IL MANUALE PER FORMATORI E MANUTENTORI DI CARRELLI ELEVATORI

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1 I QUADERNI ASCOMAC n. 4 Collana diretta da CARLO BELVEDERE IL MANUALE PER FORMATORI E MANUTENTORI DI CARRELLI ELEVATORI PROGRAMMI DI FORMAZIONE E PROCEDURE DI VERIFICA di Carlo Belvedere Maurizio Belvedere Edizione 2002 Edizioni Ascomac Servizi S.r.l.

2 Pag Parte Prima IL FORMATORE Indice pag. CAPITOLO 1 Norme per la prevenzione degli infortuni e l igiene del lavoro: gli obblighi dei datori di lavoro, dirigenti e preposti. 8 I doveri dei lavoratori 1. Riferimenti normativi e modalità comportamentali Doveri del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti Doveri dei lavoratori Autorizzazione all uso dei carrelli elevatori Il lavoratore autorizzato Il lavoratore fornito di patente B Il lavoratore non autorizzato Norme essenziali di prevenzione per i carrellisti autorizzati I controlli quotidiani del carrellista I doveri di comunicazione del carrellista Il carrellista e le protezioni di sicurezza Il carrellista e la sosta Posizione di guida Divieto di trasporto persone 19 CAPITOLO 2 Carico, trasporto e scarico dei materiali Carico, trasporto e scarico dei materiali Corridoi e zone di impilamento Carico, trasporto e scarico di materie e prodotti pericolosi o nocivi Esposizione a rischi del carrellista: comportamento Trasporto di materie in luoghi con pericolo di esplosione 29 Copyright ASCOMAC COPIA AD ESCLUSIVO USO INTERNO.

3 Pag CAPITOLO 3 Stabilità del carico, sistemazione del carico prima dell inizio del 31 trasporto, partenza, senso di marcia, fermata 1. Stabilità Equilibrio longitudinale Equilibrio trasversale Sistemazione del carico Posizione delle forche Altri tipi di attrezzature Traslatori Posizionatori forche Posizionatori multipli Piastre rotanti Pinze a braccia parallele Tira spingi carico Estensori e forche estensibili 43 CAPITOLO 4 Procedure di guida e di immagazzinamento Il comportamento del carrellista all interno dello stabilimento Partenza, senso di marcia, fermata Circolazione su tratti in pendenza Effetti della pendenza sulla stabilità con il carico sulle forche Comportamento del carrellista Fermate Frenate Le procedure di immagazzinamento delle merci Modalità di accatastamento Operazioni di accatastamento Prelevamento di carichi da cataste Riepilogo delle raccomandazioni generali Attenzione alla portata Come prelevare, avanzare e depositare il carico in modo sicuro Modalità di impiego del carrello elevatore Sollevamento del carico Stazionamento Rischio da distrazione e/o scarsa attenzione 57 Copyright ASCOMAC COPIA AD ESCLUSIVO USO INTERNO.

4 Pag CAPITOLO 5 Infortuni ed incidenti 59 CAPITOLO 6 Rifornimenti e verifica dei livelli Sostituzione e ricarica batteria Rifornimento carburante Rifornimento di GPL 65 CAPITOLO 7 Termine del turno di lavoro o servizio: obblighi informativi Termine del turno di lavoro o servizio Obblighi informativi 70 CAPITOLO 8 Manutenzione dei carrelli elevatori 71 CAPITOLO 9 Abbigliamento e dispositivi di protezione individuali Definizione Abbigliamento Dispositivi di protezione individuale 76 CAPITOLO 10 Segnaletica di sicurezza 80 CAPITOLO 11 La norma UNI ISO 5053:1990 Carrelli industriali semoventi: terminologia (termini estratti) 81 CAPITOLO 12 Istruzioni per l uso e targhe informative Istruzioni per l uso Manuale di istruzione Indicazioni su carrello e accessorio Impiego del carrello Indicazioni per carrelli elettrici Indicazioni per carrelli endotermici Assistenza e manutenzione del carrello Trasporto, messa in servizio e rimessaggio 95 Copyright ASCOMAC COPIA AD ESCLUSIVO USO INTERNO.

