Centro Kinesi Via Verdi Cassola località San Giuseppe (Vi) ESPERIENZA CON L HORIZONTAL THERAPY (HT): UNO STRUMENTO PER IL FISIOTERAPISTA

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1 Centro Kinesi Via Verdi Cassola località San Giuseppe (Vi) ESPERIENZA CON L HORIZONTAL THERAPY (HT): UNO STRUMENTO PER IL FISIOTERAPISTA Elaborazione ed estrapolazione dati: Ft G.U. Sala (direttore Centro Kinesi) - Ft M. Smaniotto (vice direttore di rieducazione) Ft A.Di Lello Ft M.Morosin Ft P.Simoncelli INTRODUZIONE Lo studio che segue indica la procedura clinica seguita in una struttura privata per analizzare e scegliere uno strumento operativo in ottica rieducativa. SCOPO DELLO STUDIO Lo scopo di questa esperienza è di verificare l utilizzabilità e l efficacia dell HT in un programma di rieducazione funzionale attraverso le seguenti tappe di lavoro: 1. analisi dell agente fisico; 2. scelta dei pazienti in cui si ritiene opportuno utilizzare terapia fisica; 3. scelta degli strumenti di verifica; 4. analisi dei risultati. Alla fine sono state avanzate ipotesi su come il Ft può utilizzare questo nuovo strumento elettromedicale e in quali ambiti è particolarmente indicato. ANALISI DELL AGENTE FISICO La terapia fisica che è stata sottoposta all analisi è la HT, apparecchio erogatore di corrente elettrica a scopi terapeutici. Le forme di elettroterapia tradizionali possono essere suddivise in base ai loro effetti sulle cellule (effetti cosiddetti terapeutici). Hansjurgens classifica l elettroterapia in due categorie: classe stimolatoria (effetti bioelettrici) è caratterizzata da stimolazioni a basse frequenze che generano potenziali d azione sulle cellule tramite l incremento e decremento della intensità della corrente; classe non-stimolatoria (effetti biochimici) è caratterizzata da corrente a medie frequenze con intensità costante con effetto da: 1. scuotimento / risposte cellulari da oscillazione torsione; 2. depolarizzazione reattiva permanente con

2 formazione di plateau; 3. trasporto di portatori di cariche elettriche; 4. formazione di portatori secondari camp (metabolismo dell ATP); 5. imitazione di ormoni. Con l elettroterapia tradizionale è impossibile creare simultaneamente nello stesso tessuto le due classi di effetti, in quanto ogni classe richiederebbe metodi applicativi differenti e separati. L HT é una combinazione simultanea degli effetti biochimici e bioelettrici della corrente sul corpo umano. Si basa sulla premessa che, cambiamenti bioelettrici nei tessuti vivi, sono strettamente combinati con cambiamenti biochimici e viceversa: combinando una forma di terapia con entrambi gli effetti si ha una migliore comunicazione tra le cellule (principio di imitazione funzionale) e quindi un miglior effetto terapeutico. La HT utilizza (vedi fig.1) un impostazione dell intensità elettrica costante e usa frequenze medie della classe biochimica (> 1000 Hz). Wyss ha dimostrato che, per raggiungere un effetto fisiologico, come aumenta la frequenza in misura eguale deve aumentare anche l intensità. L HT sfrutta questo concetto tenendo costante l intensità elettrica e modificando solo la frequenza. Nel grafico si può vedere come nel punto F2 (12300 Hz) il valore dell intensità risulta essere lievemente al di sotto della soglia di stimolazione, producendo così solo effetti biochimici; mentre nel punto F1 (4400 Hz), utilizzando la stessa intensità ma diminuendo la frequenza, si rimane ben oltre la soglia di stimolazione, producendo così simultaneamente agli effetti biochimici anche potenziali di azione e quindi effetti bioelettrici. In effetti si incrocia orizzontalmente la soglia di stimolazione per creare un potenziale di azione, mentre simultaneamente, si mantiene costante l intensità per la classe biochimica. Fig.1 In rosso la soglia di stimolazione in azzurro il campo di intervento della HT Dal punto di vista funzionale appare più utile classificare gli effetti indotti, dalla corrente in riferimento agli elementi dello specifico patologico: dolore eccesso di reclutamento deficit di articolarità (indiretto sulla rigidità extrarticolare) funzione motoria (come risultante). La corrente in questo caso può essere considerata come ausilio per la rieducazione funzionale.

