RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DEL PROGETTO DEFINITIVO
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- Ivo Castaldo
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2 PROVINCIA DI SALERNO settore Grandi Opere, Lavori Pubblici eviabilità Ufficio Progettazione, Esecuzione e Direzione Lavori Palazzo Sant Agostino Via Roma 104 Salerno RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DEL PROGETTO DEFINITIVO LAVORI URGENTI DI MESSA IN SICUREZZA, RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO A SEGUITO DI DISSESTI E MOVIMENTI FRANOSI SULLA SP 66 TRA CAMEROTA, LICUSATI E LA SR EX SS 562 INTERVENTI URGENTI DI PROTEZIONE CIVILE 1. PREMESSA Il progetto ha lo scopo di ripristinare le condizioni di sicurezza e la normale viabilità in due tratti della strada provinciale n. 66 (SP 66), che congiunge Licusati, Camerota e Marina di Camerota e gli stessi con l innesto statale della Mingardina, ed in un tratta lungo la costa sulla SR ex SS 562 in prossimità della SP 66. La SP 66 ricade all interno dell Area 4 di intervento, relativa all articolazione operativa del Servizio Operativo Manutenzione strade del Settore Grandi Opere, LLPP e Viabilità della Provincia di Salerno; ha inizio all innesto con la SR ex SS 562 nei pressi di Marina di Camerota e termina all innesto della SS562dir nei pressi di Licusati, con una lunghezza complessiva di circa 19,200 km. I primi due interventi di progetto, che si rinvengono sulla SP 66, sono localizzati nel tratto che va dalla SR ex SS 562 dir all abitato di Licusati, mentre il terzo intervento si rinviene lungo la costa sulla SR ex SS 562 nei pressi della località Fenosa. A seguito di fenomeni franosi che hanno interessato il tratto stradale in questione e sulla scorta della relazione geologica redatta dal Geologo Sergio Santoro, dipendente della Provincia di Salerno, si è proceduto alla redazione del presente progetto definitivo denominato Lavori urgenti di messa in sicurezza, ripristino e consolidamento a seguito di dissesti e movimenti franosi sulla SP 66 tra Camerota, Licusati e la SR ex SS 562 Interventi urgenti di protezione civile redatto ai sensi dell art. 24 (Documenti componenti il progetto definitivo) del D.P.R. 207/2010 Regolamento di esecuzione ed attuazione del D. Lgs. 163/2006 Codice dei Contratti, composto dai seguenti elaborati: RE 01 RE 02 RE 03 RE 04 RE 05 RE 06 Relazione Descrittiva con Quadro Economico; Relazione Geologica; Prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei Piani di Sicurezza; Disciplinare Descrittivo e Prestazionale degli elementi tecnici; Relazione Paesaggistica; Relazione di Calcolo delle Strutture;
3 GR 01 GR 02 GR 03 GR 04 GR 05 GR 06 Inquadramento sulla carta dei Vincoli; Corografia generale - Stralcio Areofotogrammetrico - Stralcio Ortofoto area di intervento INTERVENTO N.1 sulla S.P.66 : Stralcio planimetrico catastale- Documentazione fotografica - Planimetria area di intervento stato di fatto - Planimetria area di intervento stato di progetto. INTERVENTO N.1 sulla S.P.66 : Sezione stradale tratto in frana stato di fatto - Sezione stradale tratto in frana stato di progetto - Particolari costruttivi guard_rail - Particolari opere di consolidamento del versante in frana - Schema di calcolo paratia di pali INTERVENTO N.2 sulla S.P.66 : Stralcio planimetrico catastale- Documentazione fotografica - Planimetria area di intervento stato di fatto - Planimetria area di intervento stato di progetto. INTERVENTO N.2 sulla S.P.66 : Sezione stradale tratto in frana stato di fatto - Sezione stradale tratto in frana stato di progetto - Particolari muro di sostegno della carreggiata stradale - Schema di calcolo GR 07 INTERVENTO sulla SR ex SS 562 : Stralcio planimetrico catastale- Documentazione fotografica - Planimetria area di intervento stato di fatto - Planimetria area di intervento stato di progetto. GR 08 CM 01 CM 02 INTERVENTO sulla SR ex SS 562 : Sezione stradale tratto in frana stato di fatto - Sezione stradale tratto in frana stato di progetto - Particolari opere di consolidamento gabbionate - Particolari costruttivi guard_rail in legno Computo Metrico Estimativo; Elenco Prezzi e Analisi Nuovi Prezzi, Incidenza Manodopera e Incidenza Sicurezza; 2. Inquadramento Territoriale e descrizione dello stato di fatto Le aree oggetto dell intervento ricadono nel territorio del Comune di Camerota. Il primo intervento si rinviene su di un versante esposto a ovest che va dal Tozzo del Finocchio 909 m s.l.m. fino al fondovalle del Fiume Mingardo. Detto versante è parte del rilievo del monte Bulgheria. La strada si sviluppa sul versante con una serie di tornanti e l area d innesco della frana si rinviene tra il terzo ed il quarto tornate giungendo fino ad intercettare nuovamente la strada provinciale tra il secondo ed il terzo tornante. Il secondo intervento si trova nei pressi dell abitato di Licusati su di un versante che degrada verso la piana del Pantano, mentre il terzo sito lungo la costa su di un versante che degrada verso la baia d Arconte in località la Fenosa. Per tutti e tre gli interventi è ben evidente, sulla sede stradale, la presenza di lesioni e ammaloramenti del piano viario a seguito di deformazioni legate all evoluzione dei movimenti franosi. Tale dissesto è particolarmente evidente in corrispondenza del primo intervento dove il parziale ribassamento della sede stradale è particolarmente significativo. 3. Quadro delle Esigenze da Soddisfare. L obiettivo principale che si intende raggiungere con il presente progetto è quello di riuscire ad assicurare le condizioni di sicurezza della sede stradale, ai fini di garantire la pubblica incolumità contemperando le esigenze di salvaguardia del paesaggio naturale del territorio. 4. Riferimenti normativi. Trattandosi di un intervento di sistemazione dell esistente, e non ricorrono le condizioni per l applicazione di particolari disposizioni legislative, il progetto dovrà rispettare principalmente le seguenti disposizioni legislative e normative: Pag. 2/7
4 - D.Lgs. 285/1992 Nuovo Codice della Strada; - D.P.R. n. 495/1992 Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada; - D.M. Infrastrutture e Trasporti 5 novembre Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade; - D.M. Infrastrutture e Trasporti 14 gennaio 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni. 5. Caratteristiche della strada oggetto di intervento. La tipologia stradale, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 5 novembre 2001, n (S.O. n.5 alla G.U. n.3. del ) recante Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade, è quella di una strada extraurbana secondaria cat. F2. La sezione tipo del corpo stradale, nei tratti d intervento, è costituita da una piattaforma di circa ml. 6,50, con corsie di circa 2.75 ml. 6. Soluzione Progettuale Prospettata L'intervento si identifica nella messa in sicurezza di due tratti del tracciato stradale della SP 66 ed di una tratto della SR ex SS 562, come meglio rappresentato negli allegati grafici, intervenendo in modo prioritario sulle strutture di sostegno del piano carrabile in corrispondenza del dissesto che interessa la strada, ed assicurando la rispondenza dell opera alle finalità a cui sarà soggetta. Il progetto prevede la realizzazione di una paratia di pali a contenimento del fronte in frana nell area di intervento 1, un muro di sostegno nell area di intervento 2 ed una gabbionata al di sotto del piano viabile nell area di intervento 3. In particolare: L intervento 1 prevede, a valle della carreggiata stradale, una