COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO Provincia di Reggio Emila

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1 COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO Provincia di Reggio Emila NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019 Art. 11, comma 5 D.Lgs. 118/2011 Principio contabile allegato 4/1 punto 9.11

2 Premessa al sistema contabile armonizzato La presente nota integrativa è prevista dal punto 9.11 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio e si propone di descrivere e spiegare gli elementi più significativi dello schema di bilancio di previsione Costituiscono prerogative esclusive della Giunta, in sede di proposta degli schemi, e del Consiglio in sede di discussione e approvazione del bilancio, le scelte in materia di politica tributaria, tariffaria, di contribuzioni e proventi di terzi, nonché in materia di politiche di effettuazione degli interventi e di erogazioni dei servizi. In particolare, la relazione è finalizzata a verificare il rispetto dei principi contabili o a motivarne eventuali scostamenti, con particolare riferimento all impatto sugli equilibri finanziari del bilancio. Il bilancio di previsione 2017/2019 è stato predisposto sullo schema disciplinato dal D.Lgs 118/2011, a seguito dell'entrata a regime del nuovo sistema contabile armonizzato in vigore dall'anno La proposta di bilancio viene infatti redatta in base alle nuove disposizioni contabili, nonché secondo gli schemi e i principi contabili allegati. II nuovo sistema contabile armonizzato ha comportato una serie di importanti innovazioni dal punto di vista finanziario, contabile e programmatico gestionale. Le più importanti sono: il Documento Unico di Programmazione (DUP) in sostituzione della Relazione Previsionale e Programmatica; nuovi schemi di bilancio, con una diversa struttura delle entrate e delle spese; le previsione delle entrate e delle spese in termini di cassa per il primo esercizio di riferimento; le diverse attribuzioni in termini di variazioni di bilancio: quelle relative alla cassa e alle spese di personale per modifica delle assegnazioni interne ai Servizi, diventano di competenza della Giunta; i nuovi principi contabili, in particolare quello della contabilità finanziaria potenziata, i quali comportano, oltre alla nuova regola per la disciplina delle obbligazioni attive e passive giuridicamente perfezionate che sono registrate nelle scritture contabili nel momento in cui l obbligazione sorge ma imputate all esercizio nel quale vengono a scadenza (ossia nell anno in cui sono esigibili), la costituzione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE) e del Fondo Pluriennale Vincolato (FPV), secondo regole precise; l'impostazione di nuovi piani dei conti integrati, sia livello finanziario che a livello economico-patrimoniale. La struttura del bilancio è visibilmente più sintetica rispetto allo schema previgente; la spesa è articolata in missioni, programmi e titoli, sostituendo la precedente struttura per titoli, funzioni, servizi e interventi. L elencazione di missioni e programmi non è a discrezione dell Ente, bensì tassativamente definita dalla normativa, diversamente dai programmi contenuti nel bilancio ex DPR 194/1996, che potevano essere scelti dall Ente, in funzione delle priorità delineate nelle linee programmatiche di mandato. Relativamente alle entrate, la tradizionale classificazione per titoli, categorie e risorse è sostituita dall elencazione di titoli e tipologie.

3 1.VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO Equilibri di bilancio I principali equilibri di bilancio relativi agli esercizi , da rispettare in sede di programmazione e di gestione, riportati nella tabella n 1 sono: Il principio dell equilibrio generale, secondo il quale il bilancio di previsione deve essere deliberato in pareggio finanziario ovvero la previsione del totale delle entrate deve essere uguale al totale delle spese; Il principio dell equilibrio della situazione corrente, secondo il quale la previsione di entrata dei primi tre titoli che rappresentano le entrate correnti, al netto delle partite vincolate alla spesa in conto capitale, deve essere pari o superiore alla previsione di spesa data dalla somma dei titoli 1 (spese correnti) e 4 (spese rimborso quota capitale mutui e prestiti); Il principio dell equilibrio della situazione in conto capitale, secondo il quale le entrate dei titoli 4 e 5, sommate alle entrate correnti destinate per legge agli investimenti, devono essere pari alla spesa in conto capitale prevista al titolo 2.

