COMMITTENTE: PABEL S.p.a. Via Gramsci Monza

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1 Ottobre agg. Luglio 2015

2 COMMITTENTE: PABEL S.p.a. Via Gramsci Monza PROGETTISTA: UrbanStudio Dario Vanetti, ingegnere Ordine degli ingegneri della Provincia di Milano n Via C. Battisti 17, San Donato Milanese tel fax collaboratori: arch. Edoardo Garbagnati arch. Walter Villa ing. Marcello Pari pianificatore territoriale Maurizio Rini

3 INDICE 1. AGGIORNAMENTI DELLA PROPOSTA DI PIANO ATTUATIVO A SEGUITO DEL PARERE MOTIVATO DELL AUTORITA COMPETENTE IN SEDE DI PROCEDIMENTO VAS PREMESSA: GLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ SOTTESI ALL AGGIORNAMENTO AGGIORNAMENTO RIGUARDANTE IL CORPO DELL EDIFICIO AGGIORNAMENTO DELLA ARTICOLAZIONE DELLA SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO AGGIORNAMENTO DELLA ARTICOLAZIONE DELLE AREE A STANDARD AGGIORNAMENTO DELLA DOTAZIONE DI PARCHEGGI PERTINENZIALI PRIVATI AGGIORNAMENTI INTERESSANTI LE AREE IN CESSIONE AGGIORNAMENTO DELLA COMPUTAZIONE DELLA SUPERFICIE TERRITORIALE COORDINAMENTO DELLE PREVISIONI URBANISTICHE D AMBITO CONTRIBUTO DEL PROGETTO DI PA ALLA FORMAZIONE DEL VERDE A SCALA TERRITORIALE APPORTO DEL PROGETTO DI PA ALLA CONTINUITÀ DELLE RETI CICLABILI SINTESI DELL ESITO DELLE VERIFICHE SULLA COMPATIBILITÀ VIABILISTICA CONSEGUENTI AL PARERE DELLA PROVINCIA IN SEDE DI PROCEDIMENTO VAS CALCOLO DELLA RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE SPONDE DEL TORRENTE TARÒ AGGIORNAMENTO DEGLI ELABORATI GRAFICI DEFINITIVI DI PIANO PREMESSA CATASTO STRUMENTAZIONE URBANISTICA GENERALE PIANO TERRITORIALE REGIONALE PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Documento di Piano Piano delle Regole Piano dei Servizi FATTIBILITÀ GEOLOGICA: ESTRATTI DEGLI STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI AUTOSTRADA PEDEMONTANA ED OPERE CONNESSE STATO DI FATTO CONTENUTI DELLA VARIANTE PARZIALE AL PGT CONTENUTI PROGETTUALI CRITERI GENERALI DI PROGETTO ASPETTI ARCHITETTONICI ASPETTI PAESAGGISTICI E AMBIENTALI DATI URBANISTICI PERIMETRO DEL PIANO ATTUATIVO CALCOLO E VERIFICA DELLA SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO VERIFICA DELLA DOTAZIONE DI AREE A STANDARD VERIFICA DELLA DOTAZIONE DI PARCHEGGI PRIVATI AREE IN CESSIONE VINCOLI SOVRAORDINATI CARATTERI DELLE URBANIZZAZIONI E DEGLI SPAZI PUBBLICI RETE DELLA MOBILITÀ PARCHEGGI TRATTAMENTO DELLE AREE A VERDE ENERGIA E SOSTENIBILITÀ...60

4 12. RETI TECNICHE RETI PRIVATE E IN AREE PRIVATE DI USO PUBBLICO RETI TECNICHE A SERVIZIO DI AREE IN CESSIONE

5 INDICE DELLE FIGURE Figura 1 Correlazione tra obiettivi di piano e relative azioni di progetto... 8 Figura 2 Mappa storica del comparto e lettura della giacitura ordinatrice... 8 Figura 3 Estratto mappa catastale foglio 32 particella Figura 4 Estratto mappa catastale foglio 30 particella Figura 5 PGT vigente Documento di Piano - tav. A Figura 6 Proposta di variante al Documento di Piano- tav. A Figura 7 PTCP Tavola 6a "Progetto di tutela e valorizzazione del paesaggio" Figura 8 Estratto Linee Guida per il Documento di Piano Figura 9 Individuazione delle aree a verde filtrante e delle superfici non filtranti esterne al perimetro di PA Figura 10 Profilo trasversale al Tarò in prossimità della passerella ciclopedonale Figura 11 Sezione tipo trasversale al Tarò Figura 12 Vista aerea da sud-ovest dell'ambito di intervento Figura 13 Schema planimetrico di piantumazione ripariale (in basso il corso d'acqua) Figura 14 Foto aerea del territorio di Meda e individuazione dell area ex Medaspan (fonte: Google maps) Figura 15 Estratto mappa catastale aree di proprietà Figura 16 Estratto tavola 24 Documento di Piano - Scenario di Piano Figura 17 Scheda normativa area AT1: perimetro dell ambito (Documento di Piano) Figura 18 Estratto tavola C2 di azzonamento del Piano delle Regole e perimetro di PA (in blu) Figura 19 Estratto tavola B4 di azzonamento del PdS e perimetro di PA (in blu) Figura 20 Estratto della componente geologica, idrogeologica e sismica a supporto del PGT: allegato 10 carta di fattibilità geologica delle azioni di piano Figura 21 Estratto della componente geologica, idrogeologica e sismica a supporto del PGT: Figura 22 Estratto del progetto esecutivo di riqualificazione di via Seveso Figura 23 Progetto Autostrada Pedemontana: svincolo autostradale di Meda - Seveso Figura 24 L area Medaspan vista dalla ferrovia Monza - Chiasso Figura 25 Ipotesi di schema di variante al Documento di Piano Figura 26 Simulazione tridimensionale del percorso di ingresso e della facciata principale dell edificio Figura 27 Rendering di inserimento paesaggistico del nuovo edificio Figura 28 Estratto tavola A25 del Documento di Piano e individuazione del perimetro di proprietà Figura 29 Mappa stradale del contesto urbano dell area ex Medaspan (fonte: Google maps) Figura 30 Carpinus betulus / Cercis siliquastrum Figura 31 Populus nigra / Platanus hybrida Figura 32 Viburnum tinus / Cornus sanguinea Figura 33 Rosa canina

6 INDICE DELLE TABELLE Tabella 1 Riepilogo slp previste dal Piano Attuativo a seguito del Parere Motivato dell Autorità Competente... 9 Tabella 2 Superficie di vendita Tabella 3 Aree per servizi e attrezzature a seguito degli adeguamenti in ossequio del Parere Motivato dell Autorità Competente Tabella 4 Riepilogo parcheggi privati previsti dal PA a seguito del Parere Motivato dell Autorità Competente. 11 Tabella 5 Aree in cessione aggiornate in forza della convenzione urbanistica Tabella 6 Aree private ad uso pubblico a seguito del Parere Motivato dell Autorità Competente Tabella 7 Rapporto ambientale: calcolo analitico del consumo di suolo; stato di fatto Tabella 8 Dati relativi al consumo di suolo Tabella 9 Documento degli obiettivi, uso del suolo e sistema insediativo Tabella 10 Documento degli obiettivi, sistema paesaggistico ambientale Tabella 11 scheda normativa ambito AT1 (da Documento di piano): quantità e destinazioni Tabella 12 Calcolo volume e slp massimi consentiti Tabella 13 Riepilogo slp previste dal Piano Attuativo Tabella 14 Superficie di vendita Tabella 15 Calcolo dotazioni di aree a standard Tabella 16 Aree per servizi e attrezzature Tabella 17 riepilogo dotazione minima di aree per parcheggio privato Tabella 18 Riepilogo parcheggi privati previsti dal PA Tabella 19 aree in cessione

7 1. AGGIORNAMENTI DELLA PROPOSTA DI PIANO ATTUATIVO A SEGUITO DEL PARERE MOTIVATO DELL AUTORITA COMPETENTE IN SEDE DI PROCEDIMENTO VAS A seguito dell espressione del Parere Motivato dell Autorità Competente in sede di procedimento VAS, che recepisce quanto contenuto nei pareri degli Enti competenti e ad essi fa riferimento, discende la necessità di introdurre al presente piano, che viene per il resto in tutto confermato, alcuni puntuali aggiornamenti, come di seguito illustrato in questo primo capitolo, anteposto per chiarezza alla relazione completa della proposta di PA Premessa: gli obiettivi di sostenibilità sottesi all aggiornamento Gli obiettivi sottesi all aggiornamento, conseguenti alla espressione del parere motivato assumono all interno della proposta di PA gli elementi di sostenibilità emersi durante il procedimento di VAS e nelle relative conferenze dei servizi; tali obiettivi si possono così riassumere: a) Ampliare e garantire la continuità del corridoio lungo l alveo del torrente Tarò per il quale deve essere valorizzato il ruolo di connessione ecologica tra le aree a sud della ferrovia e quelle poste in direzione nord verso il centro di Meda; b) Operare per ampliare le superfici a verde permeabile al fine di migliorare la continuità del sistema territoriale del verde; c) Ridurre e razionalizzare le superfici destinate alla viabilità pubblica al fine di migliorare l ampiezza e la continuità delle aree a verde naturalistico lungo la sponda del Tarò ed evitare interferenze con il progetto di sottopasso veicolare alla ferrovia da realizzare a cura di Pedemontana Lombarda; d) Mettere in efficienza la rete stradale di questo quadrante del comune di Meda e attivare una connessione tra le ciclopedonali esistenti e quelle in progetto al fine di operare in un ottica di rete. Come meglio esplicitato ai capitoli successivi, al fine di perseguire tali obiettivi sono state introdotte nella proposta di PA soluzioni migliorative nei confronti della sostenibilità complessiva del progetto senza comportare modifiche agli aspetti urbanistici generali della proposta, dunque senza modifica di slp, di superficie coperta, di altezza, di superficie di vendita e di quantità di aree per attrezzature e servizi. In termini sintetici si possono indicare gli elementi di aggiornamento progettuale connessi agli obiettivi ora indicati: Obiettivo a): a tale fine si propone di modificare la giacitura del fronte ovest dell edificio così da garantire una sezione pressoché costante senza strozzature o riduzioni del corridoio a verde intorno al Tarò, individuato nell aggiornamento del PA secondo il nuovo tracciato stabilito nel progetto di Pedemontana Lombarda; inoltre sempre a questo fine, il promotore si impegna a cedere aree esterne al perimetro di PA contigue all alveo del Tarò interessate da sistemazioni a carattere naturalistico. Obiettivo b) la proposta oltre ad aggiornare la giacitura del fronte ovest del fabbricato consente di modificare la viabilità pubblica e quella di accesso ai parcheggi privati di uso pubblico al fine di minimizzare il consumo di suolo e riconfigura il parcheggio interrato al fine di ridurre ogni interferenza con le aree a verde permeabile. L Obiettivo c) viene perseguito con il ridisegno della viabilità pubblica, che viene così allontanata dal Tarò al fine di assicurare una maggiore continuità delle aree di interesse naturalistico e razionalizzata nel disegno della rotatorie previste, evitando quindi interferenze con l alveo del Tarò nella posizione prevista nel progetto Pedemontana e riducendone la superficie pavimentata, oltre a razionalizzare l accesso alla porzione residua di Via General Giardino. L Obiettivo d) Viene perseguito con la definizione di una posizione diversa della passerella ciclopedonale sul Tarò e l ampliamento della rete ciclabile verso via Cadorna; viene inoltre confermato il tracciato della bretella di connessione con Via Busnelli che assicura il completamento della rete stradale comunale ad integrazione di quella esistente e prevista, come richiesto nel parere provinciale. La correlazione tra obiettivi e azioni di piano è riassunta nella tabella seguente. 7

8 Obiettivo Obiettivo A Ampliamento e valorizzazione corridoio verde lungo il Tarò con ruolo di connessione ecologica. Obiettivo B Ampliamento della superficie verde permeabile e miglioramento del sistema territoriale del verde. Obiettivo C Riduzione delle superfici a viabilità pubblica e ampliare le aree a verde naturalistico lungo il Tarò. Obiettivo D Rendere più efficiente la rete stradale del quadrante urbano e coordinare le piste ciclopedonali esistenti con quelle di progetto. Azioni di adeguamento della proposta ai fini della sostenibilità A Modificazione del lato ovest dell edificio assicurando una sezione più ampia ed omogenea al corridoio ambientale del Tarò. B Riconfigurazione della viabilità al fine della riduzione delle aree pavimentate e rafforzamento della continuità del sistema territoriale del verde. C Riconfigurazione della viabilità pubblica e suo allontanamento dal corso d acqua, sistemazione a verde naturalistico delle aree del corridoio del Tarò. D Diversa posizione della passerella ciclopedonale, formazione della bretella veicolare di connessione con Via Busnelli, ampliamento della rete ciclabile verso Via Cadorna. Figura 1 Correlazione tra obiettivi di piano e relative azioni di progetto 1.2. Aggiornamento riguardante il corpo dell edificio Nel rispetto dell impianto generale dell edificio, discendente anche da alcune considerazioni sviluppate tramite l osservazione delle carte storiche di cui si riporta qui un estratto, si è introdotta una rotazione del fronte ovest dell edificio (incentrata sul punto medio del fronte, così da non introdurre variazioni di superficie al fabbricato) secondo una giacitura indicativamente parallela al torrente Tarò, ampliando così il più possibile il canale verde di riqualificazione ambientale entro cui il torrente è inserito, perseguendo al contempo la massimizzazione della superficie a verde a ridosso del torrente stesso. Figura 2 Mappa storica del comparto e lettura della giacitura ordinatrice 8

9 Al fine di istituire una correlazione armonica tra torrente e nuovo corpo di fabbrica, la facciata ovest dello stesso sarà strutturata con l ausilio di pannelli forati/graticci utili alla predisposizione di una superficie di supporto per essenze rampicanti, che in pieno sviluppo costituiranno una parete verde, sorta di giardino verticale leggero, estesa quanto l intera parete dell edificio. Altresì, alla facciata tra interno ed esterno dell edificio (più arretrata rispetto al diaframma separatore verde) è addossata una rampa pedonale privata di uso pubblico di accesso alla copertura attrezzata, strutturando in tal modo un collegamento che stabilizza la relazione tra l ambito di riqualificazione ambientale del torrente e la copertura verde attrezzata, raccogliendo anche i diversi livelli del nuovo edificio. La modifica apportata comporta, come diretta conseguenza, la revisione dell assetto planimetrico dei parcheggi al livello interrato a seguito della ridefinizione del fronte ovest dell edificio, concorrendo anche questa modifica a garantire l ampliamento dell ambito di riqualificazione ambientale del torrente Tarò Aggiornamento della articolazione della superficie lorda di pavimento Rimandando al paragrafo 9.2 per quanto attiene il calcolo della slp massima, si sottolinea che, con l aggiornamento proposto, la previsione di progetto complessivamente non subisce variazioni, rimanendo attestata su mq. All interno del fabbricato, la modifica introdotta all edificio comporta una limitata diversa allocazione degli spazi, senza modifica di slp, di aree per standard o di superficie di vendita. La tabella riepilogativa aggiornata è la seguente: Destinazione PIANO PRIMO Città del gusto Galleria commerciale Polo servizi / esposizione Spazi di distribuzione e accesso Spazio tecnico di servizio PIANO SECONDO Attrezzature ludico sportive Polo servizi Spazi di distribuzione e accesso TOTALE ALBERGO TOTALE SLP di progetto SLP di progetto < SLP max Superficie lorda di pavimento (slp) mq mq mq mq 720 mq mq mq 840 mq mq mq mq < mq Tabella 1 Riepilogo slp previste dal Piano Attuativo a seguito del Parere Motivato dell Autorità Competente Resta confermato che la slp afferente alla struttura commerciale, escludendo quindi le altre funzioni complementari (albergo e polo servizi) risulta inferiore ai mq (quindi inferiore al 200% della superficie di vendita), attestandosi sui mq. La superficie di vendita proposta per il nuovo complesso non supera i mq, configurandosi come Grande Superficie di Vendita ai sensi della normativa regionale. 9

