MUSEO REGIONALE DELLA CERAMICA DI DERUTA. PROGETTO DI VALORIZZAZIONE Settore di intervento: Arte, Attività e Beni Culturali

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1 MUSEO REGIONALE DELLA CERAMICA DI DERUTA PROGETTO DI VALORIZZAZIONE Settore di intervento: Arte, Attività e Beni Culturali DAL PROGETTO ALL OGGETTO Museo Regionale della Ceramica di Deruta APRILE DICEMBRE 2016

2 Signori e Signore derutesi avete ora un museo diciamo miracoloso dal punto di vista finanziario e spirituale e di indicibile bellezza; visitatelo, dite ai vostri amici di visitarlo e soprattutto mantenetelo bene John Mallet PREMESSA John Mallet, ex Conservatore della sezione Ceramiche del Victoria and Albert Museum di Londra, nei discorsi inaugurali per la rifondazione del Museo Regionale della Ceramica, nel 1998, con parole semplici ed incisive, comunica ai presenti l importanza vitale dell istituzione museale per Deruta e la sua comunità. Il Comune di Deruta intende dar valore al monito del ceramologo inglese presentando un progetto di valorizzazione che sappia coniugare comunicazione, innovazione e interazione. La realizzazione dell intervento sarà affidata a Sistema Museo in qualità di partner tecnico; gestore unico del Museo da oltre 15 anni, Sistema Museo garantirà un elevato standard di qualità in tutte le fase progettuali grazie all esperienza altamente qualificata in tema di servizi di gestione e valorizzazione dei Beni Culturali. IL PROGETTO Il Museo Regionale della Ceramica è il più antico museo italiano per le Arti Applicate; fu fondato nel 1898 come Museo per i lavoranti in maiolica richiamandosi agli intenti di Papa Pio VII che, sin dal 1802, con proprio editto, raccomandava la creazione di musei come luoghi utili al progresso della professionalità artigiana e all incremento del turismo. Il museo derutese fa suoi gli intenti papali e sin da subito s impone come modello utile alle maestranze per lo studio, la ricerca e l elaborazione di nuovi modelli da inserire nel mercato per rinnovare l alleanza tra arte, industria e turismo. A quasi 20 anni dalla sua nuova sede nel complesso monumentale di San Francesco, quei temi sono più che mai attuali avvertendosi la necessità di porre l istituzione museale al centro del progresso economico, sociale e culturale della collettività residente. Per rispondere alle rinnovate esigenze di un museo utile al progresso e al turismo è necessario intervenire con progetti di valorizzazione che agiscano sulla fruibilità del percorso museale, dotandolo di apparati di comunicazione che riescano a costruire un significato intorno all immenso patrimonio storicoartistico posseduto (circa opere). 2