5 Pag Targhe informative Marcatura minima Targhe informative Carrelli Accessori amovibili Trattori 96 CAPITOLO 13 La norma UNI ISO 3287:1986 Segni grafici per organi di comando (estratto) 97 Marcatura 97 Relazione tra i movimenti di una leva e di un pulsante 97 Rappresentazione dei segni grafici per la movimentazione del carico 98 Segni grafici aventi scopo soltanto informativo o di identificazione 99 Capitolo 14 Normativa 101 A) Codice Civile Codice Penale (articoli estratti) Codice Civile Art Art Art Art Art Codice Penale Art Art Art Art B) Legislazione Nazionale Legislazione Nazionale D.P.R. 27 aprile 1955, n L. 20 maggio 1970, n D. Lgs. 14 agosto 1996, n D. Lgs. 19 settembre 1994, n Copyright ASCOMAC COPIA AD ESCLUSIVO USO INTERNO.

6 Pag Capitolo 15 Il carrello elevatore. Struttura del corso di formazione. Esempio Parte teorica Parte pratica Test di verifica dell apprendimento - Esempio 163 Appendice Il Sistema di valutazione del processo formativo 166 Capitolo 1 La formazione: conoscenze e competenze Competenze generali I carrelli con conducente ed i loro accessori Prevenzione antinfortunistica Normativa sui carrelli elevatori con conducente Utilizzo dei carrelli semoventi con conducente Competenze necessarie all utilizzo dei carrelli 173 Capitolo 2 Strumenti di valutazione 174 SCHEDA 1. Istanze e organismi di prevenzione 174 SCHEDA 2. Condizioni necessarie alla guida e all utilizzo di un carrello semovente per movimentazione merci 175 SCHEDA 3. Categorie di carrelli e loro utilizzo 176 SCHEDA 4. Elementi costitutivi del carrello elevatore 183 SCHEDA 5. Dispositivi di sicurezza e parti di servizio 188 SCHEDA 6. Programmi di movimentazione e segnali di circolazione 189 SCHEDA 7. Fattori di rischio: divieto di trasporto e sollevamento persone 191 SCHEDA 8. Pericoli di circolazione e di stabilità del carico 192 SCHEDA 9. Prodotti pericolosi 193 SCHEDA 10. Controlli e manutenzione 194 SCHEDA 11. Circolare con il carrello: operazioni di inizio e fine lavori. Verifica dell adeguamento del carrello 196 SCHEDA 12. Targhetta di portata e stabilità anteriore del carrello 197 SCHEDA 13. Circolazione su pendenze 199 SCHEDA 14. Presa e deposito al suolo di un carico 200 SCHEDA 15. Accatastamento e prelevamento merci 202 Copyright ASCOMAC COPIA AD ESCLUSIVO USO INTERNO.

7 Pag SCHEDA 16. Stoccaggio e presa da scaffalature 203 SCHEDA 17. Carico e scarico di un veicolo dalla parte posteriore 205 SCHEDA 18. Carico e scarico laterale di un veicolo 207 SCHEDA 19. Carichi lunghi o deformabili 209 SCHEDA 20. Carico e scarico di un carrello da un mezzo di trasporto 210 TAVOLA RIEPILOGATIVA - Test di verifica attitudinale delle capacità del candidato 211 BIBLIOGRAFIA 1. I Quaderni Ascomac n. 5: Il carrello elevatore: modelli e caratteristiche tecniche Carlo Belvedere Maurizio Belvedere, Roma, 2002, Edizioni Ascomac Servizi S.r.l. 2. I Quaderni Ascomac - Serie Atti e Documentazione n. 9.: I carrelli elevatori: le conclusioni del Gruppo di Lavoro ISPESL - le proposte dell Ascomac, Roma, 2002, Edizioni Ascomac Servizi S.r.l. N.B. : in blu sono evidenziati i link di richiamo automatico dei capitoli e delle norme Copyright ASCOMAC COPIA AD ESCLUSIVO USO INTERNO.