4 TABELLA N. 1

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7 2. LE ENTRATE CORRENTI Entrate tributarie TITOLO 1- Entrate correnti di natura contributiva e perequativa Tipologia 101: Imposte e tasse e proventi assimilati Tipologia 104: Compartecipazione di tributi Tipologia 301: Fondi perequativi da amministrazioni centrali , , , , , , , , ,00 I presupposti normativi della IUC (Imposta Unica Comunale) IMU, TASI, TARI La Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di Stabilità 2014) ha provveduto con l art. 1, comma 639, all istituzione dal 1 gennaio 2014, dell Imposta Unica Comunale. L imposta si basa su due presupposti collegati al possesso di immobili: il primo relativamente alla natura e valore del cespite, il secondo collegato alla fruizione di servizi comunali. L'IUC si articola normativamente in: 1. Imposta Municipale Propria (IMU); 2. Tributo per i servizi indivisibili (TASI) a carico sia del possessore che dell utilizzatore dell immobile, 3. Tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, a carico dell utilizzatore. La legge di Stabilità per l'anno 2016, n. 208 del 28/12/2015, pubblicata in G.U. al n. 302 del 30/12/2015, ha introdotto importanti modifiche sull'assetto normativo dei principali tributi locali, IMU e TASI. Tali modifiche incidono in diversa misura sulla base imponibile dei tributi e quindi sul relativo gettito, ridefinendo conseguentemente l'autonomia impositiva degli enti locali. La stessa legge di stabilità per l'anno 2016 ha inoltre disposto, per l'anno 2016, l'impossibilità di aumento della pressione tributaria, intesa come aumento di aliquote o riduzione di agevolazioni, rispetto al Unica eccezione, proprio per la finalità del tributo, riguarda la TARI. Il disegno di legge di stabilità per l'anno 2017, ancora in corso di approvazione, non prevede ulteriori variazioni sul fronte dei tributi locali, mentre conferma il blocco all'aumento delle aliquote. IMU L Imposta Municipale Propria, introdotta anticipatamente ed in via sperimentale con il Decreto Legge n. 201/2011, convertito in legge n. 214/2011, a far data dal 1 gennaio 2012, ha subito, nel corso di quattro anni, continue e profonde modifiche normative. La previsione del gettito 2017 è stimata in Euro ,00 di cui ,00 di gettito primario ed ,00 per recupero evasione:

