SIN DALL INIZIO L UOMO HA IMMAGINATO LUOGHI EUTOPICI (εὐ BENE, ԏο πος LUOGO )E LUOGHI DISTOPICI (δυς-prefisso PEGGIORATIVO, ԏο πος LUOGO )

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2 SIN DALL INIZIO L UOMO HA IMMAGINATO LUOGHI EUTOPICI (εὐ BENE, ԏο πος LUOGO )E LUOGHI DISTOPICI (δυς-prefisso PEGGIORATIVO, ԏο πος LUOGO )

3 L'Odissea, uno dei primi poemi epici, narra il lungo viaggio compiuto da Odisseo (Ulisse per i Latini) per ritornare in patria, ad Itaca. Nel poema spiccano due isole che rappresentano maggiormente l utopia e la distopia, l isola dei Feaci e l isola dei Ciclopi.

4 Partito dall isola di Ogigia, con una zattera, Odisseo naufraga e arriva nell isola di Scheria dove, per la stanchezza, cade sopito. Al suo risveglio chiederà aiuto alla fanciulla Nausicaa, la figlia del re dell isola, e al suo popolo, che lo accoglierà rispettando la legge dell ospitalità. Odisseo, alla corte di Alcinoo re dei Feaci, racconterà il suo passato.

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6 La terza tappa del viaggio di Odisseo è in una terra molto fertile ma selvaggia, ricca di pecore e capre. Lì Odisseo, lasciata al sicuro la flotta, va in perlustrazione con dodici compagni, per ristorarsi e fare scorte. L eroe porta con sé una delle damigiane di delizioso vino, come omaggio per un eventuale ospitalità. Tuttavia il suo futuro nell isola sarà contraddistinto quasi esclusivamente da sciagure che decimeranno il suo gruppo di compagni.

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8 La Storia vera è un'opera narrativa in due libri scritta da Luciano di Samosata. È uno dei più noti e fantasiosi romanzi prodotti dalla letteratura greca, in cui è narrata l'avventura di un gruppo di individui, che capitanati dall'autore, decidono di attraversare le Colonne d Ercole per vivere avventure strabilianti. Luciano trasporta il lettore in un'atmosfera di fantastica parodia che permea tutto il romanzo, rinunciando ad ogni pretesa di verosimiglianza e lasciando viaggiare senza freni la sua fantasia. È il primo testo fra quelli conservati in cui viene descritto un viaggio sulla luna.

9 STORIA VERA Anche nel romanzo Storia vera spiccano soprattutto due isole come rappresentazione di utopia e distopia, l isola dei Beati e quella degli Empi. Proprio nel romanzo, infatti le due isole sono contrapposte tra loro in una guerra.

10 L isola dei Beati come quella dei Feaci è un isola utopica. Sbarcati sull isola dei Beati Luciano e i suoi compagni assaporano aure deliziose e odono concerti e gorgheggi di uccelli, un luogo dove la vegetazione cresce rigogliosa e lussureggiante.

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13 Un esempio impressionante di confronto tra l eutopia e la distopia si ha nel romanzo «I 500 milioni della Begum» di Jules Verne. Anche in questo romanzo spicca la contrapposizione tra due città: Stahlstadt, dal tedesco «città dell acciaio», finalizzata alla costruzione di armi, governata dal malvagio Herr Schultze, e Franceville, utopica comunità fondata sulla pace sul benessere degli abitanti.

14 Franceville è un utopia sanitaria e un florido giardino che prospera in armonia con la natura, realizzata dal dottor Sarrasin, nel romanzo di Verne. Il dottor Sarrasin e il comitato da lui attivato per redigere il progetto della città di Franceville elencano le caratteristiche che il nuovo centro deve avere (la presenza di edifici pubblici, di acqua corrente, ecc.) e le condizioni per ottenere il diritto di residenza. Queste risultano essere una risposta in grado di soddisfare i problemi effettivamente presenti in una città di fine Ottocento. Queste condizioni aumentano a dismisura il benessere e la forza produttiva degli abitanti.

15 Stahlstadt è la città fondata da Herr Schultze, con l impego di una parte dell eredità della Begum. La funzione di questa città è esclusivamente quella di costruire armi per annientare Franceville. La descrizione di Stahlstadt ricorda molto quella dell isola degli Empi, cioè di una landa infernale: Se il turista si ferma, tende l orecchio alle voci della natura, non sente l armonioso mormorio della vita che si mescola al grande silenzio della montagna. Avverte invece in lontananza i colpi sordi del maglio e sotto i suoi piedi le detonazioni soffocate dagli esplosivi. Le strade, asfaltate di cenere e carbone, girano intorno ai fianchi delle montagne. Sotto i ciuffetti d erba ci sono mucchietti di scorie. L aria carica di fumo pesa sulla terra come un cupo mantello. Non un uccello la traversa, sembra che gli insetti stessi ne siano fuggiti, e a memoria d uomo non vi si è mai vista una farfalla. Quel luogo fino al 1871 si chiamava deserto rosso per il colore del suolo, tutto impregnato d ossidi di ferro, e che oggi si chiama Stahlfield, campo dell acciaio.

16 Dall isola-mito, alla fine di questo percorso che attraversa le letterature classiche e moderne, si giunge alle isole della eutopia e della distopia, simboli e allegorie del bene e del male che attraversano perennemente la storia dell umanità.

17 I testi di questa unità didattica sono tratti dal saggio di Mario Carini, Luciano precursore dei viaggi meravigliosi, pubblicato sulla Miscellanea di Saggi e Ricerche, n. 4, Liceo Classico Orazio, Roma 2008, pp