8 Pag Autorizzazione all uso dei carrelli elevatori Idoneità del guidatore L impiego dei carrelli industriali semoventi deve essere consentito soltanto a guidatori debitamente istruiti ed autorizzati. I guidatori dei carrelli industriali semoventi devono essere fisicamente idonei, in conformità alle prescrizioni dei rispettivi enti governativi nazionali competenti in merito. (UNI ISO 3691) La conduzione di carrelli elevatori deve essere affidata, in via esclusiva, al lavoratore autorizzato che, dopo una specifica selezione attitudinale e un adeguato periodo di addestramento teorico pratico, abbia dato dimostrazione di essere abile ed idoneo alla guida ed all esecuzione delle operazioni. Tale idoneità deriva dall acquisizione, da parte del lavoratore, di conoscenze tecniche e/o di esperienze operative che lo rendano preparato ad affrontare e prevenire i rischi connessi alla condotta del carrello. L art. 4, comma 5, lett. c), D. Lgs. 626/94 prevede che il datore di lavoro nell affidare i compiti ai lavoratori tiene conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e sicurezza Il lavoratore autorizzato Ai sensi dell art. 6, comma 1 e Allegato 1, elenco II, punto 23 della L , n. 977 così come modificata dal D. Lgs. n. 359/1999 e D. Lgs. n. 262/2000 è vietato adibire i minori alla manovra di apparecchi di sollevamento a trazione meccanica. I lavoratori, di età non inferiore ai 18 anni, per essere autorizzati alla guida dei carrelli elevatori devono avere conseguito la patente di categoria B, ai sensi del D. Lgs. 30 aprile 1992 n. 285 Nuovo Codice della Strada - e del relativo Regolamento di esecuzione e di attuazione - D.P.R. 16 dicembre 1992 n ed essere, quindi, in possesso dei requisiti fisici e psicofisici necessari per la guida dei veicoli ( cfr. UNI ISO 3691). La visita medica preventiva, ai fini della verifica dell integrità fisica, a cura del medico competente così come individuato dal D. Lgs. 626/94, deve accertare che il lavoratore possieda: una acutezza visiva non inferiore a 12/10 complessivi, con non meno di 4/10 per l occhio che vede meno; campo visivo, senso cromatico e stereoscopico normali;

9 Pag Esposizione a rischi del carrellista: comportamento Nel caso in cui il carrellista venga investito da liquidi corrosivi nelle operazioni di carico, trasporto e scarico dei contenitori, questi deve immediatamente lavarsi le parti colpite con acqua abbondante o utilizzare docce oculari per il lavaggio degli occhi e chiedere l'intervento del preposto (capo reparto, capo turno, ecc. ) per quanto di competenza, compresi i soccorsi immediati d'urgenza. Nello stesso modo il carrellista deve comportarsi in caso sia investito o venga a contatto con olio o altri prodotti pericolosi o nocivi. Per l effettuazione del carico, trasporto e scarico di prodotti o materie taglienti o pungenti, il carrellista deve effettuare le operazioni di competenza non abbandonando, per qualsiasi motivo, il posto di guida del carrello elevatore. In caso di pericolo o per qualsiasi altro motivo, il carrellista deve informare il preposto (capo reparto, capo turno, ecc.) che provvede per quanto di competenza secondo i casi. 3. Trasporto di materie in luoghi con pericolo di esplosione Funzionamento in ambienti con atmosfera infiammabile od esplosiva In tali ambienti potranno essere usati soltanto carrelli riconosciuti adatti all impiego negli ambienti stessi da parte dell ente responsabile o della competente autorità nazionale. Tali carrelli dovranno essere chiaramente contraddistinti mediante opportuno contrassegno, ed in modo similare dovranno essere contraddistinti anche i corrispondenti edifici o zone. (UNI ISO 3691) Il carrellista deve osservare le norme di prevenzione che sono in parte riconducibili a quelle indicate per il trasporto di prodotti pericolosi e nocivi. Inoltre, deve accertarsi che il carrello usato per il trasporto di materie infiammabili od esplodenti non dia luogo a produzione di scintille o a riscaldamenti di qualunque tipo. In particolare la direzione aziendale deve stabilire, con un apposito ordine di servizio, quali siano i carrelli idonei ad effettuare tali trasporti. Occorre, inoltre, che la direzione aziendale stabilisca, con apposito ordine di servizio, la necessità di effettuare trasporti con l uso di carrelli elevatori, in luoghi ove esistano pericoli di esplosione o di incendio conseguenti alla presenza o sviluppo di gas o miscele esplosive o alla fabbricazione, manipolazione o deposito di materie esplosive od infiammabili. In tali luoghi i trasporti dovranno essere effettuati con carrelli elevatori del tipo "antideflagrante" (direttiva ATEX). Infatti i carrelli elevatori motorizzati a combustione interna, unitamente ai propri sistemi frenanti e circuiti elettrici possono rappresentare potenziali sorgenti di innesco (UNI EN 1755 e dal Direttiva 94/9/CE recepita con il D.P.R. 23 marzo 1998 n. 126).