paratia di pali 600 ad interasse 1,0m realizzata su un unica fila con un altezza di infissione di 9,00 m ed una estensione di circa 80 metri con sovrastante trave di coronamento in c.a. delle dimensioni di 80 X 100 cm. L intervento 2 prevede, la realizzazione di un muro di sostegno in c.a. rivestito in pietrame, di altezza 4,00 m e per un estensione di circa 26 metri. L intervento 3 prevede la realizzazione di una gabbionata di contenimento del tratto di carreggiata in dissesto franoso, per una estensione di circa 130 ml, costituita da 2 file di gabbioni da 1 metro, composta da gabbie in rete metallica zincata a doppia torsione e maglia esagonale, riempite in loco con pietrisco di pezzatura minima 15 cm disposti a file parallele sovrapposte, realizzate al di sotto della corsia di valle della carreggiata stradale e completamente interrata. Per la realizzazione dell intervento in questione si prevedono inoltre le seguente operazioni complementari: il disfacimento del manto stradale; lo scavo di sbancamento e relativo trasporto a rifiuto dei materiali di risulta per la realizzazione del piano di posa della trave di coronamento; ripristino e realizzazione di zanelle nelle zone di intervento, per consentire una corretta regimentazione delle acque superficiali; Pag. 3/7
5 ripristino della pavimentazione stradale con conglomerato bituminoso di sottofondo (binder) e di usura (tappetino) su sottostante misto granulometrico stabilizzato e la realizzazione dove necessario della zanella. ripristino della barriera stradale a bordo strada; Per maggiori dettagli si rinvia all allegato computo metrico estimativo ed agli allegati grafici. 7. Analisi dei livelli di tutela operanti nel contesto paesaggistico I livelli di tutela operanti nel contesto paesaggistico e nell area di intervento considerata sono rilevabili dagli strumenti di pianificazione paesaggistica, urbanistica e territoriale vigenti. La zona oggetto dell intervento è assoggettata alle seguenti norme: Piano Stralcio Autorità di Bacino Regionale Sinistra Sele; Vincolo paesaggistico D.Lgs.42 del 22/01/2004 e s.m.i; Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP); Vincolo idrogeologico - Comunità montana Bussento, Lambro e Mingardo; Piano del Parco del Cilento e Vallo di Diano; Strumento Urbanistico Comunale Vincoli dell Autorità di Bacino La Pianificazione di bacino, come definita dalla legge 18 maggio 1989 n. 183 recante Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo, ha tra le sue finalità quella di assicurare la difesa del suolo, delle acque e delle coste, assumendo come ambito territoriale di riferimento il bacino idrografico. Il Piano di bacino ha valore di piano territoriale di settore ed è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo e la corretta utilizzazione delle acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato (L. 183/1989, art. 17, comma 1). A seguito dell entrata in vigore del D.Lgs. 152/06, la legge 183/89 è stata abrogata (art. 64) e sono state soppresse le Autorità di bacino (art. 63 c. 3), con l'istituzione dei distretti idrografici. Tutte le attività relative ai Piani di bacino vengono tuttora svolte, in regime di proroga, dalle Autorità di bacino. Il D.Lgs.152/06 e ss.mm. e ii., su richiamato, stabilisce all art.67 che, nelle more dell'approvazione dei piani di bacino distrettuali, le Autorità di bacino adottano piani stralcio di distretto per l assetto idrogeologico (PAI), contenenti l'individuazione delle aree a rischio idrogeologico, la perimetrazione delle aree da sottoporre a misure di salvaguardia e la determinazione delle misure medesime. Con riferimento alle tematiche di competenza della difesa del suolo, sono stati redatti i Piani Stralcio per l'assetto Idrogeologico e i Piani Stralcio Erosione Costiera. L area oggetto dell intervento ricade all interno del distretto idrografico del fiume Sele ed è di competenza dell Autorità di Bacino Sinistra Sele. Quest ultima dal 15 maggio 2012, unitamente all Autorità di bacino regionale Destra Sele e all Autorità interregionale del fiume Sele sono state accorpate nell unica Autorità di Bacino regionale Campania Sud ed interregionale per il bacino idrografico del fiume Sele (DPGR n. 142 del 15/05/2012, in attuazione della L.R. 4/2011 art. 1 c.255). Pag. 4/7
