scena questa impostazione, utilizzando la lunghezza del muro come riferimento. Capiterà spesso che mattonelle, piastrelle e trame non siano posizionate ed allineate al primo tentativo secondo le aspettative; nella finestra Editor trama, espandete la voce Posizione: verificate nell anteprima gli effetti dello spostamento della texture sull asse X e su quello delle Y. Inoltre è possibile ruotare l immagine inserendo manualmente il valore dell angolo oppure, in modo più immediato, utilizzando il dispositivo a scorrimento. Questa impostazione è utile, per esempio, qualora decideste di posare le piastrelle del pavimento a 45. L ultima voce della finestra di dialogo, Ripeti, offre la possibilità di scegliere se replicare o meno il modulo per occupare tutta la superficie al quale la mappa è applicata oppure, scegliendo Nessuno, di applicarle l immagine singola. Più avanti nel capitolo si vedrà che il metodo della decalcomania risponde meglio all esigenza di posizionare immagini singole su un piano. Se la superficie, invece, non fosse piana, occorre disporre, con pazienza, il modulo della texture modificando i parametri di posizione. affiancamento delle texture Non tutte le texture che caricherete saranno ineccepibili: spesso capiterà che una mappa sembri perfetta nell anteprima ma, quando applicata al modello mostri anomalie nella fascia critica del confine con l immagine adiacente. Ritagliando un immagine occorre fare delle prove verificando lungo i quattro lati la perfetta combinazione delle parti che compongono il motivo. Se per le trame regolari è sufficiente seguire i riferimenti del modulo base, la questione si fa più complicata lavorando con mappe irregolari, quelle che riproducono, per esempio, la vegetazione. In questo caso, per esempio, badate bene di selezionare un immagine di base che non abbia zone di chiaroscuro troppo marcate che rendano evidente la ripetizione della trama. 14

15 Impostare la vista e i materiali per il rendering Tornate ancora, alla scheda Composizione di rendering della finestra di dialogo Materiale. Alla voce Finitura è possibile scegliere tra Lucido, Opaco e Senza finitura: l immagine permette di apprezzare la differenza tra queste opzioni. Figura Finitura del materiale: lucida a sinistra, opaca a destra Mappe bitmap vs. procedurali Non esiste un materiale senza imperfezioni! Per conferire realismo alle immagini, occorre lavorare sulla matericità del materiale; questo risultato si ottiene attraverso le mappe. È d obbligo una distinzione delle mappe in due grandi categorie: Mappe di tipo bitmap Mappe procedurali Fin qui abbiamo utilizzato mappe di tipo bitmap: immagini vere e proprie, importabili in Revit secondo una varietà di formati (.jpg,.tga,.tif,.png, ecc.), mentre le mappe procedurali sono essenzialmente dei programmi che permettono di generare delle immagini al momento del rendering. Questi programmi si avvalgono di algoritmi matematici che creano delle immagini diverse in funzione dei parametri impostati dall utente e delle caratteristiche dell oggetto. Le mappe bitmap sono mappe bidimensionali e limitate nel numero di pixel. Le mappe procedurali possono essere di tipo 3D o 2D: le prime definiscono un valore di colore o intensità per ogni punto dello spazio tridimensionale, le seconde al contrario si limitano ad attribuire dei colori ad uno spazio bidimensionale che viene poi applicato sulla superficie dell oggetto tramite la mappatura. Il vantaggio delle mappe procedurali sta nel fatto che esse non sono limitate né nell estensione né nella risoluzione. In altre parole avvicinandosi di molto ad un oggetto non si ha un effetto di sgranatura dei pixel come accade per le mappe bitmap troppo piccole. Le mappe procedurali inoltre permettono di rendere vaste aree con un buon livello di dettaglio senza dover appesantire la scena con immagini ingombranti in termini di spazio sul disco e nella memoria, la contropartita 15

16 c a p i t o l o w e b o 5 è inevitabilmente un maggiore tempo di calcolo in fase di renderizzazione. Volete un esempio? Nella finestra di dialogo Materiali, scheda Composizione di rendering, fate clic sulla freccia accanto all anteprima dell immagine del materiale: un elenco a discesa vi permette di scegliere tra Colore, Immagine e una lista di mappe procedurali, facendo clic su una di queste entrerete nel corrispondente Editor trama (figura 26.16). Figura Mappe procedurali Motivo di rilievo e rugosità Il caso in esempio ci permette di approfondire l argomento mappe. Espandete la voce Motivo rilievo: se state lavorando con un materiale di categoria differente da muratura, con un qualsiasi materiale generico, le voci a disposizione per la definizione del comportamento complessivo del materiale saranno più numerose e, da categoria a categoria, i parametri possono cambiare. Per alcune categorie di materiali, il cui aspetto di diffusione è stato definito attraverso una mappa, è possibile aggiungere altre texture che descrivano il comportamento in caso di riflessione e rugosità. È il caso del Motivo di rilievo, disponibile per la categoria muratura e non, per esempio in un materiale generico. Si tratta, in ogni caso di un immagine che viene utilizzata per conferire realisticità ai materiali aggiungendo cavità, rilievi, convessità ma anche bernoccoli! Queste irregolarità sono composte in base ai chiaroscuri di una immagine in bianco e nero: le aree scure originano i sporgenze, quelle chiare le cavità. Il risultato è una rappresentazione più ricca e più dettagliata della superficie, che si avvicina molto alla realtà. Sebbene un effetto di rugosità possa essere applicato utilizzando le mappe procedurali a disposizione, per ottenere alcuni effetti particolari, può essere utile utilizzare 16

17 Impostare la vista e i materiali per il rendering un immagine personalizzata. Nel caso della texture in mattoni a vista, per esempio, la rugosità del materiale potrebbe essere resa applicando la mappa. Questo metodo, però, non restituisce la profondità delle fughe tra i mattoni. Per ottenere questo effetto occorre utilizzare un immagine ad hoc che abbia fondo grigio neutro, l alternanza di chiaroscuri per l increspatura del materiale e le fughe tanto più scure quanto più profonde debbano apparire. Questa immagine deve necessariamente essere prodotta a partire dall immagine utilizzata come mappa di diffusione affinché le fughe siano combacianti e le irregolarità del materiale siano coerenti (figura 26.17). Figura Motivo di rilievo ottenuto con una mappa procedurale e con una bitmap Riflessi, trasparenze, opacità Per gestire la fisicità del materiale abbiamo a disposizione una serie di parametri che conferiscono opacità, riflessioni, rifrazioni, trasparenze Utilizziamo, questa volta, un materiale default ed esploriamo la scheda Composizione di rendering. Oltre alla sezione Generico, che abbiamo già avuto modo di esplorare, è possibile specificare impostazioni per regolare: Riflettività Trasparenza Ritagli Autoilluminazione Rugosità 17

