COMUNE DI CANARO. Provincia di Rovigo Ufficio Tecnico Comunale. Prot. 12/04/ DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE

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1 DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE 1) PREMESSE La realizzazione del Museo Virtuale dedicato al pittore Benvenuto Tisi da Garofolo, rappresenta per l Amministrazione Comunale una priorità assoluta. Il Museo avrà sede nell edificio che secondo la tradizione locale diede i natali al celebre pittore Benvenuto Tisi detto il Garofalo. La struttura non sarà destinata ad ospitare una mostra permanente dedicata al Pittore ma alla riproduzione con tecnologie informatiche e multimediali delle sue opere collocate nei musei più importanti del mondo. L obiettivo dell Amministrazione è comunque, quello di inserire il Museo Virtuale di Benvenuto Tisi in un circuito museale più ampio e strutturato; infatti la vicinanza di Ferrara, dove nella pinacoteca di Palazzo dei Diamanti sono custodite moltissime opere dell artista, e di Rovigo, con le iniziative che continuamente di svolgono a Palazzo Roverella, passando attraverso il percorso naturalistico Sinistra Po, consente al turista che si reca presso queste strutture di visitare anche il museo di Canaro che si trova in posizione baricentrica tra le due città. 2) NOTIZIE STORICHE SULL EDIFICIO L edificio si trova nella frazione di Garofolo, un tempo piccolo paese che faceva parte del Ducato Estense, situato all inizio della via Benvenuto Tisi sul lato sinistro della strada, poco lontano dalla strada statale Adriatica per Ferrara, nel Comune di Canaro. La casa è preceduta da un ampio spazio verde che arriva fino alla strada statale ed è disposta parallelamente a questa, a breve distanza dall argine del fiume Po. Un piccolo tratto di terreno delimita sul retro la proprietà, che fino al 1830 fu della famiglia Tisi, la cui presenza in zona è documentata già nel XIV secolo. L immobile ha subito un primo restauro nel 1872, un secondo negli anni tra il Le cronache descrivono la solenne inaugurazione alla presenza di tutte le organizzazioni fasciste, combattentistiche, sindacali e giovanili del comune di Canaro, tra bandiere e gagliardetti, era stata scoperta la lapide, ancora presente sulla porta di ingresso, che commemorava l importante evento: il 19 dicembre 1937 XVI dell Era Fascista II dell Impero a cura dell Accademia dei Concordi di Rovigo per contributo della provincia e del comune di Canaro è stata inaugurata al culto dei vivi completamente rinnovata questa casa dove nacque il pittore Benvenuto Tisi da Garofolo espressione fervida e gloriosa dell arte italiana. Sempre negli anni trenta, a seguito di un accordo intercorso tra gli allora proprietari famiglia Beghi e l Amministrazione locale, venne fatto costruire da questa, dietro l edificio e addossato

2 per metà del fronte retrostante, uno stallino, in cambio il Comune di Canaro acquisì le stanze che la tradizione riteneva abitazione del Tisi. (Bibliografia C. Garbellini, Canaro una comunità nella storia, Rovigo 1995) Nell anno 1997 il Comune di Canaro ha acquistato la rimanente parte dell edificio e nell anno 2012 ha iniziato importanti lavori di restauro dell immobile che versava in condizioni di degrado tali da comprometterne la conservazione stessa. I lavori sono tuttora in corso relativamente alla parte interna delle finiture e degli impianti e saranno ultimati entro il mese di dicembre ) ARTICOLAZIONE DEGLI SPAZI L edificio a pianta rettangolare è a due piani e presenta le caratteristiche della casa rurale polesana. Il fabbricato ha l ingresso rivolto alla via Benvenuto Tisi ed è costituito da un corpo principale rivolto a Sud, formato da cinque sale per piano, contigue l una con l altra. La parte esposta a Nord, è caratterizzata da ambienti al piano terra destinati a servizi (scala di collegamento, servizi igienici, ascensore, centrale termica..) e al piano primo, per l altezza ridotta, sono collocati due stanze da destinare a deposito e vano tecnico. La parte di fabbricato posta a Ovest, sopra menzionata come stallino, si distingue dal resto dell edificio in quanto la finitura interna ed esterna è a faccia a vista ed il solaio di interpiano è formato da un soppalco che consente di mantenere l identità originaria della struttura che si presentava aperta da terra a cielo senza solaio. L ingresso del Museo viene individuato nella porta a nord sulla via Benvenuto Tisi. Poco prima e nelle immediate adiacenze è presente un parcheggio al servizio proprio della struttura. L ingresso andrà opportunamente segnalato con un insegna all esterno, ben visibile, coerente ed in linea con le caratteristiche dell edificio. Varcata la porta di ingresso si accede direttamente nella sala n. 1 che avrà la funzione di ingresso appunto e di biglietteria e dovrà essere allestita con una postazione per la vendita dei biglietti. Oltre all emissione di biglietti, questa postazione sarà adibita alla vendita di una selezione ristretta di prodotti editoriali (brochures informative, guide alla visita ecc) e alla consegna di eventuali audioguide o apparecchiature similari. L arredo dovrà pertanto comprendere anche espositori per il materiale in vendita. Attraverso opportuna segnaletica, in questo vano sarà necessario evidenziare la prosecuzione del percorso dei visitatori indirizzandoli sia alla visita che nell area servizi.

