WORHSHOP DI ARCHITETTURA Lo Spazio Trascendente AVVISO PER LA SELEZIONE DEI PARTECIPANTI

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1 Regione Siciliana Assessorato Regionale dei Beni Culturali e I.S. Con il patrocinio dell OAPPC di Palermo WORHSHOP DI ARCHITETTURA Lo Spazio Trascendente AVVISO PER LA SELEZIONE DEI PARTECIPANTI

2 PREMESSA Il progetto, finanziato dall Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell Identità Siciliana, nell ambito delle Iniziative Direttamente Promosse 2015, si prefigge lo scopo di promuovere e valorizzare il sito UNESCO PALERMO ARABO-NORMANNA E CATTEDRALI DI CEFALU E MONREALE, recentemente istituito. Il sito seriale è costituito da sette testimonianze monumentali del periodo arabo-normanno a Palermo (Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina, Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, Chiesa di Santa Maria dell Ammiraglio, Chiesa di San Cataldo, Palazzo della Zisa, Cattedrale di Palermo, Ponte dell Ammiraglio) insieme alle Basiliche Cattedrali di Cefalù e Monreale. Il complesso rappresenta un tangibile esempio di convivenza, interazione e interscambio tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea. Obiettivi specifici del progetto sono: o la diffusione della conoscenza e l elaborazione di nuovi contenuti culturali, incentrati sull inestimabile patrimonio di valori artistico-culturali maturati nel periodo arabo-normanno; o la restituzione alle comunità locali e a un pubblico qualificato di visitatori, di una nuova esperienza di fruizione e valorizzazione dei siti monumentali di Palermo, Cefalù e Monreale, per apprezzarne quella specifica condizione di meraviglia e di trascendenza che essi offrono. In particolare, le Basiliche Cattedrali e i chiostri (Cefalù e Monreale) pur nella loro notorietà, sono in grado di comunicare valori artistico-culturali e religiosi sempre nuovi, proprio perché la loro fonte ispiratrice si trova al di là del tempo e dello spazio. La visione trascendente và oltre ciò che è sensibile e visibile coinvolge l intero essere umano: corpo, mente, anima... Questa ri-visitazione dei luoghi può dunque essere maggiormente efficace se guidata o accompagnata da interpreti che attraverso la loro lettura e il coinvolgimento emotivo sono in grado di percepire e comunicare un esperienza altra e diversa dal comune sentire, spesso influenzato da un generico nozionismo o da stereotipi culturali e religiosi. Il tema generale della proposta progettuale sarà oggetto di diverse esplorazioni : dalle visite guidate, (Esperienze di visita/percorsi interpretativi) volte a proporre un esperienza altra di fruizione, alle performance/installazioni site-specific mirate alla presentazione di opere originali da collocare in situ, ai workshop tematici di approfondimento e di elaborazione di nuovi contenuti culturali.. Il momento laboratoriale non definisce regole fisse da seguire e contenuti immutabili da trasmettere, piuttosto indica a chi ne prende parte, un modo di sviluppare conoscenze e creare

