LA TUTELA DELLE LAVORATRICI IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

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1 LA TUTELA DELLE LAVORATRICI IN GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO Su istanza delle lavoratrici o dei datori di lavoro i SPSAL (Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro) verificano la compatibilità delle mansioni assegnate con lo stato di gravidanza o di allattamento. Qualora la mansione non sia compatibile con lo stato di gravidanza e siano disponibili mansioni alternative adeguate confermano la possibilità di cambio mansione, assumendo il relativo provvedimento; qualora invece non siano disponibili mansioni alternative o queste non siano adeguate inviano alla Direzione provinciale del lavoro la richiesta di anticipare e/o prolungare fino a sette mesi dopo il parto il periodo di astensione obbligatoria in ragione del lavoro a rischio. Nel 2012 sono state gestite/valutate dai vari SPSAL della Provincia di Modena 1629 pratiche di maternità complessivamente. Nel 2011 e nel 2010 le pratiche erano state rispettivamente 1779 e Si registra pertanto un discreto decremento delle pratiche di maternità gestite/valutate dagli SPSAL modenesi nel 2012 rispetto agli anni immediatamente precedenti. Nel triennio sono stati effettuati complessivamente 85 sopralluoghi finalizzati alla valutazione dell adeguatezza o meno delle mansioni di lavoratrici madri; nel 2012 ne sono stati effettuati 21 il cui esito è stato: in 10 di essi, la conferma dell adeguatezza del cambiamento di mansione rispetto allo stato di gravidanza e/o di allattamento, in 5 la conferma dell adeguatezza della mansione abitualmente svolta dalla lavoratrice e nei restanti 6 l interdizione dal lavoro in fase di gestazione e/o di allattamento. Nelle tre tabelle (Tab. 1,2,3) e nei sei grafici successivi (Grafico n. 1, 2, 3, 4, 5 e 6), relativi agli anni 2010, 2011 e 2012, è riportato il numero delle pratiche di maternità gestite dai singoli SPSAL (Carpi, Mirandola, Modena-Castelfranco, Pavullo, Sassuolo, Vignola), suddivise in base all esito.

2 Tab. 1 - Numero pratiche sulla tutela della maternità anno 2010 ESITO TOTALE Carpi Castel franco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola CAMBIO MANSIONE post parto CAMBIO MANSIONE pre e post parto CAMBIO MANSIONE pre parto INTERDIZIONE post parto INTERDIZIONE pre e post parto INTERDIZIONE pre parto ALTRO TOTALE

3 Tab. 2 - Numero pratiche sulla tutela della maternità anno 2011 ESITO TOTALE Carpi Castel franco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola CAMBIO MANSIONE post parto CAMBIO MANSIONE pre e post parto CAMBIO MANSIONE pre parto INTERDIZIONE post parto INTERDIZIONE pre e post parto INTERDIZIONE pre parto ALTRO TOTALE

4 Tab. 3 - Numero pratiche sulla tutela della maternità anno 2012 ESITO TOTALE Carpi Castel franco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola CAMBIO MANSIONE post parto CAMBIO MANSIONE pre e post parto CAMBIO MANSIONE pre parto INTERDIZIONE post parto INTERDIZIONE pre e post parto INTERDIZIONE pre parto ALTRO TOTALE

5 Grafico n. 1 Pratiche di maternità per Distretto Carpi Castelfranco Mirandola 249 Modena Pavullo 82 Sassuolo Vignola 599 Grafico n. 2 Pratiche di maternità per Distretto Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola 528

6 Grafico n. 3 Pratiche di maternità per Distretto Carpi Castelfranco 187 Mirandola Modena Pavullo 88 Sassuolo Vignola 534

7 Grafico n Esito delle pratiche cambio mansione POST parto cambio mansione PRE e POST parto cambio mansione PRE parto interdizione POST parto interdizione PRE e POST parto interdizione PRE parto altro 579 Grafico n Esito delle pratiche cambio mansione POST parto cambio mansione PRE e POST parto cambio mansione PRE parto interdizione POST parto interdizione PRE e POST parto interdizione PRE parto altro 588

