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1 EUROPANEWS n. 33 del 26/04/2013 anno XXV - Organo ufficiale dell associazione L INCONTRO - Bisettimanale di informazione, politica e attualità. - Editrice Direzione Redazione: Mopak s.r.l. - I strada Padova - Direttore responsabile: ALBERTO ZUCCATO Autorizzazione del Tribunale di Padova n del 12/05/90 Spedizione in A.P. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Padova. - Sped. Abbonamento INDIRETTO - Contiene I.P. - Stampa Litocenter srl - Zona industriale nuova Piazzola sul Brenta (PD) - Prezzo Euro 0,1852 incontri il Notiziario dell Operatore Sociale INFANZIA Affetto, autorevolezza e tante risate MULTICULTURALITÀ Educare con il cuore DISABILITÀ Ci vuole tatto ANIMAZIONE Un animatissima estate al lago COUNSELING Promozioni e news Aprile 2013

2 ISTITUTO CORTIVO: diventa protagonista nel sociale. Dal 1984 l Istituto Cortivo opera nel campo della progettazione ed erogazione di attività formative nel sociale, un mondo ricco di umanità che rappresenta da sempre il suo esclusivo e coinvolgente orizzonte di impegno. Oltre vent anni di esperienze, di scelte e di fatti concreti hanno forgiato una struttura dinamica e vitale, un potente motore che, alimentato dall energia della volontà e della solidarietà, forma non solo personale altamente preparato e professionalmente motivato, ma promuove e partecipa anche ad iniziative sociali e culturali rivolte a migliorare la qualità della vita nella nostra società. L Istituto Cortivo è presente con i suoi Centri Didattici nelle principali città italiane; la sede centrale è a Padova. Un organizzazione efficiente, perfettamente armonizzata, che sa adeguarsi alle realtà locali senza mai venir meno agli obiettivi e ai criteri guida che uniformano tutte le attività dell Istituto Cortivo. Per consentire ai suoi allievi di svolgere l esperienza di tirocinio pratico nella propria zona di residenza, l Istituto Cortivo ha stipulato convenzioni con oltre 8500 Enti pubblici e privati in tutte le regioni d Italia. A garanzia della qualità dei cicli di formazione proposti, l Istituto Cortivo si è dotato di un Comitato Scientifico che si dedica alla valutazione della correttezza metodologica dei percorsi didattici programmati per i vari corsi di formazione, delle strategie e degli orientamenti formativi messi a punto dalla Direzione Didattica. QUASER CERTI FICAZIONI S. R L.. Corsi di formazione per: Operatore Socio Assistenziale (OSA) per infanzia, anziani, disabili, dipendenze; Operatore Multiculturale, Assistente turistico per disabili, Amministratore di sostegno, Animatore; Operatore Socio Sanitario (OSS); Counselor. Istituto Cortivo via E. Ramin, Padova SGQ certificato a fronte della norma ISO 9001:2008 SA8000 ORGANIZZAZIONE CERTIFICATA per informazioni:

3 editoriale Animatore, una professione in crescita Il sociale è un universo in costante movimento, e non potrebbe essere altrimenti dato che il suo campo d intervento sono le persone, in particolare le più fragili, ma anche tutte quelle che hanno bisogno di un supporto, di un aiuto temporaneo o continuativo. Un settore che cambia, quindi, per mantenersi al passo con i provvedimenti legislativi sull assistenza e l attivazione di nuovi servizi, ma soprattutto per assecondare i continui mutamenti della nostra società, le condizioni di vita della gente, le esigenze emergenti Questa è la realtà del sociale, una realtà in divenire che, per essere gestita al meglio, richiede un forte impegno sul fronte della formazione: per un sociale che cambia servono professionisti dotati di innovativi strumenti, in grado di assumere con competenza inediti impegni, di affrontare situazioni diverse rispetto al già visto. Certo è che in questo senso l Istituto Cortivo svolge da sempre un ruolo di primo piano: alle sue ormai storiche, ma sempre valide, specializzazioni per l infanzia, la disabilità, gli anziani e le dipendenze ha infatti aggiunto negli anni un ulteriore, ricco ventaglio di opportunità per chi desidera impegnarsi al meglio nei nuovi campi dell assistenza: Assistente Turistico per Disabili, Amministratore di Sostegno, Operatore Multiculturale, Counselor, OSS e Animatore. Ed è proprio a quest ultima figura che dedichiamo questo nostro editoriale: il corso, partito nel 2010, ha conseguito un notevole successo di partecipazione. Fra coloro che scelgono questo percorso di formazione non ci sono solo giovani alla ricerca di una qualifica che li possa inserire nel mondo del lavoro, ma anche persone già attive nel settore assistenziale che vogliono semplicemente dotarsi di un ulteriore specializzazione per fare un salto di qualità, per meglio inserirsi nella struttura in cui operano. I risultati sono estremamente soddisfacenti e le prospettive lo sono altrettanto. L animazione, infatti, non risente particolarmente della fase di crisi economica che stiamo attraversando, anzi, le possibilità di trovare un impiego si stanno estendendo a tutte le stagioni, d estate e d inverno, sia nei grandi alberghi, nei resort e villaggi turistici, sia nei reparti di pediatria degli ospedali, nelle case di riposo e nelle ludoteche. Diventare animatore non significa però solo poter trovare un posto di lavoro dipendente: anche sul versante imprenditoriale le opportunità non mancano, e un impresa sociale composta da animatori professionisti può contare sulle richieste provenienti da un mercato in crescente espansione. La redazione 1 INCONTRI Aprile 2013

4 INSIEME SI VINCE! Istituto Cortivo ti invita a sostenere la voce del Terzo Settore: abbonati a VITA e con 10 centesimi al giorno potrai garantire un anno di visibilità e forza anche alla causa del mondo non profit Approfitta dell offerta straordinaria che ti abbiamo riservato: 12 NUMERI DI VITA EDIZIONE CARTA E DIGITALE A SOLI 40, CON OLTRE IL 30% DI SCONTO SUL PREZZO IN EDICOLA PROMOZIONE RISERVATA AI NUOVI ABBONATI Modulo abbonamento: Scegli la modalità di pagamento che preferisci e compila questo Modulo con i tuoi dati. Poi taglialo e invialo, insieme alla copia della ricevuta di pagamento, al fax n o all indirizzo abbonati@vita.it o in busta chiusa a: Ufficio Abbonamenti VITA - Via Marco d'agrate, Milano Bonifico Bancario INTESA SANPAOLO Via Verdi, Milano. IBAN: IT 14 C intestato a Vita Società Editoriale S.p.a. Via Marco d Agrate, Milano. Ricordati di riportare nella causale Vita/CORTIVO. Bollettino Postale Conto Corrente Postale n intestato a Vita Società Editoriale S.p.a. Ricordati di riportare nella causale Vita/CORTIVO. Cognome (o Ragione Sociale se Azienda) Località Prov. CAP Nome Tel. Indirizzo N. Firma Data Informazioni: Ufficio Abbonamenti VITA - abbonamenti@vita.it Offerta abbonamento valida fino al Non valida per rinnovo abbonamenti. La informiamo che i dati personali saranno oggetto di trattamento da parte di Vita Società Editoriale S.p.a. nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali; in ogni momento si può richiederne la cancellazione scrivendo al Responsabile dei dati personali, presso Vita Società Editoriale S.p.a. - Via Marco d Agrate, Milano. L informativa completa è disponibile su