18 c a p i t o l o w e b o 5 Espandete la prima sezione Riflettività: aggiungendo la spunta a questa casella, lo vedrete direttamente dall anteprima, è possibile regolare la percentuale di luce che il corpo illuminato non assorbe, e quindi riflette. Pensate, per esempio ai metalli che hanno questo tipo di comportamento. Dopo avere attivato la voce, attraverso l inserimento diretto di valori numerici, oppure attraverso un dispositivo a scorrimento, occorre definire i parametri di: Riflettività Diretta: indica quanta luce riflette una superficie disposta frontalmente alla cinepresa che la inquadra. Riflettività Obliqua: indica quanta luce riflette una superficie che si trova inclinata rispetto alla cinepresa che la inquadra. Più si aumentano questi valori più la superficie si comporta in modo simile ad uno specchio o a un metallo cromato, al diminuire della riflettività, invece, i riflessi diventano sempre meno nitidi. Considerate che nella realtà, anche le superfici più opache hanno un minimo di riflettività: provate ad avvicinare un oggetto molto colorato ad un muro bianco: questo si colorerà di una sfumatura per effetto della riflessione. L immagine mostra una superficie curva a cui sono stati applicati due diversi valori di riflettività. Figura La parete ha prima riflettività 10 e poi 80 L effetto di riflettività può essere applicato anche in funzione di una mappa: la riflettività è maggiore o minore secondo i chiaroscuri della mappa. Un esempio pratico aiuta a capire meglio. Provate a fare clic sulla piccola freccia verso il basso accanto alle voci Diretta ed Obliqua: attraverso l elenco scegliete una mappa procedurale oppure, facendo clic su immagine, definite il percorso di ricerca di una mappa bitmap. Se necessario regolate le opzioni disponibili nella finestra di dialogo Editor trama ed osservate il risultato ottenuto nell anteprima del materiale: in corrispondenza delle zone bianche del motivo, viene applicata la riflettività, secondo il valore specificato. Nell immagine è stata applicata una mappa procedurale a scacchi. Non dimenticate che una buona riflettività si ottiene attraverso un accurato calcolo delle luci nella 18

19 Impostare la vista e i materiali per il rendering scena; sappiate dosare attentamente questo parametro tenendo conto, però, che è uno dei maggiori fattori responsabili dell aumento dei tempi di rendering. Figura Mappa procedurale Scacchi per l effetto della riflettività La Trasparenza viene gestita in modo molto simile alla riflettività. Per trasparenza si intende la qualità fisica di un materiale che permette alla luce di attraversarlo o meno. Il valore da specificare relativo alla trasparenza può essere compreso tra 0 e 1: il valore 1 indica che il materiale è completamente trasparente. Osservate, nell immagine 26.20, la parete trasparente al 30% e all 90% mostra in maniera più o meno velata la colonna retrostante. Figura La parete ha prima trasparenza 30 e poi 90 Ancora una volta, è possibile applicare una mappa di trasparenza: per ottenere la figura è stata preparata un immagine con la sagoma nera del decoro: in corrispondenza delle aree bianche è stato applicato l effetto di trasparenza, mentre le aree nere risultano opache. Modificando il valore dissolvenza immagine, i contorni dell area 19

20 c a p i t o l o w e b o 5 opaca risultano meno netti. Quando il valore di trasparenza è diverso da 0, occorre anche specificare i seguenti parametri: Traslucentezza: indica la quantità di luce che viene riflessa dal materiale: aumentando questo valore, i contorni degli oggetti che stanno dietro il materiale appaiono più confusi. Rifrazione: Quantità di luce che passa attraverso il materiale. Il valore massimo di rifrazione è 5. Figura Mappa bitmap di trasparenza Le mappe possono essere utilizzate, inoltre, per ritagliare forme dalla superficie di un materiale. Espandete l area Ritagli e fate clic sul riquadro accanto alla voce Immagini per scegliere la mappa e modificare la sua posizione, scalatura ed allineamento. Guardate cosa è successo alla parete dell immagine 26.22!! Figura Mappa di ritaglio 20

21 Impostare la vista e i materiali per il rendering Al paragrafo precedente, facendo l esempio della texture in muratura, è stato trattato il motivo di rugosità. Rimane solo da analizzare la proprietà di Autoilluminazione di un materiale che, in sostanza, fa brillare gli oggetti di luce propria! Quando ad un materiale viene aggiunta questa proprietà, esso, mantenendo le sue caratteristiche geometriche, diventa un corpo luminoso. Si ricorre a questa impostazione nel caso, per esempio, di schermi illuminati, di cellulari, di acquari, o qualsiasi oggetto, che non sia un dispositivo di illuminazione canonico, che esista nella scena. I parametri da definire sono i seguenti: Colore filtro: attraverso la finestra di dialogo Colore, accessibile facendo clic sul riquadro di anteprima colore, occorre indicare il colore della luce trasmessa attraverso un materiale trasparente o semitrasparente. Luminanza: per definizione è la proiezione dell intensità luminosa della sorgente su una superficie. Più questo valore, espresso in cd/m² (candele per metro quadrato) è alto più luce emette il materiale. È possibile scegliere tra valori predefiniti, selezionabili dall elenco a discesa, oppure inserire un valore personalizzato nel campo numerico (figura 26.23). Temperatura colore: specificare questo valore per distinguere tra luce calda o fredda. La temperatura di colore viene espressa in gradi Kelvin: a valori più bassi corrispondono colori più caldi mentre, a valori più alti, corrisponde luce più fredda. Anche in questo caso è possibile scegliere tra un elenco di valori predefiniti oppure immettere un valore personalizzato nel campo numerico (figura 26.23). Figura Impostazioni di luminanza e temperatura colore Decalcomanie Come fare per riprodurre un immagine all interno di un televisore? Oppure un quadro all interno di una cornice? Oppure ancora l insegna sulla facciata di un negozio? Per questi, ed altri scopi, si utilizza il metodo della Decalcomania: un immagine, di dimensione specificata, viene applicata su una superficie piana o cilindrica. Attivate, innanzitutto, una vista bidimensionale, oppure 3D assonometrica (non prospettica), 21