3 Dal punto di vista della responsabilità operativa e della classe di utilizzo l HT non presenta limitazioni d uso per il Fisioterapista. SCELTA DEI PAZIENTI Dopo l analisi delle caratteristiche di erogazione dello strumento e delle modificazioni che induce nel substrato anatomico e funzionale, occorre determinarne la preferibilità o la possibilità di affiancamento rispetto ai mezzi già a disposizione in quanto l HT non esclude altri strumenti di intervento. Per questa esperienza l HT è stata assimilata all elettroterapia nelle sue indicazioni d uso. Sono stati analizzati complessivamente 15 casi scelti fra i pazienti che frequentano il centro con le seguenti modalità: 1 caso analizzato attraverso una Cartella riabilitativa 14 casi analizzando 2 elementi dello specifico patologico che, con maggiore frequenza, sono causa di problemi rieducativi: dolore e deficit di articolarità. Come modalità applicativa è stata scelta la frequenza e la posizione degli elettrodi suggerita dalle tavole del manuale d uso. La valutazione delle modificazioni degli elementi dello specifico patologico si intendono sia orizzontali (nel corso della stessa seduta) che verticali (nel corso del trattamento). Per quanto riguarda gli aspetti gestionali, rispetto alle elettroterapie tradizionali, l HT prevede un tempo di trattamento per seduta più lungo: pertanto, questo elemento deve essere tenuto presente sia in relazione alla disponibilità di tempo del paziente, sia in relazione all organizzazione della struttura e quindi all inserimento di questo nuovo mezzo nei protocolli di lavoro già in uso. Data la natura essenzialmente pratica dell esperienza si è preferito non appesantire il testo con l analisi degli strumenti di verifica essendo protocolli di largo utilizzo. STRUMENTI DI ANALISI E VERIFICA Sintesi della Cartella riabilitativa: caso MFP Raccolta dati La signora MFP età 61, anni pensionata, ex commerciante (bar-ristorante), con diagnosi di gonalgia e con prescrizione di riferimento per FKT. Da circa 12 mesi riferisce senso di compressione alle gambe posteriormente, con tendenza all aumento del problema nel corso degli ultimi mesi. Il sintomo si trasforma in dolore dopo attività, anche di modesta intensità quantitativa e qualitativa. Ha effettuato le seguenti visite specialistiche prima di rivolgersi al Centro Kinesi: Angiologo Ortopedico 1 Ortopedico 2 Fisioterapista1

4 Al termine dei consulti sono state consegnate 2 ginocchiere con un beneficio transitorio. Osservazione diretta Principalmente orientata al sistema funzionale degli AAII, nelle funzioni di trasferimento di carico e deambulazione. Unità di lavoro gamba, piede e articolazioni. In particolare risulta modificato a livello di ginocchia e AAII: 1) frontalmente varismo bilaterale di ginocchia; 2) sagittalmente sempre a livello di ginocchia flessione a dx e iperestensione a sx; 3) orizzontalmente atteggiamento bilaterale in rotazione interna di anche e ginocchia. Elementi dello specifico patologico 1) dolore: dolenti i muscoli della catena cinetica posteriore in particolare a livello degli AAII e zona lombare; 2) articolarità: escursione ridotta nei gradi estremi delle flessioni di ginocchia bilateralmente e della estensione di ginocchio a dx; 3) sensibilità cinestesica: importante deficit a livello di anche e ginocchia bilateralmente; 4) reclutamento: deficit di reclutamento nei muscoli delle cosce anteriormente. Dal punto di vista funzionale risultano alterati il trasferimento di carico e la deambulazione nelle fasi del sostegno e approccio al suolo. Previsioni e proposta Proposto un trattamento che prevede l uso di terapia manuale, rieducazione funzionale e HT. Verifica Alla verifica finale dopo 14 sedute: 1) dolore: assenza di dolore; 2) articolarità: escursione articolare in assenza di significative riduzioni del ROM; 3) sensibilità cinestesica: non alterazioni rilevate; 4) reclutamento: ancora presente deficit di reclutamento nei muscoli della coscia anteriormente. Non alterazioni funzionalmente significative del trasferimento di carico e della deambulazione. 14 casi Sono stati analizzati 14 casi (10 femmine e 4 maschi), età media 30 anni, minimo 22 anni, massimo 81 (vedi tabella). Età Età N % ,7% ,7% ,2% > ,2% Diagnosi di riferimento

5 Diagnosi di riferimento N trauma distorsivo rachide cervicale e lombare trauma distorsivo rachide cervicale 5 lombalgia con irradiazione sciatalgica gonalgia 1 radicolopatia L5 da spondilodiscartrosi rachialgia cervicale 2 cervicobrachialgia 1 esito frattura scafoide tarsale 1 Area riabilitativa di riferimento area di rieducazione N area ortopedica 2 area traumatologica 8 area ortopedica-neurologica 4 area neurologica 0 Sistema funzionale interessato Sistema funzionale N tronco 8 tronco e arto inferiore 2 tronco e arto superiore 2 arto inferiore 2 Funzioni coinvolte* Funzioni N Sostegno mantenimento ed esplorazione del tronco deambulazione 4 esplorazione arto superiore 2 * alcuni pazienti avevano più di una funzione coinvolta Unità di lavoro* 12 Unità anatomica di lavoro N rachide 2 piede 1 ginocchio 1 rachide cervicale 8 rachide lombare 2 arto superiore 2 arto inferiore 2 * alcuni pazienti avevano più di una unità anatomica coinvolta Sedute E prevista una condotta di 10 sedute, in un paziente, data la soluzione degli elementi, il trattamento è stato sospeso alla 6^.