3 La sala n. 2 consente di accedere alla scala che porta al piano primo e al piccolo guardaroba che sarà collocato nel sottoscala, è presente anche la porta che conduce nel cortile retrostante il fabbricato e alla rampa per disabili. L allestimento della sala e l installazione delle apparecchiature multimediali, quindi dovrà tenere conto che si tratta di una zona di passaggio. Le sale n. 3, n. 4 e n. 5 saranno destinate all esposizione. Dalla sala n. 4, attraverso un disimpegno si accede ad un locale di servizio da destinare a deposito di materiale. Salendo le scale si arriva nella sala n. 6 e da quella svoltando a sinistra nella sala n. 7 e n. 8. Le sale n. 6 e n. 7 saranno destinate alla mostra multimediale, mentre la sala 8 dovrà essere destinata a proiezioni di audiovisivi ed eventualmente per ospitare riunioni, incontri, nell ambito di iniziative connesse all attività del museo, L allestimento dovrà prevedere oltre alle apparecchiature multimediali anche l arredo della sala di proiezione / riunione con sedute, tavolo ecc Dalla sala n. 6 si accede al vano ascensore e ad un locale tecnico nel quale sarà collocato il server per la gestione delle apparecchiature multimediali. Dalla sala n. 6 proseguendo verso destra si passa alla sala n. 9 e all ultima sala n. 10. La stanza 9 destinata alla mostra, consente di accedere ad un ulteriore locale di servizio da utilizzare come deposito di materiale. La stanza 10 sarà destinata all esposizione dell unica opera autentica disponibile, proveniente da una collezione privata che sarà prestata all Amministrazione. Oltre alla collocazione del dipinto, la sala dovrà essere allestita con una seduta che consenta ai visitatori di sostare e da illuminazione idonea tale da valorizzare l opera stessa. Sistemi di illuminazione artificiale L edificio è già dotato di sistemi di illuminazione artificiale. Nel caso sia necessario integrare l impianto esistente, esso dovrà garantire il massimo risparmio energetico, tramite l adozione di sistemi di illuminazione al passo con la rapida evoluzione tecnologica del settore. I corpi illuminanti non dovranno comportare surriscaldamento degli ambienti. Illuminazione naturale Ove consentito, sarà particolarmente apprezzata la possibilità di continuare a godere della vista verso l esterno del fabbricato. I sistemi di schermatura della luce naturale dovranno essere realizzati cercando di non alterare la percezione naturale degli elementi architettonici.

4 Sicurezza Il museo sarà dotato di sistema antintrusione collegato direttamente ad una società di vigilanza e alle Forze dell Ordine. Fruibilità del percorso L allestimento del museo, mediante l utilizzo delle apparecchiature multimediali dovrà garantire la piena fruibilità anche a gruppi di persone e scolaresche in entrambi i piani. Segnaletica di orientamento Tutto il percorso, a partire dall entrata, nello svilupparsi su due piani, dovrà essere efficacemente e dettagliatamente evidenziato, fornendo con chiarezza immediata - ma anche con discrezione informazioni circa la posizione, la segnaletica direzionale del percorso e per l accesso ai servizi. Esso dovrà segnalare la possibilità di proseguire il percorso sia a piedi che con l ascensore e integrarsi con la segnaletica di sicurezza. Apparati informativi e comunicazione visiva Gli apparati informativi relativi alla mostra virtuale saranno indicativamente delle seguenti tipologie: - pannelli introduttivi all ingresso e nella sala dove è esposta l opera autentica - didascalie e/o piccoli pannelli didascalia a corredo dell opera; - multimediali - guide smartphone o simili - percorsi per bambini Tutti gli apparati informativi dovranno essere bilingui (italiano e inglese) 4) FUNZIONI DELLA STRUTTURA Agli spazi del fabbricato, oggetto del progetto di allestimento messo a bando, vengono assegnate le funzioni espositive e di accoglienza dei visitatori, non saranno necessari spazi per la conservazione delle opere d arte in quanto l Amministrazione non ne possiede a parte l unica proveniente da collezione privata, e in caso di necessità di restauro ci si rivolgerà a laboratori esterni. Il museo virtuale dovrà riprodurre con tecnologie multimediali le opere del pittore conservate presso altri musei o collezioni private. Sarà esposta permanentemente una sola opera, proveniente da una collezione privata, che l Amministrazione avrà in prestito. Tutte le sale dovranno consentire anche l allestimento di mostre temporanee su altri argomenti.