22 c a p i t o l o w e b o 5 che inquadri la superficie su cui posizionare l immagine. Espandete l icona Decalcomania dalla scheda Inserisci, gruppo Collega, e selezionate il comando Posiziona decalcomania. Se non sono stati ancora definiti altri tipi di decalcomanie, Revit mostrerà la finestra di dialogo Tipi di decalcomanie (figura 26.24). Figura Finestra di dialogo Tipi di decalcomanie Occorre creare un nuovo tipo di decalcomania per ogni immagine che abbia attributi differenti. Fate clic sul pulsante Crea nuova decalcomania, nella parte bassa della finestra di dialogo e, alla richiesta, inserite un nome che la identifichi. Accanto alla voce Origine, fate clic sul pulsante [ ] per indicare il percorso dell immagine (scegliendo tra file di tipo BMP, JPG, JPEG e PNG). Affinché l immagine abbia delle qualità materiche ben definite, diverse magari dalla superficie su cui giace, è possibile specificare, in questa finestra, i valori di: Luminosità. Riflettività. È possibile definire quanta luce debba ricevere la decalcomania. Inserendo il valore 1, il materiale non viene modificato, valori superiori a 1 aumentano la luminosità, inferiori a 1 la riducono. Trasparenza. Inserire un valore pari a 0 se la decalcomania è opaca, oppure un valore superiore secondo il grado di trasparenza. Il valore che attribuisce massima trasparenza è paria 1. Finitura. Scegliere tra i valori Opaco, Semilucido, Lucentezza, Alta lucentezza, Personalizzato la composizione della superficie della decalcomania. Luminanza. Come nel caso esplorato nel paragrafo precedente, è possibile definire quanta luce debba emettere la decalcomania. Occorre selezionare un valore predefinito oppure immettere un valore personalizzato che indichi la luce emessa dalla superficie, espressa in candele per metro quadrato. 22

23 Impostare la vista e i materiali per il rendering Motivo di rugosità. Il motivo specificato genera la rugosità sulla superficie della decalcomania, sommandosi, eventualmente a quello proprio del materiale della superficie sulla quale giace la decalcomania. Grado di rugosità. Regola il livello della rugosità, secondo il motivo specificato. Al valore 0 non corrisponde alcuna rugosità, mentre 1 è il valore massimo. Ritagli. Selezionando una forma è possibile ritagliarla dalla decalcomania. Il procedimento è simile a quello illustrato nel paragrafo precedente. Una volta definiti questi attributi, occorre posizionare correttamente la decalcomania nel modello. Avvicinando il cursore alle superfici del modello, è possibile visualizzare l anteprima del posizionamento; l anteprima permette, inoltre, di verificare le dimensioni e le proporzioni dell immagine. Prima di fissare la posizione son un clic, osservate la barra delle opzioni: da qui è possibile specificare le dimensioni desiderate della decalcomania. Inserite i valori corretti spuntando, all occorrenza, la casella Blocca proporzioni che mantiene inalterato il rapporto tra lunghezza e larghezza dell immagine, e impedisce le deformazioni. È finalmente il momento di posizionare la decalcomania facendo clic su una superficie piana (anche inclinata) oppure cilindrica (cioè quelle superfici che non hanno cambi di curvatura). Nelle viste del modello, la decalcomania viene rappresentata come un segnaposto (un riquadro con le diagonali) mentre l immagine è visualizzata solo quando lo stile di visualizzazione è impostato su realistico, oppure nelle immagini di rendering (figura 26.25). Figura Decalcomania in una vista ombreggiata e con stile di visualizzazione Realistico 23

24 c a p i t o l o w e b o 5 Sappiate che, anche dopo il posizionamento, sarà possibile modificare gli attributi della decalcomania facendo clic sull icona Impostazioni decalcomania e modificando il Tipo di decalcomania corrispondente, selezionandolo dall elenco di tutti i tipi di decalcomania presenti nel progetto. Per modificare le dimensioni, invece, è possibile trascinare i grip dell immagine visibili dopo la sua selezione, oppure, in modo più preciso, digitando i valori di lunghezza e larghezza nella tavolozza delle proprietà (figura 26.26). Facendo, invece, clic sul pulsante Ripristina della barra delle opzioni, l immagine verrà riportata alle dimensioni originali. Figura Metodi di ridimensionamento della decalcomania Bene, completata la modellazione dell edificio, e definiti correttamente l inquadratura della scena e gli attributi dei materiali, manca ancora un tassello importante prima di passare alla fase di rendering: l impostazione delle luci. Questa sarà proprio l oggetto del prossimo capitolo. 24

Il controllo della visualizzazione

Il controllo della visualizzazione Capitolo 3 Il controllo della visualizzazione Per disegnare in modo preciso è necessario regolare continuamente l inquadratura in modo da vedere la parte di disegno che interessa. Saper utilizzare gli

Dettagli

Uso dei modelli/template

Uso dei modelli/template Uso dei modelli/template Il modello (o template, in inglese) non è altro che un normale file di disegno, generalmente vuoto, cioè senza alcuna geometria disegnata al suo interno, salvato con l estensione.dwt.

Dettagli

Gestione Rapporti (Calcolo Aree)

Gestione Rapporti (Calcolo Aree) Gestione Rapporti (Calcolo Aree) L interfaccia dello strumento generale «Gestione Rapporti»...3 Accedere all interfaccia (toolbar)...3 Comandi associati alle icone della toolbar...4 La finestra di dialogo

Dettagli

Le tavole di progetto

Le tavole di progetto Le tavole di progetto Una volta completato il modello ed organizzate le viste di progetto, predisporre le tavole esecutive per la costruzione è un gioco da ragazzi! La possibilità di estrarre le viste

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli

PHOTOSHOP BREVE TUTORIAL

PHOTOSHOP BREVE TUTORIAL PHOTOSHOP BREVE TUTORIAL CARATTERISTICHE INNOVATIVE DI PHOTOSHOP CS SOMMARIO Il file browser Galleria dei filtri Disporre testo su un tracciato Paletta degli istogrammi Omogeneizzazione del colore ed acquisizione

Dettagli

2.2.2.1 Identificare le diverse parti di una finestra: barra del titolo, barra dei menu, barra degli strumenti, barra di stato, barra di scorrimento.

2.2.2.1 Identificare le diverse parti di una finestra: barra del titolo, barra dei menu, barra degli strumenti, barra di stato, barra di scorrimento. Uso del computer e gestione dei file 57 2.2.2.1 Identificare le diverse parti di una finestra: barra del titolo, barra dei menu, barra degli strumenti, barra di stato, barra di scorrimento. All interno

Dettagli

Cominciamo dalla barra multifunzione, ossia la struttura a schede che ha sostituito la barra dei menu e la barra delle icone (Figura 1).