8 Grafico n Esito delle pratiche cambio mansione POST parto cambio mansione PRE e POST parto cambio mansione PRE parto interdizione POST parto interdizione PRE e POST parto interdizione PRE parto altro 562

9 Come si può notare il Servizio che gestisce il maggior numero di pratiche è rappresentato da Modena-Castelfranco; seguono in ordine decrescente il Servizio di Sassuolo, e quindi con un numero molto simile quelli di Mirandola, Carpi e Vignola. (Grafico n. 7). Andamento numero pratiche maternità per distretto e per anno Carpi Castelfranco Mirandola Modena Pavullo Sassuolo Vignola Analizzando l esito delle pratiche si osserva che: Nel 2010 (Tab. 1 e Graf. 4) si sono avuti 1586 casi di interdizione dal lavoro pari a 86,10% delle pratiche; 194 casi di cambio della mansione pari a 10,53% delle pratiche; 62 casi il cui esito è stato Altro (categoria in cui sono comprese le pratiche di maternità che si sono concluse con parere SPSAL di adeguatezza della mansione originaria, o che si sono interrotte in fase di istruttoria per aborto, oppure per licenziamento della lavoratrice rientrante nei casi previsti all art. 54 comma 3 del D.Lgs. 151/01) pari a 3,36 %. Nel 2011 (Tab. 2 e Graf.5) si sono avuti 1539 casi di interdizione dal lavoro pari a 86, 51% delle pratiche; 189 casi di cambio della mansione pari a 10,62% delle pratiche; 50 casi il cui esito è stato Altro pari a 2,81 %. Nel 2012 (Tab. 3 e Graf. 6) si sono avuti 1417 casi di interdizione dal lavoro pari a 86,99 % delle pratiche; 182 casi di cambio della mansione pari a 11,17% delle pratiche; 30 casi il cui esito è stato Altro pari a 1,84 %. Nel triennio si è osservato una stabilizzazione dei casi per i quali è risultato possibile un cambiamento di mansione, passando infatti da un 10,53 % nel 2010, ad un 10,62 % nel 2011 ed infine un 11,17 % nel 2012.

10 Nella tabella 4 è stata suddivisa l intera casistica di 5246 lavoratrici che si sono presentate ai SPSAL nel triennio in base al comparto di appartenenza. Come si può osservare anche nel grafico n. 8, i comparti dai quali provengono il maggior numero di lavoratrici in ordine decrescente sono: i Servizi da cui proviene il 25,94 % delle lavoratrici (1361 su 5246) la Sanità da cui proviene il 13,76 % delle lavoratrici (722 su 5246) il Commercio da cui proviene il 12,63 % delle lavoratrici (663 su 5246) Tab. 4 - Suddivisione casistica per comparti/mansioni COMPARTI / MANSIONI Agricoltura Alimentare Ceramico Chimico Commercio Metalmeccanico Sanità Scuola Tessile - Abbigliamento Trasporti Facchinaggio Servizi Altri

11 Nella tabella 5 è stato analizzato l esito delle pratiche di maternità relative all anno 2012 in base al comparto di provenienza delle lavoratrici. Considerando la totalità dei casi di cambiamento di mansione pari a 182, il maggior numero di questi si è registrato nel comparto della Sanità (71 casi pari al 39,01 %), seguito dal comparto del Commercio (30 casi pari a 16,48 %) e infine da quello dei Servizi (27 casi pari a 14,83 %), settori questi in cui è maggiore la possibilità di individuare delle mansioni prive di rischi a differenza che in altri, come ad esempio quello Ceramico o Chimico. Tab. 5 Esito pratiche maternità per comparti/mansioni anno 2012 COMPARTI / MANSIONI Interdizione Cambio mansione Altro Agricoltura Alimentare Ceramico Chimico Commercio Metalmeccanico Sanità Scuola Tessile - Abbigliamento Trasporti Facchinaggio Servizi Altri TOTALE

