Programma di sviluppo rurale PSR

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1 Programma di sviluppo rurale PSR approvato con decisione della Commissione C (2007) 5944 del 28 novembre 2007 (codice comune d identificazione: 2007IT06RPO009) RELAZIONE 2009 SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA [art. 82 del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio e art. 60 del regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione] Relazione approvata dal comitato di sorveglianza regionale con procedura scritta iniziata il 7 giugno 2010 e terminata il 21 giugno 2010 ai sensi dell articolo 7 del regolamento interno Torino, 28 giugno 2010

2 INDICE ACRONIMI E ABBREVIAZIONI... 4 PREMESSA VARIAZIONI DELLE CONDIZIONI GENERALI VARIAZIONI DELLE CONDIZIONI GENERALI CHE HANNO AVUTO UN IMPATTO DIRETTO SULL ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA Il contesto socio-economico e le sue variazioni Lo scenario ambientale La qualità della vita nelle aree rurali MODIFICHE DELLA POLITICA NAZIONALE E COMUNITARIA CHE HANNO INCISO SULLA COERENZA FRA IL FEASR E GLI ALTRI STRUMENTI FINANZIARI Primo pilastro della PAC Riordino delle Comunità montane Modifiche alla normativa in materia forestale Modifica alla normativa in materia di aiuti di Stato e regolamento (CE) n. 363/ Riforma Health Check ed European Economic Recovery Plan ANDAMENTO DEL PROGRAMMA RISPETTO AGLI OBIETTIVI FISSATI, SULLA BASE DEGLI INDICATORI DI PRODOTTO E DI RISULTATO SEZIONE I - ANDAMENTO GENERALE DEL PROGRAMMA SEZIONE II - ANDAMENTO SPECIFICO PER MISURA Asse 1: Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale Asse 2: Miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale Asse 3: Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale Asse 4: Leader ESECUZIONE FINANZIARIA DEL PROGRAMMA ESECUZIONE FINANZIARIA DEL PROGRAMMA NEL COMPLESSO ESECUZIONE FINANZIARIA DEI PROGRAMMA RIGUARDO ALLE OPERAZIONI CONNESSE ALLE NUOVE SFIDE RIEPILOGO DELLE ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE IN ITINERE IL SISTEMA DELLA VALUTAZIONE ON GOING LE ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE INTRAPRESE LE ATTIVITÀ DI RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI LE ATTIVITÀ DI RETE SVOLTE DAL VALUTATORE PRINCIPALI CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI DISPOSIZIONI PRESE DALL AUTORITÀ DI GESTIONE E DAL COMITATO DI SORVEGLIANZA PER ASSICURARE LA QUALITÀ E L EFFICIENZA DELL ESECUZIONE MISURE DI SORVEGLIANZA E VALUTAZIONE Le attività del Comitato di sorveglianza Le attività di sorveglianza dell autorità di gestione nei confronti dei soggetti delegati Incontro annuale con i servizi della Commissione europea Descrizione sintetica del sistema di monitoraggio RIEPILOGO DELLE PRINCIPALI DIFFICOLTÀ INCONTRATE NELLE GESTIONE DEL PROGRAMMA E DELLE MISURE PRESE IN CONSEGUENZA RICORSO ALL ASSISTENZA TECNICA DISPOSIZIONI VOLTE A DARE ADEGUATA PUBBLICITÀ AL PROGRAMMA Il piano di comunicazione La gara europea per l affidamento di servizi a un agenzia specializzata Realizzazioni portate a termine nel 2009 o impegnate su risorse Un nuovo canale con il mondo scolastico

3 5.4.5 Raggiungimento degli obiettivi Procedure di affidamento dei servizi esterni e criticità Risorse finanziarie DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ CON LE POLITICHE COMUNITARIE PERTINENTI OTTEMPERANZA ALLE NORME SULLA CONCORRENZA E SUGLI APPALTI PUBBLICI OTTEMPERANZA ALLE NORME SULLA TUTELA E SUL MIGLIORAMENTO DELL AMBIENTE OTTEMPERANZA ALLE NORME SULLA PROMOZIONE DELLE PARI OPPORTUNITÀ E DELLA NON DISCRIMINAZIONE COMPLEMENTARITÀ E COORDINAMENTO CON GLI ALTRI FONDI COMUNITARI Complementarità e coordinamento con i Fondi strutturali e con il FEP Complementarità e coordinamento con le misure finanziate nell ambito del primo pilastro della politica agricola comune RIUTILIZZAZIONE DEGLI IMPORTI RECUPERATI A NORMA DELL ARTICOLO 33 DEL REGOLAMENTO (CE) N. 1290/ ALLEGATI ALLEGATO A.1: ANALISI CONGIUNTURALE ALLEGATO A.2: COERENZA TRA IL FEASR E IL I PILASTRO DELLA PAC: CRITERI DI DEMARCAZIONE ALLEGATO A.3: TABELLE DEGLI INDICATORI COMUNI PER IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE DEI PROGRAMMI DI SVILUPPO RURALE ALLEGATO A.4: SCHEDE DI SINTESI DEI GRUPPI DI AZIONE LOCALE SELEZIONATI ALLEGATO A.5: EUROPEAN AGRICULTURAL FUNDS FOR RURAL DEVELOPMENT EAFRD. FINANCIAL IMPLEMENTATION REPORT ALLEGATO A.6: INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE

4 ACRONIMI E ABBREVIAZIONI AdG: Autorità di gestione del PSR della Regione Piemonte Agea: Agenzia per le erogazioni in agricoltura AIB: antincendio boschivo Arepo: Associazione delle Regioni europee per i prodotti di origine Arpea: Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura Ato: ambito territoriale ottimale di cui al d.lgs. 152/2006 Caa: centri di assistenza agricola Cciaa: camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura Cipe: comitato interministeriale per la programmazione economica Corep: Consorzio per la ricerca e l''educazione permanente Csi-Piemonte: Consorzio per il sistema informativo del Piemonte Cuaa: codice unico di identificazione delle aziende agricole D.D.: determinazione dirigenziale D.C.R: deliberazione del Consiglio regionale D.G.R.: deliberazione della Giunta regionale d.lgs.: decreto legislativo d.m.: decreto ministeriale d.p.c.m.: decreto del Presidente del Consiglio dei ministri d.p.g.r.: decreto del Presidente della Giunta regionale d.p.r.: decreto del Presidente della Repubblica d.p.s.o.: documento di programmazione strategico operativa DW: data warehouse EES: European Evaluation Society FEASR: Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale FES: Fondo europeo di sviluppo G.U.: gazzetta ufficiale GAL: gruppo di azione locale GIS: Geographic Information System GPS: Global Positioning System Inea: Istituto nazionale di economia agraria Ipla: Istituto per le piante da legno e l ambiente Ipla s.p.a. IVA: imposta sul valore aggiunto Ires Piemonte: Istituto di ricerche economico sociali del Piemonte Istat: Istituto nazionale di statistica l.r.: legge regionale Meuro: milioni di euro Mipaaf: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Nuval Piemonte: nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici della Regione Piemonte OCM: organizzazione comune di mercato oo.pp.: opere pubbliche OP: organizzazione di produttori ai sensi del regolamento (CE) n. 1234/2007 PAC: politica agricola comune PAI: piano stralcio per l'assetto idrogeologico PdG: piano di gestione dei siti Natura 2000 Pil: prodotto interno lordo Pmi: piccole e medie imprese POR FESR: programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale PSL: programmi di sviluppo locale PTA: piano di tutela delle acque QCMV: quadro comune di monitoraggio e valutazione reg.: regolamento RICA: rete d informazione contabile agricola RRN: rete rurale nazionale Rupar: rete unitaria della pubblica amministrazione piemontese s.r.l.: società a responsabilità limitata SAL: stato avanzamento lavori SAU: superficie agricola utilizzata SFC2007: System for Fund Management in the European Community SIAP: sistema informativo agricolo piemontese SIC: siti di importanza comunitaria SIGC: sistema integrato di gestione e controllo SNV: sistema nazionale di valutazione Tar: Tribunale amministrativo regionale UBA: unità bestiame adulto VAS: valutazione ambientale strategica ZPS: zone di protezione speciale ZSC: zone speciali di conservazione 4

5 PREMESSA La relazione annuale di esecuzione 2009 del Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte è dedicata ad un anno intenso e straordinario. Intenso perché la valutazione dello stato di salute della politica agricola comune (Health Check della PAC) e il successivo piano di rilancio economico (Recovery Plan) hanno determinato la modifica dei regolamenti sullo sviluppo rurale e un integrazione finanziaria delle risorse del PSR della Regione Piemonte pari a circa 84 milioni di euro di spesa pubblica (circa il 10% in più). La Regione Piemonte ha rivisto il PSR destinando le risorse principalmente alle seguenti sfide: - prevenzione dei cambiamenti climatici - gestione delle risorse idriche - biodiversità - ristrutturazione del settore lattiero-caseario - infrastrutture Internet a banda larga. Il PSR rinnovato è stato approvato dalla Commissione il 1 marzo 2010, dopo che la Regione aveva accolto la richiesta della Commissione di destinare maggiori risorse alla sfida della biodiversità. Oltre a ciò, la struttura regionale è stata impegnata con la Corte dei conti europea, che ha svolto un audit in autunno sulle misure agroambientali. La straordinarietà del 2009 è ascrivibile alla grave crisi economica mondiale, che si è riflessa in modo intenso anche sul mondo agricolo e rurale, con una riduzione del reddito degli agricoltori stimata in media del 25%, soprattutto a causa di un brusco calo dei prezzi di molti prodotti agricoli. Ciò, unito alle maggiori difficoltà di accesso al credito, ha determinato un brusco rallentamento della propensione all investimento delle imprese agricole. Questo fenomeno ha avuto riflessi immediati sull andamento del programma, in particolare per le misure più importanti per la competitività del settore, appunto quelle dedicate agli investimenti delle imprese agricole. Le stesse misure congiunturali adottate dalla Commissione europea per aiutare le imprese non stanno dando gli effetti sperati, perché le imprese stentano a richiedere l anticipo sull investimento, che soltanto per gli anni 2009 e 2010 è stato aumentato dal 20% al 50% del contributo concesso. Per contenere i possibili effetti negativi di questa situazione sulle risorse a disposizione del programma, la Regione auspica che a livello nazionale siano assunte le opportune iniziative per allungare i tempi del disimpegno automatico (regola dell N+2) in modo da evitare la perdita dei finanziamenti europei e nazionali. L Autorità di gestione del PSR della Regione Piemonte Gianfranco Corgiat Loia 5

6 1. VARIAZIONI DELLE CONDIZIONI GENERALI 1.1 Variazioni delle condizioni generali che hanno avuto un impatto diretto sull attuazione del programma Il contesto socio-economico e le sue variazioni L andamento economico del 2009 è stato duramente segnato dagli effetti della crisi globale in atto che, pur mostrando alcuni segnali di attenuazione, e talora di ripresa, soprattutto nel continente asiatico, ha continuato il suo percorso, interessando negativamente gli scambi internazionali, i consumi e l occupazione. Il Pil dell Italia nel 2009 è sceso di quasi il 5%. Dopo una parziale ripresa nel terzo trimestre, l anno è finito con un ulteriore discesa degli indici. Le cause di questa pesante flessione sono da ricercare in tre concause: il crollo degli investimenti (-13,2%), una rilevante contrazione dei consumi delle famiglie (-1,9%) e, infine, l andamento fortemente negativo della domanda estera, che ha fatto rilevare una caduta di quasi il 20% delle esportazioni. L insieme di questi andamenti negativi ha portato l Italia a perdere ulteriormente quote di mercato in termini reali rispetto alle principali economie europee (Francia e Germania) parallelamente al persistere della debolezza dei comparti del made in Italy. In Piemonte, secondo le prime stime (Prometeia) il prodotto lordo è diminuito nel 2009 del 5,1%, un andamento allineato alla media nazionale. È stata moderata anche se sensibile - la caduta della domanda interna, con una contrazione dei consumi finali interni dell 1,4%. Gli investimenti hanno invece subito una riduzione rilevante, attorno al -13%. La domanda estera ha avuto un ruolo determinate nel configurare l andamento recessivo dell economia regionale: si stima infatti che le esportazioni, in termini di quantità, siano diminuite di oltre il 22%. A livello settoriale si mette in evidenza la forte contrazione avvenuta nell industria, dove il prodotto è calato del 14,9%. Meno accentuata la contrazione nel settore delle costruzioni, dove l andamento recessivo ha impresso una contrazione nella media annua del -4%. I servizi hanno, invece, denotato una maggior capacità di tenuta, contenendo la riduzione della produzione nella misura dell 1,7%. Anche se si scorgono, in Europa e in Italia, timidi indizi di ripresa, lo scenario rimane molto instabile e insidioso a causa dell indebitamento di molti Paesi, bruscamente innalzatosi a causa della crisi, verso cui si stanno concentrando gli attacchi degli speculatori finanziari. Nel 2009 gli effetti della crisi economica si sono riversati duramente sul settore agricolo, anche se con un parziale ritardo rispetto agli altri settori produttivi. Nel 2008, infatti, le perdite registrate dall agricoltura erano state relativamente contenute e avevano di fatto pareggiato la fiammata di crescita degli anni immediatamente precedenti. Il 2009, invece, ha visto precipitare molti degli indicatori economici anche nel settore primario. Le cause vanno ricercate in una brusca frenata dei consumi globali, parallelamente alla discesa repentina di gran parte dei prezzi all origine dei prodotti agricoli, non seguita da un eguale riduzione dei costi di produzione. La contrazione dei consumi, infine, non ha provocato una sostanziale riduzione dei prezzi al consumo, causando quindi un ulteriore allargamento della forbice rispetto ai prezzi delle materie prime agricole. Anche la natura anticiclica del settore agricolo, quindi, ha ceduto sotto i colpi di una crisi globale di enorme portata. Si evidenzia inoltre una crescente tendenza all instabilità dei mercati agricoli, sempre più legati a quelli delle materie prime e del petrolio, le cui oscillazioni sono amplificate, oltre che dalla mutevolezza del quadro macroeconomico, anche dagli strumenti di speculazione finanziaria. 6

7 L industria alimentare, invece, ha mostrato a livello nazionale e piemontese una sostanziale tenuta in termini di volumi produttivi, sottolineando che, in questo caso, l anticiclicità del settore è realmente robusta. Tale aspetto è confermato dal calo esportativo che, per quanto significativo, è stato assai meno grave rispetto a quello degli altri settori manifatturieri e dell agricoltura. Una parziale risposta alle difficoltà delle imprese è arrivata dall Unione europea attraverso il piano di rilancio economico denominato European Economic Recovery Plan (RP), che ha permesso di rafforzare l azione del PSR nei confronti della diffusione della banda larga nelle zone rurali, strumento essenziale per la competitività di tali territori. Inoltre, le risorse rese disponibili attraverso l Health Check della PAC hanno consentito, oltre al rafforzamento degli obiettivi ambientali del PSR, di inserire nel programma una linea di intervento specifica per il settore lattiero-caseario, colpito dalla crisi e prossimo alla sfida dell abolizione delle quote produttive. Uno degli effetti negativi della crisi è la difficoltà di accesso al credito per le imprese. Questo fattore, unitamente alle sfavorevoli prospettive dei mercati, potrebbe modificare radicalmente gli orientamenti delle imprese in termini di investimenti, anche condizionando le modalità di accesso al sostegno pubblico per gli interventi strutturali. Per scongiurare questa evenienza, la Regione Piemonte ha proposto di sostenere le imprese beneficiarie delle misure a investimento del PSR incrementando la percentuale dell anticipo, oltre all inserimento nel PSR di uno strumento di ingegneria finanziaria. Quest ultimo, concepito ai sensi degli articoli 50, 51 e 52 del regolamento (CE) n.1974/2006, offre alle imprese la possibilità di fruire di un fondo di garanzia per l accesso ai finanziamenti bancari per la realizzazione di interventi nell ambito delle misure 121, 122, 123 e 311. In allegato è presentata un analisi dettagliata dell andamento della congiuntura economica generale e del settore agricolo nel 2009 (allegato A.1) Lo scenario ambientale Stato di attuazione delle direttive Natura 2000 Rimandando al testo del PSR per l inquadramento normativo generale, di seguito viene dato conto delle variazioni intercorse nel 2009 della situazione piemontese relativamente ai siti Natura 2000 nonché di quanto la Regione Piemonte intende intraprendere nel prossimo futuro in applicazione delle direttive Habitat ed Uccelli 1. I siti Natura 2000 in Piemonte coprono una porzione significativa del territorio, come riassunto nella tabella seguente: Rete Natura 2000 Tipo di area n. siti valori assoluti (ha) Superficie territoriale incidenza % sulla superficie regionale Aree protette(*) , SIC ,91 10,99 ZPS ,90 12,12 Totale RN ,78 15,62 Totale ,10 18,62 (*): aree protette ai sensi della legge regionale 29 giugno 2009 n. 19 Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità (v. oltre). 1 Direttiva 92/42/CEE ( direttiva Habitat ) e direttiva 79/409/CEE (direttiva Uccelli ). 7

8 Al fine di conoscere l incidenza di queste aree sull agricoltura, è stata condotta un indagine preliminare 2 sulle aziende agricole ricadenti in aree Natura 2000 in Piemonte, i cui risultati sono riassunti nella tabella seguente, che riporta i dati riferiti alla situazione delle aziende agricole all'11 novembre 2009 (inizio dell annata agraria). Zona Aziende agricole con terreni numero superficie totale (ha) Siti Natura 2000 nel complesso ,99 Piemonte nel complesso ,41 Incidenza dei siti Natura ,64% 0,99% Fonte: Data warehouse dell Anagrafe agricola unica 3. Come si può vedere in tabella, su un totale di aziende agricole presenti in Anagrafe e circa 1,08 milioni di ettari di superficie ad esse relativa, le aziende ricadenti in zone Natura 2000 sono 386, per una superficie di ettari. Il valore medio delle superfici ricadenti in area Natura 2000 è di 27,7 ettari, un dato relativamente elevato rispetto al contesto piemontese (la superficie totale media delle aziende contenute nell Anagrafe è infatti di 18 ettari). Ciò si spiega con il fatto che molte zone Natura 2000 del Piemonte sono collocate in montagna e caratterizzate da una agricoltura di tipo estensivo, con ampia presenza di pascoli, prati permanenti e boschi. Le informazioni ottenute rendono chiaramente l immagine di un fenomeno molto limitato. Infatti le aziende ricadenti in zone Natura 2000 costituiscono solamente lo 0,64% del totale delle aziende agricole piemontesi, mentre la superficie si attesta appena al disotto dell 1%. Per quanto riguarda le variazioni intercorse dall inizio della programmazione, si segnala innanzitutto il decreto ministeriale del 22 gennaio 2009 Modifica del decreto 17 ottobre 2007, concernente i criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) che tuttavia non è direttamente operante sui siti della Rete Natura 2000: le misure di conservazione ivi previste devono infatti essere adottate dalle Regioni con proprio atto. I criteri minimi uniformi per le ZSC sono generici e riguardano per lo più l applicazione dei principi di condizionalità rimandando a successivi decreti di designazione l individuazione di misure più specifiche per ciascuna ZSC. I criteri minimi uniformi individuati per le ZPS sono invece più dettagliati e riguardano le diverse tipologie di ambienti presenti nelle ZPS, prevedendo divieti, obblighi e regolamentazioni, estesi a molti settori d intervento (caccia, attività estrattive, discariche, impianti eolici, impianti di risalita ecc.). Alcuni divieti di carattere venatorio erano già presenti nella DGR n del 23 ottobre 2006 Misure transitorie di conservazione nelle Zone di Protezione Speciale classificate e istituite con Decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del territorio del 25 marzo 2005 e non inserite in aree protette nazionali e regionali, approvata a seguito del decreto legge 251 del 16 agosto 2006 Disposizioni urgenti per assicurare l adeguamento dell ordinamento nazionale alla Direttiva 79/409/CEE in materia di conservazione della fauna selvatica. Con la DGR n del 14 aprile 2009 sono state recepite le norme di carattere venatorio previste dal decreto del 17 ottobre 2007 e dal decreto 22 gennaio Un passo importante è rappresentato dall approvazione, da parte della Regione Piemonte, della legge 29 giugno 2009 n. 19 Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità che tra le altre cose demanda alla Giunta regionale l adozione dei necessari provvedimenti per dare attuazione al decreto ministeriale riguardante i criteri minimi per le misure di conservazione, così come modificato nel Con questa legge la Regione istituisce la Rete ecologica regionale all interno della quale è inserita la Rete Natura 2000 e stabilisce il quadro per: 2 Un approfondimento è disponibile alla pagina:

9 - l individuazione dei siti della Rete Natura 2000; - la classificazione dei SIC, delle ZPS e delle ZSC; - l affidamento dei siti Natura 2000 a soggetti gestori; - la predisposizione delle misure di conservazione; - i piani di gestione. Per il corretto recepimento delle direttive Habitat e Uccelli è necessario che per ciascun sito sia assicurata la conservazione delle specie e degli habitat: la legge regionale prevede l individuazione di un soggetto gestore responsabile e la predisposizione di misure di conservazione generali o specifici piani di gestione. Al momento il soggetto gestore dei siti Natura 2000 è la Regione 4, come indicato dal d.p.r. 357/1997, ma la l.r. 19/2009 prevede la possibilità di delega ad altri soggetti. L art. 41 recita infatti: La Giunta regionale delega la gestione delle aree della rete Natura 2000 con deliberazione che, sulla base di apposite convenzioni, definisce: a) i termini e le modalità di svolgimento delle funzioni del soggetto gestore; b) il perimetro dell'area a scala adeguata, le esigenze di tutela, le particolarità, gli obiettivi generali e specifici di conservazione, nonché il quadro socio-economico e culturale; c) le prospettive di valorizzazione; d) le risorse necessarie per la gestione. Per i SIC/ZPS interamente compresi in aree protette (53 SIC su ), la Giunta regionale con la deliberazione n dell 8 febbraio 2010 ha individuato come soggetti gestori gli stessi enti parco, sentiti i Comuni, nei casi in cui il SIC o la ZPS siano inclusi completamente nei confini del parco. La Regione Piemonte ha avviato in questi mesi la procedura per la firma di una convezione per ciascuno dei 22 enti parco individuati come gestori. Tali convenzioni saranno con ogni probabilità attive entro la fine del Con questo atto la Regione Piemonte delega la gestione del 30,34% della superficie regionale interessata dalla Rete Natura 2000 (43,14% dei soli SIC). Per gli altri casi sono in corso le consultazioni volte all affidamento dei siti a enti di gestione di aree protette parzialmente coincidenti o adiacenti, oppure agli enti locali territorialmente interessati. Altro requisito fondamentale per la corretta protezione della rete Natura 2000 è rappresentato dalle misure di conservazione che si rendono necessarie quando non vi siano altre norme atte a tutelare i siti da proteggere. La l.r. 19/2009 all art. 40 prevede che dette misure debbano essere approvate dalla Giunta regionale. Le misure regionali, già predisposte in linea tecnica, ottemperano ai disposti del decreto ministeriale del 2007 (modificato nel 2009), dettagliando obblighi, divieti e buone pratiche sulla base delle realtà locali. La Regione Piemonte al momento sta provvedendo alla consultazione dei titolari di interessi soggettivi per la migliore integrazione delle misure nel contesto socio-economico regionale. Questa consultazione è particolarmente importante per le ZPS, le quali includono ampie porzioni del territorio con abitati e attività produttive. Le misure di conservazione attualmente in studio si dividono in due parti: una generale, comune a tutti i siti Natura 2000, e una specifica per ambienti e specie. La parte generale ripropone i contenuti del decreto ministeriale, non ponendo limitazioni alle attività prettamente agricole e forestali tali da richiedere l attivazione delle misure 213 e 224 del PSR (Indennità Natura 2000). Sono invece previsti divieti e regolamentazioni di attività produttive non agricole (venatorie, sportive ecc.). Infatti, l'insieme delle norme di condizionalità, per quanto riguarda i campi "ambiente" e buone condizioni agronomiche e ambientali, è del tutto paragonabile alla serie di obblighi, divieti e prescrizioni generali, riportati nel d.m. 27/10/2007 e s.m.i. Nelle misure di conservazione specifiche per ambienti e specie sono previste alcune restrizioni che potrebbero rendere necessaria e opportuna l attivazione delle misure 213 e 224, qualora si riscontrassero aziende operanti nei settori interessati all interno dei siti della Rete Natura La sorveglianza sul territorio è affidata, tra gli altri, al Corpo forestale dello Stato ai sensi del d.p.r. 357/97, art Per approfondimenti, cfr.: 9

10 È obiettivo della Regione Piemonte redigere successivamente misure di conservazione sitospecifiche. Le direttive comunitarie, così come le normative nazionali e regionali, oltre alle attività propedeutiche necessarie (studi, approfondimenti, ricerche, ) concomitanti all individuazione e conservazione dei SIC/ZPS, prevedono l obbligatorietà delle misure di conservazione generali e l adozione, soltanto ove occorra, dei piani di gestione (PdG). In generale i criteri sin qui adottati dalla Regione Piemonte per definire le priorità di redazione dei PdG sono i seguenti: - priorità di conservazione associata a vulnerabilità di habitat o scarsa resilienza del sistema; si stimano attorno a 40/60 i SIC che necessitano di urgente PdG per motivi tecnici; - scarsa attenzione degli enti territoriali nei cui territori è presente il SIC, non coincidente con aree protette regionali; - presenza di SAU all interno del SIC. La tempistica di realizzazione dipende, oltre che dalla dotazione finanziaria, da molteplici fattori come il grado di approfondimento della conoscenza scientifica del sito e la concertazione con il territorio. L iter, definito dalla l.r. 19/2009 all art. 42 prevede l adozione da parte degli enti gestori attraverso concertazione con il territorio ( Il soggetto gestore adotta il piano di gestione a seguito di conferenze dei servizi degli enti pubblici e privati territorialmente interessati ) e l approvazione da parte della Giunta regionale. La l.r. 19/2009 stabilisce che i PdG hanno valenza di piani territoriali. La Commissione europea, nella comunicazione del 15/7/2004 presentata al Consiglio e al Parlamento europeo, propone che il co-finanziamento della Rete Natura 2000 debba essere assicurato attraverso l integrazione negli strumenti finanziari esistenti, piuttosto che attraverso la creazione di un strumento specifico. In particolare, per quanto riguarda il PSR , la Regione Piemonte ha attivato la misura 323 con la quale finanzia la redazione dei piani di gestione dei siti Natura 2000, strumenti utili per l accesso alle misure del PSR previste per la Rete Natura Al momento, dei 13 piani individuati come prioritari nel 2008 sulla base dei criteri sopra esposti, risultano redatti 5 piani di gestione e i restanti 8 sono in redazione. Si sottolinea come l esperienza acquisita con queste prime redazioni consentirà una redazione via via più celere dei restanti piani di gestione necessari. Nel 2010 è previsto l avvio della redazione di ulteriori 11 piani di gestione mentre 14 sono in fase di analisi conoscitiva per la raccolta di elementi utili innanzitutto alla valutazione di opportunità di redazione di un piano e comunque per l eventuale redazione del piano di gestione 6. Attualmente esistono 2 piani di gestione approvati per i siti IT Fondo Toce e IT Palude di S. Genuario, entrambi coincidenti con aree protette regionali. Tali piani (redatti con risorse diverse dalla misura 323) tuttavia non hanno consentito l attivazione delle misure di indennità Natura 2000 in quanto non prevedono vincoli specifici alle attività agricole e forestali esistenti. Lo sforzo della Regione Piemonte è al momento volto, oltre che alla redazione dei piani di gestione, all individuazione dei soggetti gestori (in questo senso un primo importante passo è rappresentato dalla delega agli enti parco citata) e all emanazione delle misure di conservazione. Questi elementi, sulla base della normativa italiana sopra richiamata, consentiranno il recepimento delle direttive Habitat e Uccelli mediante la trasformazione dei SIC in ZSC. 6 Il dettaglio per sito è disponibile alla pagina: In particolare, nel file Stato piani di gestione.pdf sono riportati tutti i siti presi in considerazione per una eventuale redazione di PdG. Sono escluse le grandi aree protette, già dotate di propri strumenti di programmazione e le ZPS. 10

11 Al momento, 22 SIC, tra quelli per i quali è stato individuato l ente gestore, hanno le caratteristiche necessarie per poter essere identificati come ZSC e in particolare 7 : - per la regione biogeografica alpina, 5 SIC (costituenti il 28% della regione biogeografica); - per la regione biogeografica continentale, 16 SIC (costituenti il 21% della regione biogeografica); - per la regione biogeografica mediterranea, 1 SIC (corrispondente al 95% della regione biogeografica). Si segnala infine che il regolamento forestale approvato nel 2009, di cui al successivo 1.2.3, indica quali interventi sono soggetti a valutazione d incidenza nei siti della rete Natura 2000 coperti da superfici boschive e detta le misure di conservazione della biodiversità in ambito forestale. Stato di attuazione delle norme in materia di utilizzo agronomico degli effluenti zootecnici e nitrati di origine agricola L'applicazione della direttiva nitrati in Piemonte è stata avviata nel 2002, con il d.p.g.r. 18 ottobre 2002, n. 9/R, a cui sono seguiti numerosi aggiornamenti e revisioni. Attualmente in Piemonte risultano designati ha, pari all 83% della SAU di pianura, similmente alle altre regioni del bacino padano-veneto. In tali aree vigono oggi particolari vincoli e criteri per la gestione dei reflui zootecnici e il relativo utilizzo agronomico, secondo quanto previsto dal d.p.g.r. 29 ottobre 2007, n. 10/R e s.m.i. Alcuni vincoli sono attivi anche al di fuori delle zone vulnerabili, in particolari categorie di aziende agricole e/o in situazioni agro-ambientali particolarmente a rischio. Nel corso del 2009 la Regione Piemonte ha eseguito diverse attività di tipo normativo, di raccolta di informazioni aziendali e di sostegno all adeguamento aziendale, in particolare di tipo strutturale, nonché di informazione e divulgazione in materia di utilizzo agronomico dei reflui zootecnici, in stretto rapporto con il Comitato tecnico istituito con la DGR del 23 dicembre 2002 a supporto della Giunta regionale per le attività connesse all applicazione della direttiva nitrati in Piemonte. Per quanto riguarda le attività di tipo normativo, la Direzione Agricoltura, in stretta collaborazione con la Direzione Ambiente, Settore Tutela delle risorse idriche, ha sottoposto all approvazione della Giunta regionale cinque atti normativi in attuazione del regolamento regionale 29 ottobre 2007, n. 10/R: - D.G.R. 23 febbraio 2009, n (Condizioni e modalità per l'utilizzo agronomico del materiale derivante dal trattamento di digestione anaerobica di materie fecali e altre sostanze naturali provenienti da attività agricola); - D.G.R. 30 marzo 2009, n (Disposizioni interpretative del regolamento regionale 29 ottobre 2007 n. 10/R); - D.G.R. 6 luglio 2009, n (Disposizioni attuative del regolamento regionale 29 ottobre 2007 n. 10/R. Scheda per la registrazione delle fertilizzazioni, Modello di registro dei materiali in ingresso agli impianti di digestione anaerobica e Modello di registro delle operazioni di cessione dei materiali in uscita dagli impianti di digestione anaerobica); - D.G.R. 12 ottobre 2009, n (Disposizioni attuative del regolamento regionale 29 ottobre 2007 n. 10/R. Indicazioni operative per la redazione del Piano di utilizzazione agronomica); - D.G.R. 30 dicembre 2009, n (Disposizioni organizzative relative all'applicazione del regolamento regionale 29 ottobre 2007, n. 10/R). 7 Per i dettagli cfr. il file Ipotesi ZSC 2010.pdf disponibile alla pagina: 11

12 Dal punto di vista degli adempimenti amministrativi, la Regione Piemonte ha fornito ampio supporto tecnico alle aziende per la predisposizione del quadro di informazioni relative alla filiera di gestione del refluo zootecnico (disponibilità di terreni, la composizione media della stalla, le modalità di produzione, gestione, stoccaggio ed eventuale trattamento del refluo zootecnico). La Regione Piemonte ha inoltre avviato la complessa fase di elaborazione delle informazioni raccolte, che intende concludere nel Sempre nel corso del 2009, la Regione ha realizzato e messo a disposizione delle aziende un apposito applicativo informatico per la redazione del piano di utilizzazione agronomica (PUA) degli effluenti zootecnici che ha permesso di raccogliere sinora circa 2500 PUA, con i quali le aziende hanno potuto meglio definire la propria necessità di adeguamento, e che nel 2010 saranno oggetto di valutazione a supporto dell eventuale aggiornamento della normativa vigente. Per quanto riguarda l attività di sostegno all adeguamento delle aziende agricole alle norme in materia di nitrati, con l entrata in vigore del regolamento regionale 2007/10/R, si è aperta una nuova fase di attività volta all adeguamento aziendale, particolarmente rilevante in quanto coinvolge anche aziende non ricadenti in zone designate vulnerabili. Qualora non adeguate alla vigente normativa, tali aziende hanno presentato nel corso del 2009 un piano di adeguamento che segnala gli interventi da attuare. L AdG ha messo a punto un bando per la misura 121 del PSR, destinato all adeguamento strutturale delle aziende alle nuove norme in materia di nitrati di origine agricola, per il quale sono stati stanziati 10 milioni di euro e su cui sono pervenute circa 600 domande. Sono inoltre state svolte attività tecnico-scientifiche sul tema dell inquinamento da nitrati di origine agricola 8 e attività informative e divulgative 9 sul tema della direttiva nitrati. Stato di attuazione della direttiva 2000/60/CE (direttiva quadro sulle acque) Il 13 marzo 2007 il Consiglio regionale del Piemonte aveva approvato il piano di tutela delle acque (PTA), strumento finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici e più in generale alla protezione dell intero sistema idrico superficiale e sotterraneo piemontese. Il PTA, elaborato in adempimento del d.lgs. 152/1999, ha consentito di acquisire un notevole patrimonio di cognizioni, nonché di avviare iniziative per la tutela e il risanamento delle acque di conseguire risultati importanti. Il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che con l insieme dei decreti successivi costituisce il recepimento della direttiva 2000/60/CE del Consiglio (direttiva quadro sulle acque), ha inciso significativamente sull assetto dei livelli di pianificazione esistenti in materia di tutela delle 8 È stato promosso l avvio di un Progetto di sperimentazione e dimostrazione in collaborazione con l Università di Torino per attività divulgative rivolte ad agricoltori, tecnici e funzionari del settore sul tema della buona gestione del refluo zootecnico e attività di supporto scientifico alla revisione e all aggiornamento della normativa regionale che disciplina l utilizzo agronomico. 9 Sul sito web della Regione Piemonte, nella pagina dedicata alla direttiva nitrati ( ) è stato reso disponibile un inquadramento generale della normativa comunitaria, nazionale e regionale sul tema dei reflui zootecnici ed è stato illustrato il percorso scientifico che ha portato alla designazione delle ZVN in Piemonte. Ampio risalto è stato poi dato al regolamento regionale 10R/2007 e ai suoi risvolti applicativi, sia agronomici (norme tecniche, vincoli, divieti allo spandimento) che amministrativi (procedure informatiche, scadenze, criteri di adeguamento delle aziende), nell ottica di facilitare la comprensione della norma e dei criteri tecnico-scientifici su cui è stata elaborata, favorire l accesso alle informazioni da parte delle aziende agricole e chiarire alcuni dubbi tecnici che più frequentemente emergono nella fase applicativa. La bacheca, costantemente aggiornata, evidenzia le ultime novità in ambito normativo. Sono inoltre disponibili un servizio cartografico interattivo per le zone designate, nonché l accesso ai due applicativi informatici per la presentazione della Comunicazione annuale e per la compilazione del piano di utilizzazione agronomica. Infine, per approfondire alcuni aspetti di maggior rilevanza tecnica sono a disposizione di agricoltori e tecnici i risultati di alcune attività tecnicoscientifiche portate a termine negli anni passati su finanziamento della Regione Piemonte. Tali attività hanno prodotto infatti schede tecniche, video e altro materiale divulgativo di interesse per il settore zootecnico in generale e per le aziende che gestiscono reflui in particolare. 12

13 acque e di gestione delle risorse idriche: sono stati infatti riformulati i rapporti tra pianificazione di bacino e regionale. A livello di bacino padano è stato introdotto il Piano di gestione del distretto idrografico del Fiume Po (PdG Po) mentre i PTA vengono considerati piani di settore attuativi della pianificazione di distretto. La legge 27 febbraio 2009, infine, ha riconosciuto all Autorità di Bacino il compito di coordinare la predisposizione del PdG all interno del distretto di appartenenza. Modificati gli assetti istituzionali, si è proceduto al coordinamento tecnico tra le due pianificazioni: il progetto di PdG del distretto idrografico del Po è stato pertanto redatto partendo dal quadro conoscitivo, dagli obiettivi ambientali già individuati e dal programma di misure dei PTA, opportunamente aggiornati e integrati con le novità normative. Il lavoro svolto per la definizione del quadro conoscitivo, in sintesi, ha comportato l adeguamento del sistema di monitoraggio regionale ai dettami della normativa comunitaria, con particolare riferimento all individuazione dei corpi idrici costituenti la nuova rete, la valutazione del rischio di non raggiungimento degli obiettivi di qualità, l individuazione di eventuali deroghe temporali agli obiettivi stessi, nonché la revisione e implementazione dei protocolli di monitoraggio. Nella stesura del PdG Po è stato fondamentale anche l apporto degli altri piani e programmi già vigenti sul territorio oltre ai PTA e coerenti con le finalità di gestione sostenibile e di tutela dell ambiente acquatico, con particolare riguardo al PSR. Da segnalare a questo riguardo è l'integrazione tra le misure del PSR e le azioni per la tutela delle acque attraverso i contratti di fiume (cfr. infra), strumento di programmazione integrata per bacino idrografico o tratti di fiume tra tutti i soggetti le cui attività hanno ricadute sul corso d'acqua. In questo contesto vengono coordinati gli interventi in maniera unitaria con il beneficio di una priorità in sede di graduatoria nelle misure con obiettivi ambientali. Sono state infine espletate le procedure di consultazione pubblica del piano in attuazione sia della direttiva 2000/60/CE sia della normativa sulla valutazione ambientale strategica (VAS) ai sensi dell art. 14 del d.lgs. 152/2006. Le procedure di partecipazione e consultazione sono state rispettate prevedendo in ogni fase di redazione del piano adeguate forme di coinvolgimento delle parti interessate, attraverso numerosi incontri sia generali che tematici condotti anche localmente. Al termine del periodo di consultazione, la Giunta Regionale ha espresso il proprio parere con D.G.R. n del 7 dicembre Successivamente con D.G.R. n del 22 febbraio 2010 è stato espresso parere positivo al Progetto di Piano di Gestione. Il PdG del distretto idrografico del fiume Po è stato infine adottato, a cura del Comitato istituzionale dell Autorità di Bacino del Po, il 24 febbraio Relativamente alle principali prescrizioni adottate per garantire la tutela della risorsa idrica, si rimanda al sito dell Autorità di bacino del fiume Po, dal quale sono scaricabili tutti i documenti del PdG Po; in particolare l elaborato 7 contiene il Programma di misure per tutto il distretto del Po 10. I contratti di fiume e i contratti di lago La Regione Piemonte promuove la partecipazione negoziata per gestire e tutelare le acque in modo integrato a livello di bacino e sottobacino idrografico attraverso il contratto di fiume o il 10 Il materiale, disponibile all indirizzo è articolato in una serie di documenti inerenti le misure di cui alla Parte A dell Allegato VI della WFD, aggiornato al 2009, strutturati per l intero bacino e per regioni. La ricognizione delle misure per il Piemonte si trova nell allegato 7.2 all elaborato 7. Le misure supplementari, di cui alla Parte B dell Allegato VI della WFD, sono organizzate per ambiti strategici nell allegato 7.9 all elaborato 7, mentre sono organizzate per scenari e temi, compreso quello relativo all agricoltura nell allegato 7.10 all elaborato 7. 13