Cominciamo dalla barra multifunzione, ossia la struttura a schede che ha sostituito la barra dei menu e la barra delle icone (Figura 1). La barra multifunzione La barra multifunzione e il pulsante Microsoft Office Se avete lavorato per tanti anni con la suite da ufficio Office, questa nuova versione 2007 può disorientarvi davvero molto.

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

3.5.1.1 Aprire, preparare un documento da utilizzare come documento principale per una stampa unione.

3.5.1.1 Aprire, preparare un documento da utilizzare come documento principale per una stampa unione. Elaborazione testi 133 3.5 Stampa unione 3.5.1 Preparazione 3.5.1.1 Aprire, preparare un documento da utilizzare come documento principale per una stampa unione. Abbiamo visto, parlando della gestione

Dettagli

Capitolo 9. Figura 104. Tabella grafico. Si evidenzia l intera tabella A1-D4 e dal menù Inserisci si seleziona Grafico. Si apre la seguente finestra:

Capitolo 9. Figura 104. Tabella grafico. Si evidenzia l intera tabella A1-D4 e dal menù Inserisci si seleziona Grafico. Si apre la seguente finestra: Capitolo 9 I GRAFICI Si apra il Foglio3 e lo si rinomini Grafici. Si crei la tabella seguente: Figura 104. Tabella grafico Si evidenzia l intera tabella A1-D4 e dal menù Inserisci si seleziona Grafico.

Dettagli

Comando STAMPA. Attiva la finestra di dialogo nella quale vengono impostati i parametri per ottenere tavole stampate:

Comando STAMPA. Attiva la finestra di dialogo nella quale vengono impostati i parametri per ottenere tavole stampate: Stampare disegni Comando STAMPA Attiva la finestra di dialogo nella quale vengono impostati i parametri per ottenere tavole stampate: Su plotter Su stampante In formato elettronico Corso 2D: Stampa Disegni

Dettagli

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano

Dettagli

Office 2007 Lezione 08

Office 2007 Lezione 08 Word: gli stili veloci e i temi Da questa lezione, iniziamo ad occuparci delle innovazioni che riguardano specificamente Word. Cominceremo parlando di stili e temi. Nella filosofia di questo nuovo Word,

Dettagli

SVG Editor. Istituto Italiano Edizioni Atlas 1

SVG Editor. Istituto Italiano Edizioni Atlas 1 SVG Editor SVG-edit è un applicazione per la creazione e modifica di grafica vettoriale in formato svg disponibile on-line. E compatibile con qualsiasi browser, essendo realizzato in linguaggio JavaScript.

Dettagli

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi Capitolo Terzo Primi passi con Microsoft Access Sommario: 1. Aprire e chiudere Microsoft Access. - 2. Aprire un database esistente. - 3. La barra multifunzione di Microsoft Access 2007. - 4. Creare e salvare

Dettagli

Personalizza. Page 1 of 33

Personalizza. Page 1 of 33 Personalizza Aprendo la scheda Personalizza, puoi aggiungere, riposizionare e regolare la grandezza del testo, inserire immagini e forme, creare una stampa unione e molto altro. Page 1 of 33 Clicca su

Dettagli

Il calendario di Windows Vista

Il calendario di Windows Vista Il calendario di Windows Vista Una delle novità introdotte in Windows Vista è il Calendario di Windows, un programma utilissimo per la gestione degli appuntamenti, delle ricorrenze e delle attività lavorative

Dettagli

Sistema operativo. Sommario. Sistema operativo...1 Browser...1. Convenzioni adottate

Sistema operativo. Sommario. Sistema operativo...1 Browser...1. Convenzioni adottate MODULO BASE Quanto segue deve essere rispettato se si vuole che le immagini presentate nei vari moduli corrispondano, con buona probabilità, a quanto apparirà nello schermo del proprio computer nel momento

Dettagli

Stampa su moduli prestampati utilizzando Reflection for IBM 2011 o 2008

Stampa su moduli prestampati utilizzando Reflection for IBM 2011 o 2008 Stampa su moduli prestampati utilizzando Reflection for IBM 2011 o 2008 Ultima revisione 13 novembre 2008 Nota: Le informazioni più aggiornate vengono prima pubblicate in inglese nella nota tecnica: 2179.html.

Dettagli

Visual basic base Lezione 01. L'ambiente di sviluppo

Visual basic base Lezione 01. L'ambiente di sviluppo L'ambiente di sviluppo L'ambiente di sviluppo Visual basic è un linguaggio di programmazione Microsoft. In questo corso prenderemo in considerazione, l'ultima versione. net di questo linguaggio. Microsoft

Dettagli

STRUMENTI PER L ACCESSIBILITÀ DEL COMPUTER.

STRUMENTI PER L ACCESSIBILITÀ DEL COMPUTER. STRUMENTI PER L ACCESSIBILITÀ DEL COMPUTER. Windows 7 e 8 strumenti per l ipovisione. Windows Seven/8 offrono ottimi strumenti per personalizzare la visualizzazione in caso di ipovisione: - una lente di

Dettagli

EasyPrint v4.15. Gadget e calendari. Manuale Utente

EasyPrint v4.15. Gadget e calendari. Manuale Utente EasyPrint v4.15 Gadget e calendari Manuale Utente Lo strumento di impaginazione gadget e calendari consiste in una nuova funzione del software da banco EasyPrint 4 che permette di ordinare in maniera semplice

Dettagli

per immagini guida avanzata Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1

per immagini guida avanzata Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1 Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1 Una tabella Pivot usa dati a due dimensioni per creare una tabella a tre dimensioni, cioè una tabella

Dettagli

Modulo 6 Strumenti di presentazione

Modulo 6 Strumenti di presentazione Modulo 6 Strumenti di presentazione Gli strumenti di presentazione permettono di realizzare documenti ipertestuali composti da oggetti provenienti da media diversi, quali: testo, immagini, video digitali,

Dettagli

GUIDA PER IL DOCENTE ALL UTILIZZO DELL APPLICATIVO ONLINE E PORTFOLIO

GUIDA PER IL DOCENTE ALL UTILIZZO DELL APPLICATIVO ONLINE E PORTFOLIO GUIDA PER IL DOCENTE ALL UTILIZZO DELL APPLICATIVO ONLINE E PORTFOLIO http://eportfolio.tqmproject.eu Progetto "TQM Agreement n 2011 1 IT1 LEO05 01873; CUP G72F11000050006 1 SOMMARIO PREMESSA... 3 PAGINA

Dettagli

5.6.1 REPORT, ESPORTAZIONE DI DATI

5.6.1 REPORT, ESPORTAZIONE DI DATI 5.6 STAMPA In alcune circostanze può essere necessario riprodurre su carta i dati di tabelle o il risultato di ricerche; altre volte, invece, occorre esportare il risultato di una ricerca, o i dati memorizzati