5 5) CONTENUTI E ALLESTIMENTO DEL MUSEO VIRTUALE L obiettivo del Museo Virtuale Benvenuto Tisi è quello di consentire ai visitatori di effettuare un tuffo nel passato attraverso un'esperienza multisensoriale, per conoscere e scoprire nel dettaglio, l artista al servizio della Corte Estense; una mostra impossibile attraverso immagini e documenti ad altissima risoluzione fino a riconoscere particolari e dettagli invisibili ad occhio nudo. Il visitatore sarà trasportato in un contesto virtuale, grazie all'uso delle più moderne tecnologie, infatti potrà ricercare informazioni sulle opere d arte presenti nei musei di tutto il mondo, navigare su panorami immersivi attraverso ricostruzioni virtuali 3D, approfondire le proprie conoscenze consultando contenuti multimediali. Le informazioni e le immagini da divulgare, attraverso le apparecchiature informatiche, dovranno essere supportate da attività di ricerca presso archivi, biblioteche ecc ; la ricerca prevede anche la raccolta di fonti documentarie, raccolta di fonti storiche e la bibliografia. Ciascuna opera dovrà essere corredata da una scheda completa della provenienza dell opera stessa, dei passaggi di proprietà e analisi storico critica. Il testo per il video documentario che illustri l esperienza umana e artistica di Benvenuto Tisi da Garofalo, dovrà comprendere le schede delle opere che saranno visibili virtualmente negli spazi attrezzati della ex casa natale dell artista, il testo di inquadramento storico artistico relativo alla formazione e alla maturità con particolare riguardo alla committenza estense, della Corte e degli Ordini religiosi e all influenza di Artisti contemporanei ( Dosso Dossi, Raffaello, Giorgione, Tiziano, Giulio Romano, Girolamo da Carpi ecc..) Le sale del museo saranno allestite con apparecchiature informatiche / multimediali e caratterizzati da un'interfaccia preminentemente grafico-visuale e da una struttura ipermediale e interattiva, che propongano una ricostruzione, una ricontestualizzazione ed una tematizzazione del bene culturale, operando su di esso, appunto,virtualmente. Il museo virtuale è un modello di comunicazione culturale basato sulla connettività e sulla contestualizzazione delle informazioni, sul coinvolgimento percettivo, concettuale ed emozionale dell utente. In sostanza in un museo virtuale ciascun oggetto, reperto o dato non è fine a sé stesso, ma diventa parte integrante di un sistema di connessioni, di uno o più possibili percorsi di visita, che l utente può intraprendere liberamente, divenendo egli stesso, attraverso le proprie azioni e le proprie scelte, soggetto attivo, creatore e ricettore al tempo stesso di significati, di contenuti, di stimoli. Il coinvolgimento del visitatore avviene su piani molteplici che contemplano sia un impatto di tipo razionale, logico, simbolico con i contenuti, sia un impatto esperenziale, emozionale, fatto di suggestioni e di intuizioni. In tal senso il museo virtuale può essere considerato come un modello ideale di museo, applicabile non solo al museo telematico che esiste unicamente nel cyberspazio digitale, ma anche, seppur

6 con maggiore sforzo, ai musei reali, in cui troppo spesso l attenzione e le risorse sono incentrate in modo pressochè esclusivo sugli aspetti museografici, legati alla conservazione delle opere d arte, a discapito dell aspetto comunicativo, narrativa. Con il museo virtuale è possibile ad es. aggregare idealmente opere ed oggetti affini che nella realtà sono disseminati in luoghi diversi oppure ricreare complessi distrutti, dispersi, o progettati e mai realizzati. Nella versione virtuale di un museo realmente esistente è inoltre possibile presentare gli oggetti secondo criteri alternativi a quelli che seguono nell'esposizione reale, che spesso, per varie ragioni, non sono ottimali. Si possono creare infiniti accostamenti per temi; i temi si possono intrecciare ed uno stesso oggetto può entrare a far parte di più percorsi diversi. Il percorso di conoscenza diventa in tal modo individuale e procede secondo il naturale funzionamento, per idee associative, della mente. 6) FLESSIBILITA D USO DEGLI SPAZI L allestimento delle sale dovrà essere progettato in modo da consentire l utilizzo delle stesse anche per mostre temporanee su altri argomenti o per usi non prettamente museali (convegni, workshop, incontri istituzionali); anche le apparecchiature multimediali e il software di gestione delle informazioni dovranno essere concepiti per un uso flessibile che consenta la divulgazione anche di informazioni diverse da quelle esclusive inerenti il pittore Benvenuto Tisi. Canaro, li 5 maggio 2014 Il responsabile del servizio tecnico Geom. Maura Previati

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