10 Pag Deve, quindi, essere esposto un cartello riportante il divieto di accesso ai carrelli elevatori che non siano del tipo antideflagrante". Segnaletica di riferimento prescrizione avvertimento divieto

11 Pag Posizionatori forche Attrezzatura idonea alla movimentazione di pallet con possibilità di apertura e chiusura delle forche ed eventuale traslazione laterale. I posizionatori non possono in nessun caso serrare carichi fra le forche. Esistono quattro tipi di posizionatore: Versione agganciata con forche di aggancio Versione agganciata con attacco a barra Versione integrale con attacco a barra Versione su telaio di un attrezzatura

12 Pag Capitolo 7 Termine del turno di lavoro o servizio: obblighi informativi 1. Termine del turno di lavoro o servizio Il carrellista a fine turno di lavoro o servizio deve: parcheggiare il carrello nell'area designata; abbassare completamente le forche sul pavimento e brandeggiare il montante in avanti in modo che le catene non risultino in tensione; spegnere il motore; azionare il freno di stazionamento e, su pendenze, usare cunei supplementari; controllare che non vi siano perdite di olio o di carburante; asportare la chiavetta di avviamento e consegnarla al responsabile dell'area designata per il parcheggio. prescrizione Segnaletica di riferimento divieto

13 Pag B - Movimenti verticali Significato Descrizione Figura SOLLEVARE Il braccio destro, teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti, descrive lentamente un cerchio ABBASSARE Il braccio destro, teso verso il basso, con la palma della mano destra rivolta verso il corpo, descrive lentamente un cerchio DISTANZA VERTICALE Le mani indicano la distanza

14 Pag TEST DI VERIFICA DELL APPRENDIMENTO - Esempio Nome Cognome Azienda Qualifica CCNL Il Responsabile della Formazione Data Firma 1) QUALE OPERAZIONE DEVE COMPIERE IL CARRELLISTA PER ACCATASTARE I CARICHI? A sollevare all altezza massima il carico dal punto di prelievo e andare ad accatastarlo B sollevare il carico contemporaneamente al trasferimento e depositarlo nel punto di accastamento C avvicinarsi con il carico abbassato sino al punto di accatastamento 2) IL TRASFERIMENTO DEL CARICO DEVE AVVENIRE: A tenendo il carico a circa 20 cm da terra B tenendo il carico a circa 50 cm da terra C tenendo il carico alla massima altezza 3) PERCORRENDO UNA RAMPA CON IL CARICO SULLE FORCHE: A bisogna tenere il carico verso la salita B bisogna tenere il carico verso la discesa C è vietato percorrere con il carrello carico le rampe 4) MANOVRANDO CON IL CARRELLO IN AREE DI PASSAGGIO DI ALTRI LAVORATORI BISOGNA: A procedere con prudenza attivando il segnalatore acustico con diligenza B attivare il giro faro e procedere normalmente con le operazioni C adoperare sempre l avvisatore acustico 5) QUALE E LA PORTATA EFFETTIVA DEL CARRELLO? A la portata nominale indicata sulla targhetta d identificazione B il peso del carrello indicato sulla targhetta d identificazione C le portate indicate sull apposita targhetta delle portate 6) NEL CASO IN CUI CON IL CARRELLO SI SOLLEVI UN CARICO SUPERIORE ALLA PORTATA PRESCRITTA: A è necessario mettere una zavorratura supplementare per bilanciare il carrello B si puo sollevare il carico con prudenza, provvedendo ad allontanare gli altri lavoratori C è sempre vietato sollevare carichi superiori alle portate indicate