Dettagli

Photohands. Software di ritocco e stampa per Windows. Manuale di istruzioni. Versione 1.0 K862PSM8DX

Photohands. Software di ritocco e stampa per Windows. Manuale di istruzioni. Versione 1.0 K862PSM8DX I Photohands Versione 1.0 Software di ritocco e stampa per Windows Manuale di istruzioni K862PSM8DX Windows è un marchio di fabbrica di Microsoft Corporation. Altre aziende e nomi di prodotti sono marchi

Dettagli

Il rendering fotorealistico. Conferimento ad oggetti 3D di un aspetto particolarmente fotorealistico

Il rendering fotorealistico. Conferimento ad oggetti 3D di un aspetto particolarmente fotorealistico Il rendering fotorealistico Conferimento ad oggetti 3D di un aspetto particolarmente fotorealistico Rendering fotorealistico Gli oggetti sottoposti a rendering devono essere facce 3D o essere tridimensionali.

Dettagli

PowerPoint 2007 Le funzioni

PowerPoint 2007 Le funzioni PowerPoint 2007 Le funzioni Introduzione Cos è un ipertesto L' ipertesto è un testo organizzato in link, o collegamenti ad altre parti del testo e/o altri testi, in modo da consentire all utente di scegliere

Dettagli

Office 2007 Lezione 07. Gestione delle immagini

Office 2007 Lezione 07. Gestione delle immagini Le immagini Gestione delle immagini Office 2007 presenta molte interessanti novità anche nella gestione delle immagini. Le immagini si gestiscono in modo identico in Word, Excel e PowerPoint. Naturalmente

Dettagli

Viste prospettiche in Autocad: Vista Dinamica

Viste prospettiche in Autocad: Vista Dinamica Viste prospettiche in Autocad: Vista Dinamica La rappresentazione tridimensionale in AutoCAD comprende oltre alle viste assonometriche anche quelle prospettiche. Il comando VISTAD (_dview) consente di

Dettagli

Tutorial 3DRoom. 3DRoom

Tutorial 3DRoom. 3DRoom Il presente paragrafo tratta il rilievo di interni ed esterni eseguito con. L utilizzo del software è molto semplice ed immediato. Dopo aver fatto uno schizzo del vano si passa all inserimento delle diagonali

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

4.1.1.1 APRIRE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO

4.1.1.1 APRIRE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO 4.1 PER INIZIARE 4.1.1 PRIMI PASSI COL FOGLIO ELETTRONICO 4.1.1.1 APRIRE UN PROGRAMMA DI FOGLIO ELETTRONICO L icona del vostro programma Excel può trovarsi sul desktop come in figura. In questo caso basta

Dettagli

APPUNTI POWER POINT (album foto)

APPUNTI POWER POINT (album foto) APPUNTI POWER POINT (album foto) Sommario Informazioni generali sulla creazione di un album di foto... 2 Aggiungere un'immagine da un file o da un disco... 2 Aggiungere una didascalia... 2 Modificare l'aspetto

Dettagli

Esame di Informatica CHE COS È UN FOGLIO ELETTRONICO CHE COS È UN FOGLIO ELETTRONICO CHE COS È UN FOGLIO ELETTRONICO. Facoltà di Scienze Motorie

Esame di Informatica CHE COS È UN FOGLIO ELETTRONICO CHE COS È UN FOGLIO ELETTRONICO CHE COS È UN FOGLIO ELETTRONICO. Facoltà di Scienze Motorie Facoltà di Scienze Motorie CHE COS È UN FOGLIO ELETTRONICO Una tabella che contiene parole e numeri che possono essere elaborati applicando formule matematiche e funzioni statistiche. Esame di Informatica

Dettagli

Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli

Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli Prerequisiti Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli L opzione Varianti articolo è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro e include tre funzionalità distinte: 1. Gestione

Dettagli

FUNZIONI DI IMPAGINAZIONE DI WORD

FUNZIONI DI IMPAGINAZIONE DI WORD FUNZIONI DI IMPAGINAZIONE DI WORD IMPOSTARE LA PAGINA Impostare la pagina significa definire il formato del foglio e vari altri parametri. Per impostare la pagina occorre fare clic sul menu File e scegliere

Dettagli

per immagini guida avanzata Organizzazione e controllo dei dati Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1

per immagini guida avanzata Organizzazione e controllo dei dati Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1 Organizzazione e controllo dei dati Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini excel 2000 1 Il raggruppamento e la struttura dei dati sono due funzioni di gestione dati di Excel, molto simili tra

Dettagli

5.3 TABELLE 5.3.1 RECORD 5.3.1.1 Inserire, eliminare record in una tabella Aggiungere record Eliminare record

5.3 TABELLE 5.3.1 RECORD 5.3.1.1 Inserire, eliminare record in una tabella Aggiungere record Eliminare record 5.3 TABELLE In un sistema di database relazionali le tabelle rappresentano la struttura di partenza, che resta poi fondamentale per tutte le fasi del lavoro di creazione e di gestione del database. 5.3.1

Dettagli

ItalianModa.com CREAZIONE DI COLLAGE DI IMMAGINI & MODIFICA IMMAGINI ONLINE

ItalianModa.com CREAZIONE DI COLLAGE DI IMMAGINI & MODIFICA IMMAGINI ONLINE CREAZIONE DI COLLAGE DI IMMAGINI & MODIFICA IMMAGINI ONLINE Come descritto in altri documenti in relazione all importanza di presentare nel migliore dei modi i propri prodotti, può essere necessario elaborare

Dettagli

PROCEDURA PER L UTILIZZO DELLO SPAZIO CARTA. Preparazione dello SPAZIO CARTA nel file dove inserire la mascherina.

