CENTRO DI ASCOLTO CARITAS ZONA ALTA VALTELLINA TIRANO (SO) - Piazza San Martino, 1 Tel. fax RELAZIONE SOCIALE ANNO 2012
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- Tommasina Domenica Corti
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1 CENTRO DI ASCOLTO CARITAS ZONA ALTA VALTELLINA TIRANO (SO) - Piazza San Martino, 1 Tel. fax RELAZIONE SOCIALE ANNO 2012 Anche nel 2012 il Centro di Ascolto Caritas - Zona Alta Valtellina di Tirano si è posto al servizio del territorio che comprende i Comuni di Aprica, Bianzone, Grosio, Grosotto, Lovero, Mazzo di Valtellina, Sernio, Sondalo, Teglio, Tirano, Tovo S. Agata, Vervio, Villa di Tirano, corrispondenti al Vicariato di Tirano (Parrocchie di Aprica, Baruffini, Bianzone, Castello dell Acqua, Cologna, Motta, San Giacomo, Stazzona, Teglio, Tirano, Tresenda, Villa di Tirano) e al Vicariato di Grosio (Parrocchie di Frontale, Grosio, Grosotto, Le Prese, Lovero, Mazzo, Ravoledo, Rogorbello, Sernio, Sondalo, Tiolo, Tovo S. Agata, Vervio). I COMPONENTI DEL CENTRO DI ASCOLTO Nel corso dell'anno l'équipe si è arricchita della presenza di una nuova volontaria, per cui sono ora rappresentate le Parrocchie di Aprica, Grosio, Sernio, Sondalo, Tirano. Quasi tutte le volontarie si sono alternate nei giorni di apertura del Centro di Ascolto: lunedì dalle 16:00 alle 18:00 e giovedì dalle 9:30 alle 11:30. La coordinatrice è stata sempre presente e ha svolto un prezioso lavoro di raccordo tra le varie componenti. Le operatrici si sono incontrate mensilmente per riflettere, valutare, deliberare circa i casi più rilevanti. Riunioni straordinarie sono state convocate se necessario; in casi di particolare urgenza, i contatti telefonici e gli incontri informali hanno favorito una decisione condivisa. Per assicurare la continuità tra un incontro e l altro, sono state compilate o aggiornate le schede personali, sono stati annotati sul diario di bordo gli elementi essenziali di ogni seduta d ascolto ed è stato redatto il verbale di ogni riunione d'équipe. Don Romano Pologna, parroco di Grosotto, al quale i numerosi impegni pastorali rendevano difficile la presenza alle riunioni, è stato sostituito nel corso dell'anno da don Gianluca Dei Cas, parroco di Mazzo e Tovo. Don Gianluca ha partecipato agli incontri d'équipe, talvolta è intervenuto durante gli orari di apertura e ha mantenuto le relazioni tra il Centro di Ascolto e i Sacerdoti dei Vicariati di Tirano e Grosio. Con le operatrici del Centro di Ascolto hanno collaborato occasionalmente o in modo continuativo alcuni volontari per la preparazione e la consegna dei pacchi-viveri, la raccolta e la distribuzione di indumenti e mobili. GLI UTENTI DEL CENTRO DI ASCOLTO Nel corso del 2012 si sono presentate complessivamente al Centro di Ascolto 223 persone, di cui 27 italiane (12,11%) e 196 provenienti da altri Paesi, comunitari ed extracomunitari (87,89%). Relazione sociale 2012 Centro di Ascolto Caritas Tirano 1
2 MESE ITALIANI STRANIERI Gennaio 5 34 Febbraio 3 22 Marzo 3 17 Aprile 8 23 Maggio 1 24 Giugno 1 11 Luglio 1 11 Agosto 0 5 Settembre 2 17 Ottobre 2 14 Novembre 0 8 Dicembre 1 10 Totale Gli utenti che si sono rivolti per la prima volta al Centro sono stati 79: 14 italiani (17,72%) e 65 stranieri (82,28%). Provenienza Comune di residenza nuovi utenti italiani N % Tirano 7 50,00 Villa di Tirano 3 21,43 Teglio 1 14,29 Bianzone 1 7,14 Grosio 1 7,14 Nazione di provenienza nuovi utenti stranieri N % Romania 27 41,54 Moldavia 18 27,68 Marocco 11 16,92 Colombia 2 3,08 Ucraina 2 3,08 Relazione sociale 2012 Centro di Ascolto Caritas Tirano 2