10 Destinazione COMMERCIO E SERVIZI PIANO PRIMO Città del gusto Galleria commerciale Polo servizi PIANO SECONDO Attrezzature ludico sportive TOTALE Superficie di vendita Superficie di vendita mq mq 250 mq mq mq Tabella 2 Superficie di vendita Aggiornamento della articolazione delle aree a standard Complessivamente le aree a standard non subiscono variazioni e pertanto si rimanda al paragrafo 9.3 per la determinazione del fabbisogno massimo, che si conferma di mq. Analogamente a quanto esposto nel punto precedente si osservano però alcune variazioni puntuali che si riassumono in una diversa distribuzione della aree a parcheggio di uso pubblico e di parcheggio pertinenziale volte a concentrare maggiormente le aree ad uso pubblico alla quota a piano terreno a parità di dotazione complessiva di aree per parcheggio di uso pubblico, nel lieve decremento delle aree a verde privato di uso pubblico a piano terra che passano da a mq a favore di un incremento delle aree a verde pubblico collocate lungo il Tarò, nell incremento delle superfici occupate dal percorso ciclopedonale da 750 a mq; complessivamente la somma delle aree a verde attrezzato (pubblico e di uso pubblico) rimane invariata da pari a mq (nella tabella seguente la superficie ciclopedonale è ricompresa entro le aree verdi attrezzate, differentemente dalla tabella al paragrafo 9.3 nella quale figurava come area per la mobilità). Il conteggio non comprende il tratto di pista ciclabile prevista a lato del raccordo con via Busnelli. slp. 1 La tabella è superata a seguito del Parere Motivato dell Autorità competente. Vedi paragrafo 1.3 Tabella 1, per la suddivisione della 10

11 La tabella i dati relativi alle aree a standard, valendo per il resto le considerazioni di cui al paragrafo 9.3. Aree per servizi e attrezzature Superficie AREE A PARCHEGGIO Parcheggio interrato privato ad uso pubblico Parcheggio piano terra privato ad uso pubblico TOTALE PARCHEGGI privati ad uso pubblico AREE A VERDE attrezzate (pubbliche e private di uso pubblico) Superficie a verde quota terreno (di cui a verde pubblico lungo il Tarò mq e a verde privato di uso pubblico mq vedi allegati grafici alla relazione.) Copertura verde attrezzata (privata ad uso pubblico) Percorso ciclopedonale TOTALE AREE A VERDE ATTREZZATO (verde e pista) TOTALE Aree per servizi e attrezzature Aree per servizi e attrezzature di progetto > dotazione minima richiesta mq mq > mq mq mq mq mq mq > mq Tabella 3 Aree per servizi e attrezzature a seguito degli adeguamenti in ossequio del Parere Motivato dell Autorità Competente 1.5. Aggiornamento della dotazione di parcheggi pertinenziali privati Rimane confermato il soddisfacimento della dotazione minima richiesta per quanto attiene i parcheggi pertinenziali indicata al paragrafo 9.4, che al fine di ridurre la quota di impermeabilizzazione dei suoli, secondo quanto indicato nel parere dell Autorità Competente, subiscono una lieve modifica. In particolare si osserva un contenimento della dimensione complessiva del parcheggio privato pertinenziale da a mq e specificamente dell area di carico e scarico da mq a mq. La tabella riassuntiva è la seguente. Destinazione PIANO TERRA Parcheggio privato pertinenziale di cui area carico /scarico TOTALE Parcheggi privati pertinenziali Parcheggi privati pertinenziali > dotazione minima ai sensi L. 122/89 Superficie lorda di pavimento (Slp) mq mq mq > mq Tabella 4 Riepilogo parcheggi privati previsti dal PA a seguito del Parere Motivato dell Autorità Competente 11

12 1.6. Aggiornamenti interessanti le aree in cessione Al fine di perseguire gli obiettivi indicati in premessa, la proposta di piano prevede una diversa distribuzione delle aree in cessione, che vengono incrementate per assicurare una fascia continua lungo il Tarò, a discapito delle aree private di uso pubblico interessate da una flessione della superficie, a parità di aree per servizi totale. Si osserva un sostanziale incremento delle aree a verde cedute, le quali passano da a mq e una contestuale riduzione delle superfici pavimentate occupate dalla viabilità pubblica da a mq. Nel quadro delle aree cedute al Comune di Meda, sempre per perseguire gli obiettivi di sostenibilità indicati nelle premesse, alle precedenti si sommano, in forza del presente aggiornamento, alcune porzioni di suoli esterni al perimetro di PA, in particolare: una quota della particella 14 del foglio 32 pari a 961 mq e la quota residua della particella 176 del foglio 30 pari a 119 mq. Tali superfici incrementano la quantità di aree complessivamente cedute sino a mq. Inoltre risulta opportuno segnalare che non vengono computate tra le aree per servizi i sedimi interessati dall esproprio previsto per le opere legate all autostrada pedemontana. Di fatto, tuttavia, le superfici costituenti il nuovo alveo del Tarò, seppure non conteggiate, vengono a incrementare la disponibilità di aree naturalistiche in questo ambito. La tabella riepilogativa seguente rende conto di quanto sopra esposto. Aree in cessione all Amministrazione Comunale Aree a verde Viabilità TOTALE Aree in cessione entro il PA Aree a verde esterne al PA oggetto di cessione TOTALE Aree in cessione Aree oggetto di permuta Aree di proprietà interessate dal nuovo alveo del Tarò cedute ma non computate ai fini urbanistici mq mq mq mq mq 701 mq mq Tabella 5 Aree in cessione aggiornate in forza della convenzione urbanistica Si riporta di seguito l estratto mappa per le particelle esterne al Piano Attuativo, ma interessate dalla sua attuazione come sopra specificato. 12

13 Figura 3 Estratto mappa catastale foglio 32 particella 14 Figura 4 Estratto mappa catastale foglio 30 particella 176 Per quanto attiene le aree private ad uso pubblico si osserva, per converso, una corrispondente riduzione sia delle aree a verde che passano da a mq sia delle aree per viabilità diminuite da a mq (queste ultime non computate ai fini dello standard urbanistico). 13

14 Restano invariate le quantità per parcheggi, pari a mq oltre al totale delle aree private ad uso pubblico convenzionate in copertura pari a mq. Si veda in merito la tabella seguente. Aree private ad uso pubblico Aree a verde Viabilità Parcheggi TOTALE aree private ad uso pubblico TOTALE attrezzature private di uso pubblico (copertura a verde e sport) mq mq mq mq mq Tabella 6 Aree private ad uso pubblico a seguito del Parere Motivato dell Autorità Competente 1.7. Aggiornamento della computazione della superficie territoriale Al fine di razionalizzare l accesso e l utilizzo di Via General Giardino, come previsto nella convenzione urbanistica legata al PA, si è operata l inclusione entro il perimetro medesimo di una quota del sedime stradale di Via General Giardino, la quale aggiorna la superficie territoriale di piano, attestandola a mq. L area, oggi stradale (seppure in gran parte interna alla recinzione della azienda ex Medaspan) così inclusa nel PA, è oggetto di permuta con area della medesima superficie ed uguale destinazione urbanistica esterna al perimetro del PA (parte della particella 176 del foglio 30); la superficie così aggiunta al perimetro di PA, essendo risultato della permuta indicata, non viene tuttavia considerata ai fini dell applicazione dell indice di edificabilità, facendo salvo il dato di mq (cfr. paragrafo 9.2 Tabella 4) Coordinamento delle previsioni urbanistiche d ambito La proposta di Piano Attuativo comporta la variante parziale al PGT per gli aspetti precisati al successivo capitolo 6 che si confermano così come si conferma la proposta di variante grafica al Documento di Piano e al Piano delle Regole. Tuttavia, a seguito della raccomandazione presente nel parere espresso in sede di VAS dalla Provincia di Monza e Brianza, l Autorità competente, nell espressione del parere motivato, ha ritenuto necessario procedere ad un coordinamento delle previsioni del Documento di Piano anche per la porzione non oggetto della proposta di Piano Attuativo secondo quanto si riporta nella scheda che segue. Preso atto del superamento da parte degli organi sopra ordinati della previsione della formazione del polo dei stazioni e, di conseguenza, di un interscambio ferro gomma, l indicazione della autorità competente è quella di consolidare lo stato di fatto dei servizi per lo sport e tempo libero esistenti. Tale porzione viene destinata a servizi, confermando peraltro le attività sportive e per il tempo libero esistenti. La variante indicata, oltre alla conseguente coerente modificazione degli elaborati grafici del Documento di Piano, Piano delle Regole e Piano dei Servizi (vedi elaborati riportati in allegato C alla presente relazione) comporta la modifica della relazione del Documento di Piano con l eliminazione del capitolo 5.3 della Relazione e l aggiornamento del conteggio delle aree per servizi riportato al capitolo 4 della relazione del Piano dei Servizi. Infatti, con l indicazione da parte dell Autorità competente e le previsioni della proposta di PA; la dotazione per servizi prevista alla lettera D risulta essere pari, in termini indicativi, a mq con un incremento pari a circa mq; la destinazione a servizi nell ambito si incrementa dunque di quasi il 300% (da mq a circa mq). La dotazione di servizi per abitante (calcolata in base alla popolazione prevista nel piano dei servizi: ) si incrementa dunque di 1,85 mq/ab circa. 14

15 Testo vigente Proprietà Superficie Indice massimo (mc/mq) Volume Destinazioni d uso Modalità di intervento Privata mq mc Servizi/ Commerciale Accordo di Programma Proposta di coordinamento Proprietà Superficie Indice massimo (mc/mq) Volume Destinazioni d uso Modalità di intervento Privata/Pubblica mq mc Servizi/Commerciale Piano Attuativo DESCRIZIONE DELL AREA L ambito di trasformazione è collocato all interno di un area caratterizzata dalla compresenza delle principali infrastrutture presenti all interno del territorio comunale: le linee ferroviarie FS e FNM e il tracciato dell autostrada Pedemonata. L area di trasformazione, precedentemente occupata da un complesso produttivo, è attualmente dismessa. I fabbricati occupano quasi la totalità dell area e sono per lo più fatiscenti o in pessimo stato di conservazione. L edificazione si estende fino al tracciato del Torrente Tarò che taglia l area in due zone distinte. Il tracciato del corso d acqua interno all area è assimilabile ad un canale artificiale con sponde in c.a. RAPPORTI TERRITORIALI L ambito di trasformazione si colloca in posizione baricentrica tra i nuclei centrali di Meda e Seveso, a confine tra i due territori comunali, in un tessuto labile, caratterizzato dalla presenza di attività produttive in parte dismesse o sottoutilizzate. L area attualmente risulta connessa principalmente al sistema urbano di Meda, ma ben collegata, con un sistema che non presenta discontinuità tramite via L. Busnelli,con il nucleo centrale di Seveso OBIETTIVO DELL INTERVENTO L area ricopre un ruolo strategico per l accessibilità di Meda. L obiettivo dell intervento è la creazione di un nuovo nodo infrastrutturale che ha la funzione di interscambio ferro-gomma. La collocazione dell area diventa l opportunità di riconnettere i diversi sistemi urbani di Meda, tramite il superamento della barriera rappresentata delle linee ferroviarie. Dato la complessità dell ambito e il valore strategico per l accessibilità territoriale, l ambito dovrà essere assoggettato ad Accordo di Programma. IMPATTI SULLA MOBILITÀ DESCRIZIONE DELL AREA L ambito di trasformazione è collocato all interno di un area caratterizzata dalla compresenza delle principali infrastrutture presenti all interno del territorio comunale: le linee ferroviarie FS e FNM e il tracciato dell autostrada Pedemontana. L area di trasformazione, precedentemente occupata da un complesso produttivo, è attualmente dismessa. I fabbricati occupano quasi la totalità dell area e sono per lo più fatiscenti o in pessimo stato di conservazione. L edificazione si estende fino al tracciato del Torrente Tarò che taglia l area in due zone distinte. Il tracciato del corso d acqua interno all area è assimilabile ad un canale artificiale con sponde in c.a. RAPPORTI TERRITORIALI L ambito di trasformazione si colloca in posizione baricentrica tra i nuclei centrali di Meda e Seveso, a confine tra i due territori comunali, in un tessuto labile, caratterizzato dalla presenza di attività produttive in parte dismesse o sottoutilizzate. L area attualmente risulta connessa principalmente al sistema urbano di Meda, ma ben collegata, con un sistema che non presenta discontinuità tramite via L. Busnelli,con il nucleo centrale di Seveso OBIETTIVO DELL INTERVENTO L area ricopre un ruolo strategico per l accessibilità di Meda. L obiettivo dell intervento è la creazione di un nuovo nodo infrastrutturale che ha la funzione di interscambio ferro-gomma. La collocazione dell area diventa l opportunità di riconnettere i diversi sistemi urbani di Meda, tramite il superamento della barriera rappresentata delle linee ferroviarie. Dato la complessità dell ambito e il valore strategico per l accessibilità territoriale, l ambito dovrà essere assoggettato ad Accordo di Programma. L ambito interessato dalla presenza di aree industriali dismesse potrà ospitare attività commerciali anche in forma di Grande Superficie di Vendita. Le aree di proprietà pubblica ad ovest del Tarò sono destinate a servizi con la conferma delle attività per lo sport e il tempo libero all aperto oggi presenti. IMPATTI SULLA MOBILITÀ 15