PROCEDURA PER L UTILIZZO DELLO SPAZIO CARTA. Preparazione dello SPAZIO CARTA nel file dove inserire la mascherina. PROCEDURA PER L UTILIZZO DELLO SPAZIO CARTA. ing. g. mongiello Versione aggiornata AA 2012-2013 SI CONSIGLIA DI STAMPARE QUESTE ISTRUZIONI. ATTENZIONE: NON USARE IL FILE DEL LAYOUT PER CREARE IL NUOVO

Dettagli

Importare e modificare immagini Si applica a: Microsoft Office PowerPoint 2003

Importare e modificare immagini Si applica a: Microsoft Office PowerPoint 2003 Importare e modificare immagini Si applica a: Microsoft Office PowerPoint 2003 SI APPLICA A Mostra tutto Microsoft Office Excel 2003 Microsoft Office FrontPage 2003 Microsoft Office PowerPoint 2003 Microsoft

Dettagli

5.2. Pipetta. 2: Lo strumento di luce/ombra

5.2. Pipetta. 2: Lo strumento di luce/ombra 2: Lo strumento di luce/ombra Scostamento Luce a «0%» e Ombra a «100%» Con lo strumento di luce/ombra possono essere fissati il punto più chiaro, il punto medio e quello più scuro dell immagine. Sotto

Dettagli

Demo. La palette allinea. La palette Anteprima conversione trasparenza. Adobe Illustrator CS2

Demo. La palette allinea. La palette Anteprima conversione trasparenza. Adobe Illustrator CS2 Le Palette (parte prima) Come abbiamo accennato le Palette permettono di controllare e modificare il vostro lavoro. Le potete spostare e nascondere come spiegato nella prima lezione. Cominciamo a vedere

Dettagli

Tema2.0. http://www.timerplus.it

Tema2.0. http://www.timerplus.it Tema2.0 http://www.timerplus.it Definizione Tema è un software che permette di mostrare su uno schermo o lavagna elettronica il titolo di un discorso o di una parte con diversi scenari. E' possibile: Mostrare

Dettagli

Tutorial 17. Come creare un cancello personalizzato e inserirlo in libreria

Tutorial 17. Come creare un cancello personalizzato e inserirlo in libreria Tutorial 17. Come creare un cancello personalizzato e inserirlo in libreria Con questo tutorial imparerete velocemente come creare dei cancelli o, più genericamente, porte personalizzate e inserirle in

Dettagli

Guida. Macchina Scratch

Guida. Macchina Scratch Pagina 1 di 22 Guida Macchina Scratch Pagina 2 di 22 Scopo Lo scopo della guida è quello di spiegare all'utente come sia possibile creare un unità da scratch con il software Nuovo AHU. La guida spiegherà

Dettagli

IL SISTEMA OPERATIVO

IL SISTEMA OPERATIVO IL SISTEMA OPERATIVO Windows è il programma che coordina l'utilizzo di tutte le componenti hardware che costituiscono il computer (ad esempio la tastiera e il mouse) e che consente di utilizzare applicazioni

Dettagli

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger NovaProject s.r.l. Guida alla registrazione on-line di un DataLogger Revisione 3.0 3/08/2010 Partita IVA / Codice Fiscale: 03034090542 pag. 1 di 17 Contenuti Il presente documento è una guida all accesso

Dettagli

istruzioni per l uso 1. Che cos è Google Earth

istruzioni per l uso 1. Che cos è Google Earth istruzioni per l uso 1. Che cos è Google Earth Google Earth è un software che permette una navigazione virtuale della Terra. Il programma deve essere installato sul proprio computer e, per poterlo utilizzare

Dettagli

Lunghezza ocale. Donato Di Bello

Lunghezza ocale. Donato Di Bello F Lunghezza ocale Donato Di Bello Cinepresa, telecamera, macchina fotografica: tre strumenti tecnologici che utilizziamo per registrare la realtà intorno a noi o per trasformare in immagini la nostra fantasia.

Dettagli

Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Agro-alimentari

Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Agro-alimentari RIFERIMENTI Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Agro-alimentari Esame di Laboratorio di informatica e statistica Parte 3 (versione 1.0) Il riferimento permette di identificare univocamente

Dettagli

On-line Corsi d Informatica sul web

On-line Corsi d Informatica sul web On-line Corsi d Informatica sul web Corso base di FrontPage Università degli Studi della Repubblica di San Marino Capitolo1 CREARE UN NUOVO SITO INTERNET Aprire Microsoft FrontPage facendo clic su Start/Avvio

Dettagli

Figura 1 Le Icone dei file di Excel con e senza macro.

Figura 1 Le Icone dei file di Excel con e senza macro. 18 Le macro Le macro rappresentano una soluzione interessante per automatizzare e velocizzare l esecuzione di operazioni ripetitive. Le macro, di fatto, sono porzioni di codice VBA (Visual Basic for Applications)

Dettagli

Word è un elaboratore di testi in grado di combinare il testo con immagini, fogli di lavoro e

Word è un elaboratore di testi in grado di combinare il testo con immagini, fogli di lavoro e Word è un elaboratore di testi in grado di combinare il testo con immagini, fogli di lavoro e grafici, tutto nello stesso file di documento. Durante il lavoro testo e illustrazioni appaiono sullo schermo

Dettagli

Benvenuti nella presentazione del nuovo catalogo per i pezzi di ricambio. Sp@re P@rts INDICE

Benvenuti nella presentazione del nuovo catalogo per i pezzi di ricambio. Sp@re P@rts INDICE Benvenuti nella presentazione del nuovo catalogo per i pezzi di ricambio Sp@re P@rts Selezionare un modello metodi di ricerca Cliccate su un link per accedere direttamente alla pagina interessata Metodologia

Dettagli

L interfaccia utente di Office 2010

L interfaccia utente di Office 2010 L interfaccia utente di Office 2010 Personalizza la barra multifunzione Pagine: 3 di 4 Autore: Alessandra Salvaggio - Tratto da: Office 2010 la tua prima guida - Edizioni FAG Milano Ridurre la barra multifunzione

Dettagli

ATOLLO BACKUP GUIDA INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE

ATOLLO BACKUP GUIDA INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE ATOLLO BACKUP GUIDA INSTALLAZIONE E CONFIGURAZIONE PREMESSA La presente guida è da considerarsi come aiuto per l utente per l installazione e configurazione di Atollo Backup. La guida non vuole approfondire

Dettagli

Organizzati la vita con Bulletin Board e ReelTime

Organizzati la vita con Bulletin Board e ReelTime Organizzati la vita con Bulletin Board e ReelTime Presentazione di Toshiba LifeSpace Organizzarsi non è mai stato più semplice LifeSpace è uno strumento semplice ed elegante che ti consentirà di organizzare

Dettagli

Office 2007 Lezione 02. Le operazioni più

Office 2007 Lezione 02. Le operazioni più Le operazioni più comuni Le operazioni più comuni Personalizzare l interfaccia Creare un nuovo file Ieri ci siamo occupati di descrivere l interfaccia del nuovo Office, ma non abbiamo ancora spiegato come

Dettagli

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Versione 1.0 Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Corso anno 2011 D. MANUALE UTILIZZO DEL VISUALIZZATORE Il Visualizzatore è un programma che permette di

Dettagli

Il campionamento. La digitalizzazione. Teoria e pratica. La rappresentazione digitale delle immagini. La rappresentazione digitale delle immagini