5 sommario 04 INFANZIA Interventi mirati per il benessere dei bambini 06 Affetto, autorevolezza e tante risate 08 MULTICULTURALITÀ Educare con il cuore 09 Volevo fare la ballerina DISABILITÀ Disabilità, un mondo tutto da esplorare 11 Ci vuole tatto 12 ASSISTENTE TURISTICO PER DISABILI Disabili e tempo libero: crescere divertendosi 14 COUNSELING Diventa Counselor 13 Una professione libera e riconosciuta. La legge è fatta. Adesso facciamo i Counselor. 15 Spazio Counseling Cortivo: i Counselor Cortivo vanno in rete e fanno sistema. Il franchising che rende più forti, visibili, competitivi SPECIALE SEMINARIO 2013: anno nuovo seminari nuovi. 18 ANZIANI Lavorare con gli anziani, un esperienza che fa crescere 20 ANIMAZIONE Un animatissima estate al lago 21 Divertire e divertirsi, ecco il segreto del buon animatore AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO Amministratore di sostegno, una figura importante a tutela delle persone con problemi 24 DIPENDENZE Andare oltre per riprogettare il futuro 25 Condividere per conoscersi, per imparare 26 EX ALLIEVI RACCONTANO 28 SERVIZIO SEGNALAZIONE ALLIEVI 29 CONCORSO Partecipa al nuovo concorso Con parole tue progetto grafico e impaginazione: immagina.biz 3 INCONTRI Aprile 2013

6 INFANZIA Interventi mirati per il benessere dei bambini Una ludoteca della provincia agrigentina dalle caratteristiche particolari quella frequentata da Elisabetta Santangelo che, alla fine del tirocinio, ha anche presentato un interessante progetto pensato soprattutto per bambini con problemi di coordinazione motoria che però potrebbe coinvolgere anche tutti i bimbi iscritti alla ludoteca. Ho svolto il tirocinio in una struttura fondata con l obiettivo di creare un centro di aggregazione per bambini e famiglie. Nata da un progetto messo a punto da un associazione di volontariato, offre una serie di servizi che vanno oltre la semplice dimensione ludica. Non solo attività educative e teatrali, laboratori artistici, campi estivi e animazioni quindi, ma anche gestione delle problematiche relative al rapporto genitori e figli, consulenza familiare, supporto psicologico, sostegno post scolastico, formazione, babysitteraggio, ecc. La ludoteca dispone di ampi spazi, ideali anche per un laboratorio di psicomotricità. Appena ho visto l ambiente ho pensato che sarebbe stato bello attrezzarlo con tappetini, cuscini, palloni, teli materiali morbidi e duttili, con i quali i bambini avrebbero potuto interagire facendo emergere liberamente emozioni e sensazioni. Lo spazio come investimento affettivo, da conquistare con il movimento e il gioco, facilitati dalla presenza della musica e dei suoni Progetto Psicomotricità Il mio progetto, destinato al mondo della scuola in generale, ha l obiettivo di favorire in età evolutiva lo sviluppo armonioso di corpo e psiche. Tutto è finalizzato ad accompagnare i bimbi alla scoperta del proprio corpo attraverso il movimento, la coordinazione e l acquisizione di una buona sicurezza motoria. Il tutto giocando, magari all aria aperta. Il progetto si sviluppa in cinque fasi progressive: schema corporeo, coordinazione ed equilibrio, rilassamento, ritmo e strutturazione spaziale. Ogni attività prevede il coinvolgimento dell équipe pluridisciplinare composta da educatori, insegnanti, pedagogisti e operatori. A fine laboratorio, le competenze psicomotorie dei bambini sono sottoposte a valutazione tramite test svolti in chiave ludica. La lettura dei risultati sarà utile per verificare eventuali difficoltà o ritardi psicomotori. I bambini iperattivi Il tirocinio mi ha permesso di conoscere da vicino alcune problematiche relative all infanzia che sono spesso origine di conflitti familiari che generano malessere e difficoltà relazionali, prima fra tutte l iperattività, da non confondersi con la normale vivacità di un bimbo sveglio e curioso. Il bambino che non sta mai fermo, che corre e salta senza sosta, che non si concentra, che ne combina di tutti i colori e passa continuamente da una situazione all altra senza mai fermarsi potrebbe effettivamente avere un disturbo organico definito ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), in Italia meglio conosciuto con il nome di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività. Si tratta di un disturbo poco conosciuto, che colpisce circa il 4% della popolazione in età scolare. Difficile da diagnosticare, viene spesso minimizzato e non adeguatamente curato. Il bambino affetto da ADHD è lo scolaro che nessun insegnante vorrebbe avere in classe: sempre in movimento, impulsivo, incapace di stare fermo sul banco, rappresenta un elemento di fastidio, spesso punito e colpevolizzato per il suo comportamento. Una volta effettuata la diagnosi, è possibile intervenire con una terapia multimodale che, grazie a trattamenti continuativi cognitivocomportamentali ed eventuale somministrazione di farmaci, può essere di grande aiuto nel migliorare la relazione del bambino con i genitori e la scuola. La mancanza di una cura adeguata, invece, può avere gravi ripercussioni psicologiche che possono provocare abbandono scolastico, perdita dell autostima, sentimenti di frustrazione, accumulo di insuccessi con il probabile insorgere di comportamenti devianti. 4 INCONTRI Aprile 2013

