Indice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Indice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7"

Transcript

1 INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE II PROF. LUCIANO GALLIANI

2 Indice 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7 Pagina 2 di 7

3 1 Le fasi della ricerca osservativa Dopo aver affrontato il problema riguardante l osservazione partecipata e non partecipata, e quindi il ruolo dell osservatore, analizziamo le procedure della ricerca osservativi. Le fasi sono generalmente le seguenti: Fase della focalizzazione; Fase della raccolta dei dati; Fase dell analisi dei materiali. 1. La fase della focalizzazione è un momento essenziale per l osservazione, dal momento che bisogna, in modo preciso, individuare l oggetto che, in un evento, si vuole effettivamente osservare, in modo da renderlo esplicito all attenzione dell osservatore; 2. La seconda fase, quella della raccolta dei dati e della loro codifica prevede due operazioni: a. registrare i comportamenti che sono stati individuati come essenziali e che sono stati focalizzati nella fase precedente; b. codificare i comportamenti registrati attraverso degli strumenti di classificazione come le schede di valutazione, le griglie, le check list oppure attraverso interviste registrate mediante tecniche di natura audiovisiva. Per codificare si può far ricorso al campionamento per unità di eventi e campionamento per unità di tempo. Campionamento per unità di eventi: in questo caso si osservano e, quindi, si codificano delle caratteristiche di natura qualitativa in un evento di natura educativa. Per esempio, se si vuole osservare l aggressività degli allievi all interno di una classe, si possono ricercare, e quindi campionare, alcuni eventi precedentemente ritenuti significativi. Campionamento per unità di tempo: in questo caso non interessa solo identificare l oggetto aggressività, ma interessa anche capire quante sono le manifestazioni aggressive, la frequenza e Pagina 3 di 7

4 l intensità con cui avvengono; in sostanza la dinamica dell evento sottoposto all attenzione dell osservatore. 3. La terza fase è quella dell analisi dei dati. Solitamente le analisi sono di natura quantitativa, di natura qualitativa oppure tengono conto di entrambi gli aspetti. Quando si operano analisi di natura quantitativa si utilizzano delle scale di misurazione invece, quando si adottano modalità di natura qualitativa, non è importante la numerosità ma l intensità con cui si manifesta un evento. L osservazione si compie attraverso l utilizzo di tecniche e strumenti specifici. Pagina 4 di 7

5 2 Le tecniche e gli strumenti Le tecniche di osservazione sono numerosissime, è possibile raggrupparle in due grandi famiglie: la prima famiglia riguarda l osservazione sistematica che si avvale di griglie di osservazione. La seconda famiglia, invece, non fa riferimento ad un osservazione diretta, sistematica dei comportamenti e degli eventi di natura educativa, ma fa riferimento ad un osservazione di natura esperienziale o indiretta quale potrebbe essere l intervista, il questionario o il diario di bordo. Due caratteristiche importanti, da tenere presenti nell utilizzo degli strumenti sono la validità e l attendibilità. Gli strumenti che vengono utilizzati nella ricerca empirica di natura osservativi sono tanti, ma ci limitiamo a prendere in considerazione i tre più importanti. 1. Il primo tipo di strumento è la check list a cui si ricorre, ad esempio, per valutare il comportamento di allievi e di formatori in situazione educativa. La costruzione di una check list generalmente inizia con la stesura di un elenco di comportamenti e atteggiamenti che si intendono analizzare ottenendo così lo schema di partenza. Una griglia nota a livello internazionale, è la check list elaborata da Almy per il comportamento in classe degli allievi. Sono presenti in questa griglia ben ventisette descrizioni di comportamento. Ciò che è importante in una griglia come questa è che è possibile applicare delle scale di valutazione o meglio di misurazione che permettono di capire in che misura un certo comportamento è presente o meno e l intensità con cui si ripete. Le scale di misurazione possono essere composte in vario modo (ad esempio è possibile identificare i livelli con dei numeri e quindi avere sostanzialmente una scala di natura numerica). 2. Ci sono delle scale di misurazione che hanno un importanza notevole in quanto è lo stesso allievo che si autovàluta e, quindi, ragiona sulle modalità con cui egli stesso determina alcuni risultati comportamentali. C è un questionario molto interessante sulle strategie di apprendimento prodotto da Pellerey e Orio che misura come uno studente valuta le sue Pagina 5 di 7

6 capacità, la sua disponibilità a collaborare, la sua intensità di collaborazione durante l attività di natura formativa soprattutto all interno dei lavori di gruppo. 3. L ultima modalità riguarda i sistemi di categorie detti anche di categorizzazione. Essi considerano, a differenza della check list e delle scale di valutazione, la situazione nella sua complessità e quindi analizzano l evento per tutta la sua durata. Pagina 6 di 7

