È costante l interessamento dei tessuti molli e la loro degenerazione in fibrosi!
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- Emilio Franceschini
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1 FT. Annalisa Nesti
2 Esiste uno stretto rapporto tra rigidità e immobilizzazione (Peackok 1986, Sterling Bunnel 1990, Burkhalter 1996) che se necessaria deve essere corretta e minima! È costante l interessamento dei tessuti molli e la loro degenerazione in fibrosi! La rigidità va prevenuta poiché curarla ha costi alti e risultati incerti! I criteri della riabilitazione sono la tempestività e la continuità, modificando dinamicamente gli obiettivi a breve e a lungo termine!
3 EDEMA DOLORE IMMOBILITÀ FIBROSI
4 Coinvolgimento delle superfici articolari Retrazione delle strutture periarticolari/extrarticolari Conseguenza di un edema non trattato TRE STADI Precoce Tardivo Cronico (da 0 a 2 aa) La rigidità si instaura durante tutte le fasi di guarigione dei tessuti e durante tutte queste fasi va trattata: possiamo intervenire sempre ma con obiettivi diversi!!!
5 VAL. MANUALE Tipo di rigidità VAL. STRUMENTALE Scale di valutazione che testano la funzionalità Misurare l entità della rigidità a livello dell articolazione e definire le strutture anatomiche responsabili permette di stabilire obiettivi a breve e a lungo termine per stabilire un programma riabilitativo; questi devono essere chiari al pz per ottenere la sua massima collaborazione durante il trattamento (anche a domicilio)
6 Arco di movimento necessario per le funzioni abituali della mano, al di sotto del quale si manifesta un esclusione del segmento MF: 30 /70 IFP: 30 /70 (> dal II al V) IFD: 10 /30 POLSO: 40 /40-50 /50 SETTORE UTILE Limitazioni articolari alcune possono essere compensate, altre sono pericolose e potrebbero esporre la mano a rischio di ulteriori traumi La conservazione del settore utile in una rigidità rende meno gravi le conseguenze funzionali e definisce le scelte terapeutiche sia riabilitative che chirurgiche.
7 END-FEEL lettura delle tensioni selettive dei tessuti molli PATOLOGICO: situazione anomala dell art. esaminata FISIOLOGICO (rigido, morbido, elastico) RIGIDO ASSENTE (arresto prematuro del movimento per dolore) A RIMBALZO (scatto/rimbalzo tipo elastico) CONTRATTO (contrazione muscolare volontaria/involontaria)
8 END-FEEL patologico Analisi differenziale RIGIDITÀ ADERENZA TENDINEA O RETRAZIONE TEST FINOCCHIETTO: limitazione articolare o retrazione mm. intrinseci TEST MM. ESTRINSECI estensori/flessori
9 TEST FINOCCHIETTO Se la rigidità articolare è indipendente dalla posizione delle art. prossimali e distali: LIMITAZIONE ARTICOLARE la PROM limitata per una retrazione dei legamenti o della capsula Se la rigidità varia in funzione della posizione degli altri segmenti articolari: INTERESSAMENTO EXTRA-ARTICOLARE/MUSCOLO TENDINEO
10 TEST MM. ESTRINSECI MM. FLESSORI Si mantiene passivamente le dita e il pollice in completa estensione mentre passivamente si estende il polso in presenza di contrattura le dita si atteggiano in flessione a polso esteso con impossibilità di estenderle MM. ESTENSORI Si mantengono passivamente le dita flesse mentre passivamente il polso si flette; appena il polso è flesso le dita si atteggiano in estensione con impossibilità di fletterle.
11 SOFT END-FEEL HARD END-FEEL RIGIDITÀ LIEVE RIGIDITÀ SEVERA TRATTAMENTO E TUTORE Il tutore deve essere adeguato alla rigidità da trattare: Su quale struttura devo lavorare? Quali articolazioni devo stabilizzare? Quale tipo di tutore è adeguato? Statico progressivo o dinamico?
12 VAS AROM/PROM TAM/PAM VALUTAZIONE STRUMENTALE JAMAR TEST DASH
13 VAS 0 10 Da considerare che il sintomo dolore non è caratteristico della fase tardiva della patologia Una mano rigida forte non è sempre concomitante con un recupero della manualità nelle ADL JAMAR TEST
14 Range of Motion: AROM/PROM TAM/TPM: descrive il completo arco di movimento attivo o passivo del dito (MF + IFP + IFD flessione) (MF + IFP + IFD deficit estensione) La differenza tra il valore passivo e quello attivo dà come risultato i gradi di ARTICOLARITÀ EFFICACE: gradi che il pz non utilizza in maniera attiva pur avendoli a disposizione. È direttamente proporzionale al recupero della motilità passiva: più il pz guadagna una escursione articolare passiva più ha gradi a disposizione da sfruttare attivamente negli esercizi e nelle ADL
15 DASH Disabilità Spalla, Braccio, Mano Scala di autovalutazione dei sintomi e della disabilità relativi all AS Punteggio da 0 a 100 dove 100 rappresenta la massima disabilità È sicuramente una scala molto soggettiva, ma meno meccanicistica rispetto alle altre, che testimonia in modo completo il ripristino della funzionalità. In particolare meglio delle altre ci testimonia un riapprendimento dello schema motorio e della riprogrammazione del gesto nelle attività quotidiane del singolo paziente
16 COMPENSI FUNZIONALI FUNZIONALITÀ!!!
17 La rigidità altera l integrità della funzionalità e dell immagine del corpo: la traumatologia ne è la maggiore sorgente Valutazione rigorosa (end-feel) e training di lavoro periodico (tutori e terapia manuale) che necessita di una ottima collaborazione del pz Recupero dello schema motorio a livello corticale grazie anche a compensi efficaci attivati da una singola articolazione Compito del terapista è di creare una situazione articolare passiva tale da permettere al pz di sfruttarla attivamante nelle ADL, senza rischi.
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