SPORT IN ETA EVOLUTIVA CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICI SPORTIVI ANNO 2015
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1 SPORT IN ETA EVOLUTIVA IL PROCESSO DI SVILUPPO DELL APPRENDIMENTO MOTORIO IN ETÀ EVOLUTIVA CORSO DI FORMAZIONE PER TECNICI SPORTIVI ANNO 2015 Prof.ssa Giovanna Aquino
2 CAPACITA COORDINATIVE GENERALI CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MOTORIO CAPACITÀ DI ADATTAMENTO CONTROLLO MOTORIO E TRASFORMAZIONE MOTORIA Hirtz (1981)
3 FASI SENSIBILI Matin, 1982
4 APPRENDIMENTO MOTORIO CAMBIAMENTO PERMANENTE NELLA PRESTAZIONE O NELLE POTENZIALITÀ DI UN COMPORTAMENTO PERSEGUIBILE CON L ESERCIZIO E/O L ESPERIENZA, MEDIANTE L ACQUISIZIONE E IL PERFEZIONAMENTO DI STRATEGIE DI PERCEZIONE-SENSAZIONE E DI AZIONI FINALIZZATE, CHE MODIFICANO STABILMENTE LA CAPACITÀ DI ADATTAMENTO ALL AMBIENTE. (L.Bortoli,C. Robazza )
5 APPRENDIMENTO MOTORIO APPRENDIMENTO DI MATRICI GENERATIVE DI AZIONI MOTORIE OSSERVABILE SOLO IN BASE AI CAMBIAMENTI DEL COMPORTAMENTO MANIFESTO (EFFETTO)
6 APPRENDIMENTO MOTORIO IDENTIFICATO CON IL MECCANISMO COGNITIVO SOTTOSTANTE, OSSIA LA CAPACITÀ DI : PROGETTARE UN AZIONE IN VISTA DI UNO SCOPO RIEVOCARE UN PROGRAMMA MOTORIO ADEGUATO E ADATTABILE DIFFERENZIARE E INTEGRARE TALE PROGRAMMA SULLA BASE DI UN NUOVO MODELLO CONTROLLARE IL PROGRAMMA ATTRAVERSO IL RISULTATO PARZIALE O GLOBALE DELL AZIONE. IL SUO PRESUPPOSTO È LA CAPACITÀ DI VALUTARE IL RISULTATO DELL AZIONE
7 I PREREQUISITI DELL APPRENDIMENTO MOTORIO : IDONEITÀ DEL BAMBINO A UN DATO APPRENDIMENTO MOTORIO Grado di maturazione neurofisiologica e delle fx percettive e cognitive DISPONIBILITÀ DEL BAMBINO AD APPRENDERE E A FARE ESPERIENZA Motivazione Riuscita del Successo OPPORTUNITÀ DEL BAMBINO DI APPRENDERE Contesto socioculturale favorevole e presenza di mediatori sociali (educatori fisici,allenatori) validi
8 MAPPE MOTORIE E SPECIALIZZAZIONE L esperienza di movimento, con tutto il corredo d informazioni sensopercettive, s inserisce unitamente al processo di apprendimento solo se: (a) È assimilabile entro una struttura motoria preesistente, che attraverso la ripetizione del movimento tenda a differenziarsi e a specializzarsi; MAPPE MOTORIE RIGIDE SPECIALIZZAZIONE (b) Sollecita nel soggetto la ricerca di nuovi atteggiamenti modificando le strutture motorie disponibili o generandone altre atte a rispondere a nuove situazioni o esigenze. MAPPE MOTORIE ELASTICHE FLESSIBILITÀ LA SPECIALIZZAZIONE E LA FLESSIBILITA SONO PRESENTI, SEPPUR IN MODO INVERSO, IN QUALSIESI APPRENDIMENTO MOTORIO.
9 L ATTIVITÀ DI REGOLAZIONE DEL MOVIMENTO MIGLIORA : RAPPRESENTAZIONE MENTALE DEI MOVIMENTI APPRESI VERBALIZZARE LE FASI DELL ESECUZIONE DI UN MOVIMENTO E DI DISPORRE DEI CONCETTI CHE CORRISPONDONO AI GESTI MOTORI.