Il campionamento. La digitalizzazione. Teoria e pratica. La rappresentazione digitale delle immagini. La rappresentazione digitale delle immagini ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DELLE IMMAGINI Teoria e pratica La digitalizzazione La digitalizzazione di oggetti legati a fenomeni di tipo analogico, avviene attraverso due parametri fondamentali: Il numero

Dettagli

Word prima lezione. Prof. Raffaele Palladino

Word prima lezione. Prof. Raffaele Palladino 7 Word prima lezione Word per iniziare aprire il programma Per creare un nuovo documento oppure per lavorare su uno già esistente occorre avviare il programma di gestione testi. In ambiente Windows, esistono

Dettagli

[FINANZAECOMUNICAZIONE / VADEMECUM]

[FINANZAECOMUNICAZIONE / VADEMECUM] 2011 Finanza e Comunicazione [FINANZAECOMUNICAZIONE / VADEMECUM] [PANNELLO DI CONTROLLO SCRIVERE UN ARTICOLO PUBBLICARE MEDIA CREARE UNA GALLERIA FOTOGRAFICA MODIFICHE SUCCESSIVE CAMBIARE PASSWORD SALVARE,

Dettagli

Procedura di iscrizione alla Piattaforma On Line

Procedura di iscrizione alla Piattaforma On Line PUNTO 1 Procedura di iscrizione alla Piattaforma On Line Accedere dal proprio browser internet al sito: http://www.qeselearning.it/ NOTA: è preferibile utilizzare Chrome o Firefox La schermata che le apparirà

Dettagli

Gestire immagini e grafica con Word 2010

Gestire immagini e grafica con Word 2010 Gestire immagini e grafica con Word 2010 Con Word 2010 è possibile impaginare documenti in modo semi-professionale ottenendo risultati graficamente gradevoli. Inserire un immagine e gestire il testo Prima

Dettagli

Uso delle tabelle e dei grafici Pivot

Uso delle tabelle e dei grafici Pivot Uso delle tabelle e dei grafici Pivot 1 Una tabella Pivot usa dati a due dimensioni per creare una tabella a tre dimensioni, cioè una tabella riassuntiva basata su condizioni multiple che hanno punti di

Dettagli

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali PowerPoint Come costruire una presentazione PowerPoint 1 Introduzione! PowerPoint è uno degli strumenti presenti nella suite Office di Microsoft! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video

Dettagli

Alla scoperta della nuova interfaccia di Office 2010

Alla scoperta della nuova interfaccia di Office 2010 Alla scoperta della nuova interfaccia di Office 2010 Una delle novità più eclatanti della versione 2007 era la nuova interfaccia con la barra multifunzione. Office 2010 mantiene questa filosofia di interfaccia

Dettagli

Utilizzo del foglio di lavoro con gli strumenti di disegno di Excel

Utilizzo del foglio di lavoro con gli strumenti di disegno di Excel Utilizzo del foglio di lavoro con gli strumenti di disegno di Excel Geometra Luigi Amato Guida Avanzata per immagini Excel 2000 1 Presentazione della barra degli strumenti di disegno La barra degli strumenti

Dettagli

per scrivere un articolo da prima pagina! per inviare una newsletter Come si crea Comunicazione Anfaa Edizione 4a.2013

per scrivere un articolo da prima pagina! per inviare una newsletter Come si crea Comunicazione Anfaa Edizione 4a.2013 per scrivere un articolo da prima pagina! Quando si vuole inserire un articolo che compaia nel riquadro Ultime notizie della home page, si deve impostare la categoria Ultime notizie, in aggiunta a quella

Dettagli

Microsoft Word 2007 Avanzato Lezione 16. Dimensione delle immagini

Microsoft Word 2007 Avanzato Lezione 16. Dimensione delle immagini Dimensione delle immagini e Scorrimento del testo Dimensione delle immagini Anche oggi parliamo di immagini. Cominciamo proponendo qualche considerazione circa le dimensioni e il ritaglio dell immagine

Dettagli

Computare i locali. Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it Tutti i diritti riservati.

Computare i locali. Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it Tutti i diritti riservati. Computare i locali Il nostro sistema BIM è stato proprio pensato per ridurre tutte le attività noiose del progettista: pensate solo a quanto sia antipatico aggiornare il calcolo della metratura delle stanze

Dettagli

MArine Coastal Information SysTEm

MArine Coastal Information SysTEm GUIDA ALL UTILIZZO DELL INTERFACCIA CARTOGRAFICA Il MArine Coastal Information SysTEm è un sistema informativo integrato che permette di gestire dati ambientali interdisciplinari (fisici, chimici e biologici)

Dettagli

Sono uno strumento di composizione efficace per combinare più foto in una sola immagine e per effettuare correzioni locali di colori e toni.

Sono uno strumento di composizione efficace per combinare più foto in una sola immagine e per effettuare correzioni locali di colori e toni. Maschere di Livello Maschere di livello Le maschere di livello sono utili per nascondere porzioni del livello a cui vengono applicate e rivelare i livelli sottostanti. Sono uno strumento di composizione

Dettagli

Introduzione. Installare EMAS Logo Generator

Introduzione. Installare EMAS Logo Generator EMAS Logo Generator Indice Introduzione... 3 Installare EMAS Logo Generator... 3 Disinstallare EMAS Logo Generator... 4 Schermata iniziale... 5 Creare il Logo... 7 Impostazioni... 7 Colore...8 Lingua del

Dettagli

Database Manager Guida utente DMAN-IT-01/09/10

Database Manager Guida utente DMAN-IT-01/09/10 Database Manager Guida utente DMAN-IT-01/09/10 Le informazioni contenute in questo manuale di documentazione non sono contrattuali e possono essere modificate senza preavviso. La fornitura del software

Dettagli

LA FINESTRA DI OPEN OFFICE CALC

LA FINESTRA DI OPEN OFFICE CALC LA FINESTRA DI OPEN OFFICE CALC Barra di Formattazione Barra Standard Barra del Menu Intestazione di colonna Barra di Calcolo Contenuto della cella attiva Indirizzo della cella attiva Cella attiva Intestazione

Dettagli

AddCAD per ZWCad. Passa alla progettazione 3D rimanendo sul tuo Cad famigliare

AddCAD per ZWCad. Passa alla progettazione 3D rimanendo sul tuo Cad famigliare AddCAD per ZWCad Passa alla progettazione 3D rimanendo sul tuo Cad famigliare Passare alla progettazione 3D è un salto di qualità che molti Professionisti tentano di compiere, ma in tanti casi senza successo.