7 3 L analisi del comportamento docente Diventa interessante analizzare le dinamiche che si producono all interno di un evento per capire l intera gamma dei comportamenti osservati secondo categorie che sono state precedentemente definite. Nell analisi del comportamento all interno di un gruppo, si prendono in considerazione sia le dinamiche verbali di relazione che adottano insegnante e allievo sia le dinamiche dei cosiddetti linguaggi non verbali. Il modello che viene adottato per condurre l analisi delle interazioni verbali è quello ideato da Flanders, che permette un analisi approfondita della modalità di insegnamento e anche delle modalità di partecipazione degli allievi all attività di natura formativa. Analizza, da un lato, la comunicazione verbale e non verbale dell insegnante, dall altro quella degli allievi e prende in considerazione anche quegli elementi in cui il discorso non c è come per esempio il silenzio, il rumore, la confusione che sono normali all interno di una classe e che non permettono una serie di attività produttive. Nel modello di Flanders viene osservato il tipo di comunicazione dell insegnante rispetto all influenza diretta e indiretta che ha sull allievo, così come vengono analizzate tutte le modalità di feedback, cioè di reazione dell allievo, alle proposte del docente di natura verbale. Pagina 7 di 7

INTRODUZIONE ALLA RICERCA EMPIRICA

INTRODUZIONE ALLA RICERCA EMPIRICA LA RICERCA EMPIRICA PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 INTRODUZIONE ALLA RICERCA EMPIRICA ---------------------------------------------------------------------- 3 2 L OSSERVAZIONE PARTECIPATA E NON PARTECIPATA

Dettagli

Indice. 1 Introduzione alla Ricerca Empirica L osservazione partecipata e non partecipata...5

Indice. 1 Introduzione alla Ricerca Empirica L osservazione partecipata e non partecipata...5 INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE I PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Introduzione alla Ricerca Empirica...3 2 L osservazione partecipata e non partecipata...5

Dettagli

LE FASI DELLA RICERCA EMPIRICA

LE FASI DELLA RICERCA EMPIRICA INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE VIII LE FASI DELLA RICERCA EMPIRICA PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le sei fasi della ricerca empirica in educazione I...3 2 Le sei fasi della ricerca empirica

Dettagli

Presentazione insegnamento di Pedagogia Sperimentale

Presentazione insegnamento di Pedagogia Sperimentale Presentazione insegnamento di Pedagogia Sperimentale Alberto Fornasari alberto.fornasari@uniba.it Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione NUMERO

Dettagli

ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20

ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20 ANNO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-ASSUNTI Anno scolastico 20-20 SCHEDA DI RILEVAZIONE PER L INSEGNANTE ESPERTO (Da riempire al termine dell anno scolastico) Ambito o disciplina di insegnamento 1. Attività

Dettagli

LA RICERCA SPERIMENTALE

LA RICERCA SPERIMENTALE INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE VI LA RICERCA SPERIMENTALE PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le finalità della ricerca sperimentale...3 2 Le variabili e le loro relazioni...4 3 Il piano sperimentale

Dettagli

Prof. Roberto Melchiori

Prof. Roberto Melchiori CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE DEL LAVORO E DELLE Anno Accademico2013/2014 PROGRAMMA DEL CORSO DI Pedagogia sperimentale Prof. Roberto

Dettagli

Indice. 1 Modello della ricerca pedagogica di natura empirica La ricerca orientata alla conoscenza e la ricerca orientata alle decisioni...

Indice. 1 Modello della ricerca pedagogica di natura empirica La ricerca orientata alla conoscenza e la ricerca orientata alle decisioni... INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE II METODOLOGIA DELLA RICERCA PEDAGOGICA PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Modello della ricerca pedagogica di natura empirica...3 2 La ricerca orientata alla

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE. Pedagogia generale

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE. Pedagogia generale CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE Insegnamento Livello e Corso di Studio Pedagogia sperimentale Corso di Laurea in Scienze

Dettagli

Indice. Prefazione all edizione italiana. Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI

Indice. Prefazione all edizione italiana. Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Indice Prefazione all edizione italiana Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana XI XII PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1. Introduzione 1 1.1 La psicologia scientifica 1 1.2 I contesti della

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Classe: 3^B RIM A.S. 2015/2016

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Classe: 3^B RIM A.S. 2015/2016 Disciplina: Tedesco Classe: 3^B RIM A.S. 2015/2016 Docente: Cerchiaro Annamaria ANALISI DI SITUAZIONE Il gruppo classe presenta nel complesso un attenzione costante alla lezione. La partecipazione al lavoro

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE GROTTAGLIE (TA) Via XXV Luglio n. 89. 74023 Grottaglie (TA) - Tel. 0995661026. Fax 0995661029 - www.iisgrottaglie.it Istituto Professionale di Stato per i Servizi

Dettagli

MATERIA PROGRAMMAZIONE INIZIALE

MATERIA PROGRAMMAZIONE INIZIALE MATERIA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2014-2015 INSEGNANTE: Bergonzi Antonella CLASSE: 1 B SETTORE: Servizi socio sanitari INDIRIZZO: Ottico FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali

Dettagli

METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LUMSA 2017-18 Giulia Pecora giulia.pecora@uniroma1.it Contenuti: - Metodi e tecniche utilizzate per la ricerca e la valutazione psicologica

Dettagli

Introduzione allo strumento di progettazione e ruolo dell'adulto

Introduzione allo strumento di progettazione e ruolo dell'adulto Focus 2016 Ricerche nella didattica della matematica Introduzione allo strumento di progettazione e ruolo dell'adulto BERTOLINI Chiara RAMPLOUD Alessandro Saper riconoscere i contenuti e le strutture essenziali

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA per competenze SCIENZE Disciplina SCIENZE classe PRIMA Sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello

Dettagli

PROCEDURA VALUTAZIONE COLLEGIALE SOMMARIO

PROCEDURA VALUTAZIONE COLLEGIALE SOMMARIO Pagina 1 di 5 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RESPONSABILITÀ...2 3 VALUAZIONE INDIVIDUALE...2 4 VALUAZIONE COLLEGIALE...4 5 DEBITO E CREDITO FORMATIVO...4 REVISIONI N DATA DESCRIZIONE 01

Dettagli

5.6. Ipotesi progettuale di un percorso di lavoro possibile con la classe dell alunno con

5.6. Ipotesi progettuale di un percorso di lavoro possibile con la classe dell alunno con Indice 1. Dati personali e ordine di scuola (istituzioni scolastiche di 1 0 grado e di 2 0 grado) 2.1. Registrazione delle presenze nelle istituzioni scolastiche di 1 0 grado 2.2. Registrazione delle presenze

Dettagli

STRUMENTO DI AUTOVALUTAZIONE DELLA DIDATTICA INCLUSIVA (SADI)

STRUMENTO DI AUTOVALUTAZIONE DELLA DIDATTICA INCLUSIVA (SADI) Corsista: Daniele Dalla Costa STRUMENTO DI AUTOVALUTAZIONE DELLA DIDATTICA INCLUSIVA (SADI) Terza parte: la Didattica di fronte alle differenze Ho sottoposto anche la terza parte del questionario all attenzione

Dettagli

la struttura di una teoria

la struttura di una teoria DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione! Paola Magnano paola.magnano@unikore.it la struttura di una teoria la struttura di una teoria modello di Bagozzi (1994) I livello./.. un esempio Linguaggio: della matematica

Dettagli

VALUTAZIONE DEGLI ESITI FORMATIVI

VALUTAZIONE DEGLI ESITI FORMATIVI VALUTAZIONE DEGLI ESITI FORMATIVI Valutazione interna La valutazione degli alunni è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell'intervento

Dettagli

Lezione n. 1 _Complementi di matematica

Lezione n. 1 _Complementi di matematica Lezione n. 1 _Complementi di matematica INTRODUZIONE ALLA STATISTICA La statistica è una disciplina che si occupa di fenomeni collettivi ( cioè fenomeni in cui sono coinvolti più individui o elementi )

Dettagli

Lezione 1. Statistica. Alfonso Iodice D Enza Università degli studi di Cassino. Lezione 1. A. Iodice.

Lezione 1. Statistica. Alfonso Iodice D Enza Università degli studi di Cassino. Lezione 1. A. Iodice. Statistica Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () Statistica 1 / 29 Comunicazioni di servizio Indirizzi utili indirizzo web di riferimento: http://www.docente.unicas.it/alfonso_iodicedenza

Dettagli

Preparazione del Focus

Preparazione del Focus Linee Guida per l'osservatore L'osservatore ha il compito principale di osservare gli atteggiamenti relativi al tipo di interazione che si crea all interno del gruppo dei partecipanti e di annotare informazioni,

Dettagli

Assessment Center G C C

Assessment Center G C C Assessment Center G C C GIAN CARLO COCCO sagl Sede Piazzetta San Carlo, 2 6900 Lugano CH Tel. (0041) 919104646 Cell. (0041) 793177102 e-mail gc.cocco43@gmail.com www.giancarlococco.eu Assessment Center

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA DI FOLGARIA A.S PIANO ANNUALE DI LAVORO: SCIENZE

SCUOLA PRIMARIA DI FOLGARIA A.S PIANO ANNUALE DI LAVORO: SCIENZE SCUOLA PRIMARIA DI FOLGARIA A.S. 2016-2017 PIANO ANNUALE DI LAVORO: SCIENZE CLASSE QUARTA A Insegnante: Rech Luisa La caratteristica della prima competenza costituisce la metodologia scientifica, con la

Dettagli

I MODELLI DI PROGETTAZIONE DIDATTICA. G. Burgio

I MODELLI DI PROGETTAZIONE DIDATTICA. G. Burgio I MODELLI DI PROGETTAZIONE DIDATTICA G. Burgio Insegnare Intuizione, cuore, buona volontà, missione Progettare interventi, calibrare attività, produrre materiali idonei, valutare in itinere ed ex post

Dettagli

PEDAGOGIA GENERALE GRIGLIE DI AUTOVALUTAZIONE DEL PERCORSO DI STUDIO PERSONALE

PEDAGOGIA GENERALE GRIGLIE DI AUTOVALUTAZIONE DEL PERCORSO DI STUDIO PERSONALE PEDAGOGIA GENERALE GRIGLIE DI AUTOVALUTAZIONE DEL PERCORSO DI STUDIO PERSONALE Sandra Chistolini Il processo di studio dura un anno accademico Autovalutazione dei prerequisiti e degli obiettivi presenti

Dettagli

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Educazione&Scuola ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L'INDUSTRIA E L'ARTIGIANATO «Luigi Calamatta» 00053 CIVITAVECCHIA - Via A. Da Sangallo, 3 - (0766) 25805 e - mail: civitipsia@etruria.net - Cod. Mecc

Dettagli

INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ (DDAI ADHD) NELLA SCUOLA DELL INFANZIA

INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ (DDAI ADHD) NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Progetto di ricerca 2005-2008 INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEL DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ (DDAI ADHD) NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Prof. Dario Ianes Dott.ssa Vanessa Macchia Attualmente sulla