7 INFANZIA 5 INCONTRI Aprile 2013

8 INFANZIA Affetto, autorevolezza e tante risate Da bambina, quando mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande, rispondevo senza esitazioni: la maestra! Mi affascinava l idea di diventare come quella persona che tutti i giorni mi insegnava qualcosa di nuovo e a cui ero tanto affezionata. Poi, crescendo, varie vicissitudini familiari mi hanno costretto a seguire una strada diversa, ma in fondo sentivo che un giorno avrei tentato di realizzare il mio sogno di lavorare in questo ambito. E così è stato. Ho studiato per diventare un operatrice per l infanzia e poi, durante il tirocinio, ho avuto modo di constatare che la scelta che avevo fatto era davvero quella giusta per me. Quanti di noi percepiscono sin da piccoli di sentirsi predisposti a seguire un certo percorso di vita e di lavoro? Tanti, purtroppo, sono però coloro che per vari motivi non ce la fanno a soddisfare la loro indole innata. Monica La Falce, invece, è riuscita nel suo intento mettendosi in gioco in una scuola materna della provincia di Cuneo dove, alle sue doti naturali, ha saputo aggiungere forti dosi di impegno e volontà. Il tirocinio mi ha dato la possibilità di confermare non solo la passione che sento per questo lavoro, ma anche la mia attitudine a svolgerlo. Nutrivo da sempre questa convinzione, ma considerato che avevo sempre svolto mansioni completamente diverse, non potevo averne la certezza. Prima di iniziare l attività pratica la mia più grande preoccupazione era di non possedere un livello di pazienza e comprensione adeguato ad affrontare il confronto con i bambini, ma una volta scesa in campo mi sono resa conto di non avere particolari difficoltà ad occuparmi anche dei casi un po più difficili. In particolare ho saputo da subito costruire un rapporto positivo con tutti i bambini, sia italiani che provenienti da altre culture, avvicinandomi a loro con il giusto equilibrio professionale tra affetto e autorevolezza. Le esperienze che accumulavo giorno dopo giorno mi hanno consentito anche di tracciare un progetto di intervento rivolto a creare una sezione speciale per bambini dai tre ai cinque anni, con disturbi di apprendimento e comportamentali di vario grado. L iniziativa, finalizzata a rimettere i piccoli al passo con i compagni per favorire il loro più agevole ingresso alla scuola elementare, si basa su tecniche ludoterapiche rivolte a creare un mondo miniaturizzato di considerazione positiva incondizionata. Un mondo in cui si ricevono incoraggiamenti e approvazioni, dove non ci sono sentimenti sbagliati o cattivi pensieri, un mondo dove tutto è possibile, che permetta al bambino di trovare interazioni positive con il fuori di sé. 6 INCONTRI Aprile 2013

9 INFANZIA Susanna mi accoglie saltellando e, raggiante, mi dice: Questa mattina mi sono già fatta la pipì addosso!. I primi giorni Clara piangeva tutto il giorno. Quando la madre veniva a riprenderla le chiedeva cosa avesse fatto e lei rispondeva: Ho piangiuto!. Giovanni, anche lui al primo anno, passava il tempo a piangere e a chiamare il papà. Un pomeriggio, appena sveglio dal riposino, mi chiede: Monica, andiamo a giocare in giardino? Così piangio fuori!. Pietro, vedendomi arrivare con il mio compagno poco più grande di me, sbotta curioso: Perché ti fai accompagnare da tuo papà?. Ecco, questi sono stati i veri protagonisti della mia avventura: i bambini con la loro spontaneità e il loro sincero affetto. Per me non sono solo bellissimi ricordi, ma anche una formidabile spinta a dare il massimo per proseguire al meglio questo percorso professionale. 7 INCONTRI Aprile 2013

10 MULTICULTURALITÀ Educare con il cuore Anna Volpicelli ha svolto il tirocinio presso uno dei centri Caritas attivi in Campania dove, tra i servizi di assistenza all infanzia, particolarmente significativo è quello offerto da un asilo socio-educativo aperto a tutti, compresi i bimbi di famiglie provenienti da altri paesi, spesso di altre religioni. La struttura che ospita Progetto Cuore è una grande villa su due piani dove, oltre alle segreterie, alla cucina e alla sala mensa, trova spazio un asilo che ospita bimbi da 18 mesi ai 5 anni. I piccoli provengono da famiglie in difficoltà e molti sono figli di immigrati. Obiettivo dell asilo è assicurare un valido supporto socioeducativo all infanzia residente in contesti urbani svantaggiati. Le attività sono molte e stimolanti: pittura e disegno, costruzioni, manipolazione, giochi, lettura, motricità I piccoli trascorrono il tempo toccando, travasando, infilando, tagliando, giocando oppure semplicemente rilassandosi guardando la TV o le splendide immagini di libri illustrati. Ci sono poi i momenti riservati al sonnellino e persino la baby dance. Al mio arrivo, dopo i primi giorni dedicati all osservazione, mi è stato chiesto di occuparmi in particolare di due bambini. Una era una bimbetta proveniente dall Europa dell est. Scappata a pochi mesi dal suo paese con la mamma, ha attraversato mezza Europa ed è giunta in Italia in condizioni disperate. Lei e la madre sono state ospitate in una casa famiglia. Quando la conobbi non parlava la nostra lingua e lo sguardo era diffidente. Dopo i primi approcci la coinvolsi in un gioco con altri bimbi e lei si sciolse: cominciò a sorridere e a giocare. Si faceva capire a gesti e iniziai a insegnarle i nomi degli oggetti. Poco a poco cominciò a fidarsi di me e si creò una forte empatia tra noi. Era una bimba curiosa, socievole, le piaceva ballare, giocare con le costruzioni e le bambole, ma non amava disegnare. L altro bimbo era invece nato in Italia da una famiglia magrebina. Alcuni mesi dopo la nascita, era stato lasciato dalla mamma in una casa famiglia e poi dato in affido a una coppia di volontari. Introverso, a casa e in asilo parlava e giocava poco e si rifiutava di mangiare. Dopo vari tentativi per farlo uscire dall isolamento e coinvolgerlo nei giochi, mi arresi: i traumi subiti da piccolo e l abbandono della mamma erano ancora molto forti. Solo il tempo, l amore, la pazienza e un intervento psicoterapeutico mirato avrebbero potuto aiutarlo a ritrovare la serenità. 8 INCONTRI Aprile 2013