6 I tre tratti di strada in esame sono classificati, sempre dalle cartografie del Piano Stralcio dell Autorità di Bacino Regionale Campanaia Sud ed Interregionale Sele, per la pericolosità da frana, per il sito 1, come P4 molto elevata, mentre per quanto concerne il rischio frane è classificata come R4 molto elevato. Per il sito 2 la pericolosità da frana risulta essere P1 moderata ed il rischio frane R2 medio. Infine per il sito 3 la pericolosità da frana risulta essere Pa2 media ed il rischio frana non classificato. Occorrerà pertanto interagire con l Autorità di Bacino per ottenere i necessari nulla-osta Vincoli Ambientali e Paesaggistici Con riferimento al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Dlgs. 42/2004 e s.m.i.), le aree oggetto di intervento ricadenti nel comune di Camerota sono vincolate ai sensi del Dlgs. 42/2004 e s.m.i.. In particolare: Il sito 1 ed in sito 2 sono vincolata ai sensi dell art. 142 Aree tutelate per legge : lettera f : i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi ; Il sito 3 è vincolato ai sensi dell art. 136 Immobili ed aree di notevole interesse pubblico ed ai sensi dell art. 142 Aree tutelate per legge : lettera a : i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare; lettera f : i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi ; 7.3. Area SIC Le aree di intervento non ricadono in AREE SIC. Come si osserva dalla tavola dei vincoli i siti di intervento 1 e 2 sono lontani da aree sic. Il sito 3 che è sulla SR ex SS 562 nemmeno rientra nell area Sic più vicina. Infatti la SR ex SS 562 si trova a sud dell area sic IT IT Pineta Sant Iconio, come si evince dagli stralci estratti dal portale GIS della regione Campania - Difesa del suolo. La suddetta area sic è quella evidenziata in azzurro nei due stralci di seguito riportati. AREA D INTERVENTO AREA D INTERVENTO Pag. 5/7
7 7.4. Vincolo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Le aree di cui trattasi ricadono nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Per tali aree è vigente il Piano del Parco come definito dalla legge n. 394 del 1991 e dal DPR 05/06/1995. Il Piano ha natura di piano urbanistico sovraordinato rispetto ai piani urbanistici comunali. Esso prevede una zonizzazione e delle specifiche norme di attuazione da applicare per ogni area in cui è suddiviso il territorio. Le norme di attuazione del Piano sono state pubblicate sul BURC del 27/01/2010 n. 9. L interventi1 ricade in zona B1- riserva generale orientata, l interventi2 ricade in zona D zone urbane o urbanizzabili e l interventi3 ricade in zona D zone urbane o urbanizzabili e nella zona Aree di recupero ambientale e paesistico art.17 ; Sarà necessario acquisire anche il parere preventivo dell Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Vincolo Idrogeologico L area è assoggettata al vincolo idrogeologico di cui alla L.R. 11 del 1996 art. 23 in ottemperanza al R.D. del n tuttora in vigore, avente ad oggetto il "Riordinamento e riforma in materia di boschi e terreni montani" che sottopone a vincolo per scopi idrogeologici i terreni di qualsiasi natura e destinazione che, per effetto di forme di utilizzazione contrastanti con le norme di cui agli artt. 7, 8 e 9 possono con danno pubblico subire denudazioni, perdere la