14 contratto di lago 11 nel rispetto delle reciproche competenze e dell autonomia di gestione che caratterizza l attività di tutti coloro che aderiscono. Tali contratti costituiscono quindi un metodo di lavoro per la gestione negoziata e partecipata delle risorse idriche alla scala di bacino idrografico, a cui si aderisce volontariamente, attraverso cui integrare e coordinare gli strumenti di pianificazione e programmazione e gli interessi presenti sul territorio. In Italia, il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, che detta norme in materia ambientale in recepimento della direttiva quadro sulle acque per l azione comunitaria sulle acque dei corpi idrici superficiali e sotterranei, prevede come punto fondamentale la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all attuazione dei piani di gestione dei bacini idrografici. La Regione Piemonte, in coerenza con la normativa statale e le direttive comunitarie, considera i contratti di fiume e di lago uno strumento fondamentale per l attuazione del PTA, il quale all art. 10 prevede che: sono promosse modalità di gestione integrata a livello di bacino e sottobacino idrografico, che perseguano la tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico. In tal caso gli strumenti di programmazione negoziata sono denominati contratto di fiume o contratto di lago. La Regione Piemonte, con D.G.R. n del , all interno del programma di attività in materia di risorse idriche per gli anni 2006 e 2007, aveva dato avvio ai contratti di fiume intesi non come singole progettazioni ma come nuovo strumento di governance del territorio attraverso cui condividere obiettivi di recupero, tutela e sviluppo sostenibile; a tale scopo, ha approvato un attività pluriennale per un impegno finanziario di euro finalizzato all attivazione di contratti di fiume. La Regione ha di seguito rafforzato la valenza istituzionale del contratto di fiume e di lago richiamandolo espressamente nelle norme tecniche attuative del piano territoriale regionale (PTR), adottato con D.G.R. del 16 dicembre 2008, n Il contratto di fiume è, inoltre, riconosciuto dal PdG del distretto idrografico del fiume Po, adottato con deliberazione del comitato istituzionale dell Autorità di bacino del fiume Po del 24 febbraio 2010, n. 1, quale strumento per il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla direttiva quadro sulle acque. In particolare, all art. 6 della citata deliberazione, recante i criteri generali per l attuazione del piano di gestione, si dispone che per la realizzazione integrata a livello di bacino e sottobacino idrografico delle attività previste dal piano di gestione, potranno essere promosse modalità di gestione che si avvalgono degli strumenti di programmazione negoziata, quali i contratti di fiume e di lago. Da qualche anno in Piemonte sono stati attivati i primi contratti di fiume e di lago, delineando una ripartizione di ruoli nel rispetto delle singole competenze e dell autonomia di gestione che caratterizza l attività di tutti i soggetti operanti. La Regione ha ritenuto di individuare le Province come enti coordinatori dei contratti in virtù delle funzioni amministrative esercitate in materia di acque; inoltre, il livello a scala di Provincia è considerato quello ottimale per facilitare il coinvolgimento nel processo dei vari soggetti locali interessati, sia pubblici 13 che privati 14. In particolare il ruolo di Regione e Province quali soggetti promotori e coordinatori si attua secondo le seguenti modalità: 11 Il concetto di contratto di fiume quale strumento per il raggiungimento di obiettivi di qualità attraverso forme di partecipazione pubblica e privata ricorre in numerose iniziative adottate negli ultimi decenni da vari Stati europei, quali Francia, Regno unito, Belgio, Germania, Spagna. 12 (art. 35, commi 2 e 3): Il PTR riconosce altresì il ruolo dei Contratti di fiume o di lago, previsti in attuazione del Piano di tutela delle acque, quali strumenti che permettono lo sviluppo di sinergie con gli strumenti di pianificazione territoriale provinciale e locale. I Contratti di fiume o di lago, intesi come strumenti di programmazione negoziata, correlati ai processi di programmazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali, sono orientati a definire un percorso di condivisione in itinere con tutti gli attori interessati al fine di favorire l integrazione delle diverse politiche. 13 Comuni, Comunità montane, enti parco, autorità d ambito territoriale ottimale. 14 Associazioni di categoria rappresentative delle attività produttive del territorio, Associazioni ambientaliste, Rappresentanti delle attività di fruizione turistica e sportiva, Cittadinanza e sue rappresentanze. 14

15 - la Regione stabilisce i criteri generali per l attivazione del contratto, incentiva l attivazione del processo con contributo finanziario, fornisce il proprio supporto ai tavoli di lavoro, organizza il tavolo di coordinamento regionale, elabora linee guida per l orientamento del percorso metodologico, adotta il provvedimento conclusivo della fase di VAS alla quale va sottoposto il piano di azione dei singoli contratti di fiume; - le Province coordinano il processo in quanto titolari di tutte le funzioni amministrative fondamentali in materia ambientale, garantiscono il coinvolgimento di altri soggetti pubblici (Comuni rivieraschi, Comunità montane, Ato, ecc.) e di soggetti privati, raccolgono conoscenze, criticità e patrimonio progettuale già esistenti, coordinano le proposte e ne danno operatività sul territorio attraverso la predisposizione di un piano di azione, garantiscono l impegno formale a realizzare il piano d azione attraverso la sottoscrizione del contratto, predispongono la documentazione necessaria da sottoporre alla procedura di VAS e propongono l apertura del procedimento. L esperienza maturata in Piemonte ha portato a individuare la struttura organizzativa dei contratti di fiume o di lago, gli organi-tipo ed i documenti essenziali che supportano il contratto 15. Nel 2007 sono stati avviati i primi 4 contratti, in via sperimentale, su aree idrografiche aventi particolari criticità ambientali: - contratto di fiume del bacino del Torrente Sangone, coordinato dalla Provincia di Torino; - contratto di fiume del bacino del Torrente Belbo, coordinato dalla Provincia di Asti; - contratto di fiume del bacino del Torrente Orba, coordinato dalla Provincia di Alessandria; - Contratto di fiume del bacino del Torrente Agogna, coordinato dalla Provincia di Novara. Dal 2010 è in fase di attivazione con la Regione Liguria il contratto di fiume del bacino del Fiume Bormida. Altre iniziative della Regione Piemonte sono relative ad alcuni bacini lacuali: 15 La struttura organizzativa interna al Contratto di fiume o di lago comprende: la cabina di regia: ha funzioni politico-decisionali e di coordinamento. Essa è costituita dai soggetti istituzionali che rivestono, in ragione delle loro competenze, un ruolo fondamentale per l elaborazione e l attuazione del contratto; la segreteria tecnica: è l organo con funzioni operative a supporto della cabina di regia. e, più in generale, della Provincia di riferimento. Essa è composta dai soggetti preposti all elaborazione e alla gestione del contratto di fiume; l assemblea di bacino: rappresenta il tavolo di concertazione del contratto attraverso cui si attua la partecipazione degli interessi locali presenti nel bacino idrografico. Come struttura organizzativa di supporto vi è il tavolo tecnico di coordinamento regionale istituito dalla D.G.R del con il compito di concertare le azioni di indirizzo, supporto e coordinamento dei processi di pianificazione partecipata attuati, ai sensi del Piano di Tutela delle Acque, con i Contratti di Fiume o di Lago. Si tratta di uno strumento volto a migliorare il coordinamento e il coinvolgimento dei settori provinciali e regionali interessati per materia (ambiente, agricoltura, energia, difesa del suolo, attività produttive, pianificazione del territorio, etc.). I documenti principali dei contratti di fiume o di lago sono: dossier preliminare: è il documento di partenza che utilizzato per la presentazione, durante la fase di attivazione, delle caratteristiche principali, delle criticità e delle potenzialità del bacino; protocollo d intesa: è l accordo preliminare tra i soggetti che offrono la propria adesione alla partecipazione attiva al processo; piano d azione: è la sintesi delle misure, strutturata per priorità, che si intendono attuare per concretizzare gli obiettivi del contratto (ambientali, naturalistici, di mitigazione del rischio, di fruizione del territorio, di sviluppo, di cultura dell acqua, etc.); tale documento viene formato e continuamente aggiornato grazie al contributo di tutti i soggetti che partecipano al contratto; i contenuti del piano d azione sono sottoposti a VAS; il piano d azione, approvato in fase di VAS e da parte dei soggetti firmatari, costituisce allegato sostanziale al contratto di fiume e di lago; testo del contratto: è il formale accordo di programmazione negoziata che i soggetti aderenti stipulano, assumendosi, ognuno nell ambito delle proprie attribuzioni, impegni concreti per la realizzazione delle misure e per il monitoraggio di attuazione; accordo di programmazione negoziata ai sensi dell art. 2, comma 203, a) della legge n. 662/1996, intendendosi come tale la regolamentazione concordata tra soggetti pubblici competenti e le parti pubbliche o private, per l attuazione di interventi diversi, riferiti ad una unica finalità di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attività di competenza. 15

16 - per il recupero del lago di Viverone è stato siglato in data 7/3/2008 un accordo di programma, che vede coinvolti Regione, Province di Biella e Torino e Comuni rivieraschi. L impegno economico regionale per l accordo di programma ammonta a un milione di euro. Tra le azioni è prevista l attivazione del contratto di lago; - con la determinazione dirigenziale n. 395 in data 18/9/2009 è stato attivato il contratto di lago relativo al bacino dei Laghi di Avigliana, finalizzato a tutelare e valorizzare la risorsa idrica e gli ambienti ad essa connessi, attraverso il coordinamento della Provincia di Torino e un investimento di ,00 euro. È intenzione della Regione Piemonte estendere lo strumento del contratto di lago e di fiume, con criteri di progressività e attraverso successive priorità, alle 34 aree idrografiche individuate nel PTA sviluppando i processi partecipati presenti e nascenti sul territorio. Effetti derivanti dai cambiamenti climatici Il 2009 è stata un annata nel complesso anomala dal punto di vista meteorologico, con scostamenti dall andamento medio di grande entità e presenza di diversi eventi estremi, soprattutto a livello pluviometrico 16. Dopo una sequenza di 5 anni asciutti consecutivi ( ) si ripresentano precipitazioni abbondanti anche se inferiori a quelle registrate nel 2008, con apporti totali annui oscillanti da un minimo di 754 mm ad un massimo talora di oltre 1500 mm. In particolare il primo quadrimestre (specialmente aprile) e il mese di novembre registrano piogge pari a più del doppio della media, sia come quantità sia come numero di eventi. Degne di nota sono inoltre le numerose e abbondanti precipitazioni a carattere nevoso, nei mesi di gennaio, febbraio e dicembre, come già peraltro si erano verificate nel passato A livello termico non si riscontrano particolari anomalie, l annata nel complesso non si discosta dalla media ad eccezione del mese di gennaio, notevolmente più freddo, e dei mesi di maggio ed agosto particolarmente più caldi sia nei valori minimi, sia nei valori massimi. L andamento descritto e soprattutto le abbondanti precipitazioni non hanno tuttavia comportato variazioni tali da avere ricadute sul programma, sebbene a livello locale vi siano stati ritardi nelle operazioni colturali ad opera delle abbondanti nevicate. L annata, inoltre, non è stata scevra di eventi grandinigeni, localmente piuttosto dannosi per le colture La qualità della vita nelle aree rurali L evoluzione delle condizioni generali delle aree rurali e della qualità della vita aventi un impatto diretto sull attuazione del programma non è generalmente atta a essere misurata su base annuale o congiunturale, in quanto si esprime tendenzialmente nel medio periodo. Ciò premesso, è possibile evidenziare alcune variazioni delle condizioni generali osservate nel Per quanto riguarda le dinamiche demografiche, si è confermata in Piemonte la tendenza relativamente recente (iniziata nel 2002) all incremento della popolazione che, a fine 2009, assomma a abitanti, con un saldo positivo di abitanti rispetto all anno precedente (+4,2%). L aspetto più interessante è che il trend di crescita, anche se prevalentemente concentrato nelle aree urbane, interessa da alcuni anni anche le aree rurali della regione, invertendo la storica tendenza allo spopolamento di tali territori. Il saldo positivo è interamente dovuto alla componente migratoria dall estero, fatto che sottolinea, da un lato, l importanza di riservare attenzione al tema dell integrazione e, dall altro, la crucialità dei servizi alla persona e alla famiglia per facilitare il radicamento della nuova popolazione. Riguardo ai servizi essenziali per la qualità della vita nelle aree rurali, è proseguito anche nel 2009 il piano di interventi predisposto dalla Giunta regionale in merito al mantenimento e allo 16 Un approfondimento sull andamento meteorologico in Piemonte nel 2009 è disponibile alla pagina: 16

17 sviluppo dei servizi scolastici nei territori montani. Per l anno scolastico il piano di interventi ha stanziato 1,3 milioni di euro per azioni rivolte a: sostegno alle strutture scolastiche in difficoltà (rischio di chiusura di plessi); sostegno alla razionalizzazione delle situazioni di pluriclasse; prosecuzione dei progetti di insegnamento della lingua francese nella scuola primaria; ampliamento dell offerta formativa mediante attività integrative; prosecuzione del progetto sperimentale assegno di studio per gli alunni della scuola secondaria di secondo grado che sono stati obbligati a spostare la loro dimora per seguire gli studi. L esito positivo del piano, tuttavia, potrebbe essere in parte contrastato dalla recente riforma nazionale dei servizi scolastici, che punta a una riduzione della spesa e del numero di insegnati e rischia di compromettere i delicati equilibri delle strutture scolastiche montane. Per quanto concerne la copertura del territorio per l accesso a Internet a banda larga, le analisi effettuate in occasione dell adeguamento del PSR al Recovery Plan 17 hanno mostrato in Piemonte un sensibile avanzamento della copertura anche nelle aree rurali, in particolare a partire dal 2005 grazie all attuazione del programma WI-PIE. Tuttavia, considerando le diverse modalità di accesso attualmente consentite dalla tecnologia (ADSL, Wi-fi e telefonia mobile) risultano ancora privi di accesso, o con caratteristiche di servizio non adeguate, 50 comuni collocati nelle aree C e D del PSR. In tali comuni con deficit ICT sono presenti circa abitanti, che saranno tuttavia raggiunti nei prossimi anni grazie alle risorse aggiuntive del PSR, puntando alla copertura totale del territorio regionale. Si segnala inoltre che il passaggio delle trasmissioni televisive dalla modalità analogica a quella digitale terrestre, già avvenuta a fine 2008 nelle Province di Torino e Cuneo, ha causato gravi difficoltà di ricezione in alcune aree di montagna, prive dei ripetitori adeguati alle nuove tecnologie. Anche in questo caso la Regione Piemonte è intervenuta per individuare soluzioni con le società di trasmissione e gli enti locali interessati. Dal punto di vista della situazione economica, la crisi attualmente in corso presenta caratteristiche generali e intersettoriali, per cui ha colpito anche le aree rurali del Piemonte. In proposito, si è precedentemente segnalato 18 il pesante effetto della crisi sul settore primario. L effetto della crisi è altrettanto rilevante in altri comparti interessanti le aree rurali, come ad esempio i comparti manifatturieri e artigianali, molto diffusi nei distretti specializzati che riguardano anche parte delle aree montane della Regione (meccanica, lavorazione dei metalli, oggetti per la cucina e la casa, legno e mobili). Si segnala inoltre la difficoltà esportativa del settore enologico, che interessa essenzialmente le aree rurali intermedie del Piemonte. Il turismo è una componente tradizionalmente importante per le aree rurali con problemi complessivi di sviluppo del Piemonte (la montagna interna) e di crescente rilievo anche per le aree rurali intermedie, tra le quali si trovano le principali mete del turismo enogastronomico. Il settore turistico piemontese, nel 2009, nonostante la crisi economica e il cattivo andamento del comparto a livello mondiale e nazionale, ha mostrato un andamento positivo. A fronte di un numero di presenze (11,6 milioni) sostanzialmente stabile rispetto al 2008 ma in forte crescita nell ultimo decennio, si segnala un aumento degli arrivi dell 11,2%, con una sempre più ampia componente di stranieri. La combinazione dei due dati rivela una tendenza di fondo, la riduzione della permanenza media, che segnala una trasformazione delle abitudini dei turisti, i quali abbreviano la vacanza ma puntano su nuove mete di prossimità e nuovi elementi di attrazione. Sulla base delle rilevazioni effettuate dalle diverse Aziende turistiche locali (ATL), si segnala un forte aumento di arrivi e presente (+ 29% e +4,5%) in Provincia di Torino, grazie all interesse 17 Cfr. il successivo (Riforma Health Check ed European Economic Recovery Plan) della presente Relazione. 18 Cfr. il (Il contesto socio-economico e le sue variazioni) della presente Relazione. 17

18 mostrato dal capoluogo ma anche dalle montagne olimpiche; nell area di Cuneo e delle sue valli (+9,6% e + 6,4%) così come nelle Langhe e nel Roero, mete enogastronomiche ricadenti nelle aree C del PSR (+4% e + 4,8%). Si registra invece una perdita delle aree dei laghi (- 6,4% gli arrivi e -7% le presenze). Sulla base delle stime effettuate dalle organizzazioni di categoria, anche il comparto agrituristico - che in Piemonte si concentra soprattutto nelle aree C e D - ha fatto segnalare un incremento di presenze e arrivi, grazie soprattutto a un incremento di turisti tedeschi. Il crescente successo delle mete enogastronomiche e dell agriturismo si collega all interesse per l acquisto diretto di prodotti agroalimentari di qualità presso i produttori e, in generale, allo sviluppo della filiera corta. Fra le variazioni delle condizioni generali che hanno avuto un impatto sull attuazione del programma nelle aree rurali è da richiamare, infine, l approvazione della legge 29 giugno 2009 n. 19 Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità, già ricordata nel 1.1.2, che riguarda territori in gran parte ricadenti nelle aree C e D del PSR. 1.2 Modifiche della politica nazionale e comunitaria che hanno inciso sulla coerenza fra il FEASR e gli altri strumenti finanziari Primo pilastro della PAC L anno 2009 si è aperto con l adozione da parte del Consiglio di tre importanti regolamenti volti ad adeguare la strumentazione legislativa comunitaria ai contenuti dell accordo politico raggiunto il 20 novembre 2008 a conclusione dell Health Check della PAC. Di questi tre regolamenti, uno 19 interessa direttamente il sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEASR e viene trattato nel della presente Relazione. Gli altri due regolamenti modificano o abrogano regolamenti riferibili al primo pilastro della PAC. In particolare, il primo dei due, il regolamento (CE) n. 72/ , modifica o abroga una serie di regolamenti settoriali riguardanti interventi di mercato e non presenta collegamenti diretti con la politica di sviluppo rurale. Ben diverso è l impatto sullo sviluppo rurale dell ultimo dei tre, il regolamento (CE) n. 73/ Esso, infatti, introduce innovazioni su importanti aspetti collegati al sostegno allo sviluppo rurale: - la condizionalità (criteri di gestione obbligatori e buone condizioni agronomiche e ambientali); - la modulazione a vantaggio del sostegno allo sviluppo rurale (con la fissazione di un incremento progressivo su base annua delle percentuali di riduzione dei pagamenti diretti eccedenti i euro e di un ulteriore riduzione i pagamenti diretti superiori a euro); - il sistema integrato di gestione e di controllo (SIGC); - il regime di sostegno specifico già previsto dall articolo 69 del regolamento (CE) n. 1782/2003. Detto regime, che nel nuovo regolamento è disciplinato dall articolo 68, concerne il sostegno specifico per: - specifici tipi di agricoltura importanti per la tutela o il miglioramento dell ambiente; - il miglioramento della qualità e della commercializzazione dei prodotti agricoli; - il miglioramento dei criteri in materia di benessere degli animali; - specifiche attività agricole che comportano benefici agro-ambientali aggiuntivi, 19 Il regolamento (CE) n. 74/2009 del Consiglio del 19 gennaio Regolamento (CE) n. 72/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009, che modifica i regolamenti (CE) n. 247/2006, (CE) n. 320/2006, (CE) n. 1405/2006, (CE) n. 1234/2007, (CE) n. 3/2008 e (CE) n. 479/2008 e che abroga i regolamenti (CEE) n. 1883/78, (CEE) n. 1254/89, (CEE) n. 2247/89, (CEE) n. 2055/93, (CE) n. 1868/94, (CE) n. 2596/97, (CE) n. 1182/2005 e (CE) n. 315/2007 al fine di adeguare la politica agricola comune. 21 Regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori, e che modifica i regolamenti (CE) n. 1290/2005, (CE) n. 247/2006, (CE) n. 378/2007 e abroga il regolamento (CE) n. 1782/

19 - far fronte a svantaggi specifici a carico degli agricoltori di alcuni settori operanti in zone vulnerabili dal punto di vista economico o sensibili dal punto di vista ambientale. Il testo del PSR della Regione Piemonte è stato pertanto modificato e integrato, in occasione delle modifiche a seguito dell Health Check e del Recovery Plan, al fine di tener conto delle novità introdotte dal regolamento (CE) n. 73/ Le modifiche e integrazioni hanno riguardato in particolare: - la condizionalità (cfr del PSR), con il richiamo dell obbligo del rispetto dei criteri di gestione obbligatori e delle norme inerenti le buone condizioni agronomiche e ambientali; - il sostegno specifico di cui all articolo 68 del regolamento (CE) n. 73/2009 (cfr del PSR), con l inserimento di una tabella che per ogni settore di cui al d.m. 29 luglio 2009 indica la possibile sovrapposizione con misure del PSR e i criteri di demarcazione. Il testo del PSR è stato inoltre modificato, nella medesima occasione di cui sopra, nel dedicato alle eccezioni a norma dell articolo 5, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1698, a seguito della modifica del Piano strategico nazionale per lo sviluppo rurale notificato alla Commissione europea il 13 luglio Le modifiche hanno riguardato, oltre all articolo 68 del regolamento (CE) n. 73/2009, i settori ortofrutta, zucchero, miele, olio d oliva e vino. Per ciascun settore è stata inserita una tabella nella quale per ogni tipo di operazione prevista dagli atti nazionali di recepimento dei regolamenti sull OCM sono indicate le possibili sovrapposizioni con misure del PSR e i criteri di demarcazione. Per quanto riguarda il settore ortofrutticolo, la tabella riportante le possibili sovrapposizioni e i criteri di demarcazione 23 è stata introdotta a seguito dell approvazione del decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 25 settembre 2008 n "Strategia Nazionale per il , in materia di programmi operativi sostenibili sul mercato ortofrutticolo". Con tale decreto: - è stata adottata la strategia nazionale con la disciplina ambientale per i programmi operativi sostenibili sul mercato ortofrutticolo, attuati dalle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli (OP), come previsto dall articolo 103 septies, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1234/ ; - è stato stabilito che la strategia nazionale e la disciplina ambientale di cui al trattino precedente si applichino per il periodo ; - è stata demandata ad apposita circolare ministeriale la definizione dei criteri relativi al riconoscimento e controllo delle OP, l emanazione di disposizioni nazionali per la gestione dei fondi di esercizio e dei programmi operativi delle OP nonché la definizione di misure di prevenzione e gestione delle crisi previste nei programmi operativi. Conformemente al 5.3 (La coerenza e complementarità con le altre politiche: il primo pilastro della PAC) del PSN, i principi adottati nel PSR per assicurare la demarcazione degli interventi sono i seguenti: 22 La nuova versione del PSR della Regione Piemonte è stata approvata dalla Commissione europea con la decisione C(2010) 1166 def. del 1 marzo La tabella ( ) è riportata per intero nell allegato A.2 Coerenza tra il FEASR e il I pilastro della PAC: criteri di demarcazione della presente Relazione. 24 L articolo 103 septies, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) recita testualmente: 2. Gli Stati membri elaborano una strategia nazionale in materia di programmi operativi sostenibili sul mercato ortofrutticolo. Tale strategia comprende i seguenti elementi: a) analisi della situazione in termini di punti di forza e di debolezza e potenziale di sviluppo; b) giustificazione delle priorità adottate; c) obiettivi e strumenti dei programmi operativi, indicatori di rendimento; d) valutazione dei programmi operativi; e) obblighi di notifica a carico delle organizzazioni di produttori. 19

20 a) interventi a carattere strutturale riconducibili alle misure 121 e 123 del PSR e investimenti non produttivi riconducibili alla misura 216 del PSR: se realizzate direttamente dalle OP, le operazioni vengono finanziate nel contesto dei rispettivi programmi operativi; se realizzate dai produttori,le operazioni che presentano possibili sovrapposizioni con il PSR vengono finanziate dall OCM se di importo complessivo inferiore a una determinata soglia (specificata caso per caso nella tabella del PSR riportante le possibili sovrapposizioni e i criteri di demarcazione), indipendentemente dal fatto che detti produttori siano o meno soci di OP riconosciute; b) interventi riconducibili alle misure agroambientali: le operazioni vengono finanziate con la misura 214 del PSR; trovano finanziamento attraverso l OCM esclusivamente tipi di operazioni non previsti o non compensati dalla misura 214 del PSR. Per quanto riguarda il settore vino, la tabella riportante le possibili sovrapposizioni e i criteri di demarcazione 25 è stata introdotta a seguito dell approvazione della deliberazione della Giunta regionale 31 agosto 2009, n con la quale, fra l altro, sono state approvate, ai sensi dei regolamenti (CE) n. 1234/2007 e (CE) n. 479/ , le disposizioni attuative della misura di ristrutturazione e riconversione dei vigneti secondo le modalità e condizioni stabilite dai decreti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 8 agosto 2008 e 29 luglio 2009, per le campagne viticole dal al Conformemente al 5.3 (La coerenza e complementarità con le altre politiche: il primo pilastro della PAC) del PSN, detta tabella non prevede il finanziamento da parte del PSR di operazioni connesse alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti 27, le quali vengono riservate al finanziamento da parte dell OCM. Per quanto riguarda, infine, l articolo 68 del regolamento (CE) n. 73/2009, la tabella riportante le possibili sovrapposizioni e i criteri di demarcazione 28 è stata introdotta a seguito dell approvazione del decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali 29 luglio 2009 recante disposizioni per l'attuazione dell'articolo 68 del regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio del 19 gennaio Conformemente al 5.3 (La coerenza e complementarità con le altre politiche: il primo pilastro della PAC) del PSN, detta tabella individua le possibili aree di sovrapposizione e i relativi criteri di demarcazione. I settori per i quali sono state individuate possibili sovrapposizioni con il PSR sono il bovino, l ovicaprino e l olio d oliva. Per tali settori, le operazioni con possibile sovrapposizione saranno finanziate esclusivamente dal PSR Riordino delle Comunità montane Nel corso del 2009, in ottemperanza a quanto stabilito dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244, le Comunità montane piemontesi sono state oggetto di una riorganizzazione che ha comportato la fusione di molte di esse, riducendone il numero da 48 a 23. Con D.C.R. n del 3 novembre 2008 e s.m.i, il Consiglio regionale ha ridefinito le zone omogenee della Regione Piemonte, che rappresentano la base territoriale delle nuove Comunità montane. Esse sono state formalmente costituite con distinti decreti della Presidente della Giunta regionale nell agosto Il 7 novembre 2009 si sono svolte le elezioni dei Presidenti e dei componenti degli organi rappresentativi delle nuove Comunità montane, che sono operative da gennaio 25 La tabella ( ) è riportata per intero nell allegato A.2 Coerenza tra il FEASR e il I pilastro della PAC: criteri di demarcazione della presente Relazione. 26 Regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio del 29 aprile 2008 relativo all organizzazione comune del mercato vitivinicolo, che modifica i regolamenti (CE) n. 1493/1999, (CE) n. 1782/2003, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 3/2008 e abroga i regolamenti (CEE) n. 2392/86 e (CE) n. 1493/ Operazioni di cui al paragrafo 3, lettere a), b) e c), dell articolo 11 del regolamento (CE) n. 479/2008. Si tratta delle operazioni seguenti: a) riconversione varietale, anche mediante sovrainnesto; b) diversa collocazione/reimpianto di vigneti; c) miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti. 28 La tabella ( ) è riportata per intero nell allegato A.2 Coerenza tra il FEASR e il I pilastro della PAC: criteri di demarcazione della presente Relazione. 20

21 2010. Questa riforma, determinando una situazione temporanea di incertezza della sfera di competenza delle nuove Comunità montane, ha inciso negativamente su tutte le misure del PSR le cui istruttorie erano a carico delle Comunità montane, rallentandone i tempi (cfr. per maggiori dettagli i 2.2 e 5.2 della presente Relazione). Inoltre, dal momento che le Comunità montane sono tra i principali soci pubblici cofinanziatori dei gruppi di azione locale (GAL), il lungo periodo di stasi politica, organizzativa e amministrativa di questi enti ha avuto inevitabili ripercussioni sulla gestione dei GAL e in alcuni casi ha comportato anche la ridefinzione delle quote di partecipazione societaria e dei consigli di amministrazione Modifiche alla normativa in materia forestale Il 18 dicembre 2008 è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il Programma quadro per il settore forestale in vigore dal 1 gennaio 2009 con durata decennale, quale strumento nazionale di indirizzo strategico per l attuazione delle disposizioni sovranazionali in materia forestale, definito in coerenza al Piano d azione per le foreste dell Unione europea. Il Programma quadro per il settore forestale sarà implementato attraverso i piani forestali regionali. Attualmente la Regione Piemonte sta predisponendo la metodologia e le linee di indirizzo da trasmettere agli enti pubblici (Province e Comunità montane) che dovranno recepire e adottare i piani forestali territoriali (PFT). Il 27 febbraio 2009 è entrata in vigore la nuova legge forestale regionale (legge regionale n. 4 del ) che riordina la materia forestale nel suo complesso e si prefigge la gestione e promozione economica delle foreste, riconoscendone il valore collettivo e l'interesse pubblico e sottolineandone la multifunzionalità. Tra le principali novità introdotte dalla nuova normativa si annoverano le forme di gestione associata, la nascita degli sportelli forestali, l'istituzione del fondo regionale di sviluppo forestale e dell'albo delle imprese forestali del Piemonte. Il 15 febbraio 2010 con decreto della Presidente della Giunta regionale n. 4/R è stato emanato il nuovo regolamento forestale di attuazione dell'articolo 13 della legge n. 4/ Sostituendo le Prescrizioni di massima e di polizia forestale per le province del Piemonte, ancora previste dal regio decreto n.3267/1923, il regolamento dà la definizione degli interventi selvicolturali e aggiorna le norme per la loro esecuzione, valorizzando la multifunzionalità del bosco e la sua pianificazione; rivede le epoche di taglio dei boschi cedui e definisce modalità specifiche per gli interventi in situazioni speciali (boschi di protezione, boschi in stazioni vulnerabili, boschi da seme, rimboschimenti, tartufaie controllate, aree di pertinenza dei corpi idrici, aree di pertinenza di reti tecnologiche). Inoltre, esso introduce forti innovazioni nella selvicoltura, stabilisce una connessione con gli aspetti ambientali definendo quali interventi sono soggetti a valutazione d incidenza nei siti della rete Natura 2000, detta le misure di conservazione della biodiversità, qualifica il lavoro in bosco definendo specifici requisiti professionali degli operatori del settore, valorizzandone il profilo professionale e incrementando le competenze a disposizione delle imprese forestali. Il nuovo regolamento entrerà in vigore il 1 settembre 2010, data entro la quale saranno definite le nuove procedure di comunicazione e autorizzazione degli interventi selvicolturali. Nel corso del 2009, questa modifica legislativa ha inciso esclusivamente sui contenuti della formazione erogata nell ambito della misura 111 azione 2 del PSR. Nel 2010 l entrata in vigore del regolamento andrà a incidere su tutte le misure forestali del PSR Modifica alla normativa in materia di aiuti di Stato e regolamento (CE) n. 363/2009 La comunicazione della Commissione europea n. 2009/C16/01 ha previsto, nell'ambito della normativa già in vigore sugli aiuti di Stato, la possibilità di concedere, in via temporanea e fino al 31 dicembre 2010, finanziamenti con una intensità più elevata con l'obiettivo di porre rimedio alla crisi che sta caratterizzando l'economia internazionale

22 Il valore massimo di contributi che possono essere ottenuti in regime de minimis riferito a un periodo di tre anni, è stato elevato per le imprese forestali da euro a euro. Il PSR ha sfruttato questa possibilità per le misure forestali soggette a regime de minimis. Inoltre il regolamento (CE) n. 363/2009 della Commissione del 4 maggio 2009 ha previsto che, esclusivamente per gli investimenti per i quali la decisione individuale di concessione del sostegno è adottata entro il 31/12/2010, l importo degli anticipi possa essere aumentato dal 20% fino al 50% dell aiuto pubblico connesso all investimento. Questa possibilità è stata inserita all interno delle misure a investimento del PSR ed è stata sfruttata in particolare dai beneficiari della misura Riforma Health Check ed European Economic Recovery Plan L elaborazione del documento di modifica del PSR, a seguito della riforma denominata Health Check della PAC e del Recovery Plan, è stata effettuata a partire dal mese di marzo 2009 ed è terminata nei primi giorni di giugno, con la trasmissione ai membri del Comitato di sorveglianza regionale in data 18 giugno. Detta proposta prevedeva: 1. la radicale revisione dell analisi di contesto con riferimento alle nuove sfide, ossia: biodiversità, gestione delle risorse idriche, cambiamenti climatici, energie rinnovabili, ristrutturazione del settore lattiero-caseario e diffusione di Internet a banda larga nelle zone rurali; 2. la revisione dell analisi SWOT, con particolare riferimento al settore lattiero-caseario e alle infrastrutture Internet a banda larga; 3. la modifica delle strategie con l integrazione delle azioni chiave e la conseguente allocazione prioritaria delle risorse aggiuntive Health Check alla prevenzione dei cambiamenti climatici (35%), alla gestione delle risorse idriche (30%) e alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario (28%). Tutte le risorse derivanti dal Recovery Plan sono state destinate alle infrastrutture per Internet a banda larga nelle zone rurali; 4. la revisione degli indicatori; 5. la redazione delle tabelle del PSR con l indicazione dei tipi di operazione di cui all art. 16 bis par. 3, lett. a) del regolamento (CE) n. 1698/2005 con la definizione degli indicatori di prodotto per ciascuna tipologia di operazione; 6. l aggiornamento del piano finanziario del PSR. La convocazione della seduta del Comitato di sorveglianza per la formulazione dei pareri è stata effettuata in data 2/7/2009. A seguito delle osservazioni formulate dal Comitato di sorveglianza, il documento è stato aggiornato e inviato ufficialmente, tramite il sistema informatico SFC-MONIT, in data 15/7/2009 [termine previsto dal regolamento (CE) n. 1698/2005]) alla Commissione europea. La fase di negoziato con la Commissione è iniziata nel mese di settembre, dopo l esame del documento da parte dei servizi delle diverse Direzioni generali. Una prima bozza, ufficiosa, contenente alcune osservazioni è stata inviata all AdG in data 11/10/2009. È seguita una riunione a Bruxelles con i funzionari della DG Agricoltura e della DG Ambiente, al fine di chiarire meglio le loro richieste. Le osservazioni ufficiali sono pervenute tramite il sistema informatico SFC-MONIT in data 6/11/2009. La Commissione, in considerazione dell importanza della sfida sulla biodiversità per il Piemonte, ha richiesto alla Regione di rivedere il programma assegnando a questo scopo una quota delle risorse di cui all art. 69, comma 2 bis del regolamento (CE) n. 1698/2005 (Health Check) sull asse 2. In merito alla priorità "Accompagnamento alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario", la Commissione ha messo in luce l esigenza di integrare l analisi sui costi di produzione e sugli elementi che impediscono alle aziende di produzione e di trasformazione di essere competitive in funzione dell evoluzione dei costi stessi. Su questo aspetto è stato richiesto di meglio specificare gli obiettivi delle misure 121 e 123 con riferimento alla riduzione dei costi di 22

23 produzione, all'aumento del valore aggiunto dei prodotti ed al miglioramento del rendimento economico delle aziende lattiere. La proposta di modifica del PSR è stata riformulata in modo da accogliere i rilievi della Commissione. In particolare, per rafforzare l intervento regionale sulla biodiversità si è intervenuti su due assi: - sull asse 2 sono stati assegnati 3 milioni di euro di quota FEASR alle misure 214 e 216 per la protezione della biodiversità; - sull asse 3 le risorse destinate alla redazione dei piani di gestione della rete Natura 2000 sono state aumentate di 2 milioni di euro di quota FEASR, allo scopo di accelerare il processo di redazione dei piani stessi. Complessivamente le risorse aggiuntive Health Check destinate alla biodiversità sono pari a 5,455 milioni di euro di quota FEASR, a cui vanno aggiunti euro di quota FEASR sulle risorse aggiuntive ordinarie, per un ammontare totale pari a 10,134 milioni di euro di quota FEASR. In tal modo l entità delle risorse assegnate alla biodiversità si avvicina a quella delle altre sfide scelte dalla Regione in via prioritaria: risorse idriche (10, 926 milioni di euro), cambiamenti climatici (8,851 milioni di euro), ristrutturazione del settore lattiero-caseario (11,103 milioni di euro). Sulla ristrutturazione del settore lattiero-caseario è stata approfondita l analisi dei costi secondo gli aspetti richiesti. Inoltre, sono state sviluppate le parti relative alle opportunità di miglioramento del valore aggiunto dei prodotti e del rendimento economico delle aziende agricole lattiere e delle imprese di trasformazione. Sulla base dell integrazione dell analisi, sono stati rivisti i fabbisogni specifici del settore lattiero-caseario, che sono anche stati integrati nelle tabelle dei fabbisogni per asse. Sia la misura 121 che la misura 123 sono state riviste allo scopo di finalizzarle maggiormente agli obiettivi su indicati. La fase di negoziato seguita all incontro di Bruxelles e all invio ufficiale delle osservazioni ha comportato numerose modifiche dei diversi capitoli e paragrafi del testo e si è conclusa con una ulteriore consultazione scritta del Comitato di sorveglianza regionale effettuata dal 19/11/2009 al 27/11/2009. La trasmissione ufficiale alla Commissione del testo definitivo è stata effettuata in data 10/12/2009. L approvazione del PSR da parte del Comitato sviluppo rurale è avvenuta in data 15/12/2009. Le risorse aggiuntive complessivamente destinate al PSR della Regione Piemonte, grazie all'health Check sono pari a circa 57 milioni di euro di spesa pubblica, cui si aggiungono oltre 7 milioni destinati alla diffusione di infrastrutture Internet a banda larga (l intera dotazione finanziaria derivante dal Recovery Plan, allocata alla misura Servizi essenziali per l economia e la popolazione rurale) e circa 20 milioni di risorse aggiuntive c.d. ordinarie, per un totale di circa 84 milioni di euro di spesa pubblica totale. Con riferimento specifico alle risorse Health Check, la ripartizione per misura del PSR e per priorità è la seguente: 23

24 Misura Priorità ex articolo 16bis del regolamento (CE) n. 1698/2005 cod. descrizione Cambiamenti climatici Energie rinnovabili Gestione delle risorse Biodiversità idriche Ristrutturaz. del settore lattierocaseario Totale Health Check Formazione professionale e 111 informazione Ammodernamento delle aziende 121 agricole Accrescimento del valore aggiunto 123 dei prodotti agricoli e forestali Cooperazione per lo sviluppo di 124 nuovi prodotti, processi e tecnologie 1,2% 0,0% 1,2% 1,2% 0,0% 3,7% 13,2% 0,0% 21,0% 0,0% 13,2% 47,4% 7,9% 0,0% 7,3% 0,0% 15,3% 30,6% 1,6% 1,6% 0,0% 0,0% 1,6% 4,8% 214 Pagamenti agro-ambientali 0,0% 0,0% 0,0% 6,8% 0,0% 6,8% 216 Investimenti non produttivi 0,0% 0,0% 0,0% 1,4% 0,0% 1,4% 323 Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale 0,0% 0,0% 0,0% 5,4% 0,0% 5,4% nel complesso 24,0% 1,6% 29,6% 14,8% 30,1% 100,0% 24