11 MULTICULTURALITÀ Volevo fare la ballerina Siamo nell era della globalizzazione, caratterizzata da moltitudini composte da singoli, ma anche da intere famiglie che, alla ricerca di una vita migliore o per sfuggire da persecuzioni e guerre, emigrano in altre zone del mondo. La novità, però, consiste nel fatto che questi movimenti avvengono all interno di un sistema di comunicazione del tutto nuovo, interconnesso, che ha cambiato notevolmente il rapporto tra gli esseri umani e l approccio con le situazioni che incontrano. Si tratta di un inedita forma di interdipendenza fra le culture che necessariamente richiede una corretta riflessione sugli apparati teorici, le metodologie di ricerca e le modalità di intervento. Non è sufficiente, per quanto importante possa essere, sviluppare un atteggiamento psicologico ed etico di apertura e disponibilità verso ciò che non ci è familiare: occorre dotarsi di conoscenze e strumenti di analisi appropriati, di affinare una sensibilità in grado di comprendere e interpretare i messaggi di diverso segno, di dialogare con chi ha riferimenti culturali e codici di comunicazione distanti dai nostri. Questa è oggi la vocazione dell Operatore Multiculturale, il contributo che può dare a una convivenza più giusta ed equilibrata. La profondità del pensiero di Cristina Siddiolo, volontaria in un gruppo appartamento per minori stranieri non accompagnati a Palermo, testimonia il suo estremo interesse per il fenomeno migratorio e per le capacità professionali che richiede la sua migliore gestione. Un impegno non sempre facile, ma formativo e pieno di umanità lasciamo che sia lei stessa a raccontarlo. Quella che ho vissuto nel gruppo appartamento come lavoratrice, tirocinante ed antropologa in fieri è stata un esperienza continuamente mossa lungo queste linee di confine professionale, nell incessante ricerca di un punto fermo, di uno status interiorizzato che fosse per me un approdo sicuro. Quante volte ho vissuto il disagio di questa mia realtà, e quante volte mi è stato utile mettermi in discussione e rendermi più disponibile all ascolto. Spesso mi sono chiesta quanto c era di umiltà, nel mio atteggiamento, e quanto di insicurezza. Talvolta mi sono sentita simile a loro: fragile e insicura nella costruzione del mio percorso di vita, in lotta con il mondo e con me stessa. Mi sono sentita sola, in qualche caso mi succedeva di proiettare in loro qualcosa di me, debolezza e vulnerabilità, ma anche spavalderia e ribellione, in altri momenti mi sono sentita confusa. Nel mio diario ho scritto: Sono felice di fare questo lavoro. Mai come in questo momento sono grata per l intensa esperienza che sto facendo. Volevo fare la ballerina, la giocoliera, la danza-terapeuta, la scrittrice, perfino la vagabonda, ma l operatrice mai. Invece eccomi qui, e tutto va benissimo. 9 INCONTRI Aprile 2013

12 DISABILITÀ Disabilità, un mondo tutto da esplorare Quando ho cominciato a frequentare il centro che aveva accolto la mia richiesta di tirocinio non avevo mai avuto rapporti ravvicinati e continuativi con persone diversamente abili. Di conseguenza, per me tutto rappresentava la scoperta del nuovo, un avventura nella quale ho potuto immergermi senza preconcetti, libera di integrarmi a fondo nelle dinamiche quotidiane e di costruire rapporti di stima e fiducia con lo staff e gli utenti. Così Giulia Casamassima racconta della sua esperienza di tirocinio in una struttura per disabili di Lecce, che ha affrontato con il giusto approccio sin dai primi momenti, pronta a capire, ad imparare, a crescere professionalmente e umanamente, garantendo sempre disponibilità e attenzione. 10 INCONTRI Aprile 2013 Le prime settimane sono state di osservazione ed esplorazione. Chiedevo agli altri operatori spiegazioni sugli aspetti che non mi erano chiari e cercavo costantemente di avviare un dialogo con tutti i ragazzi. Agli inizi avevo tanta paura di sbagliare o di commettere qualcosa che potesse nuocere, ma con il passare dei giorni acquisivo maggiore sicurezza: i luoghi, i visi e le varie fasi della giornata mi diventavano sempre più familiari. Con il passare del tempo, partecipando alle riunioni e collaborando alla messa a punto delle attività, ho individuato le mansioni dove potevo essere più utile. Ho passato belle giornate a costruire con loro piccoli oggetti, ad aiutarli nel colorare disegni e stoffe e a plasmare la pasta di sale, lavori dei quali erano orgogliosi al punto da portarseli a casa come testimonianze della loro capacità creativa. Sentivo crescere dentro di me l autonomia nella cura e la sicurezza nel rapporto personale, che non solo migliorava, ma diventava intimo e profondo: mi parlavano della loro vita ed io della mia, ci scambiavamo esperienze, ci conoscevamo reciprocamente. Fra i tanti incontri che hanno arricchito i miei mesi di lavoro al centro, in particolare ne ricordo uno. Si tratta di Mario, affetto da tetraparesi spastica distonica da quando un problema durante il parto ha danneggiato i suoi neuroni preposti al movimento. Era impossibilitato a camminare, anche solo a stare in piedi, e aveva estrema difficoltà a usare braccia e mani. Dato che non riusciva a mettere correttamente in funzione muscoli agonisti e antagonisti, anche il semplice prendere una penna era per lui un impresa complessa, che riusciva a compiere solo volgendo lo sguardo altrove. Le sue abilità cognitive non erano però del tutto compromesse: faceva fatica a esprimersi, ma capiva tutto. Era simpatico, aveva un forte senso dell umorismo, era istruito e anche un po vanitoso. Il suo mezzo di comunicazione era una tastiera, e ho passato ore a leggere le vicende sue e della sua famiglia, ma anche le sue opinioni su vari argomenti, scientifici, storici e geografici. Voleva saperne di più, Mario, e per questo si è iscritto all Università, per continuare a trovare argomenti e spunti in grado di saziare la sua infinita curiosità sul mondo.

13 DISABILITÀ Ci vuole tatto con i diversamente abili Ho imparato molto dall esperienza di tirocinio con i disabili. Anzitutto li ho conosciuti, e di questo devo ringraziare il supervisore che mi ha dato fiducia e mi ha offerto l opportunità di interagire con la struttura e gli utenti, ma soprattutto devo ringraziare proprio loro, gli utenti, per avermi non solo accettato, ma anche consigliato con pazienza quando avevo dei dubbi. Quando si entra in una comunità, come ha fatto Giuseppe Deplano per svolgere il suo tirocinio presso un gruppo famiglia di Venezia, è fondamentale saper entrare al più presto in sintonia con le dinamiche e gli equilibri che caratterizzano la quotidianità della struttura Sin dai primi giorni ho notato che le persone disabili cercano spesso il contatto fisico, e per vari motivi: a volte vogliono comunicare un emozione, altre vogliono esprimere riconoscenza e gratitudine, altre volte ancora vogliono semplicemente attirare l attenzione su se stesse. Devo dire che all inizio non ero abituato a questa forma un po invasiva di rapporto umano. Mi sentivo impacciato nel toccarli e nell essere toccato, ma per loro era naturale e, ben presto, ho capito che così avevano modo di capire che tipo di persona ero, di conoscermi anche attraverso il tatto. E, giorno dopo giorno, li ho conosciuti tutti, ma in particolare due. Giovanni era solo, senza familiari, e già nei primi mesi di vita la poliomielite l aveva reso tetraplegico e invalido al cento per cento. Adesso, sessantenne e reduce da una storia clinica molto difficile che l ha costretto anche a subire una tracheotomia, dorme con un tubo che lo aiuta a respirare. Nonostante questo, però, è il leader nelle dinamiche di gruppo e riesce a vivere dignitosamente: umile, volonteroso, si tiene aggiornato sui fatti della politica e dello sport ed è molto motivato nello svolgimento delle attività. Ugo invece è più giovane, sulla quarantina. Tetraplegico dalla nascita, soffre della sua condizione. Tormentato dal male alla schiena, nei momenti in cui si sente meglio dice che vuole andare a donne e si diverte a far arrabbiare gli altri utenti, che l hanno battezzato il Super Rompiscatole. Però con lentezza riesce a digitare sul computer, sa le tabelline e gli piace pedalare sul triciclo per adulti. Un paio di volte sono andato con lui al parco, ci siamo divertiti tanto, ma al rientro gli è ripreso quel suo terribile mal di schiena. 11 INCONTRI Aprile 2013