15 Pag SCHEDA 6. Programmi di movimentazione e segnali di circolazione Competenze da valutare Individuare il significato dei vari pittogrammi di movimentazione e dei segnali di circolazione. Contesto Lo stagista dovrà indicare il significato dei vari esempi di pittogrammi e dei segnali di circolazione tra quelli qui di seguito:

16 Pag SCHEDA 12. Targhetta di portata e stabilità anteriore del carrello (continua) Interpretando le informazioni fornite dalla targhetta di portata, lo stagista dovrà rispondere alle domande qui di seguito riportate. DOMANDA 1. Quale è la portata nominale del carrello? RISPOSTA 2. Quale è il peso massimo sollevabile di un carico se la distanza del baricentro del carico é compresa tra 500 e 600 mm e l'altezza di sollevamento é compresa tra 5 e 6 m? 3. Quale deve essere il peso massimo di un carico che misuri 1.20 m di lato, con baricentro centrato e da sollevare verticalmente a 3.30 m di altezza? 4. Qual è il baricentro dalle forche di un carico di 1050 kg da sollevare a 3.30 m verticalmente? 5. Qual è il peso massimo di un carico con baricentro a 0.50 m dalle forche, da sollevare a 5.40 m con il braccio verticale? 6. Qual è l altezza massima di sollevamento con braccio verticale di un carico di 1070 kg x 1.20 m di lato, con baricentro centrato? 7. Qual è il peso massimo di un carico con baricentro a 0.70 m dalle forche e da sollevare a 3.30 m? 8. Qual è il peso massimo di un carico di 1 m di lato e con baricentro centrato, da sollevare a 5.40 m? 9. Quali sono le dimensioni massime (nella direzione delle forche) di un carico di 710 kg, con baricentro centrato e da sollevare verticalmente a 5.40 m? 10. Qual è l altezza massima di sollevamento, di un carico di 1080 kg x 1 m di lato e con baricentro centrato? Criteri di valutazione: Per ogni risposta esatta verrà attribuito 1 punto. Per questa competenza è prevista una votazione minima di 7/10.

17 procedure di verifica (Parte II Il Manutentore) REV. 0 Pag.2 di 88 Parte Seconda IL MANUTENTORE Indice CAPITOLO 1 Macchine usate e ricondizionate 5 1. Introduzione Concetto di macchine mantenute in servizio Concetto di macchina usata Concetto di macchina ricondizionata Concetto di macchina ricostruita o rimessa nuovo 6 2. Le normative tecniche europee e la macchina usata o ricondizionata 6 3. Diritto applicabile alle macchine usate e rinnovate Applicazione molto limitata delle direttive di nuovo approccio alle macchine usate Macchine usate provenienti da Paesi terzi Le macchine ricostruite o rimesse a nuovo sono assimilabili a macchine nuove ecologiche 3.2. Come mantenere conformi le macchine 6 4. Applicazione delle normative nazionali sull usato Distinzione tra usato normale e ricondizionamento Prassi commerciali in materia di sicurezza 7 5. Prestazioni di servizi effettuate sulle macchine in servizio Distinzione tra immissione in commercio e prestazione di servizi Caso particolare: intervento del fabbricante Prestazione di servizi a livello internazionale 8 CAPITOLO 2 Regolamento verifica carrelli elevatori 9 1. Documentazione amministrativa 9 2. Dispositivi del carrello elevatore Strumentazione Comandi Posto di guida Manutenzione e verifica Targhettatura Portate configurazione Organi di sollevamento - attrezzature 35 pag. 6 6 Copyright ASCOMAC COPIA AD ESCLUSIVO USO INTERNO.