Dettagli

La ricerca scientifica in educazione

La ricerca scientifica in educazione Analisi Qualitativa nei processi di insegnamento apprendimento G. Cappuccio La ricerca scientifica in educazione La ricerca scientifica in educazione tiene conto delle istanze che sono alla base della

Dettagli

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN DISCIPLINE DELLA RICERCA PSICOLOGICO SOCIALE (A DISTANZA)

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN DISCIPLINE DELLA RICERCA PSICOLOGICO SOCIALE (A DISTANZA) REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN DISCIPLINE DELLA RICERCA PSICOLOGICO SOCIALE (A DISTANZA) Classe n. 34 - Scienze e Tecniche psicologiche CORSO DI LAUREA IN DISCIPLINE DELLA RICERCA PSICOLOGICO

Dettagli

SALTO CON LA CORDA SALTO DAL TRAMPOLINO

SALTO CON LA CORDA SALTO DAL TRAMPOLINO Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze della Formazione CdL Scienze della Formazione Primaria Prof.ssa Giovanna Perricone SALTO CON IL PARACADUTE SALTO IN ALTO SALTO CON LA CORDA SALTO DAL

Dettagli

Analizzare in termini quantitativi significa basarsi su dati e non su idee o ipotesi

Analizzare in termini quantitativi significa basarsi su dati e non su idee o ipotesi Statistica La Statistica è una metodologia per l analisi quantitativa dei fenomeni collettivi, cioè fenomeni il cui studio richiede l osservazione di un insieme di manifestazioni individuali Analizzare

Dettagli

L esperienza dei docenti PON l analisi dei diari di bordo dell a.s. 2009/2010

L esperienza dei docenti PON l analisi dei diari di bordo dell a.s. 2009/2010 L esperienza dei docenti PON M@t.abel: l analisi dei diari di bordo dell a.s. 2009/2010 Il piano di formazione PON M@t.abel+ (Matematica. Apprendimenti di Base con E- Learning) si propone di migliorare

Dettagli

Min istero della Pubblica Istru zione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE

Min istero della Pubblica Istru zione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE PROGRAMMAZIONE SCIENZE UMANE E SOCIALI Classe prima professionale 2016/2017 Corso serale FINALITA DEL BIENNIO Sensibilizzare l alunna/o alla consapevolezza della complessità della persona sotto l aspetto

Dettagli

LA PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

LA PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA Giuliano Franceschini Bianca Piaggesi LA PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA Franco Angeli irrsae marche UN PERCORSO DI STUDIO E RICERCA-AZIONE IUAV - VENEZIA A 77 BIBLIOTECA CENTRALE

Dettagli

IL PROCESSO DELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVA PER L ALUNNO DISABILE

IL PROCESSO DELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVA PER L ALUNNO DISABILE IL PROCESSO DELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVA PER L ALUNNO DISABILE FASE 1 INGRESSO FASE OSSERVAZIONE NON SISTEMATICA DELL ANDAMENTO DELL ALUNNO NEI PRIMI 15 GIORNI DI SCUOLA FASE 2 TEAM EDUCATIVO (CONSIGLIO

Dettagli

LA RICERCA BASATA SULLO STUDIO DEL SINGOLO CASO

LA RICERCA BASATA SULLO STUDIO DEL SINGOLO CASO INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE IV LA RICERCA BASATA SULLO STUDIO DEL SINGOLO CASO PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 La strategia interpretativa dello studio di caso...3 2 Le tecniche principali:

Dettagli

LA RICERCA BASATA SULLA MATRICE DI DATI

LA RICERCA BASATA SULLA MATRICE DI DATI INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE V LA RICERCA BASATA SULLA MATRICE DI DATI PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Inchiesta e intervista strutturata, la natura qualitativa del questionario e la

Dettagli

LA VALUTAZIONE. Valutazione degli alunni (Cfr Indicazioni nazionali per il Curricolo del Settembre 2012) Traguardi per lo sviluppo delle competenze

LA VALUTAZIONE. Valutazione degli alunni (Cfr Indicazioni nazionali per il Curricolo del Settembre 2012) Traguardi per lo sviluppo delle competenze LA VALUTAZIONE Valutazione degli alunni (Cfr Indicazioni nazionali per il Curricolo del Settembre 2012) Traguardi per lo sviluppo delle competenze Al termine della Scuola Primaria vengono individuati traguardi

Dettagli

PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELLA BASE EMPIRICA PER LA RICERCA VALUTATIVA

PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELLA BASE EMPIRICA PER LA RICERCA VALUTATIVA PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DELLA BASE EMPIRICA PER LA RICERCA VALUTATIVA INSIEME DI OPERAZIONI VOLTE ALLA RILEVAZIONE DELLE INFORMAZIONI INDIVIDUATE COME RILEVANTI IN FUNZIONE DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI

Dettagli

Scheda di valutazione del tirocinante

Scheda di valutazione del tirocinante COGNOME NOME TIROCINANTE DENOMINAZIONE ISTITUTO DENOMINAZIONE SCUOLA Scheda di valutazione del tirocinante DIRIGENTE TUTOR DEL TIROCINANTE PARTE A: DATI INFORMATIVI TUTOR DEL TIROCINANTE (Area disabilità)