14 ASSISTENTE TURISTICO PER DISABILI Disabili e tempo libero: crescere divertendosi Ho svolto il tirocinio in una Cooperativa Sociale ONLUS che, assieme ad altre realtà impegnate sul fronte dell assistenza ai disabili, si pone l obiettivo di costruire nella zona di Milano un sistema integrato in grado di realizzare un luogo capace non solo di accogliere le persone disabili e di rispondere ai loro bisogni, ma di rappresentare anche uno spazio aperto a tutti, un punto di riferimento in cui sia possibile sperimentare un percorso di integrazione al tempo stesso semplice e concreto, all insegna di uno stile di vita comunitario. Con queste parole Nicoletta Esposito presenta la situazione in cui ha potuto mettere alla prova le sue capacità di Assistente Turistico per Disabili. Un ambiente particolare, gestito secondo una formula innovativa che 12 INCONTRI Aprile 2013 prevede tutta una serie di servizi: varie residenze per diversi livelli di disabilità e alcuni progetti rivolti a dare agli utenti la possibilità di verificare le loro capacità di vita autonoma condividendo in appartamenti le dinamiche quotidiane con altri adulti, il tutto con il discreto supporto di qualificati operatori. La struttura è davvero ben organizzata e considera il tempo libero come un momento molto importante per la persona disabile in quanto utile a stimolare il confronto con la realtà e facilitare la socializzazione e la comunicazione con gli altri. Per questo, ha dedicato un équipe esclusivamente a queste attività, progettate e organizzate da una coordinatrice responsabile del servizio, ed è proprio al suo fianco che ho trascorso la prima fase del mio tirocinio. Seguendo il suo lavoro ho potuto apprendere molto sull organizzazione di un buon servizio per il tempo libero, dalla scelta delle iniziative ai contatti con gli operatori turistici, con le biglietterie, ecc. Ho capito anche quali erano le cose più interessanti da proporre: visite a mostre e musei, al Planetario e all Acquario, ai parchi, ai laboratori naturalistici e didattici oppure soluzioni più ludiche come partite a bowling, concerti, musical, tornei di calcio, eventi sportivi, feste e cene in pizzeria o in ristoranti etnici. Non solo questo però, l èquipe per il tempo libero si occupava infatti anche delle attività da svolgere dentro la struttura, ed ecco quindi animazioni musicali, disegno, pittura, palestra, film e video, giochi da tavolo e di gruppo, uscite nel quartiere per partecipare a qualche speciale occasione. La mia formazione giorno dopo giorno cresceva e, ben presto, ho cominciato ad accompagnare e assistere direttamente gli utenti. Li aiutavo durante i pasti e imparavo le esigenze alimentari dei diabetici, dei celiaci, dei tracheotomizzati. Li aiutavo a vestirsi e nelle operazioni di igiene, assistevo gli operatori durante la somministrazione dei farmaci e facevo del mio meglio per coinvolgerli nelle varie attività e per favorire la comunicazione fra di loro e con gli altri. Ho accumulato così altri importanti strumenti e prima di concludere il tirocinio ho anche collaborato alla realizzazione di un viaggio a Parigi, tutte esperienze che spero possano essere molto utili per il mio futuro professionale.

15 ASSISTENTE TURISTICO PER DISABILI 13 INCONTRI Aprile 2013

16 counseling Diventa Counselor Diventa Counselor con lo sconto del 50%. Promozione riservata ad allievi, ex-allievi, personale dell Istituto Cortivo. Scuola accreditata da Counseling per la Salute e il Benessere Counseling di coppia Counseling di comunità Counseling politico Counseling di gruppo Counseling scolastico Counseling artistico Counseling Forense COUNSELING INDIVIDUALE Counseling Organizzativo Aziendale Counseling familiare Counseling Olistico Counseling Psicosomatico COUNSELOR Quella del Counselor è una figura professionale sempre più richiesta: nella scuola, in azienda, nel mondo del sociale; ovunque, insomma, siano determinanti le relazioni tra le persone. Scegliere di diventare Counselor può quindi aprirti nuove prospettive di lavoro o permetterti di arricchire in modo decisivo il tuo bagaglio professionale. Se hai frequentato o frequenti i nostri corsi; se collabori con noi, come impiegato, docente, informatore didattico; se sei parente di primo grado di un nostro allievo o di un nostro collaboratore, fino al 30 giugno 2013 puoi iscriverti al nuovo e già richiestissimo corso di Counseling con il 50% di sconto sull importo totale (anche le quote mensili saranno ridotte proporzionalmente: saranno quindi 18 e non 36). È una promozione imperdibile e unica, che abbiamo pensato per premiare chi a sua volta ci premia con la fiducia, l impegno quotidiano, la scelta di formarsi con i nostri corsi. Trovi tutte le infomazioni sul nostro sito: 14 INCONTRI Aprile 2013

17 Una professione libera e riconosciuta. La legge è fatta. Adesso facciamo i Counselor. counseling Ne abbiamo già parlato nello scorso numero: le attività libere, non organizzate in ordini o collegi professionali, ma definite da associazioni che stabiliscono criteri deontologici e formativi, sono ora riconosciute dalla legge n. 4 del 14 gennaio 2013 (Gazzetta Ufficiale Anno 154, n. 22). La norma, che riconosce tra gli altri professionisti anche i Counselor, è ufficialmente in vigore dal 10 febbraio Spazio Counseling Cortivo: i Counselor Cortivo vanno in rete e fanno sistema. Il franchising che rende più forti, visibili, competitivi. Spazio Counseling Cortivo: utilizza liberamente il marchio e inizia la tua carriera con una marcia in più. Il franchising, o affiliazione commerciale, è una formula di collaborazione tra imprenditori per la distribuzione di servizi e/o beni, indicata per chi vuole avviare una nuova impresa ma non vuole partire da zero, e preferisce affiliare la propria impresa ad un marchio già affermato. (Wikipedia) Per noi franchising è condivisione: di un metodo, formativo e professionale, e di valori. Il nostro è insomma un franchising ideale ed etico, non semplicemente commerciale. Lo Spazio Counseling Cortivo in Franchising nasce per affiancare i nostri allievi anche dopo il termine del corso e svilupparne il senso di appartenenza ad una stessa comunità. Chi aderisce al progetto aumenta in modo esponenziale la sua visibilità: oltre alla rete Sicool e al Registro dei Professionisti Olistici, potrà infatti contare su un canale aggiuntivo di promozione on line. Potranno collaborare tra di loro, darsi consigli e confrontare le proprie esperienze. In tutta Italia. Con quest iniziativa offriamo alcuni vantaggi: riconoscibilità sul territorio valore aggiunto ai professionisti e maggior tutela per i clienti piattaforme web di promozione e collaborazione consulenza privilegiata e gratuita, via web e skype aggiornamento costante, attraverso seminari concepiti per sostenere progetti imprenditoriali in ambito Counseling E tutto questo al costo del tutto simbolico di un solo Euro. 15 INCONTRI Aprile 2013

