Ricerca Azione con le Bambine ed i Bambini Interistituzionale
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- Marilena Ippolito
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1 Città di San Giorgio a Cremano Assessorato alla Scuola Infanzia e Gioco Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine Martedì 25 Gennaio 2011 Presentazione del Piano R. A. B. B. I. Ricerca Azione con le Bambine ed i Bambini Interistituzionale
2 Perché il piano R. A. B. B. I. R.A.B.B.I. nel senso di maestro, una guida possibile, uno strumento di riferimento che 'e-duca', alla latina cioè, 'tira fuori' il potenziale di risorse della città e del territorio, per raggiungere gli obiettivi del progetto città dei bambini. Ma allo stesso tempo è un acronimo che definisce lo strumento del piano, definendone, la metodologia: Ricerca Azione con le Bambine ed i Bambini Interistituzionale
3 Ricerca Azione con i Bambini e le Bambine La ricerca azione intesa come pratica educativa e prospettiva politica del nuovo piano triennale del Laboratorio Regionale Città dei bambini e delle bambine, finalizzate a introdurre cambiamenti migliorativi. Le parole chiave della ricerca azione sono infatti: complessità (attenzione a tutte gli aspetti di un fenomeno e a tutte le dimensioni dell'essere bambino e dell essere umano), "ascolto sensibile" (basato sull'empatia), ricercatore collettivo (il soggetto della ricerca è costituito dal ricercatore e da tutti gli attori implicati in condizioni di pari dignità), cambiamento (scopo della ricerca non è la conoscenza, ma l'introduzione di cambiamenti migliorativi in una pratica), negoziazione del conflitto, processo.
4 Ricerca Azione con i Bambini e le Bambine Interistituzionale Una ricerca interdisciplinare, interassessorile, interdipartimentale, interservizi e, alla fine, interistituzionale. Un azione che sviluppi un programma visibile e coerente e che favorisca un utilizzo razionale delle risorse umane e finanziarie a disposizione. Oggi più che mai si sente la necessità di integrare le politiche di programmazione sociale e territoriale con quelle della scuola, dello sviluppo economico, della responsabilità sociale, della progettazione urbana e della partecipazione. In tempi di crisi, la cosa peggiore è tagliare sull'educazione, sulla cultura, sulla formazione e sull'istruzione. Premio Nobel per l'economia, James Heckman, "Investimento sono i soldi impiegati nella prima infanzia, perché poi, determinando una crescita individuale delle persone, ciò potrà avere ricadute economiche. Sull'investimento iniziale vi è un ritorno annuo valutabile nella misura del 10% superiore a certi investimenti nel mercato azionario, dove il ritorno medio sull'investimento è nell'ordine del 6% sul lungo termine. Si salva chi saprà affrontare questo terremoto finanziario ed economico investendo nelle risorse umane piuttosto che tagliando proprio su quella che appare la dotazione più importante a cui appellarsi: la creatività e il potenziale di sviluppo personale. 10%
5 Quadri pedagogici di riferimento del piano R.A.B.B.I. Le scelte didattiche e culturali del nuovo Piano Programmatico del Laboratorio Regionale città dei bambini e delle bambine
6 LINEE GUIDA DEL PIANO R. A. B. B. I. e on zi ta ta et pa og ci Pr arte P e one co zi io a G uc Ed za n o ve uvi i v s n e Co ol V c ne à o zi alit a uc Leg d E lla a
7 OBIETTIVI DEL PIANO R. A. B. B. I. promuovere e diffondere la cultura dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza; destinare una quota degli interventi generali programmati in tutti i settori ad iniziative destinate alle bambine e ai bambini; rinnovare il consiglio dei bambini come forma di partecipazione e di discussione; organizzare aree di gioco più sicure e aperte alla progettazione partecipata; utilizzare al meglio tutti gli spazi destinati permanentemente all'educazione; prevedere piani urbani del traffico e della mobilità con aree protette pedonali; ripensare i servizi per l'infanzia; promuovere attività di educazione ambientale nella direzione dello sviluppo sostenibile per aiutare processi di identificazione tra i bambini, il territorio e la città e per incentivare comportamenti di tutela; promuovere la riqualificazione e l'utilizzo nei quartieri di spazi da destinare alla socializzazione; ricostruire i rapporti intergenerazionali affinché la "memoria" diventi il terreno sul quale progettare il presente e il futuro.