3 Pakistan 1 1,54 Russia 1 1,54 S. Domingo (Rep. Dominicana) 1 1,54 San Salvador 1 1,54 Sri Lanka 1 1,54 Tipologia Genere Italiani % Stranieri % Uomini 6 42, ,31 Donne 8 57, ,69 Fasce di età Italiani % Stranieri % Minore di , ,69 Da 30 a , ,23 Da 50 a , ,54 Maggiore di ,29 1 1,54 Condizione lavorativa Italiani % Stranieri % Disoccupato 11 78, ,62 Casalingo/a 0 0,00 3 4,62 Pensionato/a 3 21, , Bisogni Gli utenti che si sono presentati per la prima volta al Centro di Ascolto hanno manifestato in generale richieste di tipo materiale, con tipologie di problematiche personali e/o familiari. Problematica Italiani % Stranieri % Personale 5 35, ,54 Familiare 9 64, ,46 Relazione sociale 2012 Centro di Ascolto Caritas Tirano 3
4 Nel corso del colloquio sono stati rilevati bisogni più ampi, spesso legati alla mancanza o alla perdita del lavoro, con situazioni di disagio o di difficoltà economiche a ciò correlate. Per un dialogo più aperto alcune persone hanno preferito rivolgersi ai singoli operatori, al di là del momento del colloquio al Centro; in sede della riunione mensile i componenti dell équipe hanno poi condiviso le informazioni acquisite, con prudenza e nel rispetto della riservatezza. Bisogni rilevati Italiani % Stranieri % Lavoro 10 71, ,55 Abitazione 1 7, ,08 Povertà 8 57,10 3 3,37 Per quanto riguarda tutti gli utenti che si sono presentati nel corso dell'anno, i bisogni emersi sono stati i seguenti: Bisogni rilevati Italiani % Stranieri % Lavoro 64 58, ,55 Abitazione 35 31, ,08 Povertà 11 10,00 3 3,37 Le richieste di beni materiali sono state soddisfatte mediante i servizi offerti dal Centro di Ascolto: guardaroba, magazzino viveri, magazzino mobili. In qualche caso sono stati da noi acquistati i beni richiesti, o perché necessari a soddisfare bisogni specifici o perché non erano sufficienti i prodotti alimentari forniti dal Banco e dalla colletta alimentare e gli indumenti offerti al guardaroba. Agli utenti che ne hanno fatto richiesta le operatrici hanno rilasciato un tesserino, con il quale essi hanno avuto accesso al servizio guardaroba una volta al mese nell orario di apertura: lunedì mattina (dalle 9:00 alle 11:00). Si sono presentate in media 12 persone ogni settimana. I nuclei familiari che hanno usufruito dei prodotti alimentari sono stati i seguenti nel corso dell'anno: MESE NUMERO UTENTI Gennaio 285 Febbraio 280 Marzo 291 Aprile 305 Maggio 306 Giugno 320 Luglio 294 Relazione sociale 2012 Centro di Ascolto Caritas Tirano 4
5 MESE Agosto 285 Settembre 285 Ottobre 290 Novembre 290 Dicembre 298 NUMERO UTENTI Mediamente gli utenti italiani del banco alimentare sono stati il 32,31% rispetto al 67,69% degli stranieri. Le fasce d'età sono state così rappresentate: Minori (meno di 18 anni) 48,64% Da 18 a 64 anni 43,20% Da 65 anni in su 8,16% Periodicamente c è stata una rotazione degli utenti: alcuni hanno rinunciato al servizio spontaneamente o grazie al dialogo con gli operatori se le condizioni di vita erano nel frattempo migliorate. Altri sono subentrati, generalmente su segnalazione dei servizi sociali o previa richiesta al Centro di Ascolto. A famiglie o a singole persone in difficoltà sono stati forniti mobili, cucine, stufe, materassi, legna e combustibile, carrozzine e passeggini per neonati, previa verifica della condizione di reale bisogno. Nle 2012 nella Casa di Prima Accoglienza di Sondalo sono entrate 10 donne straniere e 1 italiana, oltre a 1 donna straniera con 3 figli minori. L esperienza ci ha confermato che è possibile accogliere solo persone in grado di gestirsi in modo autonomo, senza problemi di alcolismo o di tossicodipendenza e senza patologie psichiatriche, data la struttura dell appartamento che non permette né un sostanziale cambiamento di destinazione né la presenza stabile di una operatrice. I bisogni di tipo economico, quali il pagamento di spese mediche, farmaci, visite specialistiche, spese legali, rate d affitto, debiti per generi