18 speciale seminario 2013: anno nuovo, seminari nuovi. L importanza dei seminari riservati ad allievi ed ex-allievi, oppure aperti a chiunque sia interessato nel nostro metodo didattico è ben nota. Sono eventi che permettono di approfondire le proprie conoscenze o di scambiare idee ed esperienze con colleghi provenienti da tutta Italia. Dai classici tre giorni full-immersion alle giornate speciali e tematiche, anche nel 2013 ce ne saranno davvero per tutti i gusti, gli interessi, le curiosità, le specializzazioni. 16 febbraio Giornata di danza liberatoria condotta da Olivia Olla Palmer 7/8/9/ marzo Armonia nella comunicazione seminario di crescita professionale condotto da Attilio Piazza e Marco Marson 21/22/23 marzo XXVII Seminario di Impresa Sociale in collaborazione con Cooperativa Progetto Now 19/20 aprile Assistere, accompagnare, aiutare: per gestire la difficoltà e promuovere la salute della persona seminario di studio 25 maggio Laboratorio di pittura creativa condotto da Maura De Mezzo 20/21/22 giugno Costellazioni familiari: riconoscere le origini seminario di crescita personale e professionale condotto da Attilio Piazza e Marco Marson 28 settembre Aromi, doni della natura seminario di introduzione agli olii essenziali condotto da Caterina Lazzarin Zago 3/4/5 ottobre Aiutare nel Benessere seminario di crescita personale e professionale condotto da Attilio Piazza e Marco Marson 7/8/9 novembre XXVIII Seminario di Impresa Sociale in collaborazione con Cooperativa Progetto Now 16 novembre Parole leggere come nuvole laboratorio condotto da Cristina Zuppel 16 INCONTRI Aprile 2013

19 speciale seminario Corso di Counseling marzo Cominciare bene: i fondamenti della comunicazione Comunicazione base giugno Conoscere se stessi e scoprire le proprie radici Costellazioni Familiari base ottobre Diventare professionisti consapevoli Relazioni Professionali base 17 INCONTRI Aprile 2013

20 ANZIANI Lavorare con gli anziani, un esperienza che fa crescere Da badante a OSA per gli anziani: il percorso formativo di Ioana Eugenia Niculescu è attraversato da esperienze umane molto intense, fatte di grande coinvolgimento emotivo, ma anche di una forte motivazione a migliorare il proprio futuro Ecco cosa ci racconta del suo lavoro di assistenza al fianco di una signora a cui ha voluto molto bene e del tirocinio svolto presso una RSA della provincia di Latina. Il mio interesse lavorativo nei confronti della terza età è iniziato tredici anni fa. Cominciai a lavorare come badante per necessità: avevo una bambina, ero sola e avevo bisogno di un reddito per crescerla. Le difficoltà erano tante, ma con qualche sacrificio e un po di fortuna sono riuscita a venire in Italia e a cambiare la mia vita. Grazie ad alcuni amici ho conosciuto una famiglia che cercava una persona per assistere la mamma anziana. Ancora oggi ricordo con nostalgia la signora Ottavia, il suo sorriso e il desiderio di tornare a vivere nella sua casa. Aveva ottant anni, soffriva di diabete e aveva qualche problema di deambulazione e proprio per questo viveva con la figlia. La sua mente però era lucida e la perdita graduale di autonomia l aveva fatta cadere in depressione. Fu così che venni assunta per un mese di prova, da svolgere presso l abitazione della signora. Ci furono subito dei miglioramenti, la signora era più attiva e più autonoma e quindi fui assunta a tempo indeterminato. Ho vissuto il mio lavoro di badante come una missione e alla signora Ottavia ho voluto veramente bene: ho cercato di trasmetterle il mio calore e il mio affetto, di farla sentire protetta. Vivere al suo fianco mi ha maturato, abbiamo trascorso insieme sette anni, durante i quali io non mi sono mai sentita una badante e lei non mi ha mai vissuto come un estranea. Il nostro era un rapporto di fiducia, di affetto e di complicità. 18 INCONTRI Aprile 2013

21 ANZIANI Eravamo diventate una famiglia e Ottavia occuperà per sempre un posto speciale nel mio cuore. Dopo la sua morte ho svolto diversi lavori, ma non ero soddisfatta. L unica cosa positiva era l essere riuscita a portare mia figlia in Italia ed è stata proprio lei a darmi la spinta giusta per portare a termine il corso per OSA. A darmi la carica è stato soprattutto il tirocinio: la struttura era una RSA nuova, con ampi giardini, lontana dai rumori e dall aria inquinata della città. Ben attrezzata, con reparti per le attività riabilitative, ludiche e ricreative, aveva anche una cappella per le funzioni religiose. Una delle patologie più presenti tra gli utenti era l Alzheimer. Ricordo in particolare una signora di 85 anni: molti ospiti la evitavano per i suoi comportamenti bizzarri, trascorreva le giornate camminando ininterrottamente avanti e indietro per il salone e la sala da pranzo, toccava tutto e spostava le sedie. Succedeva anche che mangiasse i fiori dei centri tavola e le piante in terrazzo (questi pazienti non sanno più riconoscere le funzioni degli oggetti e questo spiega la stranezza di certi comportamenti). Se qualcuno cercava di fermarla, poteva diventare molto aggressiva. A volte cantava a squarciagola, aveva allucinazioni e non permetteva che le si toccassero i capelli, che portava lunghi e sciolti sulle spalle. Un giorno l avvicinai e le chiesi se era stanca, mi rispose con voce assente che quella non era casa sua e che desiderava tornare a casa. La presi dolcemente per mano e da quel giorno iniziai a tenerla vicino a me, mano nella mano. Le parlavo con tenerezza e questo, assieme al contatto fisico, la calmava. A volte mi ricompensava con un sorriso. Amava stare sotto la pioggia: alzava il viso al cielo e, con gli occhi chiusi, aspettava che l acqua la bagnasse. Una volta mi sorprese: pioveva e io le dissi il tempo è brutto. Lei si girò verso di me e rispose questa è la natura. Sembrava che mi avesse riconosciuta, come quella volta che mi abbracciò e disse di volermi bene. Sono stati rari momenti di lucidità, per me particolarmente preziosi, in cui abbiamo condiviso con emozione attimi di intima e autentica felicità reciproca. 19 INCONTRI Aprile 2013