25 2. ANDAMENTO DEL PROGRAMMA RISPETTO AGLI OBIETTIVI FISSATI, SULLA BASE DEGLI INDICATORI DI PRODOTTO E DI RISULTATO 2.1 Sezione I - Andamento generale del programma Al 31 dicembre 2009, pagamenti riferibili a nuove domande risultano erogati per le misure 111, 112, 123, 211, 214, 341, 431. Per le restanti misure (e per parte delle stesse già citate), l avanzamento finanziario del programma deriva da operazioni e contratti in corso risalenti ai precedenti periodi di programmazione ai sensi dell art. 3 del regolamento (CE) n. 1320/2006 della Commissione ( trascinamenti ). Nel prospetto seguente è riportata la stima delle risorse pubbliche attivate al 31 dicembre 2009 e la loro incidenza sulla dotazione finanziaria del PSR (in termini di risorse fresche, ossia esclusi gli importi relativi ai trascinamenti). Misura/Asse Risorse attivate con l'apertura bandi [a] (importi espressi in euro) Spesa pubblica (transizione esclusa) [b] % risorse attivate/ spesa pubblica [a/b] 111 Formazione professionale e azioni di informazione % 112 Insediamento di giovani agricoltori % 114 Utilizzo di servizi di consulenza % 115 Avviamento di servizi di assistenza % 121 Ammodernamento delle aziende agricole % 122 Accrescimento del valore economico delle foreste % 123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agroforestali % 124 Nuovi prodotti, processi e tecnologie % 125 Infrastrutture agricole e forestali % 132 Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare % 133 Attività di promozione e informazione % Totale Asse 1 - Competitività % 211 Indennità per svantaggi naturali nelle aree montane % 214 Pagamenti agro-ambientali % 215 Pagamenti per il benessere degli animali % 216 Investimenti non produttivi in agricoltura % 221 Primo imboschimento di terreni agricoli % 226 Prevenzione/ricostituzione da disastri naturali per le foreste % 227 Investimenti non produttivi nelle foreste % Totale Asse 2 - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale % 311 Diversificazione in attività non agricole % 313 Incentivazione delle attività turistiche % 322 Riqualificazione e sviluppo dei villaggi % 323 Tutela del patrimonio rurale % 341 Acquisizione di competenze e animazione % Totale Asse 3 - Diversificazione e qualità della vita % 411 Competitività % 412 Ambiente/gestione del territorio % 413 Qualità della vita/diversificazione % 421 Cooperazione % 431 Funzionamento dei GAL, acquisizione di competenze, animazione % Totale Asse 4 - Leader % 30 Dotazione finanziaria del PSR vigente al 31 dicembre Tale dotazione non comprende le risorse aggiuntive derivanti dall Health Check della PAC e dall European Economic Recovery Plan e neppure le risorse aggiuntive cosiddette ordinarie provenienti dalla modulazione base pre-regolamento (CE) n. 73/2009 e dall OCM vino. 25

26 Misura/Asse Risorse attivate con l'apertura bandi [a] Spesa pubblica (transizione esclusa) [b] % risorse attivate/ spesa pubblica [a/b] 511 Assistenza tecnica % Totale generale ,13% Dal prospetto emerge che le azioni a titolarità regionale e i bandi emessi a tutto il 31 dicembre 2009 hanno attivato un importo di spesa pubblica stimabile in oltre 465 milioni di euro, pari al 60% delle nuove risorse stanziate per l intero periodo. Con riferimento ai quattro assi del PSR, la situazione della quota delle risorse attivate con i bandi è la seguente: - asse 1: 74% di risorse attivate, grazie soprattutto alle misure 121 (100% di risorse attivate), 123 (98%) e 112 (73%); - asse 2: 36% di risorse attivate, grazie soprattutto alle misure 214 (40%) e 211 (43%); - asse 3: 84% di risorse attivate; - asse 4: 100% di risorse attivate. Il grafico seguente illustra l andamento finanziario del PSR, distinto per assi, relativamente alle sole risorse fresche (ovvero esclusi i trascinamenti e i finanziamenti nazionali integrativi 31 ). 100% 3,9% 90% 80% 70% 60% 50% 7,5% 8,3% 40,0% Totale 60,1% 1,5% 7,5% 7,0% Ass. tecnica Asse 4 Asse 3 Asse 2 Asse 1 40% 14,4% 30% 20% 10% 0% Totale 18,3% 40,2% 29,6% 5,8% 10,8% Totale 9,4% 7,9% 1,5% Totale 8,4% 7,5% 0,9% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario del PSR. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Si sottolinea inoltre che tra le risorse attivate indicate nel grafico non sono conteggiate le risorse di fatto già riservate dai bandi pluriennali per le annualità successive (es. misure 211 e 214). 31 Al 31 dicembre 2009 le misure 121, e 322 avevano, infatti, attivato anche finanziamenti nazionali integrativi (di cui al 8 del PSR), per un importo complessivo di circa 53 Meuro. 26

27 2.2 Sezione II - Andamento specifico per misura Al 31 dicembre 2009, 26 tra le misure programmate nel PSR della Regione Piemonte risultano avviate (attraverso l emanazione di bandi o l avvio di interventi a titolarità regionale), come si evince dal prospetto seguente. misura/asse attivata 111 Formazione professionale e azioni di informazione x 112 Insediamento di giovani agricoltori x Tipo di misura con soli trascinamenti 113 Prepensionamento x 114 Utilizzo di servizi di consulenza x non ancora attivata** 115 Avviamento di servizi di assistenza x 121 Ammodernamento delle aziende agricole x 122 Accrescimento del valore economico delle foreste x 123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agroforestali x 124 Nuovi prodotti, processi e tecnologie x 125 Infrastrutture agricole e forestali x 132 Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare x 133 Attività di promozione e informazione x Totale asse 1 - Competitività Indennità per svantaggi naturali nelle aree montane x 214 Pagamenti agro-ambientali x 215 Pagamenti per il benessere degli animali x 216 Investimenti non produttivi in agricoltura x 221 Primo imboschimento di terreni agricoli x 226 Prevenzione/ricostituzione da disastri naturali per le foreste x 227 Investimenti non produttivi nelle foreste x Totale asse 2 - Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale Diversificazione in attività non agricole x 312 Sviluppo di micro-imprese x* 313 Incentivazione delle attività turistiche x 321 Servizi essenziali per l'economia x 322 Riqualificazione e sviluppo dei villaggi x 323 Tutela del patrimonio rurale x 331 Formazione e informazione x* 341 Acquisizione di competenze e animazione x Totale asse 3 - Diversificazione e qualità della vita Competitività x 412 Ambiente/gestione del territorio x 413 Qualità della vita/diversificazione x 421 Cooperazione x 431 Funzionamento dei GAL, acquisizione di competenze, animazione x Totale asse 4 - Leader Assistenza tecnica x Totale generale *misura attivata esclusivamente nell ambito dei GAL e pertanto sprovvista di una propria dotazione finanziaria. **salvo eventuali trascinamenti. Nell ambito delle 26 misure avviate, sono stati effettuati pagamenti relativamente a 16 di esse, come appare dal prospetto seguente, che riporta, per le sole misure con pagamenti non nulli, 27

28 un estratto 32 della tabella G.5 ( Esecuzione finanziaria del programma ) degli indicatori comuni per il monitoraggio e la valutazione dei PSR La tabella riporta la spesa pubblica riferita al 2009 e al cumulato dall inizio del periodo, raffrontata alla dotazione finanziaria complessiva del PSR (in base alla quale è calcolato il tasso di esecuzione finanziaria riportato nell ultima colonna, calcolato in termini di spesa pubblica totale). Tabella G.5 Esecuzione finanziaria del programma (importi espressi in migliaia di euro) Codice misura Spesa pubblica (FEASR) - Anno 2009 ( 000 di euro) Spesa pubblica - Pagamenti cumulativi dal 2007 all'anno 2009 ( 000 di euro) Spesa pubblica programmata ( 000 di euro) FEASR TOTALE Di cui FEASR TOTALE Esecuzione finanziaria del PSR Asse , , , , ,36 12% 112 8,80 248,60 565, , ,66 1% , , , , ,72 46% 121 5, , , , ,37 1% 122 0, , , , ,18 37% , , , , ,65 5% 125 0,00 627, , , ,95 5% Asse , , , , ,33 32% , , , , ,89 34% , , , , ,70 15% Asse ,00 19,15 43, , ,50 0% 312 0,00 4,06 9,24 4,06 8,68 106% 321 0,00 301,49 685, , ,10 6% 323 0,00 183,28 416, , ,20 7% ,72 61,72 140,27 250,00 533,77 26% Asse ,69 96,69 219, , ,82 2% (estratto dall allegato A.3 della presente Relazione) Si sottolinea che la colonna spesa pubblica programmata della tabella G5 include le risorse stanziate a seguito dell Health Check e del Recovery Plan (oltre alle risorse aggiuntive ordinarie derivanti dalla modulazione base e dall OCM vino e ai finanziamenti nazionali integrativi di cui al 8 del PSR). Questo insieme di risorse aggiuntive, tuttavia, non risultava nella dotazione finanziaria del PSR vigente al 31 dicembre 2009, in quanto tali risorse sono state integrate con la modifica del PSR approvata dalla Commissione europea con la decisione C(2010) 1166 def. del 1 marzo Dalle informazioni riportate nella tabella risulta che il tasso di esecuzione finanziaria del PSR è complessivamente pari al 13%, con importanti differenziazioni per asse. Se, infatti, gli assi 1 e 3 presentano un tasso di esecuzione contenuto (4% e 2% rispettivamente), l asse 2 fa registrare un tasso vicino al 28%, grazie soprattutto all avanzamento delle misure 211, 221 (trascinamenti) e La tabella G.5 è riportata in forma integrale nell allegato A.3 (Tabelle degli indicatori comuni per il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo rurale ) della presente Relazione. 28

29 Un analisi più dettagliata dell andamento finanziario delle misure è riportata più oltre, nei paragrafi dedicati agli andamenti per asse e per misura (cfr. i ). Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente ai sensi dell art. 3 del regolamento (CE) n. 1320/2006 Si riporta di seguito una tabella che riassume l andamento finanziario relativamente alle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente ( trascinamenti ). Essa contiene una stima delle risorse che non verranno utilizzate rispetto a quanto riportato nella tabella di cui al del PSR ( risorse disponibili ) e l indicazione del loro probabile riutilizzo. Per quasi tutte le misure, i fondi avanzati dai trascinamenti saranno verosimilmente riutilizzati nell ambito della stessa misura, ad eccezione della misura I del PSR per la quale è previsto uno storno delle economie a favore della misura 111. Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente (importi espressi in euro) Misura Trascinamenti riportati nel del PSR Risorse disponibili Pagamenti Corr. Spesa Pagamenti ancora da PSR con pubblica effettuati al 31 Differenza effettuare Valore PSR prevista dicembre 2009 (euro) (euro) stimato Probabile utilizzo (euro) (euro) D = [A-B] [C] (euro) [D-C] 2013 [A] [B] C , , , ,48 nella stessa misura B , , , ,00 nella stessa misura D , , , , A , , , ,81 nella stessa misura I , , , ,60 storno alla G-M , , , , ,66 nella stessa misura J-Q-R , , , , ,54 nella stessa misura E , , , , F , , , , ,19 nella stessa misura H , , , , P , , , ,88 - S , ,68 0, N , ,46 0, T , , , , Guida alla lettura dei paragrafi Nei successivi paragrafi da a viene descritto l andamento generale degli assi sulla base dell avanzamento finanziario e degli indicatori di risultato previsti dalla tabella III dell allegato VIII al regolamento (CE) n. 1974/2006 e dal Manuale del quadro comune per il monitoraggio e la valutazione (QCMV) di cui all articolo 80 del regolamento (CE) n. 1698/2005 adottato dal comitato sviluppo rurale il 20 settembre 2007 (cfr. il del PSR). Inoltre, per ogni misura vengono riportati: una breve descrizione della logica di intervento e degli obiettivi della misura; un richiamo sulla dotazione finanziaria e un grafico sull andamento finanziario, 29

30 la descrizione dello stato di avanzamento procedurale, fisico e finanziario, sulla base delle tabelle G.3 e G.3(2) degli indicatori comuni per il monitoraggio e la valutazione dei PSR , riportate in estratto 33 ; commenti e indicazioni sulle criticità principali. Sebbene l importo pagato sia il parametro fondamentale riguardante lo stato di avanzamento per ciascuna misura, si è ritenuto utile riportare la situazione quantificata per ogni fase dell iter amministrativo. A tal fine il grafico sull andamento finanziario è espresso in termini percentuali rispetto alla spesa pubblica cofinanziata (trascinamenti e finanziamenti nazionali integrativi esclusi). Si precisa inoltre che non sono prese in considerazione neppure le risorse derivanti dall Health Check della PAC e dall European Economic Recovery Plan e neppure le risorse aggiuntive cosiddette ordinarie provenienti dalla modulazione obbligatoria pre-regolamento (CE) n. 73/2009 e dall OCM vino. Per una corretta lettura dei grafici si riporta una sintetica spiegazione delle intestazioni delle colonne: - Totale: questa colonna per definizione è pari al 100% e, come anticipato, esprime le risorse iniziali cofinanziate fresche programmate (sono pertanto esclusi trascinamenti e finanziamenti nazionali integrativi) ; - Attivato: si tratta dell importo stanziato con l apertura dei bandi o con l avvio degli interventi a titolarità regionale al 31 dicembre 2009; sono escluse, per le misure che lo prevedono (principalmente la 211 e la 214), le risorse già riservate dai bandi pluriennali per le annualità successive; - Ammesso: è il totale derivante dalla sommatoria degli importi di spesa pubblica delle domande di aiuto per le quali l istruttoria ha avuto esito positivo. Esso rappresenta l impegno formale dell Autorità di gestione a favore del richiedente; - Liquidato: si tratta della sommatoria degli importi riportati nelle liste di liquidazione trasmesse dagli enti istruttori all organismo pagatore (Arpea). In alcuni casi questo valore può essere superiore all importo ammesso a causa della concessione di anticipi a sensi dell art. 9 del regolamento (CE) n. 1975/2006 (anticipi dei pagamenti pari al 75% dell aiuto, dopo il compimento dei controlli amministrativi previsti dall art. 11 del medesimo regolamento, riservandosi di risolvere le anomalie prima del saldo); - Pagato: si tratta della sommatoria degli importi inseriti nei decreti di pagamento e contabilizzati dall organismo pagatore (Arpea). Per alleggerire la lettura delle schede di misura, in un quadro sinottico vengono riassunti i bandi e/o gli interventi a titolarità regionale, con indicazione dell atto di approvazione, delle relative date di apertura e di scadenza dei termini e delle risorse finanziarie mobilizzate da tali atti. Per ciascun bando viene inoltre evidenziato: - il numero di domande pervenute al 31 dicembre Si precisa che per bandi non ancora chiusi a tale data il numero di domande può ancora aumentare; - l importo sotteso alle domande pervenute. Nel caso delle misure a premio si tratta dell importo che verrebbe erogato se tutte le domande fossero ammesse e liquidate; nel caso delle misure a investimento si tratta invece dalla somma degli investimenti che tali domande comportano, che comprende pertanto la quota di finanziamento pubblico richiesta e la quota privata; - il numero di domande ammesse al 31 dicembre Si precisa che nel caso di istruttorie non ancora terminate a tale data, il numero di domande può ancora aumentare; - l importo ammesso al 31 dicembre Si precisa che nel caso di istruttorie non ancora terminate a tale data, il valore è destinato ad aumentare; 33 La versione integrale delle tabelle G.3 e G.3(2) è riportata nell allegato A.3 (Tabelle degli indicatori comuni per il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo rurale ) della presente Relazione. 30

31 - lo stato dell istruttoria. Con l indicazione in corso si intende che non sono ancora state prese in esame tutte le domande presentate e pertanto il numero delle domande ammesse (e il loro valore) non è definitivo. Con istruttoria conclusa si intende invece che il numero delle domande ammesse e il relativo importo sono da considerare definitivi. I dati alla base dei grafici e delle tabelle sopra descritte derivano dal servizio informativodecisionale a supporto del monitoraggio del PSR che è la componente del sistema informativo per l'agricoltura regionale finalizzata alla elaborazione e diffusione on-line delle informazioni di sintesi sull'attuazione del PSR della Regione Piemonte I dati di monitoraggio sono ospitati in una base dati multidimensionale (data warehouse) e derivano dal Sistema informativo agricolo piemontese (SIAP) Asse 1: Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale Dotazione finanziaria asse 1 (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di stato) ( ) Al 31 dicembre 2009 l asse 1 presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 100% 90% 80% 74% 70% 60% 50% 40% 30% 27% 20% 10% 4% 2% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario generale dell asse 1. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Andamento generale dell'asse rispetto agli obiettivi prefissati secondo gli indicatori di risultato Per il monitoraggio dell andamento dell asse 1, la tabella III dell allegato VIII al regolamento (CE) n. 1974/2006 e il QCMV prevedono i seguenti indicatori comuni di risultato: R 1. Numero di partecipanti che hanno terminato con successo una formazione in materia agricola e/o forestale; R 2. Aumento del valore aggiunto lordo nelle aziende beneficiarie; 34 Per maggiori delucidazioni cfr. il (Descrizione sintetica del sistema di monitoraggio) della presente Relazione. 31

32 R 3. Numero di aziende che hanno introdotto nuovi prodotti e/o nuove tecniche; R 4. Valore della produzione agricola soggetta a marchi/norme di qualità riconosciuti. Nell allegato A.3 (Tabelle degli indicatori comuni per il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo rurale ) della presente Relazione sono riportate le tabelle degli indicatori di risultato previste dalla parte II del documento Indicatori comuni per il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo rurale diffuso dalla DG AGRI nel mese di dicembre Nel rimandare a tale allegato per la lettura integrale delle tabelle e dei relativi commenti esplicativi, si riporta di seguito un estratto delle tabelle di risultato relative alle misure dell asse 1. Le tabelle degli indicatori di risultato sono stati compilate applicando alle informazioni disponibili (nella maggior parte dei casi, quelle relative agli indicatori di prodotto) opportuni coefficienti in grado di stimarne il valore nella maniera il più possibile rigorosa. Delle 4 tabelle previste, soltanto due (la R.2 e la R.3) presentano a fine 2009 quantificazioni non nulle. Tabella R.2 - Valore aggiunto lordo nelle aziende beneficiarie 35 VAL nelle aziende beneficiarie ( 000 EUR) Misura correlata Industria dei Settore agricolo prodotti Silvicoltura TOTALE alimentari Insediamento di giovani agricoltori 5, ,97 Prepensionamento 76, ,35 Utilizzo di servizi di consulenza Introduzione di servizi di sostituzione, di assistenza e di consulenza nella NI NI NI gestione delle aziende agricole Ammodernamento delle aziende 46, ,57 Migliore valorizzazione economica delle foreste ,59 98,59 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali 0 67, ,63 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale Miglioramento e sviluppo dell'infrastruttura in parallelo con lo sviluppo e l'adeguamento ,57 21,57 dell'agricoltura e della silvicoltura Sostegno agli agricoltori per conformarsi ai rigorosi requisiti prescritti dalla normativa comunitaria NP NP NP TOTALE 128,89 67,63 120,16 316,68 Note: (estratto dall allegato A.3 della presente Relazione) NP = misura non inclusa nel programma. NI = misura inclusa nel programma ma non ancora avviata. 35 Per determinare il valore aggiunto (VA) previsto nella tabella R.2, al volume totale dei pagamenti cumulato nel periodo è stato applicato, per le domande aventi ricevuto il saldo da almeno 2 anni (come previsto dal Working Paper della Commissione europea Monitoring-related questions on result indicators diffuso in Italia dalla Rete rurale nazionale nel mese di maggio 2010), un tasso di rendimento determinato, per ciascuna misura, dal rapporto fra il valore-obiettivo di aumento del VA e la spesa pubblica programmata complessiva. Si tratta, al momento, dell unico metodo utilizzabile per stimare il valore dell indicatore, in attesa di raccogliere i dati di monitoraggio dopo l entrata a regime degli interventi. 32

33 Tabella R3 - Numero di aziende che hanno introdotto nuovi prodotti e/o nuove tecniche 36 Numero di aziende che hanno introdotto nuovi prodotti e/o nuove tecniche Misura correlata Ammodernamento delle aziende Migliore valorizzazione economica delle foreste Aziende agricole Nuova tecnica Nuovo prodotto Imprese agroalimentari Nuova tecnica Nuovo prodotto Aziende forestali Nuova tecnica Nuovo prodotto TOTALE Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie TOTALE (estratto dall allegato A.2 della presente Relazione) Come si evince dalle tabelle sopra riportate, le misure che hanno contribuito alla crescita del valore aggiunto lordo, grazie ai trascinamenti, sono la 113, 123, 121, 125, 112 e 122. Per quanto riguarda il numero di aziende che hanno introdotto nuovi prodotti e/o nuove tecniche le misure che hanno apportato un contributo sono la 121,122 e 123. Entrambi gli indicatori hanno fatto registrare un avanzamento esiguo rispetto ai target fissati nel PSR, a causa della natura strutturale delle misure interessate, che produrranno i primi importanti effetti misurabili a partire dal Misura Azioni nel campo della formazione professionale e dell informazione Gli interventi previsti dalla misura hanno la finalità di sviluppare il potenziale umano e consolidare un sistema di formazione continua attraverso iniziative di formazione professionale e di informazione, inclusa la diffusione di conoscenze scientifiche e di pratiche innovative, per incrementare la competitività nei settori agricolo, alimentare e forestale. La misura 111 realizza un'azione trasversale di supporto e di sostegno alle altre misure dello sviluppo rurale nelle filiere agricole e forestali finalizzata a: - migliorare le competenze e le capacità tecniche e imprenditoriali di operatori agricoli e forestali; - diffondere le conoscenze scientifiche e le pratiche innovative; - rispondere all'effettivo fabbisogno rilevato nell'ambito del contesto socio-economico e territoriale di riferimento. Dotazione finanziaria (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Per determinare il numero di aziende che hanno introdotto nuovi prodotti e/o tecniche (previsto nella tabella R.3), al numero totale dei beneficiari che hanno ottenuto il saldo nel periodo è stato applicato, per ciascuna misura pertinente, un tasso di introduzione di nuovi prodotti/tecniche, determinato dal rapporto fra i valori-obiettivo del numero di aziende che introducono nuovi prodotti/tecniche e del numero totale dei beneficiari previsti nel PSR. 33

34 Al 31 dicembre 2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 100% 90% 80% 70% 60% 50% 51% 49% 40% 30% 20% 15% 13% 10% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 111. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura 111 Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR Numero di partecipanti alla formazione % Numero di giorni di formazione impartita % Estratto dalla tabella G3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) Gli indicatori di prodotto sopra riportati rispecchiano l andamento finanziario della misura e sono in linea con le aspettative. Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Numero di partecipanti alla formazione Estratto dalla tabella G.3(2) Avanzamento del programma (solo trascinamenti) Come si evince dalla tabella riportata nel sottoparagrafo Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente, non esistono più pagamenti da effettuare a titolo di trascinamenti della misura C del PSR L obiettivo in termini di numero di partecipanti alle iniziative di formazione è da ritenere raggiunto (98%). Le economie, derivanti dalla differenza tra quanto stimato inizialmente e quanto effettivamente pagato, saranno riutilizzate nell ambito della stessa misura. La misura si articola nelle seguenti 2 azioni: 1. azione 1 - formazione professionale e informazione rivolte agli addetti dei settori agricolo e alimentare; 2. azione 2 - formazione professionale e informazione rivolte agli addetti del settore forestale. Di seguito si descrive nel dettaglio l andamento di ogni azione. 34

35 111 - Azione 1 - Formazione professionale e informazione rivolte agli addetti dei settori agricolo e alimentare L azione 1 si suddivide a sua volta in due sottoazioni: - sottoazione A) Formazione rivolta ad imprenditori ed addetti del settore agricolo ed alimentare; - sottoazione B) Informazione nel settore agricolo. Si riporta di seguito un quadro di sintesi dei bandi aperti nel periodo per questa azione. Estremi dell atto di approvazione A D.D. n. 543 del D.D. n. 429 del B D.D. n. 544 del D.D. n. 81 del (istruzioni operative) Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 N. Spesa pubblica richiesta ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Istruttoria Spesa N. pubblica ammessa ( ) In corso Conclusa TOTALE Per entrambe le sottoazioni i beneficiari sono enti e organizzazioni competenti nelle attività di formazione; il finanziamento riguarda contributi al 100% della spesa rendicontata e ammessa. Sottoazione A) Formazione rivolta ad imprenditori ed addetti del settore agricolo ed alimentare Le competenze amministrative per tale sottoazione sono attribuite: - al Settore servizi di sviluppo agricolo della Direzione regionale agricoltura per quanto riguarda la programmazione e il coordinamento; - alle Province e alle Comunità montane per quanto riguarda l istruttoria e il controllo delle domande presentate dagli enti di formazione riconosciuti dalla Regione Piemonte. Il bando riguarda l attività , prorogata al 31 maggio Essa è stata applicata in due fasi successive: 1. è stato aperto un bando di selezione e riconoscimento degli enti beneficiari sul quale sono state presentate domande contenenti progetti formativi da parte di 13 enti. La valutazione di queste domande è stata effettuata da un apposito Comitato di valutazione. Con D.D. n. 429 del si è provveduto ad approvare la graduatoria unica regionale dei 10 enti gestori ritenuti ammissibili; 2. è stato aperto un bando per la presentazione alle Province e alle Comunità montane dei piani corso approvati da parte di ogni ente beneficiario riconosciuto ammissibile. Sono pervenute 103 domande. A fronte di un ammissione a finanziamento per complessivi ,00 euro, nel corso del 2009 non sono state effettuate richieste di pagamento da parte degli enti beneficiari alle Province o alle Comunità montane coinvolte. Si presume che i pagamenti per tale sottoazione inizieranno verso la fine del 2010 e si concluderanno nei primi mesi del

36 Sottoazione B) Informazione nel settore agricolo Tutte le competenze amministrative per tale sottoazione (programmazione, coordinamento, istruttoria e controllo delle domande) sono attribuite al Settore servizi di sviluppo agricolo della Direzione regionale agricoltura della Regione Piemonte. Per questa sottoazione, il bando riguarda l attività Gli 8 progetti presentati sono stati valutati da un apposito Comitato di valutazione e sono stati tutti approvati. Dal punto di vista finanziario, nel corso del 2009 è stato pagato il 42% degli importi ammessi. Si presume che i pagamenti per tale sottoazione si concluderanno nel corso del Interventi a titolarità regionale: Titolo dell intervento Diffusione dell'atlante dei suoli del Piemonte "Diffusione dell'atlante dei suoli del Piemonte Aggiornamenti ed integrazioni 2009" Estremi dell atto di approvazione D.G.R del D.D 597 del D.G.R del D.D. 615 del Spesa pubblica ( ) Soggetti esecutori Ipla Ipla L intervento risponde all esigenza di diffondere le conoscenze scientifiche e le pratiche innovative attraverso la stampa e la distribuzione dell Atlante dei suoli del Piemonte realizzato dall Ipla s.p.a. L opera rappresenta uno strumento di conoscenza del suolo innovativo a carattere divulgativo in quanto aiuta a definire meglio le prospettive di sviluppo su ogni tipo di suolo in una logica che superi l emergenza e che punti invece a una programmazione fondata su dati scientifici concreti. I destinatari dell Atlante sono individuabili anzitutto tra i tecnici addetti all assistenza alle aziende agricole, ma anche tra i docenti degli istituti agrari e delle università, i servizi tecnici degli enti locali e gli studi professionali di progettazione territoriale. Il progetto, iniziato nel 2007, ha portato alla realizzazione del prototipo dell Atlante dei suoli del Piemonte. Il successo riscontrato ha indotto la Regione a realizzare l aggiornamento 2009 comprensivo di integrazioni. Il progetto del 2008 risulta terminato e pagato, mentre l aggiornamento per l anno 2009 sarà pagato entro fine Azione 2 - Formazione professionale e informazione rivolte agli addetti del settore forestale L azione ha attivato risorse sia attraverso l emissione di bandi sia attraverso interventi a titolarità regionale. Bandi Si riporta di seguito un quadro di sintesi dei bandi aperti nel periodo per questa azione: Estremi Data di dell atto di apertura approvazione D.D. n del 13/08/2008 D.D. n. 527 del Data di scadenza Domande presentate Risorse al 31/12/2009 attivate ( ) Volume totale degli N. investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Istruttoria Spesa pubblica N. ammessa ( ) Conclusa Conclusa 36

37 Estremi Data di dell atto di apertura approvazione 19/03/2009 Data di scadenza Domande presentate Risorse al 31/12/2009 attivate ( ) Volume totale degli N. investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Istruttoria Spesa pubblica N. ammessa ( ) TOTALE L azione ha avuto ottimi riscontri e per questo motivo è in programma lo storno dei fondi avanzati dal pagamento dei trascinamenti della misura 122 (ex misura I del PSR ) con l intenzione di destinarli a questa azione per le attività dei prossimi anni. Nel corso del 2009 sono avvenute le prime liquidazioni sul bando 2008 e si prevede che i pagamenti si concluderanno nel Per quanto riguarda il bando 2009, invece, si stima che i pagamenti si concluderanno nel Interventi a titolarità regionale Titolo dell intervento Iniziative informative e formative in campo forestale Estremi dell atto di approvazione D.G.R del Spesa Pubblica ( ) Soggetti esecutori Vari Con l intervento a titolarità regionale la Regione Piemonte intende sostenere lo sviluppo del potenziale umano e consolidare un sistema di formazione continua attraverso iniziative di informazione che affiancheranno e sosterranno le parallele attività di formazione, ordinariamente realizzate con la modalità a bando. A questo fine, sono stati stanziati euro per la realizzazione di 20 iniziative specialistiche in campo informativo e formativo tra cui: - seminari, convegni, iniziative divulgative, dimostrative, di sensibilizzazione, visite guidate; - materiali informativi e pubblicazioni; - corsi di formazione, riqualificazione, aggiornamento o specializzazione professionale praticoteorici. L intero progetto si articola in più anni, a partire dal 2008 fino al 2013, salvo proroghe. Nell ambito dell intero periodo di programmazione si presume che saranno attivati: - 4 incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, in attuazione di specifici e circostanziati progetti, per un costo stimato di ,00 euro; - 16 incarichi di affidamento di servizi, consulenze specialistiche e collaborazioni per un costo stimato di ,00 euro. Per le attività svolte direttamente dall ente si ipotizza una spesa di ,00 euro. Nel corso del 2010 hanno avuto luogo i primi pagamenti che si concluderanno non prima del 2013, vista la durata pluriennale del progetto. Criticità riscontrate nell attuazione della misura: I bandi emessi sull azione hanno risentito dell assenza di uno specifico regime di esenzione per le agenzie formative (analogo a quello esistente per la formazione in agricoltura). Infatti, le singole agenzie formative, previste tra i beneficiari della misura sebbene eroghino di fatto un servizio in nome e per conto della Regione, sono soggette al vincolo del de minimis. Questo ha comportato forti difficoltà nel reperire agenzie formative (accreditate, senza scopo di lucro, ecc.) che potessero partecipare ai bandi 37. Nell ottica di risolvere questo problema è stato sollevato nel 2009 un quesito alla Commissione europea comprendente l indicazione di alcune possibili soluzioni sul quale si è in attesa di risposta. 37 Per maggiori dettagli a questo proposito si veda il

38 Misura Sostegno all'insediamento di giovani agricoltori Sulla base dell analisi della situazione in termini di punti di forza e punti di debolezza dell agricoltura piemontese, e in particolare sulla base della constatazione del fatto che gli imprenditori agricoli piemontesi hanno in media una età elevata e di conseguenza una bassa propensione all investimento, all innovazione e al cambiamento, risulta che le aziende agricole hanno l esigenza di attuare il rinnovo generazionale, adeguando nel contempo le dotazioni strutturali interessate alle attuali necessità della attività agricola. La misura 112 prevede l'incentivazione dell'insediamento di giovani nelle aziende agricole, nonché l'adeguamento strutturale delle aziende successivamente all'insediamento, mediante l'erogazione di un sostegno economico (premio di insediamento). La misura viene attuata dal 2007 al 2013 sull'intero territorio regionale. L Ufficio responsabile per l attuazione della misura è il Settore Sviluppo dell agricoltura della Regione Piemonte. L istruttoria delle domande di aiuto viene gestita dalle Province ai sensi della l.r. 17/1999 Riordino dell esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale, caccia e pesca. Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario Al 31/12/2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 100% 90% 80% 73% 70% 60% 50% 40% 37% 30% 20% 10% 0% 1% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 112. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. L Ufficio responsabile per l attuazione della misura è il Settore Sviluppo dell agricoltura della Regione Piemonte. L istruttoria delle domande di aiuto viene gestita dalle Province ai sensi della l.r. 17/1999 Riordino dell esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale, caccia e pesca. 38

39 Si riporta di seguito un quadro di sintesi dei bandi aperti nel periodo per questa misura: Estremi dell atto di approvazione D.G.R del ( bando 2007 ) D.G.R del ( bando 2008 ) Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 N. Volume totale degli investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Spesa pubblica N. ammessa ( ) Istruttoria In corso In corso TOTALE La misura 112 è attuata mediante l attivazione di un pacchetto giovani, ovvero prevedendo attraverso un sistema di priorità e premialità incrociate l attivazione congiunta anche delle misure 121 e 311 (il giovane che presenta domanda contemporaneamente per la misura 112 e per la misura 121 o 311 o entrambe è favorito su tutte le misure attivate, sia in termini di punteggio che di importo di contributo/premio). Quasi tutte le domande pervenute sulla misura 112 sono collegate a domande sulle misure 121 e 311. Ciò comporta che le domande sulla misura 112 abbiano gli stessi tempi di realizzazione delle misure a investimento a esse collegate, nonostante la 112 sia una misura a premio. Questo implica che, come per le misure a investimento, i tempi di attuazione siano lunghi, in quanto occorre tenere conto del tempo necessario: 1. ai richiedenti, per la predisposizione di una domanda complessa (che comprende, tra l altro, la redazione di un bilancio iniziale ed uno finale previsionale, necessari per la valutazione economica della domanda, e che comporta la redazione di progetti edilizi, computi metrici e altri allegati tecnici, nonché l ottenimento delle necessarie autorizzazioni di tipo urbanistico); 2. agli uffici istruttori, per una istruttoria tecnica di merito (che richiede la revisione critica di tutti gli allegati tecnici ed economici e comporta l effettuazione di sopralluoghi in azienda per verificare la congruità tecnico-economica degli interventi richiesti); 3. ai beneficiari, per la realizzazione fisica dell intervento ammesso (12-24 mesi); 4. agli uffici istruttori, successivamente alla realizzazione fisica dell intervento, per l accertamento finale e i controlli preliminari alla erogazione del contributo. Tenendo conto di quanto sopra, visto che: a) il PSR è stato approvato a fine 2007; b) la chiusura della presentazione delle domande dei primi bandi e l elaborazione delle graduatorie è avvenuta a fine 2008; c) le prime liquidazioni sono avvenute a fine 2009; d) a fine marzo 2010 risultano essere state approvate domande per un importo complessivo di euro; e) nel corso dei primi mesi del 2010 si è iniziato a liquidare e pagare parte delle domande ammesse si ritiene che l andamento della misura sia in linea con la tempistica attesa. 39

40 Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR Numero di giovani agricoltori beneficiari % 112 Volume totale di investimenti (000 euro) 22302, , % Estratto dalla tabella G.3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) Gli indicatori di prodotto rispecchiano l andamento finanziario della misura e, per i motivi elencati sopra, sono da ritenere in linea con la tempistica attesa. Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Numero di domande approvate Estratto dalla tabella G.3(2) Avanzamento del programma (solo trascinamenti) Come si evince dalla tabella riportata nel sottoparagrafo Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente, non esistono più pagamenti da effettuare a titolo di trascinamenti della misura B del PSR e l obiettivo è stato sostanzialmente raggiunto. Le economie, derivanti dalla differenza tra quanto stimato inizialmente e quanto effettivamente pagato, saranno riutilizzate nell ambito della stessa misura. Criticità riscontrate nell attuazione della misura: Questa misura, come tutte le misure a investimento, risente di un iter complesso e articolato che implica un lasso di tempo dilatato tra l uscita del bando e il pagamento del beneficiario. Inoltre, la congiuntura economica sfavorevole ha inciso negativamente sulla capacità dei soggetti beneficiari ad investire, riducendo l attrattività della misura e rallentando i tempi dell iter procedurale. Infatti le aziende beneficiarie ritardano l inizio dell investimento nell attesa di capire l evoluzione della crisi. Infine, l introduzione della possibilità di richiedere un anticipo del 50% non è stata molto sfruttata dai beneficiari probabilmente frenati dall elevato costo della fideiussione, necessaria per poter usufruire dell anticipo. Misura Utilizzo di servizi di consulenza in agricoltura La rapida evoluzione del contesto tecnico-economico e delle politiche agricole richiedono di mettere a disposizione delle aziende agricole uno strumento di consulenza aziendale atto a contribuire al miglioramento della competitività del settore agricolo attraverso la promozione dell ammodernamento e dell innovazione aziendale, la valorizzazione delle potenzialità dell agricoltura professionale, nel rispetto dell ambiente. La misura sostiene il ricorso da parte degli imprenditori agricoli ai servizi di consulenza utilizzati per individuare le principali problematiche aziendali e attivare i conseguenti miglioramenti e le soluzioni necessarie per l adeguamento agli standard e ai criteri obbligatori. La misura 114 prevede la possibilità, per gli imprenditori agricoli piemontesi, di ricevere aiuti per ottenere consulenze sulla condizionalità (rispetto dei criteri di gestione obbligatori e delle buone condizioni agronomiche e ambientali), sulla sicurezza sul lavoro e sulla competitività. Gli agricoltori devono rivolgersi ai soggetti erogatori dei servizi di consulenza aziendale, selezionati e riconosciuti dalla Regione Piemonte a seguito di bando pubblico. 40

41 Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario La misura 114 viene applicata in due fasi successive: 1. bando di selezione e riconoscimento dei soggetti erogatori di servizi di consulenza agricola; 2. apertura delle domande degli imprenditori agricoli che intendono avvalersi del servizio di consulenza aziendale agricola. I fase - selezione e riconoscimento dei soggetti erogatori Nel corso del 2009 è stato approvato il bando di presentazione delle domande di riconoscimento dei soggetti erogatori dei servizi di consulenza aziendale agricola. Un apposito comitato di valutazione ha approvato 13 richieste delle 14 pervenute. I soggetti erogatori dei servizi di consulenza aziendale agricola riconosciuti sono stati iscritti in un apposito elenco regionale, articolato in due sezioni: A. Produzioni/filiere zootecniche B. Produzioni/filiere vegetali. II fase - apertura delle domande degli imprenditori agricoli Il bando sarà emanato nel 2010 consentendo così l avvio dei servizi di consulenza alle aziende agricole piemontesi nel corso dell anno stesso. Criticità riscontrate nell attuazione della misura Le principali criticità che sono emerse nel corso dell applicazione della misura 114 e ne hanno ritardato l apertura sono le seguenti: a) Ricorsi al Tar. Fin dal momento dell approvazione del PSR della Regione Piemonte il Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati, nonché i relativi Collegi provinciali di Torino, Cuneo, Asti, Alessandria e del Verbano-Cusio-Ossola, con la Federazione nazionale ordine veterinari italiani (Fnovi), hanno proposto ricorso al Tar del Piemonte, chiedendo l annullamento della deliberazione della Giunta Regionale n del con la quale è stata approvata la Misura n. 114 all'interno del PSR in quanto tale atto, secondo i ricorrenti, prevedeva il possesso di requisiti lesivi della categoria professionale dei ricorrenti (agrotecnici, veterinari). Successivamente gli stessi ricorrenti hanno prodotto in Tribunale motivi aggiunti di ricorso, impugnando di volta in volta gli atti emanati dalla Regione. L udienza definitiva, presso il Tar Piemonte, si è tenuta il 14 ottobre La sentenza, depositata soltanto il 14 gennaio 2010, è risultata pienamente favorevole alla Regione Piemonte, riconoscendo la correttezza formale e giuridica delle norme emanate per l applicazione in Piemonte della misura 114. b) Richiesta di modifica della misura. La Regione Piemonte ha richiesto alla Commissione europea, nell autunno 2008, l approvazione di una modifica alla misura che consenta di portare a tre il numero di consulenze di cui può usufruire l imprenditore agricolo nel corso del periodo di programmazione La relativa notifica sarà inoltrata alla Commissione europea contestualmente alla presente Relazione. 41