3 connessioni. Il concetto di laboratorio si attesta dunque come luogo e momento pedagogicodidattico del fare, del sentire e del produrre. Nell ampio e qualificato panorama culturale del periodo arabo normanno e sulla base delle tematiche descritte in premessa, sono stati individuati i seguenti due ambiti di esplorazione conoscitiva e progettuale: Movimento ed Estasi: Armunia mundi Architettura: Lo Spazio Trascendente WORKSHOP Architettura: Lo Spazio Trascendente Le chiese Cattedrali di Palermo, Cefalù e Monreale, le chiese di S. Giovanni degli Eremiti, S. Maria dell Ammiraglio e S. Cataldo, sono espressione unica e irripetibile di una specifica congerie politico-culturale che ha informato la loro configurazione, sia spaziale che decorativa. In queste chiese è stato sperimentato e realizzato un modello esemplare di sintesi tra concezione politica e religiosa, tra diverse tipologie spaziali, tra struttura architettonica e rappresentazione (apparati decorativi/musivi) Prendendo spunto dagli esempi paradigmatici sopra indicati, il workshop intende esplorare, attraverso lo strumento del progetto di architettura il tema della costruzione dello spazio sacro e del suo rapporto con le culture religiose che ne ispirano la sua definizione, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: rapporto tra potere politico e religioso, tra tipologia e struttura spaziale, tra spazio della divinità o della comunità, tra simbolismo e concretezza dell azione liturgica, rapporto con la città Attraverso il workshop si intende indagare sulla necessità di definire e progettare nuovi spazi a- confessionali in cui gli uomini si incontrano, dialogano e pregano, al di là delle proprie professioni religiose; spazi in cui essi riconoscono la propria relatività in virtù della fede nel totalmente altro. E questo lo spazio del trascendente che non si identifica con lo spazio sacro tradizionalmente inteso come recinto che esclude ; esso diviene invece uno spazio aperto che include ; lo spazio di mezzo dell incontro tra gli uomini e con il totalmente altro. Un gruppo di cinque giovani progettisti, con il coordinamento di Marcello Panzarella, sarà impegnato nella ricerca e nella progettazione di uno spazio prototipale che possa ri-proporre una nuova sintesi espressiva di valori universali, tradizioni religiose, sensibilità contemporanea. A conclusione del workshop è prevista la presentazione e l esposizione al pubblico degli elaborati prodotti. MODALITA DI PARTECIPAZIONE Il workshop si terrà a Cefalù, presso la sede del Palazzo Vescovile, è aperto alla partecipazione di giovani di età non superiore a 35 anni (laureati o studenti del 4 /5 anno).

4 Al workshop potranno partecipare, gratuitamente, n. 5 soggetti; sono a loro carico comunque le spese di trasporto e di soggiorno presso la sede di svolgimento. Per partecipare ai workshop occorre presentare apposita istanza, corredata da: - Copia del documento di riconoscimento; - Curriculum vitae; - Breve descrizione delle motivazioni e delle aspettative. L istanza, unitamente agli allegati sopra indicati, dovrà essere presentata esclusivamente tramite posta elettronica, entro l 8 novembre 2015, al seguente indirizzo: visionetrascendente@gmail.com, unitamente agli allegati sopra indicati. Le istanze presentate entro i termini saranno esaminate e selezionate a insindacabile giudizio di un Comitato, costituito da: - il direttore artistico della manifestazione; - il responsabile dell organizzazione; - il coordinatore del workshop. Il Comitato si riserva di selezionare ulteriori partecipanti, oltre a quelli sopra indicati, in qualità di uditori. Ai partecipanti è richiesta la disponibilità nei giorni dall 11 al 14 novembre nelle ore pomeridiane, dalle ore 15,00 alle ore 19,00. Il workshop avrà inizio con un momento collegiale di discussione sul tema e i siti prescelti dal coordinatore e proseguirà attraverso esplorazioni progettuali a carattere individuale. A seguito della conclusione del workshop e, qualora ritenuto opportuno dal coordinatore, si prevede la realizzazione di un momento di presentazione ed esposizione al pubblico degli elaborati prodotti. L Ordine degli Architetti di Palermo si è dichiarato disponibile ad esporre presso la propria sede istituzionale gli esiti progettuali maturati nel corso del workshop.