10 IL LINGUAGGIO SVOLGE UNA FUNZIONE ESSENZIALE NELLA COSTRUZIONE DELLA MEMORIA MOTORIA E NEL SUO ARRICCHIMENTO Per questo l allenatore deve possedere un linguaggio tecnico estremamente chiaro, semplice ma preciso. Perché l allievo capisca cosa esattamente deve fare, la richiesta deve essere ragionevole, comprensibile e concreta
11 NELL INFANZIA L INSEGNAMENTO DEV ESSERE REALE. Solo con la crescente maturazione intellettuale e con la somma delle esperienze motorie si sviluppa la comprensione astratta del movimento fino ad utilizzare L ALLENAMENTO IDEOMOTORIO
12 L apprendimento e il giusto controllo di un movimento sono legati alle informazioni sensoriali e alle informazioni di ritorno (feedback) che si possono ottenere solo eseguendolo; CIRCUITO RETROATTIVO 1. COMPRENSIONE DEL COMPITO DA SVOLGERE (COLLEGAMENTO TRA LINGUAGGIO E CONCETTO) 2. ELABORAZIONE DI UN 1 MODELLO MOTORIO 3. RICEZIONE DELLE INFORMAZIONI DURANTE L ESECUZIONE DEL MOVIMENTO PROGRAMMATO (FEEDBACK DI RITORNO) 4. ANALISI DELLE INFORMAZIONI E CONFRONTO TRA LA REALIZZAZIONE E IL GESTO MOTORIO PROGRAMMATO 5. RICEZIONE DEGLI ERRORI COMMESSI 6. RIPROGRAMMAZIONE DI UN 2 MODELLO MOTORIO CHE PORTI A RISPETTARE LA CONSEGNA RICEVUTA (IL COMPITO DA SVOLGERE)
13 Anche l allenatore, deve utilizzare lo stesso processo del circuito retroattivo per programmare la sua azione educativa: 1. ASSEGNARE IL COMPITO ADEGUATO AI PREREQUISITI DEGLI ALLIEVI 2. OSSERVARE LA REALIZZAZIONE MOTORIA 3. COGLIERE GLI ERRORI 4. FORNIRE INFORMAZIONI INDIVIDUALIZZATE 5. UTILIZZARE LE INFORMAZIONI DI RITORNO DAL GRUPPO PER AGGIUSTARE E RIFORMULARE UNA NUOVA PROPOSTA MOTORIA. Conseguentemente i contenuti proposti devono essere frutto di una attenta considerazione degli ELEMENTI FONDAMENTALI DELLA PROGRAMMAZIONE (Finalita Finalita, Obiettivi, Contenuti, Mezzi emetodi)
14 STADI DELL APPRENDIMENTO MOTORIO 1. STADIO VERBALE-COGNITIVO O DELLA COORDINAZIONE GREZZA (FASE COGNITIVA) 2. STADIO MOTORIO O DELLA COORDINAZIONE FINE (FASE ASSOCIATIVA) 3. STADIO AUTONOMO O DELLA DISPONIBILITÀ VARIABILE (FASE DI AUTOMAZIONE). Mannino e Robazza, 1999
15 FASE COGNITIVA I FASE D APPRENDIMENTO NUMEROSE LE DIFFICOLTÀ INIZIALI DI FRONTE AD UN COMPITO NUOVO, SPECIE SE COMPLESSO. COSA FARE? A COSA PRESTARE ATTENZIONE? QUANDO INIZIARE L AZIONE? QUALI GLI SCOPI E GLI EFFETTI DELL AZIONE?