22 ANIMAZIONE Un animatissima estate al lago Ho svolto il tirocinio presso un villaggio turistico inserito nel Parco Nazionale d Abruzzo, un esperienza importante che mi ha offerto l opportunità di crescere professionalmente come animatrice in un contesto naturale particolarmente stimolante, sulle sponde di un bellissimo lago, perfetto per gli amanti dello sport, delle escursioni nella natura e del turismo culturale. È interessante il racconto di Luigia Carrubba, della provincia di Napoli, che per un periodo si è trasferita nel cuore dell Abruzzo in un mondo intatto, tutto da scoprire. Vediamo cosa racconta delle attività svolte come animatrice Nel Villaggio ho finalmente potuto sperimentare le varie potenzialità educative dell animazione focalizzandomi sul tempo libero, dato il contesto. Il villaggio era stato scelto come meta vacanziera 20 INCONTRI Aprile 2013 da una clientela vasta ed eterogenea: c erano famiglie con bambini piccoli e adolescenti, molte delle quali facevano parte di una clientela abitudinaria, che da anni sceglieva di trascorrere le vacanze al villaggio, nello stesso periodo, sapendo di incontrare gli amici di sempre. Erano gli ospiti più difficili da accontentare in quanto annoiati dai programmi di animazione standard e desiderosi di sperimentare qualcosa di nuovo e divertente. Agli animatori era quindi richiesto un particolare spirito di iniziativa e inventiva Fortunatamente, grazie allo straordinario lavoro eseguito dietro le quinte, siamo riusciti a richiamare la loro attenzione e a coinvolgerli nell organizzazione e realizzazione di spettacoli e giochi. Il mio ruolo, essendo io responsabile coreografa per le ore diurne, ha richiesto grande flessibilità, creatività e una buona dose di fermezza e determinazione. Il gruppo di famiglie e ragazzini che seguivo aveva una gran voglia di divertirsi ed è stato così che ci siamo messi all opera e abbiamo organizzato le Ferragostiadi, quattro giorni di scenette, caccia al tesoro, giochi a squadre, tornei sportivi, spettacoli serali e, naturalmente, animatissimi backstage per la preparazione dei materiali e dei costumi di scena, l organizzazione dei giochi, le prove... L ultimo giorno sarebbe stata proclamata la squadra vincente. Prima di iniziare abbiamo esplorato un infinità di tematiche e infine ne sono emerse alcune in particolare: i continenti, i cartoni animati e il cinema nei generi horror, fantasy, western e d animazione. La maggioranza ha scelto i cartoni animati e così si sono formate quattro squadre: Biancaneve, Peter Pan, Sirenetta e Cenerentola. Il primo giorno è stato dedicato ai quiz di cultura generale sulle trame delle favole, il secondo giorno unicamente sport, con giochi in riva al lago, gare di canoa, nuoto e apnea, tiro alla fune, corsa dei sacchi, nuoto, pallavolo per le femmine e calcetto per i maschi. Il terzo giorno caccia al tesoro, prove spettacolo ed esibizione serale con scene da fiaba. L ultimo giorno preparazione abiti, sfilata pomeridiana per tutto il Villaggio con carri e costumi a tema, gran finale in piscina e galà serale con premiazione della squadra vincitrice e distribuzione dei premi minori a tutte le squadre. Le Ferrogostiadi sono state un successo: siamo riusciti a coinvolgere non solo i più giovani, ma anche i villeggianti più pigri e l intero staff del Villaggio creando così un piacevole clima di collaborazione e condivisione, in un atmosfera amichevole e partecipativa, trasversale per età e interessi.

23 ANIMAZIONE Divertire e divertirsi, ecco il segreto del buon animatore Ho scelto la specializzazione di animatore per completare il mio primo percorso formativo, quello di OSA per l infanzia, e posso dire di aver visto giusto. In effetti l esperienza di tirocinio, che ho svolto in una comunità educativa di Piacenza, mi ha consentito di giungere alla conclusione che il gioco, come qualsiasi altra attività di animazione, ha sempre uno scopo educativo e ben precisi obiettivi: educare alla cooperazione e alla condivisione, migliorare la manualità e l espressione fisica, osservare e apprezzare le capacità degli altri. Ha ragione Viorica Tudos a sottolineare l importanza dell animazione, uno strumento che si pone sempre più come valido supporto ai sistemi educativi tradizionali per le sue caratteristiche fondamentali, ovvero l educazione alla consapevolezza di sé, degli altri e delle proprie potenzialità, e per il fatto che utilizza non solo l esperienza diretta ma anche una vasta gamma di discipline artisticoespressive, musica, teatro, giochi, laboratori, ecc. Credo che una tecnica di animazione debba essere considerata come un valido aiuto nello svolgimento di un progetto educativo e formativo: attraverso la corretta gestione del tempo libero degli utenti, consente infatti di ottenere successi nel recupero di personalità apatiche, introverse e disadattate. Inoltre, introduce concetti educativi di primaria importanza, prescrive comportamenti, indica finalità e si adatta con positiva flessibilità alle varie tipologie di intervento. Ecco perché ritengo l animazione una vera e propria scienza con la sua trama di azioni, fatti, propositi e progetti sempre strettamente connessa agli aspetti educativi. Essenza di questa scienza è l animatore, un professionista in grado di indirizzare la sua azione alla presa di coscienza e allo sviluppo del potenziale represso, rimosso o latente di individui, piccoli gruppi e comunità. In poche parole un facilitatore che, interagendo con gli utenti, evolve una condizione vissuta come precaria o disagiata in una situazione di benessere. Per fare questo, però, l animatore deve disporre di specifiche competenze e conoscenze teoriche e pratiche e deve padroneggiare tutta una serie di tecniche, dal gioco al canto alle più varie espressioni figurative. Inoltre, e forse soprattutto, deve mettere entusiasmo in tutto ciò che fa e propone, agire con creatività nei diversi contesti, nel turismo e nel sociale, con gli adulti, gli anziani e i bambini, cogliere i loro segnali e valorizzarli, per instaurare quel dialogo bilaterale che favorisce la comunicazione e l armonia del gruppo. Per quanto mi riguarda ho svolto tutte le attività con il massimo impegno, le uscite sul territorio, le gite, i cineforum, l organizzazione di feste e quant altro. Ho anche esposto alla responsabile della struttura e alle educatrici un progetto di laboratorio che ha avuto successo al punto che ancora oggi, dopo aver concluso il periodo di tirocinio, continuo a frequentare la comunità proponendo e gestendo iniziative di ogni genere. Mi piace tantissimo, soprattutto con i piccoli, facciamo lavoretti, giochi, fiabe, filastrocche li diverto e mi diverto, e penso che in fondo sia questo il vero segreto del buon animatore. 21 INCONTRI Aprile 2013