16 La riqualificazione dell area dovrà tenere conto dell accessibilità al polo infrastrutturale sia rispetto all interno territorio comunale di Meda che da Seveso. Il Polo dovrà essere il riferimento dell accessibilità territoriale di entrambi i comuni. La sua collocazione baricentrica permette l aggregazione delle stazioni delle FNM. Si devono prevedere interventi riqualificazione dell asse stradale di via Busnelli e il rafforzamento di una rete ciclopedonale che metta in relazione il polo con i diversi ambiti dei territori comunali. La creazione di un percorso sviluppato lungo il tracciato del Torrente Tarò, permette di mettere in rete le principali emergenze territoriali, avvalendosi delle strutture esistenti (ponti e sottopassaggi) per il superamento delle barriere infrastrutturali presenti. Il Polo delle stazione rappresenta il riordino dei sistemi di accessibilità territoriale a Meda, con l interscambio delle due linee ferroviarie e l autostrada Pedemontana. PRESCRIZIONI SPECIFICHE E ADEMPIMENTI Si dovranno prevedere opere di rinaturalizzazione delle sponte del Torrente Tarò e riqualificazione della fascia ripariale privilegiando tecniche di ingegneria naturistica e la piantumazione di vegetazione igrofila autoctone ed ecologicamente idonee al sito lungo l intero tracciato interno all ambito di intervento, Dovrà essere garantito un percorso ciclopedonali all interno della fascia ripariale che connetta il nucleo centrale di Meda e il Parco delle Querce. Sono previsti anche attraversamenti sul torrente al fine di garantire la continuità dei percorsi sull intera area. Le trasformazioni sono subordinate all edificazione del nuovo polo stazioni integrato al nuovo sistema di servizi e commercio e la realizzazione di un parcheggio di interscambio ferro-gomma e la riqualificazione della viabilità che garantisca l accessibilità all area ai nuovi flussi indotti. In particolare si dovranno prevedere opere di riqualificazione di via Busnelli, con l inserimento di percorsi ciclopedonali e interventi sull arredo urbano. Dato la complessità dell intervento, l attuazione potrà essere suddivisa in più piani attuati. I diversi sub-ambiti potranno differire per dimensioni e indici a seconda delle diverse esigenze specifiche, sfatto salvo il limite massimo dell indice territoriale complessivo (3mc/mq). Gli interventi sono subordinate ad un indagine preliminare sulla qualità dei suoli, e dalle risultanze prevedere l eventuale bonifica. La porzione dell ambito interessata dal vincolo cimiteriale potranno ospitare esclusivamente aree a verde, parcheggi e servizi connessi con l attività cimiteriale. Al fine di garantire una corretta distribuzione dei volumi e La riqualificazione dell area dovrà tenere conto dell accessibilità al polo infrastrutturale sia rispetto all interno territorio comunale di Meda che da Seveso. Il Polo dovrà essere il riferimento dell accessibilità territoriale di entrambi i comuni. La sua collocazione baricentrica permette l aggregazione delle stazioni delle FNM. Si devono prevedere interventi riqualificazione dell asse stradale di via Busnelli e il rafforzamento di una rete ciclopedonale che metta in relazione il polo con i diversi ambiti dei territori comunali. La creazione di un percorso sviluppato lungo il tracciato del Torrente Tarò, permette di mettere in rete le principali emergenze territoriali, avvalendosi delle strutture esistenti (ponti e sottopassaggi) per il superamento delle barriere infrastrutturali presenti. Il Polo delle stazione rappresenta il riordino dei sistemi di accessibilità territoriale a Meda, con l interscambio delle due linee ferroviarie e l autostrada Pedemontana. PRESCRIZIONI SPECIFICHE E ADEMPIMENTI Si dovranno prevedere opere di rinaturalizzazione delle sponte del Torrente Tarò e riqualificazione della fascia ripariale privilegiando tecniche di ingegneria naturalistica e la piantumazione di vegetazione igrofila autoctone ed ecologicamente idonee al sito lungo l intero tracciato interno all ambito di intervento, Dovrà essere garantito un percorso ciclopedonale all interno della fascia ripariale che connetta il nucleo centrale di Meda e il Parco delle Querce. Sono previsti anche attraversamenti sul torrente al fine di garantire la continuità dei percorsi sull intera area. Le trasformazioni sono subordinate all edificazione del nuovo polo stazioni integrato al nuovo sistema di servizi e commercio e la realizzazione di un parcheggio di interscambio ferro-gomma e la riqualificazione della viabilità che garantisca l accessibilità all area ai nuovi flussi indotti. In particolare si dovranno prevedere opere di riqualificazione di via Busnelli, con l inserimento di percorsi ciclopedonali e interventi sull arredo urbano. Data la complessità dell intervento, l attuazione potrà essere suddivisa in più piani attuativi. I diversi sub-ambiti potranno differire per dimensioni e indici a seconda delle diverse esigenze specifiche, sfatto salvo il limite massimo dell indice territoriale complessivo (3mc/mq). Gli interventi sono subordinati ad un indagine preliminare sulla qualità dei suoli, e dalle risultanze prevedere l eventuale bonifica. La porzione dell ambito interessata dal vincolo cimiteriale potranno ospitare esclusivamente aree a verde, parcheggi e servizi connessi con l attività cimiteriale. Al fine di garantire una corretta distribuzione dei volumi e 16

17 degli spazi destinati a servizi si dovranno effettuare valutazioni del clima acustico già in fase pianificazione attuativa. Si dovranno inoltre prevedere idonee aree a filtro verso le aree edificate limitrofe. Gli interventi dovranno essere attuati in coerenza e rispetto alle fasce di rispetto infrastrutturali che interesseno l area di trasformazione. degli spazi destinati a servizi si dovranno effettuare valutazioni del clima acustico già in fase pianificazione attuativa. Si dovranno inoltre prevedere idonee aree a filtro verso le aree edificate limitrofe. Gli interventi dovranno essere attuati in coerenza e rispetto alle fasce di rispetto infrastrutturali che interessano l area di trasformazione. Figura 5 PGT vigente Documento di Piano - tav. A25 Figura 6 Proposta di variante al Documento di Piano- tav. A25 17

18 1.9. Contributo del progetto di PA alla formazione del verde a scala territoriale La dotazione delle aree verdi di cui il piano è foriero, in particolare di quelle cedute al Comune di Meda, restituite quindi alla città per una piena fruizione pubblica, concorre a strutturare ed estendere il verde a scala territoriale identificato dal PTCP (cfr. Tavv. 6a, 6c e 6d), perseguendo un radicamento del medesimo entro il tessuto urbano. In particolare la dotazione a verde sviluppata dal PA si relaziona, quasi continuandone l estensione, con il Parco Bosco delle Querce (sito prevalentemente in territorio di Seveso) seguendo il tracciato del Torrente Tarò. Altresì le aree a verde generate dal Piano Attuativo danno risposta alle indicazioni contenute nelle linee guida del nuovo PGT, in particolare per quanto attiene le indicazioni riguardanti il Documento di Piano in merito alla connessione delle aree verdi (cfr. Citta di Meda Linee Guida per il Documento di Piano 2015, pag. 31). Figura 7 PTCP Tavola 6a "Progetto di tutela e valorizzazione del paesaggio" 18

19 Figura 8 Estratto Linee Guida per il Documento di Piano 2015 La strutturazione dell area verde ai lati del Torrente Tarò infatti determina la connessione tra il Bosco delle Querce e il verde urbano a nord del tracciato ferroviario, restituendo la continuità indicata tra gli obiettivi delle Linee Guida PGT Apporto del progetto di PA alla continuità delle reti ciclabili Il progetto di Piano Attuativo assume tra i propri obiettivi qualificanti la messa a sistema delle piste ciclopedonali esistenti integrate con quelle in progetto. Il sistema degli spazi per la ciclabilità proposto assume i criteri caratterizzanti gli esempi europei più avanzati e sostenibili relativamente al tema della ciclabilità prevedendo, all interno dell edificio, oltre che spazi dedicati all allocazione di appositi stalli esclusivi per biciclette e a postazioni di approdo e partenza ove ospitare una rete di bike-sharing, anche spazi di servizio destinati agli addetti presso le attività insediate in loco. Tali spazi, dislocati all interno del fabbricato, potranno accogliere (spogliatoi, docce, ecc) funzionali a rendere operativamente agevole l uso della bicicletta per gli spostamenti professionali quotidiani, così come richiesto nei criteri di validazione della sostenibilità dei progetti edilizi Sintesi dell esito delle verifiche sulla compatibilità viabilistica conseguenti al parere della Provincia in sede di procedimento VAS A sintesi delle elaborazioni integrative connesse all espressione del parere della Provincia di Monza e Brianza si possono portare le seguenti considerazioni: Sulla base degli studi sviluppati dalla Provincia, l ambito territoriale entro cui si colloca il comune di Meda si caratterizza per un elevato livello di autocontenimento dei movimenti, conseguente al carattere di sistema produttivo integrato multipolare a bassa densità di spostamenti grazie alla dotazione interna di servizi e di posti di lavoro che riducono la necessità di elevata pendolarità verso l esterno che invece connota altre parti del territorio Brianzolo. Il carattere di sistema, la dislocazione geografica delle polarità attrattive e dei centri urbani, la buona integrazione tra residenza e posti di lavoro rende competitiva, secondo il progetto Moving Better approvato dalla 19

20 Giunta Provinciale con DGP 108/2013, rispetto all uso di altri mezzi, la marcia a piedi e la bici per gli spostamenti sistematici. Gli elevati volumi di traffico che utilizzano la SP35 sono, di conseguenza, soprattutto conseguenti a flussi di traffico in attraversamento di questo ambito territoriale e non sono generati, in termini di prevalenza, localmente. In sintesi si può quindi sostenere che, benché il rapporto tra offerta infrastrutturale e domanda di mobilità nella Provincia di Mobilità presenti evidenti criticità, l effetto atteso dei grandi interventi infrastrutturali in corso di realizzazione, tra quali la Pedemontana Lombarda e le opere connesse, comporteranno effetti positivi grazie ad una migliore gerarchizzazione del traffico, al conseguente allontanamento dei flussi di attraversamento dalla viabilità locale, alla maggior fluidità di percorrenza della rete, con riguardo ai tempi di percorrenza, alla sicurezza e ai livelli di inquinamento prodotto dal traffico. In questo quadro le strategie territoriali della provincia riguardano il sostegno ad operazioni di densificazione intorno ai nodi e politiche di promozione della mobilità sostenibile, agendo per determinare le condizioni che favoriscano l uso appropriato e integrato dei diversi modi di trasporto, e in particolare per sostenere la competitività del trasporto pubblico e la diffusione della mobilità dolce. A questo proposito è quindi necessario richiamare il fatto che la proposta di Piano Attuativo, che prevede il recupero di un area industriale dismessa con riduzione del consumo di suolo, si colloca lungo un itinerario tra quelli individuati dalla provincia come strada ad elevata compatibilità con il traffico operativo. La proposta dunque persegue l obiettivo di densificazione insediativa senza consumo di suolo e quello di insediare un polo di generazione di traffico lungo gli itinerari a ciò deputati dalla pianificazione provinciale. Non ultimo, le aree oggetto della proposta di PA sono accessibili, in termini di tempo di percorrenza pedonale, anche dalla stazione ferroviaria di Meda e dunque, parte dell utenza, anche per la specificità delle funzioni insediate, potrà giungere al nuovo insediamento a piedi dalla stazione. Come richiesto nel parere provinciale, si sono effettuate ulteriori verifiche considerando l effetto indotto sulla rete veicolare delle previsioni in itinere nel territorio di Meda sommando a questi gli ambiti previsti nei PGT dei comuni contermini che possono presentare effetti sulla mobilità tali da interferire con la rete stradale afferente all ambito oggetto della presente proposta di PA. La verifica, analiticamente descritta nei capitoli precedenti, ha riguardato la valutazione della funzionalità di tutti i nodi presi in esame nella relazione ai fini VAS di compatibilità dell intervento, nei due scenari richiamati (scenario 1 attivazione della sola tratta A+B1, scenario 2 scenario di progetto generale); per ogni nodo, al carico indotto dall intervento oggetto di esame è stato sommato il volume di traffico generato dalle trasformazioni territoriali esaminate per la quota ricadente sulla rete locale in base alle isocrone e alle direttrici di gravitazione. La capacità residua e i tempi di attesa sono tali, nonostante gli ulteriori carichi assegnati alla rete, da valutare come compatibile l intervento nella configurazione di rete proposta. Il completamento edilizio dell intervento in esame (data la sua complessità) potrà avvenire in un periodo di tempo paragonabile a quello atteso per la realizzazione della tratta B2 della Autostrada. Pedemontana. Dunque durante la fase di cantierizzazione della autostrada non sarà interessata, dai volumi di traffico indotti dalla nuova struttura. Qualora i ritardi per la realizzazione della autostrada fossero più elevati rispetto ai programmi regionali, si sottolinea che la realizzazione delle opere integrative quali la bretella di connessione con Via Busnelli, forniranno alla mobilità di Meda elemento di flessibilità, oggi non esistente, rispetto alla criticità rappresentata dei passaggi a livello esistenti. Sulla base del parere espresso dalla Provincia, la proposta di Piano Attuativo aggiornata a seguito del procedimento di VAS prevede il ridisegno della rotatoria di via Cadorna così da evitare interferenze con il progetto esecutivo di Pedemontana del sottopasso veicolare e con il nuovo alveo del Tarò. Sarà cura del promotore di confrontarsi con gli organi tecnici di APL Spa per l attestazione di compatibilità tecnica delle opere al momento della richiesta di permesso di costruire o altro titolo abilitativo, come indicato nel comma 7 dell articolo 165 del D.Lgs. 163/

21 Come richiamato in precedenza, la destinazione attuale delle aree è già, con il PGT, commerciale, l incremento di flussi rispetto alla attuazione di quanto previsto dal PGT è assolutamente marginale. Infatti l applicazione dei parametri provinciali di generazione di traffico riferito al possibile insediamento di medie strutture di vendita tra loro indipendenti di pari superficie di vendita totale avrebbe comportato un indotto di traffico sostanzialmente identico rispetto a quanto conseguente alla formazione di una nuova unica grande struttura; dunque l effetto della previsione urbanistica oggi vigente già sconta la formazione di un generatore di traffico della stessa entità seppure con un minore consumo di suolo 2. Come accennato, inoltre, il parere dell autorità competente porta a declinare una riduzione dei carichi viabilistici indotti dall ambito già previsti in PGT in conseguenza dell esplicito annullamento della previsione di formazione del polo delle stazioni con il relativo interscambio. Per le considerazioni riportate e le verifiche integrative effettuate sulla base del volume di traffico indotto dagli interventi urbanistici distribuiti sulla scala vasta, si ribadisce quindi la compatibilità della proposta di Piano Attuativo con la rete stradale di progetto. La proposta di PA prevede la realizzazione della bretella di collegamento con Via Busnelli. Tale previsione è stata introdotta tra le opere di urbanizzazione del PA in considerazione delle indicazioni del PGT e soprattutto per offrire una alternativa di rete a questa fascia sud del centro di Meda. Infatti la connessione con Via Busnelli e l assetto dato alla nuova rotatoria in via Cadorna costituiscono una via alternativa per la direttrice di traffico Via Cadorna Via Seveso, ora priva, appunto, di alternative durante la chiusura dei passaggi a livello. Il nuovo collegamento mette in rete via Cadorna, Via Busnelli, Viale Francia e Viale Cipressi, oltre a consentire una più ampia distribuzione dei traffici ai diversi passaggi a livello. Anche in futuro, con la realizzazione del sottopasso veicolare da parte di Pedemontana Lombarda, la nuova bretella costituirà una valida alternativa a via Seveso per i traffici diretti verso il centro urbano (consentendo di raggiungere Viale Francia) e, soprattutto, in caso di una qualsiasi emergenza nel sottopasso, assicurerà l accessibilità a tutto il quadrante sud di Meda, altrimenti impossibile. Accanto alla realizzazione della nuova bretella, il progetto prevede la realizzazione di una connessione ciclopedonale che raggiunge via Busnelli a servizio delle attrezzature e servizi sportivi ivi presenti e l estensione della ciclopedonalità in direzione nord al fine di agganciare la rete pedonale esistente e in progetto da parte del Comune di Meda. A queste valutazioni si aggiungono, anche in conseguenza di quanto emerso nel procedimento VAS e del parere della Provincia, l implementazione delle previsioni della proposta progettuale rivolte a favorire la mobilità sostenibile, ampliando le aree ciclopedonali così da interconnettere i vari tronchi di piste esistenti e di progetto e di ricondurli a rete, Oltre a ciò verrà prevista una opportuna dotazione di aree per lo stazionamento delle biciclette, ospitati punti finalizzati al bike-sharing, punti di ricarica delle autovetture elettriche e stalli per il car sharing, così come auspicato da un altro documento della provincia di Monza Brianza:il piano strategico provinciale della mobilità ciclistica approvato con delibera di Giunta Provinciale n. 14 del Si può quindi sostenere che gli interventi prevista dal PA, non strettamente correlati alla funzionalità della struttura, quali la realizzazione della bretella di collegamento con via Busnelli, con il relativo nuovo ponte sul Tarò, il sistema delle connessioni ciclopedonali verso via Busnelli e il centro cittadino e le attrezzature a favore della mobilità sostenibile previste debbano essere considerate come quegli interventi mitigativi o compensativi sulla rete veicolare, da realizzarsi da parte del comune, a cui si riferisce il parere espresso dalla Provincia. 2 Nel caso di realizzazione di medie strutture commerciali autonome con pari superficie di vendita complessiva (senza entrare a considerare gli effetti negativi sul consumo di suolo comportanti tale scenario) il traffico indotto nell ora di punta del venerdì sarebbe pari a veic/h contro i veic/h stimati sulla base dei parametri provinciali (dunque rispetto al traffico generato già introiettato nella previsione del PGT l effetto della variante richiesta è pari a 57 veic/h) 21