16 L AZIONE È CONTROLLATA. STRATEGIA SPONTANEA PER L APPROSSIMAZIONE AL GESTO IL COMPITO È DISPENDIOSO PROCESSI ATTENTIVI OSTACOLA L ELABORAZIONE SIMULTANEA DÌ ALTRE INFORMAZIONI UTILI ALL ESECUZIONE DEL COMPITO. LA PRESTAZIONE SCADENTE,ERRORI FREQUENTI,MOVIMENTI POCO ECONOMICI,SENSAZIONI MOTORIE CONFUSE,TENSIONI MUSCOLARIE, GRADI DI LIBERTÀ DEL MOVIMENTO PER FAR FRONTE AL PROBLEMA VERBALIZZAZIONI SUBVOCALI CONTROLLO DELL AZIONE,PROCEDURE DA UTILIZZARE E MODALITÀ DI REALIZZAZIONE E I CRITERI DI RIUSCITA.
17 LE ISTRUZIONI VERBALI CHIARE, SINTETICHE, LIMITATE ALL ESSENZIALE E RIVOLTE AGLI ASPETTI PIÙ RILEVANTI DEL COMPITO INFO VISIVE FACILITANTI RAPPRESENTAZIONE IMMEDIATA DELL AZIONE DA EFFETTUARE (MODELLI REALI, FILMATI, FOTOGRAFIE E DISEGNI ) ALLE ISTRUZIONI VISIVE E VERBALI DEVE SEGUIRE L ESECUZIONE REALE.
18 APPROCCI METODOLOGICI FASE COGNITIVA DIMOSTRAZIONE : mimare il movimento. APPRENDERE PER IMITAZIONE: COMPITI MOTORI, come esecuzione di brani musicali: Possono essere appresi più velocemente se il soggetto viene più volte sottoposto all ascolto del suono prodotto dal movimento; MOVIMENTO GUIDATO IMPIEGATO NEL CAMPO DELLO SPORT: Questo tipo di apprendimento fornisce risultati modesti, a causa della passività a cui il soggetto è sottoposto.
19 L ACQUISIZIONE DEGLI ELEMENTI DÌ BASE DELL AZIONE È PIUTTOSTO RAPIDO AL LIVELLO PRATICO FAR EVOLVERE GRADATAMENTE LE ACQUSIZIONI LE CONDIZIONI INIZIALI DEVONO ESSERE FACILI INIZIARE DAL SEMPLICE E DA COSA IL SOGGETTO SA GIÀ FARE AUMENTARE PROGRESSIVAMENTE LE DIFFICOLTÀ FACENDO NOTARE SIMILITUDINI FRA ABILITÀ GIÀ POSSEDUTE E QUELLE DA ACQUISIRE.
20 FASE ASSOCIATIVA PASSARE DAL CHE FARE AL COME FARE, AFFINARE L AZIONE. IL COMPITO E COMPRESO PIÙ A FONDO I PROGRAMMI MOTORI SONO PERFEZIONATI E VENGONO PROFICUAMENTE USATE LE INFORMAZIONI DERIVANTI DAL FEEDBACK PER CORREGGERE GLI ERRORI. L AZIONE MIGLIORA IN PRECISIONE, COSTANZA, FLUIDITÀ, GRAZIE ANCHE ALL INCREMENTO DELL IMPORTANZA DELL ANALIZZATORE CINESTESICO, LA RAPPRESENTAZIONE INTERNA DEL GESTO DIVIENE PIÙ DETTAGLIATA E PRECISA, PRESENTA COMPONENTI MULTISENSORIALI.
21 L EFFICACIA DEL MOVIMENTO NE RIDUCE I COSTI ENERGETICI LA GUIDA SUBVOCALE ASSUME MINORE IMPORTANZA. LA SCOPERTA DI REGOLARITÀ NEGLI EVENTI LEGATI ALLA PRESTAZIONE NE FAVORISCE L EFFICACIA E PERMETTE LO SVILUPPO DI CAPACITÀ PREVISIONALI DI ANTICIPAZIONE. IL COMPITO È SVOLTO FACILMENTE IN CONDIZIONI FAVOREVOLI, IN SITUAZIONI DIFFICILI E VARIATE O DI STANCHEZZA EMERGONO ANCORA IMPERFEZIONI ED ERRORI,CON TENSIONE DEI MUSCOLI ANTAGONISTI E RIDUZIONE DEI GRADI DI LIBERTÀ DEL MOVIMENTO. I CAMBIAMENTI SONO PIÙ LENTI CHE NELLA FASE PRECEDENTE, POSSONO VERIFICARSI MOMENTI DI STASI E PERSINO DI TEMPORANEO REGRESSO, SEGUITI POI DA ULTERIORI PROGRESSI.