Dettagli

LA RICERCA SUL CAMPO: I PRINCIPALI METODI DI RACCOLTA DI DATI PRIMARI

LA RICERCA SUL CAMPO: I PRINCIPALI METODI DI RACCOLTA DI DATI PRIMARI PILLOLA 3.5 LA RICERCA SUL CAMPO: I PRINCIPALI METODI DI RACCOLTA DI DATI PRIMARI QUESTIONARIO Il questionario è utile per raccogliere grosse quantità di dati e per effettuare su di essi analisi quantitative

Dettagli

Psicometria (8 CFU) Il concetto di misura

Psicometria (8 CFU) Il concetto di misura Il concetto di misura Il concetto di misura Che differenza c è tra misurare l altezza di una persona o la sua aggressività? L altezza è una caratteristica direttamente osservabile L aggressività non lo

Dettagli

Neoassunti 2015/2016. Risorse per docenti

Neoassunti 2015/2016. Risorse per docenti Neoassunti 2015/2016 Risorse per docenti Risorse per docenti I materiali proposti derivano da ambienti di formazione realizzati in questi anni dall'indire oltre che da alcune idee di innovazione che attualmente

Dettagli

OSSERVAZIONE COME STILE EDUCATIVO

OSSERVAZIONE COME STILE EDUCATIVO OSSERVAZIONE COME STILE EDUCATIVO OSSERVAZIONE COME STILE EDUCATIVO LUOGO DI INCONTRO TRA I BISOGNI DEL BAMBINO E L INTENZIONALITÀ EDUCATIVA DELL ADULTO QUALITA PEDAGOGICA FONDANTE LO STILE EDUCATIVO DI

Dettagli

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado. Gruppo 5 Triennio sec II grado Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria. Gruppo 4 - Biennio sec.

Gruppo 3 - Triennio sec. I grado. Gruppo 5 Triennio sec II grado Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria. Gruppo 4 - Biennio sec. X Gruppo 1 - classi II/III sc.primaria Gruppo 3 - Triennio sec. I grado Gruppo 5 Triennio sec II grado Gruppo 2 - classi IV e V sc.primaria Gruppo 4 - Biennio sec. II grado Parte Prima: Descrizione generale:

Dettagli

Circolare n. 749 Perugia, 13 giugno A tutti i docenti tutor dei docenti neo assunti. Al personale A.T.A. Sede. Oggetto: Format Tutor I.T.T.S.

Circolare n. 749 Perugia, 13 giugno A tutti i docenti tutor dei docenti neo assunti. Al personale A.T.A. Sede. Oggetto: Format Tutor I.T.T.S. Chimica, Materiali e Biotecnologie Grafica e Comunicazione Trasporti e Logistica Istituto Tecnico Tecnologico Statale Alessandro Volta Scuol@2.0 Via Assisana, 40/E - loc. Piscille - 06135 Perugia Centralino

Dettagli

Ricerca qualitativa: Focus group

Ricerca qualitativa: Focus group Corso Metodologia della Ricerca Psicosociale - Prof. Patrizia Romito Ricerca qualitativa: Focus group Dott.ssa Lucia Beltramini Trieste, 22 dicembre 2010 Focus group: definizione Focus group Tecnica di

Dettagli

Educazione Fisica e Competenze Motorie

Educazione Fisica e Competenze Motorie Educazione Fisica e Competenze Motorie Sommario : 1. Un curricolo per competenze motorie: i quadri di riferimento; 2. Abilità motorie conoscenze comportamenti socio-affettivi: relazioni nel processo educativo;

Dettagli

MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA

MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 INSEGNANTE: Bergonzi Antonella CLASSE: 1 B SETTORE: Servizi INDIRIZZO: Servizi commerciali FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità

Dettagli

Criteri valutazione scuola primaria e secondaria I grado a.s.2012/13 deliberati dal Collegio dei Docenti del 20/12/2012 e del 23/01/2013

Criteri valutazione scuola primaria e secondaria I grado a.s.2012/13 deliberati dal Collegio dei Docenti del 20/12/2012 e del 23/01/2013 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO VIA CASSIA KM18.700 L.go C.V. Lodovici, n. 900123 Roma,Tel.0630888160 Fax 0630888569

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Anno accademico 2015-2016 Corso di Pedagogia sperimentale Lezione 11/11/2015 Loredana La Vecchia Schema di riferimento Come si valuta? Metodi Quantitativo -Statistico

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE TECNOLOGIA Istituto Comprensivo Jacopo da Volterra Volterra

CURRICOLO VERTICALE TECNOLOGIA Istituto Comprensivo Jacopo da Volterra Volterra Istituto Comprensivo Jacopo da Volterra Volterra Docente: prof. Gabriele Falchi Lo studio e l esercizio della tecnologia favoriscono e stimolano la generale attitudine umana a porre e a trattare problemi,

Dettagli

Allegato N. 2 al verbale del dipartimento Secondo biennio e quinto anno (a.s. 2015/16) Articolazione : Chimica e materiali

Allegato N. 2 al verbale del dipartimento Secondo biennio e quinto anno (a.s. 2015/16) Articolazione : Chimica e materiali (MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE) Per il Consiglio di classe Per la isciplina ANNO SCOLASTICO 2015/16 CLASSE DISDCIPLINA DOCENTE Competenze da conseguire, alla fine del secondo biennio

Dettagli

MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE

MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE Organizzazione PERSeO S.r.l. Personale MODULI E ARGOMENTI XXVII EDIZIONE MASTER IN SELEZIONE, GESTIONE E SVILUPPO DEL PERSONALE Edizione 2016 Moduli e argomenti trattati nell area: selezione e valutazione