42 Misura 115 Avviamento di servizi di assistenza alla gestione, di sostituzione e di consulenza aziendale La misura promuove l'avvio di sistemi integrati di assistenza e consulenza in campo forestale e per l'arboricoltura da legno. Essa non è ancora stata attivata a causa del ritardato accreditamento dell organismo pagatore regionale (Arpea). Si prevede la sua attivazione nel Misura 121 Ammodernamento delle aziende agricole Dall analisi della situazione dell agricoltura piemontese in termini di punti di forza e di debolezza risulta che le aziende agricole hanno l esigenza di ristrutturare e sviluppare il capitale fisico con interventi materiali e immateriali, finalizzati all innovazione, all introduzione di nuove tecnologie, all accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli, al perseguimento della qualità, alla diversificazione anche verso settori non alimentari come le produzioni energetiche, al miglioramento dell ambiente e della sicurezza del lavoro. La misura prevede la concessione di un sostegno (sotto forma di un contributo in conto capitale sulla spesa ammessa) per la realizzazione di interventi di ammodernamento delle aziende agricole. L Ufficio responsabile per l attuazione della misura è il Settore Sviluppo dell agricoltura della Regione Piemonte. L istruttoria delle domande di aiuto viene gestita dalle Province ai sensi della l.r. 17/1999 Riordino dell esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale, caccia e pesca. Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009) Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario Al 31 dicembre 2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento: 100% 100% 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 25% 20% 10% 0% 1% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 121. Indicazioni per la lettura del grafico al

43 Si sottolinea che la misura 121 ha attivato anche le risorse derivanti dagli aiuti di Stato per circa Si riporta di seguito un quadro di sintesi dei bandi aperti nel periodo per questa misura: Estremi dell atto di approvazione Data di Data di Risorse apertura scadenza attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 Volume totale N. degli investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 N. Spesa pubblica ammessa ( ) Istruttoria D.G.R del ( bando 2007 ) D.G.R del ( bando 2008 ) In corso In corso D.G.R del In corso D.G.R del ( effluenti zootecnici ) In corso TOTALE Sui bandi 2008 ed effluenti zootecnici è pervenuto un numero di domande largamente superiore a quello finanziabile con le risorse disponibili, per cui sono stati elaborati specifici piani di finanziamento, prevedendo di mettere in istruttoria un numero di domande sovradimensionato rispetto alle disponibilità finanziarie, tenendo conto che, sulla base dell esperienza della corrispondente misura del PSR , vi è una decadenza fisiologica nella fase istruttoria. Tenendo conto di quanto sopra si prevede che le domande finanziate saranno circa 2500 per il bando 2008 e circa 200 per il bando effluenti zootecnici, per un importo di contributo pari al budget assegnato al bando. Relativamente alle tempistiche e alla complessità della procedura, valgono le stesse considerazioni riportate nella misura 112. Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR Numero di aziende agricole beneficiarie % 121 Volume totale di investimenti (000 euro) 73588, , % Estratto dalla tabella G.3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) Gli indicatori di prodotto sopra riportati rispecchiano l andamento finanziario della misura e, per gli stessi motivi elencati nel sotto-paragrafo dedicato alla misura 112, sono in linea con la tempistica attesa. 43

44 Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Numero di domande approvate Estratto dalla tabella G.3(2) Avanzamento del programma (solo trascinamenti) Come si evince dalla tabella riportata nel sottoparagrafo Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente, non esistono più pagamenti da effettuare a titolo di trascinamenti della misura A del PSR L obiettivo in termini di domande approvate è stato raggiunto nella misura del 69%, a causa della sovrastima delle risorse allocate in fase ex ante per i trascinamenti. Le relative economie saranno riutilizzate nell ambito della stessa misura. Criticità riscontrate nell attuazione della misura Questa misura, come tutte le misure a investimento, risente di un iter complesso e articolato che implica un lasso di tempo dilatato tra l uscita del bando e il pagamento del beneficiario. Inoltre la congiuntura economica sfavorevole ha inciso negativamente sulla capacità dei soggetti beneficiari ad investire, riducendo l attrattività della misura e rallentando i tempi dell iter procedurale. Infatti le aziende beneficiarie ritardano l inizio dell investimento nell attesa di capire l evoluzione della crisi. Inoltre, l introduzione della possibilità di richiedere un anticipo del 50% non è stata molto sfruttata dai beneficiari probabilmente frenati dall elevato costo della fideiussione, necessaria per poter usufruire dell anticipo. Sono state necessarie azioni di coordinamento delle Province per garantire omogeneità nell istruttoria delle domande 38. Misura Accrescimento del valore economico delle foreste La misura si propone di sostenere i costi necessari per migliorare i metodi di produzione, i prodotti e le superfici forestali, compresi i castagneti da frutto, e quelli necessari a migliorare la dotazione di macchine, attrezzature e infrastrutture. I soggetti che possono usufruire dell'aiuto sono coloro che hanno in gestione le superfici ammesse agli investimenti. Sono ammessi unicamente investimenti a favore di superfici forestali di proprietà di privati o dei Comuni. La misura non è ancora stata attivata; se ne prevede l apertura per l inizio Descrizione dell andamento della misura (relativamente ai soli trascinamenti) sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Numero di domande approvate Estratto dalla tabella G.3(2) Avanzamento del programma (solo trascinamenti) Come si evince dalla tabella riportata nel sottoparagrafo Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente, non esistono più pagamenti da effettuare a titolo di trascinamenti della misura A del PSR L obiettivo in termini di domande approvate è stato sostanzialmente raggiunto (59 domande su 60 preventivate). Le relative economie, pari a circa 4,5 Meuro, saranno riallocate sull azione 2 della misura Per maggiori dettagli, cfr. il (Attività di sorveglianza nei confronti delle misure oggetto di delega) della presente Relazione). 44

45 Misura Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali Tra gli obiettivi prioritari degli orientamenti strategici comunitari, nonché della strategia di azione nazionale, vi è l accrescimento della competitività del settore agricolo e forestale attraverso l innovazione e lo sviluppo dei settori produttivi. In relazione a tale finalità, la misura promuove la ristrutturazione, l orientamento verso nuovi sbocchi di mercato e l integrazione nelle rispettive filiere, delle imprese agricole, agroindustriali e forestali attraverso l introduzione di innovazioni di prodotto, di processo, commerciali e organizzative, nonché attraverso il miglioramento della qualità delle produzioni. Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Al 31 dicembre 2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 100% 98% 90% 80% 70% 60% 58% 50% 40% 30% 20% 10% 14% 8% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 123. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura 123 Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR Numero di imprese beneficiarie % Volume totale di investimenti ( 000 euro) 83314, , % Estratto dalla tabella G.3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) Gli indicatori di prodotto sopra riportati rispecchiano l andamento fisico e finanziario della misura. Essi si riferiscono principalmente all azione 123.1, in quanto l azione è ancora in fase di presentazione delle domande. Per un maggior dettaglio sui settori produttivi si rimanda 45

46 alla descrizione dello stato di avanzamento fisico e finanziario dell azione 1. Si ritiene che l andamento della misura, trattandosi di interventi a investimento, sia in linea con le aspettative. Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nell'anno N Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 all'anno N Obiettivi Numero di domande approvate Estratto dalla tabella G.3(2) Avanzamento del programma (solo trascinamenti) Come si evince dalla tabella riportata nel sottoparagrafo Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente, i pagamenti da effettuare a titolo di trascinamenti delle misure G e M del PSR sono quasi terminati. L obiettivo in termini di domande approvate è stato sostanzialmente raggiunto (29 domande su 30 preventivate). Le relative economie, pari a circa 1,1 Meuro, saranno riutilizzate nell ambito della stessa misura. La misura si compone di 3 azioni: azione 1: Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli; azione 2: Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali; azione 3: Sviluppo delle microimprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Tale azione è attuata esclusivamente nell ambito dei PSL dei GAL nonché nell ambito della programmazione integrata di cui alla misura 322. Di seguito si descrive nel dettaglio l andamento delle singole azioni: Azione 1 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli Si riporta di seguito un quadro di sintesi dei bandi aperti nel periodo per questa azione: Estremi Data di dell atto di apertura approvazione D.G.R. n del D.G.R. n del Data di scadenza Domande presentate Risorse al 31/12/2009 attivate ( ) Volume totale degli N. investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Istruttoria Spesa pubblica N. ammessa ( ) 8/5/ In corso Con la D.G.R. n del le risorse del bando sono state aumentate da a utilizzando tutte le risorse cofinanziate disponibili per l azione 1. Rimangono ,06, non più sufficienti a finanziare una domanda di aiuto nella sua interezza 39. Si sottolinea che, secondo quanto previsto dal PSR, le risorse sono state assegnate per settore produttivo. Si riporta di seguito un dettaglio delle domande presentate per settore produttivo: Settori Numero di domande Costo totale dell investimento ( ) Contributo richiesto ( ) Risorse disponibili ( ) Cereali e riso , , ,92 Carne , , ,90 Altri , , ,00 Latte , , ,87 Ortofrutta , , ,87 Vino , , ,85 Totale , , ,41 39 Tale residuo spiega la differenza nei totali generali delle colonne finali delle due tabelle per settore produttivo riportate di seguito. 46

47 Nel corso del 2009 e dei primi mesi del 2010 sono state approvate tutte le graduatorie per settore produttivo pervenendo al seguente risultato: Settori Numero di domande Costo totale dell investimento ( ) Contributo concesso ( ) Cereali e riso , ,27 Carne , ,04 Altri , ,89 Latte , ,68 Ortofrutta , ,53 Vino , ,94 Totale , ,34 Il risultato è difforme rispetto alle risorse inizialmente rese disponibili per settore produttivo. A seguito degli esiti delle istruttorie, infatti, è stata operata una rimodulazione perequativa fra settori produttivi, secondo criteri stabiliti da apposite deliberazioni regionali 40. La spesa pubblica cofinanziata impegnata è stata pari al 100 % dei fondi assegnati all azione 1. La spesa pubblica liquidata è pari al 17% della spesa pubblica impegnata ed utilizzata. Hanno usufruito della possibilità dell anticipazione del 50% del sostegno pubblico [secondo quanto previsto dall art. 1, comma 9, del regolamento (CE) n. 363/2009] 18 beneficiari, pari a circa il 32% delle 57 imprese ammesse all aiuto. Criticità riscontrate nell attuazione della misura Le difficoltà incontrate sono dovute alla complessità della domanda di aiuto in relazione, fra l altro, all elevato ammontare finanziario della stessa e al relativo contributo in conto capitale. Infatti la spesa media richiesta è stata pari a circa euro e il relativo contributo è pari a ,00 euro. Le difficoltà maggiori sono state rilevate per la valutazione economica delle domande di aiuto e delle imprese proponenti. Per ovviare a queste difficoltà, la Regione Piemonte ha costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare e, contemporaneamente, ha formato i funzionari competenti attraverso la partecipazione a corsi di aggiornamento e a convegni su temi pertinenti con la misura, come per esempio l analisi dei bilanci societari, le energie alternative e i prodotti di qualità Azione 2 - Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali Si riporta di seguito un quadro di sintesi dei bandi aperti nel periodo per questa azione. 40 In particolare, con la D.G.R. n del si è stabilito che Qualora al termine dell istruttoria si riscontri che le risorse destinate ai settori indicati, riferite all ammontare del contributo concedibile, siano eccedenti, verrà effettuata una nuova rimodulazione finanziaria in modo proporzionale, con la D.G.R. n del si è stabilito di procedere alla predisposizione delle graduatorie per ciascun settore produttivo dei progetti idonei e finanziabili con le risorse finanziarie messe a disposizione, adottando la procedura indicata nella D.G.R. n del 22 dicembre 2008 e iniziando la valutazione dai settori carne e latte e proseguendo con i settori cereali e riso, ortofrutta e vino. Al termine della valutazione e dopo le conseguenti determinazioni di graduatoria dei settori carne e latte, eventuali risorse avanzate non più sufficienti a finanziare un progetto nella sua interezza, saranno rimodulate in modo proporzionale sui restanti settori seguendo i criteri indicati nella D.G.R. n del 28 aprile Tale metodologia sarà utilizzata per le eventuali ulteriori ripartizioni, seguendo l ordine settoriale di valutazione sopra indicato. 47

48 Estremi dell atto di approvazione D.D. n del 17 giugno 2009 D.D. n del 9 luglio 2009 Data di Data di apertura scadenza Risorse attivate ( ) N. Domande presentate al 31/12/2009 Volume totale degli investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Istruttoria Spesa pubblica N. ammessa ( ) In corso In corso TOTALE N.B.: con la D.D. n del 9 luglio 2009 è stato aperto un bando congiunto tra misura e 124.2, riservato alle microimprese interessate ad aderire alle due misure congiuntamente. Nessuna delle domande presentate è risultata ammissibile; le relative risorse saranno pertanto riallocate sulla dotazione finanziaria del bando generale dell azione approvato con la determinazione dirigenziale n del 17 giugno Con i bandi attivati nel 2009 è stato mobilitato circa il 73% delle risorse complessivamente disponibili. La risposta in termini di domande presentate è stata superiore alle aspettative; si prevede che potranno essere finanziate poco più del 30% delle domande ammissibili. Non si prevede di aumentare la dotazione del bando attingendo alle risorse non utilizzate, in quanto si intende aprire un nuovo bando nel La possibilità di presentare la richiesta di anticipo pari al 50% del contributo consentirà di raggiungere entro la fine del 2010 un elevata capacità di spesa. Criticità riscontrate nell attuazione della misura La misura ha presentato problemi in merito alla valutazione della ammissibilità di investimenti, per i quali è prevista la realizzazione di immobili e la contestuale realizzazione di impianti fotovoltaici. La valutazione dei parametri economici di ammissibilità (redditività economica; equilibrio finanziario; sostenibilità e fattibilità economica) è risultata estremamente difficoltosa e gravosa per quei soggetti che presentano una situazione reddituale non facilmente inquadrabile in modelli standard. Per superare queste difficoltà, è stata attivata una collaborazione con l'inea, che ha esaminato le diverse tipologie di imprese e ha valutato i parametri economico-finanziari più adeguati per valutare il possesso dei requisiti di ammissibilità. Nei casi particolarmente difficili è stato richiesto il supporto di specialisti nel campo della verifica dei redditi di impresa e nella redazione di bilanci. Misura Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale Uno dei limiti all accrescimento della competitività del sistema agricolo e forestale è dato dalla grande frammentazione dei soggetti che operano nell ambito delle filiere produttive e dalla loro difficoltà ad agire in forma coordinata. La misura si propone di favorire la cooperazione tra i diversi operatori della filiera (produttori primari, industria di trasformazione e soggetti terzi 41 ), con particolare riguardo alla fase di progettazione dell innovazione e alla sua realizzazione. Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica totale ordinaria iniziale ( ) di cui: di cui: trascinamenti finanziamenti programmazione integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) ( ) Al 31/12/2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 41 Istituti di ricerca, società di servizi e società di commercializzazione e distribuzione di prodotti agro-alimentari. 48

49 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 40% 30% 20% 10% 0% 0% 0% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 124. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. La misura si compone di due azioni distinte: - azione 1: Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agro-alimentare; - azione 2: Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore forestale. Di seguito si descrive nel dettaglio l andamento di ogni azione: Azione 1. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agro-alimentare L azione è volta a favorire l'aggregazione dei diversi soggetti della filiera per finalità di innovazione e di sviluppo pre-competitivo. Essa punta alla creazione di forme organizzate di cooperazione (associazioni temporanee di scopo, associazioni, convenzioni) finalizzate alla realizzazione di prodotti, processi e tecnologie innovative. Il sostegno finanziario riguarda sia la fase di costituzione del gruppo di cooperazione, sia la progettazione e la realizzazione di iniziative sperimentali, con percentuali di aiuto variabili dal 25 all'80%. Stato di avanzamento fisico e finanziario Si riporta di seguito un quadro di sintesi dei bandi aperti nel periodo : Estremi Data di dell atto di apertura approvazione D.D. 164 del 09/07/2009 * prorogato al 31 maggio Data di scadenza Domande presentate Risorse al 31/12/2009 attivate ( ) Volume totale degli N. investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Istruttoria Spesa pubblica N. ammessa ( ) * In corso Il bando, concernente la realizzazione di piattaforme innovative nel settore agro-alimentare, è stato emanato congiuntamente dalle AdG del POR FESR e del PSR Esso è volto al finanziamento di progetti di sviluppo pre-competitivo e trasferimento 49

50 tecnologico nel settore agro-alimentare. Sono stati stanziati 20 Meuro, di cui 19 dal POR FESR e 1 dal PSR. I dati qui riportati sono relativi alla sola parte dei fondi FEASR. Il bando prevede una doppia fase di valutazione: una prima fase (scadenza 15 ottobre 2009) per la presentazione dei pre-progetti e una seconda fase (scadenza 31 maggio 2010) per la presentazione delle proposte progettuali vere e proprie. La selezione dei pre-progetti ha permesso il passaggio alla seconda fase di 6 progetti. Al momento si è nella fase istruttoria dei 6 progetti pervenuti, corrispondenti a 18 domande di aiuto da parte di altrettanti beneficiari FEASR sull azione Il contributo richiesto fa riferimento alla percentuale massima di aiuto prevista, pari al 25%. La Regione Piemonte nel dicembre 2008 aveva richiesto una modifica di tale percentuale per innalzarla al 40% per le grandi imprese, al 50% per le medie imprese e al 60% per le piccole imprese. In attesa di una risposta della Commissione europea, nel bando emanato con la determinazione dirigenziale n. 164/2009 la Regione Piemonte aveva specificato che qualora, prima del finanziamento delle singole domande, tali modifiche fossero state accettate, le percentuali sarebbero state adeguate ai nuovi valori. Criticità riscontrate nell attuazione della misura L apertura dei bandi è stata ritardata rispetto a quanto inizialmente programmato dalla Regione Piemonte, in attesa della risposta alle richieste di modifica delle percentuali massime di finanziamento. Per accelerare i tempi si è scelto di emanare comunque il bando sulla Piattaforma agroalimentare Azione: 2 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore forestale L'azione intende aumentare il livello di integrazione fra i soggetti operanti nelle diverse fasi della filiera forestale sostenendo i costi necessari per la creazione e costituzione delle forme di cooperazione e per la progettazione, sviluppo, realizzazione e sperimentazione di nuovi prodotti, processi e tecnologie, ivi comprese le attività preparatorie (design - sviluppo) e di test. L'aiuto è stabilito nella misura massima del 90% della spesa ammissibile nel limite del de minimis. Stato di avanzamento fisico e finanziario Nel periodo è stato emesso il seguente bando: Estremi Data di dell atto di apertura approvazione D.G.R del 9 luglio 2009 Data di scadenza Domande presentate Risorse al 31/12/2009 attivate ( ) Volume totale degli N. investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Istruttoria Spesa pubblica N. ammessa ( ) In corso L'ammissione a finanziamento è stata conclusa con la D.D. n. 509 del 17 febbraio Più della metà delle domande pervenute è risultata non ammissibile in quanto priva del contenuto innovativo richiesto dal bando. Pertanto le risorse erogate saranno inferiori rispetto alle risorse messe a bando; le conseguenti economie saranno oggetto di rimodulazione. Si ritiene che gli interventi saranno terminati in 30 mesi. Si prevede che la possibilità di presentare la richiesta di anticipo pari al 50% del contributo consentirà di raggiungere entro l'estate 2010 una buona capacità di spesa. Criticità riscontrate nell attuazione della misura 50

51 È stata riscontrata una certa difficoltà da parte dei potenziali beneficiari a inquadrare le possibili attività e azioni da attuare per conseguire gli obiettivi dell azione sulla base delle norme regolamentari vigenti, troppo rigide nel caso in cui si debba realizzare innovazione. Un altro aspetto problematico è legato alla valutazione del grado di innovazione delle proposte di progetto di sviluppo. È risultato in particolare difficoltoso reperire gli esperti esterni del nucleo di valutazione con specifiche conoscenze nel settore forestale, che sono stati individuati con molta difficoltà nei pochi elenchi istituiti a livello regionale e nazionale. Per ovviare a questo problema, in merito alla gestione del nucleo di valutazione è stato adottato un approccio quanto più flessibile possibile, ma che assicurasse il massimo grado di terzietà dei valutatori tramite i referee, che hanno valutato i progetti in forma anonima. Misura Infrastrutture connesse allo sviluppo e all'adeguamento dell'agricoltura e della selvicoltura L esistenza di un efficiente rete infrastrutturale è un fattore fondamentale dell economia rurale, quale volano della competitività del settore agricolo e forestale. Pertanto è stato ritenuto necessario intervenire nel potenziamento delle dotazioni infrastrutturali fisiche. La misura si propone di ampliare il campo di utilizzo e la fruibilità delle risorse forestali, delle risorse idriche e delle risorse rurali in genere favorendone la necessaria infrastrutturazione. Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Al 31/12/2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 100% 90% 80% 70% 68% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 0% 0% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 125. Indicazioni per la lettura del grafico al

52 Descrizione dell andamento della misura (relativamente ai soli trascinamenti) sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Numero di domande approvate Estratto dalla tabella G.3(2) Avanzamento del programma (solo trascinamenti) Come si evince dalla tabella riportata nel sottoparagrafo Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente, i pagamenti da effettuare a titolo di trascinamenti delle misure J, Q e R del PSR sono quasi terminati. L obiettivo in termini di domande approvate (a fine 2009, 35 domande su 40 preventivate) dovrebbe venire raggiunto. Le relative economie, pari a circa 500 mila euro, saranno riutilizzate nell ambito della stessa misura. La misura si articola nelle seguenti azioni: azione 1: Miglioramento e sviluppo delle infrastrutture in parallelo con lo sviluppo e l'adeguamento della selvicoltura. Non ancora attivata; azione 2: Gestione delle risorse irrigue; azione 3: Strade, acquedotti rurali. Di seguito si descrive nel dettaglio l andamento delle azioni attivate: Azione 2 - Gestione delle risorse irrigue L'azione è rivolta ai consorzi irrigui riconosciuti ai sensi della l.r. 21/99. Essa ha una dotazione finanziaria di 14 milioni di euro e si suddivide in 2 sottoazioni: - sottoazione 1: Miglioramento dei sistemi irrigui; - sottoazione 2: Utilizzazione delle tecniche di ingegneria naturalistica per la ristrutturazione dei canali irrigui. Sottoazione non attivata. Sottoazione 1 - Miglioramento dei sistemi irrigui Stato di avanzamento fisico e finanaziario Nel periodo è stato aperto il seguente bando: Estremi Data di dell atto di apertura approvazione D.D. n. 491 del 9/6/2009 Data di scadenza Domande presentate Risorse al 31/12/2009 attivate Volume totale ( ) N. degli investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 N. Spesa pubblica ammessa ( ) Istruttoria In corso Le istanze pervenute sono state 28, di cui 1 respinta perché pervenuta oltre il termine stabilito. Nel novembre 2009 è stata approvata la graduatoria dei soggetti ammessi agli aiuti. Nel corso del 2010 si provvederà all ammissione a finanziamento delle prime domande in graduatoria. Inoltre, i fondi stornati dalla sottoazione andranno a finanziare ulteriori domande in graduatoria dell azione Relativamente ai trascinamenti ancora presenti, si prevede di terminare i pagamenti nel corso del

53 125 - Azione 3 - Strade, acquedotti rurali L azione 3 si suddivide in 2 sottoazioni: - sottoazione 1: Ripristino di strade rurali al servizio di più aziende agricole; - sottoazione 2: Realizzazione, miglioramento e potenziamento di acquedotti rurali al servizio di più aziende agricole. Stato di avanzamento fisico e finanziario Nel periodo sono stati aperti i seguenti bandi: Estremi Data di dell atto di apertura approvazione D.D. n. 303/DB14.19 del 19/2/2009 Data di scadenza Domande presentate Risorse al 31/12/2009 attivate ( ) Volume totale degli N. investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Istruttoria Spesa pubblica N. ammessa ( ) In corso D.D. n. 575/DB14.19 del 26/3/ In corso TOTALE Entrambe le sottoazioni hanno riscosso un notevole gradimento presso i potenziali beneficiari, a fronte di risorse disponibili limitate. Le sottoazioni sono state attivate con ritardo a causa delle difficoltà riscontrate nell individuazione e autorizzazione dei centri abilitati al ricevimento e inserimento dei fascicoli di soggetti particolari (consorzi/società). Criticità riscontrate nell attuazione della misura: In sede di accertamenti/verifiche dei punteggi autoattribuiti in domanda, relativamente alle categorie di soci appartenenti al comparto agricolo, si è riscontrata estrema difficoltà nell accesso ai dati in possesso dell Inps, necessari per accertare l'effettivo stato di attività dell'iscritto. Tali difficoltà hanno comportato ritardi nella stesura delle graduatorie regionali di finanziamento. Misura Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare La misura si pone l obiettivo di sostenere e incentivare la partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare e per tale via: - valorizzare le produzioni di qualità; - assicurare i consumatori sulla qualità dei prodotti e dei processi produttivi; - incrementare il valore aggiunto di tali prodotti. Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario Al 31/12/2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 53

54 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 40% 30% 20% 10% 0% 0% 0% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 132. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Nel periodo sono stati aperti i seguenti bandi: Estremi Data di dell atto di apertura approvazione D.G.R. 22 Giugno 2009, n. 29 D.G.R. 22 Giugno 2009, n. 29 Data di scadenza Domande presentate Risorse al 31/12/2009 attivate ( ) Volume totale degli N. investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Istruttoria Spesa pubblica N. ammessa ( ) * * 0 0 In corso * * 0 0 In corso TOTALE * Il dato è provvisorio in quanto al 31/12/2009 il bando risultava ancora aperto. Si tratta di una misura di nuova introduzione nel PSR La corrispondente misura prevista dal regolamento (CE) n. 1257/1999 non era stata infatti inserita nel PSR della Regione Piemonte Il bando con data di apertura 26 maggio 2009 è stato oggetto di numerose proroghe motivate dalle modifiche della normativa sui sistemi di qualità. Per questo motivo il bando al 31/12/2009 risultava ancora aperto. Criticità riscontrate nell attuazione della misura La misura non ha fatto riscontrare il tasso di adesione preventivato, probabilmente a causa dell esiguità dell aiuto (non più di euro all anno per beneficiario). In ambito Arepo 42 sono stati organizzati incontri fra i referenti di misura delle Regioni aderenti per valutare le possibilità di semplificazione della misura anche attraverso apposita richiesta alla Commissione europea. Misura Attività di informazione e promozione riguardo ai prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare La misura persegue l'obiettivo di informare i consumatori sull'esistenza e sulle specifiche dei prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare tramite il sostegno alle associazioni di produttori. In particolare lo scopo specifico di tale misura è espandere e ricercare nuovi sbocchi di mercato per i prodotti di qualità mediante: 42 Associazione delle Regioni europee per i prodotti di origine. 54

55 - la sensibilizzazione dei consumatori sull'esistenza e sulle caratteristiche dei prodotti inseriti nei sistemi di qualità; - il sostegno alle associazioni di produttori affinché informino i consumatori e promuovano i prodotti ottenuti nell'ambito di sistemi di qualità sovvenzionati dagli Stati membri nei rispettivi programmi di sviluppo rurale, anche al fine di espanderne gli sbocchi di mercato. Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario Al 31/12/2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 100% 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 12% 0% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 133. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Nel periodo sono stati aperti i seguenti bandi: Domande presentate Domande ammesse Estremi al 31/12/2009 al 31/12/09 Data di Data di Risorse dell atto di apertura scadenza attivate ( ) Volume totale Istruttoria approvazione Spesa pubblica N. degli investimenti N. ammessa ( ) ( ) D.D. 14 Luglio , n Conclusa D.D. 16 Dicembre 2009, n In corso TOTALE

56 Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR 133 Numero di azioni sovvenzionate % Estratto dalla tabella G3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) L andamento della misura è da ritenere confortante, visto l interesse del territorio dimostrato con l ampia partecipazione e la presentazione di progetti il cui contenuto è in linea con gli obiettivi della misura. Si prevede che gli obiettivi saranno raggiunti senza particolari difficoltà. 56

57 2.2.2 Asse 2: Miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale Dotazione finanziaria asse 2 (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Al 31/12/2009 l asse 2 presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 36% 30% 20% 15% 20% 19% 10% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario dell asse 2. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. N.B. L apparente anomalia di un importo liquidato maggiore dell importo ammesso è dovuta alla concessione di anticipi ai beneficiari. Per risolvere la situazione di impasse nei pagamenti dovuta ai problemi di foto-interpretazione, Arpea si è avvalsa dell art. 9 del regolamento (CE) n. 1975/2006, concedendo anticipi dei pagamenti pari al 75% dell aiuto, dopo il compimento dei controlli amministrativi previsti dall art. 11 del medesimo regolamento, riservandosi di risolvere le anomalie prima del saldo. Andamento generale dell'asse rispetto agli obiettivi prefissati secondo gli indicatori di risultato Per il monitoraggio dell andamento dell asse 2, la tabella III dell allegato VIII al regolamento (CE) n. 1974/2006 e il QCMV prevedono un unico indicatore comune di risultato (R 6: superficie soggetta a una gestione efficace del territorio), articolato rispetto ai 5 obiettivi ambientali al raggiungimento dei quali la suddetta superficie ha contribuito con successo: a) invertire il declino della biodiversità e salvaguardare gli habitat agricoli e forestali di alto pregio naturale; b) migliorare la qualità dell acqua; c) attenuare i cambiamenti climatici; d) migliorare la qualità del suolo, e) evitare la marginalizzazione e l abbandono delle terre. Nell allegato A.3 (Tabelle degli indicatori comuni per il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo rurale ) della presente Relazione è riportata la tabella degli indicatori di risultato prevista dalla parte II del documento Indicatori comuni per il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo rurale diffuso dalla DG 57

58 AGRI nel mese di dicembre Nel rimandare a tale allegato per la lettura integrale della tabella e dei relativi commenti esplicativi, si riporta di seguito un estratto della tabella di risultato relativa alle misure dell asse 2. Tabella R. 6 - Superficie soggetta a una gestione efficace del territorio 43 Ambito Agricoltura Silvicoltura Note: Misura correlata Biodiversità Superficie soggetta a una gestione efficace del territorio (ha) Qualità dell'acqua Cambiamento climatico Qualità del suolo Riduzione della marginalizzazione Indennità a favore delle zone montane e di altre zone 71307, ,97 caratterizzate da svantaggi naturali Natura 2000 NP NP NP NP NP Indennità connesse alla direttiva NP NP NP NP NP 2000/60/CE Misure agroambientali , , , , ,83 Benessere degli animali NI NI NI NI NI Investimenti non produttivi NI NI NI NI NI Imboschimento di terreni agricoli , Sistemi agroforestali NP NP NP NP NP Imboschimento di superfici non agricole NP NP NP NP NP Natura 2000 NP NP NP NP NP Misure silvoambientali NP NP NP NP NP Ricostituzione del potenziale produttivo forestale e interventi NI NI NI NI NI preventivi Investimenti non produttivi NI NI NI NI NI (estratto dall allegato A.3 della presente Relazione) NP = misura non inclusa nel programma. NI = misura inclusa nel programma ma non ancora avviata. Come si evince dalla tabella R.6, le uniche misure che hanno iniziato a produrre risultati sono le misure 211 e 214 (sia relativamente a nuovi impegni che a trascinamenti) e la misura 221 (esclusivamente per impegni della passata programmazione). Misura 211 Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane L'indennità a favore degli agricoltori delle zone montane (denominata correntemente indennità compensativa) è un premio concesso agli agricoltori operanti nelle zone montane per controbilanciare almeno in parte gli svantaggi naturali a cui è soggetta l'attività agricola in tali 43 La tabella è stata compilata seguendo le indicazioni dell allegato 3 al QCMV (Guidance note I - Result Indicator Fiches), secondo cui la superficie soggetta a una gestione efficace del territorio che ha contribuito agli obiettivi ambientali riportati in testata (biodiversità ecc.) è quella corrispondente alle azioni delle misure dell asse 2 portate a compimento. Per l attribuzione alle diverse azioni della misura 214 degli obiettivi ambientali sono state utilizzate le correlazioni riportate nella tabella 1 del (Pagamenti agroambientali) del PSR Ai fini della compilazione della tabella, la superficie considerata interessata da ogni azione è la superficie a premio della campagna per la quale è stato verificato e compensato il massimo delle superfici. Con riferimento al periodo , la campagna di massima performance è il 2007 per le misure 211 e 221 e per le azioni 1, 2 e 7 della misura 214. Per le azioni 3, 4 e 6 della misura 214, che sono state avviate nel 2009, relative superfici sono state sommate a quelle dei trascinamenti della campagna 2007; per l azione 214.9, avviata nel 2009, sono state considerate le superfici compensate in quell anno; per l azione e i relativi trascinamenti, sono stati sommati gli stock delle unità di bestiame adulto (UBA) compensate nella vecchia e nella nuova programmazione, applicando il fattore di conversione di 0,5 ha/uba. 58

59 zone. L obiettivo della misura è la prevenzione dei rischi di marginalizzazione e di abbandono di tali zone, contribuendo alla tutela del territorio e dei sistemi agro-forestali ad alto valore naturale. Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario Al 31/12/2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 100% 90% 80% 70% 60% 50% 43% 40% 30% 20% 18% 24% 23% 10% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato. Andamento finanziario della misura 211. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2 N.B. L apparente anomalia di un importo liquidato maggiore dell importo ammesso è dovuta alla concessione di anticipi ai beneficiari. Per risolvere la situazione di impasse nei pagamenti dovuta ai problemi di foto-interpretazione, Arpea si è avvalsa dell art. 9 del regolamento (CE) n. 1975/2006, concedendo anticipi dei pagamenti pari al 75% dell aiuto, dopo il compimento dei controlli amministrativi previsti dall art. 11 del medesimo regolamento, riservandosi di risolvere le anomalie prima del saldo. Nel periodo sono stati aperti i seguenti bandi: Estremi Data di dell atto di apertura approvazione D.G.R. n D.G.R. n D.G.R. n Data di scadenza Domande presentate Domande ammesse Risorse al 31/12/2009 al 31/12/09 attivate Istruttoria ( ) Spesa pubblica N. Spesa pubblica ( ) N. ammessa ( ) 02/04/07 09/07/ In corso 17/03/08 15/05/ In corso 02/03/09 15/05/ In corso TOTALE Gli obiettivi non finanziari sono stati sostanzialmente rispettati, in quanto si ritiene che il calo di domande presentate nel periodo 2007/2009 sia fisiologico. Non bisogna però negare che vi sia stato un effetto disincentivante sui potenziali beneficiari, generato dai ritardi nei pagamenti 59

60 dovuti ai controlli GIS e ai documenti integrativi richiesti agli agricoltori per correggere le anomalie. Probabilmente, per alcuni potenziali beneficiari, l importo del contributo non è incentivante rispetto ai vincoli e ai controlli previsti. Nelle zone montane le aziende di solito non hanno superfici coltivate molto ampie e la superficie minima per presentare la domanda è di 3 ettari. Ne consegue che un numero consistente di beneficiari usufruisce di premi molto bassi, dell ordine di all anno. Si segnala come nella pratica l adesione a questa misura si accompagni spesso all adesione alla misura 214 e in particolare all azione (sistemi pascolivi estensivi). Complessivamente nel periodo sono state attivate risorse, sulla base delle domande presentate, per oltre (somma dei tre bandi). Tuttavia l importo pagato è stato pari a poco più della metà, Nel corso dell anno 2009 sono stati pagati aiuti per un importo complessivo di ; di questi soltanto hanno riguardato la campagna Ciò denota quindi un ritardo nei pagamenti, che si trascina dal 2007, imputabile quasi esclusivamente ai tempi richiesti per i controlli GIS e all elevatissimo numero di anomalie da questi generate. La concessione di anticipi ai beneficiari genera l apparente l anomalia di un liquidato maggiore dell ammesso. I trascinamenti sono stati quasi tutti pagati. La tabella di cui al 8 del PSR per questa misura non prevede finanziamenti nazionali integrativi ( aiuti di Stato ). Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura 211 Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR Numero di aziende beneficiarie % SAU beneficiarie (ha) 10293, , % Estratto dalla tabella G.3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) Sebbene vi sia stato un certo calo delle adesioni a questa misura per i motivi sopra esposti, si prevede che il numero di aziende beneficiarie posto come obiettivo possa essere raggiunto senza difficoltà, così come l obiettivo di SAU beneficiaria attestandosi entrambi i tassi di esecuzione, a fine 2009, sopra l 85%. In altre parole è possibile affermare che l analisi della domanda potenziale effettuata in sede di programmazione è stata corretta, anche grazie alla storicità della misura. Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Numero di aziende beneficiarie Estratto dalla tabella G.3(2) Avanzamento del programma (solo trascinamenti) Come si evince dalla tabella riportata nel sottoparagrafo Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente, i pagamenti da effettuare a titolo di trascinamenti della misura E del PSR sono quasi terminati. L obiettivo in termini di domande approvate (a fine 2009, domande su preventivate). Criticità riscontrate nell attuazione della misura 60

61 Come precedentemente accennato, la principale difficoltà nell applicazione della misura è dovuta ai controlli GIS. Oltre a causare ritardi nei pagamenti inconveniente comune ad altre misure cosiddette a superficie il sistema di controllo delle superfici comporta problemi specifici per la misura 211 a causa della localizzazione territoriale dell intervento. Le zone montane infatti sono caratterizzate da una copertura forestale molto diffusa anche nelle zone coltivate. Tale circostanza genera numerosissime discordanze tra superficie dichiarata e superficie eleggibile, non tutte effettive. La risoluzione di tali anomalie richiede un enorme mole di lavoro e comporta notevoli ritardi nei pagamenti. I principali problemi che rallentano od ostacolano l applicazione della misura non possono tuttavia essere risolti a livello regionale, ma richiedono un coinvolgimento dei livelli nazionale (Agea) e comunitario. Inoltre, considerata l esiguità degli importi unitari, potrebbe essere opportuno differenziare i controlli in base all entità dell aiuto erogato: si reputa infatti che contributi annui inferiori a non giustifichino l attuale mole di lavoro amministrativo da parte dei soggetti coinvolti a diverso titolo nella gestione delle domande (Arpea, Caa, Regione, Comunità montane, Società incaricata dei controlli GIS, ecc.). Misura 214 Pagamenti agro-ambientali I pagamenti agro-ambientali sono necessari per supportare uno sviluppo sostenibile delle aree rurali e rispondere alla crescente domanda da parte della società di servizi ambientali. I pagamenti erogati con questa misura incoraggiano gli agricoltori e altri operatori a produrre beni pubblici a favore della società nel suo insieme attraverso l introduzione o la continuazione di metodi di produzione compatibili con la protezione ed il miglioramento dell ambiente, il paesaggio e le sue caratteristiche, le risorse naturali, il suolo e la biodiversità. La misura favorisce l'adozione di metodi produttivi compatibili con la salvaguardia e il miglioramento dell'ambiente e dello spazio naturale, in riferimento agli obiettivi specifici dell'asse 2: conservazione della diversità biologica, tutela delle risorse idriche, del suolo e del paesaggio, contrasto dei mutamenti climatici. L attività di programmazione si è svolta a partire dall analisi del territorio regionale e delle necessità di intervento emerse nei confronti dei fattori ambientali, alla luce dei pregi o delle caratteristiche della realtà agricola piemontese da preservare o valorizzare e, al contrario, delle criticità nei confronti delle quali cercare di intervenire per ridurne gli effetti negativi. A partire dagli obiettivi specifici dell asse 2 indicati dagli orientamenti strategici comunitari e dal piano strategico nazionale (conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agroforestali ad alto valore naturale, tutela delle risorse idriche, riduzione dei gas serra e tutela del territorio) e dalle azioni chiave individuate per soddisfare i fabbisogni, sono stati individuati gli strumenti che apparivano più adeguati per il raggiungimento degli obiettivi. Le competenze La Regione esercita le funzioni di programmazione, indirizzo e vigilanza di cui all art. 3 della legge regionale n. 34/1998 ed emana i bandi di apertura dei termini per la presentazione delle domande. La Direzione regionale Agricoltura e l Arpea sono incaricate, per quanto di rispettiva competenza, dell emanazione delle disposizioni tecniche, procedurali ed organizzative. Specifiche disposizioni in materia possono essere fornite anche dagli organismi deputati alle verifiche del SIGC nonché al coordinamento del pagamento degli aiuti. L Arpea, in particolare, redige il manuale delle procedure che disciplina in modo particolareggiato le fasi del procedimento amministrativo e dei controlli Il manuale delle misure connesse alle superfici e agli animali di cui al titolo I del regolamento (CE) n. 1975/2006 (fra cui è compresa la misura 214) è scaricabile all indirizzo 61