22 1.12. Calcolo della riduzione del consumo di suolo Il Rapporto ambientale di VAS, nel capitolo dedicato alla Sostenibilità ambientale degli interventi, presenta un calcolo analitico del consumo di suolo legato all intervento. L occupazione di suolo allo stato di fatto viene così quantificata: la superficie verde filtrante è calcolata in mq mentre le superfici non permeabili, comprensive dell area occupata dal fabbricato e delle aree dedicate a piazzali e parcheggi asfaltati o pavimentati, ammontano a mq. Tabella 7 Rapporto ambientale: calcolo analitico del consumo di suolo; stato di fatto La proposta di piano migliora notevolmente il quadro attuale, perseguendo una complessiva riqualificazione ambientale e paesaggistica dell area che comporta una significativa riduzione di consumo di suolo e un conseguente incremento delle superfici verdi filtranti. L intervento urbanistico prevede aree verdi filtranti (in parte private, in parte private di uso pubblico e in cessione) per una superficie totale di mq, con un incremento delle aree a verde filtrante rispetto allo stato di fatto pari a mq. A queste aree va poi aggiunta l area interessata dalla deviazione dell alveo del torrente Tarò, connessa alla realizzazione del sottopasso ferroviario previsto dal progetto Pedemontana. Tale area, soggetta ad esproprio, è pari a mq che portano quindi le superfici permeabili a verde interne al perimetro di PA a mq totali. Per un bilancio complessivo si deve altresì considerare, in termini di sottrazione di aree permeabili, la pavimentazione delle aree oggi a verde conseguente alla realizzazione della bretella stradale di collegamento con via Busnelli, esterna al perimetro di PA. La superficie complessiva interessata dalla realizzazione della nuova bretella stradale è pari a mq, che andranno dedotti dal computo delle aree filtranti. La figura sotto delinea il quadro d insieme delle aree a verde filtrante e delle aree impermeabili esterne al perimetro di PA. 22

23 Figura 9 Individuazione delle aree a verde filtrante e delle superfici non filtranti esterne al perimetro di PA. Il bilancio complessivo è quindi pari a mq di aree a verde filtrante, con un incremento rispetto allo stato di fatto di mq, pari al 20 % circa della superficie territoriale del Piano Attuativo. La tabella seguente offre un quadro di sintesi dei dati relativi al consumo di suolo. Consumo di suolo: stato di progetto Aree a verde filtrante (private ad uso pubblico e in cessione) Aree a verde filtrante private TOTALE aree a verde filtrante di progetto Area nuovo alveo torrente Tarò TOTALE superfici permeabili e a verde filtrante di progetto Viabilità esterna al perimetro di PA (a dedurre) BILANCIO COMPLESSIVO di progetto Aree a verde filtrante mq 620 mq mq mq = mq mq = mq Tabella 8 Dati relativi al consumo di suolo 23

24 1.13. Riqualificazione ambientale delle sponde del torrente Tarò Relativamente ai contenuti espressi nel successivo paragrafo 10.3, qui richiamati e confermati, il progetto aggiorna, in forza degli obiettivi indicati in premessa, le proprie previsioni predisponendo un intervento di riqualificazione ambientale delle sponde del torrente Tarò, che lambisce il lato ovest dell area ex Medaspan. Come previsto dal progetto definitivo dell Autostrada Pedemontana e delle opere connesse, l alveo del torrente Tarò verrà deviato per consentire la realizzazione di un sottopasso stradale in corrispondenza della ferrovia. Il PA recepisce in maniera integrale le previsioni del progetto definitivo. In particolare gli elementi progettuali essenziali del nuovo parco saranno: Assunzione del progetto di Pedemontana Lombarda che prevede, a proprio carico, la deviazione dell alveo del torrente e formazione di una massicciata in massi ciclopici; formazione di vegetazione lungo le sponde del torrente e nelle aree verdi inserite nel parco: la scelta delle specie vegetazionali ha assunto come riferimento prevalente le indicazioni contenute nell abaco del PTCP della Provincia di Milano; formazione di un percorso ciclopedonale parallelo al torrente e alla nuova viabilità, di connessione alla rete ciclopedonale comunale e di fruizione della nuova area verde; realizzazione di una nuova passerella ciclopedonale sul Tarò, per consentire il collegamento in direzione di Viale Francia e del centro storico. Figura 10 Profilo trasversale al Tarò in prossimità della passerella ciclopedonale (sullo sfondo è visibile una ipotesi del ponte veicolare da realizzare a cura di Pedemontana) Figura 11 Sezione tipo trasversale al Tarò. 24

25 Figura 12 Vista aerea da sud-ovest dell'ambito di intervento Per quanto attiene la scelta delle specie vegetali da impiantare si considerano le indicazioni fornite in merito dall abaco del PTCP, ossia in particolare nelle zone limitrofe all acqua Nuphar luteum e Ninphea alba e via via distanziandosi da essa, impianti di salici e pioppi (Salici Populetum) ed eventualmente, laddove la configurazione del parco appare più idonea piantumazioni di ontano nero (Alno-ulmion) querce e carpini (Carpinion). In linea generale lo schema di piantumazione sarà coerente con lo schema seguente. TORRENTE TARO Figura 13 Schema planimetrico di piantumazione ripariale (in basso il corso d'acqua) Tali essenze saranno comunque coadiuvate da impianti di specie igrofile ripariali già indicate al paragrafo 10.3, tipici delle zone verdi connettive con presenza di corsi d acqua (p. es. corridoi ecologici e simili), disposti anche in filari, come: Vinca minor, Anemone ranunculoides, Cornus sanguinea, Populus nigra, Fraxinus excelsior. In linea generale il progetto di Piano Attuativo assume come propri i criteri di formazione del rain-garden. Ossia prevede, laddove determinato nelle fasi di progettazione vera e propria delle opere, la strutturazione di aree a verde, comparti floreali e/o arbustivi, depressi rispetto ai suoli calpestabili circostanti, così che possano normalmente accogliere e assorbire l acqua piovana altrimenti ristagnante sulle pavimentazioni. 25

26 1.14. Aggiornamento degli elaborati grafici definitivi di piano A seguito del recepimento delle indicazioni summenzionate gli elaborati definitivi, completi ed esaustivi della presente proposta di piano attuativo sono quelli di seguito elencati, completi di eventuali allegati o appendici. Relazione tecnico-descrittiva aggiornata luglio 2015 (la presente relazione) coi relativi allegati: Allegato A: Elaborati di verifica delle dotazioni quantitative Allegato B: Stima dei costi delle opere di urbanizzazione Allegato C: Coordinamento delle previsioni urbanistiche d ambito elaborati grafici Elaborati grafici, come di seguito specificati: Tavola scala Titolo 1 1:10000 Inquadramento territoriale 1b 1:5000 Inquadramento urbanistico 1c 1:5001 Inquadramento urbanistico: rete ciclopedonale 2 1:50000 Inquadramento: estratti Piano Territoriale Regionale 3 1:25000 Inquadramento: estratti Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale 4 1:5000 Inquadramento: estratti Piano di Governo del Territorio 5 1:2000 Stato di fatto: estratti cartografici 6 Stato di fatto: rilievo fotografico 7 1:1000 Stato di fatto: rilievo celerimetrico 8 1:1000 Stato di fatto: calcolo della superficie territoriale 9 1:2000 Progetto: assetto generale e rete della mobilità 10 1:1000 Progetto: planivolumetrico 11 1:1000 Progetto: planimetria piano terra 12 1:1000 Progetto: layout funzionale 12b 1:1000 Progetto: ipotesi di assetto della "Città del Gusto" 13 Progetto: schema assonometrico 14 1:1000 Progetto: standard urbanistici 14b 1:1000 Progetto: aree in cessione 15 1:500 Progetto: profili e sezioni 15b 1:200 Progetto: sezioni tipo dell'ambito di riqualificazione ambientale 16 Progetto: simulazioni tridimensionali 17 Progetto: simulazioni tridimensionali 18 Progetto: simulazioni tridimensionali 19 1:1000 Aree in permuta 26

27 2. PREMESSA 3 Nota Bene: si riporta di seguito il testo della relazione allegata alla proposta di Piano Attuativo pubblicata in sede di procedimento VAS; la proposta di Piano è stata aggiornata sulla base delle prescrizioni del Parere Motivato dell Autorità Competente secondo quanto precisato al capitolo 1. Di conseguenza nel testo che segue viene segnalata l eventuale modifica apportata ai contenuti della relazione originale. La presente proposta di Piano Attuativo si riferisce alle aree di proprietà della società PABEL S.p.a., con sede a Monza in via Gramsci 10. Le aree in oggetto sono localizzate nel settore meridionale del territorio comunale di Meda e sono delimitate a nord da via Cadorna, a est dal cavalcavia di raccordo con la Superstrada Milano - Meda (SS 35), a sud dalla linea ferroviaria Monza Chiasso, a ovest dal corso del torrente Tarò. Attualmente l area è interessata dalla presenza del complesso industriale dismesso della ex Medaspan, azienda attiva fino ad una decina di anni fa nel campo della produzione di pannelli truciolati per l industria del mobile. Il complesso industriale è completamente abbandonato e versa in uno stato di avanzato degrado edilizio e strutturale. Il Piano Attuativo prevede la completa demolizione degli edifici esistenti e la nuova edificazione di un complesso terziario multiuso destinato ad attività commerciali, ricettive e di servizio. Figura 14 Foto aerea del territorio di Meda e individuazione dell area ex Medaspan (fonte: Google maps). 3 Si riporta integralmente la relazione del PA proposto in quanto non oggetto di modifica conseguente al percorso di Valutazione Ambientale Strategica, gli eventuali passaggi oggetto di aggiornamento saranno oggetto di evidenziazione nel testo. 27

28 3. CATASTO Il presente Piano Attuativo interessa un area complessiva di superficie territoriale pari a mq. L area in oggetto è costituita dai seguenti mappali catastali: Foglio Particella Proprietà 32 36sub702 PABEL S.p.a sub701 PABEL S.p.a sub701 PABEL S.p.a sub701 PABEL S.p.a sub701 PABEL S.p.a sub701 PABEL S.p.a. Figura 15 Estratto mappa catastale aree di proprietà. 4 Dato aggiornato in seguito alla variazione del perimetro di piano discendente dalla permuta, tra Comune di Meda e soggetto attuatore del piano, di una quota del sedime stradale di via General Giardino (vedi paragrafo 1.7). 28

29 4. STRUMENTAZIONE URBANISTICA GENERALE 4.1. Piano Territoriale Regionale Il Piano Territoriale Regionale, approvato in via definitiva con deliberazione del 19/01/2010, n. 951 (pubblicata sul BURL n. 6, 3 Supplemento Straordinario del ), è lo strumento al quale la LR 12/05 affida il compito di delineare il quadro strategico di riferimento per lo sviluppo del territorio regionale. Il PTR si configura come strumento di indirizzo e orientamento, volto da un lato a definire in maniera integrata gli obiettivi di sviluppo territoriale, mediante indirizzi, orientamenti e prescrizioni aventi efficacia diretta sugli altri strumenti di pianificazione, dall altro a sistematizzare le politiche settoriali in un ottica di riequilibrio dello sviluppo territoriale. Il PTR, inoltre, ha natura ed effetti di piano territoriale paesaggistico e riunisce in un unico quadro normativo il sistema organico degli strumenti di tutela paesistica, coordinando i diversi documenti che concorrono all attuazione della politica regionale di gestione del paesaggio. L ambito oggetto di Piano Attuativo ricade nel territorio della polarità storica della Brianza (tav. 1 Polarità e poli di sviluppo regionale) all interno del sistema territoriale metropolitano pedemontano (tav. 4 Sistemi territoriali del PTR). L area è situata in prossimità di un parco naturale di rilevanza regionale, il Bosco delle Querce (tav. 2 - Zone di preservazione e salvaguardia ambientale), facente parte del sistema regionale delle aree protette. L ambito di piano è inoltre lambito dalla Superstrada Milano Meda SS35, asse viabilistico di fondamentale rilevanza regionale, per la quale è previsto il potenziamento e la riqualificazione con la realizzazione della nuova Autostrada Pedemontana Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Monza e Brianza è stato approvato il 10 luglio 2013 (Deliberazione Consiliare n. 16/2013) ed è efficace dal 23 ottobre 2013 (BURL n. 43 del ). Ai sensi della legge urbanistica regionale n. 12/2005, il PTCP si configura come atto di indirizzo della programmazione socio-economica della Provincia ed ha efficacia paesaggistico - ambientale. Il PTCP definisce gli obiettivi generali relativi all'assetto e alla tutela del territorio provinciale, connessi ad interessi di livello provinciale o sovracomunale o costituenti attuazione della pianificazione regionale. L area ex Medaspan è disciplinata ai sensi del PTCP in particolare da tre articoli specifici delle NTA: art. 33 Ambiti di azione paesaggistica, art. 34 Ambiti di interesse provinciale e art. 47 Aree urbane dismesse e aree urbane sottoutilizzate. Gli Ambiti di azione paesaggistica, individuati dalla tavola 6c, sono definiti dal piano come ambiti sui quali avviare politiche attive di riqualificazione del paesaggio e comprendono: gli ambiti di riqualificazione paesaggistica, nella Brianza centro-occidentale; la maglia di primo appoggio paesaggistico, a sua volta distinta in ambiti di potenziamento della naturalità dei corridoi fluviali e vallivi e ambiti di riorganizzazione della relazione fra paesaggio agricolo e urbanizzato, nella Brianza orientale. La Provincia promuove, all interno di tali ambiti, i programmi di azione paesaggistica (art. 37 NTA), predisposti dalla Provincia d intesa con i Comuni interessati; detti programmi devono contenere norme e procedure per: recuperare e risanare le aree dismesse o degradate e gli edifici o monumenti in deperimento o da riqualificare; conservare i caratteri costitutivi del paesaggio agrario e naturale ancora riconoscibili; ampliare le superfici destinate a parchi pubblici e valorizzare l accessibilità pedonale della trama dei percorsi rurali; 29