12 Nella Tabella 6 sono riportate le fonti di invio delle lavoratrici ai SPSAL. La maggior parte delle lavoratrici vengono inviate ai Servizi da Ginecologi pubblici o liberoprofessionisti e dalle Aziende. Le lavoratrici inviate dai ginecologi, o dai consultori, che rappresentano i primi sanitari/strutture ai quali le donne si rivolgono, sono state nel 2010, 2011 e 2012 rispettivamente 897 (44,85%), 816 (44,30 %) e 673 (37,83%). Le lavoratrici inviate dalle Aziende sono state nel 2010, 2011 e 2012 rispettivamente 816 (44,30 %) 673 (37,83 %) e 650 (39,90 %). Un numero decisamente inferiore di casi sono giunti ai Servizi inviati dalle colleghe di lavoro, dalla Direzione Territoriale del Lavoro o dai patronati. Fra le fonti di invio vi è anche lo SPSAL (si tratta, in questo caso, o di lavoratrici la cui pratica è stata inviata allo SPSAL di competenza territoriale da un altro SPSAL oppure di lavoratrici la cui mansione è vietata sia in gravidanza che nel dopo parto ma la cui Ditta si è espressa limitatamente al periodo della gravidanza; in questi casi il SPSAL informa la lavoratrice della necessità di tornare dopo il parto per una nuova domanda di allontanamento da mansione a rischio). Tab. 6 - Fonti di invio ai SPSAL FONTE DI INVIO Azienda Colleghi di lavoro Medico competente Consultorio Ginecologo Medico medicina generale Direzione Territoriale del Lavoro Patronato SPSAL Altro TOTALE E interessante ricordare (Tab. 6 e Graf. 9a) come dal 2010 la prima fonte di invio sia rappresentata dalle Aziende e non più dai ginecologi, a differenza di quanto osservato precedentemente. Si ritiene che tale cambiamento sia riconducibile anche ad un azione di sensibilizzazione svolta dai SPSAL verso le imprese di maggiori dimensioni per incentivare una prassi operativa più coerente con il dettato normativo e più efficiente sul piano dell iter burocratico: in pratica l azienda, sulla base della valutazione preventiva dei rischi e della individuazione o meno delle mansioni alternative compatibili con gravidanza e/o allattamento, comunica direttamente ai SPSAL la misura preventiva adottata (cambio mansione o interdizione). Ciò può spiegare, assieme alla riduzione dell occupazione in particolare femminile in relazione alla crisi economica, la riduzione delle pratiche gestite dai SPSAL riscontrata negli ultimi anni. Il grafico 9b è stato prodotto allo scopo di evidenziare graficamente, mediante la modifica della scala delle ordinate, anche le provenienze di minor rilevanza numerica.