22 AL LIVELLO DIDATTICO FAVORIRE L ANALISI DELL ESECUZIONE, ANCHE RICHIEDENDO UNA DESCRIZIONE DELLE SENSAZIONI PERSONALI COLLEGATE ALL AZIONE.. NEGLI SPORT,SIA OPEN CHE CLOSED SKILL, IMPORTANTE MODIFICARE GRADUALMENTE E SISTEMATICAMENTE I FATTORI DI VARIABILITÀ DIVERSE VELOCITÀ,REAZIONI RAPIDE E DIVERSIFICATE A STIMOLI IMPROVVISI E MODIFICANDO SPAZI DI AZIONE.
23 FASE DI AUTOMAZIONE DOPO MOLTA PRATICA, SI GIUNGE ALLA FASE IN CUI I PROGRAMMI MOTORI SONO BEN SVILUPPATI E IN GRADO DI CONTROLLARE ACCURATAMENTE L AZIONE. I PROGRAMMI MOTORI RAGGIUNGONO UN LIVELLO ELEVATO DI PERFEZIONAMENTO, IL COMPITO VIENE SVOLTO CON SICUREZZA, ESEGUITO IN MANIERA COORDINATA ED EFFICACE ANCHE IN SITUAZIONI DIFFICILI, VARIATE, INABITUALI E IMPREVISTE, CON MAGGIORE TOLLERANZA ALLA STANCHEZZA. LE SENSAZIONI MOTORIE SONO MOLTO PRECISE E DETTAGLIATE, ANCHE SE NON NECESSARIAMENTE COSCIENTI, POSSONO ESSERE COLLEGATE AGEVOLMENTE CON SPIEGAZIONI VERBALI. SI È FORMATA UNA RICCA RAPPRESENTAZIONE INTERNA MULTISENSORIALE DELL AZIONE IDEALE, CHE CONSENTE UN CONFRONTO PRECISO E UTILE ALLA CORREZIONE DEGLI ERRORI.
24 IL LINGUAGGIO INTERNO NON È PIÙ NECESSARIO PER GUIDARE L AZIONE, ANZI, UN ANALISI ECCESSIVAMENTE PARTICOLAREGGIATA TENDE A DANNEGGIARE L AZIONE AUTOMATIZZATA (PARALISI PER ANALISI). PARALLELAMENTE ALLA STABILIZZAZIONE DELLA TECNICA VA RICERCATA LA DIVERSIFICAZIONE DEL REPERTORIO COMPORTAMENTALE: LA VARIABILITÀ DELLE SITUAZIONI, CHE ARRICCHISCE IL BAGAGLIO SOGGETTIVO DI ESPERIENZE. GLI INCREMENTI DI PRESTAZIONE SONO MOLTO LENTI E CONSEGUITI CON FATICA SONO SEMPRE POSSIBILI MIGLIORAMENTI TECNICI E NELLA COSTANZA DI MANTENIMENTO DI UNA PRESTAZIONE ELEVATA.