62 In applicazione della legge regionale n. 17/1999 Riordino dell esercizio delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale, caccia e pesca, le domande agroambientali sono istruite da Province e Comunità montane (enti delegati). Sulla base di convenzioni stipulate con l Arpea, gli enti delegati provvedono al ricevimento delle domande, all istruttoria, al controllo, all approvazione delle stesse (accoglimento totale o parziale o respingimento) e alla consequenziale produzione di un elenco di liquidazione. A conclusione degli accertamenti circa il possesso dei requisiti, degli esiti delle verifiche del SIGC e del rispetto degli impegni agroambientali, gli enti delegati predispongono gli elenchi dei beneficiari cui spetta la corresponsione degli aiuti e li propongono all Arpea per il pagamento. L Arpea, svolti ulteriori controlli, ne autorizza la liquidazione. I centri autorizzati di assistenza agricola (Caa) sono stati incaricati della costituzione, della tenuta e dell aggiornamento dei fascicoli aziendali in Piemonte e possono essere incaricati dall agricoltore di provvedere anche alla predisposizione delle domande per conseguire aiuti pubblici. Il Csi-Piemonte fornisce supporto alla gestione informatica delle domande predisponendo i software in base alle indicazioni dell AdG e dell Arpea, estraendo dati a livello massale nei casi necessari e garantendo assistenza tecnica ai soggetti compilatori. L attività regionale L AdG ha effettuato fin dall inizio, come detto, l attività di programmazione, continuando in seguito a verificare l applicabilità delle azioni e intervenendo sulle stesse ove necessario con modifiche del contenuto tecnico o amministrativo/procedurale presentate all esame della Commissione europea per ottenerne l approvazione. A questo proposito si segnala che: - in merito alle modifiche apportate al testo del PSR, sia nel 2008 che nel 2009 è stato necessario intervenire per la misura 214; i dettagli vengono commentati nella scheda delle azioni oggetto delle modifiche; - a seguito dell approvazione del regolamento (CE) n. 74/2009 è stato necessario adeguare il contenuto del PSR, compresa la misura 214, alla quale sono state assegnate risorse aggiuntive. In particolare, la dotazione finanziaria delle azioni e è stata incrementata per finanziare tipi di operazioni finalizzate alla priorità della biodiversità; - contestualmente alla modifica Health Check è stata definita la demarcazione con l articolo 68 del regolamento (CE) n. 73/ Dette modifiche sono state approvate il 10 dicembre 2009 dal Comitato per lo sviluppo rurale e fanno parte della versione vigente del PSR. L AdG predispone i bandi di apertura dei termini per la presentazione delle domande di aiuto dopo aver effettuato la consultazione degli enti delegati, delle espressioni organizzate del mondo agricolo e dei Caa. I riferimenti degli atti con i quali sono stati approvati i bandi sono riportati per ogni anno di competenza nelle schede delle azioni in cui si articola la misura. La cronistoria dell applicazione della misura, in estrema sintesi, è la seguente: - il primo bando, risalente al 2 aprile 2007, emanato prima dell approvazione del PSR (avvenuta il ) per concedere agli agricoltori la possibilità di presentare adesioni già nella campagna 2007 in modo anticipato e condizionato, aveva interessato le azioni 214.1, e rispetto alle quali era più consolidata l esperienza derivante dalla precedente programmazione; - l anno 2008 è stato principalmente dedicato all emanazione e applicazione delle disposizioni operative per l adeguamento del bando anticipato e delle procedure legate ai bandi stessi, ad esempio la definizione dei criteri di selezione e priorità che sono stati presentati al Comitato di sorveglianza per la prima volta il e in sedute successive in relazione all attivazione di altre azioni agroambientali. Nello stesso anno è stato inoltre approvato lo 45 Cfr. il della presente Relazione. 62

63 schema delle riduzioni di premio applicabili ai premi dell anno 2007, in attesa dell emanazione del decreto ministeriale specifico sull argomento; - l anno 2009 è stato dedicato alla preparazione ed emanazione di bandi riguardanti anche le azioni che avevano ricevuto l approvazione soltanto alla fine del 2008, come le azioni e Nel corso della campagna 2009 è stata consentita la presentazione di nuove domande di aiuto ai giovani agricoltori insediatisi ai sensi della misura 112 del PSR, realizzando un effetto sinergico tra misure e concedendo a tali soggetti la possibilità di mettere in pratica l intento di svolgere impegni di natura ambientale o a favore della produzione biologica. Essi, infatti, avevano già manifestato tale intento aderendo alla domanda della citata misura dell asse 1. Il Settore Agricoltura sostenibile definisce le dichiarazioni e gli impegni contenuti nella modulistica che gli agricoltori compilano e sottoscrivono per aderire agli impegni agroambientali o per confermarli. Le dichiarazioni e gli impegni sono dettagliati per ognuna delle azioni o sottoazioni del PSR, vengono approvati con determinazione dirigenziale e vengono aggiornati ogni anno in funzione dell entrata in vigore di nuove norme comunitarie, nazionali o regionali. Vengono inoltre emanate annualmente, in collaborazione con l Arpea, disposizioni tecniche e operative per la presentazione delle domande di pagamento. Per quanto attiene il coordinamento degli enti delegati, si sottolinea come già attraverso le disposizioni menzionate venga svolta attività di indirizzo attraverso specifiche circolari di precisazioni o interpretazioni delle norme comunitarie o regionali o fornendo pareri nelle forme più opportune (in qualche caso anche a mezzo posta elettronica) 46. Si segnala altresì il clima di collaborazione con altre strutture regionali, in particolare con quelle competenti per le misure dell asse 2 più strettamente connesse alla misura 214, cioè le misure 211 e 221, in collaborazione delle quali sono state emanate le disposizioni procedurali e informatiche necessarie a determinare la compatibilità (o incompatibilità) e cumulabilità (o non cumulabilità) dei rispettivi premi 47. Confronti costruttivi vengono inoltre svolti con i referenti della misura 215. Le strutture citate sono anche regolarmente consultate per allineare le scadenze nella presentazione delle domande o di altra documentazione e per condividere le indicazioni tecniche da fornire ai richiedenti nel caso di misure/interventi aventi aspetti in comune (come la zona di applicazione o i criteri di priorità incrociati). Per quanto riguarda invece le attività di informazione agli agricoltori 48, con la determinazione dirigenziale n del sono stati adottati i modelli dei questionari da sottoporre agli agricoltori al fine di monitorare il grado di consapevolezza degli impegni intrapresi e dei vantaggi ambientali ad essi collegati. Si è previsto che tali modelli venissero utilizzati dagli enti delegati nel corso dei controlli in loco presso le aziende. Grosso rilievo ha costituito l attività svolta per la definizione del sistema di inadempienze e di conseguenti penalità da attribuire in applicazione del regolamento (CE) n. 1975/2006 e del decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali n del e ss.mm.ii. in tema di pagamenti diretti, condizionalità e sviluppo rurale, abrogato dal d.m del Per un approfondimento della attività di sorveglianza nei confronti degli enti delegati, cfr. il della presente Relazione. 47 Dette disposizioni sono state approvate con la determinazione dirigenziale n. 459 del 29 maggio Nel 2008 era già stata effettuata un informativa a tutti gli agricoltori aderenti alle azioni o nel 2007, inviata al fine di informarli sul cambiamento di alcune condizioni (nel livello dei premi o nel livello degli impegni) a seguito dell approvazione da parte delle Commissione europea. In alcune occasioni (convegni, ecc.) sono state fornite informazioni sulla misura

64 Con la determinazione dirigenziale n. 699 del sono state approvate le check-list per rilevare eventuali inadempienze nei confronti di impegni tecnici o documentali riguardanti le azioni 214.3, 214.4, 214.6/1 e nuove check-list per le azioni e La definizione del sistema di riduzioni ed esclusioni nel 2009 ha riguardato in particolare le azioni 214.3, e 214.6/1, mentre per l azione le possibili inadempienze e le conseguenti riduzioni ed esclusioni hanno coinciso con quelle dei corrispondenti impegni aggiuntivi che fino al 2008 erano inseriti nell ambito delle azioni e Esse hanno quindi necessitato soltanto di un piccolo adeguamento, approvato con la determinazione dirigenziale n del Attività di controllo I controlli in loco degli impegni agro-ambientali sono previsti dall art. 12 del regolamento (CE) n. 1975/2006 per accertare la sussistenza dei requisiti e il mantenimento degli impegni per l accesso ai regimi di aiuto. L Arpea ha il compito di predisporre le procedure affinché i controlli siano svolti secondo modalità coerenti con le vigenti normative comunitarie e nazionali e di accertare l efficacia e l efficienza delle procedure adottate. Ai sensi del regolamento (CE) n. 1290/2005, fatta eccezione per il pagamento, l organismo pagatore può delegare l esecuzione dei controlli a soggetti terzi. Ai sensi del regolamento (CE) n. 885/2006 la formalizzazione del rapporto di delega avviene attraverso la stipula di convenzioni fra Arpea e ogni singolo soggetto delegato. I soggetti coinvolti a livello nazionale sono: Agea coordinamento, Agea organismo pagatore e SIN s.r.l. (ente strumentale preposto a svolgere attività per conto di Agea). I soggetti coinvolti a livello regionale sono: Arpea, Province, Comunità montane e Corpo forestale dello Stato. Di seguito sono elencati gli organismi di controllo specializzati e/o le autorità nazionali competenti per ciascuna misura agro-ambientale e le rispettive responsabilità: - Agea coordinamento: supervisiona l applicazione armonizzata della normativa comunitaria e delle relative procedure di autorizzazione, esecuzione e contabilizzazione degli aiuti comunitari; rende disponibile le informazioni ai fini dell esecuzione dei controlli previsti nell ambito del SIGC; procede in condivisione con l organismo pagatore a predisporre i criteri di estrazione e alla selezione del solo campione condizionalità; - Arpea: assicura la conformità delle erogazioni effettuate alle normative comunitarie, attraverso il governo delle strutture di gestione e controllo degli aiuti; recepisce la normativa comunitaria e nazionale mediante l emanazione di manuali delle procedure e dei controlli nonché di circolari applicative per la gestione degli aiuti; è responsabile dei controlli di ammissibilità (controlli amministrativi e controlli in loco) relativi alle misure del PSR; procede alla selezione del campione dei controlli in loco (esclusa la condizionalità) e all invio del campione agli enti incaricati al controllo; provvede al recupero degli esiti e al successivo invio ai soggetti incaricati per la chiusura del procedimento; effettua i controlli di secondo livello sulle attività delegate. - Agea organismo pagatore: effettua il controllo di ammissibilità sulle superfici e i controlli sulla condizionalità; - Province, Comunità montane e Corpo forestale dello Stato: verificano la consistenza zootecnica ed effettuano controlli sugli impegni specifici di misura. Per le verifiche riguardanti le azioni (produzione integrata) e (produzione biologica) si procede all effettuazione di analisi sui residui di fitofarmaci. 49 Nel 2008 erano già state definite le check-list per ogni azione/sottoazione per la rilevazione delle inadempienze e le penalità da applicare, articolate in ordine alla gravità, entità e durata di esecuzione delle medesime. Con la deliberazione della Giunta regionale n del 1 agosto 2008 e ss.mm.ii. erano stati stabiliti i criteri generali per l applicazione delle riduzioni, esclusioni e recupero delle somme indebitamente erogate a titolo degli aiuti del sostegno allo sviluppo rurale nel territorio piemontese. Con la determinazione dirigenziale n del erano stati definiti gli impegni, le violazioni e le relative riduzioni ed esclusioni da imputare agli agricoltori per cui siano state accertate inadempienze nell applicazione delle azioni agroambientali attivate entro il 2008 (azioni 214.1, e 214.8). 64

65 Criticità riscontrate a livello generale nella gestione della misura Le prime campagne si sono rivelate particolarmente complesse nella verifica dell ammissibilità delle superfici richieste a premio rilevate con la fotointerpretazione, come richiesto dal SIGC. Ciò ha determinato forti ritardi nei pagamenti. Per questo motivo l Arpea si è avvalsa dell art. 9 del regolamento (CE) n. 1975/2006 per concedere anticipi sui pagamenti pari al 75% dell aiuto, dopo il compimento dei controlli amministrativi previsti dall art. 11 del medesimo regolamento. L anno 2008 ha coinciso con l aggiornamento periodico (cosiddetto refresh) della fotointerpretazione a seguito dei voli aerei effettuato su 3 province piemontesi. Ciò ha comportato la generazione di migliaia di anomalie che hanno bloccato le domande con una superficie ammissibile inferiore al 75% ed hanno inevitabilmente ritardato il pagamento delle altre. Le domande sospese sono state oggetto di approfondimenti e verifiche spesso in contraddittorio con gli stessi agricoltori. Anche la campagna 2009 ha risentito dello stesso problema soprattutto per le azioni attivate a partire da tale anno, come ad esempio l azione 214.6, la cui applicazione in zone a forte acclività rende ancora più marcati i problemi derivanti dalla fotointerpretazione e i conseguenti ritardi nei pagamenti. A livello amministrativo, una criticità nell applicazione della misura è rappresentata dal numero degli enti delegati all istruttoria e ad altre fasi del procedimento (Province e Comunità montane). La necessità di trasmettere in modo capillare le informazioni dall AdG agli enti delegati e di controllare l uniformità di applicazione delle disposizioni da parte di questi ultimi costituiscono una difficoltà non secondaria. Inoltre, nel corso del 2009 il riordino territoriale, illustrato al della presente Relazione, ha comportato una ri-organizzazione e la riduzione del numero delle Comunità montane determinando una situazione temporanea di incertezza della sfera di competenza di ciascuna. Giustificazione della tempistica adottata Come anticipato sopra, l AdG ha scelto di emanare il primo bando già prima dell approvazione del PSR esclusivamente per le 3 azioni che rappresentavano (nelle azioni analoghe della precedente programmazione) gli interventi con un maggior numero di adesioni e per le quali era nota la potenziale capacità delle aziende agricole di rispettarne gli impegni. Peraltro nel 2007 (e ancora fino al 2009) per alcuni interventi della misura F del PSR si riscontravano ancora molte domande in corso di impegno, in particolare per quanto riguarda l azione a favore dei pascoli estensivi. Nel corso del 2008 erano stati messi in campo tutti gli adempimenti amministrativi e tecnici affinché le aziende che avevano aderito in modo condizionato potessero adeguarsi alle nuove condizioni, verificando anche che i valori di riferimento degli elementi nutritivi della baseline trovassero riscontro trasversalmente in altre azioni della misura. Sempre nel corso del 2008 era stato necessario sottoporre all esame del Comitato di sorveglianza i criteri di selezione e priorità delle azioni (ad esempio della 214.3), circostanza che aveva procrastinato la definizione dei bandi. Due azioni (214.6 e 214.9) cui erano state apportate modifiche nelle fasi di negoziato sono state approvate soltanto il 5 novembre 2008, per cui i relativi bandi sono stati aperti soltanto nell annualità Altre precisazioni circa la tempistica delle procedure adottate sono contenute nelle scheda specifiche di azione. Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( )

66 Andamento finanziario complessivo: 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 40% 30% 20% 18% 24% 23% 10% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 214. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. N.B. L apparente anomalia di un importo liquidato maggiore dell importo ammesso è dovuta alla concessione di anticipi ai beneficiari. Per risolvere la situazione di impasse nei pagamenti dovuta ai problemi connessi alla fotointerpretazione, l Arpea si è avvalsa dell art. 9 del regolamento (CE) n. 1975/2006 che consente la concessione di anticipi dei pagamenti pari al 75% dell aiuto, previo compimento dei controlli amministrativi previsti dall art. 11 del medesimo regolamento, riservandosi di risolvere le anomalie prima del saldo. Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura 214 Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR Numero di aziende beneficiarie % Superficie complessivamente interessata dall'aiuto (ha) 35434, , % Superficie fisica interessata dal sostegno (ha) 33661, , % Numero di contratti % Estratto dalla tabella G.3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) Si prevede che gli obiettivi relativamente al numero di aziende beneficiarie e al numero di contratti saranno raggiunti senza particolari difficoltà, dal momento che a fine 2009 i tassi di esecuzione si attestavano entrambi sopra il 50%. Sebbene la superficie interessata rappresenti meno del 50% di quella pianificata, si prevede che anche in questo caso non ci saranno particolari problemi a raggiungere gli obiettivi, grazie, fra l altro, all apertura della misura ad aziende che non avevamo mai aderito ai pagamenti agro-ambientali avvenuta nei bandi La misura si articola in diverse azioni di seguito trattate singolarmente Applicazione di tecniche di produzione integrata L applicazione di tecniche di produzione integrata è meritevole di sostegno per i molteplici benefici ambientali che può determinare su ampia scala, in merito alla conservazione e all incremento della biodiversità, alla tutela della qualità delle acque e del suolo, all azione di 66

67 contrasto rispetto ai cambiamenti climatici. Le tecniche di produzione integrata, infatti sono atte a: - limitare l inquinamento da fertilizzanti e fitofarmaci, con particolare riferimento ai principi attivi di più elevata tossicità; - favorire il risparmio idrico e incrementare la dotazione di sostanza organica del suolo mediante l obbligo di rotazione minima e il divieto di ristoppio, più restrittivo di quello prescritto dal regime di condizionalità; - favorire la diversità biologica negli appezzamenti coltivati, attraverso il contenimento dell impiego dei mezzi chimici; - favorire la varietà del paesaggio agrario e la biodiversità mediante l avvicendamento delle colture. L articolazione prescelta dell intervento prevede la facoltà di aderire, in aggiunta agli impegni di base, a ulteriori impegni ad adesione facoltativa. Gli impegni aggiuntivi sono finalizzati al conseguimento dei seguenti obiettivi: - incrementare la dotazione di sostanza organica nel suolo e contrastare i fenomeni erosivi mediante la copertura vegetale dei seminativi nel periodo autunnale e invernale, l inerbimento di frutteti e vigneti e la pacciamatura con materiali biodegradabili; - favorire la biodiversità negli appezzamenti coltivati attraverso l adozione di opportune pratiche (erbai intercalari autunno-invernali, inerbimento di vigneti e frutteti, manutenzione di nidi artificiali). Stato di avanzamento fisico e finanziario Quadro di sintesi dei bandi (D.G.R. precedute da 1 ) per la presentazione di domande di aiuto e/o delle disposizioni (D.G.R. precedute da 2 ) per la presentazione di domande di pagamento emanati nel periodo : Estremi dell atto di approvazione 1 D.G.R. n del e ss.m.ii. 2 D.G.R. n del D.G.R. n del * 2 D.G.R. n del Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 Spesa N. pubblica ( ) Domande ammesse al 31/12/2009 Istruttoria Spesa pubblica N. ammessa ( ) 02/04/07 15/06/ ca , ,93 In corso 21/04/08 15/05/ , ,17 In corso 23/04/09 15/05/ , In corso 23/04/09 15/05/ , In corso TOTALE * Bando destinato ai giovani agricoltori insediatisi mediante la misura 112. Ridefiniti in riduzione nel 2008 secondo il valore della presentazione delle domande di pagamento di quell anno. La presentazione delle domande nel 2007 era stata consentita dal bando anticipato e condizionato all approvazione da parte dei servizi della Commissione. L approvazione da parte della Commissione ha inciso sull impegno a ridurre la concimazione azotata per un valore del 30% che nella proposta iniziale del PSR era diversamente calcolata, riferendo la riduzione di uso di concimi ai 3 elementi nutritivi (fosforo, azoto e potassio). Più di duecento aziende non hanno confermato l impegno nel 2008 o hanno rescisso il contratto prima di presentare la domanda 2008, in considerazione anche del fatto che i primi pagamenti sono avvenuti soltanto nel 2008 inoltrato. 67

68 A livello territoriale le domande in corso di impegno nel 2009 sono prevalentemente concentrate nelle province di Alessandria, Asti, e Cuneo che detengono il 93% del totale 50. Si è riscontrato un basso tasso di adesione nel caso di aziende cerealicole (e ancor più per le aziende produttrici di mais) nelle zone di pianura. Ciò è imputabile al livello di premio non ritenuto sufficiente a compensare i costi delle operazioni richieste e in particolare a remunerare l obbligo di rotazione, come cadenzato dall azione Cumulativamente negli anni si è raggiunto circa il 77% del valore-obiettivo degli indicatori di prodotto. Il pieno raggiungimento sarà possibile negli anni seguenti a seguito dei bandi che consentono nuove adesioni. La spesa a favore di quest azione, che in termini numerici di domande e di importi è di gran lunga prevalente rispetto alle altre due azioni (214.2 e 214.8) attivate nel 2007, ha risentito fortemente dei ritardi nei pagamenti dovuti alle anomalie di superficie derivanti dalla fotointerpretazione. Pur tenendo conto degli aggiornamenti periodici delle foto aeree e della conseguente interpretazione dei dati, si presume che gradualmente i pagamenti delle campagne successive al 2009 possano riallinearsi sufficientemente con l anno di competenza. Criticità riscontrate nell attuazione dell azione La difficoltà principale per le aziende è consistita nell adeguamento ai valori di concimazione. La bassa adesione all impegno aggiuntivo biodiversità nelle risaie, rispetto alla potenzialità dell intervento calcolata sulla base delle superfici coltivate a riso in Piemonte, ha indotto ad adottare la soluzione descritta a proposito dell azione 214.9, cui si rimanda. Per far fronte a questa criticità, con la modifica al PSR apportata nel 2008 si è reso autonomo l impegno aggiuntivo che è andato a costituire l azione Conseguentemente, l importo necessario a compensare le superfici aderenti all impegno aggiuntivo nel 2008 a titolo di impegni delle domande è stato trasferito dal 2009 sull azione Per migliorare la possibilità di selezionare l adesione all azione delle aziende ricadenti in particolari territori (ad esempio in zone con problemi ambientali, come ad esempio le zone vulnerabili da nitrati, ZVN) sarebbe necessario migliorare la flessibilità della quantificazione riguardante il pagamento. Con l attuale meccanismo di quantificazione del pagamento, emanare bandi finalizzati alle aziende ricadenti in tali zone sicuramente escluderebbe le aziende che non vi ricadono, ma non fornirebbe alcuna assicurazione che le aziende ricadenti in ZVN aderiscano in misura significativa. Infatti il reddito a livello di baseline delle aziende ricadenti in ZVN è più basso di quello riscontrabile in aziende analoghe per ordinamento tecnico-organizzativo, ma situate all esterno delle ZVN. Tale fatto si verifica in quanto le aziende in ZVN sono tenute già a livello di baseline ad adottare comportamenti più limitanti rispetto alle altre aziende (minore uso di fertilizzanti e/o di fitofarmaci, altre limitazioni del pieno utilizzo del suolo a fini produttivi ecc) e queste limitazioni hanno l effetto di ridurre il reddito. Ciò significa che anche la differenza tra il reddito di baseline ed il reddito quantificabile a seguito dell adesione all azione è inferiore alla differenza quantificabile nelle corrispondenti aziende al di fuori delle ZVN. Per conseguenza, anche il pagamento risulta inferiore e non più interessante a fronte dei disagi a cui l agricoltore va incontro aderendo all azione. Detti disagi sono causati dalla necessità di adottare pratiche agricole non usuali a cui l agricoltore non è abituato (con la possibilità di commettere errori e di peggiorare ulteriormente il reddito), per la necessità di dimostrare in molti modi di adottare le norme produttive previste (tenendo aggiornati i registri delle operazioni e la documentazione giustificativa), per il fatto di essere molto più controllato (con la possibilità di subire ritardi nei pagamenti, che non sono erogati fino a che non terminano i controlli ecc.). Sarebbe quindi necessario prevedere quote di pagamento per compensare gli svantaggi derivanti da particolari situazioni di collocazione delle aziende, che siano aggiuntive rispetto alla quota motivata dalla perdita di reddito. 50 Un approfondimento cartografico è disponibile alla pagina: 68

69 Esiste poi il problema di certi tipi di seminativo a coltura intensiva (in primo luogo il mais) che tendono a essere i più inquinanti per il suolo e in relazioni ai quali, invece, le aziende aderiscono poco all azione. Tale inconveniente è dovuto alla impossibilità di tenere adeguatamente conto, nel calcolo del premio, delle rotazioni a cui devono essere soggette tali colture secondo quanto previsto dall azione Si deve per altro osservare che la possibilità di selezionare maggiormente l applicazione dell azione può portare a una riduzione della sua applicazione in senso complessivo assoluto come numero di contratti e di superfici interessate. Si è ritenuto opportuno formulare queste considerazioni, che rappresentano le conclusioni a cui è pervenuta l AdG, a seguito dell audit svolto in autunno dalla Corte dei conti europea presso la Regione Piemonte sulle misure agroambientali (cfr. 5.2 della presente Relazione). L audit ha infatti messo in luce la scarsa appetibilità delle misure agro-ambientali, in particolare delle azioni 1 e 2, e la difficoltà di misurarne gli effetti sull ambiente Applicazione delle tecniche di produzione biologica L applicazione del metodo di produzione biologica, che consente soltanto in esigui casi l utilizzo di pesticidi e fertilizzanti di sintesi, esige la rotazione delle colture e in campo zootecnico dispone l uso efficace delle risorse locali (letame e foraggi), è meritevole di sostegno per i notevoli benefici che può determinare in merito alla conservazione e all incremento della biodiversità, alla tutela della qualità delle acque e del suolo, all azione di contrasto rispetto ai cambiamenti climatici. L azione si articola in impegni di base, richiesti alla totalità dei produttori che vi aderiscono, e in ulteriori impegni ad adesione facoltativa. Gli impegni aggiuntivi sono finalizzati al conseguimento di ulteriori obiettivi: - incrementare la dotazione di sostanza organica nel suolo e contrastare i fenomeni erosivi mediante la copertura vegetale dei seminativi nel periodo autunnale e invernale, l inerbimento di frutteti e vigneti e la pacciamatura con materiali biodegradabili; - favorire la biodiversità negli appezzamenti coltivati attraverso l adozione di opportune pratiche (erbai intercalari autunno-invernali, inerbimento di vigneti e frutteti, manutenzione di nidi artificiali). Stato di avanzamento fisico e finanziario Quadro di sintesi dei bandi (D.G.R. precedute da 1 ) per la presentazione di domande di aiuto e/o delle disposizioni (D.G.R. precedute da 2 ) per la presentazione di domande di pagamento emanati nel periodo : Domande presentate Domande ammesse al 31/12/2009 al 31/12/09 Estremi Data di Data di Risorse dell atto di Spesa apertura scadenza attivate ( ) approvazione Spesa pubblica N. N. pubblica ( ) ammessa Istruttoria ( ) 1 D.G.R. n del e 02/04/ /06/ , , ,83 In corso ss.m.ii D.G.R. n del 21/04/ /05/ , , ,61 In corso D.G.R. n del 23/04/ /05/ , In corso 51 La presentazione delle domande nel 2007 era stata consentita dal bando anticipato e condizionato all approvazione da parte dei servizi della Commissione europea. L approvazione della Commissione ha inciso sull impegno ad aderire con tutta la superficie agricola utilizzata (SAU) (ad eccezione dei casi consentiti), che nella proposta iniziale del PSR non era vincolante. Circa un centinaio di aziende hanno rinunciato all impegno. Ciò nonostante, la richiesta a premio di tutta la SAU delle aziende ha comportato nel 2008 un incremento nell importo richiesto. 69

70 Estremi dell atto di approvazione * 2 D.G.R. n del Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 N. Spesa pubblica ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Spesa pubblica N. ammessa ( ) Istruttoria 23/04/ /05/ , In corso TOTALE , , ,44 * Bando destinato ai giovani agricoltori insediatisi mediante la misura 112. Le aziende ricadenti in Provincia di Cuneo assorbono più del 54% delle domande. Seguono le aziende in Provincia di Alessandria con il 19% di domande rispetto al totale. Cumulativamente negli anni si è raggiunto circa il 64% del valore-obiettivo degli indicatori di prodotto. Il pieno raggiungimento sarà possibile negli anni seguenti a seguito dei bandi che consentono nuove adesioni. L andamento finanziario risente delle stesse problematiche dell azione 214.1, a cui si rimanda. Criticità riscontrate nell attuazione della misura L intervento, già dalla precedente programmazione, non raggiunge l adesione che sarebbe prevedibile sulla base del numero di aziende censite come operatori biologici. La difficoltà principale è data dall impegno ad adottare il metodo biologico su tutta la superficie aziendale, con la sola possibile esclusione dei corpi aziendali separati (condizione richiesta dalla Commissione per l approvazione della misura). Con la programmazione si è cercato di finalizzare maggiormente al mercato la produzione biologica, al fine di preparare le aziende a restare sul mercato con accettabili margini economici, una volta uscite dal circuito del sostegno agro-ambientale. Per questo motivo nel primo anno di applicazione (2007) si era stabilito l obbligo di commercializzare i prodotti biologici secondo percentuali crescenti nel corso del quinquennio stabilite dal bando. Tale vincolo si è rivelato un oggettiva complicazione soprattutto nel caso di aziende che reimpiegano in azienda i foraggi o producono prodotti agricoli (ad esempio castagne) che difficilmente riescono a essere venduti con certificazione biologica. L obbligo di commercializzazione, che aveva causato alcune rescissioni dal contratto, è stato rimosso dal bando 2007 e dallo stesso PSR nell ambito delle modifiche 2008 e ha dato maggiore impulso alle nuove adesioni dei giovani agricoltori nel Per questa azione valgono infine le stesse criticità, descritte per la 214.1, relative alle zone con particolari problemi ambientali, a cui si aggiunge l ulteriore difficoltà che il prodotto biologico ottiene un riconoscimento economico sul mercato migliore del prodotto convenzionale Incremento del contenuto di carbonio organico nel suolo mediante sostanza organica di pregio La tendenza alla specializzazione delle aziende agricole e in particolare la concentrazione dell allevamento zootecnico in alcune aree e aziende hanno determinato negli ultimi decenni un parallelo fenomeno di concentrazione della produzione di sostanza organica e dei nutrienti a essa collegati. Questo fenomeno, unitamente a quello determinato da pratiche agronomiche non conservative, ha provocato la riduzione del contenuto di sostanza organica in molti suoli. La dimensione del fenomeno è tale da interessare alcune grandi aree della regione, e in particolare la zona collinare coltivata in prevalenza a vite, ma anche molti territori di pianura. Le conseguenze della riduzione del contenuto di sostanza organica sono molteplici: sul piano ambientale, la ridotta capacità di protezione del suolo da fenomeni erosivi e di inquinamento delle acque, la liberazione in atmosfera di masse di carbonio, sotto forma di CO 2, 70

71 potenzialmente conservabili nel suolo in forma organica e, sul piano agricolo aziendale, la diminuzione della fertilità dei suoli. L applicazione dell azione è stata focalizzata sui terreni ricadenti in aree classificate a basso o moderatamente basso contenuto di carbonio organico così come individuate dalla carta del carbonio organico nei suoli. È stata data la possibilità di aderire anche alle aziende i cui terreni non ricadono nelle aree di cui sopra, se dimostrano, con opportuna documentazione analitica, che i terreni interessati dall azione sono caratterizzati da un contenuto percentuale di carbonio organico inferiore all 1,5%. L azione si articola in due sotto-azioni: 1. incremento del contenuto di carbonio organico nel suolo mediante sostanza organica di pregio derivante da ammendanti compostati; 2. incremento del contenuto di carbonio organico nel suolo mediante sostanza organica di pregio derivante da letame o altre matrici organiche palabili. Rispetto alla precedente, tale sotto-azione trova giustificazione nel tentativo di arricchire le zone povere di sostanza organica con le matrici organiche di origine animale presenti in zone limitrofe, in cui è elevata la presenza di allevamenti animali, i cui prodotti, se non correttamente gestiti, potrebbero determinare impatti sull ambiente. Stato di avanzamento fisico e finanziario Per la presentazione di domande di aiuto nel periodo sono stati emanati i seguenti bandi: 1) per la prima sottoazione: Estremi dell atto di approvazione D.G.R. n del * D.G.R. n del Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 N. Spesa pubblica ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Spesa pubblica N. ammessa ( ) Istruttoria , In corso , In corso TOTALE * Bando destinato ai giovani agricoltori insediatisi mediante la misura ) per la seconda sottoazione: Estremi dell atto di approvazione D.G.R. n del * D.G.R. n del Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 N. Spesa pubblica ( ) N. Domande ammesse al 31/12/09 Spesa pubblica ammessa ( ) Istruttori a , In corso , In corso TOTALE * Bando destinato ai giovani agricoltori insediatisi mediante la misura 112. Nel PSR gli indicatori di prodotto per l azione sono espressi con un unico valore complessivo per le 2 tipologie e Pertanto, i valori vanno letti in modo cumulato. Sotto-azione 1: nell'ambito del primo bando di apertura 2009, c è stata un'adesione pari a circa il 64% dei valori-obiettivo fisici; tale risultato potrà essere integrato a seguito del 71

72 secondo bando di apertura nell'anno Le domande presentate, per una superficie di circa 3200 ettari, si sono concentrate per il 56% nell alessandrino, per il 22% nell astigiano, per il 12% nel cuneese. È infatti in tali province che sono prevalentemente localizzati i centri di compostaggio da cui le aziende si riforniscono. Come ovvio, è essenziale che le distanze siano contenute per considerare appetibile il premio a ettaro. Sotto-azione 2: le domande presentate, per una superficie di circa ettari, si sono concentrate per il 36% nel territorio della Provincia di Cuneo (a forte vocazione zootecnica) e per il 29% i quello della Provincia di Alessandria. Nell'ambito del primo bando di apertura 2009, c è stata un'adesione pari a circa il 60% dei valori-obiettivo di carattere finanziario; tale risultato potrà essere integrato a seguito del secondo bando di apertura nell'anno Il 55% degli importi richiesti è stato liquidato nello stesso anno della domanda di aiuto. Criticità riscontrate nell attuazione dell azione L'azione necessita della disponibilità di sostanza organica di pregio da poter distribuire sui terreni oggetto di impegno; tale disponibilità deve essere nelle quantità e nelle caratteristiche previste dall'azione. È quindi indispensabile che si realizzi sul territorio una struttura organizzativa in grado di favorire la relazione tra la domanda e l'offerta dei materiali previsti. La formula proposta per superare tali difficoltà è stata la progettazione collettiva. Il bando di apertura ha infatti assegnato punteggi aggiuntivi alle aziende aderenti a progetti di tipo collettivo, il cui scopo è aumentare l'efficacia dell'azione in termini territoriali oltre che fornire supporto continuativo alle aziende aderenti nell'applicazione degli impegni previsti. Tale supporto risulta essersi realizzato in diversi casi e aver favorito una maggiore visibilità delle iniziative realizzate in vista della seconda apertura dell azione. I progetti presentati, promossi soprattutto dalle società di compostaggio e dalle organizzazioni professionali agricole, sono stati in totale 3 e ricadono nei territori delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo Conversione di seminativi in colture foraggere permanenti L azione trova giustificazione nella scelta di tutelare la qualità delle acque attraverso una conduzione più estensiva dei terreni e il divieto di impiegare fitofarmaci su superfici in precedenza investite a seminativi. Il cambiamento nell utilizzo del suolo incrementa la varietà dell agro-ecosistema (biodiversità, paesaggio) e, mediante l elevata capacità delle colture foraggere permanenti di immagazzinare il carbonio atmosferico, accresce anche la dotazione di sostanza organica del suolo, contribuendo così all attenuazione dei cambiamenti climatici. Stato di avanzamento fisico e finanziario Nel periodo sono stati emessi i seguenti bandi per la presentazione di domande di aiuto: Estremi dell atto di approvazione D.G.R. n del * D.G.R. n del Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 N. Spesa pubblica ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Spesa pubblica N. ammessa ( ) Istruttoria 23/04/ /05/ In corso 23/04/ /05/ In corso TOTALE * Bando destinato ai giovani agricoltori insediatisi mediante la misura 112. Le adesioni già al primo anno di apertura del bando hanno superato di 7 volte il numero di adesioni ipotizzato nel PSR e di 14 volte la superficie target. Il 54% delle domande ricade in 72

73 Provincia di Alessandria che stacca notevolmente le altre Province: nella seconda Provincia per numero di domande, Cuneo, sono state presentate infatti soltanto il 18% delle domande totali. Circa il 68% delle aziende richiedenti il premio è stato finanziato nello stesso anno civile di presentazione della domanda di aiuto. Ciò rappresenta un ottimo risultato rispetto alla media delle altre azioni. Il fatto è attribuibile alla concentrazione dell intervento in zone di pianura, storicamente sottoposte ai controlli del SIGC, che hanno perciò rivelato un minor numero di anomalie di superficie. Criticità riscontrate nell attuazione dell azione L esperienza della precedente programmazione e del regolamento (CEE) n. 2078/92, basata su un intervento simile, aveva condotto a una previsione piuttosto bassa nella quantificazione degli indicatori di prodotto. Evidentemente le condizioni congiunturali e la prospettiva di un premio a ettaro allettante hanno indotto molti agricoltori ad aderire all azione. È stato necessario fornire indicazioni tecniche molto dettagliate per guidare gli agricoltori nella conversione produttiva. A seguito di quanto illustrato, e tenuto conto dell interesse manifestato dagli agricoltori (anche attraverso le forme organizzate), nelle modifiche apportate al PSR nel 2008 è stato incrementato il valore-obiettivo degli indicatori di prodotto Sistemi pascolivi estensivi La zootecnia dei territori montani del Piemonte rappresenta una delle principali risorse in termini economici, di conservazione paesaggistica, di utilizzo del territorio e di produzioni di qualità. La montagna è un serbatoio di razze animali che garantiscono, per caratteristiche genetiche e tipologia d allevamento, la massima efficienza per l utilizzo delle praterie, specie se acclivi o d interesse marginale. Le varie tipologie di sfruttamento agricolo influenzano fortemente l ambiente e il paesaggio, e la gestione non intensiva del territorio rende possibile mantenerne le caratteristiche inalterate nel tempo. La presenza dell uomo svolge in questi territori una funzione fondamentale per la collettività, in quanto permette, oltre alla conservazione del paesaggio, la produzione di alimenti di qualità e la prevenzione di calamità naturali quali valanghe, frane, incendi attraverso la pulizia di fossi e canali e il consumo di biomassa (l erba di prati e pascoli) nonché la tutela della biodiversità attraverso l allevamento di razze locali spesso in pericolo di estinzione e il mantenimento della variabilità botanica, caratteristica delle cotiche dei pascoli alpini. Le Alpi piemontesi rappresentano uno dei territori comunitari con la maggiore variabilità flogistica; la superficie dei pascoli ammonta a circa ettari di cui circa il 42% di proprietà pubblica, prevalentemente comunale. Date queste premesse occorre precisare che è necessario continuare la gestione dei pascoli mediante l applicazione di una attenta metodologia che permetta il corretto utilizzo delle produzioni foraggere: la tecnica del pascolamento turnato e la definizione dei carichi di bestiame e dei periodi di pascolamento adeguati alla conservazione delle cotiche risultano strumenti da applicare con sempre maggiore capillarità per garantire la conservazione della biodiversità, dei paesaggi e l assetto idrogeologico territoriale e dei pascoli alpini, che sono un bene della collettività. L azione si articola in due sottoazioni, di cui la seconda prevede un impegno supplementare (sistemi pascolivi estensivi gestiti con un piano pastorale aziendale) ad adesione autonoma. Stato di avanzamento fisico e finanziario: Nel periodo sono stati emessi i seguenti bandi per la presentazione di domande di aiuto: Estremi dell atto di approvazion e Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) N. Domande presentate al 31/12/2009 Spesa pubblica ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Spesa Istruttoria N. pubblica ammessa ( ) 73