18 procedure di verifica (Parte II Il Manutentore) REV. 0 Pag.3 di 88 CAPITOLO 3 Registro delle verifiche di sicurezza e delle manutenzioni Dati generali Formazione dei carrellisti Carrello ed accessori Manutenzione Organizzazione e comportamento umano Sistemi di ritenuta del conducente Cinture di sicurezza ed altri dispositivi di protezione 58 (Linee Guida ISPESL) 7. Componenti e dispositivi Arresti cofano: chiusure manuali, con tiranti in gomma, automatiche Cerniere cofano Cofani: ricostruzione, irrobustimento Arresti cassoni batteria Arresti elementi batteria Strumentazione Comandi Posto di guida Configurazione - Targhettatura Manutenzione e verifiche Ruote Verifiche di guida Altre annotazioni Documentazione acquisita Non conformità 81 CAPITOLO 4 Modulistica 1. Rapporto delle non conformità riscontrate Tabella di riepilogo della manutenzione programmata Tabella di riepilogo del controllo annuale delle forche Tabella di riepilogo delle verifiche trimestrali delle catene Documento di adeguamento delle macchine ed attrezzature di lavoro 88 (D.Lgs. n. 359/1999) 82 Copyright ASCOMAC COPIA AD ESCLUSIVO USO INTERNO.

19 procedure di verifica (Parte II Il Manutentore) REV. 0 Pag.4 di 88 APPENDICE 1. Normativa europea e nazionale 2. Prassi 3. Normativa tecnica BIBLIOGRAFIA 1. I Quaderni Ascomac n. 5: Il carrello elevatore: modelli e caratteristiche tecniche Carlo Belvedere Maurizio Belvedere, Roma, 2002, Edizioni Ascomac Servizi S.r.l. 2. I Quaderni Ascomac - Serie Atti e Documentazione n. 9.: I carrelli elevatori: le conclusioni del Gruppo di Lavoro ISPESL - le proposte dell Ascomac, Roma, 2002, Edizioni Ascomac Servizi S.r.l. N.B. : in blu sono evidenziati i link di richiamo automatico dei capitoli e delle norme Copyright ASCOMAC COPIA AD ESCLUSIVO USO INTERNO.

20 procedure di verifica (Parte II Il Manutentore) REV. 0 Pag.15 di Dispositivi del carrello elevatore 2.1 Strumentazione a) Conta ore Si dovrà riscontrare l esistenza e l efficienza del dispositivo. Attraverso tale strumento è possibile regolare gli interventi manutentivi in relazione alle ore d impiego, facilitando così anche l utilizzatore nella programmazione del mantenimento dei livelli d efficienza della macchina. b) Limitatore di carico / momento di ribaltamento Nella fase di verifica si dovrà rilevare la presenza di dispositivi che allertino il conducente e/o impediscano la movimentazione del carico, così come peraltro previsto dal D.P.R. 459/96 all. I p c) Chiave di quadro Si dovrà accertare che la chiave sia personalmente assegnata all operatore autorizzato e che sia specificato l obbligo di disinserimento della stessa, quando l operatore abbandona il mezzo, dopo averlo parcheggiato negli appositi spazi. Assume particolare rilevanza, quindi, se nel corso dell intervento di verifica, sia accertata l esistenza della chiave inserita nel quadro e conseguentemente sia accertata la presenza dell operatore oppure se il carrello sia stato abbandonato dall operatore, con la possibilità di essere utilizzato da chiunque. Inoltre si dovrà accertare che il posizionamento della chiave nella posizione di spegnimento assicuri l immediato scollegamento dell alimentazione ai motori elettrici o, per i carrelli ad alimentazione endotermica, l immediato spegnimento del motore. 5.2 Avviamento / movimento Avviamento involontario Tutti i carrelli devono essere provvisti di dispositivi (per esempio una chiave) che impediscano l'avviamento involontario da parte di persone non autorizzate. i dispositivi di avviamento dei carrelli con operatore a piedi e dei carrelli con operatore a bordo, costruiti da un unico costruttore, non devono essere intercambiabili l'uno contro l'altro. (UNI EN estratto) d) Clacson Si dovrà verificare l esistenza e l efficienza del segnalatore acustico Dispositivo di segnalazione I carrelli devono essere dotati di un dispositivo di segnalazione acustica in modo che l'operatore possa avvisare le persone che si trovino nella zona di pericolo o vi si stiano avvicinando. (UNI EN estratto)