stabilità o turbare il regime delle acque". L obiettivo del vincolo è quello di preservare l'ambiente fisico e quindi di garantire che tutti gli interventi che vanno ad interagire con il territorio non compromettano la stabilità dello stesso, né inneschino fenomeni erosivi con possibilità di danno pubblico, specialmente nelle aree collinari e montane. La presenza del vincolo idrogeologico non preclude interventi sul territorio, ma è necessario che l'opera sia integrata con il territorio, per preservarne l integrità e la fruibilità nel rispetto dei valori paesaggistici dell ambiente. Detto vincolo è di competenza della Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo Conferenza dei servizi Ai sensi dell art. 14 della legge 241/90, Qualora sia opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, l amministrazione procedente può indire una conferenza di servizi. Nel caso in questione il progetto definitivo potrà essere posto a base della conferenza dei servizi al fine di acquisire i nulla-osta, pareri e autorizzazioni necessari per poter poi procedere alla fase successiva della redazione del progetto esecutivo. Allo stato attuale delle conoscenze e fatto salvo ulteriori risultanze del certificato di destinazione urbanistica, gli enti da invitare in sede di Conferenza dei Servizi saranno: - Comune di Camerota; - Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Salerno e di Avellino; - Ente Parco del Cilento e Vallo di Diano; - Autorità di Bacino Campania Sud; - Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo. - S.T.A.P. foreste Salerno. Pag. 6/7
8 8. Calcolo Della Spesa Il calcolo della spesa è stato condotto utilizzando le voci di prezzo desunte dal Prezziario Regione Campania 2013 di cui alla deliberazione n. 25 del 29 gennaio 2013 Prezzario dei lavori pubblici - Edizione In merito alle lavorazioni previste in progetto ma non riportate nel prezzario indicato, si è proceduto all elaborazione di nuovi prezzi, redatti a partire da indagini di mercato ed in analogia con le voci riportate in prezzario per categorie simili. In sede di appalto come è noto l aliquota dei lavori riferibile agli apprestamenti per la sicurezza non saranno soggetti a ribasso ai sensi dell art. 131 comma 3 del D.Lgs 163/2006 Codice dei Contratti Pubblici. Per maggiori dettagli si allega il quadro economico dell opera da realizzare, redatto nel rispetto con quanto previsto dal Regolamento Regionale n.7/2010. Lavori urgenti di messa in sicurezza, ripristino e consolidamento a seguito di dissesti e movimenti franosi sulla SP 66 tra Camerota, Licusati e la SR ex SS 562 Interventi urgenti di protezione civile A) Lavori : A.1 Totale lavori ,69 A.2 Costi della sicurezza non soggetti a ribasso 8.565,21 A.3 Costi del personale ai sensi dell'art.32 comma 7bis Legge 98/ ,43 A.4 Lavori a base d'asta soggetti a ribasso ,05 Totale lavori: ,69 B) Somme a disposizione dell'amministrazione : B.1 Lavori in economia (a misura e/o a corpo) - B.2 Spese per rilievi, accertamenti, indagini, verifiche tecniche,laboratorio, collaudo B.3 Allacciamenti ai pubblici, servizi genio civile e diritti di segreteria 2.000,00 B.4 Imprevisti (max 5% lavori a base d'asta)+ spese per riproduzione copie ,33 B.5 Acquisizione aree e/o immobili ed indennizzi 5.000,00 B.6 Spese tecniche e generali, incluso ex art. 92 D.Lgs. 163/06 e s.m.i ,33 B.7 Spese per commissione giudicatrice (stazione Unica Appaltante) 7.262,50 B.8 Spese per missioni 2.000,00 B.9 Smaltimenti da pagarsi a fattura con maggiorazione del 15% 9.162,47 B.10 IVA lavori (22%) ,67 Totale somme a disposizione dell'amministrazione : ,31 C ) Accantonamento, art.133 bis D.Lgs.163/06, quota di riserva, ecc.. - COSTO TOTALE INTERVENTO (A+B+C): ,00 Pag. 7/7
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