6 Protocolli di riferimento (proposti nel manuale) Tipologia di protocollo N sindromi radicolari 3 colpo di frusta 3 sindrome radicolare cervicale 1 fibromialgia 5 distorsioni e contusioni 1 gonartrosi 1 Analisi dell elemento dolore Il dolore è stato analizzato proponendo ai pazienti, prima e dopo la seduta la compilazione dei protocolli VAS (a) e VNS (b). Inoltre è stata analizzata l area di distribuzione e i trigger points (c) mediante digitopressione. a) visualizzazione dolore (soggetti analizzati 11) E stata calcolata la percentuale di riduzione del dolore (0 = nessuna riduzione; 100% = riduzione totale). Il decremento medio del dolore è stato del 73,6%. Analizzando il dolore all inizio e al termine del trattamento, è stata creata una tabella delle percentuali di miglioramento del dolore ottenute: VAS Miglioramento del dolore soggettivo % di riferimento N casi insufficiente 0-30% 0 sufficiente 31-50% 2 discreto 51-70% 2 buono 71-90% 5 ottimo >90% 2 b) quantificazione dolore (soggetti analizzati 12) E stata calcolata la percentuale di riduzione del dolore (0 = nessuna riduzione; 100% = riduzione totale). Il decremento medio del valore in percentuale è stato del 72,4%. Analizzando il dolore all inizio e al termine del trattamento, è stata creata una tabella delle percentuali di miglioramento del dolore ottenute: VNS Miglioramento del dolore soggettivo % di riferimento N casi insufficiente 0-30% 1 sufficiente 31-50% 3 discreto 51-70% 1 buono 71-90% 4 ottimo >90% 3 Nelle sedute dalla 5^ alla 7^ è stato rilevato un aumento transitorio dell elemento dolore in 4 soggetti su 14 analizzati.

7 c) analizzando l area di distribuzione del dolore si è riscontrato in tutti i casi un miglioramento con riduzione delle aree di dolore e dei TP sia in senso verticale (trattamento) che in senso orizzontale (sedute). Articolarità Sono stati analizzati 11 casi. Le modificazioni sono state così valutate: completo recupero ROM = 100%; nessun recupero ROM = 0%. Incremento articolarità N casi 0% 2 Fino a 30% 0 Fino a 60% 2 oltre il 60 % 7 E presente incremento di articolarità in 9 pazienti su 11. CONCLUSIONI Una singola esperienza di lavoro su pochi pazienti non è significativa ai fini di estrapolare dei dati oggettivi ed accettabili. Tuttavia, senza alcuna pretesa di esaustività, si è tentato di mostrare i metodi e criteri per la scelta di strumenti operativi ritenuti più idonei e che meglio permettano di raggiungere gli obiettivi prefissati dal Fisioterapista nell ambito del programma elaborato. Dall analisi complessiva dei casi si può affermare che: 1) l HT ha una validità teorica di riferimento ; 2) è uno strumento utilizzabile all interno di un programma di lavoro di Ft; deve essere ricordato che in 9 casi su 14 all HT è stato abbinato un trattamento di rieducazione funzionale, analogamente ad altri trattamenti effettuati nella struttura. Non si è pertanto giunti a quantificare l effetto della sola HT. 3) l analisi porta a concludere che l HT sembra fornire risultati incoraggianti, in particolare nelle alterazioni di articolarità in difetto, sul dolore (patologie di riferimento degenerazione ossea, spasmi muscolari a varia eziologia ecc.); e nelle alterazioni del reclutamento (patologie di riferimento: fibromialgia, contratture estese a diversi distretti muscolari ecc.); vi è quindi un miglioramento degli elementi dello specifico analizzati. Bibliografia essenziale: Principi della stimolazione elettrica O.A.M. Wyss 1976 Trattato di terapia fisica e riabilitazione Kottke-Stillwell-Lehmann Medicina fisica e riabilitazione Pizzeti-Caruso La cartella per la pianificazione del trattamento riabilitativo

8 Perfetti e coll. Riabilitazione e apprendimento 3/

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