Da Vallericcia si dipartiva la Via Trionfale che sale ancora oggi a Monte Cavo dove era situata la sede del Tempio di Giove Laziale.

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1 Ariccia vanta origini antichissime. Come tutte le città Latine, i primi abitanti di questi luoghi combatterono duramente per mantenere la propria indipendenza. Celebre è la battaglia di Aricia (fine del VI secolo a.c.) in cui la Lega Latina, di cui Aricia era città capo, stroncò le ambizioni egemoniche degli Etruchi verso il Lazio meridionale. Gli Ariccini combatterono anche contro Roma, prima di esserne assoggettati nel IV secolo a.c. L'apertura della Via Appia, nel 312 a.c., fa si che Ariccia acquisti una grande importanza dovuta anche al fatto che è la prima Statio" uscendo da Roma. Tutto il territorio, durante la Repubblica e i primi quattro secoli dell'impero, sì riempì di ville, monumenti, terme e il tempio di Diana Aricina sulle rive del lago di Nemi, allora incluso nella giurisdizione di Ariccia, meta di continui pellegrinaggi. Villa dell Imperatore Vitellio (69 d.c.) Da Vallericcia si dipartiva la Via Trionfale che sale ancora oggi a Monte Cavo dove era situata la sede del Tempio di Giove Laziale.

2 Nella foto a sopra, Via Sacra Sopra i resti del tempio di Diana (o Trionfale) al Monte Cavo un tratto della via antica che sale fra i castagni. Porta napoletana e porta romana erano le due porte di accesso alla città circondata da cinta muraria Porta romana Porta Napoletana Mentre per lo stradone di Vallericcia si vedono i resti della Porta Lanuvina, oggi quasi del tutto interrata. Questa era l ingresso sud della città ed è detto Basto del Diavolo. Basto perché assomiglia ad una sella, del Diavolo perché legato alla storia di Simon Mago,l eretico che la tradizione racconta abbia tentato di volare, aiutato dal demonio, ma poi sia precipitato morendo e sia stato seppellito ad Ariccia. Durante il Medioevo la cittadina subì saccheggi ed assalti di orde barbariche dilaganti nella campagna romana. Nel 1473 Ariccia passò alla famiglia Savelli che avviò la ricostruzione dell'abitato ariccino ed iniziò la costruzione del palazzo baronale. Acquistato nel XVII secolo dalla famiglia Chigi, grazie anche all'elezione di Fabio Chigi a Papa con il nome di Alessandro VII, affidò la sistemazione del palazzo e dell'intero abitato di Ariccia a Gian Lorenzo Bernini con la collaborazione di Carlo Fontana, che creò un esempio stupendo di struttura architettonica-urbanistica barocca ampliando il vecchio palazzo cinquecentesco del Savelli e sistemando la piazza

3 antistante e tutto il borgo circostante. Palazzo Chigi in Ariccia Interni La Chiesa Santa Maria Assunta antistante al Palazzo Adiacente allo storico Palazzo si estende un'area verde di 28 ettari conosciuta con il nome di Parco Chigi o Barco Chigi; tale parco è particolarmente importante perché è una delle poche zone situate all'interno del Parco Regionale dei Castelli Romani nella quale alcune specie vegetali più antiche (come le querce, ad esempio) sono sopravvissute all'espansione del castagno. Il parco venne rappresentato dai più grandi paesaggisti dell'epoca da Turner a Corot, al russo Ivanov, per i quali divenne l'incarnazione dei più alti ideali romantici.

4 Un altro luogo di culto è il santuario di Santa Maria di Galloro, legato alla venerazione di un immagine della Vergine rinvenuta secondo la tradizione locale, nel 1621 da Sante Bevilacqua, un ragazzo toscano abitante ad Ariccia. Il principe Paolo Savelli, signore di Ariccia, costruì una vera e propria chiesa intitolata all'immacolata Concezione. Michele da Bergamo risulta essere l'architetto della fabbrica e nel 1631 il santuario di Galloro venne fondato con il consenso di papa Urbano VIII. Con l'assunzione al soglio pontificio del cardinale Fabio Chigi, papa Alessandro VII, Gian Lorenzo Bernini fu chiamato a sistemare il santuario di Galloro. In questi anni vengono attribuiti all'immagine della Vergine episodi miracolosi: nel 1656 un'epidemia di peste di vasta portata colpì Roma non raggiungendo Ariccia, che ne rimase indenne. Dello scampato pericolo si ringraziò la Madonna per la quale venne istituita una festa da celebrare il giorno dell'immacolata Concezione detta "Festa della Signorina. A distanza di secoli la tradizione della "Signorina" ancora sopravvive e ogni anno viene ancora prescelta una ragazza tra le famiglie del paese a cui viene affidato il compito di presentare alla Madonna il voto di ringraziamento della collettività. Santuario di Galloro Costumi tipici A partire dal '700 Ariccia divenne meta di importanti artisti e letterati del tempo; il periodo di massimo fulgore avvenne tra la seconda metà del XVII secolo e l'inizio del secolo successivo, quando erano attivi i maggiori decoratori, artisti e letterati del momento, che soggiornarono nella Locanda Martorelli, tappa del Grand Tour d'italie.

5 La locanda Martorelli Locanda Martorelli - Ariccia. Tempera muraria ( ). Taddeo Kuntze, Il sacrificio a Diana Aricina. Nel corso del XIX secolo l'assetto urbanistico di Ariccia mutò notevolmente quando il percorso della Via Appia, che lasciando Albano scendeva in basso nella Valle Aricia, con Papa Pio IX venne rettificato; si deve infatti al Pontefice la costruzione nel 1854 del ponte a tre ordini di archi, che sormontava il foltissimo bosco (parco Chigi), dove la via risaliva alla collina di Galloro. Le bellezze storico-archeologiche e monumentali, tra cui spicca Palazzo Chigi e il Museo del Barocco Romano, la prossimità dei laghi Albano e di Nemi, la cucina tipica, con la celeberrima porchetta ed il famoso vino dei castelli gustati nelle tipiche "fraschette" fanno di Ariccia una delle mete preferite per i turisti in visita ai Castelli Romani. Questo territorio ricco di storia e cultura ancora oggi è annoverato per la spiccata predisposizione ad iniziative politiche rivolte agli aspetti sociali e culturali progetti come:

6 Scuola e Museo per avvicinare i bambini in età scolare al museo, al patrimonio di opere d arte contenuto in Palazzo Chigi e il museo del Barocco Romano; Il Campus di Studio della Auburn University,mirato all'instaurare di un campus permanente, vengono selezionati 25 studenti per un programma di studio ad Ariccia presso Palazzo Chigi. Le materie di studio includono la lingua italiana,la storia,la cultura della società italiana includendo moda, cinema e cucina. L università popolare della terza età, Unitre, un associazione culturale che offre, agli adulti, ben 12 corsi di studio, tra i quali: Storia dell Arte e dell Architettura tra `700 e `800, Psicologia, Storia Moderna, Storia del Cinema Italiano, Diritto, Storia di Roma, Antropologia, Geografia e Storia del Teatro