3 Il Museo non è mero contenitore di oggetti ma medium di comunicazione di tutti e per tutti in grado di interagire sulla socialità e conoscenza dei pubblici con cui entra in contatto; museo, quindi, come un sistema complesso di comunicazione incentrato sul fruitore che deve essere coinvolto attivamente nel processo conoscitivo. La sistemazione museografica definitiva del 1998, così come voluta da Gian Carlo Bojani e Giulio Busti, disegna un percorso innovativo che, organizzato in periodi, descrive l evoluzione della maiolica derutese dalla produzione arcaica a quella del Novecento con alcune aree tematiche come la ricostruzione di un antica farmacia, la sezione dei pavimenti e quella delle targhe votive. Ciò che rende unico il museo è, però, la presenza di una torre metallica, di quattro piani, comunicante su tutti i livelli con il resto del percorso storico; si tratta di un imponente struttura magazzino che, seppur riservata ad area-deposito, è interamente visibile e visitabile (cfr. immagini allegate) con circa opere esposte tra archeologia, arte ceramica industriale e moderna. La sezione archeologica espone opere provenienti da scavi locali come quelle appartenute ad Alessandro Piceller che le donò al Museo nel 1900 ed un nucleo di ceramiche apule ed italiote della Collezione Magnini. Il nucleo espositivo più consistente dell area è rappresentato dal campionario di fabbrica del Consorzio Italiano Maioliche Artistiche (CIMA), costituitosi nel 1925, in cui confluirono la Società Maioliche Deruta, la Salamandra di Perugia, la Società Anonima Zulimo Aretini, la Società ceramica umbra, ex fabbrica Rubboli, la Maioliche Santarelli, la Maioliche Matricardi di Ascoli Piceno e la Società Anonima Castelli. Nell area dedicata al campionario CIMA, acquistato dal Comune nel 1964, si distinguono i gruppi plastici dell artista perugino Ezio Cocchioni e del milanese Ernesto Nino Strada; le opere del ceramista umbro Enrico Ciuti che, negli anni quaranta, realizza una linea produttiva presentata alla terza Triennale di Milano ed infine le opere del perugino Aldo Pascucci, autore della grande opera murale L Umbria e le sue attrattive collocata presso la Stazione di Fontivegge di Perugia. Di particolare rilievo artistico è il nucleo di opere realizzate dall artista ucraino David Zipirovic che lavora a Deruta dal 1922 al Nell area-deposito sono presenti, inoltre, dei fondi di ceramiche moderne, di artisti del calibro di Carla Accardi, Piero Dorazio, Giulio Turcato e Mario Schifano, raggruppate grazie a varie edizioni del Premio Deruta, della mostra mercato Multiplo d Artista e Deruta Tali nuclei ben documentano le caratteristiche della ceramica derutese del XX secolo con le nuove proposte dell artigianato, dell opera d artista, del design e delle nuove tecnologie. L affascinante struttura, seppur visibile/visitabile, non è accessibile dal punto di vista della fruibilità. Tale limite, più volte denunciato dagli utenti, genera una scarsa percezione della validità dell offerta culturale, non consentendo, anche all osservatore più attento, di cogliere ogni aspetto qualitativo dell oggetto anche a distanza ravvicinata. La limitata accessibilità entra in conflitto con la definizione stessa di Museo fornita dall ICOM: Il museo é, un istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone ai fini di studio, educazione e diletto. La necessità dell accessibilità culturale nei Musei viene ripresa anche nel Codice di 3

4 deontologia dell Icom (1986) in cui si rimanda a principi quali la missione istitutiva di educazione dei pubblici e di diffusione della conoscenza. E necessario, quindi, che si accresca la qualità dei luoghi di cultura e della modalità di fruizione 1. Essendo il nostro un Museo imponente dal punto di vista della superficie espositiva, con circa mq di ambienti visitabili, si è scelto di intervenire sull intera area-deposito con un attenzione particolare alla parte dedicata al Campionario dell ex Consorzio Italiano Maioliche Artistiche (CIMA) e alle collezioni d autore Multiplo d Artista, Deruta 2000 e Premio Deruta che hanno consentito un fecondo incontro tra produzione manifatturiera e artistica, un passo di grande importanza per l affermazione della nostra ceramica d arte, per dirla con le parole di Cesare Vivaldi. L intervento progettuale che qui presentiamo ha anche l ambizione di creare un area museale in cui -come in una biblioteca o in un archivio- sia possibile prendere appunti, studiare, osservare, ricercare e soprattutto interagire. Per poter assurgere a tale funzione didattico-divulgativa l area deve necessariamente configurarsi come struttura dinamica dotata di efficienti ed efficaci apparati grafici ed informativi che accompagnino il visitatore tra le opere, per una corretta, ma mai tediosa, fruizione. OBIETTIVI GENERALI 1. accreditare il museo come centro culturale che, oltre alla conservazione e all esposizione, promuova e favorisca la ricerca ad ampio raggio; 2. aumentare l'apprendimento di un particolare contenuto informativo non solo dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo, espandendo le potenzialità di acquisizione degli utenti; 3. promuovere l artigianato artistico e la cultura ceramica attraverso il Museo; 4. divulgare il fortunato connubio tra produzione manifatturiera, artigianato e arte; 5. accrescere la competitività del comparto ceramico locale attraverso la valorizzazione del Museo; 6. consolidare la contiguità tra intuizione artistica ed interpretazione del modello; 7. portare all attenzione del pubblico esperienze artistico-culturali ancora oggi determinanti per il rilancio di Deruta e del suo fare ceramica ; 8. offrire al visitatore percorsi di visita alternativi da costruire in modo autonomo. 1 Legge 106/2014 recanti disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura ed il rilancio del turismo. 4