25 IL RISULTATO FINALE DI UN PROCESSO DI APPRENDIMENTO È L ABILITÀ MOTORIA AZIONI CHE, ATTRAVERSO INSEGNAMENTO ED ESPERIENZA SONO STATE APPRESE E CONSOLIDATE DIVENTANDO PATRIMONIO DELL INDIVIDUO; SONO AUTOMATIZZATE CON LA RIPETIZIONE DEL GESTO E RICORRONO E SI REALIZZANO SENZA L'INTERVENTO CONSAPEVOLE DELL'ATTENZIONE. CI SI TROVA IN PRESENZA DI ABILITÀ MOTORIA QUANDO IL MOVIMENTO PRESENTA CARATTERISTICHE DI ECONOMICITÀ E VELOCITÀ. Bennet (1910)
26 CLASSIFICAZIONE DELLE ABILITÀ MOTORIE A: organizzazione del compito ABILITÀ DISCRETA COMPITO CARATTERIZZATO DA INIZIO - FINE [BREVITÀ] ABILITÀ SERIALE ABILITÀ DISCRETE CONNESSE IN SEQUENZA ABILITÀ CONTINUA ABILITÀ DOVE L AZIONE SI SVOLGE IN MODO CONTINUATIVO
27 CLASSIFICAZIONE DELLE ABILITÀ B: elementi motori o cognitivi ABILITÀ MOTORIA ESEGUIRE IN MODO CORRETTO QUALITÀ ESECUTIVA DA CUI DIPENDE IL SUCCESSO DELLA PRESTAZIONE ABILITÀ COGNITIVA SAPER COSA FARE PRENDERE UNA DECISIONE, ADOTTARE UNA STRATEGIA DEL MOVIMENTO DA ESEGUIRE IL SUCCESSO DI UNA PRESTAZIONE È QUINDI IL FRUTTO DI UN INSIEME DI ABILITÀ COGNITIVE E MOTORIE SPESSO DEFINITE ABILITÀ PSICO-MOTORIE O ABILITÀ PERCETTIVO-MOTORIE.
28 CLASSIFICAZIONE DELLE ABILITÀ C: prevedibilità dell ambiente ABILITÀ APERTA [open skill] ESEGUITA IN UN AMBIENTE IMPREVEDIBILE O MUTEVOLE ABILITÀ CHIUSA [closed skill] ESEGUITA IN UN AMBIENTE PREVEDIBILE O STABILE CLOSED SKILL OPEN SKILL AMBIENTE PREVEDIBILE AMBIENTE IMPREVEDIBILE
29 COMPORTAMENTO ABILE (Guthrie, 1952) MASSIMA SICUREZZA (STABILITÀ) MINIMO DISPENDIO DI ENERGIA TEMPO MINIMO
30 TEORIE DELL APPRENDIMENTO MOTORIO IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO MOTORIO È CONSEGUENZA DELL'ACQUISIZIONE DI UNA PIÙ CORRETTA RAPPRESENTAZIONE DELL'AZIONE MOTORIA. LA RAPPRESENTAZIONE INTERNA DI ESSA PUÒ RIFERIRSI SIA ALLO SPECIFICO MOVIMENTO APPRESO CHE A UNA PIÙ GENERALE CLASSE DI AZIONI CUI IL MOVIMENTO APPARTIENE;
31 TEORIA DI SCHMIDT (TEORIA DEL CONCETTO DI SCHEMA) (Schmidt e Wrisberg, 2000) 2 ELEMENTI : PROGRAMMA MOTORIO GENERALIZZATO SCHEMA MOTORIO
32 IL PROGRAMMA MOTORIO GENERALIZZATO (PMG) RAPPRESENTAZIONE MNEMONICA DI UNA CLASSE D AZIONI, CIOÈ GRUPPO DI RISPOSTE CHE POSSEGGONO LE STESSE CARATTERISTICHE STRUTTURALI GENERALI. STRUTTURA ASTRATTA IN MEMORIA,CHE PRECEDE L AZIONE E CONTIENE I PATTERN DI CONTRAZIONE E DECONTRAZIONE MUSCOLARE CHE DEFINISCONO IL MOVIMENTO. PER AVVIARE IL MOVIMENTO NON HA BISOGNO DI FEEDBACK PRODOTTO DALLA RISPOSTA,IN QUANTO CONTIENE CENTRALMENTE IMMAGAZZINATO UN SET PRE-STRUTTURATO DI COMANDI MUSCOLARI CAPACI DI AVVIARE IL GESTO DETERMINANDO QUALI MUSCOLI CONTRARRE,IN QUALE ORDINE,FORZA,PER QUANTO TEMPO ECC Adams, 1987