30 provvedere all ordinata distribuzione dei valori edificabili o di altri interventi trasformativi associata ad adeguate misure di compensazione territoriale. Attualmente non sono ancora stati attivati programmi di azione paesaggistica che interessino l ambito territoriale di riferimento. Gli Ambiti di interesse provinciale sono individuati dalla tavola 6d: essi hanno rilevanza paesaggisticoterritoriale sovralocale e sono riconosciuti come strategici dal punto di vista paesaggistico per il mantenimento di spazi inedificati fra tessuti urbanizzati limitrofi e per conservare l identità propria di ogni nucleo urbano. In questi ambiti le norme di piano prescrivono i seguenti contenuti: l eventuale previsione di interventi a consumo di suolo (come definiti all art. 46) all interno di ambiti di interesse provinciale necessita di azioni di coordinamento definite dalla Provincia d intesa con i Comuni interessati; nei casi di cui al precedente punto le previsioni urbanistiche degli ambiti di interesse provinciale vengono definite, in coerenza con gli obiettivi del PTCP, dalla Provincia d intesa con i Comuni; eventuali interventi a consumo di suolo dovranno comunque prevedere: conservazione dello spazio libero in misura del tutto prevalente; localizzazione dell edificazione che garantisca la conservazione di spazio libero circostante appoggiandosi al tessuto urbano già esistente; misure di compensazione territoriale (consistenti nell assoggettamento a servitù di uso pubblico ovvero nella cessione gratuita al Comune di aree nella misura minima di un metro quadrato per ogni metro quadrato di superficie fondiaria ossia di aree di concentrazione fondiaria, da intendersi quali aree di sedime degli edifici e spazi esterni di pertinenza privata), prioritariamente individuate all interno o all esterno degli ambiti interessati, destinate alla realizzazione di interventi di interesse pubblico o generale miranti al recupero, di uso agricolo o a verde urbano attrezzato; per tali interventi è comunque ammessa la monetizzazione nella misura massima di 1/3; i proventi della monetizzazione devono essere destinati a interventi di riqualificazione ambientale, di forestazione e di loro conservazione o per la fruibilità pubblica di aree, prioritariamente di compensazione. Va specificato tuttavia che, ai sensi dell art. 46 delle norme di piano, la riqualificazione dell area ex Medaspan non sembra costituire intervento a consumo di suolo. La norma definisce infatti gli interventi a consumo di suolo come interventi che comportano la trasformazione del suolo da non-urbanizzato a urbanizzato e specificamente il passaggio di aree dalle classi DUSAF da 2 a 5 alla classe 1 ovvero, all interno della classe 1, il passaggio dalle categorie d uso 1411 (parchi e giardini) e 1412 (aree verdi incolte) ad altre definizioni della classe 1 (Allegato A alle Norme del piano). La tavola 16 individua le aree urbane dismesse e le aree urbane sottoutilizzate, per le quali l art. 47 delle norme di piano introduce la seguente classificazione: Aree Urbanizzate Dismesse (AUD) quelle parti del territorio, di norma costituite da parti edificate e da aree pertinenziali nelle quali siano venute meno le utilizzazioni in funzione delle quali le stesse sono state edificate e attrezzate e che risultino totalmente prive di funzioni attive alla data di redazione del piano; ed inoltre le cui strutture edilizie siano tali, o in condizioni tali, da richiedere significativi interventi di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione al fine di poterne prevedere la riutilizzazione. Aree Urbanizzate Sottoutilizzate (AUS) quelle di cui al punto precedente quando vi siano presenti attività che abbiano una consistenza e una valenza economica e occupazionale nettamente inferiori a quelle precedentemente insediate, ovvero che risultino temporanee o precarie, o ancora che siano scarsamente compatibili con le tipologie edilizie o con le aree pertinenziali presenti nell area stessa. 30

31 Aree Infrastrutturali Dismesse (AID): le cave non più attive e le discariche cessate e non bonificate; le aree stradali e ferroviarie dismesse; tutte le aree inedificate, a eccezione di quelle agricole o boschive, di cui sia cessata l utilizzazione. La classificazione delle aree precedentemente descritta è finalizzata alla definizione degli obiettivi di riuso o di trasformazione e dei modi ritenuti più idonei a conseguirli, in funzione dell entità delle aree stesse, della loro collocazione e del loro stato di conservazione. Ai sensi di tale classificazione, l area ex Medaspan è identificabile come area AUD essendo dismessa da anni ogni attività produttiva insediata. Le norme specificano infine che le aree produttive dismesse o sottoutilizzate inserite in contesti rispondenti ai requisiti di cui all art. 43 (cioè caratterizzati dalla presenza di viabilità ad elevata compatibilità di traffico operativo) sono di norma confermate nella loro destinazione originaria. In tal caso, e al fine di agevolare il recupero e la riqualificazione delle aree con destinazione produttiva, il PGT potrà attribuire una quota di edificabilità con destinazione terziaria o residenziale da trasferire in altre aree aventi tali destinazioni, aggiuntiva rispetto all edificabilità delle stesse. Il PTCP prescrive inoltre come contenuti minimi degli atti di PGT riferiti alle aree dismesse e/o sottoutilizzate, che si riassumono in: integrazione e aggiornamento del rilievo delle aree urbane dismesse o sottoutilizzate di cui alla tavola 16; definizione degli obiettivi di riuso o di trasformazione e delle modalità per conseguirli. Di seguito si riportano due estratti delle tabelle degli obiettivi generali e specifici contenute nel Documento degli obiettivi del PTCP, riferiti agli articoli sopra esaminati. Tabella 9 Documento degli obiettivi, uso del suolo e sistema insediativo. 31

32 Tabella 10 Documento degli obiettivi, sistema paesaggistico ambientale Piano di Governo del Territorio Documento di Piano Il Piano di Governo del Territorio di Meda inserisce l'area ex Medaspan oggetto del presente PA all interno dell ambito di trasformazione denominato "AT1 - Polo delle stazioni". Il PGT recepisce per la trasformazione di tale ambito proposte e previsioni elaborate in merito alla formazione di un nuovo nodo infrastrutturale di interscambio ferro-gomma, accessibile da Meda e Seveso. Lo scenario strategico delineato dal Documento di Piano (tav. 24 Scenario di Piano) prevede che l attivazione dell ambito sia connessa all'edificazione del nuovo polo stazioni e alla realizzazione di un parcheggio di interscambio. Opere connesse alla trasformazione dell ambito consistono nella riqualificazione dell'asse stradale di via Busnelli, nella riqualificazione naturalistica delle sponde del torrente Tarò e nella realizzazione di un percorso ciclopedonale lungo il medesimo torrente tra il centro di Meda ed il Parco delle Querce. 32

33 Figura 16 Estratto tavola 24 Documento di Piano - Scenario di Piano Il nuovo Polo delle stazioni è definito dalla relazione di piano come unico intervento di alto valore strategico del PGT. La trasformazione dell ambito è indirizzata al raggiungimento di diversi obiettivi rilevanti sia a livello locale che sovra comunale, che si possono riassumere come segue. La realizzazione del nodo di interscambio del sistema di mobilità territoriale: il progetto, di iniziativa comunale da proporre ai soggetti sovraordinati, prevede il trasferimento della stazione di Meda della linea Milano - Asso, attualmente situata all interno del tessuto consolidato, nell area oggetto di riqualificazione e l istituzione di una nuova stazione sulla linea FS Monza - Chiasso, attualmente non presente all interno del territorio comunale, nonché l interconnessione con la futura autostrada Pedemontana. La formazione di un elemento di cerniera tra i diversi sistemi urbani: l ipotesi progettuale prevede la realizzazione di attraversamenti ciclopedonali; in particolare si ipotizza un collegamento nord-sud parallelo al tracciato del torrente Tarò, lungo le sponde rinaturalizzate, limitando cosi la costruzione di nuovi sottopassi a superamento dei tracciati infrastrutturali e mettendo direttamente in relazione i nuclei centrali di Meda e Seveso. Il potenziamento commerciale dell asse di Viale Francia con l attivazione di politiche che favoriscano l insediamento di nuove strutture commerciali e di servizi all interno dell area di riqualificazione; la localizzazione di nuove attività è finalizzata a creare poli attrattori ad integrazione del nodo di interscambio e del polo sportivo, oggi separato dal sistema urbano di Meda. L area AT1 Polo delle stazioni è disciplinata dalla scheda normativa del Documento di Piano, che ne definisce il perimetro come da figura 2. 33

34 Figura 17 Scheda normativa area AT1: perimetro dell ambito (Documento di Piano). Di seguito si riporta uno stralcio dei contenuti descrittivi e strategici della scheda: La scheda normativa dell'ambito di trasformazione AT1 prevede una superficie complessiva di intervento di circa mq, con un indice pari a 3 mc/mq; la destinazione d'uso prevista è a servizi e commercio, mentre per l'attuazione dell intervento si indica la necessità di avviare un Accordo di Programma con gli Enti territoriali preposti. 34

35 A latere delle prescrizioni di PGT è utile sottolineare al proposito che, essendo la superficie di vendita complessiva proposta per la Grande Superficie di Vendita, non superiore a mq, la proposta di Piano Attuativo non sarebbe assoggettata alla valutazione dell Accordo di Programma; rimane però comunque soggetta in quanto si configura come Piano Attuativo in variante di PGT, a causa della descritta variazione proposta del perimetro di piano. Nel dettaglio, le determinazioni di PGT sono riportate nella seguente tabella. Tabella 11 scheda normativa ambito AT1 (da Documento di piano): quantità e destinazioni La scheda normativa contiene le seguenti prescrizioni specifiche: 35

36 Si evidenziano, per l area oggetto di pianificazione attuativa, interventi specifici previsti quali: edificazione del nuovo polo stazioni integrato al nuovo sistema di servizi e commercio; realizzazione di un parcheggio di interscambio ferro-gomma; riqualificazione della viabilità per garantire l accessibilità all area ai nuovi flussi indotti; opere di rinaturalizzazione delle sponte del Torrente Tarò e riqualificazione della fascia ripariale; realizzazione di un percorso ciclopedonale all interno della fascia ripariale che connetta il nucleo centrale di Meda e il Parco delle Querce, con attraversamenti sul torrente al fine di garantire la continuità dei percorsi sull intera area; riqualificazione di via Busnelli, con l inserimento di percorsi ciclopedonali e interventi sull arredo urbano. Dal punto di vista dell attuazione dell intervento, si sottolinea come lo strumento urbanistico generale stabilisca che l attuazione potrà essere suddivisa in più piani su diversi sub-ambiti, che potranno differire per dimensioni e indici a seconda delle diverse esigenze specifiche, fatto salvo il limite massimo dell indice territoriale complessivo pari a 3mc/mq Piano delle Regole Il Piano delle Regole disciplina il comparto soggetto a pianificazione attuativa in parte come area produttiva ed in parte come area di trasformazione, rimandando in tal caso ai contenuti del Documento di Piano. Figura 18 Estratto tavola C2 di azzonamento del Piano delle Regole e perimetro di PA (in blu) 5 5 Perimetro di Piano Attuativo aggiornato a seguito del procedimento VAS 36

37 L'art. 3 punto 6 delle NTA del Piano delle Regole indica, ai fini del calcolo del volume, un'altezza virtuale pari a 3 m per la residenza e 4,5 m. per le attività produttive, nulla specificando per le attività commerciali. Sulla base di quanto indicato dall'art. 6 punto 7, la dotazione di aree a servizi in caso di realizzazione di superfici commerciali di media superficie e grandi strutture di vendita, risulta così articolata: MSV fino a 500 mq 100% slp; MSV fino a 1500 mq 200% slp; MSV fino a 2500 mq 250% slp; GSV maggiori di 2500 mq 250% slp. Lo stesso articolo, ai fini della monetizzazione dei servizi, indica i seguenti parametri massimi di monetizzazione delle aree a servizio dovute: MSV fino a 500 mq fino al 50% MSV fino a 1500 mq fino al 100% MSV fino a 2500 mq fino al 150% GSV non è ammessa alcuna monetizzazione di aree a servizi Piano dei Servizi Il Piano dei Servizi non presenta contenuti normativi specifici in relazione all ambito soggetto a PA. L area è individuata come ambito per servizi pubblici e privati con riferimento ai contenuti del Documento di Piano. Si evidenzia tuttavia, all interno del perimetro di intervento, la delimitazione di una fascia verde lungo il torrente Tarò e di aree a verde attrezzato lungo il margine est. Nella fascia di rilevanza ambientale lungo il torrente Tarò (art. 10 Norme del Piano dei Servizi) è ammessa e perseguita la riqualificazione del corso d acqua con interventi di rinaturalizzazione della fascia ripariale e la creazione di percorsi lungo le sponde. In tale zona sono consentite operazioni di carattere idraulico con possibilità di apertura di percorsi pedonali e ciclabili. I movimenti di terra devono essere finalizzati alla ricomposizione delle rive e delle sponde. L attuazione degli interventi di rinaturalizzazione e per la creazione di percorsi è subordinata all acquisizione pubblica delle aree. Figura 19 Estratto tavola B4 di azzonamento del PdS e perimetro di PA (in blu) 6 6 Perimetro di Piano Attuativo aggiornato a seguito del procedimento VAS 37

38 4.4. Fattibilità geologica: estratti degli strumenti urbanistici vigenti Le immagini seguenti riportano alcuni estratti della componente geologica, idrogeologica e sismica a supporto del Piano di Governo del Territorio vigente. La carta di fattibilità geologica delle azioni di piano classifica l area oggetto di PA come Classe IA - Aree di pianura inferiore della piana alluvionale del Torrente Tarò Figura 20 Estratto della componente geologica, idrogeologica e sismica a supporto del PGT: allegato 10 carta di fattibilità geologica delle azioni di piano. 38

39 L allegato 8 - Carta dei vincoli individua quale unico vincolo gravante all interno del perimetro di PA la fascia di rispetto del reticolo idrico minore pari a 10 metri dalla sponda riconosciuto lungo il corso del torrente Tarò. Figura 21 Estratto della componente geologica, idrogeologica e sismica a supporto del PGT: allegato 8 carta dei vincoli Autostrada Pedemontana ed opere connesse L Autostrada Pedemontana Lombarda è un sistema viabilistico con uno sviluppo complessivo di circa 157 km, di cui 67 km di autostrada, 20 km di tangenziali e 70 km di viabilità locale. Si tratta di un complesso intervento sia a livello ingegneristico che ambientale, a causa del notevole sviluppo del tracciato, dell importanza delle infrastrutture collegate e della tipologia di territorio attraversato. L ambito di PA sorge in prossimità del tracciato della Pedemontana (ora SS35), in corrispondenza della tratta B2, compresa tra l interconnessione con la tratta B1 a Lentate sul Seveso e lo svincolo di Cesano Maderno: un area caratterizzata da diverse criticità, dovute alla presenza di un edificato molto fitto a ridosso del sedime stradale e di tre attraversamenti ferroviari. Inoltre il tracciato, nei comuni di Meda, Seveso e Cesano Maderno, attraversa una vasta area sottoposta a vincolo ambientale. Due le interferenze con il reticolo idrico: la prima con il torrente Seveso, la seconda con il torrente Tarò. La tratta B2 comprende quattro opere di viabilità locale, definite in questo caso strade di arroccamento : la tangenziale di Meda nei comuni di Meda, Seveso e Seregno; il collegamento di via Trento nei comuni di Cesano Maderno e Desio con lo svincolo della Barrucana in comune di Cesano Maderno; il collegamento di via Don Sturzo in comune di Seveso con via De Medici in comune di Cesano Maderno; la tangenziale di Birago in comune di Lentate sul Seveso. 39

40 Il progetto della Pedemontana prevede, quale opera connessa all arteria principale, la riforma di via Seveso ai fini del superamento del Tarò e della linea FNM Milano Erba Asso. Figura 22 Estratto del progetto esecutivo di riqualificazione di via Seveso e deviazione del torrente Tarò. Figura 23 Progetto Autostrada Pedemontana: svincolo autostradale di Meda - Seveso. 40