21 procedure di verifica (Parte II Il Manutentore) REV. 0 Pag.39 di 88 Si dovrà verificare, in base alla norma UNI ISO 5057:2000, lo stato d usura del componente e in particolare si dovrà avere riguardo alla presenza di fessurazioni, cricche, riparazioni, imbullonagli, saldature, elementi, questi, che comunque compromettono i requisiti minimi di sicurezza dell attrezzatura. Andrà anche verificata l eventuale differenza d altezza tra le punte delle forche. h) Fermi Si dovrà verificare l esistenza e l efficienza dei fermi di posizione e delle battute, fisse o asportabili, contro lo sfilamento laterale e centrale. i) Spalliera reggi carico Si dovrà verificare l attrezzatura che ha il compito di stabilizzare il carico e di evitare che questo vada ad interferire con le parti in movimento dei montanti Spalliera di appoggio del carico I carrelli con altezza di sollevamento maggiore di mm devono essere progettati in modo da poter essere dotati di una spalliera di appoggio del carico. (UNI EN estratto) l) Manuali delle attrezzature La configurazione carrello/attrezzatura, comportante diverse modalità di utilizzo e di manutenzione, deve essere illustrata nel manuale fornito con l attrezzatura e nei manuali del carrello, aggiornati dal costruttore. Qualche problema potrà rilevarsi per il parco carrelli esistente ove sarà più facile reperire il solo manuale dell attrezzatura.

22 procedure di verifica (Parte II Il Manutentore) REV. 0 Pag.52 di 88 6) L allestimento di un carrello elevatore con navicella di lavoro per sollevare le persone comporta la modifica della macchina. 1. Per le modifiche anteriori al , il carrello modificato in ponte mobile sviluppabile è stato assoggettato alla disciplina giuridica prevista per quelle macchine: omologazione ISPESL (V. Circolare ENPI 21 luglio 1973, n. 52-9). si 2. Per le modifiche successive alla data del , la nuova macchina deve essere conforme ai requisiti di sicurezza di cui alla Direttiva 98/37/CE (art. 8 par. 2 allegato IV punto 16, apparecchi di sollevamento persone con rischio di caduta verticale superiore a 3 metri) D.P.R. 24 luglio 1996 n. 459 Regolamento di recepimento della Direttiva Macchine In pratica il fabbricante o colui che effettua la modifica dovrà: costituire il fascicolo tecnico, sottoporre il fascicolo tecnico ad organismo notificato. L organismo notificato rilascerà la certificazione CE di conformità. Per approfondimento clicca qui no Figura 5: Navicella di lavoro atta al sollevamento di persone. 7) L allestimento di un carrello elevatore con braccio gru comporta la modifica della macchina. 1. Per le modifiche anteriori al , il carrello modificato, classificato nella categoria gru, è stato assoggettato alla disciplina giuridica vigente prevista per quelle macchine: omologazione ISPESL, (V. Circolare ENPI 10 marzo 1982, n. 9602). 2. Per le modifiche successive alla data del , la nuova macchina deve essere conforme ai requisiti di sicurezza di cui alla Direttiva 98/37/CE D.P.R. 24 luglio 1996 n. 459 Regolamento di recepimento della Direttiva Macchine In pratica il fabbricante o colui che effettua la modifica dovrà: costituire il fascicolo tecnico, redigere il libretto di uso e manutenzione, redigere la dichiarazione CE di conformità Per approfondimento clicca qui si no Figura 6: Braccio gru