Dettagli

Anno di formazione e prova per docenti neoassunti e docenti con passaggio di ruolo. Anno Scolastico 2016/17. Questionario. Peer to peer [Tutor]

Anno di formazione e prova per docenti neoassunti e docenti con passaggio di ruolo. Anno Scolastico 2016/17. Questionario. Peer to peer [Tutor] Anno di formazione e prova per docenti neoassunti e docenti con passaggio di ruolo Anno Scolastico 2016/17 Questionario Peer to peer [Tutor] Versione del 9 dicembre 2017 1 Profilatura In quale ordine di

Dettagli

Modulo di lavoro Modulo di programmazione percorsi biennali A.S. 2011/2012. UNITÁ FORMATIVA n. 1 Area Scientifica - Tecnologica DATI GENERALI

Modulo di lavoro Modulo di programmazione percorsi biennali A.S. 2011/2012. UNITÁ FORMATIVA n. 1 Area Scientifica - Tecnologica DATI GENERALI Titolo La terra nel sistema solare Classe/gruppo 1 Tempi 20 h lezione + 4 h verifiche = 24 h Argomento/compito/ prodotto Disciplina/e Scienze della terra UNITÁ FORMATIVA n. 1 Area Scientifica - Tecnologica

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Prof. Letizia Fedi Materia Matematica Classe 1 a Tecnico dei Servizi Socio-Sanitari Sez. 1D Situazione iniziale della classe La classe presenta

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CRITERI E MODALITA DI VALUTAZIONE

SCUOLA PRIMARIA CRITERI E MODALITA DI VALUTAZIONE Brevi cenni sulla valutazione SCUOLA PRIMARIA CRITERI E MODALITA DI VALUTAZIONE - A tutti gli alunni deve essere garantito il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana, nel rispetto

Dettagli

Indicazioni nazionali progetto di formazione e ricerca incontro del 16 gennaio 2015 Progetto in rete Ist Giorgi, IC Colleferro I, IC Madre Teresa di

Indicazioni nazionali progetto di formazione e ricerca incontro del 16 gennaio 2015 Progetto in rete Ist Giorgi, IC Colleferro I, IC Madre Teresa di Indicazioni nazionali progetto di formazione e ricerca incontro del 16 gennaio 2015 Progetto in rete Ist Giorgi, IC Colleferro I, IC Madre Teresa di Calcutta, IC. Don Bosco, Il Melograno infanzia. Nella

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2012/13 METODI DESCRITTIVI, DISEGNI LONGITUDINALI, STUDIO DI CASI SINGOLI Strategie alternative

Dettagli

Susanna Annese Università degli Studi di Bari, F. Feldia Loperfido Università degli Studi di Bari,

Susanna Annese Università degli Studi di Bari, F. Feldia Loperfido Università degli Studi di Bari, Susanna Annese Università degli Studi di Bari, susanna.annese@uniba.it F. Feldia Loperfido Università degli Studi di Bari, feldialop@gmail.com Pasquale Rubini Ufficio Scolastico Diocesi di Molfetta pasqualerubini@libero.it

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 1.1 - Misurare in psicologia Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Che cosa è la misura Misurare significa assegnare dei valori numerici a oggetti

Dettagli

Tecniche e strumenti per la valutazione in itinere

Tecniche e strumenti per la valutazione in itinere I principali strumenti utilizzati per il monitoraggio e la valutazione dei processi formativi comprendono: check list di osservazione allievo; scheda di analisi dell andamento d aula; questionario di autovalutazione;

Dettagli

Linee guida per l analisi della pratica didattica basata sui video

Linee guida per l analisi della pratica didattica basata sui video Anno di formazione e prova per docenti neoassunti e docenti con passaggio di ruolo Anno Scolastico 2016/2017 Linee guida per l analisi della pratica didattica basata sui video Versione del 5 dicembre 2016

Dettagli

ISTITUTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ALBERGHIERO DI ROVERETO E LEVICO TERME

ISTITUTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ALBERGHIERO DI ROVERETO E LEVICO TERME ISTITUTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ALBERGHIERO DI ROVERETO E LEVICO TERME Rovereto - Viale dei Colli, 17-38068 Rovereto (TN) - tel. 0464439164 - fax. 0464435851 - email: ifpa.rovereto@scuole.provincia.tn.it

Dettagli

Schede semistrutturate per la valutazione di efficacia di interventi formativi. Roberta Rigo

Schede semistrutturate per la valutazione di efficacia di interventi formativi. Roberta Rigo Schede semistrutturate per la valutazione di efficacia di interventi formativi Roberta Rigo Il materiale nasce a conclusione di un attività di formazione con gli insegnanti a cura del Laboratorio RED (Ricerca

Dettagli

Anp - Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola

Anp - Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola Anp - Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola 1 La valutazione è espressione dell autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale

Dettagli

Psicologia come scienza: Il metodo scientifico

Psicologia come scienza: Il metodo scientifico Psicologia come scienza: Il metodo scientifico identificare domande su un evento formulare un ipotesi per spiegare l evento eseguire una ricerca per supportare e confutare la spiegazione Ripetere la ricerca

Dettagli

LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO ALATRI OBIETTIVI DISCIPLINARI - TRIENNIO FILOSOFIA, PEDAGOGIA, PSICOLOGIA,SOCIOLOGIA,METODOLOGIA ANNO SCOL.

LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO ALATRI OBIETTIVI DISCIPLINARI - TRIENNIO FILOSOFIA, PEDAGOGIA, PSICOLOGIA,SOCIOLOGIA,METODOLOGIA ANNO SCOL. LICEO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO ALATRI OBIETTIVI DISCIPLINARI - TRIENNIO FILOSOFIA, PEDAGOGIA, PSICOLOGIA,SOCIOLOGIA,METODOLOGIA ANNO SCOL. 2008-09 CONOSCERE I CONTENUTI E I LINGUAGGI SPECIFICI conoscere

Dettagli

Lo sviluppo delle soft skills per fare la differenza. Cameriere e barista protagonisti dell accoglienza e della vendita.

Lo sviluppo delle soft skills per fare la differenza. Cameriere e barista protagonisti dell accoglienza e della vendita. Lo sviluppo delle soft skills per fare la differenza Cameriere e barista protagonisti dell accoglienza e della vendita Relazione finale Sommario Partecipanti ed organizzazione... 2 Obiettivi e contenuti...

Dettagli

Istituto Comprensivo n. 15 Bologna SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STATALE G. ZAPPA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DI GEOGRAFIA

Istituto Comprensivo n. 15 Bologna SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STATALE G. ZAPPA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DI GEOGRAFIA Istituto Comprensivo n. 15 Bologna SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STATALE G. ZAPPA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DI GEOGRAFIA GEOGRAFIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Dettagli

Lezione 1: Introduzione. Prof. Massimo Aria

Lezione 1: Introduzione. Prof. Massimo Aria Lezione 1: Introduzione Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata Prof. Massimo Aria aria@unina.it Introduzione La Statistica Il termine statistica deriva, nella lingua italiana,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE D'ISTITUTO - TECNOLOGIA. Classe Prima

PROGRAMMAZIONE D'ISTITUTO - TECNOLOGIA. Classe Prima PROGRAMMAZIONE D'ISTITUTO - TECNOLOGIA Classe Prima 1) Osservare, analizzare e descrivere la realtà tecnologica in relazione all'uomo e all'ambiente - capacità di osservazione e classificazione - capacità

Dettagli

STRUTTURA UDA RIF. UDA N 1 V. SOLAZZO A PRESENTAZIONE. CLASSI I -Indirizzo Arti Ausiliarie delle Professioni Sanitarie- ODONTOTECNICO

STRUTTURA UDA RIF. UDA N 1 V. SOLAZZO A PRESENTAZIONE. CLASSI I -Indirizzo Arti Ausiliarie delle Professioni Sanitarie- ODONTOTECNICO STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO: DISEGNO E MODELLAZIONE ODONTOTECNICA RIF. UDA N 1 V. SOLAZZO A.S. 2015/2016 TITOLO: CONOSCENZA DEL DISEGNO, MATERIALI E STRUMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI

Dettagli

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet Simulazione D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ Introduzione Per valutare le prestazioni di un sistema esistono due approcci sostanzialmente differenti Analisi si basa

Dettagli

Diverse strategie da prendere in considerazione. 1 USR Lombardia Formazione BES

Diverse strategie da prendere in considerazione. 1 USR Lombardia Formazione BES Diverse strategie da prendere in considerazione 1 USR Lombardia Formazione BES Strategie osservative - sguardo attento alle difficoltà e alle potenzialità - check list - questionari qualitativi - colloqui

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE

METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE E SOCIALI Corso di laurea in Sociologia e servizio sociale Anno accademico 2016/2017-2 anno - Curriculum Curriculum unico / L-39 e Curriculum Curriculum unico / L-40 METODOLOGIA

Dettagli

TTOPL _G - Tecniche, tecnologie e organizzazione dei processi lavorativi di Gastronomia

TTOPL _G - Tecniche, tecnologie e organizzazione dei processi lavorativi di Gastronomia ISTITUTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE ALBERGHIERO DI ROVERETO E LEVICO TERME Rovereto - Viale dei Colli, 17-38068 Rovereto (TN) - tel. 0464439164 - fax. 0464435851 - email: ifpa.rovereto@scuole.provincia.tn.it

Dettagli

MODULO 1: IL SISTEMA GLOBALE CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA 1. Il mondo globalizzato 2. Rapporto Nord- Sud del mondo 3.

MODULO 1: IL SISTEMA GLOBALE CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA 1. Il mondo globalizzato 2. Rapporto Nord- Sud del mondo 3. RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE All. A Docente: MICHELA MANCINO Disciplina: GEOGRAFIA ECONOMICA Classe 5AR A. S. 2013-2014 1. LIBRO DI TESTO UTILIZZATO: DO.GE: www.geografia/temi - Markes 2. OBIETTIVI DISCIPLINARI

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL AQUILA RELAZIONE ANNUALE DELLA COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STUDENTI ANNO 2016

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL AQUILA RELAZIONE ANNUALE DELLA COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STUDENTI ANNO 2016 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL AQUILA RELAZIONE ANNUALE DELLA COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI-STUDENTI Dipartimento ANNO 2016 Corso di studio (laurea laurea magistrale) classe Presidente Docente Docente Studente

Dettagli

Istituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Grafica e comunicazione

Istituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Grafica e comunicazione Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca I.I.S. CATERINA CANIANA Via Polaresco 19 24129 Bergamo Tel: 035 250547 035 253492 Fax: 035 4328401 http://www.istitutocaniana.it email: canianaipssc@istitutocaniana.it

Dettagli

La valutazione dell'asl

La valutazione dell'asl La valutazione dell'asl Valutazione Nei percorsi di Alternanza è importante verificare : il rispetto del percorso formativo individuale concordato con i tutor esterni il grado di possesso delle competenze

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE

ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE ISTITUTO COMPRENSIVO G. GALILEI PIEVE A NIEVOLE PIANIFICAZIONE MODULI DI APPRENDIMENTO classe I sezione DISCIPLINA: MATEMATICA INSEGNANTE: ANNO SCOLASTICO COMPOSIZIONE DELLA CLASSE: MASCHI: FEMMINE: RIPETENTI:

Dettagli

PIANO DI LAVORO. Prof. Berni Lucia. DISCIPLINA Scienze Integrate Fisica. Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

PIANO DI LAVORO. Prof. Berni Lucia. DISCIPLINA Scienze Integrate Fisica. Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) 1 Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof.

Dettagli

Obiettivi conoscitivi

Obiettivi conoscitivi Il ruolo chiave dell informazione e delle ricerche di marketing Obiettivi conoscitivi Approfondire il concetto di informazione Evidenziare il ruolo strategico dell informazione all interno dei processi

Dettagli

C1 ITALIANO (Questionario per il tutor del modulo)

C1 ITALIANO (Questionario per il tutor del modulo) C ITALIANO (Questionario per il tutor del modulo) Sezione A - Il contesto. Quale, fra le seguenti alternative, descrive meglio la zona in cui è situata la sua scuola? Un paese, una frazione o una comunità

Dettagli

1. RIUNIONE DOCENTI DELLA STESSA DISCIPLINA -

1. RIUNIONE DOCENTI DELLA STESSA DISCIPLINA - Circ. n. 19 Cagliari 19 settembre 2012 Ai Docenti e.p.c. Al DSGA/Pers.A.T.A. Sede Oggetto: Programmazione educativa e didattica (impostazione): 1) Riunione docenti della stessa disciplina. 2) Consigli

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2013/14 METODI DESCRITTIVI, DISEGNI LONGITUDINALI, STUDIO DI CASI SINGOLI Strategie alternative

Dettagli

Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA

Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA Scienze e Tecniche Psicologiche CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Psicologia COR Via Sant Agostino, 8 27100 PAVIA - Tel. +39 0382 984218 -

Dettagli

PREREQUISITI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA: UN QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER GENITORI E INSEGNANTI

PREREQUISITI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA: UN QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER GENITORI E INSEGNANTI PREREQUISITI AGLI APPRENDIMENTI SCOLASTICI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA: UN QUESTIONARIO OSSERVATIVO PER GENITORI E INSEGNANTI Scuola di Medicina di Torino Dipartimento di Scienze Chirurgiche Corso di Laurea

Dettagli

Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti-Studenti

Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti-Studenti Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti-Studenti (allegato 2 al verbale del Presidio di qualità del 27/10/2015) Le Commissioni Didattiche Paritetiche,

Dettagli

DOCENTE. Numero studenti iscritti numero di studenti scrutinati. Osservazioni. N debiti attribuiti nella propria materia

DOCENTE. Numero studenti iscritti numero di studenti scrutinati. Osservazioni. N debiti attribuiti nella propria materia A.S 201 201 CLASSE DOCENTE DISCIPLINA 1. SITUAZIONE DELLA CLASSE Numero studenti iscritti numero di studenti scrutinati 2. ANALISI CONCLUSIVA: N debiti attribuiti nella propria materia 3. RAGGIUNGIMENTO

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE G.Leopardi Sant Antimo (NA) Anno scolastico 2015/2016

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE G.Leopardi Sant Antimo (NA) Anno scolastico 2015/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE G.Leopardi Sant Antimo (NA) Anno scolastico 2015/2016 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA e DIDATTICA classe sez 1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE : Numero totale alunni n. maschi n. femmine

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2007/2008

PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2007/2008 PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2007/2008 DOcente: D AMICO MARIALAURA Materia: MATEMATICA Classe: IBSO 1. Nel primo consiglio di classe sono stati definiti gli obiettivi educativo cognitivi generali

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO LO STUDIO DI CASO Una prospettiva didattica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO ORIGINE SCIENTIFICA DELLA METODOLOGIA Studio di caso -

Dettagli

Approccio ingenuo La percezione corrisponde alla realtà (presenzione di verità) Assolutezza i punti di vista Giudica l Altro Rigidità di pensiero

Approccio ingenuo La percezione corrisponde alla realtà (presenzione di verità) Assolutezza i punti di vista Giudica l Altro Rigidità di pensiero OSSERVAZIONE INGENUA Approccio ingenuo La percezione corrisponde alla realtà (presenzione di verità) Assolutezza i punti di vista Giudica l Altro Rigidità di pensiero OSSERVAZIONE COMPETENTE Approccio

Dettagli

L osservazione in classe

L osservazione in classe ROMA 24-25-26 novembre 2015 L osservazione in classe Giorgio Cavadi Valutazione delle scuole: percorsi di formazione/informazione per i Dirigenti Tecnici Progetto Valutazione e Miglioramento CHE COSA SI

Dettagli