Dettagli

Che cos'è un modulo? pulsanti di opzione caselle di controllo caselle di riepilogo

Che cos'è un modulo? pulsanti di opzione caselle di controllo caselle di riepilogo Creazione di moduli Creazione di moduli Che cos'è un modulo? Un elenco di domande accompagnato da aree in cui è possibile scrivere le risposte, selezionare opzioni. Il modulo di un sito Web viene utilizzato

Dettagli

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152)

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152) Commissario Delegato per l Emergenza Bonifiche e la Tutela delle Acque in Sicilia PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE DELLA SICILIA (di cui all'art. 121 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152) Sistema WEB-GIS

Dettagli

ZENO ScanItPontic. Manuale d uso del software 3D-Scan di 3Shape

ZENO ScanItPontic. Manuale d uso del software 3D-Scan di 3Shape ZENO ScanItPontic Manuale d uso del software 3D-Scan di 3Shape Indice 1 Prefazione... 2 Interfaccia utente ScanItPontic... 2.1 Barra degli strumenti per la scansione... 2.2 Barra immagini... 3 Processo

Dettagli

Proteggiamo il PC con il Firewall di Windows Vista

Proteggiamo il PC con il Firewall di Windows Vista Proteggiamo il PC con il Firewall di Windows Vista Il momento in cui un computer è più a rischio e soggetto ad attacchi informatici, è quando è connesso a internet. Per proteggere il nostro PC ed evitare

Dettagli

NAVIGAORA HOTSPOT. Manuale utente per la configurazione

NAVIGAORA HOTSPOT. Manuale utente per la configurazione NAVIGAORA HOTSPOT Manuale utente per la configurazione NAVIGAORA Hotspot è l innovativo servizio che offre ai suoi clienti accesso ad Internet gratuito, in modo semplice e veloce, grazie al collegamento

Dettagli

Obiettivi del corso. Creare, modificare e formattare un semplice database costituito da tabelle, query, maschere e report utilizzando Access 2000.

Obiettivi del corso. Creare, modificare e formattare un semplice database costituito da tabelle, query, maschere e report utilizzando Access 2000. ECDL Excel 2000 Obiettivi del corso Creare, modificare e formattare un semplice database costituito da tabelle, query, maschere e report utilizzando Access 2000. Progettare un semplice database Avviare

Dettagli

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Pagina 2 di 16 Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Introduzione a Legalmail Enterprise...3

Dettagli

Quinta lezione: Stampare e salvare una mappa

Quinta lezione: Stampare e salvare una mappa Quinta lezione: Stampare e salvare una mappa Stampa e salvataggio in vari formati. Utilizzare il prodotto per inserirlo in relazioni, come base di disegni In questa lezione vedremo come creare una mappa

Dettagli

Linee Guida all uso dell ESLC Testing Tool per gli studenti (IT)

Linee Guida all uso dell ESLC Testing Tool per gli studenti (IT) Linee Guida all uso dell ESLC Testing Tool per gli studenti (IT) Indice 1 INTRODUZIONE 3 2 COME EFFETTUARE I TEST 3 2.1 Effettuare l accesso 3 2.2 Controllare l audio per il Test di ascolto 5 2.3 Svolgere

Dettagli

3.2. Passo 2: Navigazione per individuare l articolo richiesto

3.2. Passo 2: Navigazione per individuare l articolo richiesto 1. Tec-Service CAD Häfele Tec-Service CAD è una banca dati di articoli Häfele, dalla quale scaricare disegni e modelli da trasferire nei propri software CAD, ad es. AutoCAD. Tec-Service CAD permette di

Dettagli

COSTRUIAMO UN AEROMODELLO 3D 4

COSTRUIAMO UN AEROMODELLO 3D 4 COSTRUIAMO UN AEROMODELLO 3D 4 Con i comandi che abbiamo visto fina ad ora dovreste essere in grado di costruire da soli le ali del modello (ovviamente fatene una sola e poi specchiatela), basta trasformare

Dettagli

Portale cartografico del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli Guida utente

Portale cartografico del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli Guida utente Portale cartografico del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli Guida utente 1. Introduzione Il Portale cartografico del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli (SGSS) rappresenta l evoluzione dell ambiente

Dettagli

Università degli studi di Verona. Corso di Informatica di Base. Lezione 5 - Parte 2. Disegni e Immagini

Università degli studi di Verona. Corso di Informatica di Base. Lezione 5 - Parte 2. Disegni e Immagini Università degli studi di Verona Corso di Informatica di Base Lezione 5 - Parte 2 Disegni e Immagini In questa seconda parte ci occuperemo della gestione di disegni e immagini. In particolare vedremo come:

Dettagli

GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain.

GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain. *+33(GLWRU GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain. Il programma si basa su un architettura di tasti funzionali presenti

Dettagli

Animazioni 3D. Informatica Grafica I. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D

Animazioni 3D. Informatica Grafica I. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D. Le basi dell'animazione 3D Informatica Grafica I Marco Gribaudo marcog@di.unito.it Animazioni 3D L'animazione 3D si basa sugli stessi principi dell'animazione tradizionale. Il filmato viene realizzato attraverso una sequenza di

Dettagli

Appunti sull utilizzo del software gvsig, a cura dell ing. Ernesto Sferlazza

Appunti sull utilizzo del software gvsig, a cura dell ing. Ernesto Sferlazza GEOREFERENZIAZIONE DI UN IMMAGINE RASTER CON GVSIG. Nella presente esercitazione si procederà a georeferenziare uno stralcio di ortofoto, basandosi a tale scopo sul confronto con una cartografia georeferenziata,

Dettagli

Introduzione. Introduzione a NTI Shadow. Panoramica della schermata iniziale

Introduzione. Introduzione a NTI Shadow. Panoramica della schermata iniziale Introduzione Introduzione a NTI Shadow Benvenuti in NTI Shadow! Il nostro software consente agli utenti di pianificare dei processi di backup continui che copiano una o più cartelle ( origine del backup

Dettagli

Manuale d uso del portale di controllo per la PEC (NewAgri PEC)

Manuale d uso del portale di controllo per la PEC (NewAgri PEC) Manuale d uso del portale di controllo per la PEC (NewAgri PEC) Il portale HUB è stato realizzato per poter gestire, da un unico punto di accesso, tutte le caselle PEC gestite dall unione. Il portale è

Dettagli

Tracciare percorsi con OCAD8 Checo 11.1.03

Tracciare percorsi con OCAD8 Checo 11.1.03 Tracciare percorsi con OCAD8 Checo 11.1.03 Panoramica generale Avvìo di un progetto di tracciamento percorsi Per avviare un progetto di tracciamento occorre creare un file progetto. Quindi vi si carica

Dettagli