24 AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO Amministratore di Sostegno, una figura importante a tutela delle persone in difficoltà Due realtà interessanti quelle esplorate da Ornella Benedetti della provincia di Treviso che, già forte di un esperienza nel mondo del volontariato, si è cimentata in questi contesti con le competenze professionali e umane richieste ad un Amministratore di Sostegno. Ho svolto il tirocinio presso due strutture assistenziali del territorio opitergino, un ente religioso che si occupa di assistenza socio-sanitaria, istruzione e formazione per la cura delle persone disabili e svantaggiate e un associazione attiva nell ambito dell integrazione sociale di persone affette da disagio mentale. La mia decisione di acquisire l attestato di Amministratore di Sostegno è nata non solo per necessità familiari, ma anche perché ho pensato che poteva essere utile nelle mie attività di volontariato. Il tirocinio, infatti, è stata l occasione giusta per confrontarmi direttamente con le mansioni di assistenza e sostegno, un esperienza molto intensa, che mi sarà utile da più punti di vista, umanamente e professionalmente. La prima struttura gestita da religiosi opera tramite un Centro di Riabilitazione, un Centro Diurno e una Casa Famiglia, tre luoghi diversi che richiedono interventi diversi. In questo contesto ho prestato non solo supporto alla segreteria generale e al settore sociale, ma ho anche affiancato gli operatori nelle attività ludico-educative con bambini e ragazzi disabili inseriti in progetti riabilitativi individuali. Presso l associazione ho invece partecipato all organizzazione e gestione delle attività psicoeducative degli utenti ed è qui che ho avuto l opportunità di conoscere un avvocato con incarichi di Amministratore di Sostegno con il quale ho potuto approfondire le varie sfaccettature della legge n 6/2004. In quest ambito la sua casistica era vasta, ricordo in particolare la storia di un anziano non autosufficiente con problemi di ludopatia. Il vizio del gioco e la tarda età lo esponevano al rischio di una possibile circuizione da parte di soggetti senza scrupoli perché, rimasto vedovo, avrebbe di lì a poco ricevuto l eredità della moglie defunta. La necessità di tutelarlo in questo frangente aveva condotto il tribunale a identificare in un parente prossimo la persona più adatta ad assumere la nomina di Amministratore di Sostegno, evitando così il ricorso all interdizione. Oggi Ornella collabora part-time con un CAF della sua provincia, un lavoro che le piace ma che non le impedisce di continuare le sue attività di volontariato. Ho concluso il mio percorso formativo nel gennaio scorso e ora sono pronta a portare nel sociale le competenze acquisite. Già collaboro con un associazione che fa da filtro nel disbrigo delle pratiche tra utenza e giudice tutelare e, inoltre, sono stata contattata dal Centro di Integrazione dove ho svolto il tirocinio: mi hanno chiesto se sono disponibile ad assumere l incarico di Amministratore di Sostegno per un loro assistito con particolari esigenze di tutela. 22 INCONTRI Aprile 2013

25 spazioincontri Questa pagina fa parte della storia del nostro giornale. Sin dai primi numeri, infatti, abbiamo voluto riservare uno spazio alle parole che ci giungevano direttamente dai nostri allievi o ex allievi: storie e notizie, successi e difficoltà, problemi e soddisfazioni. Come una finestra sul mondo del nostro Istituto, è una rubrica pronta ad accogliere qualsiasi genere di contributo, individuale o collettivo, felice o preoccupato, riflessivo o divertente. È un luogo attraverso il quale puoi comunicare ai tanti altri giovani e meno giovani lettori di Incontri il tuo stato d animo, le tue sensazioni, le tue emozioni e i tuoi propositi, le tue piccole e grandi scoperte, i tuoi consigli che potrebbero rivelarsi preziosi per chi deve affrontare le esperienze che tu hai già fatto. Scrivici adesso, entra anche tu a far parte della nostra grande famiglia, ti aspettiamo con gioia. Aprire un asilo nido con ludoteca con marchio Cortivo Baby Planet è il sogno di Giulia Peluso che, nella sua Taranto, vorrebbe creare una struttura a misura di bambino assieme ad una sua amica. Una scelta importante, rafforzata dall esperienza del tirocinio che si è svolto in un asilo nido della provincia condotto da due ex allieve del Cortivo. Il progetto che abbiamo è ambizioso, lo sappiamo. Ma oggi, dopo aver frequentato a marzo 2013 a Padova il Seminario di Impresa Sociale, siamo più che mai motivate a continuare, convinte che a Taranto ci sia bisogno di una struttura in grado di garantire a bambini e famiglie un servizio di qualità. Sei molto decisa: cosa ti ha convinto a seguire i tuoi sogni? Fondamentale è stato il tirocinio che ho svolto l anno scorso presso La casa delle fate, associazione culturale e asilo nido con marchio Cortivo Baby Planet, gestito da due ex allieve dell Istituto Cortivo, Antonella Turi e Carmela Losito. È stata un esperienza bellissima, soprattutto grazie alle titolari che mi hanno sin da subito coinvolto nelle attività dell asilo. Tu e la tua amica vorreste aprire un asilo nido con ludoteca: puoi parlarcene nei dettagli? La struttura che abbiamo in mente è agli antipodi delle tante ludoteche che conosco. Sono convinta che i bambini abbiano bisogno di attività strutturate, basate su principi educativi seri e svolte da professionisti competenti dal punto di vista pedagogico. Il nostro sarà un asilo nido per bimbi da 0 a 36 mesi con orari molto flessibili, con spazi luminosi e attrezzati e tanti laboratori per stimolare attraverso il gioco lo sviluppo cognitivo, affettivo e sociale. Sarà qualcosa di più di un asilo nido perché intendiamo utilizzare gli spazi anche per l organizzazione di feste e momenti ricreativi riservati anche a bambini più grandi. Un luogo educativo d eccellenza, magari con marchio Cortivo Baby Planet Il marchio sarebbe una garanzia in più per le famiglie. Come operatrice per l infanzia trovo che i principi racchiusi nel mondo Baby Planet rappresentino una sicurezza per chi desidera garantire il meglio ai proprio figli. L offerta formativa è di alto livello, e questo potrebbe fare la differenza nella nostra città. Sono convinta che mai come oggi sia particolarmente importante investire sull infanzia. I bambini sono il nostro futuro.... Come è andato il Seminario di Impresa Sociale? È stata un interessante immersione nella realtà: qui abbiamo verificato la fattibilità del nostro progetto, ridimensionato alcune aspettative, trovato le indicazioni giuste per muoverci tra le pratiche burocratiche. È stato utile perché ci ha chiarito le idee ma anche incoraggiato a portare avanti le nostre scelte. Non molleremo perché, come diceva Einstein, la cosa più importante nella vita è vedere con gli occhi di un bambino. Per dare radici forti al mio progetto so che dovrò continuare a studiare e a tenermi costantemente aggiornata. Ma lo farò con piacere perché lavorare bene e in modo professionale con i bambini è fonte di inesauribili soddisfazioni. 23 INCONTRI Aprile 2013

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