41 5. STATO DI FATTO L area oggetto di Piano Attuativo è posizionata nel settore sud del territorio comunale di Meda, in un ambito caratterizzato dalla compresenza delle principali infrastrutture di mobilità presenti all interno del territorio comunale: le linee ferroviarie FS e FNM e il tracciato dell autostrada Pedemontana (attuale SS35 Milano Meda). L area occupa una posizione baricentrica tra i nuclei centrali di Meda e Seveso, a confine tra i due territori comunali, in un tessuto frammentato, generalmente caratterizzato dalla presenza di attività produttive in parte dismesse o sottoutilizzate, di grandi infrastrutture, ma anche di aree agricole e naturali protette. L area risulta connessa principalmente al sistema urbano di Meda e al suo centro storico, ma è ben collegata anche con il nucleo centrale di Seveso attraverso l asse stradale di viale Francia via Busnelli. L area di intervento è attualmente occupata dai fabbricati industriali della ex Medaspan, un complesso produttivo fino a qualche anno fa attivo nel campo della produzione di pannelli in legno compensato e truciolato. Il complesso industriale, entro cui si osservano pochi elementi di valenza architettonica significativa, è dismesso e versa in stato di completo abbandono e avanzato degrado manutentivo, oltre che ambientale. I fabbricati industriali dismessi occupano quasi interamente l area e sono per lo più fatiscenti o in pessimo stato di conservazione. Il comparto edificato si estende fino a lambire il tracciato del Torrente Tarò, che divide l area dal campo sportivo e dal complesso industriale adiacente. Il tracciato del corso d acqua è assimilabile ad un canale artificiale con sponde in cemento armato che versano in stato di abbandono e incuria. Complessivamente sono insediati sull area circa 40 fabbricati, che sviluppano una superficie coperta complessiva di circa mq, per un volume totale approssimativo di oltre mc. Gli edifici, tutti risalenti alla seconda metà del 900, sono in gravi condizioni di degrado e non presentano caratteristiche storico-architettoniche di particolare pregio, meritevoli di conservazione o valorizzazione, fatta eccezione forse per i volumi ospitanti i carroponte, coperti da volte a botte sostenute da esili elementi strutturali, in qualche modo interessanti. Figura 24 L area Medaspan vista dalla ferrovia Monza - Chiasso. 41

42 6. CONTENUTI DELLA VARIANTE PARZIALE AL PGT La proposta di Piano Attuativo per l area ex Medaspan comporta una contestuale procedura di variante parziale agli strumenti urbanistici vigenti, la quale non interessa tanto i contenuti prescrittivi e quantitativi essenziali previsti dal PGT, ma concerne alcuni aspetti relativi alla perimetrazione, alle modalità di attuazione e alle caratteristiche funzionali dell area di intervento. I contenuti della variante parziale vertono su un duplice livello: un primo livello concerne l approfondimento delle previsioni normative del PTCP, in quanto le norme vigenti, analizzate nelle pagine precedenti (artt. 33, 34 e 47), se riferite all area in oggetto appaiono infatti in certa misura generiche e operativamente scarsamente efficaci. Le norme e gli elaborati grafici di supporto non individuano in maniera chiara e univoca le aree produttive dismesse di rilevanza provinciale, il loro ruolo strategico rispetto al contesto territoriale, i rispettivi obiettivi strategici di trasformazione. In particolare si rileva una ambiguità normativa fra obiettivi di recupero e risanamento delle aree dismesse (art. 33) e di riqualificazione ambientale e paesaggistica per il mantenimento di spazi inedificati fra tessuti urbanizzati limitrofi (art. 34), nonché fra questi e il principio di confermare la destinazione originaria in caso di aree produttive dismesse o sottoutilizzate, introdotto dall art. 43 in caso di presenza di viabilità ad elevata compatibilità di traffico operativo. Inoltre, ulteriore motivazione della variante è determinata da una certa inefficacia normativa a causa del fatto che il piano demanda i contenuti operativi alla redazione di programmi di azione paesaggistica (art. 37 NTA), predisposti dalla Provincia d intesa con i Comuni interessati, per la definizione di norme e procedure per recuperare e risanare le aree dismesse o degradate e gli edifici o monumenti in deperimento o da riqualificare. In questo senso, è importante ribadire che il principio di recupero e riqualificazione delle aree produttive dismesse costituisce un obiettivo strategico fondamentale per il governo del territorio e per uno sviluppo economico e ambientale sostenibile, un obiettivo più volte riaffermato dai più importanti testi legislativi vigenti in materia. La legge urbanistica regionale n. 12/2005 riconosce fra i criteri ispiratori dell azione di governo del territorio proprio la riqualificazione delle aree dismesse, laddove l art. 1, comma 3-bis afferma che la Regione, in collaborazione con le province e gli altri enti locali, promuove, attraverso gli strumenti di pianificazione previsti dalla presente legge, il recupero e la riqualificazione delle aree degradate o dismesse, che possono compromettere la sostenibilità e la compatibilità urbanistica, la tutela dell ambiente e gli aspetti socio-economici. Il documento di piano, in particolare, deve individuare, ai sensi dell art. 8.2 comma e-bis della legge, anche con rappresentazioni grafiche in scala adeguata, le aree degradate o dismesse determinando le finalità del recupero e le modalità d intervento, anche in coerenza con gli obiettivi di riqualificazione urbana ed ambientale di cui all articolo 88, comma 2 della medesima legge regionale. Le modifiche alla LR 12/2005 approvate con la LR n. 4 del 2012 hanno portato all introduzione di un articolo specificamente dedicato al Recupero delle aree non residenziali dismesse (art. 97 bis). Tale norma afferma che: la dismissione di aree non residenziali costituisce grave pregiudizio territoriale, sociale ed economicooccupazionale; il recupero delle aree dismesse, in quanto concorre agli obiettivi di contenimento del consumo di suolo, costituisce attività di pubblica utilità ed interesse generale, qualora la dismissione comporti pericolo per la salute e la sicurezza urbana e sociale, ovvero di degrado ambientale e urbanistico; il comune, in seguito all'approvazione del PGT, accertata la sussistenza delle condizioni di degrado e dismissione, può invitare la proprietà dell area a presentare una proposta di riutilizzo della stessa in attuazione delle previsioni del PGT, con possibilità di incrementare fino al 20 % la volumetria o la superficie ammessa; le proposte di riutilizzo devono indicare: le attività e le funzioni che si intendono insediare; gli interventi urbanistico - edilizi, infrastrutturali e per l'accessibilità coerenti e connessi con le funzioni che si intendono insediare; le modalità, i tempi e le risorse da impiegarsi per la risoluzione delle implicazioni 42

43 eventualmente derivanti dalla dismissione con specifico riferimento alla eventuale presenza di inquinamento dei suoli, nel rispetto delle norme vigenti; il cronoprogramma degli interventi previsti; il piano finanziario-imprenditoriale che sostiene il progetto; la proposta di riutilizzo integra le istanze di permesso di costruire ovvero di piano attuativo, di cui agli articoli 38 e 14 della LR 12/2005. Il recente decreto legge n. 133 del 2014 (cosiddetto Sblocca Italia ) introduce importanti novità in materia di semplificazione delle procedure edilizie. Fra queste va evidenziata la maggiore facilità nell avvio di interventi di trasformazione di aree degradate e dismesse, di cui sia riconosciuto l evidente interesse pubblico. In particolare l art. 17, comma 1, lettera e) stabilisce che per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di ristrutturazione urbanistica, attuati anche in aree industriali dismesse, è ammessa la richiesta di permesso di costruire anche in deroga alle destinazioni d'uso, previa deliberazione del Consiglio Comunale che ne attesta l'interesse pubblico. Ai sensi dell art. 14, il permesso di costruire in deroga è rilasciato esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del Consiglio Comunale, nel rispetto delle disposizioni contenute nel DLgs n. 42/2004 e delle altre normative di settore vigenti aventi incidenza sulla disciplina dell attività edilizia. Sostanzialmente quindi la proposta di variante al PGT vigente, si inserisce in un quadro normativo complessivamente indirizzato al recupero e alla riqualificazione dei comparti industriali dismessi, puntualizzando in questo caso anche le prescrizioni dettate dal PTCP, col quale non si istituisce alcuna contrapposizione, perseguendo bensì una specificazione e un approfondimento dettagliato delle prescrizioni ivi contenute. A questo proposito, sempre in merito al rapporto fra PGT e PTCP, si ricorda che l art. 13 comma 5 della legge urbanistica regionale 12/2005 specifica che il documento di piano, il piano dei servizi e il piano delle regole, contemporaneamente al deposito, sono trasmessi alla provincia se dotata di piano territoriale di coordinamento vigente. La provincia, garantendo il confronto con il comune interessato, valuta esclusivamente la compatibilità del documento di piano con il proprio piano territoriale di coordinamento entro centoventi giorni dal ricevimento della relativa documentazione, decorsi inutilmente i quali la valutazione si intende espressa favorevolmente. Qualora il comune abbia presentato anche proposta di modifica o integrazione degli atti di pianificazione provinciale, le determinazioni in merito sono assunte con deliberazione di Giunta provinciale. In caso di assenso alla modifica, il comune può sospendere la procedura di approvazione del proprio documento di piano sino alla definitiva approvazione, nelle forme previste dalla vigente legislazione e dalla presente legge, della modifica dell atto di pianificazione provinciale di cui trattasi, oppure richiedere la conclusione della fase valutativa, nel qual caso le parti del documento di piano connesse alla richiesta modifica della pianificazione provinciale acquistano efficacia alla definitiva approvazione della modifica medesima. In ogni caso, detta proposta comunale si intende respinta qualora la provincia non si pronunci in merito entro centoventi giorni dalla trasmissione della proposta stessa. Un secondo livello concerne la revisione parziale degli atti del Piano di Governo del Territorio, con specifico riferimento ai contenuti del Documento di Piano e delle schede normative degli Ambiti di Trasformazione. Come premesso, la proposta di Piano Attuativo e relativa variante urbanistica non prevedono modifiche ai contenuti prescrittivi e quantitativi già ora stabiliti dal PGT, ma concerne alcuni aspetti di dettaglio relativi a perimetrazione e destinazione dell area di intervento. In particolare la variante urbanistica parziale prevede le determinazioni di seguito indicate. Revisione delle destinazioni ammesse con indicazione di possibilità per Grande Superficie di Vendita: pur riconfermando le destinazioni già ora previste (servizi e commerciale) la variante parziale dovrà programmare esplicitamente la possibilità di realizzare, all interno dell ambito, nuove GSV commerciali, ad oggi non escluse, ma non esplicitamente localizzate; la nuova GSV sarà realizzata in conformità alla legislazione vigente in materia 43

44 e nel rispetto delle prescrizioni del PGT per quanto riguarda la dotazione di aree per servizi e attrezzature di interesse generale e uso pubblico. Attuazione dell ambito di trasformazione AT1 per sub-ambiti attuativi distinti: In conseguenza dei mutati obiettivi di assetto della configurazione della rete ferroviaria regionale, sono venute meno le esigenze di rideterminazione della collocazione delle fermate ferroviarie FNM e FS così come, in questa fase, non rientra nella programmazione regionale la costituzione di una stazione di interscambio tra le due reti. Ciò premesso, risulta evidente la opportunità che venga confermata la possibilità di attuare per parti distinte e autonome l intero ambito di trasformazione, sia per la complessità e dimensione dell intervento, sia per consentire l attivazione dell intervento; qualora la previsione urbanistica venga confermata, potranno restare invariati il perimetro generale senza ulteriori suddivisioni specifiche (fatta salva la rettifica di cui al punto precedente) e l indice territoriale complessivo (pari a 3 mc/mq). Revisione delle modalità di attuazione: richiamando quanto riportato al punto precedente in merito alle modificate condizioni di programmazione dell assetto infrastrutturale regionale, l articolazione della attuazione per unità di intervento distinte e autonome implica il superamento della prescrizione di attuazione dell ambito tramite Accordo di Programma. La variante dovrà quindi prevedere l attuazione del PA secondo le ordinarie procedure stabilite dal PGT vigente per gli Ambiti di Trasformazione. Ridefinizione del perimetro dell ambito di trasformazione AT1: il nuovo perimetro comprenderà anche i terreni di proprietà Pabel S.p.a. (identificati catastalmente al Foglio 32 particelle 36sub702, 38sub701, 42sub701, 43sub701, 50sub701, 67sub701) attualmente non compresi all interno dell ambito; la riperimetrazione comporta un incremento di superficie territoriale di circa mq, oggi destinati dal PGT ad attività produttive, un incremento comunque non sostanziale a fronte di una maggiore coerenza con lo stato di proprietà dei terreni. Figura 25 Ipotesi di schema di variante al Documento di Piano 7 7 Perimetro aggiornato a seguito del procedimento VAS 44

45 7. CONTENUTI PROGETTUALI 7.1. Criteri generali di progetto Il Piano Attuativo per l area ex Medaspan si pone quale obiettivo fondamentale la riqualificazione e rigenerazione urbanistica dell attuale area industriale dismessa, generando una nuova polarità attrattiva e vitale per il territorio di Meda. La proposta di PA prevede la completa demolizione degli edifici produttivi esistenti e la nuova costruzione di un edificio terziario a destinazione mista per attività commerciali e servizi. Il nuovo complesso commerciale può rappresentare un importante risorsa per il contesto urbanistico e territoriale in quanto consegue alcuni rilevanti obiettivi: rigenera e valorizza un area dismessa estesa e in evidenti condizioni di avanzato degrado ambientale, restituendola alla città; garantisce uno sviluppo urbanistico della città coerente con i principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale nonché di contenimento del consumo di suolo, intervenendo su un area già urbanizzata; consente di ampliare l offerta di servizi, attrezzature e aree verdi per la collettività; avvia il processo di riqualificazione del comparto industriale dismesso e il potenziamento commerciale dell asse di Viale Francia (obiettivo riconosciuto dal PGT); favorisce un processo di progressiva ricucitura dei tessuti urbani limitrofi e dei centri di Meda e Seveso, generando un nuovo polo attrattore anche nella prospettiva futura di realizzazione del nodo di interscambio. La nuova struttura commerciale e per servizi si sviluppa su tre livelli fuori terra, con una superficie coperta di circa mq e una superficie lorda di pavimento complessiva di circa mq. L edificio ospiterà le seguenti attività: commercio e servizi, comprendente una superficie di vendita (caratterizzato come Città del gusto ), una galleria commerciale e un area per esposizioni, convegni e attività didattica (polo servizi); albergo di circa 60 stanze; spazio per attrezzature ludico-sportive (palestra, area fitness, area benessere, ecc.) attrezzature sportive e giardini attrezzati in copertura. Le diverse attività sono dotate ciascuna di ingressi indipendenti, così da consentirne un funzionamento autonomo nelle diverse ore della giornata e della settimana in relazione alle esigenze commerciali e di utenza. Tale condizione concorre a mantenere la struttura attiva, quindi abitata e presidiata, per un numero di ore molto esteso durante la giornata e la prima parte della notte. La nuova viabilità di accesso e servizio si attesta su via Cadorna con una nuova rotatoria di ingresso e si snoda attorno al fabbricato di progetto, consentendo l accesso motorizzato ai parcheggi a quota zero e al livello interrato. Parallelamente è prevista la formazione di due percorsi ciclopedonali di collegamento nord-sud lungo il percorso del torrente Tarò e di attraversamento del torrente stesso. Per la sistemazione delle aree esterne si propone la formazione di un ampia area verde fruibile e piantumata, servita sia dai percorsi ciclabili, sia da spazi pedonali per il passeggio e la sosta Aspetti architettonici Il nuovo edificio per attività commerciali e servizi assume come principio fondativo un processo di stratificazione e rotazione di piani sovrapposti. Il progetto persegue un principio dinamico nella rotazione dei piani capace di reinterpretare e animare la rigorosa stereometria dei volumi scatolari che generalmente caratterizza questa tipologia di edifici, alla ricerca di un vivo e rinnovato rapporto tra edificio e paesaggio urbano. 45