33 IL PMG HA CARATTERISTICHE INVARIANTI, CHE RESTANDO LE STESSE DA RISPOSTA ALL ALTRA DETERMINO ELEMENTI ESSENZIALI DELLA CLASSE DI AZIONI SOTTO IL CONTROLLO DEL PROGRAMMA E DEFINISCONO LA FORMA BASE DI MOVIMENTO. Esse sono : ORDINE DEGLI ELEMENTI Sequenza delle contrazioni muscolari implicata in un gesto STRUTTURA TEMPORALE ( PHASING) la stessa proporzione di tempo per i singoli segmenti corporei anche se il totale di movimento cambia FORZA RELATIVA Proporzione costante fra le forze espressive dai vari muscoli che partecipano all azione,indipendente dal grado di forza complessiva. FATTORI CHE PERMETTONO DI INDIVIDUARE I MOVIMENTI APPARTENENTI ALLA STESSA CLASSE
34 UNO STESSO PMG DEV ESSERE, PERÒ, ADATTATO ALLE SITUAZIONI LE NECESSARIE VARIAZIONI NEI MOVIMENTI APPARTENENTI NELLA STESSA CLASSE VENGONO PRODOTTE CAMBIANDO I PARAMETRI DURATA COMPLESSIVA FORZA COMPLESSIVA SELEZIONE DEI MUSCOLI SPECIFICI. SCHEMA TEORIA DELLO SCHEMA
35 DOPO L'ESECUZIONE DEL MOVIMENTO IL SOGGETTO IMMAGAZZINA 4 TIPI DI INFORMAZIONI FONDAMENTALI : CONDIZIONI INIZIALI (stato sist. m, posizione ecc ) SPECIFICAZIONI DI RISPOSTA PER IL PMG (durata, forza, velocità) CONSEGUENZA SENSORIALI (feedback sensoriale durante e dopo azione) RISULTATO FINALE (info sul risultato ottenuto) Bartlett (1932)
36 MODALITÀ DI APPROCCIO AL CONTROLLO E ALL APPRENDIMENTO MOTORIO L APPROCCIO COGNITIVO: L ESSERE UMANO POSSIEDE, A LIVELLO CEREBRALE,UNA SERIE DI PROGRAMMI MOTORI,OVVERO SEQUENZE DI COMANDI CHE,A LIVELLO DEL SNC COORDINANO L ESECUZIONE DEI MOVIMENTI.
37 LA DIRETTA CONSEGUENZA DELLA TEORIA COGNITIVISTA NELLE APPLICAZIONI DIDATTICHE È UN APPROCCIO PRESCRITTIVO OBIETTIVO DELL ESERCITAZIONE: PERFEZIONARE IL PROGRAMMA MOTORIO RIDUCENDO AL MINIMO LA VARIABILITÀ ESECUTIVA
38 STRATEGIE E TECNICHE PER STRUTTURARE L ESERCITAZIONE L ESERCITAZIONE PARZIALE SEMPLIFICAZIONE DI MOVIMENTI COMPLESSI - Frazionamento taglio orizzontale (Roth, 1990) - Segmentazione taglio verticale (Roth, 1990) - Semplificazione < velocità/precisione L ESERCITAZIONE VARIATA ESEGUIRE PIÙ MOVIMENTI APPARTENENTI AD UNA STESSA CLASSE [più varianti esecutive di uno stesso p.m.g.] Es: lancio di una palla a velocità, a distanze, in direzioni diverse L ESERCITAZIONE RANDOMIZZATA ESEGUIRE VARI COMPITI MOTORI DIVERSI SENZA UN ORDINE SEQUENZIALE PRECISO, MINIMIZZANDO LE RIPETIZIONI CONSECUTIVE DI OGNI SINGOLO COMPITO Es: alternanza di compiti di salto e di lancio di oggetti