23 procedure di verifica (Parte II Il Manutentore) REV. 0 Pag.58 di Sistemi di ritenuta del conducente 6.1. Cinture di sicurezza ed altri dispositivi di protezione (D.Lgs. 359/99, Circolare Min.Industria n , Linee Guida ISPESL e Documento dell Università di Duisburg) 1) Cintura fissa con regolazione manuale (tipo aereo) (Operatori della stessa taglia) si Nota: É molto semplice ed efficace ma può avere qualche controindicazione laddove, sullo stesso carrello, si alternano operatori di taglia diversa. no oppure 2) Cintura con arrotolatore a blocco comandato (Operatori di taglia diversa) Nota: É decisamente più apprezzata, anche nel caso precedentemente citato. La regolazione avviene in modo semplice ed agevole: l'arrotolatore è munito di un pulsante, premendo il quale si può estrarre la cintura; rilasciandolo la stessa si blocca nella posizione in cui si trova. Estratta una lunghezza superiore al necessario, il carrellista rilascia il pulsante in modo che la cintura rimanga bloccata ma «lenta», anche dopo la chiusura. Una volta presa posizione sul sedile, in appoggio allo schienale, ritorna a premere il pulsante che consente all'arrotolatore di adeguare la lunghezza della cintura alle proprie esigenze. In questo modo l'operatore rimane ancorato al sedile in posizione ottimale. Qualora, ad esempio, volesse sporgersi in avanti, deve semplicemente tornare a premere il pulsante dell'arrotolatore: la cintura si sbloccherà liberandolo nei movimenti. si no

24 procedure di verifica (Parte II Il Manutentore) REV. 0 Pag.61 di Componenti e dispositivi 7.1. Arresti cofano: chiusure manuali, con tiranti in gomma, automatiche 1. Chiusure manuali 2. Chiusura manuale con tirante in gomma 3. Chiusure automatiche

25 procedure di verifica (Parte II Il Manutentore) REV. 0 Pag.74 di 88 Lista dei pericoli e possibili misure correttive Lista di pericolo Possibile misura correttiva Riferimento normativo Pericolo di mancata Targa indicante produttore, portata massima informativa per portata ammissibile alle forche anche in relazione ed identificazione alla posizione del baricentro del carico Pericolo di mancato arresto del carico Pericolo di rottura delle catene o delle funi di sollevamento Valvola di non ritorno sul distributore, valvola parzializzatrice del flusso posta alla base del cilindro elevatore Verifica delle condizioni delle catene e dell adeguato coefficiente di sicurezza delle catene e delle funi Fuoriuscita delle catene Dispositivo contro la fuoriuscita delle pulegge e rulli di rinvio D.P.R. 547/55 art. 171 D.Lgs. 304/91 all. I 9.1.1, D.P.R. 547/55 art.174, 192 D. Lgs. 304/91 all. I , Circ. Min. Lav n. 9 D.P.R. 547/55 art. 179 D.Lgs. 304/91 all. I , D.P.R. 547/55 art. 177 D.Lgs. 304/91 all. I Note 12. MANUTENZIONI E VERIFICHE Manutenzione periodica (secondo libretto del costruttore) altro ditta manutentrice nominativo manutentore contratto di manutenzione si no del / / 200 catene trimestrale altro Nota Catene a dischetti - (Catene Flyer e rulli catena) Effettuare una sollecitazione di prova all interno dell apposita macchina con un valore pari a 1,5 il carico massimo, oppure a 1,25 del carico massimo, se la catena rimane incorporata nel veicolo industriale. Verificare che le catene non presentino cricche: sostituire i bulloni o le linguette che presentano fenomeni di usura od intagli. L allungamento ammissibile non deve superare 3%. Effettuare la misurazione sotto carico di riferimento nell area di lavoro su una catena liberata dall olio e ripulita. In caso di superamento dell allungamento ammissibile la catena è inservibile e va sostituita.

26 procedure di verifica (Parte II Il Manutentore) REV. 0 Pag.84 di Tabella di riepilogo della manutenzione programmata Data Responsabile Note Contaore 1 / / Data Responsabile Note Contaore 2 / / Data Responsabile Note Contaore 3 / / Data Responsabile Note Contaore 4 / / Data Responsabile Note Contaore 5 / / Data Responsabile Note Contaore 6 / / Data Responsabile Note Contaore 7 / / Data Responsabile Note Contaore 8 / / Data Responsabile Note Contaore 9 / / Data Responsabile Note Contaore 10 / / Data Responsabile Note Contaore 11 / / Data Responsabile Note Contaore 12 / / Data Responsabile Note Contaore 13 / /

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

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