5 IL TEMA PROGETTUALE (Note del Coordinatore del Workshop) Nel contesto del progetto TRA TERRA E CIELO. LA VISIONE TRASCENDENTE è compresa l attuazione di un Laboratorio di Architettura, il cui compito è quello di indagare progettualmente la tematica relativa allo spazio del trascendente. Oggetto del Laboratorio saranno la ricerca e la progettazione di uno spazio prototipale capace di ri-proporre una nuova sintesi espressiva di valori universali, tradizioni religiose, sensibilità contemporanea. Fermo restando che il momento sincretico di riferimento, che è quello dell architettura del Regnum Siciliae et Apuliae, si sviluppò in architettura soprattutto come realizzazione di chiese cristiane di rito latino e, in minor parte, come costruzione di residenze e sollazzi regali, bisogna sottolineare subito che la singolare fusione di moduli artistici orientali e occidentali che si produsse in tali occasioni, sia in ambito sacro, sia in ambito laico, ebbe origine e si realizzò in ragione di una serie di opportunità e di determinazioni assai precise di carattere politico e strategico, indissolubilmente riferite alla costituzione etnico-demografica del Regno e alla sua collocazione geo-politica. La condizione attuale, in cui hanno incominciato a porsi, a volte in modo drammatico, una serie di questioni legate alla multiculturalità e all interculturalità, è profondamente differente ed è connessa in massima parte con la migrazione impetuosa, e spesso tragica, delle genti mediorientali e africane attraverso il Mediterraneo verso l Europa. Rispetto a questi eventi epocali, non esiste oggi in questa Europa un potere centrale forte equivalente a quello del Regnum; non esiste cioè un potere capace di elaborare giudizi certi, compiere scelte nette, determinare politiche; d altra parte neppure è più possibile interpretare secondo un punto di vista unico le questioni poste dalla compresenza di più etnie diverse, soprattutto in tema di tradizioni e pratiche religiose e di trascendenza. Al sincretismo, assai concreto e tangibile, di più tradizioni figurative e concettuali attuato dal Regnum nella costruzione delle chiese cristiane arabonormanne o meglio siculo-normanne oggi si contrappone una serie diffusa e variegata di intenzioni in fase magmatica e spesso contraddittoria, prodotte da una miriade di soggetti che esprimono una gamma di aspirazioni tese tra i due estremi: quello in cui si collocano i progetti di acculturazione, e l altro in cui si coltivano le difese gelose delle identità. Oggi dunque, le questioni che si pongono non possono trovare soluzione nel volere o nell acume di alcun principe, e di conseguenza la loro trattazione non può che essere processo, iter, discussione, confronto in vista di. Né per esse è sufficiente individuare nella espressione, nel linguaggio delle forme, l ambito principale di coltivazione delle idee. D altra parte è ormai impossibile pensare che l espressione sincretica possa essere al servizio di una sola tradizione, di un solo pensiero dominante, di un quale che sia predominio, capace di assorbire, assimilare, restituire. Una visione trascendente condivisibile, di là dalle radici comuni che legano le tre religioni monoteistiche che si richiamano ad Abramo, e di là dalle assonanze e differenze con le tradizioni religioso-filosofiche dell Asia o con le culture animistiche dell Africa e dell Australia, è un

6 approdo ancora assai lontano, incerto, e tutto da costruire. Questa consapevolezza dell incerto è comunque l unico terreno su cui è oggi possibile costruire una ricerca, interrogarsi sui tracciati venturi della storia, esprimere una critica delle intenzioni emergenti dal crogiuolo molteplice della multiculturalità. È una consapevolezza che naturalmente impone di trattare criticamente le intenzioni dello stesso progetto, allorché prefigura la individuazione di uno spazio prototipale, la cui natura e il cui senso restano tutti sotto l alea di una sorta di riduzione, di uno scortecciamento, di un assottigliamento e di una rasatura al suolo. Lo spazio prototipale capace di contemplare il trascendente comincia così a trasparire come un albero ridotto a un germoglio, un alcunché appena emerso da radici sepolte. Questa è precisamente la base criticamente trattabile sulla quale discutere e sviluppare processualmente il progetto. Con una motivazione esclusivamente logistica si pensa che il Workshop-Laboratorio in cui elaborarlo possa effettuare le proprie applicazioni in uno o più siti compresi nel territorio comunale di Cefalù, tra i quali l ambito delle falde meridionali della Rocca e il contesto del cosiddetto ripascimento costiero di Fiume Carbone. Marcello Panzarella