74 D.G.R. n del * D.G.R. n del /04/ /05/ , In corso 23/04/ /05/ , In corso TOTALE , * Bando destinato ai giovani agricoltori insediatisi mediante la misura 112. L azione era stata proposta fin dalla prima stesura del PSR, ma ha subito lunghe fasi di negoziato ed è stata inserita nella versione 2008 del PSR approvata ufficialmente dalla Commissione europea il 12 marzo Pertanto, i primi bandi sono stati emanati nel 2009 e l andamento dell azione negli anni successivi è da prevedere in forte crescita. Le domande presentate nel 2009 sono così localizzate: il 40% nella provincia di Torino, il 21% nella provincia di Cuneo e circa il 17% nel Verbano-Cusio-Ossola. Tale distribuzione è spiegabile con la connotazione dell azione prevalentemente applicata in zone montane. Infatti, la superficie montana nelle tre province citate rappresenta circa l 80% della superficie montana del Piemonte. Durante l anno 2009 la maggioranza degli allevatori che hanno monticato il bestiame ha ancora aderito alla corrispondente azione F6 del PSR a titolo di ultimo anno del quinquennio di impegno. Per questo motivo, la spesa dell azione in termini di risorse fresche non è ancora decollata. Soltanto il 31% circa delle aziende richiedenti il sostegno ha ricevuto il pagamento nello stesso anno civile in cui è stata presentata la domanda di aiuto ( ,02 di spesa pubblica pagata nell anno 2009). Il fatto va attribuito alla localizzazione dell azione, prevalentemente in zone di montagna o ad alta acclività che presentano in modo esponenziale le difficoltà legate alla fotointerpretazione di cui si è detto sopra nella parte generale della misura 214 (Criticità incontrate a livello generale nella gestione della misura). Per quanto riguarda la sottoazione , nel 2009 non sono state presentate domande di aiuto, ma sono state svolte le seguenti operazioni e procedure: - a seguito dell apertura nel 2009 dei bandi per la è stata consentita nel sistema informativo, mediante la domanda di aiuto/pagamento, la manifestazione dell intenzione di effettuare nel corso della stagione vegetativa dei pascoli dello stesso anno, lo studio tecnico necessario per la presentazione nell anno successivo della domanda di aiuto/pagamento ai sensi dell azione ; - sono state date disposizioni tecniche in modo approfondito per la predisposizione, da parte di tecnici pastoralisti che assistono gli allevatori, dello studio della situazione fitovegetativa della zona prescelta e dei risultati che si presume di ottenere mettendo in atto le prescrizioni tecniche dell azione. La sottoazione è un intervento di elevata qualità tecnica e richiede una forte motivazione da parte dei richiedenti. A partire dal 2010, con l avvio della presentazione delle domande, potranno essere svolte appropriate valutazioni. Criticità riscontrate nell attuazione dell azione Per l applicazione dell azione si registra per i beneficiari la difficoltà a stipulare contratti di affitto almeno quinquennali, poiché molti dei Comuni proprietari (che complessivamente detengono il 44% del totale delle superfici a pascolo censite dal Piano forestale territoriale), pubblicano bandi di affitto per contratti di durata inferiore. Ne deriva la difficoltà a sottoporre a impegno quinquennale superfici di cui non si ha la disponibilità contrattuale coincidente con la durata dell impegno dell azione, con conseguente rinuncia ad aderire all azione da parte di una quota degli allevatori. Nella ricerca di una soluzione, l AdG ha fornito sull argomento indicazioni ai Comuni che dispongono gli affitti dei terreni a pascolo. 74

75 214.7 Elementi dell agroecosistema a prevalente funzione ambientale e paesaggistica L azione, articolata in 3 sottoazioni, non è stata ancora applicata per motivi diversi a seconda delle sotto-azioni. Per quanto riguarda la sotto-azione 1 ( Conservazione di elementi naturaliformi dell agroecosistema ), il motivo principale risiede nella mancata attivazione della misura 216 ( Investimenti non produttivi ), direttamente collegata alla sotto-azione 1. La misura 216, infatti, finanzia la realizzazione di formazioni vegetali e di aree umide, in relazione alle quali la sottoazione 214.7/1 sostiene il mantenimento delle formazioni vegetali e la gestione delle aree umide. Le altre due sottoazioni, la 214.7/2 ( Coltivazioni a perdere per l alimentazione della fauna selvatica ) ma soprattutto la 214.7/3 Fasce tampone inerbite, non sono state ancora attivate in quanto gli strumenti di partecipazione negoziata tra i soggetti pubblici e privati coinvolti nella gestione, utilizzo e fruizione delle risorse idriche a livello locale per pervenire alla soluzione delle criticità quali-quantitative unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico previsti dal Piano regionale di tutela delle acque (PTA) 52 sono stati avviati nel corso degli anni soltanto su 4 aree idrografiche aventi particolari criticità ambientali e sono ancora allo stato sperimentale. L applicazione della sotta-azione 214.7/3 deve raccordarsi alle disposizioni del contratto che persegue la tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi attraverso tra l'altro la riduzione dell'inquinamento delle acque, la riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali, insieme con la salvaguardia dal rischio idraulico. Si presume che le iniziative possano avere un impulso nelle successive annualità del PSR Conservazione di razze locali minacciate di abbandono L azione promuove la biodiversità animale di razze allevate e in particolare si prefigge di aumentare il numero (o almeno di mantenerlo) dei capi di 4 razze bovine, 7 ovine e 3 caprine considerate autoctone del Piemonte e che fanno parte dell elenco di razze riconosciute dalla FAO come minacciate di abbandono 53. L azione si articola in due sotto-azioni: la sotto-azione 1 che concerne l allevamento, da parte di allevatori singoli o associati, di razze locali minacciate di abbandono e la sotto-azione 2 che promuove la biodiversità animale collegandosi direttamente alla sotto-azione 214.8/1 in quanto sostiene la conservazione ex-situ di materiale genetico delle medesime razze minacciate di abbandono. La sotto-azione 214.8/2, in particolare, è volta ad assicurare la conservazione della variabilità genetica delle razze locali minacciate di abbandono costituendo una riserva di materiale genetico in caso di insorgenza di tare o caratteristiche regressive e nell eventualità di ulteriore riduzione del numero di capi allevati. Stato di avanzamento fisico e finanziario Quadro di sintesi dei bandi (D.G.R. precedute da 1 ) per la presentazione di domande di aiuto e/o delle disposizioni (D.G.R. precedute da 2 ) per la presentazione di domande di pagamento emanati nel periodo (tutti relativi alla sotto-azione 214.8/1): Estremi dell atto di approvazione Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 N. Spesa pubblica ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Spesa pubblica N. ammessa ( ) Istruttoria 52 Si tratta dei contratti di fiume o di lago descritti al (Lo scenario ambientale Stato di attuazione della direttiva 2000/60/CE) della presente Relazione, cui si rimanda. 53 Le razze locali oggetto dell azione sono le seguenti: specie bovina: Pezzata rossa d Oropa, Varzese o Tortonese, Valdostana pezzata nera, Barà-Pustertaler; specie ovina: Sambucana, Garessina, Frabosana, Saltasassi, Tacola, Delle Langhe, Savoiarda; specie caprina: Sempione, Vallesana, Roccaverano. 75

76 Estremi dell atto di approvazione 1 D.G.R. n del e ss.m.ii. 1 e 2 D.G.R. n del e ss.m.ii. 1 D.G.R. n del * 1 D.G.R. n del D.G.R. n del Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 N. Spesa pubblica ( ) Domande ammesse al 31/12/09 Spesa pubblica N. ammessa ( ) Istruttoria 2/04/ /06/ In corso 21/04/ /06/ In corso 23/04/ /06/ In corso 23/04/ /06/ In corso 23/04/ /06/ In corso TOTALE * Bando destinato ai giovani agricoltori insediatisi mediante la misura 112. L intervento per la sotto-azione 1 era stato attivato già nel 2007 in modo anticipato rispetto all approvazione del PSR, in concomitanza delle azioni e A differenza di quest ultime, però, i contratti sottoscritti dagli allevatori non hanno subito alcuna modifica a seguito dell approvazione del PSR. La sotto-azione 214.8/1 ha avuto un ottimo gradimento sul territorio, con un numero di adesioni e di capi allevati in continuo aumento. I risultati, dal punto di vista della conservazione della biodiversità animale, sono quindi molto interessanti, in particolare per il recupero delle razze ormai numericamente ridotte e indicate quali reliquie dal punto di vista genetico. Si sottolinea in particolare l azione di recupero e valorizzazione della razza bovina Barà-Pustertaler, la cui presenza sul territorio piemontese è stata scoperta soltanto nell anno Trattasi di razza rustica a duplice attitudine che si adatta al meglio in ambienti difficili e fornisce una produzione lattea e carnea ottimale per le caratteristiche produttive delle aziende zootecniche di montagna. Nel 2007 sono state sottoposte a conservazione 5.713,8 unità di bestiame adulto (UBA), 8.319,8 UBA nel 2008 e UBA nel Per quanto attiene la sotto-azione 1 il sostegno viene attribuito a UBA e non risente dei ritardi delle verifiche del SIGC legate alle superfici. Infatti le domande di questa sotto-azione, effettuate le verifiche necessarie, conservano la più alta performance di spesa delle azioni agroambientali. Nel 2008 vi sono stati pagamenti in termini di spesa pubblica per ,01, saliti a ,97 nel Per la sotto-azione 2 nel 2009 è stato emesso il seguente bando per la presentazione di domande di aiuto: Estremi dell atto di approvazione D.G.R. n del Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 Spesa pubblica N. ( ) Domande ammesse al 31/12/2009 Istruttoria Spesa pubblica N. ammessa ( ) In corso 54 Un approfondimento è disponibile alla pagina: In particolare, nel file Statistiche _azione xls è riportato l andamento della conservazione dei capi per ogni razza ammessa per il Piemonte, tenendo conto anche degli impegni assunti ai sensi dell analoga azione F9 del PSR e per la quale si riscontrano impegni in corso in progressiva contrazione nel periodo

77 I beneficiari della sotto-azione 214.8/2 sono costituiti dai soggetti abilitati alla tenuta dei Libri genealogici o dei Registri anagrafici di bestiame bovino, ovino e caprino delle razze interessate che raccolgono e conservano il seme dei riproduttori maschi secondo le prescrizioni del PSR. Le domande presentate si riferiscono a 3 delle 4 razze bovine oggetto di conservazione concentrate in maggior misura nelle Province di Torino, Alessandria e Biella. La gestione della sotto-azione 214.8/2, pur facendo capo alla misura 214, nel caso degli animali eroga il sostegno a unità di bestiame adulto e possiede pertanto le medesime caratteristiche delle misure a investimento, in quanto viene riconosciuto un contributo rispetto al costo fatturato a seguito delle operazioni svolte. Per questa peculiare caratteristica la gestione dell intervento ha richiesto aggiustamenti procedurali rispetto alla gestione più consolidata delle altre azioni agro-ambientali. L istruttoria delle domande sulla sotto-azione 214.8/2 è attualmente in corso e per le caratteristiche intrinseche della sotto-azione le domande non potranno essere finanziate prima della fine del Criticità riscontrate nell attuazione dell azione Non si sono riscontrate particolari difficoltà nell applicazione dell azione né sul territorio né nelle istruttorie e nelle verifiche da parte degli enti delegati. I capi sono individuati in modo puntuale, in quanto iscritti al Libro genealogico o al Registro anagrafico. Per quanto attiene la sotto-azione 214.8/2, per la soluzione dei problemi di adattamento delle procedure informatiche sopra esposti si è operato per adattare alle necessità specifiche della sotto-azione la procedura informatica prevista per le misure dell asse Interventi a favore della biodiversità delle risaie L agro-ecosistema della risaia, esistente in poche regioni europee, riveste una notevole importanza per la tutela della diversità biologica che si esprime negli ambienti umidi. Tuttavia, l alternanza di fasi di asciutta e di allagamento normalmente praticata nella gestione dell acqua di sommersione può costituire una trappola ecologica per anfibi e organismi acquatici che svolgono il loro ciclo biologico, in tutto o in parte, nelle risaie allagate. L azione muove dalla considerazione che gli interventi di sospensione anticipata delle asciutte e di mantenimento della sommersione su parte della risaia durante le asciutte, realizzati in modo indipendente o congiunto, tendono a mitigare i riflessi negativi sulla biodiversità determinati dalla pratica agronomica dell asciutta. Gli impegni dell azione consistono pertanto nella sospensione anticipata delle asciutte e nel mantenimento della sommersione su parte della risaia durante le asciutte. Stato di avanzamento fisico e finanziario Quadro di sintesi dei bandi (D.G.R. precedute da 1 ) per la presentazione di domande di aiuto e/o delle disposizioni (D.G.R. preceduta da 2 ) per la presentazione di domande di pagamento emanati nel periodo : Estremi dell atto di approvazione 1 D.G.R. n del * 1 D.G.R. n del D.G.R. n del Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) N. Domande presentate al 31/12/2009 Spesa pubblica ( ) Domande ammesse al 31/12/2009 Spesa Istruttoria N. pubblica ammessa ( ) 23/04/09 15/05/ , In corso 23/04/09 15/05/ , In corso 23/04/09 15/05/ , In corso TOTALE ,

78 * Bando destinato ai giovani agricoltori insediatisi mediante la misura 112. La localizzazione delle domande risente della natura dell intervento legato in modo esclusivo all ambiente della risaia. Le domande sono concentrate per il 67% nel territorio della provincia di Vercelli, il 15% a Novara e il 13% ad Alessandria. Circa il 39% delle domande è stato pagato nello stesso anno della presentazione ( ,55 di pagamenti nel 2009). Tale quota rappresenta un buon risultato rispetto ad altre azioni della misura. Criticità riscontrate nell attuazione dell azione L intervento in origine costituiva uno degli impegni aggiuntivi facoltativi delle azioni e 214.2, fatto che ne aveva costituito un limite nel primo anno di avvio (il 2008) in quanto non poteva essere adottato da aziende non aderenti alle azioni citate ma comunque interessate alla sua applicazione. Con la modifica del PSR intervenuta nel 2008, l intervento è stato stralciato dalle azioni e e il premio (rimasto invariato) è stato reso cumulabile con gli impegni di base di tali azioni. L azione 9 è stata attivata nel 2009, che è stato considerato il 2 anno di impegno per le aziende che avevano contratto l impegno facoltativo nel Nell ambito dell azione 9 è stata inoltre prevista la progettazione collettiva, che è stata coordinata dall Istituto per le piante da legno e l ambiente (Ipla s.p.a.) a livello provinciale. Nel 2009 sono stati presentati 4 progetti collettivi nelle province di Vercelli, Alessandria, Biella e Torino. Il più sviluppato è stato il progetto di Vercelli che ha coinvolto 171 aziende. Misura 214 Pagamenti agro-ambientali: trascinamenti I contratti in corso dai precedenti periodi di programmazione (trascinamenti) nel 2009 sono riferibili all intervento F Ritiro ventennale dei seminativi dalla produzione del regolamento (CEE) n. 2078/92 ed alle seguenti azioni del PSR : - F2 Applicazione delle tecniche di produzione biologica ; - F4 Ritiro dei seminativi dalla produzione per scopi ambientali ; - F6 Sistemi pascolivi estensivi ; - F7 Conservazione e realizzazione di elementi dell agroecosistema a prevalente funzione ambientale e paesaggistica e - F9 Allevamento di razze locali in pericolo di estinzione Di tali contratti, quelli quinquennali avviati nel 2005 e nel 2006 sono relativi prevalentemente all azione F6 Sistemi pascolivi estensivi, concentrata per circa la metà nella provincia di Cuneo. Oltre a tali contratti sono ancora in essere contratti di durata decennale e ventennale ai sensi rispettivamente dell azione F7 Conservazione e realizzazione di elementi dell agroecosistema a prevalente funzione ambientale e paesaggistica del PSR e dell intervento F Ritiro ventennale dei seminativi del regolamento (CEE) n. 2078/92. Tali contratti rappresentano circa il 5% dei trascinamenti La maggior parte dei pagamenti è avvenuta nell anno finanziario 2007 in quanto riferiti in larga misura a domande relative a impegni su annualità precedenti (2006 e 2005), le cui istruttorie sono state concluse nel Nel periodo sono stati emessi bandi per la presentazione di domande di pagamento con le seguenti deliberazioni della Giunta regionale: - D.G.R. n del e ss.mm.ii; - D.G.R. n del e ss.mm.ii; - D.G.R. n del Descrizione dell andamento della misura (relativamente ai soli trascinamenti) sulla base degli indicatori di prodotto 78

79 Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nell'anno N Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 all'anno N Obiettivi Numero di contratti Estratto dalla tabella G.3(2) Avanzamento del programma (solo trascinamenti) Come si evince dalla tabella riportata nel sottoparagrafo Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente, i pagamenti da effettuare a titolo di trascinamenti della misura F del PSR a fine 2009 ammontavano a 7,0 Meuro. Le risorse che si renderanno disponibili, pari a oltre 3,6 Meuro, saranno riutilizzate nell ambito della stessa misura. L obiettivo in termini di numero di contratti (a fine 2009, contratti su preventivati) è stato praticamente raggiunto. Criticità riscontrate nell attuazione dei trascinamenti Gli impegni sono localizzati prevalentemente in zone montane o comunque acclivi, per cui si manifestano le difficoltà connesse agli esiti della fotointepretazione già illustrate a proposito di azioni precedenti e nella parte generale della misura 214 (Criticità incontrate a livello generale nella gestione della misura). Ne consegue un notevole ritardo nei pagamenti. Misura 215 Pagamenti per il benessere animale I pagamenti per il benessere animale sono volti a incoraggiare gli agricoltori nell adozione di alti standard di allevamento che vadano oltre le norme obbligatorie. Questi standard sono la risposta alla domanda della società di allevamenti più compatibili con il benessere degli animali. La misura intende sostenere sistemi e pratiche produttive che applichino standard di benessere animale più elevati rispetto ai requisiti minimi previsti dalla vigente normativa, favorire la tracciabilità del sistema di alimentazione del bestiame e aumentare l offerta di prodotti zootecnici di qualità. È infatti stato dimostrato che la tutela del benessere animale e il conseguente miglioramento delle condizioni di allevamento determinano un miglioramento delle condizioni sanitarie degli animali, una diminuzione delle patologie legate allo stress (che provoca una diminuzione delle difese immunitarie) con una riduzione di utilizzo di trattamenti farmacologici e un aumento delle produzioni animali. L aumento delle produzioni zootecniche accresce la redditività complessiva dell azienda, incrementando la competitività del sistema regionale. Si prevede di migliorare le condizioni di benessere animale attraverso impegni che ricadono in una o più delle 4 macroaree sotto indicate: - sistemi di allevamento e di stabulazione; - controllo ambientale (luminosità, ventilazione, temperatura); - alimentazione e acqua di abbeverata; - igiene, sanità e aspetti comportamentali degli animali riconducibili ai sistemi di allevamento. Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( )

80 Stato di avanzamento fisico e finanziario 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 28% 20% 10% 0% 0% 0% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 215. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Il bando è stato emanato soltanto nel 2009 in quanto trattasi di una nuova misura per la quale non vi erano precedenti e si è dovuto costruire ex-novo la scheda di misura, la procedura gestionale, la procedura informatizzata per la presentazione delle domande e per la gestione delle istruttorie ecc. Estremi dell atto di approvazione D.G.R. n del 20 luglio 2009 Data di Data di apertura scadenza Risorse attivate ( ) Domande presentate al 31/12/2009 N. Spesa pubblica ( ) N. Domande ammesse al 31/12/09 Spesa pubblica ammessa ( ) Istruttoria 20/07/09 30/09/09* , , In corso * con atto successivo (D.D. n. 898 del ) la scadenza di presentazione delle domande è stata prorogata al 14 ottobre Le risorse stanziate consentono il finanziamento degli impegni relativi al miglioramento del benessere animale per i bovini, i suini e gli avicoli solamente alle prime 319 aziende zootecniche in graduatoria. Per la predisposizione di tale graduatoria sono presi in esame alcuni elementi di priorità ed attribuiti punteggi, dimensionati secondo la specifica della misura. I criteri di priorità tengono conto di: - aree dove sono maggiormente presenti, potenzialmente, problemi di salute e di stress per gli animali, attribuibili alla presenza di emergenze sanitarie epizootiche e alla concentrazione di animali in allevamento (principalmente suini e avicoli); - appartenenza delle superfici aziendali sotto impegno a zone considerate come aventi particolari problemi ambientali; - ricadenza della sede aziendale nelle tipologie areali del PSR (poli urbani, aree rurali ad agricoltura intensiva o aree rurali intermedie); - presentazione di domande su altre misure del PSR considerate collegate 55 ; - altri elementi specifici della misura. Le aziende agricole vengono attribuite alle varie zone secondo i seguenti criteri: 55 Misure 121, 111, 114 e

81 - aree protette e alle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola: se almeno il 25% della superficie agricola utilizzata dell azienda ricade in tali zone; - alle zone: se non ricadono nei casi precedenti. Le domande presentate, riguardanti UBA, assorbirebbero ,75 euro per il solo primo anno. Le risorse finanziarie attivate con il bando 2009 (6,752 milioni di euro) sono sufficienti a consentire i pagamenti che nel corso dei cinque anni di impegno saranno necessari a soddisfare le richieste afferenti alle prime 319 domande in graduatoria. Viene tenuto conto del fatto che i pagamenti sono decrescenti per ogni anno di impegno e che la riduzione del pagamento è correlata alla consistenza degli allevamenti espressa in UBA. Criticità riscontrate nell attuazione della misura Trattandosi di nuovo intervento è stato necessario realizzare per la prima volta il sistema organizzativo e gestionale in collaborazione con le Province, l Arpea e il Csi-Piemonte. Si è realizzata una nuova procedura informatica per la gestione della misura. Per un miglior coordinamento è stata predisposta una prima circolare esplicativa indirizzata alle Province al fine di uniformare le modalità applicative della misura su tutto il territorio regionale. Misura 216 Sostegno agli investimenti non produttivi La misura trae origine dalla compensazione che occorre fornire agli investimenti non produttivi che siano necessari all adempimento degli impegni assunti nell'ambito dei regimi agroambientali o di altri obiettivi agroambientali o che valorizzino nelle aziende il valore di pubblica utilità delle aree Natura 2000 e delle altre aree di grande pregio naturale. Attraverso la realizzazione di elementi dell agroecosistema con funzione ambientale e paesaggistica, la misura tende a migliorare il paesaggio agrario, la diversità biologica, la qualità delle acque e l integrità del suolo e contribuisce a contrastare gli effetti dei mutamenti climatici in atto. Stato di avanzamento fisico Nel 2009 la misura non era stata ancora attivata a causa delle connessioni con altre misure dell asse 2 caratterizzate da similitudini di intervento e di finalità di salvaguardia ambientale. Si fa riferimento in particolare alla misura 221 (Primo imboschimento di terreni agricoli) che registra nel 2009 la stessa situazione. Le tipologie di piantagioni previste dalla misura 221, devono essere coordinate con gli impianti di formazioni arbustive e arboree previsti dalla misura 216. È prevista l apertura coordinata e sinergica delle misure 216 e 221 entro il 2010, oltre all apertura di bandi specifici relativi ai tipi di operazioni finanziati con risorse aggiuntive derivanti dall Health Check della PAC. Misura 221 Primo imboschimento di terreni agricoli La forestazione di terre agricole è particolarmente importante per contribuire alla protezione dell ambiente, alla prevenzione di rischi naturali e incendi e alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. La misura sostiene il primo imboschimento di terreni agricoli secondo modalità adeguate alle condizioni locali e compatibili con l ambiente e con l obiettivo di aumentare la biodiversità. La misura 221, in continuità con la misura H del PSR , promuove l'imboschimento dei terreni agricoli, in particolare quelli coltivati a seminativo o coltura specializzata (esclusi i pioppeti) almeno nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda. Nell'ambito degli obiettivi ambientali dell'asse 2, la misura persegue i seguenti scopi: 81

82 - ricostituzione delle reti ecologiche, miglioramento del paesaggio e protezione delle risorse idriche, in particolare in pianura e nelle aree caratterizzate da agricoltura intensiva; - riduzione dei gas serra, tramite l assorbimento di carbonio nelle piante e nel suolo; - protezione del territorio e del suolo da fenomeni di erosione, perdita di sostanza organica e dissesto idraulico; - miglioramento delle produzioni legnose e della multifunzionalità delle imprese agricole (attività didattiche e turistico- ricreative, ecc.). La misura prevede tre tipologie di impianto: - arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo con latifoglie di pregio; - pioppicoltura; - creazione di boschi permanenti. Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario Nella misura 221 è confluita la gestione dei contratti in corso da precedenti periodi di programmazione ( trascinamenti ). Tale gestione consiste nel pagamento dei premi annui (perdite di reddito, per anni, e manutenzione, per 5 anni) e nel controllo delle piantagioni arboree a ciclo medio-lungo realizzate da agricoltori e altri soggetti privati in attuazione del regolamento (CEE) n. 2080/92 (cinque bandi tra il 1994 e il 1998) e della misura H del PSR (un solo bando, nel 2003). Nella tabella seguente si fa riferimento unicamente ai bandi emanati nel 2008 e nel 2009 relativi alla domanda di conferma per i premi annui relativi agli interventi di imboschimento realizzati negli anni in attuazione del regolamento (CEE) n. 2080/92 e della misura H del PSR : Estremi dell atto di approvazione D.D. n. 623 del 20/3/08, n del 13/5/2008 D.D. n. 655 del 2/4/09, n. 924 del 5/5/2009 Data di apertura Data di scadenza Risorse attivate ( ) 20/3/08 15/5/ /4/09 16/6/ Domande presentate al 31/12/2009 N. Spesa pubblica N. Domande ammesse al 31/12/09 Spesa pubblica ammessa Istruttoria circa 2,5-3 Meuro * 0 0 In corso circa 2,5-3 Meuro * 0 0 In corso TOTALE 4108 circa 5-6 Meuro 0 0 * Sia per il 2008 che per il 2009, si tratta di circa 2 Meuro di premi per i mancati redditi, attribuiti forfetariamente ad ettaro in base a tabelle di indici (tipo di intervento, coltura precedente, fascia altimetrica), cui vanno sommati i premi per la manutenzione, liquidati dietro presentazione di certificato di regolare esecuzione lavori di tecnico libero professionista. Si può stimare un fabbisogno finanziario totale di 2,5-3,0 Meuro per ciascun anno. Il bando su risorse fresche della misura 221 è stato emanato soltanto all inizio del 2010 (con la determinazione dirigenziale n. 205 del 27 gennaio 2010 la Direzione Opere pubbliche, difesa del suolo, economia montana e foreste), a motivo dell incremento di lavoro per l aggiornamento delle procedute illustrato di seguito e a seguito dell assegnazione delle risorse 82

83 finanziarie (disposta con la deliberazione della Giunta regionale n del 21 dicembre 2009) e dell emanazione delle norme di attuazione (approvate con la determinazione dirigenziale n. 142 del 20 gennaio 2010). Sono pervenute 348 domande, per una superficie totale prevista di ettari e un fabbisogno finanziario stimato di circa 8 Meuro (entro il 2013). Si stanno verificando forti ritardi nel pagamento dei trascinamenti, da imputare al maggior carico di lavoro legato alla complessità delle procedure di gestione e controllo adottate a partire dal pagamento dei premi dell anno 2007, non bilanciate da un incremento delle risorse umane incaricate dell istruttoria e dei controlli. L impegno del personale regionale nelle attività amministrative legate alla gestione dei trascinamenti ha inoltre comportato lo slittamento nell apertura dei nuovi bandi della misura. Al momento, anche considerando il bando 2010, vi è pertanto un ritardo nei confronti degli obiettivi stabiliti. Descrizione dell andamento della misura (relativamente ai soli trascinamenti) sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Numero di beneficiari Numero di ettari imboschiti , Estratto dalla tabella G.3(2) Avanzamento del programma (solo trascinamenti) Come si evince dalla tabella riportata nel sottoparagrafo Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente, i pagamenti da effettuare a titolo di trascinamenti della misura H del PSR a fine 2009 ammontavano a oltre 17,4 Meuro, che si prevede saranno utilizzati completamente. Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti. Lo stesso non si può affermare per quanto riguarda le risorse fresche, che sono state attivate con ritardo per i motivi sopra esposti. Criticità riscontrate nell attuazione della misura Fino al 2006 [dunque relativamente alle domande sul regolamento (CEE) n. 2080/92 e sulla misura H del PSR ] i premi annui per le perdite di reddito venivano erogati dietro presentazione di una semplice dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà sottoscritta dal beneficiario ai sensi del d.m. 494 del Tra il 2007 e il 2008 sono state rese obbligatorie l iscrizione all anagrafe agricola unica e la compilazione di una domanda di conferma telematica, ma soprattutto è stato esteso a tutte le misure a superficie il ricorso al SIGC con i relativi controlli GIS. Ciò ha comportato l insorgere di una nuova categoria di criticità collegata alla risoluzione delle anomalie territoriali. Il pesante incremento di carico di lavoro per gli uffici regionali incaricati di attuare la misura ha avuto come dirette conseguenze: - il ritardo nel pagamento dei premi ai beneficiari: a fine 2009 non era ancora terminata la liquidazione dei premi relativi all annualità 2007; - la difficoltà a far fronte all attuazione di nuovi bandi sull imboschimento, per cui la misura 221 ha avuto la sua prima attuazione soltanto all inizio del Il ritardo nel pagamento dei premi ha provocato nei beneficiari: - difficoltà finanziarie, specialmente per chi aveva imboschito gran parte della SAU aziendale (in tal caso i premi annui della misura imboschimento costituiscono buona parte dei redditi agricoli); - disincentivo a proseguire la gestione degli impianti di arboricoltura da legno; - scarso interesse nell aderire al bando per i nuovi impianti della misura 221. A parte qualche caso di bosco permanente, quasi tutti gli interventi con premi annui avviati con l applicazione del regolamento (CEE) n. 2080/92 e della misura H del PSR sono 83

84 piantagioni di arboricoltura a ciclo medio-lungo con latifoglie di pregio, in gran parte realizzati negli anni Novanta del secolo scorso, quando le conoscenze tecniche su realizzazione e gestione di tali impianti erano scarse e poco diffuse sul territorio. Perciò in genere non sono stati raggiunti gli obiettivi di produzione di legname di pregio che la Regione Piemonte si prefiggeva in aggiunta agli obiettivi agricoli ed ambientali fissati dall Unione europea. Da almeno 10 anni, la Regione Piemonte ha quindi investito cospicue risorse in attività di ricerca, divulgazione e formazione, volte sia al recupero degli impianti esistenti sia alla razionale realizzazione e conduzione di quelli nuovi. Ciò al fine di perseguire quegli obiettivi di qualità, sia in termini economici che ecologici, che la Regione si era posta a integrazione di quelli agricoli (riduzione delle eccedenze agricole) ispiratori del regolamento (CEE) n. 2080/92. La misura 221 comprende una componente di investimento (l unica per enti pubblici e per impianti a breve ciclo) e una di premi annui a superficie; gli stessi premi annui di manutenzione sono strettamente legati alle cure colturali nei primi 5 anni, certificate da tecnico libero professionista. Inoltre, come per altri investimenti, l esistenza o meno di un impianto è facilmente verificabile (tramite foto aeree o sopralluogo). Per tale motivo si ritiene che la vigente previsione di verifica della misura attraverso il SIGC superfici, con le medesime regole previste per le misure agro-ambientali e per il regime di pagamento unico, andrebbe ripensata tenendo conto della specificità dell imboschimento. In particolare si potrebbe ipotizzare il seguente percorso: a) istituire uno schedario in cui inserire le superfici imboschite, man mano che vengono controllate (tramite GIS e nei casi dubbi con controlli a terra con GPS) e certificate dalla Regione; b) escludere dai controlli attraverso il sistema refresh le superfici certificate, prevedendo però un controllo annuo su un campione adeguato (più ampio per la fotointerpretazione, più ristretto per i controlli in loco). Misura 226 Ricostituzione del potenziale forestale e introduzione di interventi preventivi La misura sostiene la ricostituzione del potenziale forestale danneggiato da disastri naturali e da incendi e l'introduzione di interventi preventivi al fine di mantenere la funzione ambientale ed economica delle foreste. Essa prevede il finanziamento degli interventi di ricostituzione delle funzionalità delle superfici forestali dal punto di vista ecologico, ambientale e sociale nonché di miglioramento del sistema di prevenzione e estinzione degli incendi boschivi e di conservazione e tutela del territorio. La misura finanzia le seguenti tipologie di intervento: 1. investimenti materiali e immateriali per la ricostituzione di aree percorse dal fuoco; 2. realizzazione e miglioramento di infrastrutture per la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi (limitatamente alle zone ad alto e medio rischio incendio 56 ; 3. realizzazione di opere di sistemazione idraulico-forestali con tecniche di ingegneria naturalistica e di opere per la stabilizzazione dei versanti potenzialmente instabili finalizzate alla prevenzione delle calamità naturali, riducendo i rischi idrogeologico, idraulico e da valanghe. 56 Cfr. il (Dimensioni delle zone forestali protette e protettive, zone boschive ad alto o medio rischio d incendio, variazione media annua della copertura forestale) del PSR

85 Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 39% 30% 20% 10% 0% 0% 0% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 226. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Per quanto riguarda la prima tipologia di interventi (investimenti materiali e immateriali per la ricostituzione di aree percorse dal fuoco), nel 2009 è stato emesso il seguente bando: Domande presentate Domande ammesse Estremi Risorse Data di Data di al 31/12/2009 al 31/12/09 dell atto di attivate Istruttoria apertura scadenza approvazione ( ) Volume totale degli Spesa pubblica N. N. investimenti ( ) ammessa ( ) D.D /04/09 16/09/ In corso Le domande si ripartiscono per Provincia con il seguente dettaglio: Provincia N domande Volume totale degli investimenti ( ) Contributo richiesto ( ) Verbano-Cusio-Ossola Novara Torino Cuneo Dall analisi dei dati quantitativi relativi alla superficie forestale oggetto di miglioramento si prevede di rispettare i target previsti (410 ettari di superficie forestale interessata dagli interventi). 85

86 Sono state ammesse le domande presentate in forma preliminare. Al momento sono stati richiesti di progetti definitivi e si prevede di autorizzare l'esecuzione dei lavori per l'inizio estate La seconda tipologia di interventi (realizzazione e miglioramento di infrastrutture per la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi) verrà attivata a regia regionale (di circa ) per la progettazione degli interventi di manutenzione straordinaria delle rete dei punti acqua per la lotta agli incendi boschivi di proprietà della Regione Piemonte. La progettazione è conseguente alla realizzazione del censimento aggiornato delle infrastrutture che è stato completato nel 2009 (oltre 600 punti acqua e relativi sopralluoghi in campo) e inserito nel sistema informativo del catasto sbarramenti e punti acqua AIB 57. Per quanto riguarda, infine, la terza tipologia di interventi (realizzazione di opere di sistemazione idraulico-forestali con tecniche di ingegneria naturalistica e di opere per la stabilizzazione dei versanti potenzialmente instabili) si prevede l apertura di: - un intervento a titolarità regionale di euro a carattere dimostrativo di tecniche innovative che conciliano tutela del territorio e tutela dell ambiente; - un bando parallelo (di euro) rivolto alle Comunità montane. L emanazione di tale bando è stata subordinata al completamento dell iter legislativo relativo al riordino delle Comunità montane 58. Misura 227 Sostegno agli investimenti non produttivi La misura sostiene gli investimenti non remunerativi che sono necessari per realizzare gli impegni silvo-ambientali o altri obiettivi ambientali o per aumentare il valore di pubblica utilità delle aree forestali interessate. La misura concorre a perseguire gli obiettivi strategici di conservazione e incremento della biodiversità, di tutela degli ecosistemi forestali ad alto valore paesaggistico e naturalistico e delle foreste che svolgono una funzione pubblica di protezione (di persone, di beni e del suolo). Allo scopo essa promuove la realizzazione di investimenti non produttivi finalizzati a migliorare e conservare le funzioni ambientali (lotta ai cambiamenti climatici e riduzione della CO 2, mantenimento della biodiversità) di protezione e tutela assicurate dagli ecosistemi forestali. Stato di avanzamento fisico e finanziario Al momento non sono stati attivate le risorse di questa misura in quanto è in corso una richiesta di modifica con contestuale spostamento di parte delle risorse sulla misura Asse 3: Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia rurale Dotazione finanziaria dell asse 3(vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di stato) ( ) Al 31/12/2009, l asse 3 presentava il seguente stato di avanzamento finanziario: A tale proposito si veda il

87 100% 90% 84% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 9% 0% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario dell asse 3. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Andamento generale dell'asse rispetto agli obiettivi prefissati secondo gli indicatori di risultato Per il monitoraggio dell andamento dell asse 3, la tabella III dell allegato VIII al regolamento (CE) n. 1974/2006 e il QCMV prevedono i seguenti indicatori comuni di risultato: R 7. Aumento del valore aggiunto lordo di origine non agricola nelle aziende beneficiarie; R 8. Numero lordo di posti di lavoro creati; R 9. Numero supplementare di presenze di turisti; R 10. Popolazione rurale utente di servizi migliorati; R 11. Maggiore diffusione di Internet nelle zone rurali; R 12. Numero di partecipanti che hanno terminato con successo una formazione. Nell allegato A.3 (Tabelle degli indicatori comuni per il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo rurale ) della presente Relazione sono riportate le tabelle degli indicatori di risultato previste dalla parte II del documento Indicatori comuni per il monitoraggio e la valutazione dei programmi di sviluppo rurale diffuso dalla DG AGRI nel mese di dicembre Nel rimandare a tale allegato per la lettura integrale delle tabelle e dei relativi commenti esplicativi, si riporta di seguito un estratto delle tabelle di risultato relative alle misure dell asse 3. Le tabelle degli indicatori di risultato sono stati compilate applicando alle informazioni disponibili (nella maggior parte dei casi, quelle relative agli indicatori di prodotto) opportuni coefficienti in grado di stimarne il valore nella maniera il più possibile rigorosa. Fra le tabelle di risultato previste, soltanto la R.8(1) e la R.8(2) presentano a fine 2009 quantificazioni non nulle (ma comunque per ora non significative). 87