8 DESCRIZIONE 2016 assestato 2016 scostamento IMU , , ,00 IMU Recupero evasione , , ,00 L'aumento proposto sul recupero evasione è connesso alle attività di accertamento in corso ed alle richieste di rateizzazioni pervenute ed in scadenza nel La previsione stimata è coerente con la riconferma delle aliquote in vigore, approvate con delibera di Consiglio Comunale n. 14 del 29/04/2016, ad oggetto: Imposta Municipale Propria (IMU) - Aliquote anno 2016 : ALIQUOTA ORDINARIA: 1,00% (10% ) si applica a tutte le tipologie di immobili non compresi in quelle successive. ALIQUOTA ABITAZIONE PRINCIPALE, solo categorie catastali A/1, A/8 e A/9, E RELATIVE PERTINENZE (nella misura massima di un unità pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali C/2, C/6 e C/7): 0,55% (5,5% ), detrazione 200,00. ALIQUOTA ALLOGGI, e relative pertinenze comprese nel contratto di affitto, concessi in locazione a titolo di abitazione principale con contratto stipulato ai sensi del comma 3 dell art. 2 della Legge n. 431 del 09/12/1998 (canone concertato): 0,76% (7,6% ). ALIQUOTA ALLOGGI e relative pertinenze, concessi in uso gratuito a parenti (maggiorenni) entro il 1 grado (genitori e figli), a condizione che l utilizzatore vi dimori abitualmente e vi abbia la propria residenza anagrafica: 0,86% (8,6% ). ALIQUOTA ALLOGGI e relative pertinenze non rientranti nelle fattispecie descritte precedentemente (affittati a canone libero, in comodato d'uso gratuito, ecc..): 0,96% (9,6% ). ALIQUOTA ALLOGGI sfitti: 1,06% (10,6% ). ALIQUOTA TERRENI AGRICOLI: 0,96% (9,6% ). ALIQUOTA AREE EDIFICABILI: 1,00% (10% ) Le somme previste a Bilancio sono al netto della quota di alimentazione del Fondo di Solidarietà Comunale (FSC), prevista in ,00. DECURTAZIONE QUOTA IMU AI SENSI della Legge n. 228/2012 (art. 1, comma. 380-ter, lett. a): DESCRIZIONE Alimentazione FSC tramite gettito IMU , , ,00 TASI Per quanto concerne il Tributo per i servizi indivisibili, più semplicemente TASI, sono considerati soggetti passivi coloro che possiedono o detengono, a qualunque titolo, fabbricati e aree edificabili, come definiti ai sensi dell'imposta Municipale Propria, ad eccezione di terreni agricoli e dell'abitazione principale sia del possessore che dell'utilizzatore, come previsto dall'art.1, comma 669, della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di Stabilità 2014). La previsione di gettito 2017 è stimata in Euro ,00, sostanzialmente in linea con la previsione assestata 2016.

9 La previsione stimata è coerente con la riconferma delle aliquote in vigore, approvate con delibera di Consiglio Comunale n. 15 del 29/04/2016, ad oggetto: Aliquote e disciplina regolamentare del tributo sui servizi indivisibili (TASI). Anno 2016 : ALIQUOTA 1 per mille per i FABBRICATI RURALI ad uso strumentale di cui all'art. 13, comma 8, del D.L. n. 201 del 6/12/2011, convertito con modificazioni nella legge n. 214/2014. ALIQUOTA 2,5 per mille per i FABBRICATI COSTRUITI E DESTINATI DALL'IMPRESA COSTRUTTRICE ALLA VENDITA, fintanto che permanga tale destinazione e che non siano, in ogni caso, locati. ALIQUOTA pari a zero per le altre fattispecie imponibili diverse da quelle di cui ai punti precedenti. TARI Il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibite, suscettibili di produrre rifiuti urbani; il tributo è dovuto da chiunque detenga tali locali ed aree, considerando le superfici già dichiarate o accertate ai fini del precedente prelievo sui rifiuti. La previsione iscritta tra le entrate del bilancio 2017 tiene conto del piano finanziario A seguito della determinazione definitiva del piano da parte di Atersir, potrebbe rendersi necessaria una modifica al progetto di bilancio per adeguare gli stanziamenti in entrata e spesa. Per la struttura intrinseca della tassa in oggetto, poiché le spese devono trovare integrale copertura nel piano finanziario e quindi nelle entrate corrisposte dal contribuente, una eventuale modifica delle voci suddette non altera sostanzialmente gli equilibri. ADDIZIONALE IRPEF Viene confermata l aliquota dello 0,8% e la soglia di esenzione pari ,00. Gettito atteso anno ,00. L ausilio del sistema di calcolo del gettito atteso, fornito dal M.E.F sul Portale del Federalismo, è stato opportunamente rapportato all andamento storico e si è tenuto conto della variabilità degli imponibili. FONDO DI SOLIDARIETA COMUNALE Il calcolo del gettito derivante dal fondo di solidarietà pari ad Euro ,00 tiene conto dei dati ad oggi disponibili sul sito delle spettanze e dei tagli previsti dalla normativa vigente.