alimentari, bombole di gas, sia espressi direttamente sia segnalati dalle istituzioni, sono stati valutati di volta in volta dall équipe, previa esibizione della busta-paga o di altra documentazione utile per verificare la reale situazione di grave indigenza. Per le bollette dell energia elettrica abbiamo stabilito di pagarne annualmente una per ogni utente che ne faccia richiesta motivata, non oltre il tetto di circa 100 euro. Anche durante il 2012 abbiamo collaborato con le istituzioni scolastiche per favorire l integrazione di minori appartenenti a famiglie immigrate o mononucleari in difficoltà, favorendo la frequenza della scuola dell infanzia o la scelta del tempo pieno nella scuola primaria compresa la mensa e la partecipazione ad attività educative complementari (settimana azzurra, uscite didattiche), aiutando in alcuni casi le famiglie a pagare totalmente o in modo parziale la retta corrispondente e/o a sostenere le spese del viaggio. Quando è stato possibile, abbiamo chiesto agli utenti un graduale rimborso, anche parziale, della cifra anticipata, per sollecitare un comportamento responsabile. Relazione sociale 2012 Centro di Ascolto Caritas Tirano 5
6 Abbiamo seguito passo dopo passo il caso di un bambino, figlio di genitori senegalesi residenti a Sondrio, per il quale è stato necessario un delicato intervento chirurgico a Bergamo. Abbiamo trovato disponibilità e collaborazione nei medici, nell'assistente sociale dell'ufficio di Piano di Sondrio, ma indifferenza da parte del CdA del capoluogo, nonostante i tentativi di coinvolgere la responsabile. Anche le spese affrontate da noi per i viaggi e il soggiorno della famiglia a Bergamo nel periodo della degenza non sono state condivise. In alcuni casi abbiamo aiutato economicamente famiglie di immigrati rimaste senza lavoro a rientrare nel loro paese di origine, sostenendo, totalmente o in parte, le spese per il viaggio. PUNTI DI CRITICITA' - Ci ha lasciati perplessi la mancata disponibilità da parte del Centro di Ascolto di Sondrio a farsi carico di situazioni che sarebbero state di sua competenza o almeno a collaborare economicamente, mentre abbiamo apprezzato la buona volontà di rispondere alla richiesta che qualche uomo venga accolto nella casa di prima accoglienza del capoluogo. - Ci siamo opposti agli assistenti sociali dell'ufficio di Piano quando sono state fatte richieste di denaro per rispondere a bisogni non primari di famiglie seguite dagli operatori. E' stato positivo l'incontro tra alcune rappresentanti del Centro di Ascolto e l'équipe degli operatori dell'ufficio di Piano sia per una reciproca conoscenza, sia per chiarire il tipo di collaborazione che può realizzarsi, sia per definire l'identità del CdA Caritas, che non è un ente assistenziale erogatore di soldi ma un organismo promozionale della persona, della sua dignità e responsabilità. - Sono stati fatti dei piccoli passi nei rapporti tra CdA Caritas e Comunità parrocchiali dei Vicariati di Tirano e di Grosio, grazie alla mediazione del Sacerdote, anche se avvertiamo ancora l'urgenza che dalle parrocchie emergano volontarie e volontari davvero motivati, disponibili a lavorare insieme con continuità, sia per l'ascolto sia per i servizi pratici offerti dal Centro. - Siamo grati alla Diocesi di Como, che anche quest'anno ha sostenuto le nostre iniziative con il contributo dell'otto per mille, che ci ha permesso di rispondere alle richieste concrete di aiuto e di affrontare le spese di gestione della Casa di prima accoglienza di Sondalo e ha confermato in noi lo spirito ecclesiale con cui cerchiamo di vivere il nostro servizio di volontariato. Relazione sociale 2012 Centro di Ascolto Caritas Tirano 6
RELAZIONE SOCIALE ANNO 2011
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