88 R.8(1) Misura correlata Tabella R.8 Numero lordo di posti di lavoro creati 59 Maschi Numero lordo di posti di lavoro creati Femmine < < TOTALE Diversificazione verso attività non agricole 0 0, ,33 Creazione e sviluppo di imprese 0 0, ,13 Incentivazione di attività turistiche Asse Asse Asse TOTALE 0 0, ,46 R.8(2) Tipo di attività aziendale Posti di lavoro in azienda Posti di lavoro fuori azienda Numero lordo di posti di lavoro creati Tipo di settore Maschi Femmine < < TOTALE Agriturismo. 0 0, ,33 Artigianato 0 0, ,13 Commercio al dettaglio Produzione di energia rinnovabile Altro Turismo Artigianato Commercio al dettaglio Produzione di energia rinnovabile Altro TOTALE 0 0, ,46 (estratto dall allegato A.3 della presente Relazione) Misura Diversificazione in attività non agricole Sulla base dell analisi della situazione in termini di punti di forza e punti di debolezza dell agricoltura piemontese, gli interventi previsti dalla misura hanno la finalità di concorrere alla creazione nelle aree rurali di nuove opportunità occupazionali, in settori esterni all agricoltura e nei servizi, in modo da contrastare la tendenza al declino economico e sociale e allo popolamento delle aree stesse, consentendo altresì l incremento dei redditi delle famiglie agricole, al fine di assicurare un duraturo equilibrio economico e sociale delle aree rurali e il loro sviluppo sostenibile. La misura 311 punta a favorire la permanenza dell'agricoltura sul territorio attraverso il sostegno alla realizzazione di interventi per la diversificazione dei redditi delle aziende agricole attraverso nuove attività (agriturismo, cessione di energia da fonti rinnovabili, artigianato tipico, gestione delle reti turistiche locali, servizi sociali e culturali alla popolazione). La percentuale massima di contributo concesso è pari al 50% nelle zone svantaggiate e al 40% nelle restanti zone. 59 Per stimare il numero lordo di posti di lavoro creati, al numero di domande chiuse a saldo nel periodo è stato applicato, per ciascuna misura pertinente, un tasso di creazione di posti di lavoro determinato dal rapporto fra i valori-obiettivo del numero di nuovi posti di lavoro creati e del numero di beneficiari previsti nel PSR. 88

89 Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario Al 31/12/2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 100% 90% 80% 81% 70% 60% 50% 40% 30% 22% 20% 10% 0% 0% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 311. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Estremi Data di dell atto di apertura approvazione D.G.R del ( bando 2008 ) Data di scadenza Domande presentate Risorse al 31/12/2009 attivate Volume totale ( ) N. degli investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 N. Spesa pubblica ammessa ( ) Istruttoria In corso Sulla misura 311 è pervenuto un numero di domande largamente superiore a quello finanziabile con le risorse disponibili. È stato deciso di mettere in istruttoria un numero di domande sovradimensionato rispetto alle disponibilità finanziarie, tenendo conto che, sulla base dell esperienza della corrispondente misura del PSR , vi è una decadenza fisiologica in questa fase. Si prevede che le domande finanziate saranno circa 200 per il bando 2008, per un importo di contributo pari al budget assegnato al bando. 89

90 Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR Numero di beneficiari % 311 Volume totale di investimenti ( 000 euro) 10573, , % Estratto dalla tabella G.3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) Sulla base delle stime riportate nel paragrafo precedente, l obiettivo di 442 beneficiari potrebbe rivelarsi sovrastimato. Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Numero di domande approvate Estratto dalla tabella G.3(2) Avanzamento del programma (solo trascinamenti) Come si evince dalla tabella riportata nel sottoparagrafo Andamento delle operazioni e contratti in corso dal periodo precedente, i pagamenti da effettuare a titolo di trascinamenti della misura P del PSR a fine 2009 erano conclusi. Le economie, pari a circa 280 mila euro, saranno riutilizzate nell ambito della stessa misura. Gli obiettivi in termini di numero di domande approvate sono stati raggiunti in maniera alquanto parziale (2 domande su 7). Criticità riscontrate nell attuazione della misura: Per questa misura valgono le stesse considerazioni riportate per la misura 112 e 121, relativamente ai lunghi tempi di attuazione e alla complessità delle procedure. Misura Incentivazione di attività turistiche connesse alla fruizione sostenibile del territorio rurale L obiettivo della misura è strutturare, valorizzare e qualificare le risorse turistiche delle realtà rurali in maniera integrata per concorrere al mantenimento e alla creazione di nuove opportunità occupazionali favorendo la diversificazione dell'economia rurale attraverso: - l'infrastrutturazione di itinerari escursionistici fruibili a piedi, a cavallo e in bicicletta; - la creazione e qualificazione di una rete di servizi al turista organizzati secondo un approccio integrato e volto a sviluppare forme di commericializzazione innovative. La misura si compone di due azioni, ma l'intera dotazione finanziaria è relativa all'azione 1, in quanto l'azione 2 troverà attuazione esclusivamente nell'ambito dei PSL dei GAL (cfr. asse 4). Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario: Al 31 dicembre 2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 90

91 100% 90% 80% 70% 60% 54% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 4% 0% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 313. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura 313 Indicatori di prodotto Numero di nuove attività turistiche sovvenzionate Volume totale di investimenti (000 euro) Realizzata nell'anno N Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 all'anno N Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR % % Estratto dalla tabella G.3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) Dal momento che al 31 dicembre 2009 non risultavano ancora domande ammesse, gli indicatori di prodotto non sono significativi in quanto riportano esclusivamente i dati relativi all azione a titolarità regionale. Si ritiene tuttavia, sulla base delle domande presentate, che gli obiettivi previsti potranno essere raggiunti senza particolari difficoltà Azione 1: Infrastrutturazione della rete sentieristica regionale per la realizzazione di itinerari escursionistici fruibili a piedi, in bicicletta e a cavallo L azione è attuata dalla Direzione regionale Opere pubbliche, difesa del suolo, economia montana e foreste attraverso: a) inviti pubblici rivolti ai beneficiari; b) interventi a titolarità regionale. a) Invito pubblico rivolto a beneficiari Estremi dell atto di approvazione D.D /09/2008 Data di apertura Data di scadenza Domande presentate Risorse al 31/12/2009 attivate Volume totale ( ) N. degli investimenti ( ) Domande ammesse al 31/12/09 N. Spesa pubblica ammessa ( ) Istruttoria 23/09/ /01/ * 0* In corso TOTALE * Ammissione provvisoria che sarà confermata al termine dell istruttoria definitiva nel corso del

92 Tale invito pubblico, il primo relativo all azione, è stato attuato in forma coordinata e in armonia con la pianificazione della rete escursionistica regionale. Le proposte presentate s integrano, infatti, a livello provinciale grazie al coordinamento tecnico e promozionale effettuato dalle Province nell ambito del piano tecnico d intervento e di promozione integrato. Inoltre il requisito di ammissibilità che vincola i beneficiari a proporre in via esclusiva, ai fini della valorizzazione, i percorsi escursionistici già inseriti nella rete escursionistica regionale, favorisce la concentrazione di interventi e di risorse in forma collegata alla pianificazione escursionistica e in particolare al progetto Rete sentieristica regionale ed informazione al turista attuato direttamente dalla Regione (cfr. lett. b) sottostante). Nell anno 2009 è stata espletata la fase istruttoria preliminare delle domande presentate. Al termine di tale fase è stata formulata la graduatoria dei soggetti ammissibili a finanziamento, dalla quale risultano 56 domande ammissibili per un importo di ,40 euro. Attualmente è in fase di completamento l istruttoria definitiva per la definizione della spesa definitivamente ammessa a contributo. b) Interventi a titolarità regionale Titolo dell intervento Rete Sentieristica regionale ed informazione al turista Estremi dell atto di approvazione D.G.R. n del Spesa Pubblica ( ) Soggetti esecutori Ipla, Csi e altri Il progetto a titolarità regionale Rete Sentieristica regionale ed informazione al turista costituirà, con le sue molteplici azioni, una base informativa essenziale per la pianificazione degli interventi di valorizzazione operata dalla Regione e dagli altri enti. Esso ha una dotazione finanziaria di (IVA esclusa) e si articola nei seguenti piani d attività: Piano di attività Importo (euro) Soggetto incaricato 1 - Verifica ed implementazione della rete sentieristica regionale ,00 Ipla s.p.a. 2 - Web gis e portale internet collegati al catasto regionale dei ,00 Csi Piemonte sentieri 3 - Supporto tecnico per le attività connesse alla gestione centralizzata del catasto sentieri per le attività di editing e di gestione dei contenuti e animazione delle comunità web ,00 Consulente esterno Tra le attività già realizzate, il portale a cui si affiancherà il servizio web gis con la visualizzazione della rete escursionistica regionale, prossimo alla pubblicazione. A fine dicembre è stato trasmesso ad Arpea un primo elenco di liquidazione per un importo di ,64 euro e pertanto si prevede che i pagamenti inizieranno nel Criticità riscontrate nell attuazione della misura La progettazione degli interventi previsti nell ambito dell invito pubblico è stata particolarmente influenzata dall andamento climatico stagionale. La stagione invernale 2008/2009, particolarmente precoce e con intense precipitazioni nevose, ha negativamente condizionato la progettazione creando numerose difficoltà ai tecnici durante il rilevamento delle informazioni relative ai percorsi da valorizzare. Per questo motivo sono state disposte due proroghe ai termini fissati per la presentazione delle domande e della documentazione progettuale sia in fase preliminare che definitiva. Tenuto conto del condizionamento stagionale, soprattutto per i lavori eseguiti in alta quota, il termine previsto per il completamento degli interventi e per la rendicontazione, attualmente fissato al , dovrà essere probabilmente prorogato a tutto settembre

93 Si prevede indicativamente di attivare un secondo invito pubblico entro il 2010 o al più tardi entro i primi mesi del 2011, privilegiando se possibile l attivazione di tipologie d intervento meno condizionate dalla stagionalità. In questa occasione, ai fini del contenimento dei tempi tecnici e procedurali, si valuterà la possibilità di semplificare la documentazione tecnica richiesta ai beneficiari e di velocizzare la fase istruttoria preliminare e definitiva delle domande. Altre difficoltà riscontrate possono essere ricondotte al fatto che i tecnici coinvolti non erano sempre adeguatamente preparati ad affrontare un tipo di progettualità finalizzata alla valorizzazione delle infrastrutture escursionistiche in forma integrata con la pianificazione regionale. Inoltre si rileva come le attività di coordinamento tecnico e di promozione effettuate dalle Province in alcuni casi non siano state omogenee e ugualmente efficaci. Misura Sviluppo e rinnovamento dei villaggi La misura ha come obiettivo la rivitalizzazione delle borgate montane piemontesi attraverso la realizzazione di interventi integrati miranti al sostegno delle attività, già esercitate o da avviarsi, nell ambito delle borgate oggetto di intervento nonché al recupero (architettonico e funzionale) delle strutture e infrastrutture singole e collettive presenti nelle stesse. La misura 322 è articolata nelle seguenti due azioni: azione A) indagine conoscitiva finalizzata alla quantificazione e alla caratterizzazione delle borgate montane piemontesi, avente quale scopo ultimo l individuazione della griglia dei requisiti minimi di ammissibilità che dovranno essere posseduti dalle borgate per poter beneficiare degli interventi di cui all azione B), nonché dei criteri di valutazione delle istanze; azione B) realizzazione di organici programmi integrati di intervento volti al recupero e allo sviluppo di un numero limitato di borgate montane. Essa condurrà alla selezione e successiva realizzazione di indicativamente 25 programmi integrati di intervento volti al recupero e allo sviluppo di altrettante borgate montane. Ciascun programma sarà costituito da un insieme di progetti elementari predisposti nell ambito di diverse tipologie di intervento (opere di urbanizzazione primaria, riqualificazione degli spazi aperti a uso pubblico, recupero di edifici e manufatti, ammodernamento delle aziende agricole e forestali, agriturismo, sviluppo e creazione di microimprese, sviluppo di attività di carattere culturale e ricreativo, realizzazione e potenziamento di servizi rivolti all'infanzia, creazione di centri polifunzionali, ). Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario Al 31/12/2009 la misura presentava il seguente stato di avanzamento complessivo: 93

94 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 0% 0% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 322. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. Azione A Titolo dell intervento Indagine conoscitiva per la qualificazione e la caratterizzazione delle borgate montane piemontesi Estremi dell atto di approvazione D.G.R del Spesa pubblica ( ) Soggetto esecutore Ires Piemonte Per la realizzazione dell azione la Regione ha conferito un incarico di collaborazione scientifica all Istituto di ricerche economico sociali del Piemonte (Ires Piemonte), suo ente strumentale, conclusosi il 14/01/2009 con la consegna di un apposito studio 60. La Regione Piemonte, avvalendosi delle risultanze del suddetto studio, ha quindi definito i requisiti di ammissibilità e i criteri di valutazione relativi all azione B), per l approvazione dei quali, il 20/01/2009, è stata attivata la procedura di consultazione scritta del Comitato di sorveglianza regionale del PSR ed effettuata la trasmissione della versione definitiva dei requisiti di ammissibilità e dei criteri di valutazione. Azione B Le norme di attuazione dell azione B) contengono, oltre ai requisiti di ammissibilità e ai criteri di valutazione, la descrizione delle diverse fasi attuative nelle quali articolata. Essi sono i seguenti: 1) invito alle Comunità montane per la presentazione di programmi di massima relativi a un numero limitato di borgate; 2) istruttoria dei programmi di massima da parte di un nucleo di valutazione ad hoc, per individuare i programmi ammissibili e non ammissibili; 3) invito per la presentazione dei programmi attuativi. Esso sarà rivolto ai Comuni in cui ricadono le borgate interessati dai programmi di massima ritenuti ammissibili; 4) istruttoria dei programmi attuativi da parte del nucleo di valutazione di cui sopra. I programmi attuativi ritenuti ammissibili saranno inseriti in una graduatoria unica regionale; 5) progettazione definitiva e realizzazione dei programmi attuativi. 60 Disponibile on-line all indirizzo: 94

95 Con la determinazione dirigenziale n. 411 del 5 marzo 2009 si è proceduto all indizione dell invito per la presentazione di programmi di massima (cfr. step 1 dell elenco precedente), con l attivazione di tutte le risorse previste, come si evince dallo schema seguente: Estremi Data di dell atto di apertura approvazione D.D. n. 411 del 05/03/2009 invito per la presentazione di programmi di massima 05/03/09 Data di scadenza Domande presentate Domande ammesse Risorse al 31/12/2009 al 31/12/09 attivate Istruttoria ( ) Spesa pubblica N. N. ammessa ( ) (prima fase) (prima fase) Il nucleo di valutazione preposto all istruttoria dei programmi integrati di intervento (programmi di massima e programmi attuativi, costituito con la determinazione dirigenziale n. 1524/DB1415 del 24 luglio 2009, ha iniziato i propri lavori il 30 luglio Nell ambito delle 89 candidature pervenute, 88 candidature sono state presentate nel rispetto delle modalità di presentazione dei programmi di massima e pertanto sono state sottoposte al nucleo di valutazione. Il 31/12/2009 la fase istruttoria non si era ancora conclusa. In considerazione della notevole quantità di documentazione contenuta nei dossier di candidatura nonché della necessità, in taluni casi, di dover richiedere integrazioni documentali, la data stabilita per la conclusione dell istruttoria dei programmi di massima è stata prorogata al 15/02/2010. La dotazione finanziaria (spesa pubblica) complessivamente disponibile per l attuazione dell azione B) ammonta a euro di risorse cofinanziate ( 7 del PSR). Il PSR prevede, inoltre, l attivazione di finanziamenti nazionali integrativi per un importo pari a euro ( 8 del PSR). Ciascun programma dovrà prevedere, nel complesso degli interventi proposti, un utilizzo di contribuzione pubblica (risorse cofinanziate e finanziamenti nazionali integrativi) compreso fra euro e euro. Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR Numero di villaggi interessati % 322 Volume totale di investimenti (000 euro) 52,68 52, % Estratto dalla tabella G.3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) Dal momento che al 31 dicembre 2009 non risultavano ancora domande ammesse, gli indicatori di prodotto non sono significativi in quanto riportano esclusivamente i dati relativi all azione a titolarità regionale (azione A). Si ritiene tuttavia, sulla base della presentazione dei programmi di massima ricevuti e valutati, che gli obiettivi previsti potranno essere raggiunti senza particolari difficoltà. Criticità riscontrate nell attuazione della misura L estrema complessità procedurale implica lunghi tempi di attuazione. 95

96 Misura Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale Nella prospettiva dell aumento dell'attrattività delle zone rurali la misura sostiene iniziative per: - preservare i siti Natura 2000, gli ambiti di pregio naturalistico e le tipologie costruttive e paesaggistiche tradizionali; - rendere maggiormente fruibile il patrimonio culturale attraverso la creazione di nuovi circuiti o potenziando quelli esistenti; - migliorare le conoscenze e l'informazione sugli elementi e le caratteristiche che contraddistinguono il patrimonio storico-architettonico e culturale delle aree rurali. La misura si compone di tre azioni. L'intera dotazione finanziaria è relativa all'azione 1 (interventi di tutela e sensibilizzazione ambientale), in quanto le azioni 2 e 3 trovano attuazione esclusivamente nell'ambito dei PSL dei GAL (cfr. asse 4). L'azione 1, attuata nei siti Natura 2000 e, a determinate condizioni, anche nelle aree contigue, prevede la stesura di piani di protezione e gestione dei siti Natura 2000 finalizzati alla predisposizione di misure di conservazione. Esse riveste pertanto un particolare interesse nell ambito dell attuazione delle direttive Natura 2000 in Piemonte (cfr. il della presente Relazione). Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario 100% 90% 83% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 0% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 323. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2. L azione è a titolarità regionale; la sua implementazione è stata affidata in house providing all Ipla s.p.a. 96

97 Titolo dell intervento Estremi dell atto di approvazione Spesa pubblica ( ) Soggetti esecutori Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale Interventi di tutela e sensibilizzazione ambientale Redazione dei piani di protezione e conservazione dei siti Natura 2000 finalizzata alla disposizione di misure di conservazione di SIC/ZPS; azioni propedeutiche concomitanti e successive. D.G.R del Istituto per le piante da legno e l ambiente Ipla s.p.a. Il target di prodotto dell azione è la redazione di 34 piani di piani di gestione dei siti Natura2000. Nel 2008 è stata individuata una prima rosa di 13 siti prioritari per la redazione dei piani e nel 2009 ne sono stati completati 4 di questi. Il lavoro è svolto dall Ipla in modo incrementale, ovvero lo svolgimento delle attività conoscitive necessarie alla redazione dei piani è diffuso orizzontalmente sul territorio regionale. Durante la redazione di un piano vengono svolte contemporaneamente attività sul campo che permetteranno la redazione dei successivi piani. Ciò consente di prevedere un incremento progressivo da un anno all altro nella consegna dei piani. Al 31 dicembre 2009 non risultano pagamenti. Tuttavia nel 2009 sono stati liquidati euro ed è stato richiesto il rimborso all organismo pagatore nei primi mesi del Di questo importo, euro riguardano attività svolte nel 2008 e euro attività svolte nel Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR Numero di azioni sovvenzionate % 323 Volume totale di investimenti ( 000 euro) 1703, , % Estratto dalla tabella G3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) Il tasso di esecuzione risulta basso per entrambi gli indicatori di prodotto, a causa essenzialmente di motivi di carattere amministrativo. Innanzitutto. per quanto riguarda la quantificazione degli obiettivi è già stata inoltrata alla Commissione europea la richiesta di una modifica. Nella nuova formulazione le azioni sovvenzionate previste scendono a 55 (fra piani di gestione e programmi di intervento nell ambito dei GAL) e il volume totale di investimenti scende a 5,35 Meuro. Inoltre, per quanto riguarda le azioni sovvenzionate, la redazione dei piani di gestione era perlopiù inedita per il Piemonte ed è pertanto normale che l avvio della loro redazione sconti qualche problema. Inoltre, poiché la redazione procede parallelamente per diversi siti (studi floristici, faunistici), ciò comporta che la maggior parte dei piani si concluderà verso la fine della programmazione. Anche se il tasso di esecuzione risulta basso anche dopo la correzione dei target, ciò non dovrebbe costituire un motivo di preoccupazione considerata la tipologia stessa di operazioni sovvenzionate. Criticità riscontrate nell attuazione della misura Il mancato riconoscimento dell IVA implica che dei euro di spesa pubblica previsti dal PSR soltanto euro sono rendicontabili all organismo pagatore; i restanti euro sono a carico della Regione. Nella redazione dei piani di gestione si segnala talora la contrarietà delle comunità locali che, in alcuni casi, può diventare fortemente ostativa alla stessa redazione dei piani. Basti pensare 97

98 alle richieste di modifica dei confini dei siti Natura 2000 da parte delle amministrazioni locali (modifiche che possono inficiare gran parte del lavoro svolto) o al mancato sostegno alle attività conoscitive che, senza un consenso diffuso, si svolgono con grande difficoltà e in maniera inidonea (ad es., ridotto accesso a fondi chiusi, lacune informative). Le difficoltà operative sono notevoli nonostante la continua azione di mediazione e di sensibilizzazione da parte dell Ipla e degli uffici regionali. Misura Acquisizione di competenze, animazione e attuazione La misura 341 si propone di consentire alle Province piemontesi di acquisire dati e informazioni di carattere locale utili a favorire la definizione delle linee strategiche dei programmi di sviluppo locale (Psl) di cui all articolo 61 del regolamento (CE) n. 1698/2005 e dell ambito territoriale di riferimento dell asse 4 e a favorire la rivisitazione dei partenariati dei gruppi di azione locale (Gal). Dotazione finanziaria della misura (vigente al 31/12/2009): Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di Stato) ( ) Stato di avanzamento fisico e finanziario 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 36% 30% 25% 25% 20% 10% 0% Totale Attivato Ammesso Liquidato Pagato Andamento finanziario della misura 341. Indicazioni per la lettura del grafico al 2.2 La fase attuativa della misura, iniziata il 21 gennaio 2008 e conclusa il 30 giugno 2008, ha rispettato la tempistica prevista, che la collocava come propedeutica all avvio dell asse 4 (Leader). Essa si è articolata in due tipologie di operazioni: tipologia a: studi preliminari di carattere locale e animazione territoriale funzionali alla delimitazione delle aree interessate all attuazione dell asse 4, alla composizione o rivisitazione dei relativi partenariati pubblico privati dei GAL Leader+ e Leader II e alla definizione delle strategie di sviluppo locale; il PSR ha individuato come soggetti realizzatori le amministrazioni provinciali interessate all attuazione dell asse 4 comprendenti territori già LeaderII e/o Leader+; tipologia b: raccordo con le amministrazioni coinvolte nella prima fase e analisi delle informazioni ottenute in modo funzionale alla predisposizione del bando per la presentazione dei Psl da parte dei GAL; attuata dalla Regione Piemonte. 98

99 Per maggiori dettagli relativamente all attuazione di questa misura si veda la Relazione 2008 sullo stato di attuazione del programma. Nel corso del 2009, sono stati effettuati quasi tutti i pagamenti, che risultano lievemente inferiori a quanto ammesso in quanto la Provincia di Torino ha speso meno rispetto al richiesto. Inoltre, resta ancora da pagare un unica domanda che ammonta a Descrizione dell andamento della misura sulla base degli indicatori di prodotto Codice misura Indicatori di prodotto Realizzata nel 2009 Totale realizzato - Valore cumulativo dal 2007 al 2009 Obiettivi Tasso di esecuzione del PSR 341 Numero di azioni sovvenzionate % Estratto dalla tabella G3 Avanzamento del programma (trascinamenti esclusi) La misura è da considerarsi conclusa. L obiettivo non è stato raggiunto in quanto in corso d opera si è scelto di non attivare corsi di formazione ma di finanziare studi propedeutici alla formazione dei GAL e pertanto le azioni sovvenzionate sono state molte meno. Inoltre sono state spese poco più di un terzo delle risorse ammesse. I fondi derivanti dalle economie di questa misura saranno trasferiti, in funzione delle esigenze che emergeranno nel corso del periodo di programmazione, sulle misure che necessitano maggiormente di integrazioni, presumibilmente nell ambito dell asse 4. 99

100 2.2.4 Asse 4: Leader Logica di intervento L'asse 4 - approccio Leader del PSR della Regione Piemonte promuove lo sviluppo integrato, endogeno e sostenibile dei territori rurali attraverso la realizzazione di programmi di sviluppo locale (PSL) presentati da 13 gruppi di azione locale (GAL) distribuiti sul territorio regionale. In particolare, l'obiettivo dell'asse 4 è sostenere la multifunzionalità e la diversificazione delle attività agricole e puntare sullo sviluppo di microfiliere locali di settori diversi per creare e consolidare poli locali di sviluppo. Attraverso l'integrazione tra differenti settori dell'economia locale, l'uso di nuove tecnologie e lo sviluppo di nuovi servizi, le popolazioni delle aree rurali possono promuovere percorsi innovativi di sviluppo. Lo sviluppo delle zone rurali viene stimolato attraverso: - il mantenimento e la creazione di nuove attività - la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali locali - il miglioramento della qualità della vita - la cooperazione tra i territori - la costituzione di reti per la divulgazione delle esperienze. Modalità di attuazione dell asse 4 La fase di avvio - L animazione propedeutica alla definizione dei territori dei GAL attuata nell ambito della misura 341 da parte delle amministrazioni provinciali comprendenti territori eligibili all asse 4 è stata realizzata nel I gruppi di azione locale (GAL), costituiti in forma societaria, attuano la strategia di sviluppo locale (PSL) attingendo a un ampio set di misure dell'asse 3 del PSR (diversificazione delle attività agricole, sviluppo di microimprese, incentivazione delle attività turistiche, servizi, valorizzazione degli elementi del patrimonio rurale) e integrandole con misure degli assi 1 e 2. - I programmi di sviluppo locale (PSL) sono i documenti programmatici attraverso cui i GAL sostengono l'attuazione delle strategie di sviluppo locale e la realizzazione di progetti di cooperazione per favorire il miglioramento della competitività agricola e forestale, dell'ambiente e dello spazio rurale, della qualità della vita nelle aree rurali. L impianto strategico dei PSL, schematizzato nella figura seguente, deve rispettare il contenuto del capitolo asse 4 Attuazione dell approccio Leader del PSR integrato dalle Linee guida all attuazione (allegate all invito pubblico), garantire un approccio dal basso verso l alto e risultare quale espressione del potere decisionale del GAL. La strategia d intervento del PSL deve evidenziare il legame tra le caratteristiche dell area e i fabbisogni da soddisfare attraverso l individuazione di una serie di obiettivi specifici del PSL. Al fine di garantire la massima coerenza con gli obiettivi del PSR, gli obiettivi specifici del PSL devono essere articolati come un sottoinsieme degli obiettivi specifici di asse del PSR, attraverso l individuazione di settori o ambiti di intervento connessi alle specificità locali profilate nell analisi dell area. La strategia integrata e multisettoriale viene sintetizzata nell ambito di un tema unificante inteso come obiettivo globale del PSL da collegare con le linee d intervento integrate. Le linee d intervento integrate (o progetti integrati) si basano su una misura principale dell asse 3 del PSR (312, 313, 321, 323) cui fa riferimento l obiettivo della linea d intervento, alla quale si collegano altre misure possibilmente riferite ad almeno due assi che concorrono al raggiungimento del medesimo obiettivo (111, 121, 122, 123, 124, 100

101 133, 227, 311, 312, 313, 321, 323, 331). Le linee d intervento e le azioni individuate dal PSL sono collegate al tema unificante e possono essere al massimo una per ogni misura principale. Eventuali iniziative di cooperazione interterritoriale e transnazionale dovranno essere collegate alla strategia complessiva e alle linee d intervento. La misura 431 supporta l attuazione del PSL e delle linee d intervento. La dotazione finanziaria dell asse 4 (vigente al 31/12/2009) è la seguente: Spesa pubblica totale ( ) di cui: spesa pubblica cofinanziata programmazione ( ) di cui: trascinamenti cofinanziati programmazione ( ) di cui: finanziamenti integrativi (cosiddetti aiuti di stato) ( ) Le risorse finanziarie sono ripartite fra le diverse misure come segue: Misure asse 4 Spesa pubblica Costo totale euro % euro % 411 Competitvità (misure asse 1) Gestione ambiente e territorio (misure asse 2 ) Qualità della vita e diversificazione (misure asse 3 ) Cooperazione Costi di gestione, competenze e animazione Totale asse

102 La selezione dei PSL è avvenuta a seguito di due successivi inviti pubblici alla presentazione dei PSL. Con il primo invito, aperto dal primo luglio al 15 ottobre 2008, nel mese di febbraio 2009 sono stati ammessi a finanziamento 10 dei 14 GAL che avevano presentato domanda con un impegno complessivo di euro (68% delle risorse pubbliche disponibili). A seguito della riapertura del bando dal 4 febbraio al 20 aprile 2009, il 27 maggio 2009 sono stati ammessi a finanziamento altri 3 GAL con un impegno di risorse pubbliche di euro. Riassumendo, i GAL selezionati entro il 2009 sono 13 con un impegno di euro, pari all 82% delle risorse pubbliche stanziate per l asse 4. Le risorse pubbliche non assegnate potranno essere attribuite in un secondo momento ai GAL che, dimostrate buone performance di spesa, abbiano la possibilità di estendere gli investimenti negli interventi di maggior successo. Gli inviti, pubblicati sul sito web della Regione Piemonte 61, erano composto da 3 documenti: 1. modulo di domanda per la presentazione dei PSL, comprensivo di tabelle Excel preimpostate per la compilazione delle tabelle finanziarie e del cronoprogramma e per l elaborazione dei dati socio-economici; 2. criteri di selezione dei PSL, stabiliti dalla Regione dietro approvazione del Comitato di sorveglianza, basati su cinque aree di valutazione: a) Caratteristiche del partenariato Max 12 punti b) Caratteristiche del territorio Max 8 punti c) Qualità della strategia Max 55 punti d) Efficienza della gestione proposta per il Max 20 (Gal ex Leader+) Max 25 (Gal ex LeaderII) e) Efficienza della gestione per i GAL Leader+ Max 5 punti (solo Gal ex Leader+) 3. linee guida per l attuazione, contenenti prescrizioni specifiche per le misure attuate dall asse 4 aggiuntive rispetto a quelle contenute nelle schede di misura del PSR. Dopo un primo esame di ammissibilità formale, i PSL sono stati valutati dalla Direzione regionale Opere pubbliche, difesa del suolo, economia montana e Foreste Settore Politiche comunitarie, coadiuvata da un Comitato tecnico di gestione e coordinamento composto dai funzionari regionali competenti nei campi di applicazione delle iniziative (economia montana e foreste, politiche forestali, cultura, formazione professionale, ambiente, agricoltura, politiche territoriali ed edilizia, turismo, commercio e attività produttive). Sono stati ammessi a finanziamento i PSL che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando: 60 punti su 100, di cui almeno 28 sulla qualità della strategia. La gestione e la ripartizione delle competenze Competenze dei GAL. Dopo l approvazione delle graduatorie, prima di poter passare alla fase di attuazione del PSL, i GAL chiedono l inserimento del piano finanziario di dettaglio per operazione sul sistema informativo gestionale. Successivamente realizzano le azioni a regia e a bando. Le relazioni progettuali di dettaglio per le azioni a regia con beneficiario il GAL e i testi dei bandi da mandare in pubblicazione vengono sottoposti all approvazione del Settore Politiche comunitarie che richiede una valutazione tecnica ai settori regionali competenti per materia facenti parte del Comitato tecnico di gestione e coordinamento (v. sopra), il relativo parere e il parere dell organismo pagatore (Arpea). Nel corso del 2009, 10 dei 13 GAL hanno avviato le strutture e le procedure di gestione, garantendo la separazione delle funzioni, e hanno iniziato a progettare i primi interventi a regia e a bando (per lo stato di attuazione si vedano i paragrafi successivi) index.htm 102

103 Per quanto riguarda le operazioni a bando, i GAL istruiscono le istanze con la propria commissione di valutazione, definiscono le graduatorie e le sottopongono all approvazione del CdA, ricevono e controllano le domande di pagamento dei beneficiari attraverso la commissione di controllo, verificano l effettiva rispondenza dei lavori eseguiti ai progetti presentati con l istanza di aiuto e infine redigono gli elenchi di liquidazione da inviare ad Arpea. Il responsabile amministrativo del GAL è responsabile dell istruttoria, dei controlli amministrativi e di ammissibilità delle domande di aiuto, del monitoraggio finanziario e della verifica del cronoprogramma di spesa. Il GAL è parte attiva del sistema di monitoraggio, poiché accede direttamente al sistema informativo alimentando i relativi flussi per le attività che gli sono state delegate. Le funzioni di autorizzazione al pagamento, infatti, sono parzialmente delegate ai GAL in base ad apposite convenzioni e comprendono i controlli amministrativi ex art. 26 del regolamento (CE) n. 1975/2006 e la formazione degli elenchi di liquidazione che, dopo essere stati approvati dal responsabile dei controlli del GAL, vengono inviati ad Arpea che procede al pagamento. I flussi procedurali sono illustrati nello schema seguente. 103

104 104

105 Per i progetti a regia, i GAL presentano domanda di pagamento al Settore Politiche comunitarie, che in base a una delega da parte di Arpea, effettua gli opportuni controlli amministrativi e in loco, redige gli elenchi di liquidazione e li invia all organismo pagatore. 105

106 Controllo del rischio di conflitto d interesse. Sulla base del manuale delle procedure di selezione e attuazione dei PSL dei GAL elaborato dall Arpea è affidato ai GAL.Esso infatti prescrive che tramite la stipula della convenzione, i GAL si impegnano ad adottare opportune misure onde evitare il rischio di conflitto di interesse. I GAL sono tenuti a segnalare tempestivamente all Arpea eventuali posizioni di conflitto di interesse. Le segnalazioni vanno inviate ogni qualvolta si verifichino da parte degli operatori del GAL, situazioni quali partecipazioni finanziarie e patrimoniali che possano provocare situazioni di conflitto di interesse con la funzione svolta all interno del GAL o nei casi di conflitto di interesse dovuto a parentela. Il rapporto di parentela va segnalato fino al IV grado, in caso di affinità fino al II grado. Competenze dell Arpea. L organismo pagatore è responsabile della definizione delle procedure di attuazione (ricevimento, registrazione, trattamento e controllo delle domande) che delega in parte, come sopra descritto, a Regione e GAL. Sulle domande di aiuto/pagamento esegue i controlli previsti dal SIGC. Per le operazioni a regia GAL, l Arpea delega i controlli in loco al Settore Politiche comunitarie della Regione Piemonte. Per le operazioni a bando GAL, l Arpea effettua l estrazione delle operazioni per il controllo in loco ed esegue i controlli. L Arpea riceve gli elenchi di liquidazione dai GAL o dalla Regione Piemonte ed è responsabile dell autorizzazione al pagamento e dell esecuzione e contabilizzazione del pagamento garantendo la conformità dei pagamenti alla normativa comunitaria e nazionale, nonché alle condizioni specifiche previste nel PSR e nei bandi. Competenze dell Autorità di gestione. L Autorità di gestione, tramite il Settore politiche comunitarie, come sopra anticipato è responsabile: - del coordinamento di tutte le attività e dei rapporti con i soggetti coinvolti nella gestione dell asse 4; - della selezione dei PSL; 106

107 - dell istruttoria delle azioni a regia GAL e delle relative domande di pagamento di anticipo, acconto e saldo nonché dei controlli in loco che esegue sulla base dell estrazione effettuata dall Arpea; - dell istruttoria dei bandi dei GAL. Caratteristiche dei GAL selezionati Nella tabella che segue sono sintetizzate le principali caratteristiche dei GAL selezionati, mentre nell allegato A.4 Schede di sintesi dei gruppi di azione locale selezionati sono riportate schede descrittive di ciascuno di essi. Indicatore Numero Quota sul totale dei GAL ammessi (%) Spesa programmata 000 EUR Quota sul totale della spesa programmata (%) Numero di GAL GAL per popolazione ammessi a beneficiare dell asse massimo previsto nel programma 12(*) che hanno beneficiato Leader II % % anche di Leader % % abitanti 6 46% % > abitanti 3 23% % > abitanti 4 31% % Popolazione totale nei territori coperti dai GAL (in migliaia di abitanti) 753 Popolazione ammessa a contributo (in migliaia di abitanti) 614 GAL per dimensione del territorio <500 km² 1 8% % km² 8 62% % >1000 km² 4 31% % Dimensione totale del territorio dei GAL (km²) Dimensione media del territorio dei GAL (km²) GAL per tema strategico unificante Sviluppare turismo sostenibile 6 46% % Rafforzare le reti territoriali 4 31% % Diversificazione economica 1 8% % Favorire imprenditoria giovanile 1 8% % Aumentare attrattività del territorio 1 8% % GAL per struttura giuridica Impresa privata % 0% GAL per quota di 50-60% 6 46% % partecipazione dei partner economici e delle associazioni >60 70% 5 38% % nell'organo decisionale >70% 2 15% % GAL per quota di partecipazione privata nella composizione societaria <25% 1 8% % 25-50% 9 69% % >50% 3 23% % (*): tale incongruenza è spiegata dall elevata incidenza di GAL (6 su 13) rientranti nella fascia demografica di minori dimensioni (tra i e i abitanti). Per questo motivo, pur non essendo state impegnate tutte le risorse finanziarie disponibili per l asse 4, i GAL ammessi a finanziamento sono 13, anziché i 12 inizialmente previsti. Complessivamente la popolazione dei 13 GAL è di 753 mila abitanti, che scende a 614 mila se si considerano soltanto gli abitanti ammessi a contributo dal momento che, ai fini del calcolo del contributo pubblico, la popolazione dei comuni con oltre i abitanti è stata conteggiata fino a detto limite. La dimensione totale del territorio è di km², con una dimensione media di km². 107

108 Per quanto riguarda la tipologia territoriale, come esemplificato nella tabella che segue, oltre il 95% dei Comuni è localizzato in aree rurali intermedie o con problemi complessivi di sviluppo. I comuni compresi nei poli urbani e nelle aree rurali ad agricoltura intensiva erano già inclusi nei GAL delle precedenti programmazioni e pertanto sono stati considerati ammissibili. Tipologia territoriale dei comuni compresi nei GAL Tipologia territoriale secondo il PSN N Comuni Superficie (km 2 ) Poli urbani Aree rurali ad agricoltura intensiva Aree rurali intermedie Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo TOTALI Per quanto riguarda il tema strategico unificante, 6 GAL su 13 puntano sulla valorizzazione turistica del proprio territorio intesa come elemento propulsore dell economia e dello sviluppo sostenibile. 4 GAL intendono rafforzare le reti di operatori pubblici ed economici con l obiettivo di aumentarne la competitività e di migliorare il livello dei servizi per i cittadini e per i turisti. Un GAL si propone di sostenere la riconversione produttiva del settore tessile in crisi, promuovendo la diversificazione produttiva e l avvio di attività in altri comparti. Un GAL intende favorire le condizioni per l insediamento di giovani imprenditori come leva per lo sviluppo e per contrastare l invecchiamento della popolazione e dei titolari d impresa. Un altro GAL punta ad aumentare l attrattività del territorio puntando al miglioramento della qualità della vita, dell ambiente, dei prodotti e dell offerta turistica. Tutti i GAL sono costituiti in società privata e hanno la maggioranza di quote di operatori economici e associazioni di categoria nell organo decisionale come da requisito di ammissibilità; tre di essi hanno anche la maggioranza di soci privati nella compagine societaria e in 7 GAL la quota privata nell organo decisionale supera il 60%. Dal punto di vista finanziario, come evidenziato nella tabella che segue, l investimento pubblico attivato dai singoli GAL varia dai 2 Meuro del GAL di dimensione demografica minore a 5,6 milioni di Meuro per quelli di maggiore dimensione, per un totale di 86,158 Meuro di investimento totale (44% di contributo privato): Piani finanziari dei GAL ammessi a finanziamento (importi espressi in euro) Denominazione del GAL Volume totale degli Spesa pubblica Quota FEASR investimenti VALLI GESSO VERMENAGNA PESIO TERRE DEL SESIA MONTAGNE BIELLESI BORBA VALLI DEL CANAVESE VALLI DI LANZO CERONDA E CASTERNONE GIAROLO MONGIOIE LANGHE ROERO LEADER AZIONE OSSOLA ESCARTONS VALLI VALDESI BASSO MONFERRATO ASTIGIANO TRADIZIONE DELLE TERRE OCCITANE TOTALE