10 Entrate e trasferimenti correnti TITOLO 2: Trasferimenti correnti Tipologia 101: Trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche Tipologia 103: Trasferimenti correnti da imprese Tipologia 104: Trasferimenti correnti da istituzioni sociali private , , , , , , , , ,00 Entrate extratributarie TITOLO 3: Entrate extratributarie Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni , , , , , ,00 Tipologia 300: Interessi attivi Tipologia 400: Altre entrate da redditi da capitale Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti Entrate in conto capitale TITOLO 4: Entrate in conto capitale Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale Tipologia 400: Entrate da alienazioni di beni materiali e immateriali Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale 300,00 300,00 300, , , , , , , , , , , , , , ,00

11 3. UTILIZZO DI AVANZO PRESUNTO L avanzo presunto al , parte disponibile, ammonta a ,06, e non viene applicato al bilancio LE SPESE CORRENTI Nell analisi delle spese correnti si ritiene rammentare che la struttura del nuovo bilancio armonizzato, nella parte Spesa, è completamente diversa dalla precedente: se nel bilancio redatto ai sensi del TUEL (D.Lgs.n. 267/2000) e secondo gli schemi del DPR 194/1996 le spese erano disarticolate in TITOLI/FUNZIONI/SERVIZI/INTERVENTI, ora nel nuovo sistema contabile previsto dal D.Lgs.n.118/2011, sono ripartite in MISSIONI/PROGRAMMI/TITOLI. In piu i MACROAGGREGATI, che riprendono gli ex INTERVENTI, non costituiscono più oggetto delle variazioni di competenza del Consiglio Comunale. La spesa corrente è pari per l esercizio 2017 ad ,61. La spesa proposta è in diminuzione di ,75 rispetto al 2016 assestato ( ,36), ed in aumento di ,07 rispetto al bilancio iniziale ( ,54). Tali scostamenti sono correlati sia al minor stanziamento del F.P.V. (nel 2016 di ,46, rispetto ad un valore 2017 pari a 8.217,61), sia all'applicazione al bilancio 2016 di quote avanzo accantonato pari a ,90 (afferenti a spese relative alla contrattazione decentrata). La previsione di spesa corrente tiene conto: - dei trasferimenti in Unione per i servizi conferiti; - della flessione dei tassi di interesse sui prestiti obbligazionari a tasso variabile; - dell'aggiornamento, nel rispetto alla normativa vigente, degli stanziamenti del F.C.D.E. La spesa proposta è coerente con limiti di spesa derivanti dalla normativa vigente. 5. FONDI E ACCANTONAMENTI Nella missione 20, programma 2, sono inserite le previsioni riferite: 5.1- FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA Una delle novità di maggior rilievo dell introduzione del nuovo sistema contabile armonizzato è la costituzione obbligatoria di un Fondo crediti di dubbia esigibilità destinato a coprire la mancata riscossione di entrate incerte e di dubbia riscossione. Come previsto dal «Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria», annesso al decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118,: «Con riferimento agli enti locali, nel 2015 è stanziata in bilancio una quota dell'importo dell'accantonamento quantificato nel prospetto riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità allegato al bilancio di previsione pari almeno al 36 per cento, se l'ente non ha aderito alla sperimentazione di cui all'articolo 36, e al 55 per cento, se l'ente ha aderito alla predetta sperimentazione. Nel 2016 per tutti gli enti locali lo stanziamento di bilancio riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità è pari almeno al 55 per cento, nel 2017 è pari almeno al 70 per cento, nel 2018 è pari almeno all'85 per cento e dal 2019 l'accantonamento al fondo è effettuato per l'intero importo». Nel bilancio di previsione è inserita apposita posta contabile, denominata Fondo crediti di dubbia