5 OBIETTIVI SPECIFICI 1. garantire l accessibilità fisica, conoscitiva ed informativa dell area-deposito secondo il principio di fruizione universale ; 2. aumentare il comfort e il piacere della visita; 3. potenziare l orientamento del pubblico; 4. avvicinare l utenza alla fruizione dei nuclei espositivi grazie all installazione di apparati multimediali interattivi 2 ; 5. potenziare la segnaletica dell area con indicatori di direzione e posizione chiari ed efficaci; 6. accrescere la fruibilità del corpus CIMA in quanto sezione espositiva maggiormente legata all industria e all artigianato locale tra manifattura derutese e imprenditoria perugina; 7. riordinare la collezione CIMA per sottonuclei tematici e biografici (Zulimo Aretini, Emma Bonazzi, Enrico Ciuti, Ezio Cocchioni, Ruffo Giuntini, Gaetano Magazzù, Aldo Pascucci, Ernesto Nino Strada, etc.); 8. riordinare i nuclei espositivi moderni Multiplo d Artista, Premio Deruta e Deruta 2000 secondo un percorso espositivo che restituisca una chiara visione dell evoluzione della ceramica artistica dalla seconda metà del XX secolo ad oggi; 9. predisporre corners informativi presso ogni nucleo espositivo; 10. dedicare uno spazio della sezione moderna alla memoria di Edgardo Abbozzo, figura di spicco dell arte perugina e derutese nella seconda metà del 900 nonché ideatore, insieme a Mario Lispi ed Alviero Moretti, della prima mostra nazionale Multiplo d Artista in Maiolica che si tenne a Deruta nel 1981; 11. realizzare un sito web del Museo Regionale della Ceramica. Tutti gli apparati di comunicazione saranno prodotti in lingua italiana e inglese. L ufficio stampa aziendale curerà infine un piano organico e mirato di comunicazione in tutte le fasi attuative del progetto fino al momento conclusivo che coinciderà con un evento dedicato alla presentazione dei risultati finali dell intervento. 2 Secondo quanto riportato dall Osservatorio Nazionale Cultura e Turismo solo il 24% dei musei italiani possiede tale tipologia di strumenti interattivi. 5

6 BUDGET ANALITICO DEI COSTI Costo lordo Coordinamento generale e operativo Curatela scientifica (progettazione, ricerca, documentazione, selezione delle opere) Allestimento (apparati didascalici e informativi articolati statici e multimediali, segnaletica, traduzioni, etc.) Promozione (realizzazione sito web, ufficio stampa, progettazione grafica, materiale promozionale, evento conclusivo di presentazione) Totale Gli importi sono da intendersi iva compresa. BIBLIOGRAFIA MINIMA 1. AA.VV., Museo Regionale della Ceramica Umbra - Deruta, Progetto di massima, Perugia, Electa, Bojani G. C. e Busti G., Per un Museo Regionale della Ceramica Umbra a Deruta, Considerazioni Museografiche, Maggio-Giugno Busti G. e Cocchi F., Dolce Ceramica, Maioliche CIMA per le confezioni di lusso Perugina , Perugia, Gramma, Busti G. e Cocchi F., La Salamandra, Arte e Industria della Ceramica a Perugia , Volumnia Editrice, Perugia, Busti G. e Cocchi F., Un Museo lungo un secolo, Giornale di mostra, Perugia, Busti G. e Cocchi F., Multiplo d artista, Giornale di Mostra, Perugia, Busti G. e Cocchi F., La Fabbrica Grande, Perugia, Busti G., Piccole sculture in ceramica dai depositi del Museo , Giornale di mostra, Spello, Solima L., Il pubblico dei Musei. Indagine sulla comunicazione nei Musei statali italiani, Gangemi Editore, Roma,

7 SELEZIONE DI IMMAGINI DELL AREA-DEPOSITO, OGGETTO DELL INTERVENTO DI VALORIZZAZIONE. 7

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