109 Cartogramma dei GAL selezionati 109

110 Stato di attuazione Stato di attuazione finanziario Nel 2009, 10 GAL hanno inserito i propri piani finanziari di dettaglio nel sistema informativo e hanno presentato 27 progetti. Come evidenziato nella tabella che segue, al 31 dicembre 2009 risulta approvata una spesa pubblica di 4,817 Meuro, equivalente al 10% della spesa pubblica complessiva dei GAL. La misura attivata per prima, con il 98% della spesa approvata, è la 431, con 19 progetti per la redazione dei PSL e il funzionamento dei GAL e un progetto per la partecipazione a eventi promozionali. Gli altri progetti approvati riguardano interventi a regia per la definizione dei progetti di commercializzazione dell offerta turistica (un progetto sulla misura 313, azione 2a), per l avviamento di sportelli di accompagnamento per lo sviluppo e creazione di impresa (3 progetti sulla misura 321, azione 1a) e per l analisi del fabbisogno di servizi per la popolazione (3 progetti sulla misura 321, azione 2a). La spesa sostenuta risulta nettamente inferiore in quanto, sempre al 31 dicembre 2009, risultano pagati soltanto alcuni acconti per le spese di funzionamento del GAL, per un ammontare complessivo di euro, pari allo 0,5% della spesa pubblica prevista dai GAL. Avanzamento finanziario dell asse 4 al 31/12/2009 Misura 411 Competitività Gestione ambiente e territorio Qualità della vita e diversificazione Totale spesa pubblica prevista dal PSR (euro) Totale spesa pubblica prevista dai piani di finanziamento dei GAL al 31/12/09 (euro) Spesa pubblica presentata al 31/12/09 (euro) Spesa pubblica sostenuta al 31/12 09 (euro) % spesa pubblica approvata sul previsto al 31/12/09 % realizzazione spesa pubblica su totale PSR % realizzazione sul previsto al 31/12/09 a b c d e = c/b f = d/a g = d/b ,0 0,0 0, ,0 0,0 0, ,3 0,0 0, Cooperazione ,0 0,0 0,0 431 Costi di gestione, competenze e ,1 1,9 3 animazione TOTALE ,0 0,4 0,5 110

111 Misure e azioni attivate Nel prospetto che segue sono descritte sinteticamente tutte le misure del PSR attivabili dai GAL nell ambito dei PSL, con relative modalità di attuazione e tipologia di beneficiari: Mis. Cod. Cod. 1.A 1.B Azione Titolo Formazione imprenditori e addetti settore agricolo e alimentare Informazione settore agricolo Formazione informazione addetti forestale nel e per settore Descrizione Misura Corsi di formazione e aggiornamento - Formazione individuale Investimenti materiali e Ammodernamento immateriali nelle aziende delle aziende agricole agricole in base a finalità dei PSL Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali Sviluppo delle microimprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agro-alimentare Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore forestale Modalità di attuazione Beneficiari Soggetti che organizzano e gestiscono l attività per - Seminari Bando pubblico: il GAL i destinatari del settore affida l incarico a - Incontri divulgativi agricolo soggetti che - Workshop organizzano e - Corsi di formazione gestiscono l attività Soggetti che organizzano e - Iniziative formative con gestiscono l attività per tecniche innovative i destinatari del settore - Workshop e seminari forestale Bando pubblico emanato dal GAL nell ambito delle linee Aziende agricole con d intervento per la requisiti specificati costruzione o il nell ambito dei PSL completamento di filiere locali Bando pubblico Investimenti materiali e emanato dal GAL immateriali per nell ambito delle linee Microimprese con l ammodernamento delle d intervento per la requisiti specificati imprese, l innovazione e costruzione o il nell ambito dei PSL l integrazione delle filiere completamento di selvicolturali filiere locali Bando pubblico Investimenti materiali e emanato dal GAL immateriali per lo sviluppo nell ambito delle linee Microimprese con delle attività di d intervento per la requisiti specificati trasformazione e costruzione o il nell ambito dei PSL commercializzazione dei completamento di prodotti agroalimentari filiere locali Associazioni temporanee di scopo, convenzioni o associazioni costituite Aumentare il livello di da almeno un soggetto integrazione tra i produttori Bando pubblico per ognuna delle primari e i diversi operatori emanato dal GAL seguenti categorie: della filiera mediante la secondo specifiche del aziende agricole; realizzazione di progetti di PSL cooperative o sviluppo di nuovi prodotti, industrie di processi e tecnologie Aumentare il livello di integrazione tra i produttori primari e i diversi operatori della filiera mediante la realizzazione di progetti di sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie Bando pubblico emanato dal GAL secondo specifiche del PSL trasformazione; soggetti terzi (istituti di ricerca, società di servizi) Associazioni temporanee di scopo, convenzioni o associazioni costituite da almeno due soggetti appartenenti ad almeno due categorie tra: produttori primari e utilizzatori forestali; cooperative industria o di 111

112 Mis. Cod. Cod Azione Titolo Informazione e promozione sui prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare Sostegno investimenti produttivi agli non Descrizione Promozione dei prodotti di qualità verso i consumatori, la distribuzione e il mondo della ristorazione Misura 412 Accrescere il valore ambientale e sociale delle superfici forestali con investimenti a finalità ambientali, ecologiche e sociali per scopi turistici, ricreativi e didattici Misura 413 Modalità di attuazione Bando pubblico emanato dal GAL secondo specifiche del PSL Bando pubblico emanato dal GAL nell ambito delle linee d intervento per la costruzione o il specificati completamento di dei PSL filiere locali Beneficiari commercializzazione; imprese di prima trasformazione; enti, istituti di ricerca, società di servizi, altri operatori della filiera foresta legno energia Associazioni di produttori e organizzazioni che mettano insieme operatori partecipanti a sistemi di qualità Soggetti pubblici e privati del settore forestale con requisiti nell ambito Investimenti in aziende agricole per ambiti di Bando pubblico Membri della famiglia diversificazione in emanato dal GAL agricola., con requisiti agriturismo, produzione nell ambito delle linee specificati nell ambito Diversificazione in energia da fonti rinnovabili, d intervento per la dei PSL. attività non agricole artigianato tipico, servizi costruzione o il Sono esclusi i educativi, sociali e completamento di localizzati nei poli ricreativi, gestione di reti filiere locali urbani turistiche locali Microimprese operanti in comparti non Bando pubblico Sostegno alla produzione, compresi nell allegato I emanato dal GAL Sviluppo trasformazione e del trattato di Roma, nell ambito delle linee microimprese commercializzazione di beni con requisiti specificati d intervento per la e erogazione di servizi nell ambito dei PSL. costruzione o il Esclusi i localizzati nei completamento di poli urbani Creazione microimprese Sviluppo commercializzazione di servizi al turista a supporto dell offerta locale filiere locali. Investimenti materiali e Microimprese in corso Attuazione esclusiva immateriali connessi di costituzione. di nell ambito dei PSL dei all avviamento di nuove Sono esclusi i GAL attività imprenditoriali in localizzati nei poli forma singola o associata urbani 2a) Progetto per la e commercializzazione dell offerta legata al GAL nell ambito dei A regia GAL turismo rurale secondo la rispettivi PSL logica della filiera turistica locale 2b) Realizzazione di Microimprese con infrastrutture ricreative con requisiti specificati servizi di piccola ricettività nell ambito dei PSL. Bando pubblico (max 25 posti letto) o della Sono esclusi i emanato dal GAL ristorazione (max 60 localizzati nei poli nell ambito delle linee coperti) urbani d intervento per la Consorzi di operatori costruzione o il turistici e microimprese 2c) Predisposizione di completamento di operanti nella vendita pacchetti turistici e sviluppo filiere locali. di servizi turistici, con e adozione di innovazioni Attuazione esclusiva requisiti specificati tecnologiche per la nell ambito dei PSL dei nell ambito dei PSL. commercializzazione GAL Sono esclusi i dell offerta localizzati nei poli urbani 112

113 Mis. Cod. Cod Azione Titolo Descrizione 2d) Produzione di materiali informativi e divulgativi, manifestazioni promozionali ecc. sulle possibilità fruitive dell area Acquisti di consulenze, servizi e attrezzature e spese per il personale, per Servizi di l avviamento di accompagnamento allo sviluppo e creazione di impresa Avviamento di servizi innovativi per la popolazione Creazione e sviluppo di centri polifunzionali Valorizzazione del patrimonio naturale Valorizzazione del patrimonio culturale sportelli locali per l accoglienza, l orientamento e il tutoraggio finalizzati allo sviluppo e creazione di microimprese. 2a) Indagini per l analisi del fabbisogno di servizi e riorganizzazione di quelli esistenti 2b) Investimenti materiali e immateriali per lo sviluppo di attività di carattere culturale e ricreativo 2c) Investimenti materiali e immateriali per lo sviluppo di servizi di utilità sociale a carattere innovativo Interventi materiali e spese generali e tecniche per la realizzazione di centri polifunzionali 2a) redazione di manuali per il recupero degli elementi tipici del patrimonio naturale 2b) interventi materiali di recupero per il restauro e la conservazione di elementi del patrimonio naturale 3a) Studi e realizzazione di manuali per gli interventi di recupero del patrimonio storico, etnoantropologico e architettonico locale 3b) Predisposizione di un programma di interventi pubblico-privati sulla base dei manuali Modalità di attuazione Regia GAL se il beneficiario è il GAL o bando pubblico per altri beneficiari emanato dal GAL nell ambito delle linee d intervento per la costruzione o il completamento di filiere locali. Attuazione esclusiva nell ambito dei PSL dei GAL Regia GAL. Attuazione esclusiva nell ambito dei PSL dei GAL Regia GAL Bando pubblico emanato dal GAL Bando pubblico emanato dal GAL Regia GAL Attuazione esclusiva nell ambito dei PSL dei GAL Bando pubblico emanato dal GAL. Attuazione esclusiva nell ambito dei PSL dei GAL Regia GAL Attuazione esclusiva nell ambito dei PSL dei GAL Bando o invito pubblico emanato dal GAL. Attuazione esclusiva nell ambito dei PSL dei Beneficiari GAL nell ambito dei rispettivi PSL. Consorzi di operatori turistici con requisiti specificati nell ambito dei PSL, esclusi i localizzati nei poli urbani GAL nell ambito dei rispettivi PSL GAL nell ambito dei rispettivi PSL Comuni o altri soggetti pubblici proprietari delle strutture con requisiti specificati nell ambito dei PSL. Sono esclusi i localizzati nei poli urbani Enti pubblici singoli o associati, enti comunali. Soggetti privati, con requisiti specificati nell ambito dei PSL. Sono esclusi i localizzati nei poli urbani Comuni con requisiti specificati nell ambito dei PSL. Sono esclusi i localizzati nei poli urbani GAL nell ambito dei rispettivi PSL Soggetti proprietari dei beni o aventi titolo con requisiti specificati nell ambito dei PSL. Sono esclusi i localizzati nei poli urbani GAL nell ambito dei rispettivi PSL Enti locali, esclusi i localizzati nei poli urbani 113

114 Mis. Cod. Cod Azione Titolo Formazione informazione 4 Eventi promozionali o Descrizione 3c) Interventi materiali di recupero e manutenzione dei beni 1a) Corsi di formazione e aggiornamento a domanda individuale 1b) Seminari informativi e divulgativi Modalità di attuazione Cooperazione Animazione, coordinamento Interterritoriale tra e spese ammissibili alle territori appartenenti misure di riferimento allo Stato italiano previste dall asse 4 per Cooperazione iniziative di cooperazione transnazionale tra tra territori rurali italiani territori appartenenti (azione 1) o Stati UE o a Stati UE o paesi paesi terzi (azione 2) terzi Spese di Attività connesse al funzionamento del funzionamento del GAL GAL Studi e informazioni Studi per la predisposizione sulla strategia del del PSL e animazione dei Regia GAL. GAL beneficiari Attuazione Corsi di formazione e Formazione del aggiornamento del personale del GAL personale del GAL Partecipazione del GAL a fiere e saloni nazionali e internazionali Beneficiari GAL Soggetti proprietari dei beni o aventi titolo con requisiti specificati nell ambito dei PSL. Sono esclusi i localizzati nei poli urbani Beneficiari: organismi di formazione professionale. Bando o invito pubblico Destinatari: operatori emanato dal GAL. economici con requisiti Attuazione esclusiva specificati nell ambito nell ambito dei PSL dei dei PSL. GAL Sono esclusi i localizzati nei poli urbani I progetti di cooperazione seguono procedure di selezione e attuazione dei progetti a regia GAL. Selezione dei beneficiari come definito nelle specifiche delle misure dell asse 4 esclusiva nell ambito dei PSL dei GAL GAL anche in qualità di capofila e tipologie di beneficiari delle misure degli assi 1, 2, e 3 attivabili con l asse 4 GAL nell ambito dei rispettivi PSL Per quanto riguarda lo stato di attuazione dell asse 4, come già segnalato nel paragrafo precedente, a fine 2009 soltanto 10 dei 13 GAL selezionati avevano avviato formalmente la fase operativa con l assunzione del personale, l inserimento nel SIGC del piano finanziario per azione e il relativo cronoprogramma. Dei tre GAL che mancano, due (Terre del Sesia e Montagne Biellesi) appartengono al gruppo dei GAL che non avevano partecipato al Leader+ e quindi hanno necessitato di maggiore tempo per l assestamento societario e la selezione del personale. Il terzo, Azione Ossola, ha dovuto rinnovare completamente l assetto societario e il Consiglio di amministrazione a causa della riorganizzazione delle Comunità montane; tale operazione si è conclusa soltanto nei primi mesi del Le misure attivate dai GAL al 31 dicembre 2009 Misura Denominazione GAL Importo ammesso (euro) Spesa pubblica (euro) Data di presentazione Data di approvazione A BASSO MONFERRATO ASTIGIANO /11/09 14/12/ A GIAROLO /09/09 12/10/ A MONGIOIE /12/09 12/01/ A TRADIZIONE DELLE TERRE OCCITANE /12/09 12/01/ A BASSO MONFERRATO ASTIGIANO /11/09 10/12/ A GIAROLO /09/09 04/11/09 114

115 Misura Denominazione GAL Importo ammesso (euro) Spesa pubblica (euro) Data di presentazione Data di approvazione A LANGHE ROERO /12/09 09/02/ A BASSO MONFERRATO ASTIGIANO /08/09 09/09/ A BORBA /11/09 10/12/ A ESCARTONS E VALLI VALDESI /11/09 07/12/ A GIAROLO /07/09 07/09/ A LANGHE ROERO /07/09 17/09/ A MONGIOIE /11/09 26/11/ A TRADIZIONE DELLE TERRE OCCITANE /08/09 09/09/ A VALLI DEL CANAVESE /08/09 09/09/ A VALLI DI LANZO CERONDA E CASTERNONE /08/09 09/09/ A VALLI GESSO, VERMENAGNA, PESIO /11/09 25/11/ A BASSO MONFERRATO ASTIGIANO /10/09 04/11/ A BORBA /11/09 10/12/ A ESCARTONS E VALLI VALDESI /11/09 07/12/ A GIAROLO /09/09 02/11/ A LANGHE ROERO /11/09 07/12/ A MONGIOIE /11/09 26/11/ A TRADIZIONE DELLE TERRE OCCITANE /10/09 28/10/ A VALLI DI LANZO CERONDA E CASTERNONE /11/09 24/11/ A VALLI GESSO, VERMENAGNA, PESIO /11/09 18/11/ A ESCARTONS E VALLI VALDESI /11/09 07/12/09 Come si può vedere dalla tabella precedente, le misure attivate riguardano essenzialmente il finanziamento dell attività propria dei GAL (10 GAL sulla misura A) e la predisposizione del PSL (8 GAL sulla misura 431 2A). 5 GAL hanno anche attivato i primi interventi a regia, propedeutici all elaborazione dei bandi per gli operatori economici. Essi riguardano l apertura degli sportelli per le imprese (misura A), le indagini sui fabbisogni di servizi alla popolazione (misura 321.2A) e lo studio per la commercializzazione dei prodotti turistici (misura a). Non è stato attivato nessun intervento a bando. Avanzamento procedurale e criticità La selezione dei 13 GAL, avvenuta tra il 2008 e il mese di maggio del 2009, ha rispettato i tempi indicati dal PSR che prevedevano 2 anni dall approvazione del documento di programmazione da parte della Commissione avvenuta nel novembre del Un avvio dell attuazione dei PSL più lento rispetto alle singole misure a bando del PSR è da considerare fisiologico, in quanto i GAL, oltre ad avviare le proprie strutture e le relative procedure di gestione e controllo, devono sensibilizzazione i potenziali beneficiari e definire operativamente le azioni a regia e l articolazione delle linee d intervento attraverso i bandi integrati multisettoriali. Tuttavia è opportuno segnalare alcuni aspetti organizzativi e procedurali legati all attuazione dell asse 4 che hanno comportato maggiori difficoltà di avvio dell operatività dei GAL e un conseguente rallentamento dei tempi di attuazione sia finanziaria che fisica. a. Il PSR, per salvaguardare l approccio dal basso verso l alto che caratterizza il metodo Leader, ha ritenuto opportuno affidare ai GAL ampi spazi di autonomia in ordine alla selezione dei beneficiari, così come previsto dall art dello stesso regolamento (CE) n. 115

116 1698/2005. Ciò ha comportato a carico dei GAL un eccessivo aggravio di procedure rispetto alle programmazioni precedenti. Le modalità di articolazione della delega, e quindi il coordinamento con l Arpea, unitamente al fatto di non aver potuto disporre di indirizzi procedurali precisi per l attuazione dell asse già dalla fase di programmazione del PSR sono elementi che hanno contribuito a rallentare significativamente i tempi di avvio. Occorre anche tener conto che i GAL, in quanto soggetti privati, non dispongono di tutti gli accessi alle banche dati di cui dispongono gli organismi pubblici, il che ha rappresentato un problema per la definizione del sistema dei controlli amministrativi non del tutto risolvibile. Al termine del 2009 l organismo pagatore non aveva ancora approvato la versione definitiva del manuale delle procedure di selezione e attuazione dei PSL dei GAL da parte dell organismo pagatore. b. La ridefinizione dei compiti e delle strutture di funzionamento dei GAL che, in quanto organismi delegati, devono garantire la separazione delle funzioni, comporta un numero maggiore di figure professionali con competenze decisamente più elevate rispetto al passato a motivo della notevole complessità del quadro normativo e, di conseguenza, maggiori oneri finanziari spesso non totalmente finanziabili con le sole risorse della misura 431. Per buona parte del 2009 i 10 GAL attivati sono stati quindi impegnati nella fase di selezione del personale, dimostrando di garantire correttezza e trasparenza nelle procedure di selezione (i criteri di selezione compresi nei progetti di gestione di cui alla misura 431 sono stati approvati dall Autorità di gestione). c. Per quanto riguarda le modalità di attuazione delle singole misure attivabili mediante l asse 4, sono stati organizzati numerosi incontri tecnici tra i GAL, l organismo pagatore, l Autorità di gestione, i responsabili regionali e i responsabili del sistema informativo gestionale del PSR. La principale difficoltà riscontrata riguarda la rigidità e la complessità di molte misure del PSR non concepite per essere attivate all interno di progetti integrati. I GAL, che sono nati come strutture di gestione leggere, periferiche rispetto alle strutture regionali e finalizzate a individuare e soddisfare prontamente i fabbisogni di un numero limitato di piccoli operatori localizzati in aree marginali, si trovano a dover osservare gli stessi vincoli e le stesse procedure cui sono sottoposti i servizi regionali responsabili delle misure del PSR, i quali gestiscono numeri di interventi e volumi di investimento più cospicui e concentrati su una o due misure al massimo. Il rischio è sicuramente quello di rendere i GAL meri esecutori di funzioni senza riuscire a garantire il valore aggiunto dell approccio Leader. d. La gestione informatizzata dell asse 4 in generale ha richiesto una messa a punto specifica, mutuabile soltanto in parte da quella già predisposta per gli altri assi e misure del PSR. I GAL sono stati iscritti all anagrafe agricola unica 62 e sono stati forniti delle necessarie abilitazioni per operare sul sistema. Del sistema di gestione informatico è stato implementato e già utilizzato dai GAL il modulo per l inserimento informatico dei piani finanziari dei PSL e dei relativi cronoprogrammi, i moduli per l attuazione della misura 431 per il funzionamento del GAL e per l apertura delle domande per i progetti a regia. La preparazione dei moduli informatici per l apertura di bandi pubblici da parte dei GAL e per la presentazione delle domande di contributo da parte dei beneficiari è stata avviata nel corso del 2009 e verrà conclusa nel corso della prima metà del e. Nel corso del 2009, le Comunità montane piemontesi sono state oggetto di una riorganizzazione 63 che ha comportato la fusione di più Comunità montane riducendone il numero da 48 a 23. Dal momento che esse sono tra i principali soci pubblici cofinanziatori dei GAL, il lungo periodo di stasi politica, organizzativa e amministrativa di questi enti ha avuto inevitabili ripercussioni sulla gestione dei GAL e in alcuni casi ha comportato anche la ridefinizione delle quote di partecipazione societaria e dei consigli di amministrazione. Alla fine del 2009, il processo di riorganizzazione non era ancora completato e di conseguenza alcuni GAL erano ancora in attesa di un assetto finanziario e amministrativo stabile (es. GAL Azione Ossola, Montagne Biellesi, Langhe e Roero, Borba). 62 Cfr. il (Descrizione sintetica del sistema di monitoraggio) della presente Relazione. 63 Cfr. Il (Riordino delle Comunità montane) della presente Relazione. 116

117 f. I 3 GAL che non avevano partecipato alla programmazione Leader+, ma soltanto al Leader II hanno dovuto costituire ex-novo le società e le strutture di gestione, con inevitabile allungamento dell avviamento delle attività operative del GAL. g. I nuovi circuiti finanziari che prevedono la totale anticipazione delle spese da parte dei GAL per le azioni a regia, uniti alla complessità delle procedure per l erogazione degli anticipi sulle spese di funzionamento e dei saldi a motivo dell aumento dei controlli e del maggior numero dei soggetti coinvolti, rallentano i meccanismi di spesa non facendo che aggravare la situazione, già critica a causa delle maggiori difficoltà dei GAL a reperire le quote di cofinanziamento da parte dei soci pubblici. h. L attuale esclusione da tutti gli interventi dell asse 3 dei soggetti localizzati nei poli urbani ma rientranti in aree selezionate per Leader+ e nel contempo ricadenti in zone agricole svantaggiate di montagna, limita le possibilità di attuare la strategia di 3 PSL. Infatti, sebbene tali soggetti siano compresi nei GAL e nella precedente programmazione abbiano partecipato attivamente alla costruzione delle filiere integrate, attualmente non possono partecipare alla maggior parte degli interventi finanziati con l asse 4. La situazione è resa ancor più critica se si considera che si tratta di poli di riferimento per le aree montane circostanti per quanto riguarda i servizi e le attività economiche. L AdG nel mese di luglio 2008 ha inoltrato la richiesta all UE di potere considerare tali territori ammissibili all asse 4 a tutti gli effetti, senza distinzione rispetto alle altre aree e attualmente è in attesa di una risposta formale. L incertezza ha sicuramente ha rallentato l apertura dei bandi per la costruzione delle filiere nei 3 GAL interessati. i. La limitata capacità dei GAL di creare valore aggiunto per le azioni a regia dell asse 3 tende a rallentare i tempi per l istruttoria regionale a motivo della necessità di richiedere in più fasi integrazioni e chiarimenti. Le attività dell Autorità di gestione Nel corso del 2009 il Settore Politiche comunitarie, responsabile dell asse 4, ha coordinato le attività propedeutiche all attuazione dei PSL attraverso: a. la collaborazione con l Arpea per la definizione del contenuto dei manuali procedurali e delle check-list per i controlli in loco; b. un costante affiancamento operativo e un supporto tecnico nei confronti dei GAL nella fase di avvio; c. la predisposizione dei bandi tipo per l attivazione degli interventi multisettoriali e integrati (con la collaborazione attiva di alcuni GAL) e per facilitare l acquisizione di know-how da parte dei GAL. Tale attività si è rivelata più complessa del previsto in quanto ha comportato un impegnativo lavoro di sintesi tra le procedure già avviate precedentemente per i bandi delle singole misure del PSR e le specifiche esigenze di attuazione dell asse 4 e dei PSL; d. l elaborazione di un regolamento-tipo per garantire correttezza e trasparenza nelle procedure di selezione dei fornitori di beni e servizi. Esso ha consentito di standardizzare e velocizzare le procedure (pur trattandosi di affidamenti sotto soglia) rendendo più agevoli anche le attività di controllo; e. l organizzazione di seminari formativi sulle procedure di gestione e di addestramento all utilizzo delle procedure informatiche, come modalità operativa per supportare i GAL sul versante della formazione delle competenze e del personale e dei tecnici dei GAL; f. la partecipato attiva e propositiva a tutti seminari tematici organizzati dalla Rete rurale nazionale e dal Mipaaf con l intento di individuare le criticità comuni a livello nazionale e di trovare le possibili soluzioni operative, anche rendendo disponibile la propria documentazione (bandi e regolamenti-tipo, manuali procedurali, circuiti finanziari, check-list). 117

118 Indicazioni di sintesi sull esecuzione La criticità principale è emersa in rapporto alla complessità del nuovo quadro normativo in rapporto alle risorse disponibili per l asse, alle nuove procedure di gestione e al conseguente coinvolgimento diretto di quattro attori: la Regione Piemonte (in quanto Autorità di gestione del PSR), l organismo pagatore (Arpea), i GAL e il Csi-Piemonte (ente strumentale preposto alla realizzazione del sistema informativo del PSR. Non esistendo a monte documentazione generale di supporto a livello procedurale per l attuazione dell asse 4, buona parte del 2009 è stata impiegata in operazioni di avvio e di definizione dei ruoli e formalizzazione dei rapporti da parte di tutti i soggetti coinvolti. È evidente che, considerando il GAL come quarto organismo di gestione diretta sul territorio del programma stesso, la predisposizione concertata delle procedure ha imposto una complessa articolazione di incontri e comunicazioni reciproche. Del resto per agevolare l operatività dei GAL e garantire la loro affidabilità nella gestione dei fondi si è ritenuto indispensabile formalizzare il più possibile i diversi ruoli, responsabilità e modalità operative. A partire dall inizio del 2010 gli strumenti di gestione sono stati definiti e pertanto si prevede una maggiore celerità per l attuazione. In particolare, saranno consolidati i canali e le modalità di comunicazione finora costruiti. I circuiti che riguardano l attuazione delle azioni a regia sono stati testati con successo nei primi mesi del 2010; considerate le difficoltà di partenza, anche il circuito finanziario che termina con la registrazione dei pagamenti è entrato a regime secondo tempistiche abbastanza buone (circa 2 mesi dalla presentazione della domanda di pagamento). Per quanto riguarda le previsioni circa l avanzamento, considerato che l impianto complessivo è da considerare terminato, occorrerà valutare l effettiva risposta dei beneficiari ai bandi dei GAL, che verranno aperti soltanto nel Già nel 2009, per i GAL che erano impegnati nella fase di animazione, le associazioni di categoria presenti nelle compagini sociali avevano mostrato molta perplessità circa il fatto che gli operatori delle aree più marginali potessero considerare ancora appetibili, rispetto al passato, i contributi previsti, soprattutto per la complessità di gestire in progetti di filiera gli interventi delle misure dell asse 1 e 2. Il Settore Politiche comunitarie ha fornito tutta la documentazione utile (bando-tipo, modulistica unificata ecc.) a rendere più accessibile la presentazione delle domande, fermo restando i contenuti delle misure. Purtroppo l evoluzione dell attuale crisi economica non è favorevole agli investimenti. Anche per il 2010 il Settore Politiche comunitarie intende proseguire l attività di supporto attraverso l organizzazione di momenti seminariali di aggiornamento normativo e di formazione specifica sulle modalità di istruttoria delle domande a valere sui bandi che verranno emanati. 118

119 3. ESECUZIONE FINANZIARIA DEL PROGRAMMA 3.1 Esecuzione finanziaria del programma nel complesso La distinta degli importi versati nell anno civile 2009 ai beneficiari per ciascuna misura è riportata nella tabella 1. Informazioni più dettagliate sull esecuzione finanziaria del PSR relativamente all anno 2009 sono contenute nel documento European Agricultural Funds for Rural Development EAFRD. Financial Implementation report 2009 riportato nell allegato A.5. In entrambi i casi, le informazioni sono riferite alle sole risorse cofinanziate di cui ai capitoli 6 ( Piano di finanziamento ) e 7 ( Ripartizione indicativa per misura di sviluppo rurale ) del PSR della Regione Piemonte Tabella 1. Distinta per misura degli importi versati ai beneficiari nell anno civile 2009 a valere sulle risorse di cui ai capitoli 6 e 7 del PSR della Regione Piemonte (risorse cofinanziate). Importi in euro. Misure Versamenti annuali anno civile 2009 Totale spesa di cui FEASR pubblica Versamenti cumulativi dal 2007 al 2009 Totale spesa di cui FEASR pubblica Misura , , , ,85 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , ,39 Misura , , , ,00 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , , , ,00 Misura , , , ,42 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , , , ,42 Misura , , , ,67 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , , , ,67 +Misura , ,16 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , ,16 Misura , , , ,18 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , ,25 Misura , ,26 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , ,26 Misura , , , ,53 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , ,05 Misura , , , ,41 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , , , ,95 Misura , , , ,51 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , , , ,51 Misura , ,73 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , ,73 Misura , ,14 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , ,14 Misura , ,44 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , ,44 Misura , ,18 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , ,18 Misura , , , ,32 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/2006 Misura , , , ,60 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/2006 TOTALE , , , ,40 - di cui spese transitorie ex regolamento (CE) n. 1320/ , , , ,15 119

120 Nell anno civile 2009 non sono stati versati importi a titolo di aiuti di Stato di cui al capitolo 8 ( Finanziamenti nazionali integrativi ) del PSR In compenso, sono stati versati importi relativi a operazioni e contratti in corso approvati nel periodo a titolo di aiuti di cui al capitolo 16 ( Aiuti di Stato aggiuntivi ) del PSR della Regione Piemonte [aiuti di cui all articolo 52 del regolamento (CE) n. 1257/1999]. La distinta degli importi versati ai beneficiari di tale tipo di aiuti nell anno civile 2009 e nell intero periodo (anni 2007, 2008 e 2009) è riportata nella tabella 2. Tabella 2. Distinta per misura degli importi versati ai beneficiari nell anno civile 2009 e cumulati dall inizio del periodo di programmazione a valere sulle risorse di cui al capitolo 16 del PSR della Regione Piemonte (aiuti di Stato aggiuntivi). Importi in euro. Misure ex regolamento (CE) n. 1698/2005 Misure del PSR corrispondenti [ex allegato II regolamento (CE) n. 1320/2006] Versamenti annuali 2009 Versamenti cumulativi dal 2007 al 2009 Misura 111 Misura C 0, ,63 Misura 112 Misura B 0, ,00 Misura 114 Misura Y 0, ,72 Misura 121 Misura A e misura X 0, ,32 Misura 122 Misura I 0, ,03 Misura 123 Misura G e misura M 0, ,80 Misura 125 Misura J, misura Q, misura R 0, ,27 Misura 126 Misura U 0, ,70 Misura 214 Misura F e regolamento (CEE) n. 2078/ , ,44 Misura 311 Misura P 0, ,50 Totale aiuti di Stato aggiuntivi , , Esecuzione finanziaria dei programma riguardo alle operazioni connesse alle nuove sfide Al 31 dicembre 2009 non risultano effettuati versamenti ai beneficiari per i tipi di operazioni di cui all articolo 16 bis, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1698/2005, né per i tipi di operazioni già esistenti, né tanto meno per i tipi di operazioni nuove Tipi di operazioni nuove o esistenti come riportati nel del PSR. 120

121 4. RIEPILOGO DELLE ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE IN ITINERE Con la deliberazione della Giunta regionale n del 9 dicembre 2008 la Regione Piemonte aveva individuato nel Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (Nuval) della Regione Piemonte 65 il soggetto indipendente per la valutazione in itinere del PSR della Regione Piemonte Con la determinazione n. 481 dell 8 giugno 2009 l AdG ha quantificato e messo a disposizione del Nuval le risorse necessarie all attuazione della valutazione in itinere per il triennio La costituzione del sistema di valutazione annuale in itinere previsto dall articolo 86, paragrafo 1 del regolamento (CE) n. 1698/2005 è proseguita, nel 2009, con l istituzione e attivazione di un gruppo direttivo 66 (steering group) e di una unità tecnica non formalizzata per attività di ricerca e raccolta di informazioni per la valutazione. Le principali attività del sistema di valutazione si sono concretizzate nell approvazione del Piano di valutazione, cui è seguita, nel 2010, l adozione del Rapporto sulle condizioni di valutabilità Il sistema della valutazione on going 68 La Regione Piemonte ha adottato, per assicurare la valutazione on going, un modello inhouse. Si tratta di un modello poco diffuso, per quanto ovviamente previsto dal Manuale del quadro comune per il monitoraggio e la valutazione (QCMV) di cui all articolo 80 del regolamento (CE) n. 1698/2005 adottato dal comitato sviluppo rurale il 20 settembre 2007 (cfr del PSR) 69. Tale modello prevede l affidamento dell attività a un valutatore indipendente di natura pubblica (il Nuval), che può a sua volta esternalizzare specifiche attività. L obiettivo principale della scelta del sistema in-house è la creazione di un percorso virtuoso di valutazione, massimizzando i vantaggi derivanti dall indipendenza del valutatore (es.: obiettività) e della sua appartenenza all amministrazione (es.: migliore conoscenza del contesto). Il Nuval è infatti un organismo indipendente e allo stesso tempo interno alla Regione, che si occupa anche di regolare e organizzare la valutazione della politica regionale unitaria (PRU) nell attuale periodo di programmazione. Come anticipato, il Nuval ha ricevuto l incarico di svolgere la valutazione in itinere del PSR sulla base di un apposito Piano di valutazione (PdV) predisposto dall AdG sentito il Comitato di sorveglianza regionale (consultazione scritta del giugno 2009, terminata senza osservazioni) e approvato con la 65 Il Nuval, organismo previsto dalla legge 17 maggio 1999, n. 144 recante Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all occupazione e della normativa che disciplina l INAIL, nonché disposizioni per il riordino degli enti previdenziali al fine di garantire il supporto tecnico alle amministrazioni nelle fasi di programmazione, valutazione, attuazione e verifica di piani, programmi e politiche di intervento, è stato istituito dalla Regione Piemonte con la deliberazione della Giunta regionale n del 17 luglio Inoltre, la deliberazione della Giunta regionale n del 3 agosto 2007 ha rafforzato il Nuval della Regione Piemonte, individuandolo come struttura preposta al coordinamento delle attività di valutazione connesse alla politica regionale unitaria. La deliberazione della Giunta regionale n del 1 agosto 2008, infine, ha ulteriormente modificato l assetto organizzativo del Nuval per adeguarlo alla governance regionale. Attualmente il Nuval è incardinato nella Direzione regionale programmazione strategica. 66 Il gruppo direttivo a supporto della valutazione in itinere del PSR è stato istituito con la determinazione dirigenziale n. 160/DB1100 del 10 marzo Esso è costituito da rappresentanti dell autorità di gestione del Psr e dell autorità ambientale regionale e da dirigenti regionali a titolo di referenti dei diversi assi del PSR, oltre che da esperti in materia di pari opportunità, foreste e agronomia. Come ricordato nella Relazione annuale 2008, lo steering group è stato istituito sulla base degli indirizzi del quadro comune per il monitoraggio e la valutazione (QCMV) di cui all articolo 80 del regolamento (CE) n. 1698/2005 e dei pertinenti documenti predisposti dalla Rete rurale nazionale, fra cui principalmente: Sistema Nazionale di Monitoraggio e di Valutazione delle Politiche di Sviluppo rurale (2008), Organizzazione della valutazione on going e Sistema Nazionale di Valutazione della Politica Regionale (2008), Orientamenti per l organizzazione della valutazione della politica regionale: il piano di valutazione. 67 Disponibile on-line all indirizzo: 68 Ai sensi dell articolo 86, paragrafo 1 del regolamento (CE) n. 1698/ Per la valutazione in itinere dei PSR risulta adottato, oltre che dal Piemonte, soltanto dall Austria e dalla Slovacchia. 121

122 determinazione dirigenziale n. 560 del 6 luglio Il PdV è stato redatto sulla base degli indirizzi del QCMV e dei documenti predisposti dalla Rete rurale nazionale. Il Nuval svolge diverse funzioni. Innanzitutto è coordinatore di un network tecnico di valutazione, che comprende diversi soggetti ed enti pubblici di ricerca (rappresentati in bianco nella parte bassa dello schema riportato in figura 1), individuati dall AdG finanziati attraverso l assistenza tecnica 70. Tutti i componenti del network sono specializzati nei temi dello sviluppo rurale e molti sono già stati coinvolti nell attuale e nel passato PSR, sia per la programmazione e la valutazione (ex-post per il , ex-ante per il ) che per il monitoraggio o l assistenza tecnica. Figura 1 - Schema del sistema di monitoraggio e valutazione del PSR della Regione Piemonte Il Nuval ha inoltre il compito di eseguire le fasi del processo di valutazione e di redigere i prodotti di valutazione previsti (rapporto di valutazione intermedia, altri prodotti di approfondimento tematico). Una terza funzione è legata alle attività di comunicazione e diffusione dei processi e dei risultati della valutazione, attraverso la redazione di pubblicazioni, la partecipazione a convegni, il coordinamento con le azioni previste dal piano di comunicazione del PSR 71 e il coinvolgimento nelle reti di valutazione a livello nazionale e comunitario. Per gli aspetti operativi della valutazione del PSR, il Nuval è coordinato da un ricercatore Inea, tramite apposita convenzione, ed è dotato di due ricercatori a tempo pieno; ha inoltre facoltà di utilizzare risorse di consulenza. I rapporti tra AdG e valutatore sono gestiti attraverso l unità tecnica di valutazione e il gruppo direttivo della valutazione, o steering group (rappresentati in grigio chiaro nello schema riportato in figura 1). L unità tecnica di valutazione è attiva presso l AdG, anche se in modo non formalizzato, e svolge funzioni di coordinamento tecnico con il valutatore, soprattutto per quanto concerne le fonti informative, gli aspetti ambientali e le attività di monitoraggio. Lo steering group, invece stato previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n del 9 dicembre 2008 e istituito formalmente con la determinazione dirigenziale n. 160 del 10 marzo Esso è coordinato dall AdG ed è composto da otto membri ufficiali a cui si affiancano persone invitate di volta in volta, al fine di assicurare la massima rappresentatività di tutti gli stakeholder. In particolare, il gruppo direttivo allargato comprende quattro categorie di partecipanti: responsabili dell attuazione del programma, esperti, parti sociali e istituzioni coinvolte nel processo di monitoraggio e valutazione del programma. Lo steering group ha il 70 Cfr. il 5.3 della presente Relazione. 71 Cfr. il 5.4 della presente Relazione. 72 Si tratta della deliberazione istitutiva del sistema di valutazione in itinere del PSR della Regione Piemonte (cfr. l inizio del 4 della presente Relazione). 122

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