12 esigibilità il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell esercizio, della loro natura e dell andamento del fenomeno negli ultimi esercizi, sulla base della MEDIA SEMPLICE del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata, sulla base di quanto enunciato dal principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria. Nella predisposizione del bilancio di previsione 2017/2019 sono state seguite le regole previste dalla nuova disciplina circa l individuazione e la determinazione quali-quantitativa del fondo crediti di dubbia esigibilità che si può riassumere nelle seguenti fasi: - individuazione delle entrate proprie che possono dare luogo a crediti di dubbia e difficile esazione; - calcolo, per ciascuna entrata, della media semplice tra incassi in conto competenza + incassi in conto residui e accertamenti degli ultimi 5 esercizi, anche con riferimento a dati extracontabili, qualora si fosse già provveduto a ridurre cautelativamente la posta dei residui attivi. - determinazione, per ciascuna tipologia di entrata, del fondo crediti di dubbia esigibilità applicando all importo complessivo degli stanziamenti di ciascuna delle entrate individuate almeno la percentuale prevista dalle disposizioni di legge ( 70% per il % per il % per l'anno 2019) pari al complemento a 100 delle medie semplici riscosse. Il fondo crediti di dubbia esigibilità iscritto in bilancio è il seguente FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA' , , , FONDO DI RISERVA E' iscritto il fondo di riserva per ,70 e il fondo riserva di cassa per ,00, nel rispetto dei limiti di legge.

13 6. LA GESTIONE IN CONTO CAPITALE SPESA IN CONTO CAPITALE Si forniscono informazioni di dettaglio relativo alla parte investimenti. Le fonti di finanziamento esercizio 2017, che ammontano complessivamente ad ,75, sono costituite dalle seguenti previsioni: Entrate in conto capitale LE FONTI DI FINANZIAMENTO PARTE INVESTIMENTI TITOLO 4: Entrate in conto capitale Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale Tipologia 400: Entrate da alienazioni di beni materiali e immateriali Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale , , , , ,00 0,00 0, , , ,00 Si aggiunge, per l'anno 2017, la quota di F.P.V. applicato al 2017 quota investimenti pari a 7.386,75 e così per un totale di ,75. Si precisa che : - la tipologia altri trasferimenti in conto capitale comprende il finanziamento indicato nel programma delle opere pubbliche, connesso agli interventi di edilizia scolastica previsti dalla Regione Emilia-Romagna per ,00 oltre ,00 per interventi relativi alla biblioteca; - la tipologia entrate da alienazioni comprende le alienazioni previste nel programma delle alienazioni 2017/2019, allegato al DUP ; - la tipologia altre entrate conto capitale comprende i proventi per permessi a costruire e le entrate connesse al ristoro ambientale. INVESTIMENTI PROGRAMMATI La spesa programmata, relativa alle risorse sopra indicate, si riferisce ad interventi sia inseriti nella programmazione triennale dei lavori pubblici, sia ad interventi non compresi nel programma delle opere pubbliche. Di seguito si riporta la relativa descrizione:

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15 Riepilogando per macro voci di intervento, gli investimenti programmati possono essere così riassunti: Investimenti Progetto di Bilancio 2017/2019 PROGETTO 2017 PROGETTO 2018 PROGETTO 2019 Attrezzature scolastiche 6.500, , ,00 Riqualificazione energetica scuole (Programma OOPP) ,00 0,00 0,00 Manutenzione straordinaria strade (Programma OOPP) , , ,00 Manutenzione straordinaria cimiteri (Programma OOPP) , , ,00 Quota oneri chiesa 7.000, , ,00 Restituzione oneri 6.000, , ,00 Altri interventi connessi alla viabilità ,00 0,00 0,00 Interventi sul Centro Diurno ,00 0,00 0,00 Altri interventi connessi al patrimonio , , ,00 Interventi connessi a strumenti urbanistici , ,00 TOTALE , , ,00 Reimputazioni da fpv c/capitale 7.386,75 TOTALE COMPLESSIVO TITOLO ,75 7. FONDO PLURIENNALE VINCOLATO Il fondo pluriennale vincolato è un saldo costituito da risorse già accertate e destinate al finanziamento di obbligazioni passive già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l entrata. Nel Bilancio di previsione 2017/2019, il fondo pluriennale, stanziato tra le spese, è composto da quote distinte come segue: ENTRATA Fondo pluriennale vincolato per spese correnti Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale 8.217, , ,75