8 ORGANIGRAMMA FUNZIONALE LABORATORIO REGIONALE CITTÀ DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE CONSIGLIO DEI BAMBINI 18 bambini (un bambino e una bambina di quarta classe per ogni plesso di scuola primaria) con un esperto conduttore COORDINAMENTO EDUCATIVO Sindaco, Assessore Scuola Infanzia e Gioco, Coordinatore scientifico Referenti scuole di ogni ordine grado, indicati dai rispettivi Dirigenti Scolastici Ref. I, II. III, IV Circolo Didattico, Ref. I. C. De Filippo, Ref. S.M.S. Dorso, Ref. S.M.S. Marconi, Ref. S.M.S. Massaia Ref. S.M.S. Stanziale, Ref. I.I.S. Scotellaro Ref. I.T.I.S. Medi, Ref. Liceo Urbani COORDINAMENTO TECNICO ORGANIZZATIVO GRUPPO VOLONTARI Associazioni, singoli Esperti Attività Lab. Segreteria Organizzativa COORDINAMENTO AMMINISTRATIVO GRUPPO OPERATIVO DI LAVORO Segreteria Amministrativa Scuola, Ambiente, Lavori Pubblici,, Mobilità urbana, Vigili urbani, Servizi sociali, Urbanistica, Segnaletica, Commercio, Ufficio Stampa
9 INTERVENTI ED AZIONI la riqualificazione della rete locale con le scuole, con la stipula di opportuni protocolli di intesa che sviluppano tematiche relative alle linee guida del Laboratorio il rinnovo del Consiglio dei Bambini, formato da un bambino e una bambina per ogni plesso di scuola primaria (IV) Villa Falanga: Casa del Gioco servizio integrativo agli asili nido (12 36 mesi) la realizzazione, in collaborazione con le scuole, del progetto "Le Piccole Guide" per promuovere la conoscenza del patrimonio storico artistico della città l istituzione di gemellaggi e scambi culturali con altre città impegnate sui diversi temi sviluppati all interno delle linee guida con cui Laboratorio può intrecciare rapporti di amicizia e di iniziative
10 INTERVENTI ED AZIONI la progettazione partecipata, in collaborazione con l Università degli Studi di Napoli Federico II, di un Piano Territoriale di un Sistema delle Aree Gioco Urbane la redazione di una Carta della Progettazione Partecipata con i Bambini, elaborata a partire dal confronto, la riflessione e lo scambio di esperienze concrete tra politici, tecnici, abitanti ed esperti delle città; manifestazioni legata ai festeggiamenti dell anniversario dell Unità d Italia; la realizzazione dell iniziativa A scuola ci andiamo da soli, come contributo per la restituzione di autonomia ai bambini per andare a scuola e tornare a casa senza essere accompagnati da adulti; l organizzazione dell iniziativa annuale del GIORNO DEL GIOCO con lo sviluppo di un progetto a lungo termine.
11 PROSSIMI APPUNTAMENTI 25 febbraio 2011 ore Convegno sul tema : Giochi da maschi, da femmina e da tutti e due - Le pari opportunità nel gioco 24/26 febbraio 2011 seminario formativo docenti sul tema del convegno (8h) Dal 21 al 25 marzo 2011 Laboratorio di Progettazione Partecipata con Silvana Ninivaggi per allestimento di elementi di arredo urbano, da realizzare insieme a gruppi delle scuole cittadine sul tema delle conte e filastrocche 25 e 26 Marzo 2011 Seminario formativo con Sigrid Loos su BRAIN-GYM ovvero L apprendimento in movimento Corso base di Kinesiologia educativa (12 h) Dall 11 al 15 aprile 2011 Progetto/laboratorio GIARDINO DEI NARCISI dedicato ai bambini scuolaa dell infanzia in collaborazione con la Compagnia IL MELARANCIO di Cuneo Dal 4 all 11 Maggio 2011 Settimana di eventi del Giorno del Gioco
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