46 L edificio si basa essenzialmente sulla sovrapposizione di due parallelepipedi reciprocamente impilati e ruotati: il primo parallelepipedo, di pianta rettangolare, assume uno sviluppo fortemente allungato in orizzontale; il secondo, di pianta quadrata, lo sormonta elevandosi in altezza, controbilanciando lo sviluppo orizzontale del primo. I due parallelepipedi risultano fra loro disallineati: l uno è orientato secondo la giacitura della ferrovia; l altro è leggermente ruotato in senso antiorario secondo un asse rivolto in direzione del centro storico di Meda; il primo è prevalentemente rivolto verso l immediato intorno, il secondo ricerca relazioni più lontane, verso la città. I due parallelepipedi sono ulteriormente scomposti in una serie di piani separati e ruotati secondo differenti giaciture, in un movimento compositivo fatto di rotazioni leggere e variabili. Ne deriva da un lato un aspetto a sandwich dell edificio, che sembra essere il risultato di una sovrapposizione di più strati della medesima altezza, dall altro un effetto di forte dinamismo del prospetto e del volume, che si riflette in un gioco mutevole di luci e di ombre generato dagli aggetti sulle facciate. Dinamismo che viene ulteriormente enfatizzato a livello del rivestimento di facciata, che segue le rotazioni dei differenti strati sovrapposti. Le fasce aggettanti di rivestimento metallico sono intervallate da fasce trasparenti vetrate per l illuminazione naturale degli ambienti interni. I colori saranno oggetto di ulteriori approfondimenti progettuali e determinati sulla base di un idonea campionatura in sito. Il perno delle diverse rotazioni è idealmente costituito dalla grande hall centrale, che può essere considerata il vero e proprio cuore dell edificio. Essa si configura come un grande vuoto, che scava l edificio portandone all interno aria e luce e, al tempo stesso, come nocciolo funzionale del complesso, accogliendo gli spazi centrali di accesso, distribuzione e circolazione interna. Anche il disegno della hall riprende il tema compositivo di rotazione e sovrapposizione di piani: in pianta è generata da una successione di forme ovoidali irregolari che progressivamente si allargano; vista in sezione appare indicativamente come un tronco di cono rovesciato, poggiato su una base più piccola di accesso al piano terra e racchiuso dal grande lucernario situato alla sommità. Le diverse funzioni si distribuiscono essenzialmente su tre livelli. Il parcheggio al piano terra, e il suo proseguimento al piano interrato, costituiscono il primo strato dell edificio. La collocazione a piano terra, al di sotto dell edificio, consente di ottenere alcuni vantaggi in termini progettuali: un accesso diretto per gli utenti dal parcheggio al complesso commerciale e agli spazi di servizio; un significativo contenimento dei costi di realizzazione; una complessiva riduzione del consumo di suolo, poiché gli spazi a parcheggio sono quasi completamente contenuti all interno del sedime dell edificio, e, parallelamente, un incremento della superficie verde permeabile. Un secondo livello è rappresentato dal corpo rettangolare allungato, volumetricamente più consistente. Al suo interno trovano spazio la superficie commerciale denominata Città del gusto, la galleria commerciale e il polo espositivo e servizi. Per quanto attiene la galleria commerciale, essa è pensata in sinergia con le altre superfici commerciali e concettualmente strutturata come insieme di negozi variamente specializzati relativamente ad alcune istanze della tradizione locale, sia per ciò che attiene il comparto alimentare che per quelli di altra natura; in tale impostazione troveranno collocazione anche chioschi di vendita disposti entro gli spazi di relazione interna. Sul lato sud si sviluppa un corridoio tecnico di servizio che percorre tutta la lunghezza dell edificio, funzionale alle attività di carico e scarico oltre che come via di fuga. Il terzo livello è costituito dal volume a pianta quadrata, che ospita lo spazio dedicato ad attrezzature ludico sportive e il polo servizi. 46

47 Figura 26 Simulazione tridimensionale del percorso di ingresso e della facciata principale dell edificio. L albergo occupa l intera facciata principale dell edificio, rivolto in direzione nord verso Meda, e si sviluppa su quattro livelli sfruttando la doppia altezza degli spazi commerciali. L albergo presenta un offerta ricettiva di circa 80 stanze e, pur essendo funzionalmente autonomo rispetto alle altre destinazioni insediate, è pensato in stretta sinergia con le attività commerciali e di servizio, che integrano e arricchiscono l offerta per gli utenti. La copertura dell edifico è concepita come uno spazio abitato e vitale, un vero e proprio nuovo suolo appartenente alla città e, al tempo stesso, una grande terrazza affacciata sul paesaggio urbano. Il disegno della copertura, articolato per differenti campi tematici, la configura in parte come un tetto verde, occupato da giardini e prati piantumati con arbusti e macchie di vegetazione con funzione paesaggistica, microclimatica e ricreativa; in parte come uno spazio attrezzato con campi e superfici pavimentate per lo sport. Eventuali elementi tecnici e non, quali le macchine per il condizionamento dell aria interna, pannelli solari, ecc., potranno essere collocati sul piano di copertura, giustapposti all edificio, operandone una semplice sovrapposizione, nel tentativo di rafforzare, nel rapporto antagonista tra elementi aggiunti ed edificio, il carattere unitario di quest ultimo Aspetti paesaggistici e ambientali La proposta progettuale di PA pone particolare attenzione alla sostenibilità ambientale complessiva dell intervento. Gli aspetti legati all inserimento paesaggistico del nuovo complesso sono stati indagati e approfonditi sia a livello di progettazione architettonica del nuovo edificio, sia per quanto concerne il disegno degli spazi aperti. Il progetto individua alcuni fondamentali obiettivi di valorizzazione paesaggistica e ambientale: riqualificazione del torrente Tarò, mediante la rinaturalizzazione della sponda, la messa a dimora di specie vegetali ripariali e igrofile e la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale, inteso quale elemento di mobilità e fruizione paesaggistica; formazione di un area a verde esterna al complesso commerciale, con un estensione totale di circa mq; l area, in parte alberata e in parte mantenuta a prato, è pensata con funzione di valorizzazione ambientale, di incremento della superficie filtrante con funzione di regolazione del microclima, di mitigazione e filtro verso le aree edificate limitrofe; 47

48 corretto inserimento paesaggistico del nuovo fabbricato, privilegiando una soluzione volumetrica sviluppata prevalentemente in orizzontale con un altezza contenuta, al fine di limitare l impatto visivo verso i tessuti residenziali adiacenti; utilizzo di una copertura verde abitabile, con vantaggi ambientali in termini di abbattimento del fabbisogno energetico dell edificio e di riduzione dell impatto paesaggistico, oltre che sociali. Figura 27 Rendering di inserimento paesaggistico del nuovo edificio. 48

49 8. DATI URBANISTICI 8.1. Perimetro del Piano Attuativo La perimetrazione del Piano Attuativo fa riferimento alle superfici di proprietà della società Pabel S.p.a. le quali occupano una superficie territoriale complessiva di mq 8, come da computazione riportata in tavola 8. L area ricompresa nel proponendo perimetro di PA può essere suddivisa in due sub-ambiti. Un primo subambito, esteso per circa mq, è quello attualmente già incluso all interno del perimetro dell AT1 individuato dal Documento di Piano. Un secondo sub-ambito, relativo alla restante superficie di piano, pari a circa mq, corrisponde a quella attualmente non è compresa nel perimetro di AT1 ed è disciplinata dal Piano delle Regole come zona D1 produttiva, artigianale e industriale. Come si osserva quindi, l AT1 è più esteso rispetto al perimetro di PA proposto e comprende anche l'area del campo sportivo fino al confine con via Busnelli e la linea FNM; al contrario, non è compresa nell'ambito tutta la porzione di proprietà Pabel S.p.a., come da immagine seguente. Figura 28 Estratto tavola A25 del Documento di Piano e individuazione del perimetro di proprietà. Il Piano Attuativo propone pertanto l inclusione nel perimetro di intervento di tutte le aree di proprietà Pabel avviando una procedura di variante parziale allo strumento urbanistico comunale vigente con conseguente revisione del confine dell AT1. Non si rendono necessarie invece modifiche alla scheda normativa, che già ora prevede la possibilità di attuazione dell AT1 per comparti e/o piani attuativi parziali Calcolo e verifica della superficie lorda di pavimento Il calcolo della superficie lorda di pavimento (slp) complessiva dell intervento è stato effettuato nel rispetto di quanto previsto delle norme del PGT vigente, con particolare riferimento all art. 6 delle Norme del Documento di Piano ( Individuazione delle aree di trasformazione limiti degli effetti di essa disciplina relativa alla definizione delle scelte relative agli indici di edificazione ed alle fruizioni ), rispettando i dati quantitativi prescrittivi contenuti nella scheda normativa dell AT1, nonché ai sensi dell art. 3, punti 5 e 6, delle Norme Tecniche del Piano delle Regole ( Definizioni, indici e parametri urbanistici ). 8 Dato aggiornato in seguito alla variazione del perimetro di piano discendente dalla permuta, tra Comune di meda e soggetto attuatore del piano. di una quota del sedime stradale di via General Giardino (vedi 1.1). 49

50 Il calcolo della Slp massima consentita è stato effettuato, come riportato nella tabella seguente, desumendolo dal volume ossia applicando l indice territoriale massimo previsto dalla scheda normativa di PGT, pari a 3 mc/mq. Il volume risultante è stato poi diviso per un altezza massima virtuale di 4,5 m ai sensi dell art. 3 punto 6 delle NTA: in questo senso è stata considerata l altezza massima virtuale prevista dalla norma con riferimento agli edifici a destinazione produttiva, non essendo presente alcuna indicazione relativa a edifici commerciali e/o terziari. Indici e parametri Metodo di calcolo Valore Superficie territoriale mq aggiornata Superficie territoriale mq 9. computata ai fini urbanistici (St) aggiornata Indice max (It) 3 mc/mq Volume max (V) St x 3 mc/mq mq Altezza virtuale (h) 4,50 m Slp max V / h = / 4, mq Tabella 12 Calcolo volume e slp massimi consentiti Complessivamente la superficie lorda di pavimento in progetto, calcolata secondo le modalità stabilite dal PGT, è pari a mq, valore inferiore alla superficie massima consentita ai sensi del PGT vigente (cfr. Tabella 5). La superficie coperta, per la quale non esistono prescrizioni specifiche derivanti dalla normativa comunale vigente, è pari a mq (inferiore al 45% della St). Destinazione PIANO PRIMO Città del gusto Galleria commerciale Polo servizi / esposizione Spazi di distribuzione e accesso Spazio tecnico di servizio PIANO SECONDO Attrezzature ludico sportive Polo servizi Spazi di distribuzione e accesso TOTALE ALBERGO TOTALE SLP di progetto SLP di progetto < SLP max Superficie lorda di pavimento (slp) mq mq mq mq 720 mq mq mq 840 mq mq mq mq < mq Tabella 13 Riepilogo slp previste dal Piano Attuativo 9 Viene conservata la quantità di mq in quanto la quota che ha incrementato il perimetro di PA fino a mq non è considerata ai fini dell applicazione dell indice di edificabilità, come esplicitato nel paragrafo

51 La slp afferente alla struttura commerciale, escludendo quindi le altre funzioni complementari (albergo e polo servizi) risulta inferiore ai mq (quindi inferiore al 200% della superficie di vendita come di seguito descritta). Infine la superficie di vendita proposta per il nuovo complesso non supera i mq, configurandosi come Grande Superficie di Vendita ai sensi della normativa regionale. Destinazione COMMERCIO E SERVIZI PIANO PRIMO Città del gusto Galleria commerciale Polo servizi PIANO SECONDO Attrezzature ludico sportive TOTALE Superficie di vendita Superficie di vendita mq mq 250 mq mq mq Tabella 14 Superficie di vendita 8.3. Verifica della dotazione di aree a standard Il calcolo della dotazione complessiva di aree per servizi e attrezzature pubbliche e di uso pubblico è stato effettuato sulla base delle prescrizioni contenute nell art. 6 delle Norme del Documento di Piano ( Individuazione delle aree di trasformazione limiti degli effetti di essa disciplina relativa alla definizione delle scelte relative agli indici di edificazione ed alle fruizioni ) e ribadita dall art. 7 delle Norme Tecniche del Piano dei Servizi ( Standard urbanistici Aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale ). Ai sensi delle prescrizioni di cui sopra, il calcolo è stato effettuato distinguendo le funzioni ricettive dalle funzioni commerciali in quanto, per le funzioni ricettive previste la dotazioni minima di aree a standard è pari al 100% della Slp, mentre per le funzioni commerciali, in caso di Grande Superficie di Vendita superiore ai 2500 mq, la dotazione di aree a standard deve essere maggiore o uguale al 250% della slp. La tabella 7 offre un quadro di sintesi delle aree a standard da reperire. Standard urbanistici Metodo di calcolo Superficie Funzioni ricettive 100% Slp mq. Funzioni commerciali GSV 250% Slp (escluso polo servizi) di cui Parcheggi pubblici o ad uso 100% Slp mq pubblico TOTALE minimo aree a standard mq mq Tabella 15 Calcolo dotazioni di aree a standard Complessivamente il PA prevede un totale di mq di aree per attrezzature e servizi, superiore alla dotazione minima prevista di mq. Di questi circa mq sono destinati ad aree a parcheggio pubblico o di uso pubblico, per un totale di circa 880 posti auto, di cui 520 al piano terra e 360 al livello interrato. All interno del computo delle aree a standard è stato considerato anche il livello di copertura dell edificio di progetto, interamente destinato ad attrezzature sportive e aree verdi a giardino. Tali spazi rivestono infatti un interesse pubblico e generale: saranno direttamente fruibili dagli utenti anche in maniera autonoma rispetto alle superfici 51

52 commerciali e all albergo, essendo dotati di accesso indipendente utilizzabile in orari distinti rispetto alle altre attività insediate. La tabella 8 10, di seguito riportata, sintetizza il quadro completo della aree per servizi previste, suddivise per tipologia e ambito. Aree per servizi e attrezzature AREE A PARCHEGGIO Parcheggio interrato Parcheggio piano terra TOTALE PARCHEGGI AREE A VERDE Superficie a verde quota terreno Copertura verde attrezzata TOTALE AREE A VERDE AREE PER LA MOBILITA Percorso ciclopedonale TOTALE AREE PER LA MOBILITA TOTALE Aree per servizi e attrezzature Aree per servizi e attrezzature di progetto > dotazione minima richiesta Superficie mq mq > mq mq mq mq 750 mq 750 mq mq > mq 8.4. Verifica della dotazione di parcheggi privati Tabella 16 Aree per servizi e attrezzature 11 Per quanto concerne la dotazione di parcheggi privati, il Piano Attuativo ne prevede la collocazione a piano terra, in parte al coperto e in parte scoperti. La superficie di parcheggio pertinenziale totale è pari a circa mq ed è suddivisa tra area destinata a parcheggi auto (circa mq, per un totale di 260 posti auto) e area tecnica di manovra e carico / scarico (pari a circa mq). Il dimensionamento dei parcheggi privati pertinenziali è stato effettuato ai sensi dell art. 8 delle norme del Piano delle Regole, che rimanda ai criteri dimensionali normativi stabiliti dalla Legge 122/1989. La superficie pertinenziale complessiva è stata quindi calcolata applicando il parametro di 1 mq di parcheggio ogni 10 mc di volumetria edificata, considerando l altezza virtuale di 3,00 m. Standard urbanistici Metodo di calcolo Valore Volume virtuale (L. 122/89) Slp x 3,00 m = mq x 3,00 m mc. Parametro parcheggi privati 1 mq / 10 mc Superficie parcheggi privati Volume virtuale / 10 = mc / mq TOTALE Dotazione minima aree parcheggio privato mq Tabella 17 riepilogo dotazione minima di aree per parcheggio privato 10 L articolazione delle quantità, a parità di aree per standard complessive, è modificata a seguito del percorso di VAS e del relativo parere motivato dell Autorità competente, 11 La tabella è superata a seguito del Parere Motivato dell Autorità Competente. Vedi paragrafo 1.4 Tabella 2, per la suddivisione delle aree a standard. Lo stesso dicasi per le quantità specifiche di superficie e stalli indicate nel testo. 52