16 8. PAREGGIO DI BILANCIO 2017/2019 La legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016), all articolo 1, comma 707, commi da 709 a 713, comma 716 e commi da 719 a 734, ha previsto nuove regole di finanza pubblica per gli enti territoriali che sostituiscono la disciplina del patto di stabilità interno degli enti locali e i previgenti vincoli delle regioni a statuto ordinario. Nello specifico, a decorrere dal 2016, al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concorrono le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, le città metropolitane, le province e tutti i comuni, a prescindere dal numero di abitanti. Ai predetti enti territoriali viene richiesto di conseguire un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali (articolo 1, comma 710). La nuova disciplina prevede che, per la determinazione del saldo valido per la verifica del rispetto dell obiettivo di finanza pubblica, le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1, 2, 3, 4 e 5 degli schemi di bilancio previsti dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1, 2, 3 del medesimo schema di bilancio. Viene, inoltre, specificato che, per il solo anno 2016, nelle entrate finali e nelle spese finali in termini di competenza è considerato il Fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa, al netto della quota riveniente dal ricorso all indebitamento. La possibilità di considerare tra le entrate finali rilevanti ai fini del pareggio anche il saldo del Fondo pluriennale vincolato facilita nel 2016 il rispetto dell equilibrio di bilancio ed ha effetti espansivi della capacità di spesa degli enti. La legge di stabilità 2016 conferma anche i cosiddetti patti di solidarietà, ossia i patti regionali verticali e orizzontali, grazie ai quali le città metropolitane, le province, e i comuni possono beneficiare di maggiori spazi finanziari ceduti, rispettivamente, dalla regione di appartenenza e dagli altri enti locali. E confermato, altresì, il patto nazionale orizzontale che consente la redistribuzione degli spazi finanziari tra gli enti locali a livello nazionale. Inoltre, limitatamente all anno 2016, sono previste talune esclusioni di entrate e di spese dagli aggregati rilevanti ai fini della determinazione del predetto saldo di finanza pubblica. Si riporta la tabella relativa ai dati del Bilancio 2017/2019.

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19 9. ANTICIPAZIONE DI CASSA Il limite per il ricorso all anticipazione di cassa, ai sensi dell art. 222 del TUEL, è pari ad ,55 nel limite dei 3/12 delle entrate afferenti i primi tre titoli del bilancio accertati nel conto consuntivo L Ente, nel corso del 2016, non ha fatto ricorso all anticipazione di tesoreria. 10. ORGANISMI PARTECIPATI Relativamente agli organismi partecipati si rinvia alla sezione strategica del DUP quadro delle condizioni interne. 11. PIANO DEGLI INDICATORI A partire dal bilancio di previsione 2017/2019 e dal rendiconto della gestione 2016, gli enti locali devono predisporre, quale allegato obbligatorio ai predetti documenti contabili, anche il piano degli indicatori e dei risultati attesi approvati con il Decreto del Ministero dell Interno del 22 dicembre 2015, in attuazione dell art. 18-bis del D.Lgs. n. 118/2011. Il piano degli indicatori e dei risultati attesi, le cui risultanze hanno il dichiarato fine di consentire la comparazione dei bilanci e di essere misurabili e che sono riferiti ai programmi e agli altri aggregati del bilancio, oltre che essere allegato al bilancio di previsione e al rendiconto della gestione, deve essere pubblicato sul sito internet istituzionale dell'amministrazione nella sezione trasparenza, valutazione e merito, accessibile dalla pagina principale.

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