39 TEORIA DEI SISTEMI DINAMICI STABILITÀ DEL MOVIMENTO (punto di partenza) INSTABILITÀ (si perdono caratteristiche) TRANSIZIONE ( si passa ad una nuova forma di stabilità,dove ci saranno analogie e memorie della precedente stabilità) NON SI CONSIDERA PIÙ IL PMG MA L ADATTAMENTO DEL MOVIEMENTO IN FUNZIONE DELLE CARATTERISTICHE AMBIENTALI Pesce, 2002
40 L APPROCCIO ECOLOGICO: L AZIONE È DIRETTAMENTE DISPONIBILE PER CHI AGISCE NEL PROPRIO AMBIENTE; IL SISTEMA SENSO-MOTORIO POSSIEDE PROPRIETÀ DI AUTORGANIZZAZIONE CHE NON RENDONO NECESSARIO IL RICORSO AD UN PROGRAMMA MOTORIO. IN ESSO IL SNC NON È REGOLATO DA LEGGI SPECIFICHE MA SI SVILUPPA A PARTIRE DALLE INFLUENZE AMBIENTALI SUI GRUPPI NEURONALI CHE SI SPECIALIZZANO SU SPECIFICI COMPITI. (ELDEMAN,1987)
41 SECONDO L APPROCCIO ECOLOGICO APPRENDERE SIGNIFICA RIUSCIRE A TROVARE PROGRESSIVAMENTE LA SOLUZIONE MOTORIA MIGLIORE A UN DATO COMPITO IN UN DATO CONTESTO : APPRENDIMENTO EURISTICO RIPETIZIONE SENZA RIPETIZIONE ESERCITARSI NON SIGNIFICA RIPETERE SEMPRE LA STESSA SOLUZIONE DI UN DATO COMPITO, MA RIPETERE PIÙ E PIÙ VOLTE IL PROCESSO DI SOLUZIONE DEL COMPITO STESSO. LE STRATEGIE DIDATTICHE PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO EURISTICO,CIOÈ PER STIMOLARE L EMERGERE DI SOLUZIONI SPONTANEE AI PROBLEMI MOTORI, FANNO CAPO A UN UNICO PRINCIPIO: SFRUTTARE LA VARIABILITÀ ESECUTIVA, CIOÈ ATTUARE UN PROCESSO DI RICERCA DI SOLUZIONI MOTORIE CHE PASSA ATTRAVERSO LA CONTINUA VARIAZIONE DEI GESTI MOTORI
42 TEORIE DELL'APPRENDIMENTO MOTORIO IMAGERY E NEURONI SPECCHIO L'IMAGERY MOTORIA ATTIVAZIONE SUBLIMINALE DEL SISTEMA MOTORIO. TIPO DI IMMAGINAZIONE MENTALE COINVOLTO NEL PRODURRE MOVIMENTI, NELL'IMMAGINARE AZIONI, NELL'IMPARARE MENTRE SI OSSERVA, NEL COMPRENDERE IL COMPORTAMENTO ALTRUI E NEL RICONOSCERE ARTEFATTI IMMAGINANDO LA LORO POSSIBILE FUNZIONE.
43 L AREA PREMOTORIA F5 SISTEMA MIRROR contiene NEURONI SPECCHIO NEURONI SPECIFICI CHE SI ATTIVANO SIA QUANDO SI COMPIE UN'AZIONE SIA QUANDO LA SI OSSERVA MENTRE È COMPIUTA DA ALTRI I NEURONI DELL'OSSERVATORE "RISPECCHIANO" QUINDI IL COMPORTAMENTO DELL'OSSERVATO, COME SE STESSE COMPIENDO L'AZIONE EGLI STESSO. È COMUNQUE DIMOSTRATO CHE ANCHE L'IMMAGINAZIONE MOTORIA FAVORISCE L'APPRENDIMENTO MOTORIO.
44 INTEGRAZIONE DI METODI E DIDATTICHE! GLI OPERATORI DEVONO SCEGLIERE IN MODO FLESSIBILE IN FUNZIONE DI: CHI? COSA? DOVE?
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