13 Grafico n. 9a Fonti di invio ai SPSAL Azienda Ginecologo MC Colleghi DTL Patronato SPSAL Altro

14 Grafico n. 9b Fonti di invio ai SPSAL Azienda Ginecologo MC Colleghi DTL Patronato SPSAL Altro

15 Nella tabella 7 e nel corrispondente grafico 10 si osserva l epoca di gestazione nella quale le lavoratrici si presentano al SPSAL. La maggior parte delle lavoratrici si è presentata nel periodo compreso fra la 5 e l 8 settimana di gravidanza: 723 lavoratrici (44,38 %) nel 2010, 764 (47,96 %) nel 2011, ed infine 657 (43,57%) nel La maggior parte delle lavoratrici (circa l 80%) si presenta in ogni caso entro la 12 settimana gestazionale. Per verificare se vi fossero delle differenze significative dell epoca di gestazione al momento dell accesso ai SPSAL, è stata calcolata l età gestazionale media nei tre anni. L età gestazionale media è risultata rispettivamente di 10,21 settimane (σ 4,52) nel 2010, 10,09 settimane (σ 4,45) nel 2011 e 10,31 (σ 4,45) nel Relativamente al comparto di provenienza, nel 2012, si è evidenziata l epoca gestazionale media più bassa per le lavoratrici del comparto chimico (8,92 settimane con σ 3,10) e più elevata per le lavoratrici del comparto servizi (11,67 settimane con σ 5,44). L analisi invece delle fonti di invio, sempre nell anno 2012, ha evidenziato un epoca gestazionale media variabile da 9,72 settimane nelle gravide inviate dalle Aziende (719 casi), a 11,42 settimane nelle gravide inviate dalla Direzione Territoriale del Lavoro (26 casi), a dimostrazione che un iter procedurale più snello coincide anche con una maggior tutela sostanziale delle lavoratrici. Tab. 7 - Epoca della gestazione all accesso SPSAL Epoca gestazione settimana settimana settimana settimana settimana settimana settimana settimana TOTALE

16 Epoca di gestazione all' accesso SPSAL - Grafico n < 4 sett. 5-8 sett sett sett sett sett sett sett. Nella tabella 8 è riportata l epoca della gestazione nella quale le lavoratrici si rivolgono al SPSAL suddivise in italiane e straniere; le lavoratrici straniere sono di origine sia europea che extraeuropea. Osservando l epoca di gestazione nella quale le lavoratrici straniere si rivolgono ai SPSAL emerge che si presentano con un certo ritardo rispetto alle lavoratrici italiane: in particolare considerando l epoca gestazionale compresa tra 5-8 settimana, mentre le lavoratrici italiane si presentano in tale epoca, nel triennio, in percentuali intorno al 50%, le straniere lo fanno solo in percentuali comprese tra il 32,5% e il 41,7%. Per la prima volta nel 2011 il maggior afflusso di lavoratrici straniere si è verificato nel periodo compreso tra la 5 e la 8 settimana gestazionale; nel 2012, analogamente a quanto accaduto nel 2010, l epoca gestazionale durante la quale si sono presentate più frequentemente le lavoratrici straniere era compresa tra la 9 e 12 settimana.

17 Tab. 8 - Epoca della gestazione all accesso SPSAL (suddivisione per epoca gestazionale ed origine della lavoratrice) Epoca gestazione Straniere Italiane Straniere Italiane Straniere Italiane (settimana) N % N % N % N % N % N % 4 / / 1 0,08 / / / / 1 0,21 1 0, , , , , , , , , , , , , ,63 1 0,1 TOTALE E stata inoltre calcolata l epoca gestazionale media alla quale si sono presentate al SPSAL le lavoratrici italiane e quelle straniere negli anni 2010, 2011 e 2012 (grafico n. 11). Nel 2010 l epoca gestazionale media è stata di 9,81 settimane (σ 4,16) e 11,15 settimane (σ 5,14) rispettivamente per lavoratrici italiane e straniere (differenza statisticamente significativa, p<0,001); tali valori nel 2011 sono stati rispettivamente di 9,65 settimane (σ 3,92) e 11,17 settimane (σ 5,37) evidenziando una differenza statisticamente significativa (p<0,001); tale andamento, con differenza ugualmente statisticamente significativa, è stato confermato anche nell anno 2012 (epoca gestazionale media 9,82 settimane - σ 3,91- per le lavoratrici italiane e 11,34 settimane - σ 5,29 - per quelle straniere). Tale situazione suggerisce la necessità di migliorare il grado di informazione delle lavoratrici straniere, al fine di garantire alle stesse uguaglianza di diritti ed opportunità rispetto alle colleghe italiane, a maggior ragione se si considera che le lavorazioni a cui sono adibite, più spesso delle italiane, sono caratterizzate da fattori di rischio significativi.

18 Epoca gestazionale media all'accesso SPSAL delle lavoratrici italiane e straniere Grafico n ,5 epoca gestazionale in settimane 11 10,5 10 9,5 9 Italiane Straniere 8,

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