53 Destinazione PIANO TERRA Parcheggio pertinenziale di cui area carico /scarico TOTALE Parcheggi privati pertinenziali Parcheggi privati pertinenziali > dotazione minima ai sensi L. 122/89 Superficie lorda di pavimento (Slp) mq mq mq > mq Tabella 18 Riepilogo parcheggi privati previsti dal PA Aree in cessione Come indicato nei paragrafi precedenti, il Piano Attuativo. prevede una dotazione complessiva di aree per standard congruente con le quantità previste dal PGT. Sulla base delle indicazioni fornite dall Amministrazione Comunale, le aree calcolate come standard secondo i parametri del PGT vigente sono in parte cedute al Comune di Meda, in parte rimangono in carico alla proprietà come aree private di uso pubblico, mentre una terza parte rimane privata da sottoporre a convenzione. In particolare viene ceduto al Comune il sedime delle piste ciclabili previste (percorso ciclopedonale lungo il Tarò e passerella ciclopedonale di attraversamento del torrente; quest ultima ceduta nel suo intero manufatto), compresa la fascia verde situata fra la pista e il torrente, funzionale alla predisposizione di interventi di consolidamento della sponda e di riqualificazione ambientale, da stabilire in sede di convenzione. È ceduto inoltre, quale opera di urbanizzazione primaria, il sedime della nuova strada di collegamento fra via Cadorna e via Busnelli, comprensivo delle due nuove rotatorie, limitatamente alle superfici comprese all interno del perimetro di Piano Attuativo. Tutte le restanti aree a standard, comprendenti le aree a verde, le strade di accesso al nuovo edificio e le aree a parcheggio, restano di proprietà del lottizzante ma assoggettate ad uso pubblico, con le modalità di fruizione stabilite nella convenzione urbanistica. Le attrezzature sportive e le aree a giardino previste a livello della copertura restano di proprietà privata di uso pubblico e verrà regolato l accesso come previsto dalla convenzione. La convenzione stabilirà le modalità di accesso alle strutture e potranno essere individuate forme di benefit per la collettività di Meda, quali accesso a gruppi (scuole, associazioni ecc ) secondo modalità, tempi e costi da convenire con l Amministrazione Comunale. La manutenzione ordinaria e straordinaria di queste aree rimane a carico dei lottizzanti. Le superfici complessive delle aree in cessione, delle aree private ad uso pubblico e delle attrezzature private di uso pubblico convenzionate sono riportate nella tabella seguente. 12 La tabella è superata a seguito del Parere Motivato dell Autorità competente. Vedi paragrafo 1.5 Tabella 3, per la suddivisione dei parcheggi pertinenziali privati. 53

54 Aree in cessione all Amministrazione Comunale Aree a verde Viabilità TOTALE Aree in cessione Aree private ad uso pubblico Aree a verde Viabilità Parcheggi TOTALE aree private ad uso pubblico mq mq mq mq mq mq mq Aree per attrezzature private di uso pubblico convenzionate TOTALE attrezzature private convenzionate mq Tabella 19 aree in cessione 13 La manutenzione straordinaria è rispettivamente a carico del Comune di Meda per le aree cedute, del lottizzante per le aree private ad uso pubblico, del gestore privato per le attrezzature convenzionate. Nel computo delle aree private ad uso pubblico, la proposta di PA include parte dell attuale strada di ingresso all area Medaspan (diramazione di via Cadorna) all interno del confine di piano, perimetrandola come sedime stradale da acquisire (v. tavole 9, 11 e 15). L acquisizione di tale sedime stradale, al momento di proprietà pubblica, è finalizzata alla regolarizzazione del perimetro di intervento e funzionale alla realizzazione del progetto di riordino della viabilità di acceso e di servizio. Le modalità di cessione verranno determinate in sede di convenzione urbanistica del PA. L attuale strada di accesso sarà ridisegnata e declassata a percorso di ingresso per l adiacente proprietà privata, sempre garantito; l ingresso principale al nuovo complesso commerciale avverrà dalla rotatoria di progetto prevista su via Cadorna. 13 La tabella è superata in forza della convenzione urbanistica e a seguito del Parere Motivato dell Autorità competente. Vedi paragrafo 1.6 Tabella 4, per la suddivisione delle aree in cessione e private ad uso pubblico. 54

55 9. VINCOLI SOVRAORDINATI I vincoli gravanti sull area oggetto di PA sono riportati nella tavola 9 Progetto: Assetto generale e rete della mobilità, sulla base dei contenuti del PGT e in particolare della tavola 22 Carta dei vincoli del Documento di Piano. All interno del perimetro di PA sono stati rilevati i seguenti vincoli sovraordinati: fascia di rispetto ferroviario (ai sensi del DLgs n. 285/1992); la fascia interessa una porzione di 30 m di larghezza, a partire dal binario ferroviario, che include tutta la zona sud dell area di intervento; area di rispetto cimiteriale, individuata sugli elaborati del Documento di Piano; la zona di rispetto cimiteriale interessa una piccola porzione dell area di PA ad est, verso il cavalcavia di raccordo alla SS35, pur essendo l edificio in progetto esterno ad essa; fascia di rispetto dei corsi d acqua, estesa lungo il corso del torrente Tarò ai sensi del RD n. 523/1904, la quale interessa tutto il margine ovest dell area; fascia di rilevanza paesistico-fluviale, recepita dal Documento di Piano in base ai contenuti della tavola 3 del PTCP di Milano, ormai decaduto. La proposta di PA tiene conto inoltre della fascia di rispetto dell alveo del torrente Tarò, derivante dall ipotesi di deviazione del corso d acqua funzionale alla realizzazione del sottopasso stradale di collegamento con il centro storico di Meda al di sotto del livello della linea ferroviaria Milano Erba Asso. Tale opera è connessa ai lavori di mitigazione e riqualificazione della viabilità di servizio alla futura Autostrada Pedemontana. Il progetto si confronta con i vincoli preordinati gravanti sull ambito predisponendo una fascia verde continua volta a mitigare l impatto visivo dei fabbricati e ad introdurre una fascia di mediazione con le aree adiacenti. Il sedime del nuovo fabbricato si colloca in posizione baricentrica all interno dell area di intervento, priva di interferenze con i vincoli di inedificabilità e distanza discendenti da detti vincoli. 55

56 10. CARATTERI DELLE URBANIZZAZIONI E DEGLI SPAZI PUBBLICI Rete della mobilità Come precedentemente osservato, l area oggetto di intervento è localizzata nella porzione sud del territorio comunale di Meda, in un ambito fortemente infrastrutturato, caratterizzato dalla presenza di importanti assi di trasporto pubblico e privato: a sud la linea ferroviaria Milano Monza Chiasso; a ovest la linea delle FNM Milano Erba Asso; ancora più a sud la Superstrada Milano Meda (SS35), oggetto dei futuri lavori di realizzazione dell Autostrada Pedemontana. L ambito ex Medaspan presenta pertanto delle notevoli condizioni di accessibilità, sia per la vicinanza alla fermata ferroviaria di Meda, sia soprattutto per la diretta accessibilità alla SS35 e, da questa, al territorio della Brianza e del milanese. Le potenzialità dell area sono tuttavia ancora maggiori: la realizzazione della nuova Autostrada Pedemontana, con le relative opere di connessione e compensazione, e l ipotesi di un centro di interscambio modale in corrispondenza dell intersezione fra le linee FS e FNM potranno considerevolmente incrementare le condizioni di accessibilità e il bacino di utenza per le future attività insediate. Figura 29 Mappa stradale del contesto urbano dell area ex Medaspan (fonte: Google maps). La rete viaria è caratterizzata principalmente da due assi stradali convergenti in un'unica intersezione localizzata a nord-ovest del lotto, governata da rotatoria. Il primo asse è costituito da via Cadorna, che si dirama in direzione nordovest - nordest, garantendo il collegamento da un lato verso il centro storico di Meda, dall altro verso la stazione ferroviaria e Cabiate. In direzione nordovest, via Cadorna incrocia inoltre l asse di viale Francia via Busnelli, principale percorso di collegamento fra il centro di Meda e il centro di Seveso. Il secondo asse è rappresentato dal cavalcavia sulla ferrovia Milano Chiasso, che consente l ingresso nella superstrada Milano Meda Lentate in entrambe le direzioni e collega l abitato di Meda con Seveso. A lato del cavalcavia è presente un percorso ciclabile che si interrompe poco oltre il cimitero comunale. 56

57 L accesso attuale all area ex Medaspan avviene mediante il breve asse a fondo cieco di via General Giardino, una diramazione laterale di via Cadorna. Il progetto per la viabilità avanzato dalla proposta di PA prevede il generale ridisegno della rete di accesso all area, adeguatamente dimensionata rispetto al nuovo edificio insediato, e alcuni interventi di razionalizzazione e adeguamento della rete esistente. In particolare sono previste: la formazione di una nuova rotatoria lungo via Cadorna, funzionale all ingresso al comparto commerciale e dimensionata sulla stima dei futuri flussi di traffico (diametro 40 m circa); la realizzazione della viabilità di servizio perimetrale al nuovo edificio: tale sistema consente l accesso al parcheggio a piano terra e al piano interrato mediante rampe di discesa, nonché all area pertinenziale di carico/scarico per i mezzi pesanti; l individuazione di un nuovo asse di collegamento con via Busnelli, parallelo al rilevato ferroviario FS; tale asse si innesta alla viabilità interna al comparto in corrispondenza di una nuova rotatoria (diametro 32 m), funzionale a facilitare lo smistamento dei flussi veicolari e il transito dei mezzi pesanti; il ridisegno di via Generale Giardino, declassata a bretella di accesso per la proprietà privata confinante con le aree soggette a Piano Attuativo. Il progetto prevede inoltre il potenziamento della mobilità ciclopedonale, anche in coerenza con le prescrizioni contenute negli strumenti urbanistici vigenti, attraverso la realizzazione di due nuovi percorsi: un percorso ciclopedonale di collegamento nord-sud lungo le sponde del torrente Tarò: tale percorso proseguirà oltre il confine di Piano Attuativo, a nord lungo via Cadorna e via Seveso in direzione del centro storico, a sud lungo il nuovo asse parallelo alla ferrovia in direzione di via Busnelli; un percorso ciclopedonale di attraversamento del torrente Tarò verso via Busnelli. Entrambe i percorsi avranno una larghezza pari a 2,50 m; il manto superficiale avrà una finitura in resine polivalenti e polveri al quarzo, steso sopra ad un tappetino d usura di spessore di 3 cm. Le piste ciclopedonali saranno corredate da idonea illuminazione a led, autonoma rispetto alla illuminazione notturna delle aree a parcheggio: tale sistema di illuminazione sarà a servizio sia della pista che della nuova strada, limitatamente al tratto nel quale le due scorrono parallele. Tutte le urbanizzazioni saranno dotate di illuminazione pubblica a norma realizzata con apparecchi illuminanti a led Parcheggi 14 La dotazione di parcheggi pubblici o di uso pubblico è dimensionata su una superficie complessiva di oltre mq, per un totale di 880 posti auto. Le aree a parcheggio pubblico sono distribuite su due livelli. Il parcheggio a piano terra si estende su una superficie di mq per complessivi 523 posti auto; il parcheggio interrato, accessibile mediante due rampe a doppio senso di marcia situate a est e a ovest dell edificio, occupa una superficie pari a mq con una dotazione totale di 358 stalli. Entrambi i parcheggi sono serviti dal sistema centrale di distribuzione verticale e raggiungibili dagli utenti mediante scale mobili, scale antincendio e ascensori, dimensionati ai sensi della normativa vigente. Il parcheggio a piano terra, più ampio e pensato per tutte le utenze del complesso, è direttamente accessibile dai punti di ingresso dell albergo e dalle scale di servizio dell edificio per commercio e servizi. La dotazione di parcheggi è integrata dall area destinata a parcheggio privato pertinenziale. Localizzato al piano terra in continuità con il parcheggio pubblico, il parcheggio privato si estende in parte al di sotto dell edificio e in parte allo scoperto fino al confine sud del perimetro di PA, per una superficie totale di mq e 218 posti auto. Parte della superficie pertinenziale, pari a mq circa, è destinata ad area di carico e scarico prevalentemente a servizio delle attività commerciali. 14 Per la corretta indicazione delle superfici a parcheggio vedi i dati riportati al paragrafo 1.4 Tabella 2, in quanto i presenti dati sono superati a seguito del Parere Motivato dell Autorità Competente. 57

58 10.3. Trattamento delle aree a verde 15 Il progetto prevede la realizzazione di mq. di superficie a verde all interno del perimetro di PA. Le aree a verde sono disposte intorno al nuovo edificio lungo l intero perimetro di intervento, costituendo così un ampia fascia filtro a mitigazione dell impatto urbanistico e paesaggistico eventualmente derivante dalla presenza dell edificio. Dal punto di vista della funzione e del trattamento vegetazionale, la superficie a verde di progetto può essere suddivisa in tre ambiti differenti: le aree lungo il corso del torrente Tarò, prevalentemente deputate alla riqualificazione ambientale e paesaggistica delle sponde del corso d acqua; si prevedono interventi di rinaturalizzazione, di consolidamento degli argini e delle sponde naturali (ed eventuale rimozione di manufatti di contenimento in cemento armato) e di piantumazione di arbusti e alberi afferenti a specie igrofile e ripariali (per es. Vinca minor, Anemone ranunculoides, Cornus sanguinea, ecc; Populus nigra, Salix alba, Fraxinus excelsior, ecc.), anche in forma di filare; la parte prospiciente la facciata del nuovo edificio commerciale e per servizi è concepita come un area a parco per gli utenti del nuovo complesso e per tutti i cittadini di Meda; sono previste sistemazioni della vegetazione a prato, in masse arbustive fiorite (Cornus sanguinea, Crataegus monogyna, Viburnum tinus, Rosa canina, ecc.) e piccole formazioni arboree (Carpinus betulus, Liquidambar, Cercis siliquastrum, ecc.), o in filari alberati di maggiori dimensioni in corrispondenza dei principali percorsi pedonali (Platanus hybrida o Populus alba); l arredo urbano dell area parco sarà predisposto al fine di favorire la fruizione e la sosta dei frequentatori, quali percorsi pedonali con pavimentazione in calcestre o in conglomerato di polvere di quarzo e cemento e sedute; le restanti aree verdi, di arredo e decoro stradale o di mitigazione, sono trattate a prato o con siepi alte e arbusti (Ligustrum vulgare, Prunus spinosa, ecc.) in particolare lungo i confini est e sud dell area in corrispondenza dei rilevati stradale e ferroviario Di seguito si riportano, a titolo esemplificativo, alcune immagini di alcune delle possibili specie vegetali arboree e arbustive individuate per la sistemazione delle aree verdi, specificando che solo la progettazione di dettaglio degli spazi aperti potrà determinare in modo certo la qualità delle essenze da impiantare, tenuto conto anche delle specificazioni di cui al DM 12 Ottobre 2012 Misure d emergenza per impedire l introduzione e la diffusione di Anoplophora Chinensis (Forster) nel territorio della Repubblica italiana (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali). Figura 30 Carpinus betulus / Cercis siliquastrum. 15 Questo paragrafo è integrato dal nuovo 1.8 Riqualificazione ambientale del Torrente Tarò. 58

59 Figura 31 Populus nigra / Platanus hybrida. Figura 32 Viburnum tinus / Cornus sanguinea. Figura 33 Rosa canina. 59

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